Nel 2010 le ordinazioni di sacerdoti in Francia si fermeranno a 85, toccando il minimo storico. Lo scrive Giacomo Galeazzi oggi su La Stampa, segnalando un articolo intitolato Recherche prêtre désespérément su Le Monde con intervista a padre Eric Poinsot, responsabile del servizio vocazioni della Conferenza episcopale francese. Poinsot parla di “rivalorizzare lo statuto e la funzione di prete” e di “fare vedere che i preti sono uomini a proprio agio nella loro pelle, felici, appassionati e che vivono il loro impegno con gioia”. Secondo le stime, i preti diocesani in Francia sono ormai 15000 circa, di cui un migliaio stranieri e metà oltre i 75 anni.
Francia, vocazioni al minimo storico nel 2010
86 commenti
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Fantastico! Se tolgono anche qualche mussulmano (o forse li si laicizzeranno anche loro) mi ci trasferico!
85 nuovi sacerdoti e solo 15000 in tutto e se la metà è oltre i 75 fra 15 anni scenderanno a 5-6000. Pochi preti (ovviamente senza una forte popolazione mussulmana) = società quasi perfetta.
servizio vocazioni? esiste un servizio vocazioni? O_O
85 preti??? Ancora troppi per i miei gusti. :)))
85 preti, grandioso
Credo che i Francia il fenomeno sia entrato ampiamente nella fase involutiva:
meno sacerdoti – meno vocazioni
meno vocazioni – meno sacerdoti
un po’ come quando a risiko inizi ad avere poche armate e da quel momento non riesci più a “rinforzarti”, perdendo inesorabilmente.
E sottrarre armate da altri territori (Africa e America del Sud) potrebbe risultare inutile o addirittura controproducente.
In Francia ormai sono 4 gatti, anche se ci andasse lo stesso papa non penso che la situazione cambierebbe, anzi. E ne sono felice.
Che bella idea…il papa ad Avignone x risollevare la situazione…
Speriamo invece il contrario, sai ai francesi quanto piacerebbe ricevere la visita da un copri-pedofili?
La Francia si conferma un paese sostanzialmente laico, a differenza dell’Italia. Comunque quanto a vocazioni pare che anche qui non stiano messi poi tanto bene.
Vecchi vecchissimi.
Di questo passo il papa nero apparirà a breve.
E qual’è il problrma?
A quando la chiusura dei seminari? Si dice Parigi val bene una messa, ma io penso che val bene anche una apostasia di massa, un’esodo dalla ccar come una vera liberazione dal giogo moralista e libertidida del papa-re.
Cari cugini Francesi, Parigi val bene un exit dalla ccar.
I francesi cattolici praticanti sono circa il 4-5% della popolazione, tra 20 anni saranno il 2% ?
E’ evidente che senza fedeli la chiesa non esiste praticamente più, si riduce ad una associazione.
Tra 40 anni ….
Qualche informazione sui dati dell’Italia?
OT OT OT OT OT OT
Si può fare un’eccezione alle regole delle News per fare gli auguri di buon compleanno alla nostra Presidente Onorario Margherita Hack? AUGURI!!!
So che mi perdonerete 😉
OT OT OT OT OT OT
mi associo agli auguri…anche se n ritardo
AUGURI DI CUORE!!
Ho letto che i cattolici praticanti francesi sono il 4-5% della popolazione.
Già oggi i matrimoni religiosi sono unaq piccola minoranza, tra 10 anni saranno una minoranza piccolissima, tra 20 ……
Anche le prime communioni sono in netta regressione
In Francia tra pochissimi anni i Pacs supereranno i matrimoni, poi tra 6-7 anni ci sarà anche il sorpasso delle unioni libere sui matrimoni civili, ….
@ libero
Pensare che geograficamente sono così vicini a noi…:-(
Anche nel ventennio erano vicini a noi………….siamo noi che siamo lontani dalla civiltà, caro Lorenzo. Nessuno al mondo è stato come l’italiano rallevato direttamente dalla genìa pretesca. Rassegnati fratello….sopporta che dio provvederà, pazienta che la provvidenza pensa a tutto……….un lavaggio del cervello come noi non lo ha subito nessuno. Metti da parte i preti e dopo ti accorgerai che anche con la destra più ottusa riuscirai a farla ragionare o a farla tacere perche priva di argomenti; sono i gonnelloni la mente grigia dell’oscurantismo.
Purtropo lo scenario francese di oggi noi lo vedremo tra 15/20 anni. Ma alla fine lo vedremo anche noi.
Spero che Lei non parla dell’ Islam . Pero se l’Italia non diventera laica, le cose andranno peggio qui .
85 e sono pure inutili, perché per i cristiani non c’è più alcun bisogno di sacerdoti.
(Ebrei 7.12-14) – La Bibbia spiega che il sacerdozio è cambiato: “molti dovettero divenire sacerdoti in successione perché la morte impediva loro di rimanere tali, ma egli, siccome rimane vivente per sempre, ha il proprio sacerdozio senza successori.” (Quindi neanche il papa e neanche pietro)
Essendoci un solo sacerdote che si chiama Gesù “Egli può anche salvare completamente quelli che si accostano a Dio per mezzo suo, perché è sempre vivente per intercedere a loro favore.” (Ebrei 7.25) – “Poiché c’è un solo Dio, e un solo mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, “ (1Timoteo 2.5)
Quindi a che servono tutti gli altri ? Solo a far sprecare soldi con l’8 x 1000 donandoli ad una religione fasulla ? Inventata !
Davvero interessante la tua interpretazione, quindi, secondo te l’attuale ccar non è ufficilamente la successione del sacerdozio di cristo.
Ma questi versetti li conoscono bene anche loro, come mai allora riescono ad ingannare i propri fedeli? Anch’esssi oggi conoscono la bibbia e grazie ai valdesi prima e ai protestanti poi, dato che la ccar non faceva legere a bibbia a nessuno.
Interpretati da te li vedo sotto un’altra luce, ma allora capisco che di interpretazioni si tratta veramente, solo che il papa continuaa crederli legittimato e non vedo la ragione evangelica e neppure storica, visto che ci sono stati anche gli antipapi una volta, quindi, anche per questo la sucessione dei papi è ancora più illegittima in base alle tue interpretazioni.
Caro popper
Loro sanno bene che si tratta di religione falsa e inventata come la sindone e non di autentica lettura del testo il quale tra l’altro fa dire a Gesù: “Chi è realmente lo schiavo fedele e discreto che il suo signore ha costituito sopra i propri domestici per dar loro il cibo a suo tempo? Felice quello schiavo se il suo signore, arrivando, lo troverà a fare così! Veramente vi dico: Lo costituirà sopra tutti i suoi averi ” (Matteo 24.45)
Se l’identità dello schiavo doveva esere svelata alla fine dei tempi e lo schiavo costituito nel futuro, “loro” se ne sono impossessati ancor prima ? Sarà il Signore a stabilire chi è stato, ma non può essere una auto-elezione basata su un ragionamento di comodo che sia Paolo che Pietro hanno smentito nel libro stesso. (Efesini 2.20 – 1Pietro 2.4)
e lo sanno talmente bene che è stato pure messo nero su bianco da loro stessi:
“DOCUMENTO STORICO AL TEMPO DELLA RIFORMA ROMA E LA BIBBIA
Foglio B – n. 1088 – vol. II – pagg. 641-650
Sotto questo titolo la rivista settimanale “The Truth” (La verità) pubblicata in Gerusalemme da, in data 3 novembre 1911, un articolo che cita un documento conservato nella Biblioteca Nazionale di Parigi, il quale contiene alcuni consigli che i Cardinali diedero al Papa Giulio III all’epoca della sua elezione alla Santa Sede nell’anno 1550. Questo documento racchiude i seguenti brani:
“Fra tutti i consigli che possiamo avere a presentare alla Sua Santità, ne riserviamo il più importante in ultimo; Dobbiamo tenere gli occhi bene aperti ed intervenire con tutta la potenza nostra nell’affare che abbiamo da considerare”. Trattasi di quanto segue: “La lettura del Vangelo non deve essere permessa che il meno possibile specialmente nelle lingue moderne, e nei paesi sottomessi alla vostra autorità. Il pochissimo che vien letto generalmente alla messa, dovrebbe bastare e devesi proibire a chiunque di leggere di più”.
Finché il popolo si contenterà di quel poco, i vostri interessi prospereranno; ma nel momento che se ne vorrà leggere di più, i vostri interessi cominceranno a soffrire”.
“Ecco il libro, che più di nessun altro, provocò contro di noi le ribellioni, le tempeste che hanno arrischiato perderci.
Difatti, se alcuno esamina accuratamente l’insegnamento della Bibbia e lo paragona a quanto succede nelle nostre chiese, troverà ben presto le contraddizioni e vedrà che il nostro insegnamento spesso si scarta da quello della Bibbia e più spesso ancora è in opposizione ad essa”.
“Se il popolo si rende conto di questo, ci provocherà senza requie finche tutto venga svelato ed allora diventeremo l’oggetto della derisione e dell’odio universale.
È necessario dunque che la Bibbia venga tolta e strappata dalle mani del popolo, però con gran prudenza per non provocare tumulti”.
Capisci perchè prima hanno tentato di far sparire il libro, poi parlano solo e sempre dei 4 vangeli e poi hanno insistito sul fatto che l’unica interpretazione giusta sia la loro ?
Perchè mai costruiscono tante chiese con i nostri soldi se nel “loro” libro c’è scritto che Dio “non dimora in templi fatti con mani, né è servito da mani umane come se avesse bisogno di qualcosa” (Atti 17.25) e quindi non ha nemmeno bisogno di sacerdoti come detto sopra. Sono falsi e si sono inventati autonomamente una religione. A voglia a smentire il papa….
La religione cattolica altro non fu che il primo scisma ebraico di oltre 2000 anni fa. I suoi fondatori, Pietro e Paolo erano ebrei. Gesù non fondò MAI alcuna organizzazione religiosa (possiamo riscontrarlo sia nei vangeli ufficiali che in tutti gli altri – e più numerosi – vangeli apocrifi), non istituì gerarchie ecllesiastiche, nè ordinò di costruire templi (oggi chiamate impropriamente “chiese”). Gesù fu messo in croce proprio da coloro che da 2010 anni usurpano il suo nome.
Hai ragione, Gesù non fondò mai nessuna religione ma i suoi suggerimenti erano solo un modo di vivere che avrebbe portato più felicità e svelato l’ipocrisia dietro la quale si celano solo scaltri approfittatori di persone deboli infatti : “ sorgono quegli uomini che si insinuano scaltramente nelle case e conducono come prigioniere deboli donne cariche di peccati, mosse da vari desideri, che imparano sempre e non sono mai in grado di venire all’accurata conoscenza della verità.” (2Timoteo 6-7)
“Carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio, né la corruzione eredita l’incorruzione” (1Corinti 15.50) Come mai loro ci fanno andare Maria con anima e corpo ? Contraddicendo il libro ? E’ forse Dio che si è sbagliato o sono loro che cercano di illudere qualcuno ?
Alfonso risponde:
domenica 13 giugno 2010 alle 7:23
Concordo. In proposito ho visto un documentario dal titolo “L’invenzione della chiesa”, visibile anche su Youtube (su http://www.youtube.com/watch?v=1PZjztVmp78 c’è la prima parte). Lo direi molto ben fatto, vorrei conoscere le opinioni di altri in proposito.
Un grande balzo a favore del progresso.
La criminalità cristiano-cattolica-romana è tanto più obbrobriosa di qualsiasi criminalità manifestatasi nel corso della Storia umana in quanto diretta contro quella forma superiore di vita che è la capacità di pensiero di cui l’uomo è dotato.
Nel III secolo a.C., Aristarco di Samo mise a punto la prima teoria eliocentrica. La sua teoria fu ripresa anche da Plutarco nella sua operetta De facie quae in orbe lunae apparet, 923A. Nel XVII secolo di cristianesimo tale teoria talmente puzzava al naso della pretaglia cattolica romana, tanto da indurre il filologo G.Ménage ad alterare il testo greco delle Vite Parallele per fargli dire che per questa tesi Aristarco era stato accusato e condannato a morte come empio. C’è una sola empietà: il dogmatismo cattolico apostolico romano! C’è una “speciale” criminalità: quella dei papi, vescovi e preti.
“La persecuzione di coloro che la pensano diversamente è ovunque monopolio dei preti” scriveva con assoluta verità Heinrich Heine. La loro lenta scomparsa in Francia è un segno di grande speranza per l’avvenire dell’umano pensiero e la gloria dell’Europa!
Se metà sono dai 75 anni in sù, allora sono in via di estinzione, quindi, non possono essere tutti vescovi, cardinali, arcivescovi, molti devono rimanere sacerdoti e parroci, ma sopra i 75 anni dubito che il vescovo rinnovi la chiesa o abbia molto tempo per divenire un giorno papa, alla fine avanti i giovani parroci che dovranno fare carriera molto presto e altri sacerdoti non potranno mai farla perchè servono per fare i parroci.
Alla fine si dovrà diminuire il numero dei vescovi e dei cardinali, degli arcivescovi e dei primati e il conclave si ridimensionerà e altrettanto le diocesi, e l’altro problema che dovranno affrontare è le chiese in disuso e non più frequentate che diverranno un peso morto anche per l’economia parrocchiale e diocesana.
Per le chiese indisuso avrei una mezza idea: hai in mente Hagya Sophìa a Instambul? XD
Homer Simpson va a vivere in chiesa
http://www.youtube.com/watch?v=80aGrALgpIo
😀
È bello notare come in Francia si riproponga per i preti cattolici lo stesso dilemma che un tempo si pose quando si trattò di decidere se una lingua era estinta o no. “Il cornico (idioma celtico in uso fino al XVIII secolo) è morto quando morì l’ultima persona in grado di comprenderlo mentre era già morto l’ultimo individuo che lo parlava o quando cessò di vivere l’ultimo parlante attivo, essendo defunto l’ultimo essere umano capace di capirlo?”. E, qui: “il cattolicesimo in Francia morirà quando l’ultimo prete non avrà nessuno a cui dire messa o quando l’ultima vecchietta spippola-rosari e disposta a sciropparsela non avrà nessun ‘ministro’ che gliela offici?”… I dilemmi della storia! 😉
Non esiste chiesa cattolica senza preti. Il problema è risolto. La fede cattolica è sacramenti e gerarchia. Senza preti non c’è modo di attuarla.
Ci sono paesi dittatoriali senza preti (es. la Corea del Nord) dove ci sono ancora dei cattolici ma possiamo dire tranquillamente che lì la chiesa cattolica è estinta.
appena cadrà la dittatura (e io spero lo faccia) questi criptocattolici si affideranno subito alle nuove gerarchie colonizzatrici che sorgeranno.
è così che funziona dove il non essere cattolici (o religiosi) non è frutto di una scelta ma di un obbligo.
ovviamente spero cada una dittatura, non una diffusione cattolica.
Attenzione. I dati riportati da La Stampa si riferiscono ai soli sacerdoti diocesani.
In realtà in Francia ogni anno vengono ordinati anche circa 30 sacerdoti appartenenti ad ordini religiosi (salesiani, benedettini, francescani, ecc). Il totale dei preti in Francia non è di 15.000 ma di 19.000.
Situazione analoga alla Francia si riscontra in Belgio, Olanda, Irlanda, Austria, Svizzera dove si ordinano ogni anno circa 15 – 20 preti l’anno per ciascuno stato.
Situazione solo leggermente migliore in Germania e Regno Unito. La cattolicissima Polonia sforna ancora vocazioni ma i seminaristi sono in calo drastico. Segnali di crisi nel resto dell’Europa dell’est, dai Balcani al mondo slavo ai paesi baltici e scandinavi, a forte presenza luterana e ortodossa.
Crisi anche, ma meno grave, in Spagna, Portogallo e Malta, ultimi bastioni, con l’Italia, del cattolicesimo europeo.
In generale in tutta Europa sono in crisi, tranne in Romania e l’Ucraina, terre di colonizzazione. Ma presto anche lì si avvertirà la crisi in atto in Polonia e Lituania, che esportano giovani preti colonizzatori.
Si, hai ragione sulla questione dei preti diocesani: l’ho aggiunto così è più chiaro.
Grazie per la segnalazione.
Giusto per un termine di paragone, mentre in Francia i seminaristi in totale sono circa 1.200 in Italia sono circa 5.600.
si ma quanti sono stranieri?
io di suore al di sotto dei 70 anni (se va bene) ne ho viste solo filippine/africane/alla peggio sudamericane.
Bella domanda. Non so se puo’ essere indicativo, ho provato a guardare tra i giocatori della Clericus Cup, nelle formazioni sono riportate i luoghi di nascita, non so pero’ se siano tutti seminaristi o anche insegnanti, certo che gli stranieri sembrano in netta maggioranza.
http://www.clericuscup.it/Index.aspx?idmenu=3612
In Italia attualmente abbiamo circa 2.500 preti stranieri su 50.000 preti. In maggiorana sono della Polonia, da dove tuttavia ne arrivano sempre meno. Seguono India, Messico, Colombia, R.D. Congo, Sri Lanka, Romania.
Se i preti stranieri sono il 5% i seminaristi sono il 20%. Sono concentrati sopprattutto nell’Italia centrale (in testa Toscana e Umbria). Quasi del tutto assenti in Lombardia. Pochi al sud.
Tiene conto dei seminaristi della frange integralista della cosidetta Congregazione S. Pio X del fu Mgr Lefebre ?
( A proposito : la scuola fatta chiudere in Francia era gestita da gente che apparteneva a questa tendenza )
I lefebvriani sono fuori dalla chiesa cattolica, quindi non vanno considerati. In ogni caso sono poco diffusi in Italia, essendo per lo più presenti in Francia e America Latina.
I seminaristi lefebvriani italiani sono attualmente 10. Eccone alcuni nelle loro ridicole sottane: http://www.sanpiox.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=173:ordinazioni-a-econe&catid=1:ultime&Itemid=69
Ma i seminaristi lefebvriani in tutto il mondo sono un centinaio. Sono un fenomeno folkloristico, che ha un peso unicamente nello scontro interno al clero tra modernisti e conservatori. Nella società non contano a niente.
“metà oltre i 75 anni”
roba da farci sentire fortunati quando ci dicono che andremo in pensione a 70 anni.
Anche i dinosauri si sono estinti, basta avere pazienza. Mi auguro solo che la decrescita non sia lineare, ma esponenziale.
Dire: “Secondo me” è il fondamento della laicità. Anche – secondo me – il mio pensiero è metro e guida nel mio vivere ed esperire quotidiano. E quanto più è personale tanto più è autentico, cioè frutto del mio cervello. E – fino a prova contraria – non c’è un cervello, nella sua plasticità neuronale, identico ad un altro; nè identica è l’esperienza fattuale dei neuroni specchio.
Appena l’anno scorso, 2009, nell’occasione di un giovedì che tanti chiamano santo, un “vecchio infatuato” di mozartiana memoria, definiva, dall’alto del romano trono, il suo prete “L’uomo della verità” il quale “dal momento in cui riceve l’ordine sacro cambia proprietà: da umana a divina”!
E’ pazzesco e demente condividere tale pensiero. Innanzitutto è in sè una concreta dichiarazione di razzismo tra i più nefandi ed empi: esclude le donne da ogni possibilità di diritto a tale accesso e poi divide il maschio in due categorie: gli uomini della verità e quelli della tenebrosa falsità. Con tutte le dolorose conseguenze che la Storia documenta.
E con ciò i giovani cervelli dei maschi francesi dimostrano che il romano Commendatore, fin che ha soldi e beni, continuerà a gridare il suo folle pensiero, ma la semplice umana saggezza del “secondo me” lo ha relegato in una statua di pietra del passato.
Vorrei prendere spunto da questa notizia per un ragionamento più generale.
Circa quindici anni fa una delle più famose scuole private di Roma (nel quartiere Prati, ora è una delle sedi dell’università LUMSA), gestita dai Brothers irlandesi, decise di chiudere a causa della mancanza di vocazioni che non avrebbe consentito il distacco di un sufficiente numero di Brothers dall’Irlanda all’Italia.
Per scongiurare la chiusura furono fatte un certo numero di riunioni fra i Brothers, l’associazione degli ex alunni e i genitori degli alunni per trovare eventuali soluzioni che consentissero alla scuola di continuare ad esistere, con la sua impostazioni. In mancanza di soluzioni concrete, alla fine i Brothers irlandesi proposero di far venire a Roma i Brothers indiani, in quanto l’India era per loro l’unico paese dove le vocazioni non erano in diminuizione. Il gelo che seguì seppellì l’ipotesi senza necessità di alcuna discussione.
Partendo da questo fatto, ritengo che se la situazione riguardo le vocazioni nei principali paesi europei continuasse con questo ritmo, presto ci saranno conseguenze di vario tipo.
La conseguenza che mi preoccupa di più è il probabile avanzare, in termini percentuali, della religione islamica, in molti casi meno tollerante della attuale religione cattolica.
Ritengo pertanto che l’unico VERO baluardo contro l’intolleranza di religioni in espansione possa e debba essere una visione ASSOLUTAMENTE laica della società, intendendo la laicità come la intendiamo noi (e come è spiegata nel vocabolario della lingua italiana della Treccani).
Il rischio concreto, altrimenti, sarà l’obbligo assoluto di fare a scuola le cinque preghiere giornaliere e altre cosette del genere.
L’unico modo per evitarlo è quello di non approfittare di una MOMENTANEA maggioranza per imporre visioni che non possono dipendere dalla volonta di una maggioranza.
Vorrei che i politici riuscissero a capire che alcune cose non possono essere regolate dai rapporti minoranza-maggioranza nè dal risultato delle votazioni alle elezioni.
La religione SICURAMENTE non può e non deve essere imposta da una maggioranza ad una minoranza e l’unico modo per impedirlo è l’ASSOLUTA laicità delle istituzioni, senza piegare il concetto di laicità ad interessi di parte.
A me sembra un ragionamento semplice e banale; cosa ci trova la maggior parte dei politici italiani di sbagliato?
Ma quando la religione non ci sarà più, gli atei cominceranno a fare i distinguo con gli agnostici?
Comunque sappiate che in europa i musulmani oggi sono 50 milioni e sparita la CCAR saranno loro il futuro religioso di questa propaggine continentale chiamata europa.
e tu credi veramente che il cattolicesimo sia la risposta all’integralismo musulmano?
quando la religione non ci sarà più…….
non ci saranno più neanche i musulmani !!!
La cultura di fondo però rimarrà viva a lungo anche se non espressa in forme rituali, poi se ne andrà acnhe quella, ma qualcosa rimarrà ancora per molto.
Beh, immagino che si faranno molti distinguo. Per esempio io non potrei mai riconoscere, come verità assoluta, il testo sacro degli agnostici. Soprattutto per il semplice fatto che è un testo che non esiste…
@ Kaworu
è solo la legge dei numeri che parla. Il cattolicesinmo è morto, l’islam è più vivo che mai e lo soppianta. L’ideologia delle merendine equosolidali e del veganesimo (sottoprodotto di scarto del cadavere comunista) vale come il due di picche di fronte a duemila anni di cristianesimo.
I mussulmani non diventano più o meno praticanti a seconda di quanto è laico il nostro paese. Ho, anzi, il sospetto che vietargli le moschee e chiudergli i locali nei centri storici ne ritardi di parecchio la smobilitazione identitaria. Non si tratta di favorire una religione o l’altra, ma di dire in modo chiaro che lo Stato non appartiene ad una banda di fedeli o ad un’altra, e non si regola con essi a seconda dei rapporti di forza. La nostra Costituzione (art. 8) dice il contrario? E’ vero, e me ne dispiaccio.
p.s.: la piantate di descrivere i comunisti come una sorta di hippies vegani equosolidali? Già mangiamo i bambini, non c’è bisogno di trovare altri difetti.
L’Islam si sta secolarizzando molto più velocemente di quanto si creda.
Ma perchè, essere vegani è un difetto? Sono vegano, ateo, e non sono comunista, meno che meno fascista.
mi sfugge il collegamento con veganismo e merendine equosolidali e aumento dei musulmani.
Da http://it.wikipedia.org/wiki/Francia#Religioni :
“A seguito della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789, la Francia garantisce la libertà di religione come diritto costituzionale. Una legge del 1905 istituisce la separazione tra Chiesa e stato e proibisce al governo di riconoscere, stipendiare o sussidiare qualsiasi religione.”
Il prete è la professione più vecchia del mondo (insieme all’altra più nota professione). Non si estinguerà mai.
Essendo una professione parassitaria, si estinguerà quando lo farà quell’umanità che l’ha prodotta. Il che non mi sembra un obiettivo irraggiungibile, anche se certo con tempi molto lunghi.
La più nota delle due professioni usa dare piacere in cambio di denaro. Il prete fa paura in cambio di denaro.
Il crollo delle vocazioni farà avere sempre più importanza a quei gruppi che, in proporzione al numero dei fedeli godono di ottima salute, come per esempio i preti di Lefebvre che solo quest’anno in francia probabilemente supereranno come ordinazioni il clero non lefevriano. Questa spirale sta aumentando da decenni. Ma quel clero è legato a doppio filo a banche e industria, a differenza del clero “normale” che ha una storia più a sinistra.
Esattamente come accade in italia, il grosso delle vocazioni viene da Comunione e LIberazine e dall’Opus dei. Il cattolicesimo democratico è ormai sparito.
Ma CL e Opus dei sono anche emissari di potentati economici, che IN ITALIA son fortisimi e comandano. Questa spirale farà sì la VChiesa potere sia semre più forte .
A me dispiace e credetemi, non è sena conseguenze anche per i laici
I preti bonaccioni finti democratici (tipo pubblicità dell’8 per mille, tanto per intenderci) in realtà sono i più pericolosi, perché in grado di convincere masse di incolti e indecisi a convertirsi e devolvere il proprio denaro alla chiesa e a votare per la teocrazia.
ma tutti abbiamo visto che dalle masse incolti a volte emergono persone che con l’exit dal gregge decidono autonomamente di ragionare in termini razionali e non più fideistici, ciò mi rende ottimista.
i preti (parroci, curati, padri, monaci, ecc….ecc) e i vescovi import ed export prima o poi subiranno un ridimensionamento a livello internazionale; sempre più import in Italia in fatto di vocazioni e preti e sempre meno export dall’Italia in fatto di preti e di vocazioni. L’Italia non è più la fucina o il crogiulo di vocazioni ma è certamente più frequente la richiesta di pensionamenti di vescovi e di preti o di ricoveri di preti anziani a cui resta solo di attendere il premio o il castigo, ma anche di preti che lasciano la veste e di seminaristi che lasciano il seminario.
Per raffreddare un po’ i vostri entusiasmi, aggiungo qualche dato.
Il numero di ordinazioni di diaconi permanenti, in Francia, e’ in continua crescita. Per ora e’ di circa 100 all’anno in media.
Le suore novizie sono molte, per lo piu’ “non francesi”. Limitadosi alle francesi, il dato piu’ recente (mi sfugge l’anno, ma e’ recentissimo) e’ di 75.
Non sono riuscito a trovare dati sui catechisti (in realta’, suppongo, per lo piu’ donne), ma ho trovato alcune notizie importanti: vi sono gia’ parrocchie affidate a loro, viventi nella casa canonica, e l’episcopato francese si occupa, doverosamente, della loro retribuzione. In altre parole sta nascendo una categoria di operatori e operatrici pastorali padri e madri di famiglia impegnati a tempo pieno. Con questo aiuto, e’ sufficiente un numero limitatissimo di preti propriamente detti.
La Chiesa si ridimensiona, ma non scompare … Grazie a Dio.
Saluti.
beh, a me basta che si ridimensioni la chiesa e che i fedeli pensino loro a mantenerla
In francia il numero totale di preti è passato da 27mila del 1997 a 20 mila (dati 2007), quelli diocesani da 20 mila a 15 mila.
Del resto i clienti calano: in dieci anni, i battesimi sono passati da 415mila a 330 mila, i matrimoni religiosi da 124 mila a 83 mila, le cresime da 76 mila a 44 mila; le suore da 50 mila a 34 mila. Nel 2007 erano 71 le novizie francesi e 107 le non francesi. Nel 2008 sono 69 le novizie francesi e 118 quelle non francesi. Nel 1997 le novizie in Francia erano 289.
Quanto poi al numero dei catechisti e catechiste, su la Croix c’è scritto che sono soprattutto donne di mezza età: non vorrei raffreddare i tuoi entusiasmi, ma non è semplice effetto del baby boom degli anni 60?
@ Cesare b: vorrei raffreddare i tuoi entusiasmi: in Francia i cattolici non sono più maggioranza assoluta.. e se i cattolici calano indovina chi aumenta?
atei e agnostici.. dai questa era facile
> Il numero di ordinazioni di diaconi permanenti, in Francia, e’ in continua crescita.
falso, il dato è costante, non c’è crescita
http://vocations.cef.fr/IMG/pdf/Les_vocations_specifiques_en_France-2.pdf
I diaconi aumentano per la semplice ragione che pochi ne muoiono. Infatti prima degli anni ’70 non venivano ordinati diaconi in Francia. Furono reintrodotti nella chiesa cattolica a partire dal Concilio, dapprima in USA e poi, dagli anni ’70, prima in Germania e poi nel resto d’Europa.
Dunque gli attuali 2.250 diaconi sono ben poca cosa nel desolante panorama di secolarizzazione della Francia. E se teoricamente i diaconi possono anche celebrare matrimoni, battezzare e fare i funerali, in realtà il loro ruolo rimane quello ausiliare del prete, non potendo dir messa né essere a capo di una parrocchia.
Prima o poi si rassegneranno ad ammettere anche il matrimonio per i preti per far riprendere il numero delle vocazioni, dopotutto un posto sicura farebbe gola a molti padri di famiglia|
Lo credo bene che non ci sono piu’ fedeli o vocazioni…
Basta guardare come sono ridotti! 😆
http://www.youtube.com/watch?v=RB3YBJCFZ9g
Oh FSM, sono caduto dalla sedia! Oddio! Oddio! Non riesco più a smettere di ridere: dehi oh oh uh! Argh! XD
Ahahahahahah…. mi ricorda troppo Padre Boffo!
http://www.youtube.com/watch?v=wd5w15Jc3Nw
Da rotolarsi 😀
In realta’, osservando bene i dati non c’e’ mptivo ne’ d’entusiasmo, ne’ d’ecessivo scoraggiamento da nessuna delle due parti.
Se si suoppone una speranza di vita d’ ottanta anni, i 300.000 e passa battezzati annui di Francia dovrebbero dare una popolazione di circa 25 milioni di (piu’ o meno ferventi) cattolici. Di questi un 10 o 15 per cento (come si puo’ valutare dalle Cresime e dai matrimoni in chiesa) dovrebbero costituire lo “zoccolo duro”: due o tre milioni. A servirli un “clero” che recluta annualmente almeno trecento persone, se contiamo anche le nuove suore (francesi), i nuovi diaconi premenenti e i catechisti professionali (generalmente catechiste). Supponendo una pemanenza media in attivita’ di trent’anni, si ha un “personale” di almeno 9.000 operatori pastorali, largamente sufficiente per accudire il “parvus grex” di cui sopra e mantenere acceso il fuoco sull’ara, affinche’ lo si veda anche dal “cortile dei gentili”.
Saluti.
cesare b.. guarda in faccia alla realtà.. e i dati
in 40 anni i seminaristi diocesani sono calati dell’83% (1966: 4536, 2006 : 764)
le ordinazioni sono calate dell’85% (1966: 566, 2006 : 94.. e nel 2010 85, minimo storico)
in 40 anni avete racimolato appena 2.250 diaconi, mentre la società si è completamente ribaltata, come te lo devo dire che siete sotto il 50% in Francia?
Se supponi una speranza di vita d’ottanta anni.. fra 5 anni i 15000 diocesani che oggi hanno in media 75 anni.. non ci saranno più
e il bello che ringrazi dio..
> Supponendo una pemanenza media in attivita’ di trent’anni, si ha un “personale” di almeno 9.000 operatori pastorali, largamente sufficiente per accudire il “parvus grex”
i comuni in Francia sono oltre 36000, le parrocchie 18844.. sei sicuro che sia “largamente sufficiente”?
20.000 preti in totale per 18.844 parrocchie.
Togliendo i preti troppo anziani o malati, la situazione è che probabilmente non c’è sempre nemmeno un prete per parrocchia.
In pratica non esistono viceparroci.
@michele z. Il “parvus grex” cui mi riferivo e’ quello che risulterebbe “a regime” dal pemanere dei dati di circa 300.000 battesimi e di circa 40.000 Cresime all’anno. I “parvi greges”, anzi, sarebbero due: uno piu’ ampio, di oltre 20 milioni di battezzati e uno “parvissimus” di circa tre milioni di cresimati. Per questi ultimi, circa 10.000 operatori pastorali a tempo pieno (vescovi, preti, suori, diaconi e catchiste professionali) sarebbero abbondantissimi (uno ogni 300), ma anche per i semplici battezzati non ci sarebbe male: uno ogni 2000 o poco piu’.
@Congo. E’ ovvio che il numero delle parrocchie deve drasticamente ridursi. Del resto, oggi, chi e’ veramente interessato raggiunge la chiesa anche se e’ lontana, chi non lo e’ non ci va nemmeno se gliela mettono davanti in casa. E per chi ha difficolta’ a muoversi esistono altri sussidi (radio, t.v.) oltre, naturalmente,alle visite da parte dell’operatore pastorale.
Certo che non e’ uno scenario capace di riempire di gioia il cuore del Santo Padre, ma non e’ neppure quella fine imminente del cattolicesimo in Francia che alcuni, qui, immaginavano. I parole povere: il bicchiere e’ mezzo pieno e mezzo vuoto per tutti.
Da notare le strane statistiche presenti in Wikipedia sulle diocesi francesi (e del resto del mondo).
Wikipedia Italia attribuisce alla diocesi di Parigi ben 1.296 preti nel 2004. Ma se cerchiamo nel sito della Conferenza episcopale francese scopriamo che i preti oggi, nel 2010, sono appena 814, di cui 603 in attività.
Se provate a modificare le statistiche antidiluviane di Wikipedia vi rispondono che non è possibile perché la base di riferimento di Wikipedia non sono le statistiche sempre aggiornate della CEF, ma quelle riprese da una enciclopedia cattolica online, Hierarchy, che non aggiorna le statistiche da 5 – 6 anni.
in 6 anni si sono dimezzati… pazzesco..
proposta: perchè l’uaar non acquista un annuario pontificio è pubblica i dati?
Non esiste nessun dio che chimai al sacerdozio, è tutta ausosuggestione e autoconvincimento, ma ciò si basa sulla tradizione cattolica a cui si appartiene e alla famiglia che magari desidera un prete o una suora un famiglia ed è disposta a fare dei sacrifici per farli studiare in seminario.
Capita che nonostante i sacrifici il figlio o la figlia non concludino l’iter cmpleto ed esacno dal convento o dal semonario, ed è anche frequente il fenomeno.
C’e’ anche chi si fa sacerdote o religiosa, o semplicemente laico devoto a marcio dispetto della propria famiglia.
Saluti.