Sul canale Uaarit di YouTube è ora disponibile il video integrale (pt. 1, pt. 2, pt. 3, pt. 4, pt. 5) del dibattito sul crocifisso andato ieri in onda su RaiUno durante la trasmissione La vita in diretta. In studio erano presenti Adele Orioli, responsabile delle iniziative giuridiche UAAR, don Bruno Fasani, Massimo Teodori e Francesco Agnoli, mentre in collegamento esterno vi erano inoltre il giudice Luigi Tosti e Andrea Olivero.
Dibattito sul crocifisso a “La vita in diretta”
57 commenti
Commenti chiusi.
Il fatto che se parli è comunque importante, qualcosa si sta muovendo nelle coscienze, anche se poi alla gran parte non gliene importa niente, del crocifisso neanche si accorgono.
Visto. L’innamorato di Costantino era penoso, ma regalargli un libro di storia a nome dell’ UAAR? XD
Ho visto anche i cattolicissimi di forza nuova entrare in uno studio in diretta per pestare a sangue un mussulmano che non voleva il crocifisso nella classe di suo figlio.
Sai. “ma regalargli un libro di storia?”: fatica e spesa inutili; la storia hanno incominciato ad adulterarla duemila anni fa; che la storia dell”in hoc signo vinces” sia un’invenzione cristiana posteriore a ponte Milvio (Lattanzio ecc.) e che il segno a forma di croce fosse, nel tardo impero, un segno distintivo, antecedente all’epoca costantiniana, apposto sugli scudi dei corpi militari victores, è cosa sui cui gli storici han discettato da lungo tempo; ma ai soggetti in mala fede come Agnoli che gliene cale? son convinto che sostenga ancora l’autenticità del Constitutum Constantini…
Secondo te è in malafede o non ci stà proprio con la capoccia?
unico simbolo repubblica italiana:
http://1.bp.blogspot.com/_gjJLSWKcrxQ/Se7r8xk5JhI/AAAAAAAAAtw/0YqOlcXtlWg/s320/Emblema+Repubblica+Italiana.png
Giovanni
Non questo?: http://images2.wikia.nocookie.net/__cb20080529125540/nonciclopedia/images/6/60/Stemma_RDB.jpg
fortissimo fiertel91, mi piace la tua immagine della nostra Repubblica, ma le banane sono ancora per scimpanzé politici ed ecclesiatici che si arrampicano su tutto e tutti tra di loro e che si tolgono le pulci dai propri reciproci fondoschiena.
Il prete di questa volta era più ragionevole di Don Pieracci… forse hanno capito che uno che considera il vandalismo “una forma di comunicazione” non aiutava la causa.
Tutto sommato, tolto quello che scrive per Avvenire e Il Foglio, che argomentava un po’ a vanvera, è stato un dibattito più ragionevole del solito.
Adele ottima come al solito e ho apprezzato molto anche le conclusioni del giudice Tosti.
Dai che stiamo crescendo!
“il prete di questa volta…”: direi soprattutto più educato, più colto e meno cialtrone (e quindi un po’ più pericoloso…); bravo anche Teodori, pacatamente tranchant; e Adele, sempre brava, ha fatto bene a ricordare gli attacchi cui siamo stati e siamo sottoposti; ma il suo, giustissimo, riferimento al muro bianco quale tutela dell’uguaglianza e del rispetto dell’unicità individuale, temo sia stato compreso da pochi o, come nell’intervento finale di Olivero, sfalsato e accusato di uccidere la memoria storica e l’etica dello Stato (come se memoria ed etica necessitassero di pinzillacchere appese qua e là…).
Considera che Adele stà crescendo di trasmissione in trasmissione, come sottolineavo a mia moglie e per noi è oro colato avere una persona pacata ma che con due parole, dette con tonalità chiare ed a tutti comprensibili riesce ad esprimere concetti lucidi. Avranno compreso in cento persone perche il livello culturale in italia è quello che è? Per me è già un risultato.
credo anch’io che dire muro bianco sia stato poco comprensibile alla “massa”; meglio sarebbe stato parlare di muro pulito. Ma comunque Adele è stata la più pertinente. Brava
Non ce la faccio a guardarlo, ho cliccato ma la faccia di Sposini mi indispone troppo, quindi la mia riflessione non è sui contenuti della puntata.
A me sembra che sia molto utile agli abitué di raiuno e simili che simili dibattiti vengano trasmessi: si tratta di discorsi di pancia, e il crocifisso per il telespettatore medio di sposini è un simbolo emotivo. Discutere sull’eventualità di toglierlo, per l’anziano spaurito da una serie di cambiamenti sociali, provoca una reazione di chiusura. A livello di idee, secondo me, gli atei sono perdenti: perché anche il “cattolico” disposto a concedere che il crocifisso non è necessario in un luogo pubblico, vi dirà che male non fa, che c’è sempre stato e fa parte della storia ecc.
Al contrario, Report di domenica sera è stata efficace, anche se per forza di cose un po’ veloce. Io credo sia piu’ utile un approfondimento sul lato finanziario (che raiuno non trasmetterà mai). E la Gabanelli è stata molto abile nel non condurre una battaglia a tutto campo contro la chiesa, distinguendo tra le gerarchie e i sacerdoti che sono vittime dell’avidità dei loro capi.
Anche sul discorso della pedofilia del clero quel poco che ho visto in tv (lerner e santoro) è stato superficiale e privo di spirito critico, lontano anni luce da dibattiti come quelli della BBC. E manca la visione dall’interno della chiesa, mi sorprende che nessun giornalista abbia approfondito il discorso degli abusi che avvengono in Africa: le stesse suore avevano denunciato anni fa il clima di abuso di autorità dei preti (per citarne uno, una suora era morta in seguito all’aborto a cui il prete l’aveva costretta), e possiamo immaginare cosa succeda nei seminari, dove convergono bambini in una fuga dalla miseria. In tempi di aids, si cercano “lidi” sicuri.
“Discutere sull’eventualità di toglierlo, per l’anziano spaurito da una serie di cambiamenti sociali, provoca una reazione di chiusura.”
Per l’anziano. Ma per le nuove generazioni? Vederlo imposto solo perche’ altrimenti l’anziano se ne duole non e’ una grande motivazione.
Inoltre, alla fine dei conti lo si vorrebbe imporre nei luoghi istituzionale perche’ religione della maggioranza: ma questo porterebbe a imporre simboli musulmani in certi comuni e certe scuole, visto che l’islam potrebbe superare il cattolicesimo. A quel punto, gli stessi anziani, non e’ che rimpiangeranno quanto scritto dalla sentenza della Corte europera dei diritti dell’uomo?
” ma questo poterebbe a imporre simboli musulmani in certi comuni e certe scuole visto che l’Islam potrebbe superare il cattolicesimo “….
Ma è proprio quello che dico di continuo da anni attorno a me e su siti internet !!!
Guardate in Francia la battaglia che fanno gli islamisti nei posti dove sono in maggioranza ( Roubaix in Francia è da diversi anni a 52% musulmana!)
Pero nessun simbolo religioso musulmano o veli o croci nelle scuole grazie alla legge sulla laicita del 1905 !! Ma é un problema tipico italiano di non vedere più lontano dalla punta del naso .
Pretendere che la RAI divenga BBC è un sogno.
Lo scrivo con tristezza infinita.
Sandra, tempo addietro ad un nostro banchetto a Largo Argentina ho fatto una lunga chiaccherata con una diciottenne. Sono poi andato da mia moglie lì vicino e le ho detto: hai visto quella ragazza quanto era carina? Avrebbe potuto andare in giro tirandosela a più non posso tanto era ben fatta. Posso dirti cara Sandra che è stata una soddisfazione capire la grossa quantità di materia grigia che albergava dentro quella scatola cranica. Ecco perche mi sento di riprenderti e dirti di non essere pessimista. in mezzo a molte coccodè ci sono donne che non usano il sedere ma la testa e non sono poche. I signori che comandano vogliono farci credere questo ma la verità è un’altra, non scordiamocelo.
Il 30 giugno la corte europea dovrà esprimersi sul ricorso presentato dal governo italiano.
Possiamo in qualche modo – come singoli cittadini – esprimere il nostro dissenso e far arrivare allla corte il concetto che in Italia non tutti approvano tale ricorso ?
Ho sentito nei video giustificazioni deliranti per l’esposizione del crocifisso nei luoghi pubblici
Simbolo della nostra cultura ?!? Quella delle crociate ? L’elogio di Costantino !
Proprio oggi ricorre la festa della Repubblica, facciamo per favore valere la nostra Costituzione , l’esposizione del crocifisso nelle nostre scuole è un sopruso alla libertà della persona, è un ulteriore favore che lo stato italiano rende al vaticano.
Sicuro che Sposini non sia dei nostri e finga per poter fare delle trasmissioni sul crocifisso? Ne ha già fatte 3 o 4 quando l’andazzo generale di Vaticalia è piuttosto quello di tacere, insabbiare, non destare le coscienze…
ci ho pensato pure io. per assurdo…
http://ilfilosofobottiglione.wordpress.com/2009/12/31/crucifixion/
uccidere la memoria storica e l’etica dello Stato……
ma perchè non ci uccidete tutti? Avreste finalmente un bel pensiero unico statale….
Insisto, perché non la bandiera italiana sull’altare e la foto di Napolitano accanto al tabernacolo?
Io la risposta la so….
insisto, perchè nulla? non è mica una bacheca, lo spazio sopra la cattedra (e poi a me quell’ometto insignificante di napolitano da fastidio e le badiere nazionali fan venire l’urticaria)
Non hai capito, per me va bene nulla, è a loro che non va bene Napolitano e la bandiera (in chiesa) 😉
Io sono Neo-Pagano (quindi potete immaginare la mia opinione su costantino), il simbolo che caratterizza la mia corrente spirituale è il pentacolo o pentagramma. Ora, laddove io ancora frequentassi il liceo e desiderassi apporre il mio caro simbolo accanto alla croce e inoltrassi dunque relativa richiesta al preside dell’istituto, quale risposta riceverei?
O mi sarebbe permesso (sì certo come no) e allora verrebbe aperta la via al principio secondo il quale chiunque può affiggere nei luoghi pubblici il simbolo che più gli aggrada (il che non è un’idea così spregevole a mio avviso: istituendo degli opportuni metodi tramite i quali rilevare le preferenze che l’utenza di quel determinato servizio nutre nei confronti dei vari simboli religiosi può risultare possibile scegliere se e quali di essi apporre sulle pareti, anche se ammetto che si tratta di una soluzione un po’ intricata e complessa da attuare!).
Oppure mi sarebbe vietato, il che rappresenterebbe una palese violazione della Costituzione: perchè il crocifisso sì e il pentacolo no? Mi potrebbero rispondere: “Perchè così desidera la maggioranza!” Potrei anche accettare tale risposta ma esigo che mi venga mostrato un documento che attesti quest’affermazione, una raccolta di firme, una votazione, una prova tangibile che la maggioranza di coloro che frequentano quella determinata scuola desidera il crocifisso e solo il crocifisso!
Insomma le soluzioni sono numerosissime e non si riducono all’alternativa “crocifisso sì – crocifisso no”, e io trovo che solo una di tutte queste soluzioni risulti inaccettabile in quanto totalmente arbitraria ed infondata: quella di mettere solo il crocifisso a priori.
Io dico: o non si mette nessun simbolo religioso;
o si mettono tutti (un po’ complesso però teoricamente non una cattiva idea);
o si mettono tutti e solo quei simboli che sono stati richiesti esplicitamente da almeno una persona;
o si mette solo quello richiesto dalla maggioranza.
Ma metterne solo uno così, a priori, senza una base, è arbitrario, ingiustificato, insensato, assurdo, e anche incostituzionale e anti-democratico dico io!
Il tema sulla “maggioranza” a me sembra chiaro che non sia perseguibile, proprio perché è chiaramente anticostituzionale.
Mettere tutti i simboli affiancati sarebbe politicamente corretto (ma fattibile?), ma francamente penso sia estremamente offensivo per qualunque religioso e potrebbe creare anche più problemi di quelli che si vorrebbe risolvere.
Mettere solo i simboli esplicitamente richiesti rimedia all’affollamento, ma ripresenta altri problemi già citati.
La strada del muro bianco mi sembra la migliore e non ci vedo reali controindicazioni. L’unico simbolo che metterei è quello della Repubblica Italiana, sotto la quale vengono tutelate tutte le confessioni religiose.
Sì, senza dubbio quella del muro pulito o con il solo simbolo della Repubblica Italiana è l’idea più semplice e sensata.
Perché così in pochi comprendiamo che la religione dev’essere un fatto personale e privato? Temo di conoscere la risposta: la religione cristiana non è mai stata un fatto personale e privato, tanto meno dopo costantino “il grande”.
La chiesa cattolica ha veramente poco a che vedere con la Spiritualità, tanto che mi chiedo se sia legittimo parlare di “religione” cattolica e non di “associazione”, o “partito” o “impresa” cattolica.
Non è mai stata varata una legge in tal senso proprio perchè essa sarebbe incostituzionale! Prova ne sia che c’è sempre stata una maggioranza parlamentare schiacciante a favore del crocifisso. Anche oggi che tutto il parlamento è schierato contro la sentenza cepu (a parte i soliti quattro gatti) non si pensa affatto ad una legge che imponga il crocifisso a meno che i giudici europei facciano autogol….
Se così sarà avremo la definitiva consacrazione del gesù fascistoide a tiranno delle coscienze dei vaticalioti
Eresiarca. mettere il solo simbolo richiesto dalla maggioranza sarebbe comunque antidemocratico perché non tutelerebbe le minoranze, tutela che è elemento essenziale di una vera democrazia. Ma il problema fondamentale rimane quello dello spazio pubblico, quello dei luoghi istituzionali, che non devono avere altri simboli che quelli dello Stato; in uno Stato veramente democratico e laico la /le religione/i debbono essere circoscritte alla sfera del privato e ai luoghi di culto deputati.
In realtà più che proporre le altre opzioni volevo mostrare come per tutte una qualche forma di giustificazione razionale potesse essere rintracciata (anche se non sufficiente), mentre quella attualmente adottata in Italia risulta l’unica che possa dirsi evidentemente, chiaramente, palesemente e totalmente assurda: non esistono appigli, cavilli, argomentazioni o scappatoie (mentre le altre idee almeno qualcosa di sensato l’hanno). In fondo dunque sono d’accordo con te, e aggiungo anzi che se una religione è veramente tale, cioè una forma di spiritualità, non dovrebbe nemmeno sentire il bisogno di collocare il proprio simbolo in luoghi pubblici, statali, quindi il cattolicesimo nel momento stesso in cui pretende questo privilegio dimostra tutta la sua lontananza dall’autentica, genuina, sana spiritualità umana.
Costantino millantato cristiano è un idiozia di prete.
La storia ci dice altro ,,, ad iniziare con dichiarare una favola il segno della croce nel cielo sognato la notte prima della sua vittoria su Massenzio.
Si dà il caso infatti che Massenzio poteva contare nel suo esercito in difesa di Roma oltre che sui fedeli pretoriani anche sulla Legio Partica di stanza ad Albalonga a pochi passi dalla capitale, l’unica Legio situata in armi presso Roma, e si dà il caso che questa Legio era formata tutta da legionari Parti storicamente adepti di Mitra, il dio solare proveniente da quella regione orientale, molto simile nel mito e nel culto al cristo giudaico.
Ora al momento della battaglia l’ordine dato da Costantino di innalzare il simbolo di Mitra ( la croce ) nei labari, ebbe evidentemente un altro significato che quello che gli hanno attribuito i cristiani, ovvero quello di un segnale chiaro alla Legio partica di schierarsi con lui dopo gli accordi segreti stabiliti nei giorni prima della battaglia ,,, il tradimento della Legio Partica di stanza ad Albalonga !
Che fu l’unico motivo che segnò la sconfitta di Massenzio per il trionfo di Costantino.
Costantino morì pagano, se usò la religione più in voga ( Mitra prima e il suo simile Cristo poi ) fu solo per esigenze di imperio ,,, la sua conversione son chiacchiere di prete .
Certo che non si convertì, benché siamo in pochi a saperlo, però quanti danni ha provocato favorendo proprio QUELLA religione, la più assetata di potere tirannico! Dopo di lui nulla sarebbe stato più lo stesso…considero IV e V secolo come uno dei periodi più tragici dell’umanità…
pure nell’VIII/IX non scherzavano: le balle e i falsi che si sono inventati!…
Io scommetto che la maggior parte della gente neanche si accorge se in una classe o in un luogo pubblico c’è un crocifisso oppure no. Il problema è che in Italia non esiste il concetto di Ateismo, cioè di una persona che pensa che Dio non esista e che venga messo sullo stesso piano dell’oroscopo e di Babbo Natale.
E non esiste quel concetto perchè nella scuola pubblica c’è quel crocifisso…..
Se si fa passare che quella etica è l’unica VERA e che quella degli altri non è che una eresia, uno scivolamento verso posizioni non lecite e consentite dal Dio cattolico (considerato il solo e unico Dio) non se ne verrà mai fuori.
L’attacco al crocifisso è FONDAMENTALE perchè si parli di ateismo. E credo che affiancare ad esso una scritta con su scritto Ateismo renderebbe un servizio migliore che la parete vuota…… Dare testimonianza di sé è molto meglio che restare nel silenzio.
Il punto è che affermare “Dio esiste” o il suo contrario non ha senso di per sè….
ma è invece importante l’etica che ne deriva. Può sembrare banale come affermazione ma atei come Sgarbi non ne sono consapevoli e ragionano da “eretici” ossia da dissenzienti rispetto ad una unica offerta data dal sacro…. (ma è un discorso lungo da forum e non da ultimissime)
sono d’accordo con hexengut, nei luoghi pubblici , istituzionali,
niente simboli religiosi di nessun genere, solo simboli dello stato,
poi ovviamente, nei luoghi di culto ed in casa propria ognuno mette i simboli che vuole
http://www.zenit.org/article-29443?l=english
10 European States Join Italy to Defend Crucifix
Catholic and Orthodox Join in Alliance
STRASBOURG, France, JUNE 1, 2010 (Zenit.org).- The “crucifix trial” in the European Court of Human Rights has given rise to an unprecedented intervention of 10 member States as third parties.
The European Centre for Law and Justice, which was also authorized to become a third party in the court hearing regarding the legitimacy of displaying crucifixes in Italian schools, reported today that ten other States will have this amicus curiae status in the “Lautsi vs. Italy” case.
This case was referred to the Grand Chamber when the Italian government appealed a decision issued by the Second Section of the court last November, which spoke against the presence of the crucifix in classrooms.
These States, all of which are supporting Italy in the desire to overturn last November’s decision, include: Armenia, Bulgaria, Cyprus, Greece, Lithuania, Malta, Monaco, San-Marino, Romania, and The Russian Federation.
The third party status allows the States to submit to the court their written and oral observations as official parties to the case.
The court’s Grand Chamber will hold a public hearing on June 30, and the final judgment on the case is expected by the end of the year.
The director of the European Centre for Law and Justice, Gregor Puppinck, stated in a communiqué today that this is “an important precedent in the practice of the court, because usually member States abstain from intervening, or intervene only when the case affects a national of their State.”
“The Lautsi case is unique and unprecedented,” he continued. “Ten States are in fact explaining to the court what is the limit of its jurisdiction; what is the limit of its ability to create new ‘rights’ against the will of the member States.”
“This can be seen as a kind of counter-balancing of power,” he explained.
The communiqué also noted the “tremendous importance” of the fact that this is “an unprecedented alliance between Catholics and Orthodox countries in the face of the liberal and secularist ideology.”
“Those countries are uniting their forces to protect their religious heritage and freedom to reaffirm that the Christian symbols have a natural right to be displayed in public within Christian countries,” it added.
The center pointed out that the court’s role is to apply the European Convention on Human Rights, which says nothing about “duties to secularize education in Europe” nor about “the nature of the relationship between the State and the church.”
Il prete: ma quale fastidio può dare…….
perchè esprime principi e scelte etiche contrarie alle mie e dunque NON PUO’ RAPPRESENTARMI
… Se da solo è come se lo Stato si facesse garante dei soli cattolici
… Se da solo è come se la scuola insegnasse ai giovani che QUELLA scelta etica è la sola possibile e giusta….
E che Ca.z.zo
“Armenia, Bulgaria, Cyprus, Greece, Lithuania, Malta, Monaco, San-Marino, Romania, and The Russian Federation.”
Ah beh la Top 10 delle belle nazioni XD
Ma poi la Grecia non avrebbe di meglio a cui pensare?
Scusate, ma non ci sono problemi di copyright? E’ lecito mettere questi video in rete?
Una risposta forse sarebbe gradita..
onestamente non lo so.
ma so che youtube ha un sistema di riconoscimento di copyviol molto efficiente.
ho caricato un video che conteneva parzialmente contenuti di un trailer di film e mi è arrivata notifica via email, alla pubblicazione, che il mio video poteva avere contenuti con diritti registrati da altri.
la policy di youtube però non è quella di bloccare il contenuto, fintanto che non arriva una protesta (dagli utenti ma soprattutto dal detentore dei diritti)
Un bel muro bianco è sempre meglio, senza il crocifisso come voce “arredamento”, sarebbe già una conquista laica, e per sottolineare la sovranità dello stato laico indipendente dal vaticano sulla cattedra al centro metterei il simbolo della repubblica ben inchiodato.
http://1.bp.blogspot.com/_gjJLSWKcrxQ/Se7r8xk5JhI/AAAAAAAAAtw/0YqOlcXtlWg/s320/Emblema+Repubblica+Italiana.png
Evitiamo di mettere la foto di Napolitano se è possibile, è un presidente che in alcuni momenti ci ha lasciati orfani della Costituzione e ultimamente sembra fare il cavilloso su alcuni decreti del governo ma poi finisce per firmarli.
Riproduzioni di dipinti famosi di arte sacra e laica esempio: crocifisso di VCimabue e Gioconda di Leonardo, su una parete laterale, chi potrebbe dire nulla ?
Al posto dell’attuale crocifisso il simbolo della Repubblica e dell’Europa e magari anche della Regione e del Comune.
Ci guadagnao tutti e non ci rimette nessuno, perché non fare una proposta così.
sgarbi una volta, per difendere il crocifisso nelle aulee, ha tirato in ballo il cristo morto di Mantegna.
inutile ricordare che quella è un’opera d’arte, commentata, studiata, specchio dell’epoca, realizzata finemente, celebre, rispettata.
mentre invece il legnetto incrociato col cadaverino di plastica made in taiwan NON può essere assimilato all’arte.
non ci vedrei nulla di male a vedere riproduzioni di opere d’arte in classe (ma intendo un’opera selezionata tra tutte, dal cristo morto di Mantegna, alla primavera del Botticelli, passando per espressionisti…).
Cari amici, meglio una parte bianca, ne il mantegna e neppure un Botticelli in classe potrebbero essere considerati patrimonio culturale italiano, ma voci di arredamento o di cancelleria. E poi certe opere che rappresentano il crocifisso possono essere al massimo presentate durante l’ora di disegno.
Bene, opere di arte sacra e arte profana, e niente simboli religiosi, verrebbero accontentati tutti.
Questa potrebbe essere una vera strategia vincente, si alle opre d’arte sacra-profana sulle pareti laterali, no ai simboli !
Diffondiamo che l’UAAR è per l’arte tutta, con la par condicio di sacra e profana ma non per i simboli politico-religiosi.
Poi con il tempo i dipinti possono anche cambiare …., natività e dama con l’ermellino, sposalizio della vergine e città ideale, …
Io insisto sull’essenzialmente laico della parete bianca che piace anche alla Orioli.
@ Popper, l’idea non è quella di appendere cose che rappresentino patrimonio culturale italiano, quanto di restituire alla parete una dignità didattica.
da sempre sulle pareti sono appese cartine geografiche, lavori di studenti, cartelloni illustrativi o riassuntivi… anche una bella opera d’arte (nazionale e internazionale) avrebbe dignità di essere appesa.
l’importante è che le opere non vengano “selezionate” in modo da sostituire legnetti simbolici.
ho capito, ma se lasciamo l’arte a discrezione del ministero della Gelmini, quella ci mette anche Padre p, Teresa d’Aavila mentre è in estasi colpita dal dardo divino, oppure ci mette la madonna di Civitavecchia che lacrima per i 5 in condotta degli alunni o per quelli che non si avvalgono dell’ora di religione.
fosse dipeso da me, una così non avrebbe mai messo mano all’istruzione
e neanche agli arredi.
e comunque insisto sulla teoria che le persone come don pieracci sono una benedizione per la causa atea.
Io non sono del tutto sicuro che il don sia un credente, sicuramente fa parte di un potere.
L’UAAR è a volte ingenua nel contrastare l’idea di Dio, ci sono più atrei in chiesa che fuori !
Ci vuole una strategia più intelligente e furba, quelli la sanno lunga.
Manuale per la strategia laica.
1- attaccare l’avversario dove è più vulnerabile
2- evitare azioni antipopolari
3- andare incontro ai desideri dei giovani
4- coinvolgere gli interessi dei poteri forti e politici
5- ricercare il più ampio sostegno popolare
6- parlare di interessi pratici (8×1000 da intascare anziché dare)
7- ricercare la massima convergenza di forze laiche
Questo se si vuole realmente vincere e ci vorrà tempo, altrimenti l’UAAR diventa una osteria di atei che si sborniano con chiacchierate sui principi ideali, poco sentiti dalla gente, la quale è ormai indifferente alla religione e alla filosofia ateo-agnostica.
il prete e l’ignobile che siede alla sinistra di Teodori sono di una ignoranza e malafede sfibranti. Se fossi stato il giudice Tosti non avrei retto e li avrei tacciati di ritardataggine perche’ dopo la sua spiegazione cristallina, il sentire i due caproni riaffermare mostruosita’ giuridiche sinceramente fa perdere la pazienza anche ai migliori.
non lo so come si possa reggere un ambiente del genere in cui passa l’idea che le diverse affermazioni sono equivalenti, mentre c’e’ un sottogruppo ben riconoscibile di subumani (cerebralmente parlando) che ripete una tiritera sbagliata, e dopo che gli e’ stato spiegato per bene.
Altra chicca del prete è quella per cui non tutte le offerte etiche hanno la stessa dignità ….
e giù un attacco all’islam tanto per sviare il discorso da noi, dagli ebrei, dai protestanti……Sarebbe stato interessante sondare il suo parere su ciò che egli ritiene sia l’offerta atea….e rimbrottarlo a dovere tanto per calare giù le carte e non sembrare di giocare sempre una mano infinita dando l’impressione di non avere un punto ma solo un bluff