USA, scuola cattolica licenzia insegnante atea

Abby Nurre, 26 anni, insegnante di matematica presso una scuola cattolica di Fort Dodge, in Iowa, è stata licenziata. Le autorità scolastiche, scrive il Des Moines Register, l’avrebbero infatti individuata su un social network ateo, per poi scoprire su Facebook che non crede in Dio. “Non avrei mai pensato che una cosa del genere avrebbe messo a repentaglio il mio lavoro”, ha dichiarato la donna. La portavoce della diocesi di Sioux City ha dichiarato che la scuola, licenziandola, “ha preso la decisione appropriata”.

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33 commenti

Sai

Beh in Iowa il 15 % è ateo, ed è uno stato che prevede i matrimoni gay, perciò in una nazione di cristiani fondamentalisti il licenziamento non mi sorprende.
Comunque che ci facevano questi sui social network atei? E poi non è illegale?
Se avessero licenziato un nero? Bah! Cristiani, meno sono meglio si vive.

POPPER

appunto, cosa ci facevano lì i gerarchi della scuola cattolica, e perchè non si sono autolicenziati loro?

Ecco ormai palesato in tutto il mondo cosa è il cistianesimo e il cattolicesimo in particolare; per quanto riguarda l’islamismo anche li i moderati si stanno assottigliando lasciando spazio a rigurgiti fondamentalisti che cavalcono la crisi economica approfittando di essa per attaccare l’Occidente.satana, dove tuttavia loro sono stati accolti bene e hanno un lavoro (e bravo il diavolo democratico quando fa comodo ai fondamentalisti che intedono per democrazia solo i propri diritti di culto), ma pretendono di imporre le leggi coraniche anticostituzionali e discriminanti ogni diritto umano non prevista dalle sure integraliste.

Si assomigliano moltissimo le relgioni monoteiste e hanno tutte un solo scopo: l’ordine divino imposto a tutti e l’eliminazione delle disarmonie, cioè noi e i gay.

FedeB

Io che sono ateo e gay devo cominciare a preoccuparmi?
Sono una doppia disarmonia… aha

lacrime e sangue

Ah, la carità, la dolcezza e la misericoridia dei cristiani…

Lasciano sempre il segno: le cicatrici.

Congo

Sì, però non dimentichiamo che era una insegnante di matematica!
Avrebbe potuto traviare gli alunni con asserzioni come: 1+1+1=3 e non 1+1+1=1

faber

Certo!!!Poi il dogma della trinità come lo spiegavano????? 😀

Soqquadro

Ma è una discriminazione bella e buona. Questa insegnante nemmeno ha fatto coming out al lavoro, sono andati a cercare cosa scrive su internet durante il suo tempo libero. E’ fascismo.

nullità

…peggio.

queste autorità scolastiche andrebbero licenziate al posto dell’insegnante, se hanno così tanto tempo da perdere per cercare gil altri professori in giro per la rete.

peppe

Immagino la reazione dei mente-cattolici se fosse successo il contrario: un insegnante cattolico licenziato in una scuola, udite udite, a-confessionale…

Feccia.

Painkiller

Dipende se la scuole è private e il suo statuto prevede di essere fedeli cattolici per potervi lavorare direi che:
1) L’insegnate ha truffato la scuola mentendo sulla sua fede
2) E’ anche pirla perchè tutto ciò che si pubblica su internet salta fuori.

Andre1

Bisogna comunque che tali regole non siano discriminatorie. Se creassi un mio club non potrei mettere fra le regole come requisiti per l’iscrizione allo stesso il colore della pelle di una persona, similmente non posso farlo per la religione.
Diverso il caso se la professoressa avesse fatto “propaganda” atea nella scuola, ma se l’istituto cerca un insegnante di una tale materia, non può fare selezione fra le persone se non sulle competenze delle stesse. Almeno in uno stato dove i diritti dei cittadini sono rispettati in toto.

#Aldo#

In una ipotetica scuola comunista, dunque atea, si potrebbe (in Italia) rifiutare l’accesso a un insegnante credente su base religiosa? No. Scoppierebbe un pandemonio d’accidenti. Per reciprocità, non dovrebbe essere ammesso il licenziamento per la ragione opposta. Ma l’accadimento descritto nell’ultimissima non riguarda l’Italia, per cui può essere che negli USA vigano princìpi diversi.

Giusto per sottoporre il principio alla prova dell’assurdo: cosa pensereste di una scuola cristiana che licenziasse un docente scoprendolo induista? E cosa di una scuola coranica nella quale fosse licenziato un docente perché scoperto cristiano? Si tratta di casi completamente simmetrici che dovrebbero fornirci suggerimenti preziosi sulla linea di condotta da seguire.

zel

Dipende se la scuola era statale, o privata cattolica con un proprio statuto e regole interne.

moreno83

Si dia il caso che uno possa avere tutte le regole interne che vuole, ma che comunque non possono andare contro principi costituzionale, ora penso che anche negli usa abbiano un principio di non discriminazione nei confronti della propria posizione religiosa.

Sergio

C’è scritto che era una scuola cattolica, perciò non può fare l’ingenua. Ha ragione Painkiller.
Ogni gruppo stabilisce le regole di appartenenza al gruppo. Non ci si può fare assumere in Vaticano come divorziati. Molte regole di tanti club sono cervellotiche, ma nessuno obbliga ad iscriversi a questi club.

Bisogna tener conto del fatto che ormai il Grande Fratello è una realtà. Io mi ritrovo su Google per alcune lettere ai giornali! E anni fa si era parlato del sistema americano di controllo di tutto il traffico email mondiale. Le proteste sono rientrate abbastanza in fretta. Tutti i messaggi per email, tutta la vostra corrispondenza elettronica è letta da qualcuno o da qualche macchina (anche se è lecito dubitare dell’utilità di questi controlli).

fiertel91

Se la tua argomentazione fosse corretta, allora basterebbe inserire una clausola contrattuale che legittimi l’apartheid e tutto sarebbe lecito.

Sergio

Be’ non si psssono inserire in un regolamento o contratto norme illegali come l’apartheid. Dunque non tutto è o può essere lecito.

Mi riferivo ovviamente a regole un po’ strane forse, ma non proprio illegali.

Domanda: si può esigere la castità dai propri affiliati come fa la Chiesa? In teoria e pratica sì, però si potrebbe argomentare che una tale richiesta viola i diritti umani (la repressione della sessualità va contro la natura umana, altera il comportamento, può favorire patologie ecc.).
Anche esigere che i professori di una scuola cattolica non possano essere divorziati è forse illegale o discutibile poiché il divorzio è legale nella nostra società (in Italia dagli anni Settanta).

Toptone

Ti sbagli. Anche perchè è da verificare SE la scuola cristianista in parola prende contributi federali o statali.

Come è ingiusto che una scuola licenzi un nero perchè nero, è altrettanto ingiusto che si licenzi un ateo perchè è ateo, a prescindere dal suo rendimento.

Se si fosse scoperto che l’insegnante era lesbica o pro-aborto, non era lo stesso?

Le scuole cristianiste non godono del principio dell’extraterritorialità. Quindi, DEVONO applicare le leggi valide per tutti.

Ora spero che l’insegnante faccia causa e che in Tribunale a questi facinorosi dia una mazzata esemplare.

Roberto Grendene

essendo la scuola privata e ideologica, potrebbe avere regole discriminatorie.
vabbe’, passi

il problema e’ se la scuola o le famiglie che ne usufruivano percepivano finanziamenti pubblici: in tal caso dovevano immediatamente farli cessare, chiedendo indietro gli arretrati.
Se una democrazia liberale finanzia un “progetto educativo”, non puo’ permettergli di licenziare un lavoratore per motivi del tutto personali quali la propria concezione del mondo.

horus

il bello è che sono andati contro la costituzione americana…mha se era per me avevo sguinzagliato gli avvocati…non credo che nel contratto di lavoro ci sia la clausa “credere in una essere superiore” quindi non solo il licenziamento non può essere effettuato ma è anche un episodio discriminazione ideologica, se era buddista e quindi atea l’avrebbero licenziata o bastava votare per i democratici per essere licenziati è una cosa troppo effimera? mha analizzando i fatti ci deve essere per forza qualcosa di più per giustificare un licenziamento di questo genere, mi ripudio di credere che si siano basati solo su quel pretesto è ridicolo

Ciccio

…ma non è semplicemente illegale?

(lascio perdere superflui commenti su questi infimi esseri, che si commentano da soli)

Soqquadro

Il datore di lavoro privato, negli Stati Uniti, può mettere più o meno le regole che vuole. Più o meno, perchè la discriminazione razziale o religiosa non rientrano tra queste. E’ palesemente contro il Primo Emendamento.

moreno83

Già! ma loro ti dicono che lei è atea quindi non si tratta di discriminazione religiosa, ma di discriminazione a-religiosa.

moreno83

Ho letto in due o tre siti americani i commenti a questa news e praticamente tutti trovano normale che un insegnante di una scuola privata possa essere licenziato solo perché ateo, non ho parole, praticamente siamo alla discriminazione legalizzata.

Dalila

Conferma la mia idea sulla fase in cui si trovano gli USA…

Paul Manoni

Secondo me, se facesse ricorso, ben supportata da qualche associazione secolarista americana, riuscerebbe a scucire alla cattoscuola, una cifra discreta.
Non conosco benissimo le leggi americane, ma qui la discriminazione e’ evidente.
Dove sarebbe la tutela della liberta’ di religione, in questo deprecabile fatto???

Giorgio

La tecnica è sempre la stessa: colpire la persona con la massima durezza possibile nelle date circostanze, quando al massimo ci sarebbe da aprire una discussione sulle idee.
Passano i secoli ma l’attitudine persecutoria non cambia; per fortuna cambiano, pur lentamente, le circostanze, e la galera e i falò ora non sono possibili.

ONESTO PRESUNTUOSO

E meno male che i cristiani colpiscono il peccato e non il peccatore!

StefanoM

Mi ricorda un fatto simile di qualche decennio fa: a causa di discriminazioni e intolleranza, degli insegnanti non potevano più esercitare la professione.
Solo che non erano atei, erano ebrei.
E sappiamo purtroppo come andò a finire…

capitano666

Visto che è successo negli stati uniti dove la gente si fa causa per ogni cretinata spero che, in questo caso che serio, l’insegnante segua la tradizione

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