Archivi Mensili: Maggio 2010

Regno Unito, in TV uno spot pro aborto

Lunedì 24 maggio, in seconda serata, l’emittente inglese Channel 4 manderà in onda uno spot di trenta secondi con informazioni su un’offerta di servizi abortivi. E’ la prima volta che accade nel Regno Unito, e la decisione ha già suscitato polemiche, come scrive il Guardian: indignate la Chiesa cattolica e le organizzazioni pro-life, che stanno cercando di bloccare la trasmissione, entusiaste quelle pro-choice. La pubblicità è stata realizzata dall’associazione no-profit Marie Stopes International.

Raffiguriamo Maometto

Dopo l’autocensura di South Park e dopo i tentativi di intimorire, picchiare e uccidere  l’artista svedese Lars Vilks, ‘colpevole’, agli occhi degli integralisti islamici, di aver disegnato una vignetta blasfema su Maometto, il 20 maggio è stato informalmente proclamato Draw Muhamad Day, la giornata in cui disegnare Maometto (un’azione, si ricorda, vietata dalla religione islamica). Le raffigurazioni del profeta dell’islam non devono essere state poche, se il governo del Pakistan è stato costretto a oscurare Facebook e YouTube per averle… Leggi tutto »

Sondaggio sull’uso della pillola abortiva

Il sito del Corriere della Sera ha avviato un sondaggio sull’uso dela pillola RU-486. La maggioranza dei votanti è al momento favorevole: su Facebook è stato però creato l’evento “SONDAGGIO PILLOLA RU486”, attraverso il quale si invitano i cristiani a partecipare al sondaggio per votare contro.

Roma, il crocifisso “azzera” la giunta del centro storico

A Roma, il I Municipio è quello del centro storico, il più prestigoso. Un consigliere del PDL, Alberto Paravia (ex AN), ha chiesto che il crocifisso sia affisso nell’aula consiliare, in quanto “ci deve ricordare chi ha ammazzato Gesù”. Immediate le proteste della comunità ebraica e i distinguo dei colleghi di partito, tanto da spingere il consigliere a una frettolosa retromarcia: “non sono antisemita”. Ad andare in crisi è stata invece la maggioranza PD-UDC, perché i due esponenti del partito… Leggi tutto »

Il card. Schoenborn: “discutere del celibato e dei divorziati risposati”

Nel corso di un incontro dei vescovi austriaci mons. Paul Ilby ha chiesto di discutere apertamente del problema del celibato dei preti. Il presidente della conferenza episcopale, il card. Christoph Schoenborn, un ex allievo di Joseph Ratzinger considerato molto vicino al papa, ha dato il suo via libera: “le preoccupazioni di Ilby sono le nostre: sono felice di vivere in una Chiesa dove c’è libertà di espressione”. I vescovi austriaci hanno inoltre costituito una commissione per chiedere che il Vaticano… Leggi tutto »

Aumentano i detenuti musulmani

Secondo un dossier statistico predisposto dall’amministrazione penitenziaria, di cui ha dato notizia il sito Vita.it, gli stranieri detenuti in Italia sono in maggioranza di religione islamica. Dei 18.697 su 24.910 di cui è nota la religione, infatti, 9.838 (oltre il 50%) è musulmano: seguono i cattolici (4.034) gli ortodossi (2.644) e gli atei (433). Il fatto che almeno un detenuto su sette si professi islamico ripropone la questione dell’assistenza spirituale nei penitenziari, attualmente riservata in via ordinaria ai soli sacerdoti… Leggi tutto »

Vigodarzere (PD): retta non pagata, parroco caccia bambina da asilo

Una bambina di quattro anni, figlia di immigrati, non potrà più frequentare l’asilo privato di Terraglione, frazione di Vigodarzere (PD), perché i suoi genitori non hanno pagato la retta per tre mesi. La decisione, spiega il Gazzettino, è stata presa dal parroco e dal comitato di gestione della struttura educativa. Il sindaco Franco Frezzarin, a capo di una giunta di centrosinistra, ha preso le distanze dal provvedimento: “la giunta comunale aveva assunta a proprio carico l’onere di spesa”. La replica… Leggi tutto »

Malawi, la coppia gay è stata giudicata colpevole

Nonostante che il loro caso sia stato adottato da Amnesty International (cfr. Ultimissima del 9 marzo), Steven Monjeza e Tiwonge Chimbalanga sono stati giudicati colpevoli da un tribunale del Malawi di “atti contro natura” e di “oltraggio al pudore” per essere impegnati a vicenda con una cerimonia di partenariato. I due omosessuali rischiano ora una condanna fino a 14 anni di reclusione. Il mese scorso, scrive il New York Times, il presidente del Malawi Bingu wa Mutharika avrebbe affermato che… Leggi tutto »