Esquire è un mensile statunitense destinato a un pubblico maschile, con una tiratura di circa 700.000 copie. Quest’anno ha organizzato un “sondaggio sulla donna americana”: donando, per ogni donna disponibile a condividere i suoi “pensieri intimi”, un dollaro per la causa di Haiti. I risultati sono stati appena pubblicati: hanno risposto diecimila donne che, sebbene non siano certo rappresentative dell’intero universo femminile americano (la loro età media è di 27,6 anni, il 72& ha almeno una laurea), sono comunque indicative di come la pensa una certa parte della popolazione. Il risultato è che il 39% del campione non crede in Dio, il 55% non prega, l’89% ‘crede’ nell’evoluzione e sostiene i matrimoni omosessuali, l’84% pensa che, in materia di aborto, la donna debba essere libera di fare le sue scelte.
Un curioso sondaggio su “Esquire”
17 commenti
Commenti chiusi.
Maggiore libertà sessuale, maggiore apertura mentale (e culturale, visto il numero delle laureate.)
Se solo fosse così anche in Italia, entro una ventina d’anni l’affluenza nelle chiese sarebbe dimezzata visto che per il 50% è composta da vecchine
Be il dato più interessante mi sembra quello sull’evoluzione considerando le campagne creazioniste fortemente spinte da tutto l’establishment teo-con che ha (speriamo di poter parlare al passato) governato nelle ultime due legislature
Non è rappresentativo di nulla, tanto meno degli statunitensi visto il livello culturale del campione.
Presumo data la rivista, che anche molte non laureate avessero un livello culturale analogo alle “graduated”.
Si sa che superstizione, omofobia, negazione dei diritti umani e integralismo religioso attecchiscono dove c’é meno cultura, stesso sondaggio fatto da una rivista letta dai ceti bassi tipo una novella 2000 d’oltre oceano, avrebbe dato risultati opposti.
sono d’accordo anche io, non credo che le immigrate latine siano venute a conoscenza dell’indagine o vi abbiano risposto: il campione non è assolutamente rappresentativo.
Il campione e’ probabilmente rappresentativo delle donne americane laureate con eta’ media di 27 anni.
Detto per inciso, il numero (in percentuale rispetto la popolazione totale) di laureati negli stati uniti e’ circa il doppio di quello in italia….
E questo vuol dire che dove c’è cultura non c’è fede o quanto meno la fede ne risulta ridimensionata. Si può credere ed io penso che non ci sia nulla di male ma l’intelligenza ed il sapere, di sicuro allontanano dalle menzogne del clero.
E’ vero, è come se un sondaggio simile fosse fatto in Italia tra i lettori di Le Scienze, Limes ed altre pubblicazioni di livello analogo e poi portato a campione rappresentante l’italiano medio.
Comunque se la finalità del sondaggio era aiutare Haiti, ben venga.
Vabbe’ avevano la laurea! E grazie…
Questi sondaggi andrebbero fatti su molte più persone.
Per quello c’e’ il Census (ne stanno facendo uno proprio in questi giorni negli USA; http://www.census.gov). Gli ultimi dati pubblicati risalgono al 2008 e riportano su una popolazione di 228 milioni di abitanti (che hanno risposto al censimento), il 76% di cristiani (nel 1990 erano l’86%), il 4% di altre religioni, il 15% di nessuna religione (fra cui atei, agnostici, umanisti, ecc; nel 1990 erano l’8%).
A noi ce piace de magnà e beve, ce piace dannà a fallamore e nun ce piace de fà pinitenza, nunziggnore……..
😉
Bravo Fri. Scusate ma trovo molto piu’ autorevole il, seppur vecchio, sondaggio del “census”, piuttosto che questo pubblicato. Scusate ma quando ce vo’, ce vo’! 😉
Qui e’ un po’come andar dietro ai sondaggi di “Men’s Health” o quelli di “Donna Moderna”. Non dico che siano sbagliati o che non riportino risposte plausibili…Solo che il sondaggio dovrebbe coinvolgere una consistente fetta di interrogati di diverso tipo…Altrimenti viene sballato!
Un bene averlo definito “curioso” 😉
Infatti, l’indagine non ha nessun valore scientifico, è stata condotta per conto di una rivista idiota (leggetela, vi prego!) ed il campione denota l’assurdità del metodo di campionamento.
La statistica è una scienza seria -dalla quale dipendono tutte le altre- e non è giusto che venga quotidianamente sputtanata con ricerche futili e scriteriate fatte da idioti e lette da idioti. Come gli pseudosondaggi pubblicati sulle riviste c.d. “di costume”, “per uomini”,
“femminili” e varia spazzatura.
Essere razionalisti non significa sempre e comunque non potersi abbandonare mai ad una frivolezza. Si può anche leggere per passatempo un sondaggio come questo, considerando a latere nella valutazione il campione e la sua non-scentificità, tanto per fare conversazione.
In fondo è lo stesso difetto di cui soffrono i sondaggi sul sito UAAR…a volte si trovano percentuali “bulgare” perchè ovviamente chi vi partecipa sono i frequentatori del sito (per la maggior parte atei). Basta saperlo.
ovviamente questo sondaggio non significa assolutamente nulla… non credevo ci fosse bisogno di dirlo!