Regno Unito, elezioni: la sfida dell’ateo Clegg

Nick Clegg, leader dei Liberaldemocratici inglesi, è la sorpresa della campagna elettorale inglese: per la prima volta da numerosi decenni, il voto del sei maggio potrebbe interrompere l’alternanza al potere tra conservatori e laburisti, conducendo molto probabilmente a un governo di coalizione. A differenza del tory David Cameron (anglicano) e del premier uscente, il laburista Gordon Brown (presbiteriano), Clegg, che in passato ha lavorato anche come aiutante di Christopher Hitchens, ha dichiarato di non credere in Dio, pur ribadendo di avere grande rispetto per i credenti: i suoi tre figli sono stati educati nel cattolicesimo della moglie spagnola, e in campagna elettorale Clegg non ha esitato a partecipare a un incontro in una chiesa durante la giornata mondiale della povertà. La sua opinione sulla laicità? Intervistato da Radio 4, ha dichiarato che intende favorire il disestablishment (la progressiva sottrazione alla Chiesa d’Inghilterra dei privilegi di cui gode in quanto organo dello Stato): questo perché la separazione tra Stato e Chiese è parte di ciò che per lui rappresenta il liberalismo. Nel dibattito pre-elettorale con gli altri due candidati premier Clegg, esattamente come Brown e Cameron, ha sostenuto che Benedetto XVI, che visiterà il Regno Unito il prossimo settembre, è senz’altro benvenuto, aggiungendo che ciò non significa essere d’accordo con le sue opinioni.

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50 commenti

stefano f.

ve lo immaginate voi un candidato al parlamento ITALIANO che si dichiara ateo? 😀

Roberto Grendene

a volte capita, ma quando lo fanno mostrano vergogna e/o inferiorità verso chi ha la fede (a memoria lo hanno fatto Amato, Fini, D’Alema )

Tommaso B.

“”””Ve lo immaginate un candidato al parlamento ITALIANO che si dichiara ateo ? “””

🙂 🙂 🙂 🙂 🙂

Ernesto

Veramente ci sono un sacco di parlamentari italiani atei dichiarati,

libero

E’ come chiedere ad un aspirante parlamentare se intende governare per il bene del paese o per il suo.

Marco Pisellonio

Esatto.
Perche’ in effetti, un conto e’ dire “sono ateo”, un conto e’ dire “purtroppo non ho il dono della fede”.
La prima affermazione e’ vista come un qualche cosa di colorito e stravagante, proprio di qualche radicale e poco altro.
(e la seconda e’ una delle frasi piu’ fastidiose e ipocrite che mi capiti, ahime’ spesso, di sentire)

Paul

Mah, certamente distante anni luce dai nostri politici, però mi sembra parecchio cerchiobottista pure lui…

Paul Manoni

Sara’ pure cerchiobotte, ma se intende sottrarre privilegi ad una chiesa, ben vengano i cerchiobottisti di questo tipo! 😉

Stefano Grassino

Io faccio sempre il confronto con l’italia. Vorrei mangiare una bistecca ma tra un paio di uova al tegamino e d un piatto di m…. preferisco le uova.:(

Paul

Vero, però finché alla fin fine ci si conforma al clima culturale dominante, le vittorie che si ottengono rischiano di essere molto effimere…il cambiamento deve essere anche e soprattutto culturale.

Ciccio

ahimè deve esser cerchiobottista… deve pensare a portare a casa più voti possibili e purtroppo questo compromesso è l’unico modo possibile…

Lorenzo Galoppini

@ Paul 13:02

Vero anche questo (tu, Paul M., Stefano e Ciccio avete fatto ragionamenti sensati); ma da qualche parte bisogna pur cominciare, anche dalle vittorie effimere, al limite (della cui natura effimera personalmente non sono del tutto sicuro), senza pretendere tutto e subito. L’importante é non fermarsi lì. Non contentarsi, non sentirsi mai appagati. Quello deve essere solo un punto di partenza, da superare appena possibile. Attraverso soprattutto il cambiamento culturale, alla base di qualsiasi altro cambiamento.

Soqquadro

Il programma di Clegg non mi piace per la sua idea della questione dei clandestini in Gran Bretagna. Queste sanatorie sono uno schiaffo morale a tutti gli immigrati che diventano matti per rinnovare i permessi ed essere sempre in regola. Che messaggio diamo? Che chi fa di tutto per rispettare la legge continuerà ad impazzire, chi l’ha violata alla fine verrà perdonato (e premiato). Quando, nel corso dell’ultima sanatoria, ho accompagnato la mia ex ragazza, con un permesso temporaneo per studenti e un lavoro part-time, a prendere informazioni la risposta che abbiamo sentito è stata: “no, tu sei in regola, quindi non se ne fa niente” ri-risposta: “ma il mio contratto part-time può diventare full time se riesco a cambiare il permesso, e posso restare dopo la laurea rispettando la legge” . niente da fare. Il concetto di giustizia, va dalle escort del premier…
Probabilmente, in Regno Unito, hanno delle regole sull’immigrazione diverse dall’assurdità della Bossi Fini, ma il messaggio che si passa con queste “amnistie” è penalizzante nei confronti di tutti i regolari. E non è giusto
Poi, certo, in UK un ateo è candidato premier, in Italia, no… però un ateo che fa battezzare i figli e li fa religiosamente educare, mi sembra una sorta di contraddizione rassicurante… un po’ alla Pera… Sbaglierò….

Sai

A me Clegg non piace per niente (anche se gli altri due sono peggio XD ).
Certamente non voglio fare il cultore della razza, ma un vero ateo (non uno che non crede alle divinità, ma uno che capisce che le divinità sono frutto dell’uomo e che le religioni sono dannose) non sposerebbe una cattolica (che comunque dirà a suo marito di amarlo ma saprà (crederà) che lui brucierà per sempre all’inferno) e manderebbe i suoi figli dai preti.

Paul Manoni

Se la sposa cattolica, e’ come quelle che circolano ultimamente, si puo’ stare tranquilli…
Insomma il mondo e’ pieno di credenti e le chiese sono vuote. Sulla carta son tutti cattolici, ma nella realta’ diventa difficile crederlo.. 😉
Ciao

Stefano Grassino

Una ragazza cattolica che conosco, quando è andata a confessarsi e ha detto al prete che conviveva con il suo ragazzo, alla richiesta del prete – se continui a convivere non posso darti l’assoluzione – gli ha risposto: “la saluto padre, si tenga l’assoluzione che io mi tengo stretto il mio ragazzo”.

POPPER

ma è grandioso, caro Stefano, quella ragazza ha davvero un bel caratterino, queste sono le notizie che mi rendono felice.

SpaceApe101

Vorrei confessarmi per il gusto di vedere la faccia del prete….

Paul

@Stefano

In gamba, la ragazza! Avrei voluto vedere la faccia del prete!

roberta

…i soliti uomini fallocentrici…spirito santo addirittura….^_^

(e l’organo femminile come lo chiamano???)

AndreA

Macché in gamba. Che va a confessarsi per sport? Questi tipi di cattolici sono quelli che sopporto di meno.

Bruno Gualerzi

” (…) ha dichiarato che intende favorire il disestablishment (la progressiva sottrazione alla Chiesa d’Inghilterra dei privilegi di cui gode in quanto organo dello Stato): questo perché la separazione tra Stato e Chiese è parte di ciò che per lui rappresenta il liberalismo.”

Se questo programma – ovviamente in linea di principio tutto da condividere – porta ai risultati che la separazione tra stato e chiesa ha portato in Italia… meglio che la chiesa anglicana resti ‘organo dello stato’. In questo modo almeno è soggetta alle leggi dello stato… non come in Italia, dove per un verso la chiesa esercita continuamente la sua ingerenza nella vita e nelle leggi dello stato e nello stesso tempo rivendica la sua autonomia verso lo stato e le sue leggi.

libero

Se non sbaglio Enrico VIII° aveva creato una chiesa di stato per sottrarla all’influenza romana, separare la chiesa dallo stato inglese e toglierle i privilegi potrebbe ributtarla in braccio al Vaticano, anche se ormai in Inghilterra i praticanti anglicano sono assai pochi.

POPPER

caro Kurt tu scrivi: la “Chiesa di Stato” è la negazione della laicità

ma guarda che il comportamento delirante di Bitonci mira proprio a questa negazione della laicità.

Bruno Gualerzi

@ Kurt
“la “Chiesa di Stato” è la negazione della laicità”

Nessun dubbio… ma una chiesa che nello stesso tempo è autonoma ed è in grado di incidere pesantemente, restando autonoma, nella vita dello stato come se fosse una associazione ufficialmente riconosciuta alla stregua di tante altre, è la negazione al quadrato della laicità.

libero

Credo che Clegg abbia fiutato il cambiamento, ora sta diventando di moda dichiararsi atei (e agnostici), considerando che le mode partono spesso dall’Inghilterra, prima o poi finiranno per arrivare anche qui.
Il giorno che i politici nostrani per vincere dovranno dichiararsi ateo-agnostici, ci sarebbe una gara a chi è più ateo degli altri, scommetto che i PD ex-PCI filo-clericali sarebbero prontissimi a dire “io era comunista, quindi ateo !”.

Stefano Grassino

Ti meraviglierebbe? Tu prendi il politico più omofobico del nostro parlamento e digli: se ti fai sodomizzare, ti arrivano centomila voti……..

Maurizio_ds

…Tanto molti lo fanno a prescindere, a voler dare retta alla voci sui numerosi parlamentari gay nascosti…

POPPER

Non mi illudo, ma se vincesse ne darei felice! La separazione netta tra STATO e chiesa sarebbe un evento epocale in inghilterra.

libero

Sono già separati di fatto, i giovani inglesi sono molto distanti dalla Chiesa Anglicana, basti considerare che il 50% dei bambini nascono fuori dal matrimonio e che la percentuale è in continuo aumento.

POPPER

ne sono maggiormente felice, caro Libero, ma necessita ancora un ulteriore svolta epocale, per esempio Clegg sarà un politico ateo ma pur sempre un politico, spero che vinca ma poi dovrà sbattersi sul serio in molte questioni inerenti ai diritti civili e per il momento lasci stare la questione dell’euro, non è un tema vincente in Inghilterra, poi non dia troppo il benvenuto a Benny16, anzi, si accordi con il legale di Dawkins per far arrestare il papa apena mette piede in Inghilterra.

Alessandro

Sarebbe un grande presidente per un grande paese. Meglio di qualsiasi alternativa abbiate in Italia al momento 🙂

I agree with Nick.

daniele

Dire che le chiese sono “vuote” è un autentica falsità. Io sono indifferente alla religione e non mi piacciono i fondamentalismi di una parte e dell’altra. Specialmente nei piccoli paesi la fede cristiana è ancora radicata, anche se magari si va a messa solo per consuetudine. Sta di fatto che nel mio comune e in quelli limitrofi in chiesa la domenica mattina non c’è posto a sedere. (Accompagno qualche volta mia moglie). Certo, probabilmente in confronto agli anni 40-50 c’è molta meno religiosità popolare ma mi spiace per voi la socuietà in Italia è ben lontana dall’essere “scristianizzata”.

bismarck

Penso che qui nessuno abbia detto che la società sia completamente scristianizzata, ma sicuramente la secolarizzazione fa passi da gigante. Il fatto che tu ammetta che la gente va a messa per consuetudine dimostra che ad esser cristiani veramente sono solo una minoranza. Questi processi di secolarizzazione sono lunghi non avvengono di certo da un anno all’altro. Il fatto che nella tua zona di provincia (sono anchio di provincia) ci vada un po’ più gente che da altre parti non vuol dire che la secolarizzazione si sia fermata. Da me per esempio se togli vecchi e donne in chiesa non ci mette piede nessuno, a dimenticavo i vecchi da me coincidono con le donne quindi ci sono solo vecchie.

stefano f.

in italia la secolarizzazione fa passi molto lenti.
nei piccoli paesi le chiese sono stracolme di fedeli e non solo la domenica.
nelle città il fenomeno di abbandono della fede è senz’altro più evidente occorre però fare delle precisazioni tra nord centro e sud.
io penso che l’italia sia ancora un paese molto cattolico purtroppo, dove i non praticanti atei o meno poco importa sono una minoranza netta.

libero

Quanti sono i giovani tra i 19-24 anni che vanno a Messa regolarmente ?
La Diocesi di Senigallia ha pubblicato un sondaggio relativo al 2009, in cui sono 691 su una popolazione di 128.029 abitanti dal mare alla campagna e mezza montagna del centro, quindi rappresentativo dell’Italia media.
In pratica i giovani tra 19-24 anni sono circa il 7% della loro fascia di età, proiettiamo questo nei prossimi 20 anni e poi 40, ….. si avrà una percentuale vicina allo zero o poco più.

http://www.diocesisenigallia.it/frequenza%20messe%20festiva%202009/Frequenza%20alla%20messa%20festiva%202009.pdf

libero

L’Italia più che “scristianizzarsi” si sta semplicemente dimenticando della religione e delle sue usanze, con tutto quello che ne consegue, incremento dei matrimoni civili al centro-nord, e delle convivenze e figli nati fuori dal matrimonio, che sempre più non vengono battezzati, segue a distanza il sud che è più conservatore, forse costumi laici e sviluppo e legalità sono collegati.

Flavia

Vorrei vivere in Gran Bretagna per poterlo votare. Succederà mai la stessa cosa in Italia?

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