A Barry Hazle Jr., un tecnico informatico californiano di 42 anni, fu chiesto dal tribunale di frequentare e completare un programma di riabilitazione dalla droga quale condizione per la concessione della libertà vigilata. Il trattamento, in dodici moduli, aveva un chiaro orientamento religioso, presupponendo peraltro anche il valore terapeutico della preghiera. Quando Hazle chiese di frequentare un programma senza connotazione religiosa, la richiesta fu respinta e l’uomo rimase detenuto in una prigione di Stato per 125 giorni. Hazle ha avviato una causa contro il provvedimento, e un giudice federale, racconta redding.com, gli ha dato ora ragione.
USA, ateo rifiuta trattamento antidroga religioso: carcerato, poi prosciolto
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Nella stragrande maggioranza delle strutture penitenziarie si confonde l’ educazione civica con la redenzione religiosa. E siamo nel 2010.
E infatti molti detenuti che escono per buona condotta sono quelli che sono riusciti ad entrare nella simpatie del cappellano del carcere.
Mentre da noi escono in ogni caso.
sì, e dall’eroina si guarisce col metadone. una droga non caccia l’altra!
ps: 125 giorni dentro? e il sottotitolo è: come riempire aggratis le galere?
Per inciso, la cosa è doppiamente allucinante, perché – a quanto mi pare di capire – Barry Hazle era in libertà vigilata per il terribile reato di “possesso di droga”. Per uso personale, mica, per fini di spaccio.
Insomma, non sono libero di avvelenare il mio corpo, altrimenti finisco in libertà vigilata, e non sono libero di rifiutarmi di pregare, altrimenti mi sbattono in galera. Questo almeno finché la cosa non arriva un giudice.
La Statua della Libertà, potendo, darebbe volentieri la sua fiaccola in testa ai puritani che hanno scritto leggi e deciso provvedimenti simili.
Errata corrige:
“non arriva davanti a un giudice”
Sono totalmente d’accordo. Ma del resto, mentre in Europa si sviluppavano le idee illuministe, lì al massimo arrivavano dall’Europa i gruppi che qui già per allora erano conservatori, o si rafforzavano quelli che già c’erano.
Il problema reale è che sono considerati un riferimento per la libertà in tutto l’Occidente, e rischiano di far fare drammatici passi indietro anche a noi.
Veramente le idee illuministe si svilupparono in contemporanea su ambo le sponde dell’Atlantico, la Dichiarazione di Indipendenza del 4 luglio 1776 ne é un ottimo esempio. Quando in Europa trionfava la Restaurazione legittimista, gli Stati Uniti erano una repubblica democratica già da 40 anni.
Per l’appunto, il problema è che lo spirito conservatore e puritano di certi legislatori contrasta con i principi solennemente affermati da padri costituenti come Jefferson.
arrivavano dall’Europa persone che in Europa erano stati perseguitati per le loro idee religiose
arrivarono in AMERICA persone “che volevano essere libere di seguire le loro religioni”
arrivarono e iniziarono a perseguitare ed a rompere le scatole ai Nativi Americani
“Godverdomme scrive
Nella stragrande maggioranza delle strutture penitenziarie si confonde l’ educazione civica con la redenzione religiosa. E SIAMO NEL 2010”.
Sarò pessimista, ma il conteggio degli anni è un’unità di misura difficilmente “sgrammaticabilizzabile”. Mi spiego meglio: se ormai ci si può scordare che i giorni della settimana (a parte il sabato e la domenica) hanno nella nostra lingua un’origine politeistica romana (e, non a caso, “a caldo”, in vari contesti si procedette alla loro “normalizzazione”: per esempio in portoghese, in greco [col venerdì cristianizzato in pieno] e in islandese, con la sostituzione dei vecchi nomi pagani mediante l’elencazione neutra “primo, secondo, terzo giorno” ecc.), non così è per il conteggio degli anni dalla supposta “nascita di Cristo”. Il problema è, insomma, proprio quel “Siamo nel 2010”. Finché continueremo a dire così, ho paura che i margini perché accadano cose come quella successa negli USA ci siano sempre tutti. Nel mondo islamico, ci si differenzia ancora (ma solo in nome di un supposto “miglior profeta del dio di Abramo”). Purtroppo, un confronto con l’impasse illuministica (o, per dirla con loro, “bieco-illuministica”) del calendario “aggiornato”, credo sia pressoché inevitabile (il che, ahimé, equivale a dire: campa cavallo…). Per quello che mi riguarda, siamo nel 219: la Proclamazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino mi sembra un buon punto di riferimento per contare i nostri anni “nuovi”; l’unico limite è la sua connotazione inevitabilmente troppo eurocentrica.
Quindi ne abbiamo di strada da fare…
Ogni conteggio e’ convenzionale. Anche quello “avanti/dopo cristo” mica si riferisce al “fatto” nascista di cristo, ma a una data convenzionale che si rifa’ a quell’idea. Si potrebbe introdurre l’uso di “era moderna”.
Non so se ti rendi conto cosa comporterebbe un cambio di data, con tutti gli archivi mondiali di secoli da riadattare? Sarebbe una follia anche dal punto di vista laico. Visto che non dico oggi 10 aprile dell’anno 2010 dell’era cristiana, ma 10 aprile 2010.
Tra l’altro questo e’ un argomento contro la clericalizzazione di altri aspetti della societa’: mi pare fu Andreotti che, riguardo al preambolo della cost. europea sulle radici cristiane, disse che non c’e’ bisogno di scriverlo, visto che la data si conta come si conta.
Comunque la formulazione del metodo scientifico mi sembra molto più indicata della dichiarazione dei diritti a fungere come anno zero…
Vorrei ben sperare che gli daranno ragione… matti fanatici dei “Twelve steps”!
Ho lasciato il Mangiatori Compulsivi Anonimi (non so se in Italia c’è, ci sono andata in Brasile), che segue lo stesso identico programma, esattamente per conto del passo che dice che dobbiamo affidarci ad un potere superiore, qualunque esso sia. Gli incontri sono molto strani, a volte molto producenti visto che condividere un problema aiuta sempre un pochetto, ma molto spesso la cosa aveva proprio aria di setta.
molto spesso la cosa aveva proprio aria di setta
Che e’ come dire, uscire da un problema per entrare in uno quasi peggiore, ma socialmente piu’ accettato 🙂
Affidare a monoteisti un processo di disintossicazione? Normale. Le droghe sono il concorrente psicotropo peggiore che hanno.
Gia’ non a caso in tempi civili si diceva la religione droga di stato
e una battuta che circolava negli anni ’70 era : il papa si buca e vede dio
non mi sembra una grande idea sostituire una droga chimica con una mentale.
Qualsiasi religione piuttosto che formare l’essere umano lo deforma.
la questione data è oggettivamente decristianizzata e decontestualizzata, a livello internazionale nessuno usa più avanti cristo o dopo cristo, anche se anch’io avrei preferito un punto di partenza diverso ma scegliere quale può essere difficile.
in italia c’è di peggio… specie nelle scuole pubbliche.,.. chi frequenta le ore di religione avrà crediti in più per poter essere sempre promosso… chi non le frequenta non ha crediti aggiuntivi .. mi sembra che sia una violenza e una discrimianzione delle stesso genere,,
ma in italia pare che non ci siano giudici che possano far cessare simili ingiustizia.,
il dato è sconcertante: si è fatto quattro mesi di carcere per aver rifiutato una “terapia” religiosa!
sì, in itaglia abbiamo anche di peggio ed al peggio non c’è limite
Gli USA sono un paese sorprendente, ci sono grandissime differenze da uno stato all’altro.
I presidenti americani citano spesso Dio, mentre i presidenti italiani lo fanno assai poco o per niente.
Ma i politici italiani lo citano poi per portare avanti le loro boiate
Che schifo!
Interessante: far curare un malato di droga da dei malati mentali?… originale!
“un giudice federale gli ha dato ora ragione”
voglio cogliere il lato positivo della vicenda
“un giudice federale gli ha dato ora ragione”
ce mancherebbe altro!!!!!!!!!!
“Quando Hazle chiese di frequentare un programma senza connotazione religiosa, la richiesta fu respinta e l’uomo rimase detenuto in una prigione di Stato per 125 giorni”
Ma nel paese piu’ ricco, sviluppato, progredito, esportatore di democrazia, volete dirmi che non c’erano strutture e associazioni sostanzialmente laiche e/o non confessionali, dove poter far seguire un programma di uscita dal “tunnel”, a questo poveraccio???
Dico, c’era bisogno di mandarlo necessariamente in galera???
Sono felice per lui e per tutti gli Stati Uniti, che un giudice, alla fine, gli abbia dato ragione!