La Bibbia nelle scuole italiane

Oxford dunque?
La tolleranza dei difensori del libero pensiero.

fonte

@Michele
Le citazioni con le relative FONTI sono estrapolate dal libro “Il libro nero del cristianesimo” – duemila anni di crimini nel nome di Gesù – Edizioni nuovi mondi MAI smentite e per le quali non èMAI stata fatta richiesta di rettifica. Naturalmente per te anche i crimini dell’inquisizione, sono un falso storico, anche il concordato con i nazisti e con i fascisti sono un falso storico. Che pena mi fai!

@Michele

1) Il Vescovo Pier Paolo Vergerio non c’entra nulla con quel documento:
NeI 1553, papa Giulio III, non sapendo quali ostacoli opporre al progresso della Riforma religiosa, sentiva vacillarsi sul capo il triregno. Allora pensò saviamente a prendere dei provvedimenti. Fece riunire in Bologna i tre più dotti vescovi di quel tempo, col mandato di consultare con tutta serietà, e proporre poi al papa i rimedi che avrebbero giudicati opportuni per salvare la curia romana. I prelati, dopo lunga deliberazione, presentarono al papa uno scritto da loro firmato che conteneva il risultato delle loro deliberazioni. Quel lungo scritto finisce con queste parole: “Finalmente (fra tutti i consigli che noi possiamo dare a V. B., abbiamo lasciato per ultimo il più necessario) in questo debbono bene aprirsi gli occhi, e debbono farsi tutti gli sforzi, acciò per quanto meno si possa si permetta la lettura del Vangelo, specialmente in lingua volgare, in tutti quei paesi che sono sotto la vostra giurisdizione. Basti quel pochissimo che suol leggersi nella messa nè più di quello sia permesso di leggere a chicchessia. Fino che gli uomini si contentarono di quel poco, gl’ interessi della Santità Vostra prosperarono, ma quando si volle leggere più oltre, allora incominciarono a decadere. Quel libro insomma è quello che più di ogni altro ha suscitati contro noi quei turbini, e quelle tempeste per le quali è mancato poco che non fossimo interamente perduti. Ed in vero, se qualcuno lo esamina diligentemente, e poi confronta le istruzioni della Bibbia con quello che si fa nelle nostre chiese, si avvedrà tosto della discordanza, e vedrà la nostra dottrina molte volte diversa e più spesso ancora ad essa contraria; la qual cosa se si comprendesse dal popolo, non cesserebbe di reclamare contro di noi, fino a tanto che non sia il tutto divulgato, ed allora diverremmo l’oggetto del dispregio e dell’ odio universale. Però bisogna sottrarre la Bibbia alla vista del popolo, ma con grande cautela per non suscitare tumulti.

“Bononioe, 20 Octobris 1553.

VINCENTIUS DE DURANTIBUS, Episc. Thermulorum Brisciensis.

EGIDIUS FALCETA, Episc. Caprulen.

GHERARDUS BUSDRAGUS, Episc. Thessalon.”

2) Riguardo l’inquisizione mi basta ricordare SOLO il 17 febbraio 1600, giorno in cui fu arso vivo Giordano Bruno. Ma certamente per lei anche questo è un falso. Pertanto non si disturbi a consigliarmi la lettura di libercoli.

3) Qualsiasi fosse la natura dei concordati, resta il FATTO che furoni firmati con regimi dittatoriali. Della proposta fatta all’urss nel 1920 non ne sono al corrente e a dire il vero la cosa non m’interessa, tuttavia si sarebbe trattato comunque di un accordo con un regime dittatoriale.

La bibbia a scuola? Se non comportasse una riduzione dello spazio destinato alla trattazione di materie più utili (matematica, scienze, italiano e lingue straniere, informatica, filosofia della scienza…) e venisse affrontato in modo distaccato ed imparziale (senza necessariamente andare a sconfessare il testo, semplicemente non presentandolo con un’ottica fideistica e lasciando ad ognuno trarre le proprie conclusioni), potrebbe anche essere utile.

Io ho una bibbia in casa, me la regalò mia nonna quando facevo le medie, in quanto l’insegnante di religione voleva avessimo quel testo per trattarlo durante le sue ore di lezione… lessi anche alcuni libri per conto mio (quelli più “avventurosi” o “fantasy”, tipo Apocalisse, Ruth e Giona se la memoria non m’inganna… Proverbi e Salmi erano noiosi con la loro mancanza di azione) e sul medio-lungo termine, insieme ad altri fattori, ebbe effetti non molto positivi sulla mia fede.

Ai tempi ero credente (vengo da una famiglia che va a messa ogni domenica, io facevo il chierichetto… fortuna che in casa non arrivavano al punto di recitare il rosario ogni sera, ma avrebbero voluto che pregassi per conto mio prima di andare a letto… però io ero pigro e mentivo su questo aspetto, non mi andava di sottrarre tempo ad attività più interessanti come il gioco o la lettura di alcuni libri di divulgazione scientifica per bambini, con la cui lettura mi piaceva addormentarmi) e la lettura della bibbia mi sollevò non pochi interrogativi: dall’aderenza dei miei comportamenti – e di quelli delle altre persone – con quanto prescritto da dio nel testo, fino alla coerenza di azioni ed ordini della divinità nello susseguirsi delle vicende nei vari libri.

Sentivo pertanto l’esigenza di trovare delle risposte ai miei dubbi per rafforzare la mia fede e riuscire a rispettare maggiormente le regole imposte dalla divinità, anche perché le punizioni che infliggeva a chi disubbidiva erano davvero pesanti e la prospettiva di passare l’eternità in punizione non era certo delle più desiderabili… Presi anche in considerazione la possibilità di chiudere subito la questione comportarmi come volevo per tutta la vita, salvo poi pentirmi e trovare la fede in punto di morte per essere perdonato ed andare in paradiso, però primo non c’era garanzia di riuscire a farlo (mai che muoia nel sonno o stroncato da un malore improvviso), secondo non è detto che dio consideri il pentimento del tutto sincero (e non c’è modo di mentirgli, dato che sa tutto di tutti). Dovevo assolutamente affrontare i miei dubbi legati alla bibbia.

Il problema è che, ragionando sul testo senza ricorrere all’aiuto di una persona preparata nell’esegesi del testo (disciplina altresì nota col nome di arrampicata sportiva sugli specchi), anziché trovare risposte si sollevano altri dubbi, con conseguenze facilmente immaginabili…
Questi dubbi, sommati alla difficoltà di armonizzare il proprio stile di vita alla troppo esigente legge divina, nonché al mancato o incoerente rispetto della stessa persino da parte delle gerarchie religiose (di certo non è un buon esempio quello che danno al fedele), aggiunta una formazione liceale di stampo piuttosto laico (dovrò sempre dire grazie alla scuola pubblica dove ho avuto una bravissima insegnante di filosofia che affrontò l’insegnamento con un occhio di riguardo alla filosofia della scienza, evidenziando le arrampicate sugli specchi e l’incoerenza della cosidetta “filosofia della religione”, insistendo in particolare sul tema del libero arbitrio in autori come Sant’Agostino), sommata ad una lezione di storia in prima liceo sulla civiltà Ebraica (in cui le origini della divinità ebraica furono fatte risalire ad una delle divinità protettrici che ogni famiglia di pastori avrebbe avuto agli albori di quella civiltà… credo sia stata la lezione più importante in assoluto in cinque anni di liceo; trarre il collegamento dall’ebraismo al cristianesimo è stato un passo immediato) ebbero effetti devastanti sulla mia fede.

La formazione di stampo scientifico e laico si sono rivelate fondamentali nel mio cammino verso l’ateismo, ma la lettura di alcuni passi della bibbia ha creato un bel terreno fertile per questo percorso di allontanamento dalla superstizione.

Nel mio caso la lettura della bibbia è stata utile per aprirmi gli occhi sull’assurdità della religione; credo che più si conosce la religione e più si sia portati a rigettarla: se non avessi mai aperto la bibbia e fossi stato uno di quelli che vanno a messa a natale e pasqua, probabilmente mi dichiarerei cristiano cattolico “per tradizione” pur non sapendo cosa voglia davvero dire e comportandomi in modo “sostanzialmente laico” (ma senza riuscire ad esserlo pienamente).
Temo però imporne la lettura e lo studio a scuola credo che, oltre ad essere di una noia mortale per gli studenti, rischi di essere un’occasione di ulteriore indottrinamento vista la situazione italiana.

Comunque, se fossi al posto della chiesa avrei un po’ di preoccupazione verso la lettura e lo studio della bibbia nelle ore di lezione. Benché sia un testo facilmente reperibile ed accessibile a chiunque senza bisogno di autorizzazioni speciali, non credo che molta “gente comune” lo abbia mai letto (fatte salve le letture ascoltate in chiesa, che sono sempre le stesse con i contenuti più blandi e non fanno testo), suppongo che la maggioranza delle persone che l’abbia letta un pochettino di più appartenga o agli ultrareligiosi (che quindi non si pongono dubbi dalla lettura della bibbia, al massimo radicalizzano i propri comportamenti) o a chi si è allontanato dalla fede. Una maggiore diffusione della conoscenza della bibbia, visto che tanti di quelli che si dichiarano cristiani lo sono “solo a parole”, potrebbe essere devastante per la chiesa, la conoscenza non gioca a favore della religione.

Certamente un po’ di matematica e cultura scientifica in più sarebbero molto meglio della lettura della bibbia, però anche una maggiore conoscenza del testo in molti dichiarano di credere può essere positivo… esattamente come per me si sono rivelate utili certe lezioni dell’irc alle elementari e alle medie in cui venivano affrontate le altre religioni (con l’intenzione di farne cattiva pubblicità), raccontandone la storia (in modo oggettivo nel caso dell’islam, in modo soggettivo per ebraismo e cristianesimo) ed evidenziandone i tratti assurdi: ho applicato gli stessi ragionamenti al cristianesimo quando ho perso la fede; l’unica prospettiva rimasta era l’ateismo (per quanto negativamente pubblicizzato dalla mia vecchia fede), stante che tutte le altre religioni, per un motivo o per l’altro, erano state già ampiamente smontate dall’insegnamento distruttivo ricevuto dalla religione cristiana in proposito.

Caro Roby, sono amareggiato come te per come anche tra la gente comune vi sia ancora una mentalità omofoba, sebbene meno aggressiva, ma in linea di principio con il magistero del papa e del comportamento omofobico espresso a spada tratta da esponenti autorevoli della ccar e del governo e del parlamento italiano.

Tuttavia all’incontro del 13 maggio a Romano di Lombardia, nella sala della Rocca, tenuto da un gruppo gay, ci sono state almeno una sessantina di persone, specialmente giovani, buoni i risultati e comportamento civile rspettoso. C’è ancora speranza per il comune sentire di integrrare anche le biodiversità, si insomma i nostri amici dell’ARCI Gay, prego loro di non offendersi, l’ho detto sarcasticamente contro la mentalità chiusa dei vecchi bigotti che pregiudicano i gay di non essere educativi.

Più volte anche in consigli comunali e tra la gente bigotta vi sono volgari allusioni contro i gay senza rispetto e ritegno, ciò è garvemente diseducativo quando questi atteggiamenti vengono ostentati se sono presenti ragazzi che sono ancora in via di sviluppo della propria personalià, per non parlare del fatto grave che tra tali ragazzi possano in qualche modo esserci chi nascondere comprensibilmente la propria opmosessualità e, quindi, sentirsi non accettati a priori dalle proprie famiglie di estrazione cattolica. E’ questa davvero la mentalità da cambiare, le giovani generazioni rischiano di essere oscurate pregiudicatamente proprio dalla mentalità cattolica ancora vigile in modo oscurantista dagli stessi familiari.

Ecco dove la civiltà cattolica esclude l’umanesimo in nome di dio, proprio a partire dalle fasi educative, dalla scuola che discrimina chi non crede o crede in diverse altre sensibilità filosofiche e religiose, ecco dove inciampa la retorica del magistero del papa, proprio nelle fasi delicate della crescita e dello sviluppo della personalità delle giovan generazioni.

Grazie Roby, per le risposte che mi dai di solito, trovo che in alcuni film che tu sai io vedo di solito, vi sono contenuti laici e altamente razionali da far riflettere davvero.

@ Kurt

Sono io che mi sono stufato di rincorrere le tue fandonie.

Quelle di chi, SENZA UNO STRACCIO DI PROVA CHE NON SIA LA RIELABORAZIONE FANTASIOSA DI FANTASIOSI E LIBRI E ALTRETTANTO FANTASIOSI E CONTRADDITTORI CONCETTI, continua a PRETENDERE che una persona COMPLETAMENTE DIVERSA – sia nel corpo sia nella psiche – SIA LA STESSA.
Solo uno tra i tantissimi stupidi concetti (e mi scuso con la parola concetto).
Che si aggiunge alla lista infinita delle idiozie che credi.
Questa è semplicemente un’offesa alla ragione, come quelle che tu e la tua religione DA SEMPRE portate avanti in modo sfacciato, perché questa è la vostra ESSENZA.

E prima di parlare di EVIDENZA sciacquati la bocca. Quel che è evidente a tutti qui, per quanto tu continui a battere i piedi in terra, è come tu rielabori continuamente le tue misserrime idee. Ti è stato fatto notare da tutti. E del resto, considerata la loro sostanza, NON PUOI FARE ALTRO.
E ora escitene pure con la frasetta di circostanza che sfida tutti a dimostrare che non hai detto qualcosa di falso o contraddittorio. Dimostrando di non capire o non voler capire che OGNI risposta, a prescindere da quel che tu pensi al riguardo, è una dimostrazione della falsità e della contraddittorietà di quel che dici. E in sovrappiù – per quel che ci riguarda – della tua irrazionalità e testardaggine (e per me personalmente di disonestà intellettuale).
Questo è un sito ateo se non ti sta bene facci la “grazia” di andartene da dove sei venuto.

PS “controllo” dell’”anima” sul corpo ah ah ah ah CVD
Mi puoi entrare nel dettaglio di COSA sia l’anima e di COME controlli il cervello?
Con un dettaglio pari a quello che pretendi dalle spiegazioni scientifiche.
Magari citandomi il Catechismo della CCAR.
E osi parlare di baggianate….

Concordo con te, Disillusa. Mi domando se c’è qualcuno così ingenuo da pensare che la chiesa, con tutto il lavoro di condizionamento che fa fin dall’infanzia, possa poi spiegare ‘veramente’ la bibbia ai giovani. Se questa onlus ha avuto il placet dalla Gelmini è un marchio di garanzia! Nessuno ha ancora toccato l’argomento: quanto costa? In maniera palese o occulta.

Parlando di bibbia il discorso diventa… ‘scatologico’! 😉

@ tizio

spero tu abbia miglior fortuna, altri hanno provato prima ma pare che costoro non capiscano o vogliano capire.