Nuova veste grafica per il sito UAAR

Da oggi il sito UAAR ha una nuova veste grafica. Nei prossimi giorni verranno avviate anche alcune nuove sezioni.

Archiviato in: Generale, UAAR

123 commenti

Fri

Mamma mia che colori tristi! L’organizzazione del testo forse è piu chiara ora, ma la prima occhiata è davvero poco accattivante.

Gaetano

a me non pare… sarà questione di gusti! rilevo però che adesso l’organizzazione della parte testuale è organizzata meglio
ciao

Pietro

A me piace.
i colori sono sobri e la pagina risulta leggibile, attendo le nuove sezioni

Fri

grigio, nero, verde marcio… oh, si perfetti! ai corsi di grafica pubblicitaria di tutte le migliori università del mondo li consigliano per attirare i lettori. Si possono scegliere colori sobri anche senza essere tetri.

CosmoGioisa un Giorno

a me non dispiace. Giusto i colori magari, renderli un pochino più vivaci…non tanto, un pochino

maxalber

Beh, il giallo è IL colore dell’UAAR.
E io francamente non ci vedo tutta questa tristezza…
Il primo impatto mi è piaciuto.
E immagino che ci sia sempre apertura ai suggerimenti 🙂

Ulv

Bella! E comunque è anche questione di abitudine…
Divertente il fatto che in questo momento ci sia una sezione in homepage intitolata “Nel mondo”, il cui unico elemento è un cervello… 🙂

Fri

si, e’ una questione di abitudine, ma uno che per la prima volta accede a questo sito e vede tutto quel grigiume non e’ molto stimolato a rimanerci…

Giona sbattezzato

Per favore fate in modo che i link già visitati CAMBINO di colore (come accadeva prima).

Così uno sa quale pagina ha già aperto.

NON E’ UN DETTAGLIO!!!!

GRAZIE!!!!!!

Giona sbattezzato

Possibilmente intervenite presto, non tra quattro mesi.
E’ una modifica da 30 secondi ed e’ piu’ importante che mettere un tono di colore o una cornicetta.

Ernesto

che c’entra! quei colori sono i più invitanti per un sito.
Così per es. l’università di pisa. o anche la Freedom from religion foundation, il sito di richard dawkins, e molti altri

Felipe-bis

Già, ma c’é un miliardo di siti in toni di blu! Piuttosto inserire il giallo in qualche modo.
Comunque a me piace, ed era pure ora di un restyling.

Gabrasca

penso che quelli di UAAR pensino più a ciò che scrivono che a creare un sito fashion. non soffermatevi sull’aspetto esteriore!

Reiuky

Urko! Bellissima!

Raga, avete un grafico coi contro co…..ni ^_________^

Lasciatevelo dire da uno del settore

Dorian

Trovo molto interessante l’ aggiunta delle frasi dei vari membri UAAR anche se consiglio di aumentarne il numero

Ulv

Sono, per quel che ho visto, dirigenti UAAR. Sarebbe però bello che, come dici tu, potessero “partecipare” tutti i soci UAAR. Chi vuole potrebbe metterci la faccia – letteralmente – e dire per quale motivo difende le cause dell’ateismo e della laicità (ovviamente in maniera propositiva e non offensiva o volgare).

Paul Manoni

A me, tutto sommato piace. 😉
Sembra piu’ pulito e chiaro.
In merito ai colori, penso che non faccia poi tutta questa differenza.
Cio’ che conta e’ la sostanza, mica la vivacita’ o l’impatto dei colori…

Fa’ piacere che tra gli appuntamenti UAAR della nuova veste grafica, ci sia la segnalazione di un evento per cui mi sono speso personalmente.
http://www.uaar.it/node/2154
Soddisfazione infinita, vedere ancora la mia citta’, nominata sul sito UAAR nazionale! 😉
…Se qualcuno passa da queste parti, e’ invitatissimo a partecipare!

Alessandro S.

Paul Manoni scrive:
6 giugno 2010 alle 23:04

A me, tutto sommato piace. 😉
Sembra piu’ pulito e chiaro.
In merito ai colori, penso che non faccia poi tutta questa differenza.

Anche a me piace, rispetto a quello vecchio è stato fatto un notevole passo in avanti.

Cio’ che conta e’ la sostanza, mica la vivacita’ o l’impatto dei colori…

Anzi, un sito con troppi colori, vivaci e ad alto impatto, stanca presto e disincentiva la permanenza prolungata.

ethan

a me la nuova veste piace ; bella anche l’idea delle frasi che scorrono e riassumono il modo in cui ciascun socio intende l’ateismo/agnosticismo: a mio parere la più significativa e che meriterebbe di essere utilizzata come sottotitolo è quella di Carcano

Simone

Secondo me gli aforismi dovrebbero essere estesi anche a quelli di atei agnostici o semplicemente liberi pensatori laici fuori dall’Uaar. Ad esempio ce ne sono un sacco di bellissimi di Dawkins, ma anche tanti altri.

http://www.youtube.com/watch?v=7QPjZsz2W_o

Fate voi, ma non vedo perchè ci si debba limitare solo ai pensieri degli uaarini, quando abbiamo un archivio immenso di perle di saggezza lasciatoci dai liberi pensatori. Dobbiamo invogliare chi entri nel sito a pensare con la propria testa, ad esercitare il senso critico, secondo me limitarsi ai pensieri degli uaarini potrebbe rischiare di sembrare settario e, come detto, è un peccato non inserire anche altre perle di saggezza del libero pensiero.

ΔΙΩRAMA

Voglio una vignetta di Staino e una citazione di Giorgio Villella nei banneroni che compaiono. Vorrei inoltre che il bannerone di Pocar si fregi di una citazione di Pocar e non di Burbank. 😀

Brachigobio

Anche a me piace la nuova grafica. I colori non mi sembrano affatto tristi

Simone

Quanto alla veste grafica, io direi che il nero e l’azzurro dovrebbero predominare 🙂

Stefano Grassino

Da notare l’eleganza dell’impaginazione. I colori sono tenui e questo rende l’associazione come una realtà seria. Io sono un “colorista” ma per me chi ha fatto questo sito ha messo insieme ed in modo equilibrato stile, equilibrio e comunicazione. Consideriamo anche che dei miglioramenti si possono sempre aggiungere……………

Flaviana

d’accordissimo, e’ una veste grafica molto raffinata. Bravi!

Valentino Salvatore

Anch’io voglio metterci una mia citazione, del tipo:

“E’ un lavoro molto appagante: tanti ci chiamano e ci dicono ‘grazie di esistere’. ‘Almeno noi esistiamo’, rispondo” (impiegato sede Uaar)…

😉

Lina Sturmann

Potreste togliere le foto e lasciare solo le citazioni? Le foto, soprattutto di redattori, mi sembrano vanità esagerata. Mi ricordano la pubblicità di un’agenzia di studio-vacanze.

lisa

carino!
suggerimento:
si potrebbe fare una raccolta delle ultimissime della settimana, tipo quella di Beppe Grillo e poterla così facilmente diffondere!
cosa ne pensate?

nullità

mi piace molto e soprattutto, funzionalmente non è uno stravolgimento della versione precedente (come youtube per intenderci)

mi convince però poco il colore dei link, forse andrebbe variata di poco la tonalità

Fri

Non e’ questione di soffermarsi sull’aspetto esteriore. Sono d’accordo che i contenuti sono piu’ importanti della grafica, ma cosi com’e’ secondo me e’ molto autoreferenziale: “noi qui dentro ci vogliamo solo i capoccioni che hanno le p**e per leggersi tomi e tomi di notizie scritte in nero su fondo grigio”. Ok, contenti voi, contenti tutti. Penso pero’ al tizio qualsiasi, che per caso ha letto che esiste l’UAAR ed ha la curiosita’ di vedere cos’e’, o a quello che capita per caso sul sito. Secondo me questa gente, se non ha un obiettivo estremamente preciso su quello che sta cercando, cambia pagina velocemente. Il primo impatto e’ importante, fondamentale, per attirare l’attenzione di chi magari non ha le idee chiare su quello che sta cercando. Poi, questa e’ la mia opinione, l’impatto che ho avuto appena ho aperto la pagina. Se io non avessi conosciuto l’UAAR da prima avrei chiuso la pagina e tanti saluti.

gutul

Mi spiace ma preferivo la precedente per via dei colori. Magari è perché c’ero affezzionato

Davide Pupparo

Logo decisamente migliore. Contenuti meglio organizzati. Colori ok ma con diverse tonalità. Queste non le vedo bene. Parola di webdesigner. 🙂

Davide Pupparo

Correzione. Ho visto meglio il sito. Credo che, esteticamente parlando, la versione precedente fosse migliore. Nella sua semplicità era più attuale di questa. Non mi piacciono i bordi neri dei riquadri, decisamente non in linea con gli stili attuali. Poi ci sono i colori che non vanno proprio. Il logo, ad esempio, dovrebbe risaltare di più dallo sfondo. Ovviamente è solo la mia opinione. 🙂

Piero_DS

Approvo, il vecchio stile aveva un po’ stancato francamente.

Continuate così.

hexengut

mi piacciono in particolare Carcano -logo perfetto per la uaar-, Hack -per il riferimento all’etica personale-, Flamigni -da leggersi, intendo, nella duplice valenza della liberalità democratica e dell’uomo senziente quale unico riferimento per la conoscenza- e Orioli che senza giri e spreco di parole riassume icasticamente in due termini i concetti democratici fondamentali dell’accettazione degli altri e dell’eguaglianza di tutti; però, Adele, cambia foto perché questa non ti rende giustizia…

Massimiliano

Complimenti al webmaster Lorenzo Ingrillì per l’abbinamento cromatico giallo ocra/marrone chiaro/ marrone scuro.
Una tiratina d’orecchi, invece, per aver rimpicciolito i caratteri a sinistra della pagina; per uno come me, affetto da miopia, da oggi in poi risulterà più difficile leggervi.

Entomos

Prova a cliccare col sx in mezzo alla pagina,tieni premuto ctrl scorrendo la rotella del mouse…se hai win7 ti innamorerai di questa funzione 🙂

Congo

“Meglio libertino che giacobino” non mi sembra una frase adatta al sito.
Un po’ perché penso che non sia affatto chiaro il significato per la maggior parte dei visitatori, che hanno spesso solo una vaga idea se non nessuna di chi erano i giacobini.
Un po’ perché mi dà fastidio che in home ci sia un accostamento tra essere atei ed essere libertini (perché questo è il senso con il quale molti leggeranno, sbagliando, quella frase).

CosmoGioisa un Giorno

beh…in linea teorica, un ateo non dovrebbe avere motivi per non essere libertino. Tanto meno dovrebbe avere motivi per disprezzare ciò che questo significa. Quello che pensano i cristiani poi…chi se ne frega ovviamente.

Simone

Sono d’accordo con te, specificando ed aggiungendo però il fatto che non tutti gli atei sono libertini. Io ad esempio non lo sono, e non per motivi spirituali o mistici o religiosi, ma per mio carattere. Quindi è verissimo che un ateo non ha motivi per non essere libertino, ma è altrettanto vero che non ha motivi per esserlo, ma segue ciò che interiormente percepisce come più consono a lui.

CosmoGioia un Giorno

@simone

non so, non concordo molto. va bene può non essere tra le tue corde, come non lo è neanche troppo tra le mie(non escludo che il condizionamento cattolico abbia fatto il suo); però si potrebbe discutere del fatto che, se ammettiamo che la vita è limitata, che questa consiste in sostanza di piaceri e dispiaceri e che questi ultimi sono da evitare, ne segue che un ateo dovrebbe vivere per massimizzare questi piaceri(in linea teorica). Agire differentemente, è forse un generale controsenso. Specifichiamo fin da subito che questo non significa farsela a spese di altri e neanche mettere a rischio la propria salute.

Simone

Penso dipenda dalla scopo che ognuno di noi si da. Se ad esempio il tuo scopo è diventare il miglior atleta del mondo, difficilmente potrai concederti ai piaceri della tavola e del sesso. Non si tratta però in questo caso, come per i credenti, di fare le cose in prospettiva ultraterrena, di fare sacrifici per un ipotetico aldilà, ma piuttosto lo fai per i tuoi sogni e per i tuoi scopi, per motivi molto terra terra, e nell’aldiqua. Se essere ateo non da alcun motivo per non essere libertini, non da nemmeno alcun motivo per esserlo, i motivi per esserlo o non esserlo sono altri.

Per questo non credo che essere libertini sia legato minimamente al fatto di essere atei, ma che sia legato piuttosto alle aspirazioni terrene di ogni singola persona. Bada terrene, non ultraterrene. 😉

puric

anch’io condivido:
1. “meglio libertino che giacobino” mi sembra innanzitutto una frase che col laicismo e l’ateismo c’entra poco o nulla.
2. credo che il giacobinismo abbia portato comunque a conquiste che i moderati non avrebbero mai ottenuto.
3. l’elogio del libertinismo (contro il quale personalmente non ho nulla) offre il destro ai benpensanti per fare la solita equazione ateo=libertino=amorale (e per contro cattolicesimo=morale=etica), mettendo i credenti nella solita posizione di (auto)definirsi come i depositari della morale sociale e civile.

LS

sinceramente mi piacciono sia la grafica che l’impaginazione,
anche i colori non male… almeno non usuali.

suggerimento: cambiarere cambia la foto del primo piano di Adele.
giudizio: 9+ (su 10).

Third Eye

Brutti colori e contenuti spesso meno fruibili della versione precedente e mi s; altrimenti notevole svecchiata: impressioni espresse per mero beneficio d’inventario, sempre con rispetto per chi cura questo sito :)!

Silvano

Per la cronaca:
Il layout e’ del grafico (nostro socio) Fabio Gasparrini che ha anche curato la campagna ateobus. Non siamo ancora alla versione definitiva, Lorenzo sta lavorando per superare qualche piccolo intoppo. Abbiamo poi in previsione di aprire l’accesso riservato ai soci e lo shopping on line.
I grandi percorsi sono fatti di piccoli passi 😉

Stefano Grassino

Roma non fu fatta in un giorno. Ha ragione hexengut sulla foto di Adele mentre trovo affascinante Isabella. Mettiamoci anche la foto di BXVI con il suo sorrisino ed il cappellino d’ermellino che con il suo modo di fare ci stà portando consensi. Dopodichè nessuno ci impedirà di studiare l’impatto sui visitatori ed apportare modifiche o cambiamenti.

Ipazia

Bellissimo! Colori, contenuti, impaginazione…mi piace molto. Serio, attendibile, concreto.
Aggiungerei solo qualche vignetta (Staino, Vauro, etc) per sdrammatizzare.

Alfonso

Avevo scritto un commento….era in moderazione ed ora non c’è più, neanche in moderazione! 😯

McOrion

Colori un poco tristi (pensavo fossimo gente seria si ma più felice di vivere!) ma stupenda l’idea delle citazioni con foto e auto-aggiornamento delle stesse ad ogni accesso.

POPPER

ripeto qui il mio post di compiacimento.

Complimenti UAAR per la nuova veste grafica, mi piace moltissimo, in prticolare gli aforismi dei personaggi che avete scelto tra i più rappresentativi.

Buon lavoro amici dell’UAAR ogni tanto va bene rinnovare la grafica.

Aggiungo: inserite, sè possibile nel tempo, più aforismi e aneddoti, con immagini di personaggi che han caratterizzato e diffuso il pensiero laico.

crebs

Mi unisco a chi chiede colori e aspetto generale più “allegro”.
Comunque complimenti!!!!!!!!!!

Paolo

Mi sembra bella e leggibile.
ho letto qualche commento sui colori, a me sembrano eleganti e professionali (ma non sono un esperto in comunicazione).

axse

certamente meglio della precedente.
Perfettibile e criticabile, certo, ma decisamente un grande passo in avanti.
Adesso bisogna rinnovare la rivista.

Dariok

a me piace questo nuovo look, poi l’importante e’ che il caricamento e la navigazione della pagina siano sempre leggeri

Ilidor

Ricordatevi di OTTIMIZZARLO anche per OPERA, perfavore^^
Siamo pochi (2 utenti su 100 lo usano) ma fa sempre piacere vedere uno dei propri siti preferiti senza dover, per fruire al meglio dei contenuti dello stesso, cambiare browser^^

Grazie^^

Ilidor

Aggiungo: Per quanto riguarda le ultimissime in home, non si potrebbe fare un lavoro tipo questo qui?

N.B. per capire cosa intendo passate con il mouse (senza cliccare!!!) su una news e aspettate un secondo…

dog no god

Anche a me piace. E’ sobrio, ordinato ed intuitivo. De gustibus …

Toptone

Complimenti.

Al primo impatto ho detto: wow, finalmente!

Ora non vi resta che migliorare i dettagli e il lavoro è completo.

Buon lavoro e continuate così.

Top.

luca t.

Mi associo agli apprezzamenti positivi: l’immagine del sito è più elegante, moderna ed efficace.
I colori mi sembrano giustamente sobri e “austeri”, e comunque migliori di prima.

Adler Marchi

A me la nuova grafica piace. E’ molto piu’ pulita e “professionale”.
Manca solo uno scambio di banner con il sito del vaticano 😀

Complimenti!

enrico

@ RobertoV

“La Prussia col 64,9% di protestanti ed il 31,3% di cattolici ha dato 43,73% di voti per l’NSDAP.”

Mentire in maniera così spudorata a quale scopo quanto le adesioni superarono il 55%.

enrico

Comincio ad intuire il suo ragionamento per dimostrare la sua tesi.

Senza fare distinzioni sulle distribuzioni fra cattolici e protestanti nei singoli distretti Lei per dimostrare la sua tesi condidera non l’ Ost Preussen, Pommern ecc cioè non le regioni ad effettiva maggioranza protestante e coincidenti con la Prussia propriamente detta, ma il Laender che da Koln va fino a Konigsberg.

Un’analisi fine del fenomeno direi.

enrico

Chiudete le ultimissime senza dare la possibilità di replica.
Quindi ho replicato qui.

Simone

Ehm… enrico guarda che c’è un tempo stabilito per rispondere alle ultimissime prima che chiudano, non è che non si dia possibilità di replica, perchè le stesse regole valgono anche per noi. Azzerola, voi cattolici avete proprio il vittimismo inscritto nel DNA!

RobertoV

Guardi i dati complessivi della regione sul link indicatole, la Prussia è la regione, la Ostpreussen è una delle tante province (12 + Berlino + il territorio degli Hohenzollern), lei continua a confondere le province con i Laender. A livello locale ci sono forti variazioni come le ho già indicato per Berlino che fa parte della Prussia.

enrico

Allora

Certamente se si considera la Prussia ( Freistaat e non Land) del 1933 che come Le ho detto comprende regioni come la Prussia Renana ( Colonia) a maggioranza cattolica e Pomerania ,Branderburghese e Prussia orientale a quasi totalità protestante i Suoi conti tornano.

de.wikipedia.org/wiki/Preußen

Ergebnisse der Reichstagswahl 1933 auf Wahlkreisebene. Datenquelle: http://www.gonschior.de/weimar/php/ausgabe_wahl_gebiet.php?wahl=8&gebiet=1w&typ=0

E non si tratta di Land ma di Freistaat, ad est a quasi totalità protestante ad ovest a maggioranza cattolica.
Seguendo la storia della Prussia, noterà come dal nucleo originale della regione Prussia si passi all’annessione del Branderburghese della Renania ecc…………..
Utilizzando i dati che Le indico può considerare se la Sua tesi sia sensata o meno.

RobertoV

Enrico, le rispondo qui per l’ultima volta visto che siamo off-topic, ma mi preme chiarire. Lei ha visto delle province a maggioranza protestante che hanno dato il 55-56% dei voti all’NSDAP e, quindi, tende a generalizzare, io le facevo notare che esistono anche altre realtà, province e regioni a netta maggioranza protestante in cui i risultati sono l’opposto e, siccome, le elezioni sono di tipo proporzionale (non maggioritario) per il parlamento e non delle amministrative, i risultati vanno poi pesati sul numero dei voti e devono essere congruenti. In quelle province della Prussia che mi indicava sicuramente il 55-60% dei protestanti ha votato per Hitler, ma in altre zone solo il 35-40% dei protestanti ha votato per lui (come lo spiega?). Io le facevo notare che non avendo i protestanti un loro partito di riferimento, ne una chiesa come guida nel senso dei cattolici, essendo più liberi hanno presentato una variabilità notevole, mentre i cattolici sono stati più uniformi avendo dei chiari partiti polmone di riferimento (che hanno preso mediamente il 43% del voto cattolico se si suppone che nessun altro li abbia votati). Facevo notare che anche nelle zone a maggioranza cattolica non si sono trovati in genere tracolli particolari dei voti (per es. l’Oberschleien con l’88.5% dei cattolici ha dato 43,2% dei voti ad Hitler, cioè circa il 42-43% dei cattolici ha votato per lui, oppure la Baviera, la più grossa regione cattolica, dove circa il 40% dei cattolici ha votato per Hitler). Se si fanno queste considerazioni e considerando la congruenza col dato nazionale del 43,9% si può dire che circa il 49% dei protestanti (50% in Prussia) ha votato per Hitler, contro il 39% dei cattolici (nella Prussia è di qualche punto più basso). Sono possibili solo piccole differenze rispetto a questo dato nazionale perché altrimenti verrebbero fuori risultati poco realistici in determinate regioni. E la differenza secondo me è più piccola perché un nazista cattolico si trovava nel dilemma se votare il Zentrum (o il BVP un partito di destra cattolico) o per l’NSDAP e Hitler non vedeva problemi ad essere cattolici e nazisti (ovviamente anche protestanti e nazisti). Ma nelle analisi non si considera l’Austria, a netta maggioranza cattolica (e purtroppo antisemita) che ha portato al governo i nazisti (in cui sono confluiti parecchi dei cristiano sociali) e ha sostenuto l’annessione e la successiva guerra.

enrico

Dunque.

Sulla situazione austriaca Lei non crede che pesi la distruzione di un impero secolare e sensi di rivalsa dell’elettorato.
Lei ritiene che un fenomeno come quello del nazismo potesse avvenire nell’austria cattolica degli Asburgo?
Non occorre che risponda ci rifletta un pò.

“Io le facevo notare che non avendo i protestanti un loro partito di riferimento, ne una chiesa come guida nel senso dei cattolici, essendo più liberi hanno presentato una variabilità notevole”

Nella Chiesa luterana, sin dal 1930 i Deutsche Christen si erano organizzati, sul modello del partito nazista, nella “Chiesa del Reich” che accettava solo battezzati “ariani” che avevano come motto: “Una Nazione, una Razza, un Führer”. Il loro grido: “La Germania è la nostra missione, Cristo la nostra forza”. Lo statuto della Chiesa fu modellato su quello del partito nazista, compreso il cosiddetto “paragrafo ariano” che interdiceva l’ordinazione di pastori non di “razza pura” e dettava restrizioni per l’accesso al battesimo di chi non avesse buoni requisiti di sangue.

Dopo le elezioni del ’33, Martin Niemoller, scrisse, “a nome di oltre 2500 pastori luterani pur non appartenenti alla “Chiesa del Reich”
(Così consideriamo anche la posizione di alcuni luterani non aderenti a questa organizzazione)”Noi salutiamo il nostro Führer, rendendo grazie per la virile azione e le chiare parole che hanno restituito l’onore alla Germania. Noi, pastori evangelici, assicuriamo fedeltà assoluta e preghiere ardenti”

Il motivo per cui l’ideologia della razza faceva maggior presa su un luterano che su un cattolico è legato proprio alla concezzione di una Chiesa legata allo Stato e non sovranazionale

Il pastore Hossenfelder disse

“Lutero ha detto che un contadino può essere più pio mentre ara la terra di una suora mentre prega. Noi diciamo che un nazista dei Gruppi d’Assalto è più vicino alla volontà di Dio mentre combatte, che una Chiesa che non si unisce al giubilo per il Terzo Reich”.

Il Congresso dei Deutscen Christen ha infine adottato questi due principi: 1) “Dio mi ha creato tedesco. Essere tedesco è un dono del Signore. Dio vuole che mi batta per il mio germanesimo”; 2) “Servire in guerra non è una violazione della coscienza cristiana ma obbedienza a Dio””.

corrado

Anch’io mi associo ai giudizi più positivi. Come suggerimento: sono d’accordo con chi trova inopportuna la frase “Meglio libertini che giacobini”, con chi nota che Valerio Pocar è l’unico che non ha una sua frase, con chi suggerisce di cambiare la foto di Adele (che, tra l’altro, porta una delle frasi più belle ed efficaci). Complimenti!

libero

Qualche ritocco ai colori per rendere più distinguibili gli argomanti da cliccare.

Bruno Gualerzi

Non ho opinioni particolari su colore e grafica.
Non mi convince invece il testo di Odifreddi: valido se riferito alla particolare situazione della scuola italiana, è troppo riduttivo per caratterizzare UAAR.
Condivido tutti gli altri… in particolare trovo splendido il testo di Mainardi.

pling

Buona la grafica, però preferirei scritte più contrastate con lo sfondo.
Per esmpio quel verde marcio nella sezione “Primo piano”, per me che non ho un’otima vista, risulta poco leggibile.

Domenico La Tosa

La nuova grafica del sito UAAR roooooocks!!!! 😀

POPPER

Penso che di Odifreddi si possa senz’altro trovare moltissimo di rappresentativo nel suo repertorio; adesso sto leggendo da quache giorno il suo nuovo libro: perchè dio non esiste, ma ho anche in ballo altre letture di autori laici, ho solo l’imbarazzo della scelta, e credo che anche gli amministratori del sito ne hanno ben donde a proposito di testi rappresentativi.

Una proposta se vorranno gli amministratori: creare un concorso intitolato: aneddoti, aforismi e motti dell’UAAR, cioè, estrapolare aforismi e aneddoti dei laici più rappresentativi dell’UAAR può trovare anche nei frequentatori assidui del sito la disponibilità a partecipare ad un concorso, se vorrete farlo, in cui si sceglieranno quelli che avranno non solo studiato ma anche proposto pensieri, anedddoti, aforismi motti e frasi famose di autori già citati anche negli incontri del giovedì, un modo per far partecipi tutti a questi incontri e sentirli in modo particolare soprattuto per quelli che non possono esservi. Grazie

daigoro

ordinato, pulito , diciamo che “il razionalismo” fà chic.

c’è anche un minimo di effetto dinamico senza scadere nell’accozzaglia di messaggi caotici.

belli i messaggi con le citazioni e la foto.

un cambiamento ci voleva: voto 8

enrico69

@enrico

Chiedo scusa per il clamoroso off topic, ma devo assolutamente rispondere ad enrico secondo la conversazione avviata nell’ultimissima “Vita su Titano?”. Chi non è interessato all’argomento, non ha che da saltare il mio post. Scusate di nuovo.

Mio caro quasi omonimo, ti ringrazio di essere intervenuto. Tengo a premettere che io di biochimica e di biologia molecolare conosco soltanto quelle quattro cosette che ho avuto modo di studiare all’università. Se tra i lettori del blog ci fosse qualche esperto del settore, ora farebbe benissimo ad intervenire per dare il suo contributo. Bene, anche se non sono affatto un luminare della materia, so lo stesso che nel processo di evoluzione biochimica e biologica il punto cruciale non è stata la citogenesi (formazione della cellula) ma la sintesi degli acidi nucleici. Le reazioni biochimiche, a differenza di quelle chimiche ordinarie, avvengono in condizioni termodinamiche abbastanza vicine alla reversibilità, per cui richiedono quasi sempre l’intervento di biocatalizzatori (enzimi) che ne abbattano drasticamente l’energia di attivazione e ne potenzino la cinetica. Gli enzimi sono proteine (ovvero strutture geneticamente determinate) e non possono essersi evoluti prima degli acidi nucleici; ma la sintesi di questi ultimi richiede a sua volta l’intervento di enzimi (pensa solo alla DNA polimerasi). Come risolvere questo enigma? Pare che nell’evoluzione biochimica una fase molto importante sia stata svolta proprio dall’RNA, il quale sarebbe stato sintetizzato in una qualche forma primordiale senza ricorso alla catalisi enzimatica ed avrebbe avuto all’inizio proprio un ruolo di biocatalizzatore. Questo è tutto. Se vuoi approfondire l’argomento in sede scientifica, ti consiglio vivamente di consultare qualche biochimico o biologo molecolare, possibilmente evitando con cura quelli vicini all’Obra od al Regnum Christi: sulla loro attendibilità accademica nutro non pochi dubbi.

enrico69

Congo

Però, va detto che essere atei vuol dire anche fare grossi sacrifici.
Guardate per esempio Federica Turriziani Colonna, alla quale, dopo la sua apostasia, Yahve ha strappato le ali e l’ha fatta precipitare tra noi mortali… 🙁

firestarter

un consiglio non importante: per i link visitati userei un blu/ciano piuttosto che il rosso attuale

iging

Molto bello. ‘E uno stile nuovo e piacevole alla vista.

Rudy

Non mi dispiace affatto il nuovo sito, diventa più accattivante; però su alcuni monitor non viene “impaginato” bene, cioè non si ha immediatezza di un colpo d’occhio generale.
Nel Mac non ho problemi, ma in un 17″ si.

Floh

Cambiate i colori perfavore…un azzurrino magari… po togliete quella foto inquietante, sembra di un maniaco serial killer…!

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