Hissa Hilal terza a “The Million’s Poet”

Nei giorni scorsi diversi organi di stampa italiani, e in particolare Repubblica, hanno prestato attenzione alla poetessa saudita Hissa Hilal, impegnata nel talent show The Million’s Poet, in onda su Abu Dhabi TV. Partecipando al programma Hilal ha inteso, dice, esprimere “i sentimenti profondi di molte persone, soprattutto donne”: tra questi, “la rabbia di fronte a chi vuole imporre regole e restrizioni che non sono nel Corano ma vengono spacciate come dettami religiosi”. Ha recitato le sue poesie coperta da un niqab, anche se non le piace portarlo: “è un’imposizione, non una scelta. Ma so che se me lo togliessi non avrei l’ascolto e l’appoggio che ho oggi, da donna velata, dimostrando di rispettare le tradizioni. Quindi lo tengo e vado avanti così: farmi ascoltare e più importante che mostrare la mia faccia”. La poetessa, per avere espresso queste opinioni, ha ricevuto anche minacce di morte. Nella serata finale Hilal è arrivata terza: a sconfiggerla, scrive la BBC, è stato il televoto.

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15 commenti

libero

Noi ci lamentiamo della CCAR, ma c’è chi sta peggio, purtroppo e non hanno l’Europa ad aiutarli.

Jon

Perché in occidente abbiamo avuto delle forze laiche che si sono opposte ed hanno molto ridimensionato la chiesa…altrimenti staremmo peggio noi,tranquillo.

andrea pessarelli

“Nella serata finale Hilal è arrivata terza: a sconfiggerla, scrive la BBC, è stato il televoto”
il televoto è massificante e quindi accettabile dalle religioni; un volto femminile scoperto e parlante rivendica libertà e autonomia, quindi suscita scandalo e minacce di morte

Claudio Diagora

Televoto “spontaneo” come quello di san Remo?…

Magar, bieco illuminista,

Beh, il televoto premia sempre il conformismo rispetto al suo contrario.

Painkiller

Terrificante…. io non riesco nemmeno a immaginare cosa un uomo possa fare in un rapporto sessuale per causare tali devastanti danni. Se è per questo non riesco nemmeno a immaginare come si possa anche solo pensare di fare cose del genere.
Il “marito” e il padre meriterebbero una pallottola in fronte.

Paul Manoni

Concordo con Painkiller.
………Schifosi bastardi!!!!

Dalila

Ho seguito la notizia sulla BBC ed è stato triste vedere quest’ombra nera che non ha neppure potuto esultare, dare la mano agli altri o altro…sembrava già tanto che potesse parlare ed esprimersi in pubblico!

Gérard

@ Libero

L’aiuto morale che puo dare l’ Europa a queste persone, lo dico e lo ripeto, è il divieto assoluto del Nikhab nei nostri paesi . Non essendo prescritto nel Corano, è un tribalismo che gli settari del Salafismo ( Il salafismo non è l’Islam ma invece una pericolosa setta musulmana ) vorebbero farci credere ( a noi inanzitutto ) che è il vero Islam …

Alessandro S.

Nell’articolo della BBC leggo:

La giuria di gara, i cui voti hanno pesato per il 60% sul risultato finale, le hanno dato il punteggio più alto e hanno elogiato il suo coraggio di esprimere le sue opinioni “onestamente e con forza”.

Salvo poi essere cassata da televoto… 🙁

G.B.

Partecipando al programma Hilal ha inteso, dice, esprimere “i sentimenti profondi di molte persone, soprattutto donne”: tra questi, “la rabbia di fronte a chi vuole imporre regole e restrizioni che non sono nel Corano ma vengono spacciate come dettami religiosi”.
Proporre interpretazioni non fondamentaliste del Corano, come degli altri testi “sacri”, può essere cosa politicamente positiva. Resta comunque negativo il fatto che, per combattere tabù e oscurantismi, si affermi che derivano da un’interpretazione sbagliata del testo sedicente sacro. La realtà è che, anche se certe idiozie fossero davvero previste dai testi “sacri”, idiozie restano e come tali vanno combattute. Questa è la posizione dei veri laici, gli altri sono accomodamenti, magari politicamente opportuni, ma pur sempre accomodamenti.

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