L’idea di costruire un centro islamico a soli duecento metri da Ground Zero sta suscitando numerose polemiche, dividendo i parenti delle vittime degli attacchi dell’11 settembre 2001. Il progetto è stato avanzato dalla Cordoba Initiative, un’organizzazione che si propone di migliorare le relazioni tra l’Occidente e l’Islam: il centro, “guidato da valori islamici”, vorrebbe essere un luogo aperto a tutti dove promuoverli “nella loro forma più vera: “compassione, generosità, e rispetto per tutti”, riflettendo “la diversità” della città di New York e promuovendo “l’integrazione e la tolleranza delle differenze”. L’edificio comprenderebbe ristoranti e anche una piscina, ma non si parla (almeno esplicitamente) di culto: l’opinione di diversi commentatori è invece che il centro sarà una vera e propria moschea, rappresentando così un insulto postumo per le vittime degli attacchi. Infine, è sul tappeto anche un secondo progetto, slegato dal primo, per edificare una moschea a Manhattan.
Un centro islamico a Ground Zero? E’ polemica
34 commenti
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Caso mai sarebbe da istituire un centro LAICO per promuovere l’integrazione e la tolleranza, la compassione e la generosità, il rispetto per tutti…
Un centro islamico che vuol insegnare la tolleranza agli altri è come un club di ultràs che voglia insegnare a tutti i tifosi delle altre squadre il savoir-faire delle curve sud!
parole più che condivisibili, ma sai che le varie religioni giocano a chi ce l’ha più grande…
Insulto ai parenti delle vittime? Ma mica è un centro dell’al-Qa’ida!
E non veniate a dirmi che fa lo stesso, perché questo sarebbe un insulto sì, ma all’intelligenza.
Visto che nel Corano si inneggia alla Guerra Santa (ci sarà anche un’altra scuola di interpretazione come in tutte le religioni ma sta di fatto che la Guerra Santa è ivi proclamata), e con quello che è successo là, come fai a dire che non è un insulto alle vittime?
E il Vecchio Testamento? E’ da meno?
L’islam ha tirato giù le torri… che l’islam edifichi sulle rovine è l’insulto: il resto sono chiacchiere politically correct
Sono stati degli uomini FONDAMENTALISTI a tirar giù le torri, non “l’islam”… a meno che tu voglia sostenere anche che è stato l’ateismo a massacrare migliaia di persone in russia nei gulag….
@ zel: non esistono moderati e fondamentalisti. esiste chi ha più fede e chi ne ha di meno.
@zel
ecco, ti ha risposto andrea.
Se nel Corano – che non scordiamocelo è parola di Dio, mica fave – c’è scritto che gli infedeli vanno ammazzati, allora chi uccide gli infedeli è un islamico… chi non lo fa (evidentemente perchè percepisce il senso della parola “civiltà”) semplicemente non è un vero islamico. Punto. Il resto è ipocrisia, quella becera ipocrisia che vuole il male solo nell’agire dei singoli uomini che distorcono la sacra parola e mai nella spazzatura e gli incitamenti all’odio che quei libri “sacri” contengono. Ti consiglio di leggere qualcosa di Hitchens in proposito. Il resto della chiacchiere lascia il tempo che trova.
PS: l’ateismo NON è un’ideologia e mai nessuno ha ucciso in nome dell’inesistenza di dio… ma certamente è stato un corollario (ovviamente) di altre ideologie, come il comunismo, in nome del quale sono senz’altro state commesse barbarie, al pari delle religioni. D’altronde tutte le religioni sono ideologie ma non tutte le ideologie sono religioni.
…allora in base alla tue parole mettiamola così: se l’ateismo non è una ideologia (il che è è palesemente falso, dato che non è una conoscenza oggettiva né scientificamente dimostrabile)è una sorta di plug-in applicabile a tutte le altre ideologie… un plug-in specializzato nel giustificare le più atroci barbarie, come la storia del XX secolo insegna
In realtà il Corano recita: “(…) Combattete per la causa di Dio contro coloro che vi combattono, ma senza oltrepassare i limiti, perchèDio on ama coloro che eccedono. Uccidete comunque ci vi combatte ovunque li incontriate, e scacciateli da dove vi hanno scacciati: la persecuzione è peggiore dell’omicidio. Ma non combatteteli vicino al Tempio Sacro, a meno che essi non vi abbiano aggredito: se vi assalgono, uccideteli. Se però essi cessano, allora Dio è indulgente e misericordioso. Combatteteli fino a che non ci sia più persecuzione (…): se desistono, non ci sia più ostilità che per i prevaricatori” (Sura II, 190-194), “Il permesso (di combattere) è dato a coloro ai quali la guerra è fatta perché sono oppressi … coloro i quali sono stati cacciati dalle loro case senza un motivo diverso da quello di aver detto: il nostro Signore è Allah.” (Sura XX, 39-40), “Getta terrore nei nemici di Allah e nei vostri nemici. Ma se il nemico inclina alla pace, anche tu inclina alla pace, e abbi fede in Allah. Egli è Uno che ascolta e sa tutto.” (Sura VIII, 60) e poi: “Ma in verità coloro che credono, siano essi ebrei, cristiani o sabei, tutti coloro he credono in Dio e nell’Ultimo Giorno e operano il ene riceveranno il compenso presso il loro Signore e non avranno nulla da temere e mai saranno afflitti da tristezza” (Sura II, 62).
La guerra è lecita, quindi, solo come risposta ad attacchi, oppressioni e persecuzioni. La confusione nasce dal termine “jihad”: i fondamentalisti la traducono come Guerra Santa (di attacco), mentre il suo significato originario (soprattutto quando il Corano fu scritto) era “esercitare un grande impegno”. Solo dopo la metà del 1500 (900 anni dopo la stesura del Corano) jihad venne tradotta con “guerra offensiva”, ma solo se autorizzata dal governo o dallo stato (non per iniziativa personale).
Quoto peppe.
Peppe:
1. Un ripasso della critica alle ideologie di Marx non farebbe male (dato che parli del comunismo come “ideologia”).
2. La Bibbia cristiana non è poi da meno: http://it.wikipedia.org/wiki/Malicidio#I_fondamenti_della_teoria
La Bibbia cristiana non è poi da meno
Sicuro… è per questo che la prossima volta che dei fondamentalisti cristiani butteranno giù un edificio mi opporrò alla costruzione di una chiesa sulle rovine.
L’Unione sovietica era atea e ha fatto decine di milioni di morti.
L’Albania comunista e atea ha scritto che Dio non esiste nella propria Costituzione.
ALTRO CHE COROLLARIO.
gli usa hanno scritto anche sulle banconote “god bless us”, ciò che loro fanno è fanno in nome del cristianesimo? le SS avevano scritto anche loro lo stesso sulle uniformi, inoltre la germania nazista era strettamente cristiana. ciò che fecero fu nel nome del cristianesimo? se ciò che hanno fatto i comunisti è da imputare all’ateismo, allora ciò che hanno fatto tutti i nazisti e tutti i fascisti è da imputare al cristianesimo. a cui si aggiungono anche tutti i crimini passati. in totale anche così gli atei rimangono degli agnelli in confronto con la “religione di pace e fratellanza” chiamata cristianesimo
@peppe: visto che il commento precedente è in moderazione, rissumo dicendo che forse si dovrebbe giudicare (una religione, un’ideologia ecc) partendo dai testi originali, e non dagli estratti e dalle rielaborazioni, o dalle loro applicazioni in alcuni campi con alcune modalità… Ci si dimentica sempre, che i dirottatori degli arei dell’11 settembre erano 19, mentre di musulmani nel mondo ce ne sono a spanne un miliardo e 400 mila… tutti attentatori, per te (o in procinto di farsi saltare in aria)?
@zel
Ineccepibile, come al solito.
L’Unione sovietica era atea e ha fatto decine di milioni di morti
La Germania era cristiana, non mi pare che abbia fatto molta differenza: vabbe’ che gli atei sono cattivi ( 😆 ), ma quello che non ti aspetti è il male da chi si riempie la bocca con l’ammore. In ogni caso, per quanto atea, l’URSS non ha ucciso il cristianesimo, che anzi è rimasto colluso col potere: quelli che perivano sotto il regime ateo erano, più semplicemente, i dissidenti… fossero essi cristiani oppure no. Ancor oggi la chiesa russa è forte e potente, alleata degli atei (devoti) comunisti. Stalin, giusto per citare il solito dittatore coi baffi, è cresciuto in seminario a Tbilisi… se era pazzo, evidentemente un motivo ci sarà stato.
mettiamola così: se l’ateismo non è una ideologia (il che è palesemente falso, dato che non è una conoscenza oggettiva né scientificamente dimostrabile) […]
Detto da uno che venera un amico immaginario fa semplicemente scompisciare 😆
[…] è una sorta di plug-in applicabile a tutte le altre ideologie… un plug-in specializzato nel giustificare le più atroci barbarie, come la storia del XX secolo insegna
Sì, bònasera… perchè è ovvio che è stata la lobby atea mondiale ad allearsi con la Germania di Hitler, con l’Italia di Mussolini, con la Spagna di Franco, con il Cile di Pinochet, con l’Argentina di Videla, con la Croazia degli ustacia di Pavelic, etc. etc…. 🙄 Poi è chiaro, con tutte le teocrazie (anche islamiche) e le dittature clericalfasciste, guarda caso le barbarie del XX secolo sono tutta colpa degli atei… 😆 🙄
‘South Park” è divertente, giusto? Non piu’.
di AYAAN HIRSI ALI
“C’è un principio fondamentale nelle scritture dell’islam – sconosciuto alla maggior parte dei musulmani non osservanti e dei non musulmani – detto “comandare cio’ che è giusto e vietare cio’ che è sbagliato”. Esso obbliga i musulmani maschi a monitorare il comportamento sbagliato e gestire personalmente la punizione appropriata secondo quello che stabiliscono le Scritture. Nella forma piu’ blanda, le persone osservanti consigliano in modo amichevole di astenersi dai cattivi comportamenti. Meno blanda è la pratica dei maschi afgani di picchiare le donne senza velo.
Gli islamisti cercano di sostituire la regola della legge con quella del comandare il giusto e vietare lo sbagliato. Con piu’ di un miliardo e mezzo di persone che considerano Maometto la loro guida morale, è necessario che noi esaminiamo le conseguenze di una tale guida, a cominciare dalla nozione che coloro che disegnano la sua immagine o criticano i suoi insegnamenti dovrebbero essere puniti.”
http://online.wsj.com/article/SB10001424052748703465204575208163274783300.html?mod=WSJ_Opinion_LEFTTopOpinion
E come costruire un centro della cultura tedesca vicino ad Auschwitz
più che cultura tedesca, un ritrovo di nazi nostalgici.
Sarebbe come mandare dei preti in missioni di guerra.
Oooops, scusate. Dimenticavo che ci sono i cappellani militari. 😉
Non capisco perchè riteniate che l’attentato sia stato di matrice religiosa, nonostante la rivendicazione facesse riferimento all’islamismo chiunque può rendersi conto che esso è utilizzato dai taliban per mobilitare i fanatici e spingerli al sacrificio ma non è l’essenza del loro movimento terroristico (basti pensare che fino a qualche decennio fa accettavano volentieri di farsi addestrare e collaborare con gli infedeli…).
Se nell’islamismo si è trovata la leva per canalizzare la frustrazione del poplo arabo verso quello occidentale non significa che sia esso la causa dello scontro (infatti diversi paesi islamici mantengono ottimi rapporti con i paesi occidentali) piuttosto sarebbe meglio cominciare a interrogarci sui veri motivi politici che creano gli interessi per fomentare l’odio e spingere ad atti estremi i fedeli. Direi che l’atteggiamento colonialistico occidentale (di cui Israele è l’emanazione più concreta) e l’interesse dei nostri paesi ad utilizzare le risorse dei loro opportunisticamente e senza riguardo per le popolazioni locali crei le basi per lo scontro fra le due civiltà.
In questo senso rifiutarsi di aprire un centro islamico a ground zero non fa che aumentare la divisione e l’acredine fra due popoli che a ben vedere è responsabile degli attentati molto più di quanto la religione lo sia.
Sarebbe un insulto se tirassero su una base di terroristi, non una moschea (anche se in alcuni casi queste ultime sono centri terroristici).
non è un insulto in sè, ma dai “moderati” verrebbe visto come un luogo di culto normale (e questa va bene un po ovunque), mentre dai fanatici verrebbe visto come la vittoria della guerra santa sugli infedeli e dargli ancor più convinzione nel continuare.
Evitiamo di dare ulteriori motivazioni morali ai terroristi.
Vero. Tuttavia verrà certamente costruita anche una chiesa e magari altri ritrovi religiosi, quindi non so fino a che punto i fondamentalisti possano vederla come una vittoria: d’altra parta New York é sempre stata un meltin’ pot culturale.
Certo l’ideale sarebbe un luogo totalmente areligioso, come dice Soqquadro qui sotto.
Questo mi pone un grave problema:
si dice, negli anni ’70, di una giusta
rivolta di un’America Latina verso gli
Stati Uniti. Difatti, il prezzo del rame
in Bolivia o della banane in altri Stati
era deciso a Wall Street.
Poi gli Arabi, per lore fortuna, hanno
deciso di decidere il prezzo del petrolio,
come fa una società borghese avanvata,
come la nostra o la giapponese.
Fino a lìì è una normale transazione
commerciale.
Ma allora, scusate tanto, è un normale
rapporto commerciale.
Perché viene preso a pretesto per una
follia integralista che non ha nessun senso
reale?
Saluti.
Dai moderati quale segno di “integrazione e riconciliazione” (citando la loro rappresentante) mi aspetterei un centro “per tutti” senza connotazione religiosa… altrimenti stiamo friggendo l’aria. E diamo il marchietto territoriale ai fondamentalisti… il messaggio è importante.
Tralasciando le disquisizioni sull’estremismo o meno dei fedeli islamici, credo che costruire un centro islamico vicino a ground zero sarebbe un grosso errore perché apparirebbe come un segnale di enorme successo agli occhi dei fondamentalisti, l’idea che sulle ceneri del loro passaggio trovi germoglio la loro religione (che sia in forma di moschea o di centro multiculturale, penso cambi ben poco) rischia di essere un elemento di stimolo per le loro violenze, senza contare che sarebbe uno straordinario elemento di propaganda per “la loro causa”.
Dal mio punto di vista, se avessi parenti o amici rimasti vittime a ground zero, credo proverei come minimo fastidio per l’apertura di un centro come quello prospettato o per la costruzione di una moschea poco distante, lo riterrei offensivo per la memoria delle vittime; però affronterei la questione in un’ottica di opportunità politica di tali costruzioni piuttosto che sul piano del rispetto, mi pare un terreno meno scivoloso su cui argomentare le proprie posizioni.
Quoto al 100% quanto hai scritto!
quoto sì.
ma aggiungo che costruire un centro islamico proprio lì è una palese presa per i fondelli.
Evitare di farlo, è meglio.