Il microcredito, scrive il sito della provincia di Cagliari, “nasce come speranza per coloro che si trovano in una condizione di particolare disagio economico e sociale: disoccupati, lavoratori in cassa integrazione, lavoratori in mobilità, lavoratori precari, famiglie a basso reddito, donne in difficoltà, immigrati, microimprese e piccole attività commerciali”. Per richiedere il microcredito ci si dovrà però rivolgere “alle parrocchie o ai centri d’ascolto sparsi nel territorio di tutta la provincia che aiuteranno il richiedente a compilare la domanda che sarà poi inoltrata a un gruppo di valutazione che deciderà se inoltrare la pratica in banca”. L’istruttoria sarà poi seguita dalla Banca di Cagliari, in convenzione con la Provincia e la Caritas. Il progetto vede del resto l’esplicita collaborazione della Caritas Diocesana di Cagliari con la Fondazione Caritas San Saturnino Onlus.
La Provincia di Cagliari è retta da una amministrazione di centrosinistra. A fine maggio sono in programma le elezioni.
Cagliari, il microcredito passa per la parrocchia e la Caritas
47 commenti
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Se non sei cattolico niente aiuto.
Mi ricorda molto il fascismo…
Alla faccia della separazione tra stato e chiesa.
Se non sei cattolico niente aiuto..
e chi l’ha detto?
x Lorenzo
L’ha detto Sailor-Sun, e non è l’unico a pensarlo.
Che la chiesa maneggi i propri danari, e faccia carità con quelli, non che maneggi quelli degli italiani.
Non penso avresti fatto il provocatorio e poco intelligente commento se invece a gestire il prestito fosse stati i testimoni di geova, buddisti, o mussulmani.
Ciao a tutti
non stanno mica usando soldi loro. sono un semplice tramite, ma siccome sono degli infami, sembrerà che il merito sia tutto loro.
Magari si farà come a mia madre quando venne in Italia ed un prete cercò di convertirla dicendole: “Non le conviene rimanere protestante luterana adesso che è in Italia perchè qui non ci sono luterani, siamo tutti cattolici”. In questo modo si potrà far capire quanto potere ha la chiesa e come la gente dipenda da loro e quanto possano fare per loro: così qualcuno si convertirà, altri battezzeranno cattolici i loro figli e li manderanno in parrocchia. In questo modo si fidelizza i clienti con un modesto investimento (ma soprattutto gestendo soldi di tutti). E’ pubblicità a basso costo che permette di giustificare tutto il resto e visto le ricchezze accumulate dalla chiesa direi che è un investimento molto redditizio (per i vertici, non certo per lei): anche Bill Gates aiuta i poveri, ma il suo “core business” è un
altro. Le attività della chiesa dovrebbero essere integrative a quelle dello stato (con soldi propri), non in appalto dallo stato ed operare in sua vece coi soldi di tutti, sia perchè non è super partes, sia perchè così ottiene pubblicità gratuita o a basso costo.
Per richiedere il microcredito ci si dovrà però rivolgere “alle parrocchie o ai centri d’ascolto sparsi nel territorio di tutta la provincia che aiuteranno il richiedente a compilare la domanda
O son tutti analfabeti o…..
E’ disgustoso…..
… o -loro- sono davvero vicino ai poveri,
e li aiutano non a chiacchiere.
bhaahahahahahahahhahaha
aspetta che rido ancora un po’…
è per questa vicinanza ai poveri che in diverse cattoliche province sono tagliati fuori dagli aiuti tutti quelli che non sono “famiglia tradizionale targata ccar”?
… o -loro- sono davvero vicino ai poveri,
standogli a due centimetri dalle natiche……..
e li aiutano non a chiacchiere?
Guarda che la TUA chiesa dà ai poveri SOLO il 20% dell’8*1000. Il povero perde l’80% di quella somma!!! Se lo Stato la desse a noi con destinazione di scopo la impiegheremmo TUTTA non solo per sfamarli ma anche per dare a molti di loro lavoro PAGATO e NON in NERO come fa la TUA chiesa.
NON solo ma la TUA chiesa da disposizioni ai SUOI parlamentari affinchè lo Stato non sia in concorrenza con essa sul piano dell’assistenza e quindi da un punto di vista morale la TUA chiesa è UNO ZERO ASSOLUTO…..
>>La Provincia di Cagliari è retta da una amministrazione di centrosinistra. A fine maggio sono in programma le elezioni.
sembra un invito neanche tanto velato a votare per l’altra parte ;D
d’altro canto, se non li punisci quando puoi non imparano
sono così stupidi che penserebbero di aver perso perchè troppo poco cattolici.
Suvvia, i centri d’ascolto saranno sicuramente gestiti da laici doc (e dal microcredito facile). Certo che questi preti te li ritrovi dappertutto, adesso promuovono le attività economiche. Ma lo sappiamo, la presenza e la visibilità (in tivù e altrove) sono tutto.
Però mi sa che le parrocchie il microcredito lo daranno solo ai buoni.
La cosa sorprendente è che la Chiesa non parli più di fede, non annunci più la buona novella (e chi ci crede!), ma intervenga ormai in ogni ambito della vita. Diceva Ruini (Camillo): meglio essere sgraditi, rompere le scatole, che non contare un accidente. E te credo!
Ti piacerebbe che ce ne stessimo nelle sacrestie,
per poi accusarci di fare solo chiacchiere e di non preoccuparci dei bisogni della gente, vero?
A me piacerebbe che se ne stessero nelle sagrestie i terroristi catto-talebani che assaltano i cittadini onesti che non la pensano come loro.
Tu li condanni o, alla kurt, li fiancheggi?
Caso mai l’accusa è proprio il contrario, è quella di maneggiare i soldi con troppa disinvoltura e, con la scusa di aiutare il prossimo, aiutate soprattutto voi stessi con i soldi degli altri!
x Lorenzo
Non giocare al gioco delle tre carte.
Le accuse che vengono rivolte alla chiesa sono l’ingerenza, il furto legalizzato (8×1000 ma non solo), l’impunità davanti alla legge e molto altro ancora.
Nella fattispecie non vedo perchè soldi pubblici debbano essere maneggiati dagli appartenenti ad una religione.
Se poi voleste fare come il mito protagonista della vostra religione (Gesù) o come ad esempio San Francesco, potete farlo tranquillamente, anzi siete invitati a farlo, ma qui tanto per cambiare, la chiesa si infila dove ci sono soldi.
Ciao a tutti
Lorenzo, se vuoi che ti prenda sul serio (e credimi, sono pronto a farlo) dissociati da tutti quegli individui che, calpestando lo stato di diritto, stanno usando tutta la violenza possibile nei confronti della famiglia Albrtin-Lautsi.
Mi piacerebbe abitare in Provincia di Cagliari, solo per provare a chiedere il microcredito professandomi apertamente ateo durante la compilazione della domanda.
Lorenzo, dici che me la inoltrano oppure la tengono sotto una pila di domande di credenti cattolici???
Ma per carità, Lorenzo. Avete tutto il diritto d’invadere lo spazio pubblico e di far pubblicità alle vostre idee e concezioni della vita: ci mancherebbe! Noi qui siamo tutti per la libertà di religione, ma anche per la libertà DALLA religione. Il papa, obtorto collo, deve oggi riconoscere la libertà di religione, ma la libertà dalla religione non gli va a genio.
Vorrei però che rispettaste le regole del gioco, che non baraste. A cominciare dal regime concordatario e dall’otto per mille.
Rompete, rompete pure. Suonate pure le vostre campane, noi suoneremo le nostre trombe.
io il sotto scritto ho lavorato dal 1990 al 2000 per l AUSER..semi volontariato,e conosco molto bene il meccanismo del volontariato,cè solo un gioco come le bambole cinesi,i soldi alla fine sono di tutti i cittadini che pagano le tasse,la cosa piu rivoltante pre esempio che a roma il camerlengo di sua santita ,alemanno cerca fondi per il restyling del colosseo(cade a pezzi )pure tra i giapponesi,è to che leggo stamattina sul messaggero,sul inserto sulla dichiariazione dei redditi che lo stato,prende dal 8×1000 il 10%per cento,di cui il 44%per cento finisce nelle opere di ricostruzione di immobili di valore storico,di cui la maggior parte anche di culto cattolico,poi leggo che il camerlengo si strappa le vesti per cercare fondi privati per mettere a posto il colosseo.questo è veramente depressivo,ma quanti privilegi……..
un po’ più a nord, a proposito di “condizioni di particolare disagio economico” tocca leggere anche queste cose http://www.laprovinciadivarese.it/stories/busto%20e%20valle%20olona/131849_santedoardo_lancia_lallarme_conti_aiutiamo_la_nostra_parrocchia/
in una parrocchia che ha speso cifre assurde (usufruendo da parte delle banche di condizioni che noi umani ci scordiamo) per oratorio, chiesa, campanile e casa parrocchiale la gente di buon senso è schifata e si chiede perché non vadano a batter cassa dal gran Pastore anziché bussare alla porta delle pecorelle. Ma ovviamente si riportano solo le voci dei bravi parrocchiani.
Quando poi leggi delle percentuali di immobili sl suolo italiano di proprietà del vaticano… o poveriiiini, gli tocca vendere i quattro mattoni in cui fanno taaaanto bene alla gente.
E il centro d’ascolto caritas ad agosto chiude per ferie… forse pensano che i bisognosi vadano tutti alle Canarie.
Le chiese sono sempre più vuote, sempre più cattolici voltano loro le spalle, e LORO HANNO SEMPRE PIU’ POTERE. Tutto ciò NON HA ASSOLUTAMENTE NULLA A CHE VEDERE CON UN AUTENTICO STATO LIBERALE.
Negli anni ’50 i pacchi di pasta dati da Lauro ai napoletani in cambio dei voti DC già suscitavano scandalo. Ma il microcredito (coi soldi nostri), il passaggio attraverso parrocchie, Caritas, fondazioni cattoliche e gruppi non meglio identificati di valutazioni, appaiono intollerabili; ed intollerabile è che la provincia deleghi in questo modo.
le banche anticipano l importo al piu del 50%per cento,il resto viene preso da fondi dalla cei,trasferiti dal 8×1000…mi ricordo che per 1 000000 d euro versato dal vescovo di genova,i furbi del tg3 lo santificarono,poiche la cei contrastava a quei tempi,la politica sugli sbarchi dei clandestini….tutto alla fine è terribilmente cosi politico il cuore del uomo….
dove c’è pecunia, c’è clero.
La chiesa di oggi sta prendendo il posto che fu degli ebrei nel medioevo: usura, prestiti, speculazioni… Praticamente è concorrenziale con la mafia!
Veramente nel Medioevo gli ebrei eranno OBBLIGATI (guarda caso, dalla Chiesa) a fare solo certe professioni (e non tutti facevano i “prestadenaro ad interesse” come invece fa la Chiesa oggi)
Non so se, in concreto, le parrocchie facciano discriminazioni tra i richiedenti su basi di religione o di conformità delle condotte di vita alle leggi della morale naturale cattolica, per fortuna non ho esperienza di queste situazioni, ma credo, in ogni caso, che non sia appropriato che una funzione pubblica venga delegata ad organi ecclesiastici, quasi che facessero parte della struttura dello stato, come nel tardo impero romano.
lo fanno eccome è quando trovano famigli allargate fanno i tempi lunghi…molto lunghi,cè gente che voleva denunciare alcuni componenti di questa soliderieta “etica”poiche avevano trattenute bollette,che erano scadute,e si trovavano in mano a queste fondazioni….lasciamo perdere,poi la scelta molte volte ricade su anziani soli ,ma molto soli,”prediligono i mutui loro..i solidali”,chi deve finire di pagare un mutuo in emergenza e molto piu,come si dice,agevole nel merito..poi ci sono anche le eccezioni per amor del cielo blu…adesso che nel lazio cè la polverini,per singles ecc..avere soliderieta “etica.”..penso sara molto dura
Qual era l’opinione del clero nei confronti dei pasti gratuiti a base di maiale elargiti ai bisognosi? Se non ricordo male erano molto critici, perché sostenevano che non è lecito subordinare la carità ad una appartenenza religiosa e ai suoi costumi. Il caso di questo microcredito (che quasi certamente viene concesso con tassi tali da produrre reddito per il creditore e ulteriore aggravio della situazione del bisognoso) mi pare ben peggiore…
ancora una volta viene fuori la vostra malafede. A parte il fatto che in tutte le caritas parrocchiali o diocesane l’80% sono mussulmani (e quindi si aiutano tutti) questo discorso del microcredito può riferirsi o alle parrocchie stesse o al prestito della speranza. Si fanno i documenti nelle caritas perchè è la Chiesa che fa da garante s coloro che lo chiedono: E lo fa attraverdo i soldi raccolti in una grande questua nazionale il 31 maggio scorso. E quindi non è nemmeno una cosa nuova. Di nuovo è che ono state alleggerite le condizioni per accedervi. E ciò sta avvenendo in tutte le diocesi.
gero risponde:
mercoledì 12 maggio 2010 alle 14:29
ancora una volta viene fuori la vostra malafede.
———–
Vediamo la tua di buonafede:
ti dissoci e condanni i terroristi catto-talebani che minacciano e terrorizzano la mia famiglia o li fiancheggi come fa kurt?
Gero,
spiegami cosa succederà dei soldi raccolti con la questua una volta che, prestati ai richiedenti, saranno rimborsati: resteranno nelle casse della chiesa? della caritas?… o che altro.
Come al solito si parte dal pregiudizio incontrovertibile che il clero sia assolutamente obiettivo e superpartes; come se i preti fossero moralmente superiori, tanto da assumere incarichi di pubblica utilità -come quello- senza preventive valutazioni di idoneità da parte di chi sarebbe realmente deputato a gestire la cosa publica. E questo chiodo mentale, in Italia, è talmente diffuso che chi si azzarda a muover critica viene regolarmente vilipeso ed allontanato.
Qualche cattolico potrebbe spiegarmi gentilmente e senza troppi giri di parole cosa intendeva Gesù per “buona novella”(Vangelo) da diffondere in tutte le terre? E per restare nel tema dell'”ultimissima”, non è lo stesso Gesù, mi pare nel Vangelo di Matteo, a comandare di non suonare la tromba quando si fa l’elemosina?
La CCAR si sta proponendo come una via di mezzo tra un Ente para-statale in materia di etica e un patronato con i soldi dello Stato, pensano di rimediare così alla grave crisi del cattolicesimo, che viene soprattutto dal suo interno, che altro possono fare ?
Spiegare a uno come fare ad indebitarsi non mi sembra un grande aiuto. Ah, sì: è un aiuto per le banche (e per chi è colluso con esse).
Robby: «le banche anticipano l importo al piu del 50%per cento,il resto viene preso da fondi dalla cei»
Sai anche che interesse praticano? Perché significherebbe sapere in soldoni quanto ritengono di ricavare da quei prestiti. Sarebbe un’opera di bene SOLO se il tasso di interesse richiesto fosse inferiore o quanto meno pari a quello dell’inflazione. Non so perché, ma nutro il sospetto che invece sia piuttosto superiore.
Il mio sospetto è che i soldi raccolti con la questua alla fine dell’operazione, cioè al loro rimborso, vengano definitivamente incamerati dalla chiesa o dalla caritas. L’esperienza ci insegna che i primi ad aprire conti correnti in caso di calamità siano sempre quelli della caritas, che poi spartisce la torta così: “uno a te, quattro a me”…
so solo che il prestito viene ripagato con rate che arrivano da i 20 a 50 euro,e la intesa san paolo che predomina nel campo del microcredito,il bello è solo che i creditori entrano in delle liste che producono interresse per queste banche,specialmente con fondi di investimento,dove si puo anche scaricare benifici fiscali.e tutta una questione di produzione di fondi di investimenti,piu cè gente che deve pagare anni,anche 5000,piu si è inseriti in liste riferenziati dove le banche,dirigono i fondi dei loro massimi investitori,(tipo la storia della brothers che a scatenato la crisi che tuttora opprime la societa)
Sì, questo lo avevo capito osservando la “vivacità” con la quale vengono proposti finanziamenti anche per gli acquisti più insignificanti. Si arriva addirittura all’idiozia di sentirsi chiedere prezzi più alti in caso di pagamento in contanti (chiaro segnale che da qualche parte deve nascondersi una sonora fregatura)! Il mondo va a rovescio. Oppure non è mai andato tanto dritto (verso la pattumiera).
Da questo punto di vista i musulmani sono più corretti, mi risulta che le banche islamiche non chiedono interessi.
“L’istruttoria sarà poi seguita dalla Banca di Cagliari, in convenzione con la Provincia e la Caritas.”
Stessa identica cosa succede già da tempo a Gorizia: quì la troika è: Caritas Goriziana+Banca di Credito Cooperativo+Provincia.
Hanno aperto questa linea di credito per le famiglie che non riescono a pagare la fattura del gas fornito da Isogas Srl (a capitale sociale pubblico anche se per poco ancora).
I richiedenti, anche quì, devono rivolgersi alla Caritas dove verrà valutata la loro situazione. La stessa Caritas, in caso positivo, provvederà poi a inoltrare la documentistica per l’istruttoria alla Banca…anche quì la Provincia è governata da PD-FDS.
Ecco un articolo a riguardo:
Stanziati cinquantamila euro per chi non può pagare il gas
il Piccolo — 31 gennaio 2009 pagina 11 sezione: REGIONE
http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2009/01/31/NZ_11_UNOS.html
http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2009/01/31/NZ_11_UNOS.html
……… Il progetto, che è stato avviato grazie alla mediazione ed il supporto della Provincia, prevede la possibilità per gli abitanti di tutto il territorio isontino di ottenere un prestito per il pagamento delle bollette Isogas. Un prestito che potrà arrivare ad un importo massimo di 1.500 euro per ogni soggetto richiedente, e che potrà essere restituito poi a tasso agevolato nei dodici mesi successivi. Del totale di 50 mila euro a disposizione dell’operazione di credito, UNA PRIMA META’ è stata messa a disposizione da Isogas, società di vendita del gas e dell’energia elettrica cha fa parte del gruppo Iris, mentre IL RESTANTE 50 PER CENTO viene erogato direttamente dalla Banca di Credito Cooperativo.
Per ACCEDERE al prestito, invece, è necessario rivolgersi direttamente alla Caritas diocesana di Gorizia.
La Chiesa NON METTE UN EURO
Si fa garante a chiacchiere e controlla CHI ha diritto al prestito….. Fa del bene ai SUOI e del male agli ALTRI i quali già penalizzati da una situazione di credito ingessato trovano una ulteriore barriera da superare assolutamente invalicabile se non si cede la propria integrità morale
E’ un comportamento che turba la regolarità dei mercati….è un comportamento del ******
Dove l,la libertà è impossibileo stato è confessionale e la chiesa è politica
Se dio esiste,spero che abbia una scusa valida.Il nemico è il cattolicesimo,avido di potere e denaro,oscurantista e assetato di sangue. Non ha mai esitato a creare martiri della conoscenza ogni volta che si è trovato in posizioni di potere!-