Archivi Giornalieri: giovedì, Maggio 6, 2010

Svezia, primo caso di eutanasia passiva

Nei giorni scorsi l’autorità sanitaria nazionale svedese ha dato il via libera all’eutanasia passiva. Ieri il primo caso: una trentaduenne, che aveva chiesto che le fosse disattivato l’apparecchio respiratorio a cui era attaccata da quando aveva sei anni, è morta all’ospedale di Danderyd a Stoccolma. Aduc Salute ricorda le sue parole: “Non voglio soffrire o marcire ancora più a lungo. Se fossi capace di soffocarmi da sola senza panico, lo avrei fatto”.

Colombia: l’ateismo al centro delle elezioni presidenziali

Juan Manuel Santos è il candidato alla presidenza della repubblica colombiana del Partito Sociale di Unità Nazionale (destra), lo stesso del presidente uscente Alvaro Uribe. Inizialmente dato per vincente, nelle ultime settimane i sondaggi hanno cominciato a essere sfavorevoli, mostrando un testa a testa con Atanas Mockus, candidato per il Partito verde. Per ritrovare i consensi perduti, Santos ha cominciato ad attaccare il supposto ateismo di Mockus, sostenendo che un paese cristiano come la Colombia non può avere un presidente… Leggi tutto »

Nuovo sondaggio sul sito UAAR

Un nuovo sondaggio è stato proposto oggi sulla home page del sito UAAR. La domanda è la seguente: “Come pensi che la legislazione dovrebbe regolamentare l’uso del velo integrale (burqa, niqab)?” Quattro le opzioni tra cui scegliere la propria risposta: – Nessun divieto: deve essere possibile indossarlo in ogni circostanza – Deve essere possibile indossarlo sempre, tranne quando, per motivi di sicurezza, è necessaria una identificazione – Occorre vietare di indossarlo pubblicamente – Non so / altro Si è nel… Leggi tutto »

Compromesso sul velo delle giovani calciatrici iraniane

La FIFA ha deciso che le giocatrici della nazionale iraniana under 15 di calcio femminile potranno giocare con il capo coperto. Lo rende noto la BBC, ricordando come sinora vigesse un bando totale: sia per ragioni di sicurezza, sia per tenere la religione fuori dagli stadi. Il cambiamento è stato reso possibile da un passo avanti compiuto dalle autorità sportive della repubblica islamica: il copricapo si limiterà alla testa, mentre il collo delle calciatrici resterà scoperto.