Radio vaticana: elettrosmog oltre i limiti, possibili risarcimenti

La seconda corte d’appello di Roma ha sentenziato lo scorso ottobre sull’inquinamento elettromagnetico prodotto dalle antenne di Radio Vaticana in alcune zone a nord di Roma. I giudici scrivono nelle motivazioni, recentemente depositate, che “sono stati superati i limiti di esposizione e i valori di attenzione previsti da tutte le leggi speciali in materia”, ma è sopravvenuta la prescrizione nei confronti del cardinale Roberto Tucci (ex presidente del comitato di gestione di Radio Vaticana) e il non luogo a procedere per padre Pasquale Borgomeo (ex direttore della radio), perchè quest’ultimo è scomparso. La stessa commissione bilaterale istituita con contributo del Vaticano nel 2000 ha accertato il superamento dei limiti previsti dalle norme, tanto che il Pontificio Collegio Germanico “ordinò l’allontanamento dei mezzadri dai terreni della Santa Sede a causa del pericolo derivante dall’aumento dell’intensità della stazione trasmittente per le persone”, si legge nelle motivazioni. Carlo Renzi, presidente del Codacons, plaude alla sentenza e sostiene che questa “ha aperto la strada a possibili richieste milionarie di risarcimento, considerando che sono in fase istruttoria le indagini per i decessi legati agli impianti dell’emittente vaticana”.

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27 commenti

Mario

…..ma loro possono tutto con la convalida di certi politici.

Claudio Diagora

…e i soldi per i risarcimenti saranno graziosamente forniti dallo stato italiano…

Alessandro S.

Beh, normale: non sono più embrioni, ma persone adulte, e quindi non più bisognose della protezione di santa ecclesia romana e anzi sacrificabili alla causa superiore.

Sergio

Una vignetta carina di tempo fa:

Diffondi anche tu la leucemia – Ascolta Radio Vaticana!

(nell’immagine una croce che emana onde)

San Giovese

Avresti mica un link della vignetta che la pubblico su FB? 🙂

Sergio

Mi dispiace, è una vignetta che ho sul vecchio computer non più collegato a Internet (e i dati non li posso trasferire sul nuovo computer, non sono attrezzato per questo).

#Aldo#

Dunque, prescrizione per i vecchi fatti, fuga dello scomparso (non capisco però il perché del “non luogo a procedere”: un latitante non è automaticamente “graziato”, per quel che ne so). Ma ora la radio non ha più quelle emissioni pericolose? Perché se le emissioni sono ancora lì, ci sarà ben qualche “nuovo” responsabile da perseguire subito. O no? E in ogni caso le emissioni dovrebbero essere rimosse immediatamente. C’è qualcosa di poco chiaro e molto contraddittorio, mi pare, ma non so perché non mi stupisco.

Painkiller

Non è che è scomparso nel senso di deceduto? In questo caso il non luogo a procedere ha senso.

Paul Manoni

Ma non era proprio il caro Padre Livio Fanzaga, che augurava il cancro via radio?? 😆

roberta

che gran cuore ….ma io il cancro non lo auguro assolutamente a nessuno,neanche a lui….

roberta

gli auguro invece di trovare qualcuno che possa aiutarlo…uno molto bravo,ci vuole

roberta

….Kaworu,vuoi prenderti tu questo compito?
dopo potresti pubblicare l’interessante studio su questo caso …..

Sai

Elettrosmog? E il risarcimento per l’inquinamento acustico?
( P.S. Ma quando il prete pazzo augura diverse malattie mortali è legale o lo si potrebbe denunciare? )

Hellspirit

Miscredenti!! Quello non è l’elettrosmog… è lo Spirito Santo!

😆

Stefano

Giusto!! Esso aiuterà gli agnelli di Dio a ritornare al cospetto dell’ amorevole Padre…. il più in fretta possibile.
Peccato che gli agnelli ci tengano così tanto alla vita…

Hellspirit

eeh, che ci vuoi fare, purtroppo ci tengono tanto alla loro vita… Tutta colpa del relativismo e del materialismo.

laverdure

“I giudici scrivono nelle motivazioni, recentemente depositate…”
Anche se e’ una cosa marginale,vorrei fare questa piccola osservazione:la sentenza risale a ottobre,ma le motivazioni sono state depositate di recente.
Infatti e’noto che dopo ogni sentenza la corte dispone di parecchi mesi per depositarle.
Ora,il buonsenso suggerirebbe che quando qualcuno rende pubblica la sua decisione su
argomenti importanti dovrebbe avere ben chiare in testa le sue motivazioni,per cui l’unico
tempo necessari deovrebbe essere quello di stenderle in bella copia.
Un maligno potrebbe sostenere che tutto questo tempo serve invece per cercare delle
motivazioni da dare in pasto al pubblico,dato che quelle vere,molto spesso,sono
irripetibili in pubblico pena l’immediata incriminazione per corruzione e interessi privati in
atti d’ufficio.
Voi che ne dite?

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