La fine della democrazia cristiana?

Il crollo dei democristiani olandesi del premier Jan Peter Balkanende, precipitati al quarto posto tra i partiti dei Paesi Bassi, ha costituito lo spunto per un articolo di Jan-Werner Mueller pubblicato sul sito del Guardian. A parte la CDU del cancelliere Merkel, infatti, l’esperienza politica democratico-cristiana sembra volgere al termine quasi ovunque: volgendosi a sinistra diventa quasi indistinguibile della socialdemocrazia; volgendosi a destra, partono le accuse di ‘neoliberismo’. Ma, soprattutto, “se diventa più religiosa, non ci saranno abbastanza voti”.

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24 commenti

Alessandro S.

Ma, soprattutto, “se diventa più religiosa, non ci saranno abbastanza voti”.

Chi glielo dice a lorsignori?

Alessandro S.

Stefano Grassino risponde:
sabato 12 giugno 2010 alle 16:41

…e del suo vescovo d’alema.

Già, quello che è inutile dare contro al PDL perché tanto l’Italia è di destra.
Tanto l’Italia è di destra, tanto l’Italia è cattolica ed è inutile pensare diversamente, questo dice il massimo rappresentante di quello che fu l’Italia laica di sinistra.

Bruno Gualerzi

Per quanto riguarda l’Italia, credo che a ‘lorsignori’ o ‘monsignori’ in fondo stia bene così. La fine della DC ha avuto sostanzialmente come conseguenza il travaso dei suoi voti per la maggior parte in Forza Italia… e in quanto a religione non è che il paese abbia fatto un passo avanti o indietro: asservito al vaticano era, asservito resta. Pratica religiosa come opportunismo/superstizione/interesse era, come tale resta. E non è che la sinistra su questo piano abbia molto di diverso da dire…

laverdure

“E non è che la sinistra su questo piano abbia molto di diverso da dire…”

Diciamolo pure:la sinistra non ha proprio NIENTE di diverso da dire!
La sinistra per cosi dire “ufficiale” ,vale a dire il PCI,poi divenuto PDS ecc,e’ stata per
decenni asservita al Cremlino ancora piu’ di quanto la DC lo fosse al Vaticano,il che e’ tutto dire!
Anche le varie frange estremistiche legali e non nate a partire degli anni 60 avevano
un “grande vecchio” da cui ricevere direttive e dinderi,dato che non campavano certo d’aria.
Ora,venuta meno la fede nel Cremlino,spariti tutti i vecchi compagni per motivi
naturali,senza nessuna nuova idea, la sinistra continua da anni per semplice inerzia
a combattere i vecchi mulini a vento:la politica USA,Israele,la NATO,le centrali
nucleari,le biotecnologie ecc.
E di fronte ad un’opinone pubblica non certo piu’ matura ma ormai disillusa,
in cerca di “bestiame da voto vergine”,non trova ovviamente di meglio che cercare
di assicurarsi l’appoggio degli extracomunitari,appoggiando un’immigrazione
selvaggia, senza accorgersi della contrarieta crescente dell’opinione pubblica
che le fa perdere ancora piu’ consensi.
E dato che i soldi sono l’arma migliore dei paesi arabi integralisti ,non ci vuole molto
a immaginare quale potrebbe essere il nuovo “grande vecchio”che finanzia le
varie frange ,all’insaputa della maggior parte dei loro stessi membri(come era anche prima, del resto)nella sua crociata contro l’occidente.

POPPER

I cristiani cattolici al potere hanno provocato più volte nella storia crisi di ogni genere, finanziaria, miltare, politica, religiosa soprattutto, finanziato crociate e spedizioni punitive, ecc….ecc….

La crisi che portò alla caduta dell’impero romano è stata lacorruzione sdei cristiani al potere e ad Attila non servì un ariete per entrare a Roma, face una leggera pressione e le mura si sgretolarono.

In Italia la corruzione si sa da dove viene, ieri, oggi e domani, cioè, dal cattolicesimo capitalista, ma tentano di coprire gli scandali con delle leggi ad personam o con veri e propri bavagli all’opinione pubblica.

Dai paesi bassi e da altri paesi arriverà la sentenza di inarrestabile caduta del potere cattolico in tutta Europa, lo spero al più presto. Esperienza religiosa nella politica? Fallimentare anch’essa e innegabilmente antilaica e antidemocratica, i politici cattolici devono chiedere insistentemente alla chiesa cattolica di firmare la Dichiarazione universale dei diritti umani e la depenalizzazione del reato di omosessualità, altrimenti rimarranno sempre nell’ambiguità circa la questione dello stato laico e dei diritti inalienabili e non negoziabili, non sottoponibili ai voti di maggioranza o minoranza, circa la finanza pubblica e le risorse da destinare senza che vi sia di mezzo interessi legati alla religione.

Bruno Gualerzi

“Dai paesi bassi e da altri paesi arriverà la sentenza di inarrestabile caduta del potere cattolico in tutta Europa, lo spero al più presto.”

I segnali però – come anche in Italia – non sono molto incoraggianti, nel senso che l’ex elettorato democristiano guarda sempre più a destra – e una destra spesso xenofoba – che a sinistra.
Non vorrei che si cadesse dalla padella nella brace…

Stefano Grassino

Bruno, è vero che la destra è xenofoba e questo non mi piace; dobbiamo però riconoscere, se vogliamo essere intellettualmente onesti, che una ragione valida l’hanno ed è l’intolleranza della religione mussulmana molto più arretrata della nostra, non avendo essa conosciuto la modernità del pensiero Illuminista Europeo. Sono convinto che oggi, dal momento che sono ancora pochi, non alzano troppo la voce (ed anche lì, fino ad un certo punto) ma un domani, quelli, quando saranno molti e potenti, ci metteranno due secondi ad imporre il burka a tua nipote. La cultura dell’Islam odierno non è quella del medioevo, aperta e che tanto sul piano culturale ci ha insegnato, ma è quella che dice: io schiaccio te in nome di hallah e solo se tu schiacci lui, questi si ferma. Ogni tentativo di dialogo viene visto come un segnale di debolezza da parte nostra. Credo, ma qui il discorso si fa complesso e lungo e non possiamo risolverlo in due righe, che la costruzione della democrazia richieda secoli di storia ed una palestra dove allenarsi di continuo. Purtroppo per chi vuole distruggere un processo di integrazione o di pace ed il medio-oriente ce lo insegna, basta un’autobomba per mandare in fumo dieci anni di faticose trattative.

Alessandro S.

Bruno Gualerzi risponde:
sabato 12 giugno 2010 alle 17:00

I segnali però – come anche in Italia – non sono molto incoraggianti, nel senso che l’ex elettorato democristiano guarda sempre più a destra – e una destra spesso xenofoba – che a sinistra.
Non vorrei che si cadesse dalla padella nella brace…

Ma tanto s’è ben visto che essere (dirsi?) di sinistra non vuol dire essere laico (PD-l) e che essere di destra non vuol dire essere clericale (Fini e Farefuturo).

Bruno Gualerzi

@ Stefano Grassino
L’islam costituisce un problema reale, ma se si è tolleranti con la soluzione xenofoba del problema… me la saluti poi la nostra ‘cultura illuminista’.
Mi sono già scottato più di una volta (al punto di non voler più partecipare al blog) con questa storia del ‘mamma li turchi’…
Ribadisco solo un punto: se vogliamo davvero una colonizzione islamica continuiamo pure nella radicalizzazione dello scontro con tutto un mondo visto come un tutto barbaro e mostruoso che o si elimina o se ne viene eliminati invece di puntare a sostenere quanti – e, per la miseria, ci sono anche da noi! – stanno cercando di emanciparsene.

@ Alessandro S.
Giusto criticare la sinistra per il suo scarso laicismo… ma mi sembra piuttosto poco produttivo sperare in una destra che – nei momenti delle scelte veramente importanti (sappiamo quali) – si schiera compatta sulle posizioni clerico-fasciste.

Bruno Gualerzi

Aggiungo. E’ vero che questo è un blog gestito da UAAR nel quale però – a certe condizioni non ideologiche che personalmente apprezzo molto – tutti possono partecipare… ma qualche dirigente, ovviamente a titolo personale, non poterbbe dire qui la sua su questa questione dell’islam? E non mi riferisco naturalmente, in questo caso, ai contenuti della religione islamica…

Stefano Grassino

Bruno, non ti devi arrabbiare. Non riesci proprio a capire che parliamo la stessa lingua ed abbiamo la stessa veduta? Il problema purtroppo è che con le religioni “e tu sei il primo a dirlo” non è facile il dialogo. Anzi……diciamocelo, è quasi impossibile. Riesci tu a parlare con un leghista come quello che è andato brandendo il crocefisso come una spada sotto casa di Albertin? Riesci tu a parlare con chi urla alla fatwa? Anche io sono per l’integrazione ed il dialogo ma non per l’appecorinamento, abbi pazienza.

ilaria

nessuno in italia ha il coraggio di fare un partito laico.a destra e a sinistra si cerca di accontentare sempre il vaticano! ai miei tempi si è avuta un’impennata di orgoglio nel votare il divorzio e nel legalizzare l’aborto.oggi questi leggi ampiamente usate dai baciapile al governo vengono sempre prese di mira dal vaticano e nessuno dice ai gerarchi cattolici: LO STATO é LAICO E DEVE GARANTIRE I DIRITTI ANCHE AI NON CREDENTI!

Ratio

Un partito autenticamente laico c’era ed era il Partito Radicale protagonista principale delle battaglie sul divorzio e sulla legalizzazione dell’aborto nonché della difesa della Costituzione e dei Diritti Civili.
Purtroppo il consenso elettorale che ottiene ad ogni elezione dà la misura della voglia di laicità degli italiani.
Sob!

Andrea

“[…]se diventa più religiosa, non ci saranno abbastanza voti[…]”

Il che la dice lunga sul livello di secolarizzazione dello Stato Italiano.

Ratio

@ Stefano Grassino:
Considerando il numero esiguo dei suoi elettori il PR ha fatto piu’ di tutti gli altri partiti cosiddetti progressisti per la laicità di questo paese.

Paul Manoni

Cotinuo a preferire una manifestazione non violenta, uno sciopero della fame, una distribuzione di Hashisch per sensibillarne la legalizzazione, una pornodiva in parlamento, e l’autodenuncia per aver eseguito un aborto in tempi dove era illegale, piuttosto che tutte le manifestazioni comuniste o pseudo tali di migliaia di persone in piazza sotto le bandiere sindacali che rsultano inconcludenti.
Continuo a preferire un partito LAICO che si conporta con coerenza, piuttosto che uno che si definisce tale sulla carta, ma poi ha i suoi leader che si lasciano andare alle esternazioni come quelle di D’Alema nella notizia precedente.
Meglio non governare e continuare a combattere battaglie in modo simbolico, piuttosto che farlo sulla base di prostituzione e meretricio intellettuale finalizzata al potere ed alla poltrona come fanno tutti i partiti italiani.
Meglio non avere poltrone ma sostenere battaglie giustissime, piuttosto che starsene comodamente seduto in parlamento e rubare soldi ai cittadini.
Mia personalissima opinione.
Intanto…Dai microfoni di Radio Radicale, ieri sera M.Pannella, ha proposto la raccolta di firme per un referendum, per poter cancellare l’8×1000 e rivedere il concordato.
Fate vobis…. 😉

Federico Tonizzo

Personalmente ho sempre considerato l’associazione di parole “democrazia cristiana” un ossimoro.

Paul Manoni

Ma come!?!?!?
Non era al vaglio, la creazione di un grande centro, con i politici teodem ex-DC benedetti dalla CCAR e tutta l’allegra brigata cattosuddita a seguito!?!?
E ora???
Come faranno a perpetuare le loro ignobili ingerenze!?!!?

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