Assassinio di Sanaa, ergastolo per il padre

Il tribunale di Pordenone ha condannato ieri all’ergastolo El Kataoui Dafani, l’uomo di origine marocchina che uccise il 15 settembre 2009 ad Azzano Decimo la figlia diciottenne Sanaa perchè era fidanzata con un italiano e non voleva adattarsi ai costumi tradizionali. L’accusa è di omicidio volontario aggravato da vincoli di parentela e di lesioni gravi a Massimo De Biasio, il trentaduenne fidanzato di Sanaa ferito durante l’aggressione. Il pm ha chiesto e ottenuto il massimo della pena, senza le attenuanti. L’imputato in aula ha chiesto perdono alla moglie e alle figlie e ha detto di amare ancora Sanaa.
Souad Sbai, parlamentare Pdl e presidente di Acmd Donna (Associazione delle donne marocchine in Italia), plaude alla decisione dei giudici: “Questa condanna esemplare è una vittoria per tutta l’Italia e per tutte le donne e gli uomini italiani ed immigrati che amano il nostro Paese e che credono nei suoi valori fondanti”.
Il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, ha commentato: “Chi ostacola l’integrazione di una giovane o un giovane immigrato non compie un reato qualunque, ma attenta ai valori della nostra democrazia”. “La sentenza contro il padre di Sanaa è storica” continua il ministro “perchè sancisce questo principio e infatti ha riconosciuto un risarcimento simbolico al Ministro per le Pari Opportunità che, per la prima volta, si era costituito parte civile nel processo”. Secondo la Carfagna con queste decisione dei giudici “non è ammesso alcun relativismo culturale agli occhi della legge, che è uguale per tutti, ed esiste a tutela di tutti”.
Sostiene la sentenza anche l’imam di Torino, Abdellah Mechnoune, membro del Comitato per l’islam presso il Ministero dell’Interno, che inoltre critica la cultura dell’odio diffusa anche in Italia da “alcune moschee fai da te dove si aggirano sedicenti imam senza scrupoli e che inneggiano alla violenza sulle donne”. “L’Italia e tutti i musulmani che credono nei valori su cui questo Stato si fonda” ha dichiarato Mechnoune “fanno appello ai giudici affinchè i principi costituzionalmente garantiti e la libertà delle donne non possano e non debbano mai diventare oggetto di negoziato”.

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37 commenti

Blackfox

Sono sempre più convinto che gli enti locali dovrebbero prevedere dei luoghi in cui i mussulmani possano realizzare delle moschee legali.
I capannoni-moschea fai date te e senza controllo sono il vero pericolo.

Il Filosofo Bottiglione

qui, però, si innesta un problemino: la Legge Bucalossi. essa prevede che i comuni eroghino una percentuale degli oneri di urbanizzazione secondaria per la costruzione e manutenzione dei luoghi di culto. nel momento in cui li erogano per il culto cattolico, hanno buon pro i sostenitori del culto islamico a chiedere finanziamenti per i loro luoghi.
è la legge. fin che non la si cambia, la si può forzare fin che vuoi, ma alla fine occorre rispettarla.

sarebbe anche ora che lo Stato si rendesse conto che le forme aggregative di tipo religioso non sono da privilegiare rispetto alle altre, anzi…

Sal

Sono sempre più convinto che se tutti (cattolici-mussulmani-buddisti-eretici-ariani-battisti -ecc.) andassero a pregare a casa loro ci sarebbe minor motivo di discussioni e dibattiti filosofici che non conducono a nulla se non a divisioni e maggior spazio per tutti al posto di unutili vecchi vuoti e polverosi musei che chiamano chiese.

“Ma tu, quando preghi, entra nella tua stanza privata e, chiusa la porta, prega il Padre tuo che è nel segreto; allora il Padre tuo che vede nel segreto ti ricompenserà” (Matteo 6.6) – La Bibbia.

HCE

giusta la condanna.

peccato che tanti la considerino una vittoria di valori astratti (la legge dello stato itagliano, l’integrazione, i “valori fondanti” di questo paese (???)) e non un riconoscimento di diritti individuali che dovrebbero essere scontati.

e persino “non è ammesso alcun relativismo culturale agli occhi della legge, che è uguale per tutti, ed esiste a tutela di tutti”. quindi la carfagna stà per lanciarsi nella campagna contro i crocefissi nelle scuole, i finanziamenti alle scuole private, per l’attuazione dell’ora alternativa, per far pagare l’ICI alla chiesa… ?

Dark_Elf

Penso che nella frase abbia omesso “tranne che per chi decidiamo noi” 🙂

Nathan

Pretendi troppo! Già è qualcosa che la Carfagna si sia dichiarata a favore di una legge contro l’omofobia, che le gerarchie ecclesiastiche avversano, come hanno avversato ogni iniziativa per le unioni civili. Se sorvoliamo sulle origini della sua nomina a ministro la Carfagna sta diventando una dei meno peggio tra i ministri di questo sciagurato governo.

Davide Pupparo

Sono felice per la condanna, a mio parere giusta. Sono meno felice nel constatare che questo è un caso isolato. Troppo spesso vedo assassini rilasciati, per le cause più disparate, prima fra tutte la decorrenza dei termini, che secondo me è una vera vergogna per la magistratura ed in generale per lo stato italiano. la cosidetta “certezza della pena” sembra un miraggio, e ogni giorno si assiste a differenti interpretazioni da parte dei giudici nei confronti degli stessi reati. Inoltre, può capitare di vedere ladri condannati a 20 anni ed assassini rilasciati per buona condotta. Secondo voi è normale?

Painkiller

Là dove impera la cultura del buonismo e del perdonismo si. In italia nel momento in cui qualcuno viene arrestato diviene una vittima e un eroe. Si investono milioni di risorse per tutelare, recuperare (che tradotto in italiano vuol dire solo fare uscire prima) e rifare una verginità sociale ai carnefici… mentre le vittime vengono abbandonate a se stesse.
A nessuno viene in mente che per recuperare un criminale bisogna inannzi tutto valutare il tipo di crimine (qualcuno crede veramente che stupratori, mafiosi e serial killer siano recuperabili?) e poi mettere in atto serie politiche di terapia psicologica e lavoro, il tutto con la certezza della pena.
Negli USA hanno ottenuto risultati ottimi facendo lavorare i detenuti come addestratori di animali per handicappati (cani per cechi, paralitici, ecc). Col doppio risultato di recuperare il detenuto e aiutare la gente.
Qui da noi gli si dà una pacca sulla spalla e li si libera a far danni e basta.
Pensate a quelle bestie che massacrarono la suor Mainetti a Chiavenna… 2 anni e sono uscite. Osceno.

Davide C.

Si.
e ti spiego il perchè:
Punto primo, nessun organo di informazione spiega come funziona la custodia cautelare, che non mira a punire i colpevoli (non è un giudizio anticipato), ma ad evitare che chi è indagato possa fuggire, reiterare il reato, inquinare le prove. stop. qualsiasi altra motivazione non può entrare in gioco perchè l’indagato (e poi imputato se rinviato a giudizio) è innnocente fino al passaggio in giudicato della sentenza di condanna.
la custodia cautelare ha solo una funzione di “cautela” nei confronti delle indagini, non è una valutazione anticipata di colpevolezza.
Punto secondo, i termini di custodia cautelare sono fissi per legge, purtroppo scadono perchè la giustizia è lenta, ed è lenta perchè mancano mezzi e risorse (economiche ed umane) per farla funzionare.
Punto terzo, la custudia cautelare generalmente può essere agli arresti domiciliari, che spesso sono ritenuti sufficienti ai fini cautelari.
punto quarto, la costituzione stessa prevede che dal momento del fermo da parte delle forze dell’ordine deve esserci un giudice che ordina l’arresto e solo se ci sono esigenze cautelari, altrimenti 48 ore e sei fuori.
Le differenti interpretazioni dei giudici non sono dovute alle patturnie, ma alla difficoltà tecnica che spesso si ha a confrontare la fattispecie concreta con la norma astratta, problema che è l’essenza stessa del diritto e della giurisprudenza.
ti faccio un esempio scemo.
Tu sei il guardiano del parco e devi far rispettare la seguente regola: “vietato l’ingresso ai cani”.
Ti si presenta un uomo con una tigre, che fai? devi interpretare la norma e capire quale sia la ratio (la ragione) che la ispira, ad esempio, una ragione di sicurezza? allora la tigre non la fai entrare perchè più pericolosa dei cani, una ragione sanitaria dovta ad una malattia specifica dei cani, allora la tigre può passare. cosidera che nel diritto penale c’è il divieto di analogia, per cui le norme vanno interpretate in maniera molto rigida.
la buona condotta riguarda il copmportamento del carcerato, in un’ottica di recupero e reinserimento sociale. e viene concessa dopo aver scontata buona parte dela pena e non sono mai liberazioni totali (magari è semilibertà, lavoro esterno, ecc…), si può dire che ogni tanto si sbaglia a concederla.
detto questo la sensazione di insicurezza e sfiducia è data principalmente dall’evidente ignoranza delle norme penali e procedurali di chi dovrebbe fare cronaca giudiziaria, che pensa solo a sparare e fare sensazionalismi.

peppe

concordo…. stanno cercando di convincerci che la giustizia in italia è completamente sballata(è lenta, ma non va malissimo) in modo che noi italiani approviamo le leggi per salvare berlusconi, alla luce di un “la giustizia va riformata”

Davide Pupparo

@Davide C.
E’ evidente che non sono un esperto in materia, ma l’impressione che ho ascoltando/leggendo/informandomi e ragionando con la mia testa è quella.
Se poi è un’impressione sbagliata, meglio così, vuol dire che le cose vanno meglio di come credo.
Ti faccio un paio di domande, però, visto anche che ne sai più di me in materia:
1 Stasera ho sentito che i 4 extracomunitari che uccisero ,dopo averla stuprata, una donna che era con il suo ragazzo sono stati condannati a 16 anni. Ti sembra una pena giusta e credi che per un reato del genere possano essere concesse attenuanti?

2 molte carceri sono colme. I detenutI vivono in condizioni pessime;spesso e giustamente chiedono ed ottengono risarcimenti per questo motivo.
Secondo te la soluzione a questo problema è data dall’indulto e dagli sconti della pena?

@peppe
quando dici “stanno cercando” ti riferisci ai media, giusto?
che risposta mi dai tu alle domande che ho posto a Davide C.?

gianfranco

sentenza e interventi ineccepibili.
volevo vedere se però era un padre cristiano ad uccidere una figlia fidanzata con un islamico se dicevano tutti queste belle parole e se riconoscevano le attenuanti.

sabre03

Ma la Carfagna lo sa che i diritti delle donne sono stati ottenuti combattendo contro la chiesa cattolica romana ed il suo velo? Che l’uguaglianza di cui parla e che è sancita dalla costituzione è esteggiata dalla chiesa cattolica romana? Che i valori fondanti di cui parla sono quelli costituzionali ossia decisi da tutti noi e non quelli precipuamente cattolici (quali poi….) che sono per loro ammissione assoluti e dunque da imporre agli altri in quanto non negoziabili?

Ozymandias

No, non lo sa.
Tra un cono ed una banana legge quello che le viene passato.

maxalber

Secondo la Carfagna con queste decisione dei giudici “non è ammesso alcun relativismo culturale agli occhi della legge, che è uguale per tutti, ed esiste a tutela di tutti”.
———–
Come no!
Salvo il relativismo culturale applicato in questo paese quando fa comodo, come ad esempio nell’esposizione del crocefisso negli edifici pubblici!

Alessandro S.

Plaudo la chiara e netta condanna dell’imam di Torino, Abdellah Mechnoune. Questi sono gl’islamici non solo da non discriminare, ma da apprezzare e valutare.

Andrea

Se solo le istituzioni avessero la coerenza e l’onestà intellettuale di usare il pugno di ferro anche con le discriminazioni e i privilegi della Chiesa Cattolica, allora potremmo definirci finalmente un Paese laico.

Il Filosofo Bottiglione

costui ha avuto la pena adeguata al suo crimine mostruoso.
non essendo un forcaiolo non mi sarei scandalizzato se gli avessero dato anche trent’anni, come fanno per molti.

le parole del ministro ai pari opportunismi suonano un po’ stomachevoli.
la legge non è fatta per attaccare i relativismi culturali.
anche il concetto espresso dalla Sbai di “condanna esemplare” non mi sembra del tutto in linea con i principi del nostro ordinamento.

Davide Pupparo

Pain sono pienamente d’accordo con te. Abbiamo carceri strapiene, celle da 3 posti con 5 detenuti o più, ed invece di creare nuovi spazi, i nostri politicanti si inventano l’indulto. Il lavoro , e non parlo di lavori forzati, è l’unico modo per tentare di riabilitare alcuni detenuti. Di certo con l’ozio forzato che vige nelle carceri non si recupera un bel niente. Se un cittadino onesto deve fare 8 ore di lavoro per campare non vedo perché non debba farle un detenuto. In più, lavorando, sanerebbe almeno in parte il debito con la società che ha contratto con il suo crimine. Ma si sa, parlare di certe cose qui da noi è equivale a sognare ad occhi aperti.

Painkiller

Una delle poche cose che rispetto negli USA sono proprio questi progetti di lavoro per detenuti a sfondo sociale. Un altro interessante è quello di fare lavorare personein libertà vigilate nel recupero di animali maltrattati.
Posto che la riduzione dello stress da pet therapy è un fatto. Queste attività uniscono molteplici vantaggi: riduzione dello stresso, imparare un mestiere, essere a contatto con creature che ti accettano e ti amano, sentirsi finalmente UTILI.
Insomma c’è sia il ripagare la società che un buon sostegno per il recupero del detenuto…. e i costi sono contenuti.

Davide Pupparo

Non posso fare altro che darti ragione di nuovo. Parli con un animalista attivista. ^__^. In effetti l’America è una terra di eccessi. Ci sono cose che funzionano alla grande, altre molto discutibili. queste sono di certo le cose che potremmo prendere come esempio. Il fatto è che solo a pensarlo mi vien da ridere; vedo la nostra classe politica troppo retrogada e bigotta per poter concepire una cosa del genere. Spero di sbagliare.

laverdure

@Painkiller
Forse nel sistema giudiziario USA c’e’qualche altra cosa che meriterebbe il tuo
rispetto:ad esempio il fatto che i preti riconosciuti pedofili vengono da anni sbattuti
dentro senza tanti complimenti,alla faccia del bigottismo,e che la Chiesa a causa
loro abbia dovuto sborsare cifre da capogiro alle vittime.
Come pure il fatto che diversi presidenti sono stati messi sotto inchiesta senza che
nessuno di loro si sognasse di accusare la magistratura di “offensive giudiziarie”,
perche fare il contrario sarebbe stato un suicidio politico.
O che illustri “faccendieri”siano stati condannati a lunghe pene e imprigionati.
O che i magistrati della Corte Suprema siano tra i personaggi piu’ rispettati del paese.
Lo faresti un confronto con la nostra Corte di Cassazione ?

busta

mi sarebbe piaciuto vedere sentenze simili per casi come quelli le assassine di suor Maria Laura Mainetti o per Erika e Omar, ma evidentemente per prendere l’ergastolo devi essere un mafioso, un killer professionista o tutt’al più un attentatore della democrazia… e comunque maggiorenne.

Painkiller

Omar e Erika hanno avuto condanne abbastanza severe per essere dei minorenni.
Le belve che hanno massacrato suor Mainetti invece se la sono cavata con un buffetto. Sai perchè? Perchè hanno usato la scusa del satanismo e l’opinione pubblica le ha poi percepite come vittime. Vuoi ammazzare qualcuno e non fare galera? Di agli inquirenti che ascolti Marylin Manson e sei satanista…. poi spara qualche vaccata su inesistenti livelli superiori della setta e passerai da carnefice a vittima. Quelle maledette sono state furbe e se la sono cavata con poco, purtroppo.

Davide Pupparo

esattamente. oppure, come si dice dalle mie parti, se vuoi finire in galera uccidi qualcuno, se non vuoi andarci, fai una strage così ti prendono per malato mentale e non finisci dentro.

Sal

E come volevasi dimostrare le religioni rendono gli appartenenti, fanatici e dividono le civiltà. Sono la miglior modo per rendere l’uomo ipocrita e superstizioso.
La religione può essere solo una faccenda privata tra l’uomo e il suo Dio, che non può e non deve essere esposta o reclamizzata perchè il premio o la punizione non te la può dare nessuno dei tuoi vicini, ma solo qualcuno che non vedi e non sai nemmeno se esiste.
Perchè quindi esporsi e ostentare qualcosa di incerto ?

Stefano Grassino

Se un fanatico cattolico uccidesse uno di noi che non vuole il crocifisso nei luoghi pubblici, la signorina boccasana, sarebbe della stessa idea?

Paul Manoni

Non verrebbe neanche battuta come notizia dalle agenzie di stampa…. 😉

antonietta dessolis

manteniamo il senso delle proporzioni per favore; il fatto che sia data il massimo della pena a quel padre che non è degno di esserlo è comunque una buona notizia, non è il caso di sminuirla, i discorsi sul “relativismo culturale” è banale retorica

Paul Manoni

Quella di Stefano era, penso, solo una provocazione all’indirizzo della Ministra. Siamo tutti molto contenti della sentenza che ha spedito uin galera quella bestia di padre.
E’ ovvio che le agenzia di stampa darebbero notizia dell’uccisione di un Ateo contro il crocifisso, da parte di un fondamentalista cattolico. Soprattutto se verrebbero a galla le motivazioni reali ed il movente dell’assassino.
Pero’ effettivamente dubito che un qualsivoglia Ministro, commenterebbe la sentenza contro il cattotalebano assassino di Atei, come ha fatto la Carfagna.
Forse lei era in qualche modo costretta a dir qualcosa, in considerazione del ruolo che ricopre alle “Pari opportunità”. 😉
Ciao, ciao

laverdure

Approvo pienamente la sentenza,ma vi ricordo che nel nostro paese c’e’ quella meravigliosa
istituzione del “secondo appello automatico”,che oltre a raddoppiare il carico di lavoro dei
tribunali assurdamente,fa si’ che il primo processo divenga una semplice “prova di scena”.
Nel secondo si assiste,nella stragrande maggioranza dei casi,ad un vertiginosa
descalation delle pene,favorita ovviamente dal fatto che a quel punto anche l’interesse di stampa e opinione pubblica e’ diminuito.
La mia facile previsione e’ che in tale appello la pena si ridurra’ a 30 anni o meno,e se la
Cassazione sara in vena dei suoi numeri di destrezza,nel terzo appello l’ultriore riduzione
sara tale che il caro genitore ribbraccera la famiglia in pochi anni.
E se i movimenti islamici decideranno che la cosa sia utile dal punto di vista propagandistico
e lo appoggeranno concretamente con saporite mazzette a chi di dovere (il denaro non
gli manca di certo)gli anni si ridurranno ancora di piu’.
E non credo proprio che saranno Benedetto & soci a criticare pubblicamente la cosa!

lacrime e sangue

Io non mi interesso di relativismo culturale. Non me ne importa una cippa.

Io sono femminista fino al midollo e non mi importa se una vittima è cinese, afgana, cingalese, americana, russa, italiana, marocchina, vietnamita…

E’ ora che i maschi macho-man vengano privati delle unghie e che l’uguaglianza maschio/femmina sia valida per tutti. A forza, se necessario.
E col multiculturalismo razzistissimo della sinistra (“E’ la loro cultura sottomettere/velare/infibulare/lapidare/maritare a 9 anni le femmine, poverini, chi siamo noi per togliergli questi usi?”) sapete cosa ci faccio?
Qualcosa che una signora non dovrebbe nemmeno pensare.

Sull’argomento, http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=2&sez=120&id=35159

MissXD

Quoto tutto. Complimenti 🙂
Per fortuna non tutta la sinistra è così, o almeno non tutte le persone che ne fanno parte….

laverdure

“Per fortuna non tutta la sinistra è così, o almeno non tutte le persone che ne fanno parte….”

Gia,allo stesso modo in cui non tutti i preti sono pedofili.

Mario

Commento di risposta a “lacrime e sangue”:

Sono d’accordo con te nel dire che l’uguaglianza maschio/femmina debba essere uguale per tutti/e; piuttosto, non capisco cosa intendi dire col fatto che tale concetto, qualora ve ne fosse bisogno, vada applicato “a forza”: con l’uso di tale espressione mi ricordi il lessico usato dai leghisti, e non è un bell’accostamento, credimi. Perciò, piuttosto che dire che tale concetto vada applicato “a forza”, potevi dire che tale concetto va sancito universalmente secondo legge ed applicato di conseguenza in tutte le circostanze, incoraggiando l’applicazione di tale legge e punendo chi la infrange, tenendo presente che la legge, su tale argomento, deve necessariamente essere la più equa e giusta possibile (e sono il primo a sperare che una vera uguaglianza in tal senso venga raggiunta al più presto, in Italia ed in ogni altra parte del mondo).

Riguardo il “multiculturalismo razzistissimo della sinistra” che citi a sproposito, devo assolutamente redarguirti, perché hai sbagliato il tiro, e di parecchio anche. Per prima cosa, posso assicurarti che le pratiche da te elencate non sono state appoggiate né fomentate né tantomeno giustificate da nessun esponente della cosiddetta “sinistra”; e per secondo, ti tranquillizzo sul fatto che chiunque dicesse tali cose, non potrebbe mai e poi mai definirsi di sinistra, per il semplice motivo che combattere contro le superstizioni, le pratiche e le tradizioni sbagliate, scorrette e lesive della dignità della persona (oltre che della sua integrità fisica) quali ad esempio sono la sottomissione femminile o l’infibulazione, sono da sempre il cavallo di battaglia di chi si riconosce negli schieramenti progressisti, riformatori o anche rivoluzionari che fanno riferimento ad una matrice politico/ideologica di sinistra.
Semmai, ciò a cui tu ti riferisci (e che hai, credo involontariamente, travisato) è la propensione dei politici “cosiddetti di sinistra” a parlare di meno dell’argomento qualora si presentano casi del genere, al contrario dei politici “cosiddetti di destra” (che non sono di destra, ma sono di berlusconi), i quali al contrario sono ben contenti di poter starnazzare, di urlare nei talk-show a tema, di parlare a vanvera e di darsi visibilità qualora si presentano casi come quelli di Sanaa. Se questo succede (cioè che i politici considerati di sinistra parlano meno di tali fatti, e con argomenti diversi, rispetto ai politici considerati di destra) è perché tali casi di cronaca vanno a tutto vantaggio di chi vuole promuovere l’idea dell’ “islamico nemico pubblico numero uno” e della “civiltà occidentale-cristiana sotto attacco”, nonché degli “immigrati ostili all’integrazione”; perciò, per evitare strumentalizzazioni da parte di chi ben sappiamo, coloro che sono (o credono di essere) di sinistra tendono a parlare in maniera più prudente di tali avvenimenti, siccome questi sono argomenti che presi in un certo modo e presentati all’opinione pubblica in una certa qual ottica piuttosto che in un’altra, fanno parecchio danno, ed avvantaggiano soltanto le fasce più razziste e reazionarie della società. Per farti un esempio pratico: tu, da femminista, vedi la faccenda di Sanaa nell’ottica di chi vuole contrastare e combattere la violenza sulle donne (ed è una posizione assolutamente condivisibile, anzi ammirevole); mentre qualcun altro, ad esempio i leghisti razzisti e xenofobi, hanno tutto l’interesse a presentare quest’argomento come uno scontro di civiltà, e dell’attacco da parte di una cultura barbarica verso una cultura bella e giusta, con conseguente demonizzazione verso chi ha la pelle scura o verso chi magari, in tutta libertà, preferisce andare in giro con il turbante piuttosto che coi jeans, o anche, come recitava un manifesto della leganord, verso chi preferisce mangiare il cuscus piuttosto che la polenta! (E questa posizione qui, al contrario di quella di chi mira ad impedire prevaricazioni verso le donne, non è per niente condivisibile, né tantomeno ammirevole).
Perciò, credo che alla base di questa tua posizione ci fosse una incomprensione, che spero sia stata pacificata dopo il mio intervento.

E sempre riferito a te, lacrime e sangue, non posso non dire (cogliendo l’occasione per farlo sapere a chiunque legga questa righe) che il sito da te riportato, cioè “informazione corretta”, al contrario di come recita il suo titolo sia in realtà un sito totalmente inaffidabile, bugiardo, in malafede e pieno di menzogne, per di più distribuite in maniera svergognata e consapevole, a partire dal fatto che il suo nome dovrebbe essere “informazione SIONISTICAMENTE corretta”; prima che tu inserissi nel tuo commento il link a quell’articolo, io già conoscevo questo sito, e lo conoscevo perché sapevo di che argomento trattava principalmente (la questione israelo-palestinese), quale posizione tenesse (sionismo totale, cioè copertura ad oltranza nei confronti dei crimini israeliani), quali testate giornalistiche italiane avesse come riferimento (il giornale – libero – il foglio – l’occidentale… no comment…) e quale schieramento politico prediligesse (quello del tizio basso che ha i capelli finti, la tessera P2 e lo “stalliere” mafioso).
Perciò, anche se sto off-topic, vorrei fare un appello: qualora qualcuno di voi avesse voglia di informarsi seriamente sulla questione israelo-palestinese, ci sono i video a tema di Paolo Barnard su Youtube, o, ancor meglio, i reportage di Fulvio Grimaldi girati direttamente nella Striscia di Gaza, e sul posto dei bombardamenti israeliani, al contrario degli articoli di vittorio feltri & company, articoli scritti da tali figuri mentre stanno comodamente seduti in poltrona, nonché nella più assoluta ignoranza dei fatti e con una malafede sistematica, che purtroppo ho imparato a conoscere molto bene.

Dei già citati reportage di Grimaldi sulla Palestina trovate qualche frammento su Youtube, mentre per ordinare i dvd completi potete andare sul suo blog (che non posto qui per evitare di fare pubblicità e di infrangere le regole di questo apprezzabile sito).

Concludo il messaggio col riportare la mia opinione personale sull’argomento qui trattato, e cioè che reputo soddisfacente la punizione comminata al criminale che ha commesso questa efferatezza. Inoltre, penso che queste cose (i dissidi interculturali) forse non arriverebbero a tale tragico epilogo, se qualche fanatico vestito di verde non andasse in giro a sbraitare contro chi rappresenta l’insieme dei “nuovi italiani” ed è diverso per uno o più caratteristiche dagli “italiani aborigeni”, scavando ed ispessendo in tal modo un solco tra “noi” e “loro”, e creando il campo per una società dell’apartheid ed uno scontro tra chi è diverso.

E voglio anche porre una domanda alla titolare del ministero per le pari opportunità (dimenticando per un attimo COME la signora sia arrivata a risiedere tale carica): ma se io, ateo e marxista, fossi stato ammazzato da un prete che non sopportava l’idea che io volessi togliere il crocifisso dai luoghi pubblici e che fossi a favore del riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali, Lei avrebbe speso ugualmente tali parole nei confronti della vittima, o forse sarebbe stata in silenzio, data la scomodità del caso in questione?

Con questo quesito vi lascio, scusandomi per la lunghezza del messaggio, che spero qualcuno avrà il piacere di leggere nella sua interezza. Buona giornata a tutti.

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