Una nuova legge approvata dallo Stato del Nebraska ha messo al bando le interruzioni di gravidanza che abbiano luogo la ventesima settimana o oltre. Il provvedimento, scrive il New York Times, è stato approvato sulla base di “nuovi studi” che proverebbero che il feto, a quello stadio, comincia a provare dolore. La legge precedente si basava invece sulle possibilità di sopravvivenza del feto, che generalmente sono ritenute inesistenti prima delle 22 settimane. La legge del Nebraska ha già rinfocolato le polemiche tra pro-choice e pro-life statunitensi.
Nebraska: stop agli aborti oltre la ventesima settimana
166 commenti
Commenti chiusi.
…è stato approvato sulla base di “nuovi studi” che proverebbero che il feto, a quello stadio, comincia a provare dolore.
Non solo! A quello stadio il feto è già cristiano, crede alla madonna e prega in antico aramaico.
Cosa non farebbero i credenti pur di fare numero… …e magari i cristiani avessero la stesa passione per la vita di chi è già nato da un pezzo, anziché provare tutta questa passione verso chi deve ancora nascere! Fossero un po’ piu’ umani con gli omosessuali, anziché esserlo coi feti!
La fetofobia non esiste, ma esiste l’omofobia, ed è generalmente fatta dalle religioni.
ettepareva… adesso anche i tribunali civili del Nebraska sono una succursale del Vaticano… un consiglio: va a zelig; te pijano subbito e ce fai li sordi!
tu impara l’italiano prima di permetterti di scrivere su internet. Grazie ciao tamarro e ringrazia la tua “fede” per la tua immensa ignoranza.
Cjccjo bello, se si devono scrivere fesserie come fai tu ti assicuro che è molto meglio metterla in romanesco de noantri. PS di fede non ho proprio parlato, figuriamoci se ne vengo a discutere con un genio della lampada come te…
Non serve essere una succursale per essere succubi. O comunque credenti, magari un po’ integralisti. E nemmeno allarmisti o irrazionali.
… un anestetico no, eh?
non vorrei dire una bestialità, ma se ogni aborto avviene in anestesia generale, l’anestetico raggiunge anche l’embrione o il feto.
Beh. Allora se un giorno qualcuno ti vuol fare la pelle, puoi sempre chiedergli di metterti sotto anestesia, così non senti niente 🙂
l’onestà intellettuale è importante per te, a quanto vedo 🙂
così come la logica.
@ Kaworu
Hai ragione, i farmaci somministrati per raggiungere un’anestesia generale oltrepassano la placenta, quindi arrivano anche al feto; questo in teoria potrebbe sentire dolore se l’aborto venisse effettuato in anestesia locale, e credo che spesso ora si facca così.
in italia da quello che so, per lo meno il primo aborto avviene in anestesia totale.
è rarissimo che lo facciano in anestesia locale.
Gli aborti tardivi, quelli oltre la ventesima settimana (che in Italia sono consentiti solo per serie ragioni di salute) normalmente non sono affatto anestetizzati, perché la donna deve collaborare attivamente all’espulsione.
E’ tencincamente impossibile realizzarli con un semplice raschiamento, ma viene indotto un vero e proprio parto prematuro, in cui è necessaria la dilatazione e tutto. Al massimo, se la cosa risulta troppo penosa, fanno l’epidurale, ma di sicuro l’anestesia totale proprio no.
Lisa
questa è epocale! Magari sei pure contro la pena di morte, o almeno ne sei coerentemente a favore?
Mi pare che ci sia una sottile (!) differenza fra aborto e pena di morte…
Anche perche’ poi, almeno negli Stati Uniti, molto spesso i piu’ strenui difensori del divieto d’aborto sono poi i piu’ accaniti sostenitori della pena di morte… Se questa e’ coerenza!
certo che c’è differenza
la condanna a morte da parte di una legittima autorità del reo di gravi crimini, dopo regolare processo, è moralmente lecita
mentre l’uccisione di un essere umano nel grembo materno, essere indifeso che non ha fatto nulla di male, è sempre moralmente illecita.
@Fri: ti sembra rispettoso della tua intelligenza appellarti all’ipocrisia altrui per giustificare un omicidio? Che se ne frega se tra gli Americani ci sono antiabortisti favorevoli alla pdm! A parte il fatto che a morte si condanna, fatti salvi gli errori processuali, un colpevole, mentre il soggetto abortito è sicuamente estraneo a ogni possibile colpa. Il problema di fondo, infatti, è sulla “qualificazione” di persona: da subito, dopo 3 giorni, dopo 14, dopo 3 mesi, dopo 6, ecc. Sono tutte convenzioni giuridiche che servono proprio per fissare il confine tra ciò che si considera un intervento che riguarda solo i diritti della madre e quello che toccherebbe anche i diritti del bambino e che, nella fattispecie, si configurerebbe pertanto come omicidio. Infatti, almeno per ora, l’infanticidio rimane un reato nei nostri Paesi. Ora, il legislatore, nel fissare i termini entro i quali poter legalmente sopprimere il feto, chiede aiuto alla scienza e trova una gamma di risposte che definire vaga e multiforme è poco: ci sono scienziati che considerano la formazione dello zigote come il momento in cui appare un’entità biologicamente assolutamente nuova, con un corredo cromosomico che rimarrà immutato fino alla morte. Altri si soffermano ad esempio sullo sviluppo del sistema nervoso, stabilendo un limite di giorni al di sotto del quale essi parlano di “grumo di cellule” e simili. Su questa base il legislatore, fatta propria questa interpretazione, stabilisce il prevalere del diritto della madre (persona) sul feto (ammasso di cellule). Bene, no, male: prendiamo pure come riferimento il sistema nervoso. Se ci si pone il dubbio se si debba anestetizzare il feto, come si può avere dubbi sul fatto che, “se questo è un uomo”, non ci si può arrogare il diritto, pur da posizioni filoabortiste, di sopprimerlo? Bisogna almeno riconoscere che sicuramente a quel punto il limite di non ritorno è stato oltrepassato e che quel soggetto ha gli stessi diritti che abbiamo noi. L’alternativa è il Bronx
Uff. Solite discussioni da quattro schei, trite e ritrite. Non staremo ancora a discutere dell’argomento, mi auguro. Soprattutto ad un tono così poco incline al dialogo costruttivo.
Alla fine poco cambia…
L’importante è che sia garantito questo diritto.
l’ideale sarebbe poi arrivare a un livello di prevenzione delle gravidanze indesiderate più alto di quello attuale.
si eliminerebbe quasi del tutto l’aborto se la gente avesse consapevolezza di come funziona il proprio corpo e di cosa fare per evitare determinate situazioni…
Ma non è questo il caso in questione. Una interruzione di gravidanza entro la 22ima settimana è per sopravvenuti problemi medici: malformazioni del feto non identificabili prima, malattie della madre…
E’ una legnata all’aborto terapeutico…
parlavo in senso generale, anche se in effetti non capisco bene se nell’ultimissima in questione l’IVG alla ventesima settimana è permessa sempre oppure solo in presenza di problemi medici.
@ soqquadro
“E’ una legnata all’aborto terapeutico…”
ma perché non leggi prima di blablare?
“The new law grants exceptions only in cases of medical emergency, the pregnant woman’s imminent death, or a serious risk of “substantial and irreversible physical impairment of a major bodily function,” a provision experts interpreted as an effort to exclude an exception based on a woman’s mental health.”
In Italia l’IGV è possibile senza specifici motivi entro i 12 settimane(3 mesi), e fino a 20 settimane (5 mesi) se il feto è malformato.
Venti settimane sono 5 mesi, non si parla più di embrione ma di bambino frmato in crescita, quindi anche se sono ateo, anticlericale e per l’autodeterminazione, penso sia corretto la regola italiana di non andare oltre le 12 settimane.
Tre mesi sono abbastanza per ragionare se tenertelo o no!
comprendo il ragionamento
ma dopo il terzo mese del feto si puo’ fare solo un aborto terapeutico, ossia per gravi rischi per la gestante oppure per gravi malformazioni del feto
no si tratta di ragionare se “tenerselo o no”: si tratta di decidere se tentare di diventare madre ma rischiare di lasciarci le penne oppure di mettere al mondo un bambino con gravi malformazioni (a volte sapendo che non avrà che pochi mesi di vita, tra sofferenza del bambino e dei genitori)
eccone n’altro che da aria alla bocca senza prima leggere!
Fritz, dato che hai ben studiato la legge, potresti allora chiarire a noi ignoranti perché è stato ridotto a 20 settimane il periodo concesso per gli aborti “non necessari per la salute della donna”? Prima potevano optare liberamente per l’aborto anche a 4 mesi?
Altrimenti hai perso solo un’occasione per tacere.
Ma perché non la si pianta con questa ipocrisia? Fra poco dipingeremo l’embrione con il succhiotto in bocca e con pannolino.
la tua demenza ti impedirebbe di seguire qualunque ragionamento intelligente sulla materia!
Queste sono il tipo di frasi che trovano terreno fertile nell’ideologia, anche quella atea, o “laica”.
secondo wiki, l’embrione è considerato tale fino all’ottava settimana.
http://it.wikipedia.org/wiki/Embrione#Embriologia_umana
Secondo il mago Otelma, solo fino a quando impara a levitare sul tappeto volante. Secondo Cicciolina solo finchè è vergine. Secondo Totò Riina solo finchè non sa incassare il primo pizzo
Non so da quando un feto possa provare dolore, ma se è dopo 20 settimane allora vuol dire che da quel momento non abbiamo più a che fare con un mucchietto di cellule, ma con un sistema nervoso strutturato. Mi sembra del tutto normale a questo punto porsi il problema di come si agisce sul feto.
Per il mio personale codice etico, la capacità di soffrire è un discriminante fondamentale, forse più dell’autoconsapevolezza.
Si ma il problema è che la legge l’hanno modificata in seguito a “nuovi studi” bisogna comunque vedere quanto questi nuovi studi siano scientificamente fondato o ideologicamente manipolati.
è la stessa considerazione che fanno gli scienziati che nutrono dubbi sull’ipotesi darwiniana. Ma in quei casi vengono di solito passati sommariamente per le armi della cultura sedicente laica
Dipende da che dubbi nutrono. Se il dubbio e’ Evoluzione vs Creazione (o Disegno Intelligente) vengo (giustamente) ignorati.
@fri: uno scienziato serio non ha dogmi preconcetti, nemmeno i tuoi, quindi non scarta a priori nemmeno l’ipotesi che ci possa essere un’intelligenza. D’altra parte, credere al caso richiede un atteggiamento molto più fideistico. In fin dei conti, anche il caso può essere approcciato come una divinità
Eddaie con sta storia che l’evoluzione sarebbe dovuta al caso!
Uno scienziato serio sa benissimo che non esiste una sola prova a favore (e molte a sfavore) di una intelligenza aprioristica che avrebbe creato l’universo o, quantomeno, la coscienza dell’uomo.
“la capacità di soffrire è un discriminante fondamentale, forse più dell’autoconsapevolezza”
la capacità di soffrire presuppone una qualche forma di autoconsapevolezza, anzi nè è essa stessa una prerogativa
Lo so benissimo; il punto è che secondo me il salto dall’incapacità alla capacità di soffrire è più importante del salto dall’autoinconsapevolezza all’autoconsapevolezza.
@andrea pessarelli, a me non risulta affatto che sia necessario alcun tipo di autoconsapevolezza per soffrire. Esempio familiare a tutti: i cani sono certamente in grado di soffrire, ma nessuno studio scientifico ha mai notato autoconsapevolezza in nessun cane.
Persino i moscerini si comportano in modo analogo a quello che noi associamo all’esperienza della sofferenza, per esempio evitando di ripetere esperienze negative. Ma naturalmente è più facile vedere il dolore in un mammifero che in un moscerino.
Che io sappia gli unici animali che dimostrano autoconsapevolezza (intesa come consapevolezza dell’esistenza di se stesso, in quanto individuo) sono: tutti gli ominidi (oranghi, gorilla, scimpanzé e umani), delfini, gazze, elefanti, alcuni polipi e maiali.
Gli umani a partire da uno o due anni di età.
E’un campo delicato.
Un computer che funziona male soffre?
Tra breve (pochi anni) l’etica si sposterà a campi insospettabili e formattare il computer diverrà motivo di discussione.
Quanto all’aborto lo considero molto personale. Difendo che si POSSA fare e lascio la decisioni alle madri e ai padri, informati.
McOrion
@McOrion, i “padri” e gli uomini in generale non hanno un utero (tranne gli uomini trans, ma normalmente neanche loro, pur avendo un utero, possono rimanere incinti) e quindi per loro la questione dell’aborto non si pone.
Può invece porsi per le donne, anche quelle che non sono “madri”.
Scusa la pignoleria.
Mi piacerebbe sapere come si puo’ definire la sofferenza in assenza di consapevolezza.
Se per sofferenza intendiamo un alterazione dei parametri vitali allora sarebbe
condannabile anche qualunque operazione chirurgica in anestesia totale:
la mente non sente niente,ma il corpo si’,si chiama “Shock operatorio”, che puo’ diventare pericoloso se supera certi limiti.
Se in anestesia totale viene amputata una gamba, chi ci dice che la gamba non soffra?
E’ fatta di materia vivente,no?
A parte il fatto che e’universalmente riconosciuto che molta gente ragiona con i piedi.
@laverdure per soffrire come minimo serve un cervello, una gamba non ce l’ha.
Hmm. Scusate forse sono caduto vittima di un troll?
Lino@
Il discorso e’ impostato sulla mancanza di consapevolezza, no?
Un cervello sotto anestesia,in coma o non ancora sviluppato ne sono privi,quindi non
possono soffrire piu’ di quanto soffrirebbe una gamba.
stiamo parlando di aborto terapeutico
pensa una donna con in grembo un feto di 4 mesi a cui mancano i reni
aspettativa di vita: pochi mesi dopo il parto, con sofferenza per bambino e strazio per i genitori
Che facciamo?
Solo Luca Volonté arrivo’ a dichiarare questo:
“Se tutto andra’ bene, sino all’eta’ di dieci anni, Davide dovra’ sottoporsi a dialisi e poi sara’ trapiantato e stara’ benone.”
http://www.lucacoscioni.it/morte-del-piccolo-davide-come-monito-rileggetevi-volont
aborto terapeutico è un
OSSIMORO (figura retorica in cui vengono associati due vocaboli dal significato contraddittorio)
insostenibile
aborto = uccisione di un essere umano nel grembo materno
terapia = cura/rimedio contro una malattia
ergo
BAMBINO malato-malformato-indesiderato(a prescindere o perchè malato-malformato) diventa una MALATTIA DA CURARE
tutto questo è DISUMANO
se non esiste una cura, è decisamente più disumano far nascere qualcuno destinato a soffrire e/o morire nell’arco di poco tempo.
ma si sa che voi cattolici bramate la sofferenza.
altrui, sia ben chiaro.
è certamente più umano amare quel bambino, alleviarne le sofferenze, sopportare la propria con dignità. avere un figlio malato non fa piacere a nessuno.
sopprimerlo è disumano.
secondo me è più umano risparmiargli quelle sofferenze.
non essendo sadica, trovo estremamente crudele scegliere consapevolmente di mettere al mondo un bambino destinato a soffrire.
non amo la sofferenza inutile.
nè mia nè altrui.
è disumano condannarlo a una breve vita di sofferenza, quello si.
quel che tu vuoi fare.
che schifo mi fai… ma sono scelte tue che farai coi tuoi eventuali purtroppo per loro futuri figli.
lascia fare agli altri altre scelte.
Scusate, ma se dopo la 20a settimana di gravidanza, non e’ piu’ permesso interromperla, come si regolano con problemi derivanti da gravidanze problematiche a livello medico???
Parlo piu’ che altro di gravidanze che se portate avanti, rischierebbero comunque di far morire la madre e/o il bambino…E anche di bambini che nascerebbero con malformazioni compromettenti…
Profano dell’argomento. Sorry… 😉
Dal NYT
The new law grants exceptions only in cases of medical emergency, the pregnant woman’s imminent death, or a serious risk of “substantial and irreversible physical impairment of a major bodily function,” a provision experts interpreted as an effort to exclude an exception based on a woman’s mental health.
Eccezioni per rischio di morte o gravi danni FISICI, che vuol dire non psicologici… il cervello delle donne pare non interessare ai c.d. pro-life.
Flavio risponde:
giovedì 15 aprile 2010 alle 19:15
Beh, se non le son bastate venti settimane per capire che la gravidanza le sta causando danni psicologici gravi, estesi e irreversibili, quante?
Come discrimini tu un tale reale danno psicologico che si manifesta dopo la ventesima settimana e, ad esempio, una vendetta della donna contro il suo compagno di cui è diventata gelosa? Quali criteri medico-scientifici addotteresti per decidere in così poco tempo?
Grazie Flavio.
Il link del NYT non l’avevo neanche aperto… 😉
@alessandro
“forse”, potrebbe trattarsi di casi tipo malattie o malformazioni evidenti solo oltre un certo sviluppo. tanto per dirne una eh.
l’eventuale dolore del feto sembra non interessare, ai cosiddetti “pro (mother’s) choice”!
l’eventuale dolore di un bambino che potrebbe nascere senza cervello e parte della calotta cranica, con organi mal sviluppati o assenti o altre simpatiche anomalie per la maggior parte incompatibili con la vita non sembra interessare ai cosiddetti “pro life”.
curioso. ah già, sono assetati di dolore.
altrui.
Kaworu
e dimmi, genio, in che modo il cervello della madre potrebbe causare tutte ‘ste cose. Cmq io mi riferivo a un certo pensiero che si sente spesso tra gli atei (o “laici”) vedi Otto Permille!
Secondo certe persone, l’embrione & feto & nascituro, non ha assolutamente nessuna voce in capitolo!
pensavo di non aver commesso l’errore di sopravvalutare la vostra intelligenza, ma mi devo ricredere!
ripeto: la vostra organizzazione dovrebbe chiamarsi UAA!
tu dici che non interessa il dolore del feto, io dico che a te e ai pro life non interessa il dolore del bambino.
comprendi la sottile differenza?
ora, tu faresti in coscienza nascere un bambino destinato nel migliore dei casi a morire dopo poche ore, presumibilmente soffrendo? io no, mi sento un mostro anche solo a pensarlo.
l’embrione non ha voce in capitolo per il semplice fatto che dipende da un altro organismo che è in atto anzichè in potenza, che è sviluppato, che ha esperienze, che risentirà di determinate azioni e via dicendo.
discorsi del genere sono dei nonsense. è l’individuo che è in atto che deve imho avere la precedenza. il suo benessere psicofisico.
kaworu
non hai capito nulla: è inutile insistere. Vedo che non solo non ascolti quello che dico io, ma nemmeno quello che scrivi tu!
Dimmi te se ha senso continuare la discussione.
e cmq io non sono un “pro life”, sono semplicemente un “pro discorsi sensati”.
@Alessandro S
Come ci sono danni fisici che si possono manifestare dopo, ce ne saranno anche di psicologici, no? Il commento sulle donne che abortiscono per ripicca contro il partner e’ semplicemente inqualificabile.
Kaworu risponde:
giovedì 15 aprile 2010 alle 21:32
Stai tirando ad indovinare o sai di precise malattie che non sono diagnosticabili prima?
Flavio risponde:
venerdì 16 aprile 2010 alle 15:09
La realtà ti sfugge? O fai finta di non vederla perché ti fa la bua?
se una donna è tanto disturbata da abortire per ripicca, sinceramente credo sia meglio così perchè non oso pensare a come potrebbe manovrare e rovinare un bambino una volta nato…
comunque, riguardo alle malattie non diagnosticabili prima… l’ecografia morfologica si fa intorno alla 20^ – 21^ settimana.
l’amniocentesi pure.
Sinceramente credo che se una donna intenda abortire dovrebbe metterci molto di meno di 20 settimane a deciderlo, quindi a parer’ mio non cambia granché.
fai conto però che per esempio nell’IVG entro 12 settimane, quindi grosso modo 3 mesi, di solito una si accorge di essere incinta quando non le arriva il ciclo. e dato che per legge si considera la gravidanza iniziata dal ciclo precendente, un mese se ne va già così.
già, allora ha “solo” 4 mesi per decidere!
no, sono tre, non quattro.
anzi, due, dato che mediamente uno se ne va già quando scopri di essere incinta.
oltretutto non per tutti è una decisione facile o veloce.
se si è minorenne poi, le cose diventano ulteriormente complicate.
Prevenzione, informazione.
La Chiesa non vuole neanche quelle.
Giusto per puntualizzare: la legge italiana NON DICE AFFATTO che l’aborto oltre le 13 settimane sia consentito “se il feto è malformato”. L’unica motivazione ammessa è quella dei problemi di salute per la donna… solo che, per farvi rientrare anche i casi penosi di cui sopra, si ammettono sia i problemi di salute fisica che psicologica.
Quindi, la motivazione formale non è la malformazione del bambino, ma il disagio psicologico della madre, all’idea di mettere al mondo un bambino con problemi gravi.
Secondo alcuni è una soluzione ipocrita, ma io trovo che sia il male minore, perché l’alternativa sarebbe stabilire che un feto normale merita più tutela di un feto anomalo, e che quest’ultimo può essere abortito *per il solo fatto di essere anomalo*.
Il che significherebbe due cose molto discutibili:
– sdoganare una sorta di eugenetica (quando invece la decisione dovrebbe essere un fatto assolutamente libero e personale dei genitori, e non il risultato di una pressione sociale o di un suggerimento di legge),
– e gettare delle ombre sulla decisione di chi sceglie di tenerselo lo stesso, che invece dovrebbe essere assolutamente libera e tutelata tanto quanto l’altra.
Lisa
Scusa ma dare la possibilità senza ipocrisia di abortire un feto malformato non significa né imporre una pressione sociale e né impedire a una coppia che volesse di metterlo al mondo, sarebbe la stessa cosa di adesso, solo che almeno cadrebbe questo insopportabile velo d’ipocrisia.
Ma quale sarebbe esattamente la motivazione logica di una tale normativa? In pratica, PERCHE’ la legge dovrebbe dire che per i feti malformati valgono a priori regole diverse da quelle per i feti normali? Scusa, ma non lo capisco proprio!
Non è molto più onesto dire che quell’aborto si può fare perché, viste le gravi implicazioni delle circostanze, la madre non se la sente di partorire perché questo avrebbe un impatto devastante sulla sua, di vita?…
Cosa c’è di male?
Lisa
ok, allora cambiamo la legge.
Considerato che si macellano senza troppi complimenti animali d’ogni sorta, direi che la questione non è se il feto percepisce o no dolore, la questione è se il feto è o non è cosciente della propria esistenza. La mia opinione è che per pervenire a quella consapevolezza sono necessari alcuni mesi dal momento della nascita — probabilmente un maiale adulto ha un livello di autocoscienza superiore a quello di un neonato. Baso questa mia ipotesi su esperienze dirette di contatto personale con neonati e con maiali adulti. (non fraintendetemi: non sto facendo paragoni d’altro tipo se non quello riferito al livello d’autocoscienza, ovvero di consapevolezza della propria esistenza, cioè del “senso dell’io” — guardate fisso negli occhi un neonato che non sia vostro figlio/a, quindi un maiale adulto, capirete cosa intendo)
Ora linciatemi, dimostrando di non aver capito quel che volevo dire.
“Considerato che si macellano senza troppi complimenti animali d’ogni sorta, direi che la questione non è se il feto percepisce o no dolore”
gli animali d’ogni sorta non possiedono il soffio divino dell’anima e peter singer è il diavolo 😉
“peter singer è il diavolo” 😀 😀 😀
Chi è Peter Singer? Quello delle macchine per cucire?
Credo -anzi, sono convinto- che il problema sia SOLO politico e non scientifiko. La scienza viene tirata in ballo semplicemente come strumento o “corroborante” di una tesi politica, così come la tanto sbandierata etica. Politici e politicanti che non distinguono un’anguilla da un biacco e che non hanno neppure una vaga idea di come sia fatta una cellula, si abbeverano a qualsiasi fonte scientifika possa tirare acqua al loro mulino.
Non penserete davvero che a soggetti “copri-poltrone” come un governatore del Nebraska o un segretario di PD+o-L gle ne freghi qualcosa se il feto senta o no dolore?
Ecco. Bravo Michele.
fra pallino, é tardi, vai a dormire.
ha tanto tempo libero ora, evidentemente…
poi non dovendosi alzare presto per lavorare, può pure tirare mattina al pc 😉
fra’ pallí,
ricordati che avete bruciato (letteralmente) piú vite voi che qualsiasi altro impero di tutti i tempi.
e poi,non dovreste stare a fare penitenza come ordinato dal capo stregone B16?
e allora invece di rompere i cogghioni, pentiti, sparisci, ma soprattutto ravvediti!
non è vero, pochissimi casi amplificati dalla propaganda anticattolica
povere anime candide…
L’aborto oltre la ventesima settimana non è un atto eticamente idifferente: si tratta di sopprimere una vita già formata, che può soffrire. Insdomma, l’abotto va prevenuto. Come disse il presidente Reagan a una delegazione di abortisti:
“Noto che ciascuno di voi è già nato”.
prevenuto si, sono senz’altro d’accordo.
i ragazzi hanno molte informazioni ma vaghe e confuse a riguardo, purtroppo.
comunque l’aborto non è sempre conseguenza di una mancata contraccezione, ci sono anche casi di pesanti malformazioni o malattie genetiche che non sono sempre identificabili chiaramente nelle prime 12 settimane e non tutte sono identificabili tramite lo screening genetico pre concepimento.
L’uscita di Reagan non ha alcuno spessore e denota un’arroganza d’altissimo livello (tipica, nei “potenti”). Si sarebbe potuto rispondere in tanti modi smontando in un battibaleno l’apparente sensatezza di quelle parole. Ma, per farlo, sarebbe stato necessario possedere un cervello dotato di almeno due neuroni funzionanti.
e invece ai condannati a morte cosa disse? “noto che siete ancora vivi?”
Se mai lo avrebbe detto a chi era favorevole alla pena di morte. E’ strano che i contrari all’aborto approvino la pena di morte 8e viceversa). Coerenza vorrebbe essere contro o a favore di entrambi.
Personalmente non sarei contro la pena di morte SE non fosse uno strumento messo, come al solito, nelle mani sbagliate per puntare agli obiettivi sbagliati. In altre parole, uno strumento che guarda caso sta nelle mani dei potenti e colpisce sempre e solo i poveracci (vedrei di buon occhio la condanna a morte per chi provoca certi disastri ambientali o per chi “bastona” in malo modo l’economia di intere collettività per trarne un profitto particolare, o anche per chi tradisce i propri elettori, ma non accadrà mai).
come ho già scritto in un altro commento
la pena di morte, a determinate condizioni, è moralmente lecita
l’aborto NON è MAI MORALMENTE LECITO.
quel che scrivi è moralmente aberrante
Interessante obiezione che fai, Mandis. Vediamo se ho capito bene.
– Abortire non è moralmente lecito, ma è legale. La chiesa si oppone alla legge.
– Denunciare lo stupro di un minore non è obbligatorio legalmente, ma moralmente. La chiesa si attiene alla legge.
Dimmi un po’, non ti sembra che interpretiate la legge a vostro uso e consumo? In quanto a credibilità e coerenza, non date davvero molta fiducia.
Puoi anche rispondere tutto in maiuscolo, se ti va.
Kaworu, quando scrivi: «Quel che scrivi è aberrante», a chi ti riferisci? Non è chiaro. Se ti riferisci a me, potrei sapere cosa trovi di aberrante nella mia opinione?
scusa aldo, mi riferisco a mandis 😉
pensavo si capisse perchè era direttamente sotto al suo commento
Sandra, l’aborto è legale fino ad un certo punto (è già qui si vede che è immorale e illecito in sè stesso, sennò non ci sarebbero limiti).
io di pedofilia non ho parlato.
I casi di pedofilia sono gravi e vanno denunciati; ma la Chiesa ha diritto nativo di giudicare da sè i propri sacerdoti, di non farli giudicare da altri se non lo ritiene, di decidere se farlo o no.
Il fatto che ora il Papa stia dando una più facile autorizzazione a far giudicare i sacerdoti dai tribunali civile è dovuto al lassismo morale che è aumentato nel clero purtroppo (forse perchè convinti di farla franca grazie alla magnanimità della Chiesa stessa) da metà del secolo scorso circa.
è risaputo che i casi di pedofilia sono nettamente maggiori tra laici che non tra religiosi cattolici.
inoltre l’aborto procurato è un fatto abbastanza semplice da giudicare, mentre per i casi di pedofilia la cosa è molto più controversa. spesso vengono incriminati persone poi risultati innocenti.
kaworu, quello che scrivo è legge morale naturale, e non l’ho inventata io.
Diritto nativo? E che è, una stregoneria? Se la chiesa non vuole rispondere alla legge civile, perderà terreno nei paesi dove la priorità è il diritto individuale. Si diffonderà dove la priorità è l’autorità assoluta e indiscutibile di cui potrà continuamente e tranquillamente continuare ad abusare. Il lassismo morale è connaturato all’abuso di potere, che c’e’ sempre, e sempre ci sarà, laddove manca il controllo del potere.
Fino a cinquant’anni fa c’era esattamente lo stesso problema. Il numero degli abusi (sugli elementi deboli di una società) tende sempre al massimo, dove si sa di farla franca. La minima autorità che ogni uomo puo’ arrivare a rivestire è quella di pater familias, e chi vuole, ne approfitta, se puo’. Poi c’e’ tutta una serie di poteri, tra cui quello della chiesa, che si ammanta di un “diritto nativo”, un’impunibilità che le viene elergita nientedimeno che da un dio (che si è inventata, come hanno sempre fatto tutte le tribu’ di umani, a partire dagli stregoni, appunto).
Ti ricordo che la scomunica per aborto, introdotta dalla bolla papale di Sisto V del 1588, era stata abolita da Gregorio XIV nel 1591, e reintrodotta solo nel 1869 da Pio IX (il primo papa infallibile). L’aborto era ugualmente facile da giudicare, eppure considerato non cosi’ grave, almeno tra il 1591 e il 1869. Vediamo se arrivi a una spiegazione convincente del perchè.
Giovanni Mandis risponde:
venerdì 16 aprile 2010 alle 22:44
Fosse “immorale e illecito in sè stesso” sarebbe illegale, punto.
Alessandro, l’aborto è illegale (altrimenti non sarebbe perseguito quello clandestino), ma è concesso entro certi limiti etc etc.
se fosse legale tout court come affermi tu non si sarebbe alcun limite ad abortire.
Sandra,
diritto nativo significa che la Chiesa nasce con un diritto suo proprio che le viene dal suo Fondatore Gesù Cristo, seconda persona della Santissima Trinità; detto in una parola: Dio.
L’aborto è sempre stato un peccato mortale.
La scomunica è stata introdotta per sottolinearne la gravità ed è stata poi reintrodotta quando si è visto che l’aborto è andata sempre più diffondendosi prima come ideologia (aborto come diritto) dai liberali-massoni, poi promosso e attuata in tutto il mondo dai comunisti e ora dai post-comunisti riciclati come radicali (non solo nel senso dei radicali italiani), per far risaltare la gravità del peccato di sopprimere una vita umana inerme.
L’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche con Lenin fu il primo Stato a legalizzare l’aborto e a promuoverlo su larga scala, tanto che lo stesso Stalin dovette porvi parziale rimedio per il disastro demografico che stava provocando… successivamente fu nuovamente incentivato. parliamo di centinaia di milioni di morti innocenti.
Per la precisione Pio IX non è stato il primo Papa infallibile,
TUTTI i Pontefici sono infallibili in materia di fede e morale.
Ogni dogma viene fissato (non inventato) in una formula dottrinale in un momento della storia, ma il suo contenuto è da sempre parte della Rivelazione.
mandis, guarda che è perseguito chi ESEGUE l’aborto clandestino (e chi ricorre all’aborto clandestino al di fuori dei limiti permessi dalla legge).
come non volete capire le cose voi, pochi ci riescono eh.
ad ogni modo se per voi è peccato mortale, chissenefrega?
preoccupatevi delle vostre pecore che son tutte sparpagliate nel bosco e vi fanno il gesto dell’ombrello da dietro gli alberi anzichè voler a tutti i costi rinchiudere nell’ovile i cervi e le volpi.
L’aborto è una pratica millenaria, che ha avuto nel corso della storia modalità tanto varie quanto lo sono stati i limiti e le “tolleranze” che ogni cultura ha voluto porre.
Prima da noi c’erano le “mammane”; la legge ha dato la possibilità di disporre di un diritto senza affidarsi alle pratiche clandestine e pericolose imposte dal proibizionismo moralista.
La regolamentazione porta diritti. La proibizione portà clendestinità (con quel che ne consegue).
Vi risulta forse che il Nebraska sia soggetto a una feroce dittatura? O che sia esageratamente influenzato dalla diabolica Chiesa Cattolica?
Mi pare che in Nebraska la religione di gran lunga dominante (pur con un robusto 9 per cento di atei dichiarati) sia quel Protestantesimo che in Europa sembra puzzare alle vostre nari un po’ meno del Cattolicesimo. E, se non sbaglio, il Nebraska fa parte di quegli Stati Uniti d’ America dei quali qui si son cantate entusiastiche laudi quando da li’ sono partiti gli attacchi a Benedetto XVI. Vaticaglia qui (secondo voi): Vaticamerica oltre Atlantico?
Saluti.
Il Nebraska è soggetto al creazionismo e di conseguenza ti assomiglia. Chi attacca Benny 4×4 è il NYT che fà parte di uno stato evoluto dove tu non saresti accettato, anche se io, personalmente, sarei contentissimo di “accettarti”.
secondo me sia lo stato di NY che il Jersey accolgono sia cesare che stefano, e pure me.
è qui in italia che sembra difficicile stare assieme.
Questo articolo mi piace molto.
Spero che piaccia anche a voi.: http://www.italialaica.it/cgi-bin/news/view.pl?id=010382
molto molto interessante, dovrebbero leggerlo i cari troll che bazzicano da queste parti
ma si può sapere perché la divisione cellulare del pre-embrione dovrebbe essere così problematica per chi crede nell’anima?
vedo che continui ad avere pesanti problemi di comprensione del testo scritto.
Ottimo articolo.
Grazie, ottima panoramica sui temi come anima, promozione della sofferenza, sessualità maschile e paternità, e per finire, la famiglia (riferimento per quella cristiana) di Gesu’, il cui patrimonio genetico non ha niente a che spartire con quello dei propri genitori, il che lo renderebbe il primo caso di fecondazione artificiale…
non artificiale
SOPRANNATURALE
Condizionale, Mandis, condizionale…
chiamate i ghost busters
Quello degli aborti terapeutici in uno stadio avanzato della gravidanza in effetti è un problema, poiché i progressi della medicina neonatale rendono sempre più labile il confine tra aborto tardivo e parto prematuro.
Purtroppo l’amniocentesi si può eseguire al più presto verso la 15a/16a settimana, e altre 2/3 settimane sono necessarie per avere il referto, a causa di tempi tecnici legati alla citocoltura.
Inoltre certe anomalie, non individuabili mediante l’esame genetico, possono essere visibili mediante ecografia solo ad un’epoca gestazionale ancora più tarda: per questa ragione in Italia si esegue un’ecografia morfologica alla 21 settimana, in modo da rientrare ancora nei tempi previsti per un’eventuale aborto terapeutico, in caso di brutte sorprese.
Di certo un feto di 20/22 settimane (e di 300 o 400 grammi di peso) è ben diverso da un embrione formato da poche cellule; personalmente non so cosa pensare, mi auguro soltanto a) di non trovarmi mai a dover affrontare una scelta del genere b) che siano presto disponibili metodi di indagine prenatale sempre più precoci e affidabili.
Sarebbe comunque interessante sapere quanti sono in Italia gli aborti terapeutici.
meglio il dolore del feto o il fetore del dolo?
e molto illustrativo conciso grazie lacrime e sangue…..
Merci 🙂
le terminazione di gravidanza tardive di solito vengono fatte per gravissime patologie del feto, o se la prosecuzione della gravidanza comporta rischio di vita per la madre o per il feto o per entrambi, ci sono metodi che possono portare alla sedazione del feto, non solo, ma spesso è consigliato il faticidio (mediante iniezione di cloruro di potassio nel cuore del feto, che ferma il battito cardiaco, prevalentemente considerato un metodo che causa una morte rapida e che non richiede analgesia), soprattutto se l’interruzione di gravidanza viene ad essere effettuata in un periodo in cui il feto potrebbe nascere vivo, ma per il quale non è consigliabile un intervento di rianimazione (per esempio se l’interruzione avviene alle soglie della vitalità, ed è il caso delle 20/23 settimane, o se è dovuta a gravi patologie fetali)
Quindi, essendoci metodi che possono prevenire il dolore del feto, mi chiedo quale senso abbia proibire le terminazioni tardive, e mi chiedo anche quali siano le alternative proposte in questi casi. Forse è meglio lasciare morire madre e feto?
faticidio sta per feticidio, scusate l’errore di battitura
“The new law grants exceptions only in cases of medical emergency, the pregnant woman’s imminent death, or a serious risk of “substantial and irreversible physical impairment of a major bodily function,” a provision experts interpreted as an effort to exclude an exception based on a woman’s mental health.”
leggendo l’articolo in questione emerge che l’interruzione di gravidanza è comunque possibile per gravi patologie o rischio di vita, quindi mi sembra che non ci sia niente di sconvolgente in questa nuova legge, l’aborto terapeutico è comunque mantenuto.
Kurt: “ma si può sapere perché la divisione cellulare del pre-embrione dovrebbe essere così problematica per chi crede nell’anima?”
Per chi crede tutto è possibile: quanto è vero!
http://it.wikipedia.org/wiki/Dolore_fetale
Interessante anche il link in inglese.
La motivazione dell’accanimento cattotalebano secondo me sta in una semplice considerazione: se tu credi ai miracoli, come puoi, onestamente, non credere che anche un feto senza reni o senza polmoni o senza cervello possa essere miracolato e vivere una vita piena? E chie sei tu per negare a lui questa possibilità?
Ecco un altro motivo per il quale i credenti sono pericolosi per la collettività… Se credi ai miracoli puoi fare danni incalcolabili…
Io l’unico grosso cambiamento che vedo con questa legge è la volontà di escludere la salute mentale della madre dal quadro decisionale per l’aborto terapeutico.
A chi blatera che 12 settimane bastano….. molte donne si accorgono con ritardo della gravidanza perchè per 3 o anche 4 mesi continuano ad avere delle pseudo-mestruazioni.
Oltretutto ci sono anche casi di battaglie legali che si protraggono a lungo (non solo minorenni che non vogliono tenere il bambino, in alcuni stati usa il padre può ricorrere al tribunale).
Poi chi sono i pro-life per giudicare meglio di uno psicologo lo stato di salute mentale di qualcuno.
concordo… oltretutto già come standard, di solito un mese se ne va già quando si scopre di essere incinta, dato che la gravidanza si calcola dall’ultima mestruazione.
vedo che comunque hai risposto quel che più su ho risposto io 😉
poi figurati, sto sentendo cose “che voi umani non potreste nemmeno immaginare” facendo tirocinio…
C’è bisogno di tutta questa acredine da parte dei pro-choice? Si espongano le proprie motivazioni con calma, sennò davvero è meglio togliere la “R” 😀
tu cosa esponi? 🙂
Acredine, dici? Sai che se io dovessi inventare una nuova religione, farei un inferno gli uomini sono condannati alla gravidanza non desiderata per l’eternità…. tutto il clero cattolico con la nausea…. sarebbe anche giusto, di solito la fanno venire agli altri.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (dati del 1997) ogni anno sarebbero praticati 53 milioni di aborti, ovvero abbiamo annualmente un numero di vittime innocenti pari a quelle provocate dall’intera Seconda guerra mondiale (1939- 1945) che è considerata “l’evento più distruttivo della storia umana”.
allo stesso tempo la chiesa è contraria ai metodi di contraccezione e all’educazione sessuale, per cui fondamentalmente si rende colpevole di tutti quelli che essa stessa considera omicidi.
oltre al fatto che i membri della chiesa senza alcuna remora rovinano la vita di bambini vivi e vegeti, reali, non embrioni, e nonostante questo la chiesa fino ad ora li ha protetti e ha invece colpevolizzato le vittime.
interessante, no?
(interessante anche il fatto che i troll arrivino a nastro, anche se per me son sempre due o tre persone con molti nick)
@ Kaworu
(interessante anche il fatto che i troll arrivino a nastro, anche se per me son sempre due o tre persone con molti nick)
Kaworu, anch’io propendo per la tua ipotesi.
Si intuisce dallo stile… meglio, dalla sua mancanza….
anche chi crede dovrebbe fare come crede e non imporre a chi non crede di fare come non crede
solo che i fatti come spesso accade vi danno torto.
più aumenta la cosiddetta “prevenzione” dell’aborto (anticoncezionali, preservativi etc.) più l’aborto progredisce.
ci sono studi chiarissimi in francia (e regno unito) che mostrano come le donne che abortiscono di più son proprio quelle più avvezze ad utilizzare contraccettivi di vario tipo (e non abortiscono una volta sola).
“due o tre persone con molti nick”
o forse con personalità multiple 😉
quegli studi chiarissimi io li ho letti e non mi pare che dicano quello che tu sostieni.
va che c’è al mondo anche chi il francese lo sa, eh.
Pio XII, nel discorso al et Fronte della famiglia (26 nov. 1951)
” Se la salvezza della vita della futura madre, indipendentemente dal suo stato di gravidanza, richiedesse un urgente atto chirurgico, o altra applicazione terapeutica, che avrebbe come conseguenza accessoria, in nessun modo voluta né intesa, ma inevitabile, la morte del feto, un tale atto non potrebbe più dirsi un diretto attentato alla vita innocente. In queste condizioni l’operazione può essere lecita, come altri simili interventi medici, sempre che si tratti di un bene di alto valore, qual’è la vita e non sia possibile di rimandarla dopo la nascita del bambino, né di ricorrere ad altro efficace rimedio “
mi fa piacere, i cattolici possono seguire queste leggi.
i non cattolici, possono sbattersene.
Quando la scienza si copre di ridicolo.
Joe Nickell:
Si tratta verosimilmente di una combinazione di fattori, includenti fenomeni ottici e meteorologici (il sole è stato visto attraverso un sottile strato di nubi, facendolo apparire come un disco argenteo; una variazione dello spessore delle nubi ne ha causato variazioni nella luminosità, facendolo apparire avanzante o retrocedente; polvere o umidità in sospensione hanno causato la variazione di colore della luce solare; e/o altri fenomeni.
Questa spiegazione implica ovviamente che la coincidenza del fenomeno con la data e l’ora prevista dai veggenti a Fatima sia un fatto puramente casuale.
hai presente il concetto di “off topic”, vero?
E con questo?
no figurati, nulla.
in effetti è troppo pretendere che un troll sia in grado di mantenere un discorso IT.
ora ti segnalo, va’.
se vuoi andare ot, c’è il forum.
Quis est, sei un generatore automatico di stupidaggini?
Ma l’hai letto tutto l’articolo di Nickell?
La madre di Lucia, che sicuramente la conosceva meglio di te, disse che sua figlia stava prendendo in giro mezzo mondo.
Stabilito che tu sei in quella metà, se vogliamo rimanere ai fenomeni di massa che impressionano, a me piuttosto che quegli eventi da circo barnum, colpisce la distrazione di chi mentre fa girare il sole a Fatima fa girare qualcos’altro – che per decenza lascio intuire – che so, ad Haiti, per prendere un solo esempio….
Coprendosi non solo di ridicolo ma anche di infamia, semmai dovesse esistere.
La spiegazione del fenomeno è più che plausibile dal punto di vista fisico.
Sorprendente che non sembri poco probabile la combinazione “casuale” di tali fenomeni nella loro complessità e che non stupisca la concordanza con l’ora e il giorno indicati.
Anch’io faccio delle magnifiche profezie a posteriori.
E ci azzecco sempre!
ma certo, dal punto di vista è possibilissimo che il sole pulsi.
potresti andare a dirlo a un astrofisico.
giusto per il gusto di farti ridere in faccia.
senti, ma sai che cosa succederebbe nel mondo reale se il sole pulsasse?
per esempio che io e te ora non staremmo qui a scrivere.
” e perfino l’astinenza sessuale o la scelta del celibato perché, dal punto di vista biologico, di fatto producono tutti lo stesso risultato finale: una persona non verrà al mondo e non vivrà a causa della scelta deliberata e consapevole di qualcuno.”
considerazioni stupefacenti considerato il fatto che l’uomo non si riproduce per divisione.
Una curiosità.
Dal momento del concepimento quali atti ulteriori intervengono nella formazione del nascituro?
Qualsiasi comportamento della gestante, ma è troppo chiedere che tu pensi…
la comprensione del testo scritto non fa per te…
Ciò che è stupefacente è il tuo modo di sragionare (o meglio, è perfettamente coerente con la malafede che ti guida)
Se hai fatto lo sforzo di capire cosa c’ è scritto, l’astinenza e la contraccezione hanno tutte e due lo stesso scopo (impedire l’unione di ovulo e spermatozoo): sono atti, azioni, che impediscono l’attuazione di un programma biologico.
La divisione non c’entra assolutamente niente.
questo lo dite voi, tesorino… che ogni unione deve essere feconda.
“Vedi il tuo errore sta nel ritenerti immortale, la sorte di quelli che son morti ad Haiti, presto o tardi sarà anche la tua, come avverrà anche per me”
Continuo a pensare tu sia un generatore automatico di stupidaggini, lo preferisco all’ipotesi che tu non capisca cosa scrivi.
dicasi “troll”.
Dai poverino è traumatizzato da be due scoperte dell’acqua calda:
1) siamo tutti mortali
2) ce un sacco di gente che non solo non appartiene alla sua setta, ma la trova anche discutibile!
in effetti mi fanno davvero pena queste persone…
purtroppo non ho scelto come specializzazione psicologia clinica e non li posso aiutare.
ai vari cps e consultori comunque possono trovare persone adatte per risolvere i loro problemi.
@ Giovanni Mandis
“come le donne che abortiscono di più son proprio quelle più avvezze ad utilizzare contraccettivi di vario tipo”
Capisco che con la faccenda delle nascite virginali tu abbia un pò di confusione in testa…
Stefano, sono i dati e i fatti a parlare. vatteli a cercare e leggili.
non è colpa mia se smentiscono le vostre ideologie.
la mentalità contraccettiva (e libertina) fa scattare il meccanismo
“non c’è problema: se il contraccettivo non funziona per un motivo o per un altro, se dimentico la pillola, se stavolta non ho voglia di far usare il preservativo o non li ho appresso, tanto posso sempre abortire”.
si chiama DE-RESPONSABILIZZAZIONE.
“Pio XII, nel discorso al et Fronte della famiglia (26 nov. 1951)”
La posizione attuale della chiesa è contraria anche all’aborto terapeutico. Poche eccezioni, soprattutto se datate, non fanno la regola.
“Dal momento del concepimento quali atti ulteriori intervengono nella formazione del nascituro?”
Se concepimento lo intendiamo come lo intendete voi, ossia, la fecondazione dell’ovulo, direi che c’è un altro stadio molto importante, anzi, necessario e irrinunciabile senza il quale il nascituro non si formerà, ossia, l’annidamento nell’endometrio.
Anche tutte le fasi di interazione tra embrione in sviluppo e corpo della madre sono fondamentali per il proseguo dello sviluppo. Senza il corpo della madre, l’embrione non si svilupperà in feto e poi in uomo.
Quis est