La polizia turca ha arrestato Murat Altun, sospettato di essere l’autore dell’omicidio di mons. Luigi Padovese, di cui era autista. L’uomo, un convertito al cattolicesimo, secondo il quotidiano Milliyet avrebbe sostenuto di aver ucciso il prelato “dopo aver ricevuto una rivelazione divina”. Secondo dichiarazioni attribuite a familiari e conoscenti di Padovese, Altun era da qualche tempo in trattamento psichiatrico, in quanto aveva già mostrato qualche segno di squilibrio. Il governatore della provincia di Hatay, Mehmet Celalettin Lekesiz, avrebbe escluso motivazioni… Leggi tutto »
Archivi Giornalieri: venerdì, Giugno 4, 2010
Napoli: affissi cartelloni mistico-sessuali
Su due strade di Napoli sono stati affissi due cartelloni 6×3, realizzati da Mystica, dall’inequivocabile messaggio sessuale. Rappresentano infatti una donna in evidente stato di piacere, accompagnata da due frasi: “O Gesù voi mi fate languire” e “Cristo mio dolcissimo fa che io sia fecondata in tutte le mie viscere”. La prima frase è attribuita alla beata Brigida Morello, la seconda a santa Umiltà da Faenza. Secondo gli autori, si tratterebbe di una forma di “spiritual advertising”, “che ha come… Leggi tutto »
De Mattei e gli atei
Il vicepresidente del CNR, il fervente cattolico Roberto De Mattei, noto per aver organizzato un convegno di stampo creazionista all’interno della più importante istituzione scientifica italiana, ha discettato di ateismo su Radio Maria, dove tiene une rubrica fissa. De Mattei, dopo aver definito “atea” e “anticristiana” la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo sui crocifissi, ha criticato gli atei militanti che si “affaticano tanto” in campagne antireligiose, mosse da “passioni viscerali”, quando invece “l’ateo che non crede nella vita… Leggi tutto »
Prato: il Comune propone una via per don Aiazzi
La vicenda umana e giuridica dei “concubini” di Prato ha ispirato la giornata dello sbattezzo UAAR. Mauro Bellandi e Loriana Nunziati, sposatisi civilmente nel 1956, furono apostrofati e diffamati pubblicamente dal vescovo, mons, Fiordelli, che nel 1958 fu comunque assolto dalla Corte di Appello di Firenze in quanto i coniugi erano “suoi sudditi, perché battezzati”. Nel 1956 anche il parroco don Danilo Aiazzi lesse in chiesa la lettera diffamataria del suo vescovo contro i “pubblici concubini”. Ora l’amministrazione di Prato… Leggi tutto »