Dalla Regione Lombardia un bonus a chi rinuncia ad abortire

Su proposta dell’assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli, la giunta regionale lombarda ha deliberato oggi di concedere un assegno mensile di 250 euro per 18 mesi alle donne che rinunciano a una interruzione della gravidanza determinata da problemi economici. A tal fine la Regione ha creato un fondo, denominato “Nasko”, già finanziato con un primo stanziamento di cinque milioni di euro. Le donne interessate a ricevere il contributo dovranno contattare un Centro di aiuto alla vita.

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42 commenti

Fri

Ma che razza di assessorato è??? Comunque, probabilmente mi attirerò gli strali della comunità però in linea di principio non sono contraria a questa proposta. Cioè, conoscendo la giunta Formigoni capisco bene il motivo per cui hanno preso una decisione del genere, però dare un sostegno alle madri in difficoltà mi pare che sia perfettamente in linea con la legge 194. Certo che 18 mesi passano in fretta, e dopo???

Mauro Ghislandi

Il punto cruciale sta nell’ultima frase: “Le donne interessate a ricevere il contributo dovranno contattare un Centro di aiuto alla vita.”. E chi c’é dietro a questi Centri?
Perché non sono invece inviate presso i Consultori pubblici?

Sailor-Sun

Più che altro 250 € al mese finiscono in fretta. Un bambino costa molto di più.
E’ una falsa soluz<ione, un aiuto irrisorio e puramente pubblicitario.

Mia madre ha pensato "fanno finta di voler abortire così hanno un bonus bebè". XD

Stefano Grassino

E poi mica dicono 1500 euro per 5 anni con i quali qualcosina ci fai, magari seguiti da un decente monolocale fino a che il figlio non avrà raggiunto i diciotto anni.

daniele

mutuo sociale subito??? mah…

ok che un figlio costa molto di più di 250euro al mese, ma in 18 mesi gli arrivano in totale 4.500 euro!! Mica poco per chi ha difficoltà economiche e dovrà accollarsi ulteriori spese.

blackfox

> Ma che razza di assessorato è???
Un assessorato che non ha meno senso di quello delle pari opportunità!

Sandra

L’assessore è il cognato di Formigoni, quindi della sua razza… Anche il figlio di Boscagli, Giacomo, lavora da anni grazie allo zio.

Secondo il rapporto del cav ambrosiano (uhm…che nome evocativo), nel 2009 sono state 378 le donne “seguite”, di cui 336 straniere, 235 casalinghe o disoccupate, 6 minorenni, per un numero di parti avvenuti pari a 263.

Sul finanziamento della maternità non sono completamente d’accordo. Mi sembra che in UK siano tante le ragazzine che fanno un figlio e poi vivono di sussidio, uno squallido sistema per il proprio futuro, in assenza di prospettive migliori.

“Lo sforzo della Giunta – aggiunge l’assessore Boscagli – è tanto più significativo in quanto cade in un momento in cui la forte instabilità economica e sociale si può ripercuotere, più che in altri periodi, sulla scelta di molte donne di procrastinare o interrompere una gravidanza”. Per realizzare gli interventi di sostegno alle madri in difficoltà, la delibera ha emanato delle linee guida.
Esse prevedono che, quando una donna presenterà la richiesta di interrompere la gravidanza, qualora questa sia determinata soprattutto da motivazioni economiche, gli operatori del consultorio o i servizi ospedalieri che riceveranno la donna stessa per gli esami pre ricovero e per il colloquio, la metteranno in contatto con il CAV (Centro di aiuto alla vita) per consentirle di conoscere e valutare le opportunità di aiuto. Il Centro le presenterà gli interventi di aiuto che potrà offrirle, sia direttamente sia in raccordo con gli enti locali e le altre organizzazioni del terzo settore.
A quel punto il CAV e il Consultorio familiare, se la donna accetta, stenderanno un “progetto personalizzato” che sarà sottoscritto anche dalla donna e nel quale saranno descritti i diversi interventi attivati o da attivare sia prima sia dopo la nascita del bambino. L’effettiva partecipazione della madre al progetto concordato sarà la condizione necessaria per ottenere il contributo, che potrà essere utilizzato per acquistare beni e servizi sia per la madre sia per il bambino.” (dal sito della Regione Lombardia)

Billy Belial

Ma voi credete che questi soldi verranno dati DAVVERO a chi ne farà richiesta? È tutto un trucco per far superare i primi tre mesi di gravidanza, così l’aborto diventa impraticabile, poi cominceranno gli smarrimenti di domanda, i ritardi di applicazione della procedura, c’è la crisi, l’iniziativa è nuova, un attimo, richiami fra mezzora, e diciotto mesi dopo non c’è più il diritto ad ottenere niente…

daniele

quindi si fa causa e si chiede un risarcimento con cui stare a posto per una decina d’anni.

moreno83

Penso che siano veramente poche le donne che abortiscono per ragioni economiche: alcune il figlio non lo vogliono proprio in quel frangente della loro vita, altre perché non si sentono in grado di allevare un figlio, altro ancora perché hanno già dei figlio e a un certo punto non hanno più voglia di ritornare a cambiare pannolini perché l’età avanza, dunque questi soldi andranno a madri che fingeranno di voler abortire per poi dirsi redente e ricevere i 250 euri al mese, che magari a noi borghesucci sembrano poca cosa ma agli zingari o agli extracomunitari fanno invece molta gola.

POPPER

Al bonus si presenteranno le pro-life in difficoltà economica ma di certo difficilmente andranno in modo equo alle donne che ne hanno davvero bisogno.

Quelle che davvero vogliono abortire senza se e senza ma non andranno a batter cassa ai consultori pro life chiederanno il servizio secondo la 194 e dovranno essere rispettate, non convertite con l’imbonimento di 250 euro o insultate con parole tipo assassine.

Formigoni è un governatore dei piu fanatici di CL, voleva addirittura proibire ogni manifestazione popolare e sportiva in Piazza Duomo consegnandola alla curia di Milano perchè ne decidesse l’uso e il consumo. Potete immaginare a che livelli di clerico-fascismo siamo arrivati!

Soqquadro

Solo fumo. Basterebbe dare un welfare veramente funzionante che dà a chi ha bambini ed è in situazione economica disagiata, un vero aiuto finanziario. A prescidere. Cosa che in Germania, Svizzera, Svezia, fanno già di default. In questo modo nemmeno si pone il dubbio economico sulla questione, perchè il welfare funziona. Per esempio: una lavoratrice tedesca con pargoli a carico ha uno stipendio netto più alto di un già decoroso lordo, grazie agli aiuti governativi. In questo modo ad una donna si pone il dilemma economico? No di certo. Senza fare speculazioni su una questione così personale e delicata. L’aborto per difficoltà economiche (se con questo vogliono fare fumo) non può nemmeno venire pensato in un sistema di welfare funzionante, e senza che nessuno quindi possa andare a fare interrogatorii o pressioni ad una donna incinta.

The best emmia

Preferirei Educazione sessuale obbligatoria a scuola dai nove anni, perché a tredici già tutta la teoria sia conosciuta, e distributori di preservativi obbligatori in tutti i bagni pubblici, scuole comprese.

Tra l’altro sarebbe utile per frenare la diffusione dell’aids, che ultimamente ha accelerato.

robby

questa è la solita politica o idea che un pezzo di pane vende l anima,la base di fondo e un travestito insulto alla liberta delle donne,credono che sono delle pazze,morte di fame,poiche non credono nella liberta delle donne di abortire,e si auto convincono che la natalita a tasso zero,sia un capriccio puro,che puo essere cambiato dal denaro…poi neanche dire non abortire,ti diamo un monolocale ad equo canone,è agevolazione sulla imposte o tasse,…no 250 euro,almeno rimango sempre attaccate a loro,semplice no? e come dare un 1 euro tutti i giorni ai poveri,pensando che escano dalla loro condizione,questa è muffa celebrale della cosidetta “etica”sociale vicino al pensiero pretesco.

Andrea

Ho letto diverse osservazioni interessanti. Me ne viene in mente un’altra: come fa il medico a sapere che la donna non stia facendo finta di abortire solo per avere il bonus? Non mi stupirebbe se una di CL ne fosse capace; d’altronde la condizione di “problemi economici” la raggiunge di sicuro, dato che avrà almeno altri 2-3 figli. Insomma, mi sembra il solito bonus per i soliti noti.

LS

quoto al 100%. anch’io ho avuto lo stesso dubbio.. come si fa a discernere se la futura mamma non ha assolutamente intenzione di abortire… e finge solo per avere il sussidio?
mah?

gigetta

se proprio vogliono far bene le cose l’assegno mensile dovrebbe essere di almeno 1000 euro per 18-25 anni non per 18 mesi

troy

vi cito parte di una canzone di anni fa dei punkreas, certo non gente di chiesa… (1995)

Una situazione demografica
alquanto preoccupante che spinge
il governante a pescare dal cilindro
ed ecco spuntar fuori il ministro
alla famiglia distribuisce premi per
chi sforna un’altra figlia
Anche il cane bianco che continua a
sbraitare dal balcone il suo solito
sermone contro la contraccezione
L’aborto e’ da assassini e la Chiesa
vuole gente purche’ di cio’ che e’
stato non ne salti fuori niente
sulle guerre gia’ passate, i massacri
e le crociate le indulgenze che da
sempre son pagate
sono tutti attori preparati
dei falsi preoccupati

stefano b.

non ci meravigliamo
pagano per coercizzare
pagano per trombare
e comunque dicono che è una libera scelta della donna
fatto salvo che poi, da quanto dichiarato dal Monsignor Vincenzo Franco, vescovo Emerito di Otranto, sulla condizione delle donne nel nostro paese si evince che nei loro confronti esiste una misoginia cronica dogmatica –

da l’unità 01/06/10-
Monsignor Vincenzo Franco:
“Purtroppo i tempi sono radicalmente cambiati e direi in peggio, con donne spesso ribelli nel nome di un femminismo esagerato, che pretende di cambiare il corso della natura e della storia. Non lo dico io, ma San Paolo (ah, bè!): la donna sia sottomessa al marito che rimane pur sempre il capo della famiglia non per capriccio, ma per rispetto di un ordine costituito (costituito da chi?). Queste cose, che non ho inventato io, ma sono nella scrittura (dei cessi negli autogril), andrebbero ribadite con maggior fermezza, ma oggi spesso si sorvola per quieto vivere”

ma sto vescovo cos’è? un imam talebano?

esperantio

E poi non ci sono i fondi per la scuola e la ricerca,o per la sanità? Farabutti!!!!!!

Andrea

Non ci sono i soldi per la scuola pubblica, perchè per quella privata ce ne sono tantissimi, in quanto il 90% è in mano alla chiesa o enti a lei affiliati.

Ciao a tutti

lorenz

Proposta indecente e ipocrita, come ogni atto di Formigoni, il Devastatore lombardo. Questa è una regione sovrappolata, sovrainquinata e sovraimmigrata. Non servono certo nuovi marmocchi, per di più se allevati da chi non ha i mezzi.

JaneKraft

I cattotalebani hanno fortissima nostalgia di una condizione di miseria sociale e ignoranza diffusa. Sono perfettamente consapevoli che solo in quel modo potrebbero rafforzare e protrarre nel tempo il loro ruolo.

bosone

ma se una coppia il figlio lo cerca e se lo vuole tenere, non ha diritto ai 250euro? perchè?
se invece finge di voler abortire e poi lo tiene (come aveva pensato fin dall’inizio), i 250€ spettano o no?

stefano b.

al posto di risanare l’economia creando nuovi posti di lavoro con un’oculata politica finanziaria preferiscono dare l’obolo
insomma
la crisi la fanno pagare ai più deboli mentre i ricchi se la ridono con i capitali all’estero
e l’obolo lo danno con i soldi di chi paga le tasse, ovvero i più deboli

intanto i ciellini se la ridono dietro le finestre dello IOR che ricicla il denaro sporco

ma di sicuro l’inferno per loro sarà più duro

…..ma famme nu piacere!!!!!!!!!!!!!!!!! (non so se si dice così essendo io bergamasco)

C.P.

Questa iniziativa, così come le recenti affermazioni del card. Bagnasco in merito al rischio di “suicidio demografico” per l’Italia, costituiscono l’ennesima prova di quel tetragono NATALISMO di matrice (non solo) vaticana, ormai scientificamente del tutto insostenibile (il Paese risulta infatti già sovraffollato, inquinato e in via di impoverimento… per tacere della “bomba demografica” nel Terzo Mondo e delle sue disastrose conseguenze sul piano economico-sociale ed ambientale) ma sul quale tuttora implacabilmente convergono (con poche eccezioni) i “poteri forti” religiosi e politico-economici per mero interesse di bottega…

gutul

Questa è solo propaganda

Se vogliamo più figli bisogna detassare il lavoro femminile. Non si sa perchè, almeno io non lo so, ma c’è una correlazione strettissima tra impiego femminile e natalità.

#aldo#

In un momento in cui si taglia, e si taglia, e si taglia (passando senza troppi ripensamenti sulla vita di tante persone già al mondo) mi sembra un misura molto coerente ed umana. Sì, è senz’altro così.

#aldo#

Ah, dimenticavo… oggi è stata sancita l’intoccabilità (a fronte di qualsiasi sacrificio, pare) delle celebrazioni per il 2 giugno. Bene, ora so che anche una stupida sequela di parate vale più della serenità mi e di chissà quanti altri. Continuino così, i nostri “decisori”, e saranno sempre più amati.

peppe

Anche sotto Mussolini si davano soldi a chi faceva figli… mi sembra un modo più che cattolico di sottolineare la sacralità della vita.

MetaLocX

In linea di massima l’idea non mi sembra malvagia. Ma è vero che 250 euro al mese difficilmente potranno essere sufficienti in questi casi e soprattutto non capisco bene a chi bisogna rivolgersi per ottenere questi finanziamenti.

Sono del parere che migliori politiche del lavoro sono la vera risposta per risolvere vari problemi, compreso il problema di chi non ha possibilità finanziarie per allevare un figlio.

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