L’incontro del giovedì su san Francesco

L’incontro UAAR di giovedì 8 aprile è ora visionabile sulla pagina del sito dedicata agli Incontri del giovedì. Si ricorda che l’incontro era con Andrea Armati (studioso di san Francesco) che ha presentato il suo libro Le stimmate dello sciamano. Il prossimo incontro del giovedì avrà luogo il 15 aprile, come sempre alle ore 18 in via Ostiense 89 a Roma: sarà con noi Andrea Frova (saggista, ordinario di fisica all’Università La Sapienza di Roma) che presenterà il suo libro Il Cosmo e il Buon Dio (con particolare riferimento a Giordano Bruno).

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17 commenti

Stefano

Mi chiedevo se era possibile trovare in rete delle riprese degli incontri del giovedì e se non sono disponibili perché non registrarli? Non credo siano in pochi quelli che come me non hanno la possibilità di raggiungere fisicamente via Ostiense…

Raffaele Carcano

Certo che sono online. Segui il link e potrai vederli tutti.

Trap

UAAR, quand’è che pubblicherai notizie su maghi e fattuccherie che truffano la gente? Ah, forse perchè sono atei?

Claudio Diagora

Veramente ho sempre constatato molta devozione (e analfabetismo…) tra i ciarlatani di ogni specie: astrologi, chiromanti, guaritori ecc. ecc. Maghi, fattucchiere, santi e santoni frequentano le stesse compagnie… vero trap?

RazioCigno

Ecco un altro che ripete la solita solfa imparata a memoria durante qualche catechesi: “chi non crede in Dio, crede a tutto e si affida ai maghi”…

ser joe

Ma l’UAAR pubblica già ogni giorno notizie su maghi e fatucchiere che truffano la gente. Uno si presenta vestito da carnevale ogni domenica alla finestra come fosse vanna marchi alla televisione e gli altri sono suoi discepoli vestiti con gonne nere che dicono c@77ate medioevali per cervelli infantili tipo Trap.

Paul Manoni

“Ah, forse perchè sono atei?”
Certo come no…Te lo lasciamo “credere”, così sei contento e vai a nanna sereno dicendo le preghierine che qualche mago o fattucchiera in tunica ti ha insegnato.

Kaworu

come lo conservi il tuo cervello?

in salamoia? sotto formalina? in azoto liquido?

andrea pessarelli

e in ogni caso maghi fattucchiere e ciarlatani vari non percepiscono finanziamenti pubblici

benux

Per Trap
Per quello c’è gia il Cicap che fà egregiamente il suo dovere

stefano b.

trap

parlare dei dilettanti è superfluo
bisogna parlare della regina di tutte le fatture, ovvero la chiesa cattolica romana

hai presente la madre degli scarrafoni? fin quando non la elimini avrai la casa piena di odiose piccole riproduzioni

hexengut

Dispiace che un giovane potenzialmente dotato d’intelligenza e capacità di accostamento ai testi, riesca, parlando e scrivendo di Francesco, a raggiungere vertici degni dei peggiori epigoni frazeriani o addirittura di un Dan Brown. Già autore di un pessimo (e tanto più irritante proprio perché denotante una certa conoscenza del tema) “Stregone di Assisi”, Armati in questa sua conferenza supera sé stesso anche perché stavolta appaiono evidenti, oltre all’impostazione faziosa e metodologicamente astorica ed erronea, le molte lacune concernenti il periodo storico in cui il francescanesimo nasce e si sviluppa. Mi limito solo ad alcune notazioni tra le troppe possibili:
-“la tecnica di parlare con gli animali era applicata da F perché i contadini erano eretici, cioé pagani, cioé fedeli delle religioni sciamaniche”. NO: all’epoca di F il territorio, compreso il contado, era, tutto, indubitabilmente cristianizzato; che sussistessero, ma già solo a livello folklorico, residui pagani è assai probabile; ma certamente indubbio è che l’eresia del momento fosse ben altro che non una sopravvivenza, agostinianamente intesa, dei culti precristiani; le eresie dell’epoca erano quella catara e quelle evangeliche, introdotte in Italia sia dai predicatori itineranti che dai tisserants. Oltretutto gli uccelli, nei culti precristiani, non erano quasi mai “messaggeri celesti” ma, al contrario, essenzialmente figure psicopompe. Per F, poi, tralasciando il travisamento edulcorato dell’agiografia, la predica, a partire da quella di Bevagna, non è rivolta a “uccellini e passerotti” ma a cornacchie e rapaci, forse una reazione di F. alla poca attenzione prestatagli dall’uditorio umano.
-“Il Decretum Gratiani è un decreto che raccoglie varie sentenze riferite alla stregoneria”. Il Decretum Gratiani??!! il più importante corpus canonico, composto da più di tremilaottocento testi, dai canoni alle decretali??!! Certo, ci ha conservato anche il Canon episcopi ma perdiana…
-F “non ha nulla a che vedere con l’ambiente clericale” e il suo modus loquendi “deriva dalla furbizia della pratica mercantile”. Sulla peculiarità e la novitas dell’oratoria francescana sono stati versati fiumi d’inchiostro ma quel che mi preme rimarcare è quanto, invece, F fosse strettamente legato alla chiesa e al mondo clericale, a partire dalla sua prima svestizione per accogliere, nudo, la protezione del mantello vescovile. F ha sempre avuto la prudente accortezza di sottoporsi completamente alla chiesa e di mostrare il massimo rispetto per il clero; solo così, a differenza di tanti altri iniziatori di movimenti similari, tutti improntati sul primitivo messaggio evangelico, è riuscito a sottrarsi al rogo e a tutelare la sopravvivenza dei Minori.
-“Quando predica è l’antesignano dei diritti del popolo basso, dei borghesi”. NO. A parte l’erroneità dell’accostamento borghesia-popolo basso e dell’uso stesso del termine “borghesia”, inesistente, nell’accezione oggi intesa, in epoca medievale (più complesso il discorso, ma siamo già in periodi posteriori, per quanto attiene al mondo fiammingo), ancor più storicamente inaccettabili appaiono affermazioni quali quella che F “cercava di destabilizzare la chiesa ingraziandosi il popolo” e che la sua era una “matrice populistica tesa a suscitare bassi istinti”. F non ha mai minimamente, e come s’è detto, accortamente, mai pensato minimamente di destabilizzare la chiesa e le istituzioni (“eramus idiotae et subditi omnibus”: Testamentum); il suo pauperismo, non originale, era di matrice esclusivamente evangelica; il reiterato ricorso alla nudità era di matrice penitenziale, omiletica, patristica (nudus nudum Christum sequi). E’ cosa ampiamente e da tempo acclarata che F fosse altro dal simplex et illitteratus di certa tradizione posteriore, altro dal folle giocoliere che mendicava cantando in provenzale (ben altro significa il novissimus pazzus in hoc mundo…); figura di grande complessità, capace anche di algide durezze, quella di F si caratterizza sia per la precisa scelta esistenziale di marginalità, ove l’azione precipua è “la partecipazione al dolore umano” (R.Manselli) sia per la novitas che “consiste in un mutamento di antropologia: fare i poveri e restare uomini” (O.Capitani).
-Infine: F “ha fatto sicuramente affidamento sulla credulità e le credenze dei pastori per inventarsi l’episodio delle stimmate”. NO. Sulle stimmate c’è una sola constatazione certa: F ha strenuamente e fino all’ultimo vietato che si diffondesse la notizia, imponendo il silenzio sull’episodio tant’è che la notizia non trapelò finché egli visse: un silenzio totale. Poi è un’altra storia; altra come quella dell’OFM, dei conventuali, degli spirituali, della diatriba sull’usus pauper, delle basiliche e degli affreschi. Che poi i segni del primo stigmatizzato della storia fossero con buona probabilità i sintomi di una tubercolosi allo stadio terminale è pure altro discorso.
Infine l’augurio che se si vuole parlar di storia (se si vuole scrivere un romanzo di cassetta va bene anche parlare di sciamanenismo nell’umbria medievale) oltre a leggere i testi non si pieghino quest’ultimi alle proprie ipotesi preconcette e ci si documenti bene sull’epoca attraverso una bibliografia adeguata (Eliade non basta e soprattutto non è pertinente).

Painkiller

Forse il don ringrazia ma se si vuole criticare qualcuno\qualcosa bisogna farlo su fatti e prove, non inventandosi di sana pianta le favole perchè fanno comodo.
Non è che la documentazione manchi.

Se domani un credente usasse la stessa tecnica (inventare balle e spacciarle per vere) per fare passare la tesi che Giordano Bruno è stato ucciso da un complotto di atei approveresti ugualmente o ti stracceresti le vesti?

Fa bene Hexengut a rimarcare la differenza fra realtà e fantasia.

Bruno Rapallo, apostata e ateo

..non credo che sia questione di fare un piacere o dare dei dispiaceri ai vari “don”, “fra”, ecc., con i quali continuamente polemizziamo su questo sito, quanto piuttosto di fare della storiografia non agiografica e conformista ma comunque seria, documentata e per quanto possibile abbastanza attendibile.
Per quel poco che ne so su questo specifico argomento, devo quindi dare in buona misura ragione a “hexengut”, che da suoi precedenti interventi su vari temi non mi risulta essere un bigotto e semplicemente chiede che NON si faccia della FANTA-STORIA nello stile di quel furbacchione di Dan Brown.
La critica ai vari “sacri testi” e/o a certe figure di visionari attuali e del passato si può e si deve fare, ma con il rigore degli storici, degli archeologi, degli esegeti, degli esperti di “critica testuale” e in genere dei ricercatori intellettualmente onesti, non certo confezionando controproducenti “storie romanzate” di grande effetto anche dissacrante ma facilmente smontabili e talora persino risibili.
Dare dello “stregone” e dello “sciamano” ad un personaggio storico come Francesco, mi sembra quanto meno incauto, eccessivo e forse anche ingeneroso: potremmo anche vederlo come un visionario con una vena di nevrosi e di follia (forse relativamente innocua, tranne che per se stesso e per alcuni suoi stretti seguaci), ridimensionarlo sul piano umano rispetto alle biografie troppo di parte e smaccatamente agiografiche, sfatare varie leggende nate e messe in giro ad arte su di lui, ma almeno nella storia del Cristianesimo e della Chiesa é uno dei pochi che non abbia mai ammazzato nessuno né abbia invitato i suoi seguaci a farlo.
Se poi nei secoli successivi i francescani sono diventati per lunghi periodi feroci inquisitori, assieme ai domenicani e in parte minore ai cistercensi, non credo si possa farne una colpa al pacifico Francesco.
Mi riservo di approfondire con più calma le tesi di Andrea Armati, ma le premesse non mi entusiasmano granchè, ne sanno troppo di sensazionalismo a buon mercato.

ser joe

Anche una mia vicina parla con gli uccelli, si mormora che accorrano a frotte di tutte le età.
(battuta vecchia ma sempre attuale)

hexengut

Grazie a Painkiller e Bruno Rapallo, che hanno capito. Quanto a Marzia dico che il don e i don ringraziano proprio se in ambito uaar offriamo il fianco per facili attacchi; non possiamo, soprattutto in questo periodo che siamo sotto tiro più che mai, esporci volontariamente con tesi erronee e affermazioni discutibilissime.

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