Roma, “non porti il velo”: egiziano violenta la moglie e rapisce il figlio

Una giovane romana di 29 anni, sposata con un egiziano, rifiutava di portare il velo e di adeguarsi alle tradizioni del marito. Questi l’ha quindi picchiata, violentata e le ha sottratto il figlio di tre anni durante un viaggio dai nonni in Egitto. Il marito voleva infatti crescere il figlio nel suo paese di origine e avrebbe inoltre lanciato questa minaccia alla moglie: “Te lo riporto morto, piuttosto che farlo ritornare da te”.
La vicenda si è trascinata per quasi un anno, fin quando la giovane ha trovato il coraggio di denunciare le violenze e il rapimento del bambino: il marito è stato così arrestato con le accuse di sequestro di persona, violenza sessuale, sottrazione di minore, maltrattamente in famiglia e percosse. Il bambino è stato riconsegnato alle autorità egiziane e fatto partire per Roma, tornando dalla così dalla madre.

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59 commenti

San Giovese

Altro che fortuna, l’Egitto è una repubblica araba socialista(come si autodefinisce). La Costituzione egiziana vieta i partiti su base confessionale.

Roberto Grendene

mi dissocio

essere egiziano non qualifica negativamente

al limite di puo’ biasimare il condividere un progetto di vita assieme ad un integralista (sempre che il partner scelto lo fosse, allora, e lo avesse manifestato)

Ale

Sono d’accordo a metà. Concordo assolutamente che generalizzare è una logical fallacy, tuttavia dal punto di vista statistico, è difficile non riscontrare una chiara evidenza: l’ambiente in cui una persona cresce forma il suo comportamento attorno a un “canone comportamentale”. Questo canone è dettato dalla cultura locale, educazione, strategia economica, religione, e moltissimi altri fattori che non sono argomento centrale in questa discussione. Statisticamente, il comportamento di una persona a caso presa da un certo contesto nazionale o statale ha una certa probabilità di essere prossima al canone comportamentale. Facciamo un esempio concreto.

Gli italiani adorano il cinepanettone. Box office impazziti tutti gli anni. L’apprezzamento per il cinepanettone è canone comportamentale italiano. Prendi un italiano a caso, con buona probabilità apprezzerà il cinepanettone. Se portassi il cinepanettone in danimarca, nessuno lo guarderebbe, perché lo riterrebbero quello che è: rozzo e volgare. Prendi un danese a caso, il suo canone comportamentale è differente, perché differente è il contesto sociale in cui è cresciuto.

Puoi immaginare la cosa come se esistesse una curva gaussiana attorno al “tipico canone comportamentale” di un dato contesto educativo: il comportamento è un segnale, una popolazione è una entità statistica. Chiaramente, dal punto di vista statistico, esisterà una buona fetta di aderenti al dato canone comportamentale (molti italiani guardano il cinepanettone, vanno matti per il calcio, ecc), perché se non fosse così, non sarebbe canone comportamentale, ma di una minoranza (esempio: italiani che guardano il baseball). È inoltre chiaro che esistono delle code statistiche nella gaussiana comportamentale. Non a tutti gli italiani piace il cinepanettone, non a tutti gli italiani piace il calcio. Questo non li rende italiani migliori o peggiori, li rende semplicemente più lontani dal canone comportamentale.

Ora, non sono un esperto di Egitto, non sono mai stato là, ma a giudicare dal CIA Factbook, una nazione con il 71.4 % di alfabetizzazione, di cui l’83% uomini e il 59.4% donne, un fertility rate di 3 figli per donna, non si presenta bene in termini di canone comportamentale più probabile dal quale scegliere una persona da sposare e con cui fare figli.

Con questo lo ripeto, non voglio dire che tutti gli egiziani sono così. C’è anche un bias di notizia. Magari per questo delinquente ci sono 100 coppie italo-egiziane felici che non fanno notizia. Semplicemente che nel momento in cui una persona decide di iniziare una relazione con un’altra persona da un certo background culturale, la probabilità che appartenga al canone comportamentale medio è più alta di quella che appartenga alla coda statistica.

#Aldo#

Ale, ci hai proposto un’analisi davvero equidistante e ponderata. Concordo.

robby

quante donne anno detto cosi ,quando gli dicevi attenta ,tu sposi una religione,non solamente un uomo,e poi si sono scottate

seasong

Allora qualunque persona abbraccia una qualsivoglia religione si può ritrovare da un giorno all’altro al fanatismo, od a una sorta di estremizzazione, per una serie di percorsi personali o di malasorte! Quello che appunto diciamo quà e in moooooolti altri siti, professandoci atei (che poi lascia il tempo che trova!) E’ che qualsiasi forma di credenza è deleteria al BENE dell’umanità, semplicemente, noi, ci limitiamo a mostrarne gli esempi più palesi! professarsi cattolico osservante o grattarsi le palle quando passa un carro mortuario HA la stessa valenza!

AndreA

Mi dissocio. Tipico atteggiamento di chi vorrebbe punire le donne che portano il velo perché tanto è “colpa loro”. E non magari punire chi impone loro di portare il velo.

Ozymandias

Inaspettatamente esistono anche donne occidentali che il velo lo portano di buon grado. Questo è più inspiegabile.

Alessandro S.

Ozymandias risponde:
venerdì 30 aprile 2010 alle 12:35

Inaspettatamente esistono anche donne occidentali che il velo lo portano di buon grado. Questo è più inspiegabile.

Nella terra delle binetti ciliciate e del popolino che si affanna a proteggere il “buon nome” di preti pedofili in flagrante e camorristi conclamati nulla sorprende.
Angoscia, sì, ma non sorprende.

seasong

No AndreA, le cose si impongono ai bambini! Io sicuramente condanno il velo come condanno l’abbigliamento delle suore! Casomai incolpo una cultura teista, ormai arrivata al lumicino, per continuare a proporre falsi miti! Edificanti solo per una forma di asservimento ad un potere ormai arrivato all’osso! E’ certo che amano portare il velo come è certo che non tutti abbiamo o ci siamo voluto concedere lo stesso potere decisionale Per qualsivoglia motivo; il mio dovere è in qualche maniera difendere queste persone, anche da se stesse, e cercare di creare una cultura alternativa (cosa che ora ci è negata a ogni piè sospinto) per far sì che avvenimenti del genere mai più accadano! Il carnefice e la vittima in questo caso sono la stessa persona! I casi di questo genere purtroppo, per noi, vanno analizzati pro capite.

Dalila

Di storie cosi’ ne esistono a bizzeffe… certe donne sono davvero ehm “ingenue”.

Stefano Grassino

Dalila, credo tu abbia compreso da tempo come io abbia una mentalità molto aperta sulle donne. Per ciò posso dire che purtroppo nella psicologia di molte di voi esiste la sudditanza verso il maschio prepotente e s….zo. Sarà perchè essendo fisicamente più deboli, cercate protezione e non riuscite a farvi valere in quello che nella vita vale più della forza fisica: la forza d’animo in cui, le vere donne, sono imbattibili. Comunque più che di donne ingenue io parlerei più di una società (quella italiana) ancora ottusa, dove un talebano trova più appoggi di una donna che vuol vicere a testa alta.

robby

io penso grassino che è l istinto poligamico represso anche nelle donne,che viene fuori,anzi il termine giusto non è poligamia,ma en…ììnon mi ricordo….,poiche la monogamia e sempre spacciata per quella moralmente giusta.e le donne sono attaccabili nel concetto di coppia,anzi ci tengono..

seasong

Non sono d’accordo con robby, le donne stanno benissimo anche da sole, penso, invece che ci sia una sorta di sudditanza culturale, e non mi dilungo di più sennò dovrei fare una sorte di compendio della sessualità, e sinceramente non mi sembra ne il momento ne il luogo.

Sai

Beh tutto “bene” cio che finisce bene…
Ma questa donna fino a poco prima del rapimento non si era minimamente accorta che il marito era un fondamentalista? Ogni volta che tornava a casa le portava dei fiori e poi usciva a pestare di nascosto qualche altra donna?
Si dovrebbe riflettere attentamente prima di sposarsi e accoppiarsi con certe bestie.

Davide C.

il problema è che molto spesso questi “simpaticoni” per conquistare una donna si fanno vedere per quello che non sono, rispettosi di lei, pieni di attenzioni, con continue rassicurazioni sulla futura vita di coppia. Ti pigliano per il c….

robby

@seasong..puo provare che la donna è monogama di natura?è credere che l istinto sessuale non monogamico,non esiste nelle donne…pensaci meglio

Stefano

Meno male che la legge di entrambi i paesi ha funzionato. Peccato per la donna e il bambino, che hanno subito un dramma difficile da rimuovere. E fa pensare che ci abbia messo un anno a trovare il coraggio di denunciare…

Magar, bieco illuminista,

Il lato positivo di questa vicenda è che costituisce un esempio di denuncia dell’aguzzino da parte della vittima: dovrebbe essere dato risalto a questa notizia, per sfondare il muro di silenzio con il quale i maschi-despoti sperano di coprire i propri crimini. Che lo sappiano, che non sempre le donne stanno zitte e ingoiano tutto.

lonfetto

Ale, capisco e condivido quello che dici, ma non è che quella donna ha sposato un egiziano a caso… il punto è che probabilmente non avrebbe dovuto sposare quell’egiziano ben centrato sulla media della distribuzione. Quindi la tua affermazione “così impara a sposare un egiziano”, resta discutibile.

Ale

Si, concordo. Non è mia intenzione dare la colpa a lei per ciò che ha subito. Quello è colpa esclusiva del marito ed è assolutamente fuori discussione.

Quello che è il nocciolo del mio primo commento è che, in virtù di quello che ho enunciato sopra, sapeva che questo rischio esisteva. Stiamo parlando di una persona di 29 anni con un figlio di tre, ergo si devono essere conosciuti, stimiamo, che lei ne aveva 23. Durante questo periodo e la nascita del figlio, hanno probabilmente preso decisioni e fatto valutazioni assieme, anche su fatti etici, crescita famigliare eccetera, e si sono sposati.

Non credo lei abbia vissuto in un bunker per 5 anni: Hina è morta, ci sono stati casi analoghi, migliaia di manifestanti e decine di morti per i cartoni di maometto. Conosceva la cultura e il background sociale da cui suo marito proveniva, e ciò nonostante si è sposata e ha fatto un figlio. Oh certo, la gente cambia tra il prima e il dopo il matrimonio, ma tornando al discorso canone comportamentale, mentre puoi aspettarti che un americano diventi una couch potato davanti al superbowl una volta sposato, un egiziano è decisamente meno propenso a mettere i piedi davanti alla tv, e più propenso, per canone comportamentale, a queste manifestazioni di intransigenza, magari non in modo violento, ma comunque intransigenza.

Per finire, la mia opinione argomentata è che non ha nessuna colpa (ovviamente) per i fatti accaduti in quanto tali, ma ha la colpa di non aver considerato possibili scenari futuri, di cui ritengo impossibile non ne esistessero i sentori, perché sono cosa pubblica. La speranza è che la sua esperienza serva ad altre persone, in modo che si chiedano se sia opportuno effettuare una importante scelta di vita di questo tipo, considerando lo sbilanciato rapporto rischio/beneficio che ne possa derivare.

zel

Gli idioti esistono sempre, ma è impressionante con che % si trovino tra i pii fedeli di questa o quell’altra religione…

moreno83

Basta tenersi lontani dallo sposare mussulmani, e certe cose non succedono.

Alessandro S.

moreno83 scrive:
30 aprile 2010 alle 10:48

Basta tenersi lontani dallo sposare mussulmani, e certe cose non succedono.

No, decisamente no, non basta.
Lo dice la cronaca.

Nikita

…basta tenere lontani, a casa loro, i mussulmani e questa ed altra storie non succederebbero, ma per farlo capire a tutti devono capitare le violenze generalizzate, i quartieri a fuoco, lo stupro quotidiano, ci sono paesi che già provano sulla loro pelle le delizie dell’immigrazione, ma i delitti, le violenze, le intimidazioni, il razzismo di questi immigrati verso chi li ha imprudentemente ospitati, sono rigorosamente censurati dalla nostra stampa, non dobbiamo sapere cosa sta succedendo a chi la strada dell’immigrazione l’ha già praticata.

Alessandro S.

Nikita risponde:
venerdì 30 aprile 2010 alle 14:13

…basta tenere lontani, a casa loro, i mussulmani e questa ed altra storie non succederebbero

No, neanche questo basterebbe. Potrebbe ridurre la frequenza di tali casi, ma non li eliminerebbe.

Soqquadro

Bella, alla fine, lei ha subito violenze, ma è sua la colpa. Mi congratulo vivamente…
Come se non esistessero uomini (al di là di credo e nazionalità) che sono angeli durante il fidanzamento e si rivelano bestie dopo il matrimonio… mi risulta anzi che sia un “canone comportamentale” piuttosto diffuso tra i maschi.
Un canone comportamentale che va punito legalmente, e prevenuto culturalmente. Anzitutto smettendola di dare la colpa alle donne che le prendono. Anche quando le prendono dai musulmani.

Maramarameo

@Soqquadro, è vero che ci sono anche uomini non musulmani a comportarsi così, ma sono d’accordo a dire “poveretta” fino ad un certo punto: il credo religioso è sempre un forte ostacolo. l’islam è per di più una religione tremenda.

io sono donna, e mi guardo bene dai finti angeli, e so riconoscerli. non potrei mai stare con un uomo credente, o che ha idee politiche opposte alle mie.

tu sei uomo, penso che prima di sposarti e fare un figlio, valuterai la tua partner accuratamente, o sei uno di queli che si sposano con la prima sgallettata che vuole solo rimanere incinta per incastrarti a vita e approfittarsi dei tuoi soldi?

lei non si meritava le botte e questa situazione di sofferenza, così come gli uomini non meritano di essere spennati dal divorzio quando hanno sposato per sfortuna loro una profittatrice, ma è anche vero che esistono molte persone sia tra le donne che tra gli uomini che non riflettono molto prima di agire.

matelda

Bene, finalmente una storia finita bene. A mio parere, ma lo sapete che sono una sfegatata antiislamica, bisognerebbe tenersi lontani dai musulmani sempre e comunque. E soprattutto tenere i musulmani lontano da noi, con ogni mezzo.
E’ un bell’esempio di quanto sia importante vincere la paura e denunciare la violenza. Certo un anno è troppo e un bambino non può non riportarne conseguenze.

Paul Manoni

Bruttissima storia. 🙁
Tocca vedere il bicchiere mezzo pieno, solo per come e’ finita…

Maramarameo

quoto Ale nel suo discorso delle 9:33.

ricordiamoci senza falso buonismo che l’egitto è il paese dove l’infibulazione è una prassi comune, dove è difficile vedere donne per strada o al lavoro, e dove è considerato normale picchiare la propria moglie per motivi educativi.

statisticamente una donna occidentale, che sposa un uomo cresciuto con questi “ideali” rischia grosso.
si può trovare bene solo se ha aspirazioni masochistiche.

Anthony Logan

Ma queste cose sull’Egitto dove le avete viste? Io vado in Egitto per lavoro molte volte, e pur non avendo la pretesa di conoscere la realtà egiziana sotto i vari aspetti, ritengo che le cose affermate sono oggettivamente false.

Painkiller

A parte i rapporti di Amnesty International, quelli della OMS e gli studi delle associazioni che si battono contro l’infibulazione.
Tu vai in Egitto come turista nei quartieri “bene” il paese reale temo tu lo veda poco.
Onestamente i dati raccolti sull’Egitto non sono confortanti per i livelli di violenza sulle donne.

Soqquadro

@Maramarameo:
la mia non voleva essere una difesa islamicamente corretta, assolutamente.
Vuole però sottolineare che ancora non vedo superamento del “sei una donna e le prendi? Colpa tua”. Vergognoso per una società paritetica, giusta, laica e che si fregia del significato di “occidentale” In nessun caso come sulla violenza relazionale e domestica si dà addosso alle vittime. (di solito lo fanno- guarda caso- le teocrazie islamiche)
Poi, sul fidanzarsi bisogna fare attenzione, perchè capita che in un matrimonio con una cattiva persona le donne le prendano, gli uomini perdono un sacco di soldi. Però:
A gli alimenti vengono decisi dai magistrati, capita che, raramente, qualcun* ci possa marciare un po’ sopra… ma…. discutiamo con chi emette le sentenze, caso per caso.
B: gli uomini a volte ci rimettono dei soldi, le donne le prendono. Ti sembra la stessa cosa?
Io mi rifiuto di paragonare una persona in ospedale con un assegno divorzile troppo alto. Troppo femminista? Beh, di certo non islamicamente corretto, allora.

Alessandro S.

Soqquadro scrive:
30 aprile 2010 alle 14:52

Vuole però sottolineare che ancora non vedo superamento del “sei una donna e le prendi? Colpa tua”. Vergognoso per una società paritetica, giusta, laica e che si fregia del significato di “occidentale” In nessun caso come sulla violenza relazionale e domestica si dà addosso alle vittime.

Quoto! Ben detto.

Alessandro S.

Meursault scrive:
30 aprile 2010 alle 14:53

Ah l’amore, c’è qualcosa di più cieco e sciocco?

Certo, la fede!

c.j.

l’Islam è pace, amore e rispetto, e se non condividi ti spezziamo le cosce. Salam a tutti!

infiltrata

“così impara a sposare un egiziano”

50 anni fa a Milano avrebbero detto “Così impara a sposare un siciliano”.

100 anni fa, in qualsiasi città italiana, avrebbero detto “Così impara a sposare un campagnolo”.

Gli immigrati cambiano, i pregiudizi no.

Stefano Grassino

Non ho figli ma se avessi avuto una figlia l’avrei messa bene in guardia dicendogli:
“fai attenzione a non sposare un cattolico”.

roberta

ehm….magari qualcuno avra’ detto a suo tempo a tua moglie:
fai attenzione a non sposare un ateo….^__^

Stefano Grassino

Mio suocero (97 anni) considera i preti il male peggiore del nostro paese. Secondo lui che è comunista, con i fascisti si può anche parlare ma con i preti no.

Paolo

Ma …con tutti gli italiani che si sparano le pippe perché non trovano una donna…!!! Caspita, agli italiani gli mangi i risi in testa, sono sempre carponi e si fanno comandare; questa donna non ci ha pensato bene o è masochista…

roberta

guarda che pure tanti uomini italiani picchiano e maltrattano le mogli…
e poi credo che ogni donna intelligente e non str… voglia un uomo da amare , non un servo

Painkiller

Per non parlare dei brav’uomini italiani che quando la moglie li lascia la ammazzano. La cronaca è piena di questi casi purtroppo. Se è per questo io avuto un collega che 3 anni fà a sparato alla ex moglie (che lo aveva lasciato perchè era un burino violento)…. curioso che i media e la gente non abbiano fatto tanto casino. Curioso anche che non finiscano sui media tutti i casi di mariti italiani che pestano e stuprano le mogli o che in sede di divorzio rapiscono i figli.

Stando all’OMS in TUTTO il mondo la prima causa di mortalità femminile non sono infarti, malattie o incidenti… è la violenza perpetrata dai maschi a loro danni.
Dovrebbe dare da riflettere. Aldilà delle religioni c’è un terrificante sub-strato maschilista che purtroppo genera mostri. Alcuna religioni (non solo le monoteiste) rafforzano queste oscene basi di prevaricazione.

Stefano Grassino

Noi occidentali non possiamo fare gli spiritosi. L’islam è un pò peggio per via di una religione che a differenza di quella cristiana non è stata addomesticata dall’illumunismo ma per il resto taciamo che è meglio…….

roberta

@ Painkiller
avevo saputo dei dati forniti dall’OMS….le donne uccise dagli uomini,piu’ che dalle
malattie e dagli incidenti….diciamolo a quel simpaticone che parla di nazi-femminismo…
la parita’ tra i sessi ,anche in Italia, e’ un lontano miraggio…
parlo ANCHE perche’ conosco personalmente diverse donne maltrattate dai loro
uomini…ce ne sono piu’ di quanto non si creda,perche’ a volte queste donne tacciono per anni,a volte per sempre…

Gérard

Condivido con Painkiller . L’egiziano che violenta la moglie fa più notizia che l’europeo che maltratta donna e figli ( Ne sanno qualcosa le mie due sorelle e due nipote ..- anche se i miei cognati erano atei…!)

peppe

guarda caso: i due cognati erano atei… tutt’e due poi, mica uno solo…

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