Chiusa Sclafani (PA): nulla l’ordinanza pro-crocifisso

L’ordinanza del sindaco di Chiusa Sclafani (PA) con cui intimava di “mantenere il crocifisso nelle aule scolastiche e negli uffici pubblici del comune di Chiusa Sclafani, come espressione dei fondamentali valori civili e culturali dello Stato italiano” (cfr. Ultimissima del 25 novembre) è stata dichiarata nulla dal TAR della Sicilia. Secondo la corte, il provvedimento amministrativo era viziato da un difetto assoluto di attribuzione.

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32 commenti

POPPER

Il vizio di attribuzione è secondo me quello che si attribuisce al crocifisso, e il crocifisso è solo una voce di arredamento scolastico come può esserlo una scrivania, ma inutile e ambiguo perchè è altrettanto considerato da chi crede come un simbolo religioso e non laico, quindi discriminante secondo il ricorso della famiglia Albertin, ma considerato “fondamentali valori civili e culturali dello Stato italiano” dai falsi laici catto-talebani come il sindaco di Chiusa scalfani.

Complimenti al TAR della Sicilia, almeno restituisce il crocifisso al suo vero e sacro significato e non quello laico istituzionale.

Giorgio Villella

Si sa chi ha fatto il ricorso al Tar della Sicilia?

Emilio Gargiulo

Cioè, l’UAAR avrebbe potuto fare ricorso, e non lo ha fatto? Ma allora cosa facciamo?

Third Eye

Non credo che possano muoversi se non chiamati, cmq ci tengo a ricordare quel brano da “la vita in diretta” o quel che era che mostrava la squallida scuola-presepe piena di statue di santi belle grossine perfino nei corridoi…

Così, per capir che tipo fosse la preside…

capitano666

Third Eye ti riferisci a quella con immagini sacre ovunque che era stata multata ugualmente perché nella stanza del preside non c’era il crocifisso ma solo madonne ed immagini di padre pio? Grasse risate 😛

Paul Manoni

Un’altra buona notizia… 😉
Spero che non arrivi la doccia fredda il 30/06/2010.

sabre03

Un altro sindaco che frigna…… ma dovranno sbattere prima o poi contro l’evidenza…. dovranno ammettere prima o poi di essere dei ******

Congo

@Emilio Gargiulo.
Il tuo è un attacco irrazionale o pretestuoso.
Come si può pensare che la UAAR sia in grado di avere sotto controllo tutto quello che accade in tutti i comuni d’Italia? Il dono dell’onniscienza non ce l’ha e non ce l’avrà mai. Si può solo avvalere delle segnalazioni dei soci. Più soci e simpatizzanti avrà, più potrà intervenire.
Tra l’altro, sarebbe stata una piccola battaglia dispersiva di forze, visto che il discorso del crocifisso è stato portato all’attenzione dell’Europa.

Emilio Gargiulo

Non è così. L’UAAR ha circoli o referenti in quasi tutte le provincie. L’UAAR ha una struttura che si occupa delle iniziative legali. Questa struttura avrebbe potuto inoltrare ricorso in tutti i comuni dove si è fatta un ordinanza simile. Dal punto di vista legale e mediatico, sarebbe stata un altra grande vittoria, poiché avrebbe tagliato le gambe a qualunque sindaco clericofascista. E invece non lo ha fatto.
L’UAAR si è limitata a fare un censimento delle ordinanze. Bello, ma senz’altro meno utile.

Speriamo che almeno si sfrutti il precedente per far annullare anche le altre ordinanze, che, ricordo, anche in caso di vittoria alla Grande Camera, non verrebbero annullate automaticamente.

Davide C.

Emilio ricorda che per fare ricorso al TAR bisogna che ci sia l’interesse a ricorrere, ovvero l’ordinanza sindacale deve colpire direttamente un mio interesse legittimo, c’è il rischio che un ricorso presentato dall’UAAR, benchè sia un ente esponeziale di interessi diffusi ben specifici, venga respinto o dichiarato inamissibile per mancanza di legittimazione attiva.
Infatti il ricorso alla CEDU ( e tutti i ricorsi precedenti davanti tar, consigilio di stato, ecc…) sono stati presentati direttamente da chi è stato leso dalla decisione di non rimuovere il crocifisso dalle aule scolastiche di una scuola: i genitori dei bambini che frequentavano quella scuola, l’UAAr ha dato solo assistenza legale ma non era parte processuale.
Ricordati che il TAR può annullare un provvedimento amministrativo solo in tre casi: violazione di legge, incompetenza, eccesso di potere e non può, tranne in alcuni casi, entrare nel merito del provvedimento, oppure dichiararlo nullo per mancanza dei requisiti essenziali, per contrarietà a giudicato o per difetto assoluto di attribuzione (come in questo caso), in parole povere perchè il comune non aveva alcun potere per emettere ordinanze in quella materia (non può quindi stabilire l’arredo scolastico).

Emilio Gargiulo

@Davide C.: Effettivamente non avevo considerato la faccenda dell’essere direttamente coinvolta nell’ordinanza. Probabilmente per questo l’UAAR non avrebbe potuto fare tutti i ricorsi.
Restano comunque due domande:
1) perché chi ha ricorso non ha nemmeno contattato l’UAAR?
2) L’UAAR ha fatto una campagna informativa seria per diffondere la notizia che avrebbe fornito assistenza legale a chi, coinvolto direttamente, avrebbe fatto ricorso?
@Flavio: Le spese di €6000 sono state compensate tra le parti. http://www.uaar.it/news/2010/04/13/consiglio-stato-uaar-legittimata-agire-visita-pastorale-culturale/

Flavio

Si’ sapevo che la condanna era stata ritrattata ma da un tribunale superiore, anni dopo. Ma intanto bisogna pagare, non siamo mica Berlusconi 🙂

enrico

@Antonio.

Me la citi la bolla di Clemente VII che micromega qui adombra.

Alessandro S.

enrico risponde:
martedì 8 giugno 2010 alle 13:24

Me la citi la bolla di Clemente VII che micromega qui adombra.

Ti si è rotto Google?
http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=102120

“Nos igitur circa modum ostensionis huiusmodi, ad omnem erroris et ydolatrie materiam submovendam, de oportuno remedio providere curantes, volumus et tenore presencium auctoritate apostolica statuimus et ordinamus quod, quotienscumque contigerit, decanus et capitulum predicti et alie persone ecclesiastice huiusmodi figuram seu representacionem ostendentes et in huiusmodi ostensione presentes, quandiu ostensio ipsa durabit, capis, superpelliciis, albis, pluvailibus vel aliis quibuslibet indumentis seu paramentis nullatenus propterea induantur, nec alias solemnitates faciant, que fieri solent in reliquiis ostendendis; quodque preterea torticia, facule seu candele minime accendantur, nec luminaria quecumque ibidem adhibeantur; quodque ostendens dictam figuram, dum maior ibidem convenerit populi multitudo, publice populo predicet et dicat alta et intelligibili voce, omni fraude cessante, quod figura seu representacio predicta non est verum sudarium Domini nostri Jhesu Christi, sed quedam pictura seu tabula facta in figuram seu representacionem sudarii quod fore dicitur eiusdem Domini nostri Jhesu Christi”.

Stefano

@ enrico

ancora in giro con quel pdf del piffero?

Solo una delle stupidaggini:

b) Il pollice.
Lo Sconosciuto di Lirey, che sapeva tutto di anatomia patologica (come, del resto, di ogni
ambito scientifico), sapeva anche che la confittura di un chiodo nell’interspazio di Destot
causa la contrazione del pollice che si ripiega nel palmo della mano e che,
conseguentemente, l’immagine sindonica non poteva mostrarlo.
Dato poi che non tutti possono essere così geniali come il nostro artista, molti successivi
copisti i pollici li aggiunsero.

http://sindone.weebly.com/pollice.html

basta dai…

aggiornati…

http://sindone.weebly.com/

firestarter

i polsi? ma come, nostro signore non e’ stato trafitto dai chiodi sulle mani? come? no? ma allora padre pio e tutti gli altri ciarlatani sono appunto dei ciarlatani?

Stefano

@ enrico

visto che non hai scritto all’autore l’ho fatto io:

I read your article on the Secular Web (I am an atheist) and discussed it
with
a catholic chemist that is well versed in graphics as well.
He does not agree with the results of your article for a number of reasons:

– He says the lenght of the head of the shroud is not 22,5 but from 23.4 to
23.8 (never mentioned where he got these measurements).
– he says that the hight of the man is about 174/176 and not 186 cm
– he says that the correct ratio is 1 to 8 and not 7 / 7.5 (I found
confirmation on wikipedia of this ratio, but he dismisses wikipedia…)
he worked for some time with Giovanni Pacor http://www.giovannipacor.it/
that should be somebody in the field ( I do not know him, I confess).

Based on those assumptions and even taking for granted the 186 cm height
he says that

186 : 23.4 = 7,94 that fits perfectly well in his schema.
He does not seem to take into consideration in any way the width, probably
not considered by Pacor

Any hints?

Risposta

The Catholic chemist appears to be pulling your leg. He demands to know how
I made the measurements (the method is described in the article, which
includes the overall size of the shroud and a precise figure showing the ratios)
while not saying how or where he got his figures. You can tell him that I
presume he made the measurements up unless he provides a source or his own
illustrated figure. I have never seen an “official” set of measurements (I
doubt that church authorities allow the image to be directly measured by scale
bar or tape for fear of damaging the cloth by contact, and low contrast of
the original and other problems might make direct measurements impractical in
any case, it probably has to be done from the photographs). The 7.4 ratio
that results from his spurious measurements puts the bottom of the heel in
mid-shin, not far below the knee. You can disprove the chemists measurements
ourself by doing the measurements off the many photos of the cloth (starting
with images of the entire cloth which is 4.4 m long).

You can also check the normal total/head height ratio for a person by using
a metric scale bar to measure the height of your own head (mouth closed) in
a mirror, and dividing it by your height. It should be below 7.5 unless you
are very tall (same for the chemist, has he measured himself?). Let me know
what you come up with. I’m in the normal zone. A photo of a number of men
at http://www.istockphoto.com/article_view_print.php?ID=176 shows the ratio (except
they show it a little too high because they measure from the tip of the toe
instead of the bottom of the heel). The 8 ratio is commonly employed by
artists such as Pacor for the reasons described in my article.

That the shroud head is too small for the body is well known, and is
obvious just looking at the figure. What I am the first is to point out is that
the head is too small in absolute terms, and that the brain is therefore
undersized. The 1740-1760 total height is impossibly low, and the 234-238 head
height includes all the hair and beard.

Best regards,

Gregory Paul

svan

OT: la nuova vesta grafica è carina, ma le ultimissime sono poco leggibili. In particolare il titolo con il link cliccabile è poco distinguibile dal sottotitolo.

poverobucharin

Bella Chiusa Sclafani.
Fra poco dovrebbe esserci la sagra delle ciliegie, molto meglio dei crocifissi.
Se abitate in sicilia, andateci.

maxalber

Paul Manoni scrive:
8 giugno 2010 alle 6:20
Un’altra buona notizia…
Spero che non arrivi la doccia fredda il 30/06/2010.
——–
Faccio presente che il 30/6 non ci saranno docce nè calde nè fredde.
In quella data avverrà solo l’udienza.
Per la sentenza ci vorranno almeno altri sei mesi.

Paul Manoni

…Caspita, ma fanno le cose proprio col contagocce!! 🙁
E’ lunga da morire la faccenda…Io pensavo che la “Giustizia tartaruga” fosse prerogativa italiota!!

Davide Pupparo

Ai tizi come questo sindaco misà che le famigerate “radici cristiane” sono cresciute nel cranio, avvolgendo il cervello e rendendo così più difficile se non impossibile effettare ragionamenti sensati. Meno male che il TAR di Palermo lo ha zittito.

Davide Pupparo

Ops, ho scritto TAR di Palermo, mentre ovviamente si tratta del TAR della Sicilia.

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