Il vescovo Reali testimonia al processo contro don Conti

Durante il processo contro don Ruggero Conti, accusato di abusi sessuali nei confronti di alcuni giovani, ieri è stato chiamato a deporre mons. Gino Reali, vescovo di Porto – Santa Rufina. Il prelato ha così giustificato la mancata adozione di provvedimenti nei confronti del sacerdote, nonostante le numerose segnalazioni che pure aveva ricevuto: “Non ho informato il Vaticano e la Congregazione per la dottrina della fede perché non avevo prove degli abusi commessi da don Ruggero. E non ho denunciato i fatti all’autorità giudiziaria italiana perché non conoscevo l’iter da seguire”. Nino Marazzita, legale di alcune vittime, ha chiesto che il vescovo Reali sia incriminato per favoreggiamento.
In tribunale si è presentato a deporre anche don Claudio, ex vicario della parrocchia, che ha confermato di aver visto , nel 2006, “don Ruggero toccare un ragazzo all’inguine mentre lo stava confessando”. La difesa di don Ruggero ha ribattuto sottolineando l’inattendibilità di don Claudio, avendo quest’ultimo subito tre trasferimenti di parrocchia in soli sei anni.
La giornata è stata caratterizzata anche da una lettera contenente un proiettile recapitata in tribunale. L’anonimo estensore ha minacciato di far saltare in aria il palazzo di giustizia qualora fosse stato ascoltato mons. Reali.

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26 commenti

Cla87

Sbaglio o c’è il detto la legge non ammette ignoranza? Possibile che non abbiano il coraggio delle loro azioni?

Dalila

Hehe, il bello è che anticamente il sacerdote era considerato un’autorità, il “dotto” del villaggio…

eleuterio

Anche oggi è così, purtroppo.
Nei paesi, in occasione delle ricorrenze importanti, le tre autorità sempre presenti sono il Sindaco, il Comandante della stazione dei Carabinieri ed il discendente di Torquemada.
E quando si inaugura una attività commerciale si chiama sempre il parroco per “benedire ” il locale.
E questo lo posso affermare con certezza, perchè vivo in un paese del sud, dove mi sono (purtroppo) trasferito.
Per non parlare dell’integralismo religioso (ipocriti e bigotte, capaci delle peggiori cose) che c’è da queste parti.

rik

Purtroppo non c’è l’obbligo di denuncia per i reati connessi alla pedofilia, se non da parte di un ufficiale o incaricato di pubblico servizio.

Se vi fosse l’obbligo di denuncia avremmo molti vescovi in galera.

POPPER

Don Claudio e don Conti hanno entrambi un vissuto ambiguo e il vescovo fa lo gnori; andiamo bene, se questi sono il clero che non è abituato ad essere processato, chissà portare il papa in tribunale come sarà molto difficile e magari farà anche lui lo gnori:

dirà: non sono la balia dei miei subalterni e sudditi, sono maggiorenni, si assumino le proprie responsabilità! – in poche parole – vi consacro ma poi sono c….zi vostri se venite procssati, ve lo avevo detto di imparare a nascordervi meglio quando fate le vostre porcate.

è vero non ammette ignoranza eccetto quella della fede che è abituata a non ragionare.

Alfonso

“E non ho denunciato i fatti all’autorità giudiziaria italiana perché non conoscevo l’iter da seguire”

Questo individio vorrebbe far credere di non sapere dell’esistenza di caserme di Carabinieri, di commissariati di P.S. di Procure della Repubblica etc etc?? Ma Dio invece esiste, vero mons. Gino Reali??

diegopig

Che vuoi farci?
Loro sono esperti di grandi verità. E’ con le piccole cose che s’incasinano…

Cordiali Saluti,
DiegoPig

bradipo

forse era convinto che la preghiera funzionasse meglio del telefono… magari pure stupendosi del perché la questura non rispondesse ai suoi amen… prontoooo?!??

roberta

e’ una scusa un po’ debole ,”non conoscevo l’iter da seguire”….
c’e’ bisogno di una laurea per denunciare un reato ???

Stefano Grassino

Cara Roberta, avrai compreso come qua si sia tutti ingenui e si possa credere alle parole di questi signori…………..così loro vorrebbero credere.

c.j.

1. In Italia la giustizia non funziona
2. In Italia comanda la chiesa
3. Finirà tutto a ostie e vin santo

Amen – Alleluja

Andrea

… La giornata è stata caratterizzata anche da una lettera contenente un proiettile recapitata in tribunale. L’anonimo estensore ha minacciato di far saltare in aria il palazzo di giustizia qualora fosse stato ascoltato mons. Reali. …

Questa mi sembra la ciliegia sulla torta.

Ciao a tutti

RobertoV

Abbiamo una testimonianza di come sia “severa” la chiesa nei confronti della pedofilia anche in epoca recente, troppo simile al passato: lui ha interrogato don Ruggero per 1 h e questi gli ha “giurato” che era tutta una montatura. Risultato: lui ovviamente ha creduto al don e non ai diversi ragazzi che lo denunciavano e la cosa si è chiusa lì. Quante volte si è ripetuto questo atteggiamento anche nei vari casi all’estero per sufficienza, ignoranza, sottovalutazione del problema o non percezione del problema, oppure per evitare lo scandalo! Qui oltre al prete pedofilo sono coinvolti come minimo due altri preti che sapevano (e chissa quanti altri), ma non hanno fatto niente per fermarlo. Quindi quando si parla della pedofilia nella chiesa bisogna tenere conto anche di quanti portano come minimo una responsabilità morale per aver permesso i crimini e che dimostra che qualche problema con la pedofilia, anche solo culturale, ce l’hanno anche loro.

libero

La CCAR si continua a considerare al di sopra della legge laica, come ai tempi dei tribunali riservati ai religiosi, il Foro Ecclesiastico abolito, che però in pratica continua ad esistere.

La CCAR è un consorteria di mutuo soccorso e sempre più cittadini se ne stanno rendendo conto, o meglio intimamente lo sapevano anche una volta, ma oggi sta cadendo quella sudditanza culturale che prima gli impediva di accettarlo e dirlo apertamente.

stefania

http://www.youtube.com/watch?v=mPbMLpgUuJo
estratto dalla puntata di Annozero del 20/5/10 ‘ Reati e peccati’ sulla pedofilia nella chiesa , tenuta nascosta dal vaticano.
Il giornalista Corrado Formigli intervista il segretario vescovile di Sarteano (SI) il quale dice che le indagini sulla pedofilia nella chiesa è un complotto per togliere l’8×1000 alla chiesa, un complotto dei comunisti e spera ritorni il duce per rimetterli a posto.

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http://www.youtube.com/watch?v=jk7pG3BvKeA
Estratti video da Annozero del 20/5/10, Reati e peccati’ sulla pedofilia nella chiesa , tenuta nascosta dal vaticano.
Il giornalista Corrado Formigli intervista il segretario vescovile di Sarteano (SI) il quale dice che le indagini sulla pedofilia nella chiesa è un complotto per togliere l’8×1000 alla chiesa, un complotto dei comunisti e spera ritorni il duce per rimetterli a posto.

Ballarò 27 ottobre 2009 — Berlusconi a sorpresa a Ballarò ”Pm comunisti”.

Processo Totò Riina aveva dato la linea nel ’94: «Il governo Berlusconi si deve guardare dai comunisti, dai Violante, dai Caselli, dagli Arlacchi».

processo Pacciani e Mario Vanni, VIVA I’DDUCE

The best emmia

Il vescovo di Montepulciano che Formigli ha provato a intervistare è il vescovo della “mia” diocesi. Formigli non lo poteva sapere, ma ha la tessera di Rifondazione. Figuriamoci se aveva quella di Forza Nuova!! Gli sparava!

Ratio

Che brutti individui! Non hanno un minimo di dignità, peggio di loro sono i pecoroni-creduloni che li difendono.

Paul Manoni

“…E non ho denunciato i fatti all’autorità giudiziaria italiana perché non conoscevo l’iter da seguire”

MA CHE RAZZA DI DIFESA E’ MAI QUESTA!?!?
Ci vuole molto a premere i tasti “1-1-3” sulla tastiera del telefono!!!!

Painkiller

Appunto. Il tizio è evidentemente troppo stupido per rendersi conto che se si è a conoscenza di un crimine bisogna chiamare i carabinieri o la polizia.

dv64

Il tizio non si è reso conto che per una volta tanto non stava parlando al gregge credolone cui è uso far bere le fandonie più inverosimili.

POPPER

Fonte: 21 Maggio 2010 22:24 ESTERI Corriere della sera.
Pedofilia arrestato in Brasile prete polacco

RIO DE JANEIRO – E’ stato arrestato un prete polacco di 44 anni accusato dai giudici di Rio di aver fatto diventare la sua casa parrocchiale una sorta di ”prigione dell’erotismo”. E’ accusato anche di aver legato un adolescente di 16 anni e di averlo costretto a fare sesso orale, con minacce e offrendogli soldi affinche’ non raccontasse nulla. Il religioso, che ora rischia dieci anni di galera, utilizzava Internet per cercare le sue potenziali vittime.

Chissà quante di queste storie clerico-pedofile e contorte emergeranno ancora nei prossimi giorni, mesi e anni, e ogni volta che emergono sono una prova in più che necessitava una serie di denunce (accusate di chiacchericcio) coraggiose per smuovere l’omertà della ccar.

Alfonso

@popper
vuoi dare credito al “CHIACCHIERICCIO”? Devi credere ad un uomo che camminò sull’acqua, ad un uomo che risuscitò i morti, ad un uomo che trasformò l’acqua in vino, ad un uomo che moltiplicò pani e pesci, ad una donna che partorì da vergine inseminata dallo Spirito Santo etc etc….queste sono le VERITA’!!! Tutto il resto è solo CHIACCHIERICCIO.

The best emmia

Spesso inoltre passa il messaggio che come punizione valga quella inflitta dal tribunale ecclesiastico.

Come dire tu, stato laico mi mantieni e mi lasci fare il mio porco comodo.

Alessandra

Non si sprecano neppure a trovare scuse verosimili. Sono sicuri dell’impunità, e leggi come l’ultima sulle intercettazioni aiutano. Vergogna nera.

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