E’ nato di recente su Facebook, raccogliendo almeno cinquemila adesioni, un gruppo che ha organizzato per il 18 giugno, nel quartiere parigino di Goutte d’Or, un aperitivo “saucisson et pinard” (“vino e salsicce”) contro “l’islamizzazione” della zona. Sylvie François, la promotrice, ha sostenuto che “in questo quartiere non ci sentiamo più a casa, i francesi doc non possono più bere un bicchiere di vino tranquillamente e si è guardati male se le donne non portano il velo”. Secondo quanto riportato su Facebook, le vie del quartiere sono “occupate, soprattutto il venerdì, da nemici risoluti dei nostri vini e dei nostri salumi tipici”.
Dominique Sopo, dell’associazione Sos-Racisme, ha criticato l’iniziativa in quanto “piena di odio” e “di estrema destra”, chiedendone l’interdizione. Diversi gruppi di destra hanno reso noto che saranno presenti venerdì all’appuntamento, ma identificare tale evento esclusivamente con una certa parte politica appare dubbio.
AGGIORNAMENTO. Maggiori informazioni su Marianne2. La manifestazione è stata interdetta.
Parigi, polemiche per aperitivo anti-islam
107 commenti
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Mha…. non capsco perchè si continui a provocare, senza pensare mai che è l’integrazione la via per una pacifica convivenza…
Già ma sei sicuro che dalla parte dell’islam l’obiettivo sia l’integrazione e la pacifica convivenza? Non è che trovare uno spazio vuoto dalle religioni venga visto per loro come una formidabile occasione di riempirlo con l’islam?
“l’islam”… qui si parla di persone, uomimni, donne, bambini, famiglie, single ecc… cosa dovrebbe interessarmi se sono mussulmani, indiusti o atei?!
Bisognerebbe trovare il modo per integrarli nelle nostre società, leggi e via dicendo, senza perdere il rispetto che cmq sia dovremmo portare a loro.
Provandoli, isolandoli e via dicendo non aiuta certo, ma peggiora solo le cose.
Sì va be zel, questi discorsi però non li fai quando c’è di mezzo il cattolicesimo, comunque proponi allora una sezione dell’associazione per musulmani. Strano che un sito anticlericale si trasformi in un attimo un sito per la convivenza pacifica tra religioni quando scatta la parola magica islam.
Tino: non li faccio con i cattolici? Davvero?! Conosci tutta la mia produzione scritta, blog, articoli su siti, su riviste ecc?! Accidenti! Non credevo di avere un fan simile!
Appurata quindi la tua passione per ogni mio scritto, mi chiedo perchè non ti sia impegnato a leggere davvero quello che scrivo… oppure, hai avuto problemi con la sintassi?! Perchè, come avrai evinto da alcuni miei articoli, che hai ovviamente letto, ho sempre difeso i diritti alla conservazione delle personali tradizioni anche dei cattolici e, in generale, mi sono sempre schierata a favore della tutela delle tradizioni popolari territoriali, cattoliche, pagane o che altri siano. Ho sempre criticato, e se avessi letto con attenzione tutti i miei scritti lo sapresti, le ingerenze moderne (in quanto il passato non è giudicabile, o non dovrebbe esserlo) di ogni forma di religione o idealogia che vada a invadere lo spazio del “prossimo”, che sia ateo, laico, mussulmano o altro.
Come dovresti quindi aver evinto dalla perfetta conoscenza di ogni mio pensiero, sapresti quindi che non tollero una provocazione come quella in atto contro una comunità mussulmana in francia, proprio come non tollero i picchetti cattolici pro-life davanti ai reparti di ginecologia o ai volantinaggi atei durante importanti manifestazioni evangeliche.
Condanno ogni provocazione finalizzata all’offesa di terzi, perchè impedisce dialogo e integrazione, alimentando astio, odio e intolleranza.
Ma, Tino, questo lo sai bene, visto che con sicura arroganza esordisci con l’affermazione che io non faccia MAI E POI MAI IN
TUTTA LA MIA VITA discorsi simili se ci sono di mezzo i cattolici.
cioe chi e´che deve integrarsi gli europei o gli islamici?? ma stiamo scherzando??
Gli stranieri devono integrarsi agli europei, mai detto il contrario, ma integrarsi non vuol dire diventare bianchi, bere vino e mangiare porco….
Zel
Di certo no. Per esempio ho un odio tremendo per le olive e tutto quanto sia fatto con questo frutto . Se un musulmano non vuol mangiare maiale, questo non me ne frego . Pero il problema è che certi musulmani vorebbero vietarlo anche ai non musulmani e alla fine sconvolgere tutto il sistema di vita del paese dove sono ospiti . Se Lei conosce un po la Francia, conoscera un po il suo sistema di convivialita attorno a vino e salumi .
In Francia veniva distribuiti pochi anni fa d’inverno una zuppa a base di maiale ai poveri : gli islamisti hanno fatto si che questa zuppa non fosse più distribuita perche offendeva gli musulmani poveri . Non so con che cosa è stata sostituita ma qui non siamo più nella situazione dove i francesi impongono i loro abitudini agli musulmani ma invece al contrario
Quello che mi stupisce di più è che finché si parla di cattolicesimo, lo si considera (e spesso a ragione) come una piaga sociale. Scatta la parola islam, pacifica convivenza ecc. Queste iniziative losche emergono a causa dell’assenza da parte dei laici sinceri di vere e proprie battaglie intellettuali contro la religione islamica.
Concordo! Si è lasciata la battaglia contro la religione islamica in mano a gruppi tutt’altro che dediti alla laicità e alla pacifica convivenza (per di più molto spesso integralisti cattolici) e questo non può portare altro che ulteriori guai. Se si fosse fatta una reala battaglia di laicità questi gruppi non avrebbero avuto agibilità.
“Laici sinceri”? La battaglia intellettuale alle religioni la lascerei agli atei ed agnostici, non vedo perché ai laici. Lapsus?
Se parliamo di laicità, automaticamente scatta la parola pacifica convivenza e integrazione, se c’è la collaborazione dell’altra parte sociale. Solo in caso di prevaricazione, imposizione ideologica, corruzione e via dicendo, allora il compito del laico è premere perché si rimedi.
Ti ripeto. Confondi ateismo/agnosticismo con laicità (che non è una caratteristica anche – se solo ci fosse la voglia – del credente).
La laicità non è nata come pacifica convivenza, ma come obiettivo di porre un freno alle imposizioni clericali e alle loro influenze sulle persone.
Noto comunque che tu mentre ti sgoli per difendere il diritto al burqa in questo caso in cui l’aperitivo è stato vietato, zitto, zitto.
La laicità è semplicemente la neutralità dello stato rispetto alle scelte degli individui in materia di religione, ed è qualcosa che favorisce la pacifica convivenza tra i cittadini.
Si inserisce nel quadro di uno stato liberale, le cui leggi, oltre ad evitare ingerenze dello stato nella vita privata, dovrebbero evitare pure le ingerenze dei privati nelle vite di altri privati. Essere fautori della laicità, insomma, significa volere che il cittadino sia rispettato – anche nella sfera religiosa/filosofica/spirituale – tanto dalle istituzioni quanto dai suoi concittadini.
La “battaglia contro le religioni” in effetti è un punto centrale dell’ateismo/agnosticismo (se intesa come battaglia culturale), ma paradossalmente solo una sorta di “effetto collaterale” del laicismo (se intesa come battaglia politica), nel senso che sono spesso i fanatici religiosi ad opporsi attivamente al principio di laicità.
Magar ben ti ha risposto.
Mi sembra un’iniziativa stupida, magari gli unici precetti dell’Islam fossero non bere alcool e non mangiare maiale!
Ma se gli islamici non posso bere vino, perché io ne vedo così tanti ubriachi? sarà che alla fin fine coerenti come i cattolici con la loro religione?
+ 1 per te
Come ho già scritto, sono tornato di recente da un viaggio in Marocco, dove il re è un discendente della famiglia di Maometto.
In Marocco si producono vino e birra (e non lo bevono solo i turisti); ebrei e musulmani abitano fianco a fianco; il venerdì è il giorno di riposo per i musulmani, il sabato per gli ebrei e la domenica per i (pochi) cristiani, ma i negozi e gli uffici chiudono solo la domenica.
Quello che voglio dire è: le differenze religiose non ostacolano minimamente la convivenza finchè qualcuno non soffia sul fuoco e fa leva sull’ignoranza e la credulità della gente per cercare i propri vantaggi.
Tornando alla notizia, sicuramente in Francia (lo si è visto già alcuni anni fa) qualcuno, agitando la fede dell’islam, sta cercando di impedire l’integrazione della parte meno evoluta degli immigrati – o dei loro figli – di origine musulmana.
La parte più retriva degli autoctoni reagisce con iniziative come quella della notizia, secondo il principio del chiodo scaccia chiodo.
Personalmente sono convinto che per evitare queste lacerazioni l’unica strada sia l’azione anche dura contro i seminatori di odio, di tutte le parti, evitando l’avvitarsi su spirali dove non si riesce più a distinguere chi è il provocatore e chi è la vittima; quando questa distinzione viene meno il gioco è fatto: la scelta di campo non avviene più per motivi razionali ma solo per motivi di identificazione in una delle parti e quini per motivi di fede.
Nella storia abbiamo visto tante di queste divisioni provocate ad arte (mi vengono in mente gli irlandesi cattolici e protestanti) e abbiamo visto come, una volta creati e stratificatii primi odi, il gioco delle vendette porti ad un avvitamento delle crisi.
Il re del Marocco non è discedente di Maometto . Questo è una balla creata onde dare una giustificazione religiosa alla regalita degli Allawiti !!
In Marocco gli ebrei sono rimasti in cinquemila e i giovani emigrano quasi tutti in Francia o in Israele, non hanno mai vissuto come pieni cittadini con pari diritti, a parte sotto il colonialismo francese. Penso che anche tu faccia leva sulla credulità della gente mettendo in giro queste leggende metropolitane, tieni presente che il 100% degli ebrei in Marocco ha sempre frequentato il liceo francese e non le madrasse marocchine.
L’iniziativa dell’aperitivo francese tradizionale a base di vino e con consumo di salumi e con donne a volto scoperto e’ stata presa da una donna perche’ in quel quartiere sono gli indigeni francesi, e specialmente le donne a capo scoperto ad essere malvisti. Dunque e’ una iniziativa anche per la dignita’ femminile e per riaffermare la liberta’ degli abitanti del quartiere non islamici e non islamisti che desiderano mantenere il loro tradizionale stile di vita laico e resistere di fronte alla inferiorizzazzione detta anche dhimmizzazione, ossia riduzione allo stato di dhimmi, inferiori giuridicamente, umliati e tassati specialmente che e’ il trattamento che la sharia IMPONE per i non mussulmani (monoteisti, perche i pagani sono da sgozzare subito) in terra ove opera un potere mussulmano conforme alla sharia.
E’ paradossale che dei folli che probabilmente non si accorgono neppure di essere tali (se non sono dei traditori coscenti) si permettano di filosofeggiare sulla aggressivita’ e provocatorieta’ degli indigeni francesi che a casa loro pretendono semplicemente di bersi un bicchiere di vino ed un panino al pate’ di fegato di maiale a volto scoperto.
Stiamo assistendo anche in Europa alle prime fasi della conquista islamista del territorio ed alla eternizzazione della stessa tramite la tragica dhimmizzazione, che e’ il massimo della cristallizzazione permanente del razzismo religioso isalmista e che cosa abbiamo? SOS racisme che interviene CONTRO chi sta subendo il razzismo religioso delle occhiatacce verso le non velate, degli insulti verso le non velate (di origine Europea o peggio Nordafricana), “putes”, delle teorizzazioni che in caso di stupro se lo sono cercato, e delle aggressioni fisiche e sessuali vere e proprie.
Finti laici, finti Europei, finti pacifisti e finti antirazzisti, servi dei nazi- islamisti.
A questi si aggiungono in tanti anche su questa lista che discutono di islam senza avere la minima idea di cosa sia il Corano e di cosa sia la sharia.
Gente che diventera’ tranquillamente dhimmi come se fosse un suo dovere di cortesia!
D’altronde e’ cio’ che e’ accaduto in mezzo mondo mediterraneo gia’ completamente (e violentemente) cristianizzato dagli imperatori post costantiniani, ma poi violentemente conquistato eppoi subdolamente dhimmizzato dagli islamici fino a cancellare progressivamente ogni traccia di presenza cristiana in NordAfrica e Turchia e terminando adesso il lavoro di pulizia religiosa in Siria Iraq ed Iran.
Consiglio a tutti coloro che fossero interessati a capire qualcosa di Islam e non solo a parlarne come se fosse una religione qualsiasi, a leggersi un Corano ed anche un buon libro sulla dhimmitudine, per esempio di Lindau Editore, autrice Bat Ye’or “Il declino della cristianita’ sotto l’islam Dal jihad alla dhimmitudine”.
Il Corano e’ un libro “nazista” piu’ di Mein Kampf, leggerli per credermi.
o forse è perché non è detto che avere lineamenti magrebini significhi in automatico essere musulmani osservanti… 😉
Italiano non significa ancora cattolico, per fortuna…
@zel l’integrazione può essere fatta solo con chi è disposto a integrarsi o a farsi integrare, ma qui ci troviamo ogni giorno sempre più di fronte a un fenomeno di migrazione che è invece più intento a creasi delle enclavi all’interno dei nostri paese, piuttosto che a farne parte; insomma vogliono la moglie ubriaca e la botte piana: il welfare e il tenore di vita occidentale, e gli usi e i costumi retrogradi del loro paesello d’origine.
… le generalizzazioni non mi convincono, sopratutto perchè la mia personale esperienza, in italia e all’estero, contraddice questi “fasci di erbe”…. se integrarsi significa assumere al 100% le tradizioni e gli usi europei, allora non capisco le lotte per eliminare i crocefissi dai luoghi pubblici… anche quelli sono traddizioni europee, perchè non ci integriamo anche noi?!
Esatto, moreno83.
Non è bello sentirsi stranieri a casa propria perdendo le proprie (seppur futili) semplici abitudini alimentari, comportamentali e di abbigliamento.
In moltissimi quartieri di grandi città europee è proprio il caso.
Non c’è nulla di razzista nel gruppo di FB, è solo un pro-memoria per tutti quegli stranieri convintissimi di dover dettar legge a casa degli altri, il che è l’esatto opposto di quell’auspicabile pacifico e simpatico scambio culturale in cui tutti fanno uno sforzo per apprendere qualcosa (di buono) dall’altro.
“Non è bello sentirsi stranieri a casa propria perdendo le proprie (seppur futili) semplici abitudini alimentari, comportamentali e di abbigliamento.”
Nell’articolo per caso si menziona un’ordinanza che vieta certi comportamenti? (E per quanto mi riguarda l’alcol, con tutti i suoi più nobili derivati, non è certo un aspetto positivo, un valore, per la società occidentale)
Nessuna ordinanza vieta questo o quest’altro atteggiamento ma esistono leggi non scritte.
Bisogna magari farsi un giro in certi quartieri in cui una donna deve sintirsi in imbarazzo anche a guidare la macchina e poi ne riparliamo.
Desta sinistra (io sono a sinistra) non fa differenza, se vogliono organizzare una festa vino e salsiccia facciano pure.
“Dominique Sopo, dell’associazione Sos-Racisme, ha criticato l’iniziativa in quanto “piena di odio””
Però non ha criticato l’islam (ne il cristianesimo) come religioni “piene di odio”.
Super quotone!
I nativi hanno il sacrosanto diritto di vestire come vogliono, mangiare quello che vogliono, bere quello che vogliono… e fanno bene a rivendicare in maniera pacifica il diritto di farlo.
Se gli islamici si sentono offesi da ung ruppo di persone che mangia e beve se ne possono andare a fan****. Inizino a pensare quanto sono offensivi loro quando insultano e ghettizzano (nella migliore delle ipotesi) chi non la pensa come loro.
Peccato che tutte le accuse rivolte agli islamici sono frutto di sole impressioni. I nativi (wow, che carattere distintivo) non sono mai stati costretti nel loro comportamento. O puoi dimostrarmi il contrario?
Viertel 91
“Peccato che tutte le accuse rivolte agli islamici sono frutto di sole impressioni ”
Ma dove vive Lei ? Di certo non in un rione dove vivono molti islamici come alla Goutte d’Or . Lei vive ai Parioli di Roma ? a Fiesole ? oppure qualche altro rione perbene ?
Una Signora, fra tante, ha scritto in un blog in merito al famoso “aperitivo ”
-” Vivo vicino Lione e vedo il peso sempre più insostenibile degli islamici, la difficolta sempre più grande di trovare della carne non Hallal ( non esiste più una sola macelleria non musulmana nel mio rione ) anche al mercato … Vedo il peso sempre più pesante degli “barbuti” SU TUTTI , il fatto VERO di essere guardata stranamente se vengo a passeggiare per certe strade , i fantasmi inburqati sempre più numerosi … E non parlo di altri rioni ancora peggio .. Allora dico BASTA !!”
Dunque per Lei ,Viertel, tutto è soltanto “impressioni”????
Esatto, giusta osservazione.
Oh come andrei ad una bella sagra vino e salsicce!
Come si vede, le religioni creano dissidi, odio, guerre, ecc. Ma un religioso non può fare le sue pratiche a casa sua? La laicità è l’unico equilibrio.
“francesi doc”
“nemici risoluti dei nostri vini e dei nostri salumi tipici”
Un pizzico ruralista-localista?
Sul sito di Riposte Laïque, una delle prime organizzazioni ad aderire all’iniziativa, trovo questa intervista alla promotrice: http://www.ripostelaique.com/Sylvie-Francois-Un-apero-geant.html
Interessante questo passaggio “alla Pera”, a proposito di religioni compatibili con la laicità:
La laïcité s’est construite contre le christianisme, et parfois de façon très violente ; et c’est maintenant dans le cadre d’une société imprégnée de christianisme qu’elle peut subsister, de telle sorte que si ce cadre civilisationnel venait à disparaître, la laïcité sombrerait avec lui !
(Per giudicare meglio l’iniziativa – al di là del fatto che la promotrice accetta la partecipazione di cani e porci, tra cui formazioni di tipo “leghista”, tipo il Bloc identitaire – vorrei saperne di più sulle presunte pressioni pro-islamizzazione che la François lamenta.)
E per chi non conosce il francese?
Ad occhio…. 😉
“La laicità si è costruita contro il cristianesimo, ed a volte in modo molto violento; ed è ora nel quadro di una società impregnata di cristianesimo che può esistere, in modo che se questo quadro di civilta’ venisse a scomparire, la laicità affonderebbe con lui!”
La laicità si è costruita contro il cristianesimo, e talvolta in maniera molto violenta; e adesso è dentro la cornice di una società impregnata di cristianesimo che essa può sussistere, al punto che se questa cornice di civiltà venisse meno, la laicità affonderebbe con lei.
(traduzione alla buona, ho una conoscenza approssimativa del francese; “interessante” in negativo, per quel che mi riguarda, sia chiaro.)
@ Magar
L’aperitivo è stato vietato dunque preoccupati più di difenderli visto che tu sei quello della libertà di espressione di burqa e via disccorrendo.
non lo so..a prescindere dal fatto che che sia un’iniziativa di destra o meno..credo che questa provocazione sia legittima e in qualche misura “utile”, nessuno può credere che ci siano delle zone franche ..all’interno di città e quartieri
A molti dei commentatori è sfuggita la clausola “in questo quartiere non ci sentiamo più a casa, i francesi doc non possono più bere un bicchiere di vino tranquillamente e si è guardati male se le donne non portano il velo”. Certo che è una affermazione di parte, ma è pienamente credibile se si pensa a quante sono le occasioni per verificare qualcosa dello stesso tipo anche qui da noi.
Chiaramente non conosco da vicino la situazione del quartiere parigino perchè non ci vivo ma sinceramente questa affermazione mi sembra veramente eccessiva e tendenziosa!!! Sono stato in quel quartiere,ci sono molti turisti dato che si trova vicino a montmartre, è contiguo al quartiere a luci rosse (dove ci sono il moulin rouge e molti altri locali simili) e il livello alcolico e il grado di vestizione delle signorine non mi è sembrato particolarmente “islamico”!!! In più si tratta di un quartiere che ha la grande piaga dello spaccio di droga per cui ce ne sarebbe di lavoro da fare per i comitati di quartiere!!! insomma penso che questa delle salsiccie e del vino sia una provocazione bella e buona che di certo non può far bene alla causa della laicità dello stato e alla lotta contro la superstizione religiosa.
Hahaha, il quartiere di Pigalle è ormai un vero giardino zoologico per giovani turisti che amano bighellonare e non c’è nulla di scandaloso oramai da quelle parti.
E indovina chi sono i tenutari di sex shops e locali di lap dance?
Proprio dei non europei (magari con la moglie infagottata a casa e 10 figli da sfamare)!
Quando si dice la coerenza!
Appunto è esattamente quello ke dicevo io. Non vedo tutta questa emergenza per cui non si può uscire senza velo o bere un bicchiere di vino!!!
Ma infatti (vedi mio post sotto) per me l’iniziativa va presa alla leggera a mo’ di sfotto’.
Anche se ho ben capito che il senso dell’umorismo e l’autoironia scarseggiano negli iper-religiosi.
Chi parla di razzismo per un bicchierozzo e un po’ di salame esagera decisamente.
E’ altrettanto vero che esistono quartieri ora malandati ed invivibili ma che un tempo rappresentavano parte dello charme parigino antico…
Il razzismo esiste ma è anche spesso reciproco. Un’iniziativa a base di vino e salsicce mi sembra in sé innocua, è grave casomai che qualcuno la pensi come una provocazione.
così come c’è la cena anticlericale, non mi stupisco dell’aperitivo anti islamico.
sono cose che hanno senso, però, se fatte con ironia. poiché l’ironia distrugge il mondo del sacro più dell’odio e della violenza (sempre da disprezzare).
il problema è che gli amanti del sacro percepiscono sempre l’ironia nei loro confronti come fosse odio.
In realtà, io credo di capire che il modo in cui gli organizzatori presentano l’iniziativa non faccia capire quale sia stata la “scintilla” che ha scatenato questa forma di protesta: quando si dice che “le vie del quartiere sono occupate, soprattutto il venerdì sera”, ci si riferisce al fatto che gruppi di musulmani praticanti – legati, pare, alle due moschee presenti nelle vicinanze – hanno preso l’abitudine di occupare abusivamente il marciapiede di alcune strade per pregare.
Le salsicce e il vino qui c’entrano ben poco, sono più che altro funzionali all’ideologia ruralista di alcuni dei primi aderenti all’iniziativa: il problema vero sono le ripetute violazioni delle norme sull’occupazione di suolo pubblico. Un problema di legalità, insomma, che con le “guerre di civiltà” agitate dagli “identitari” ha ben poco a che fare. Si tratta semplicemente di pretendere il rispetto della legge da parte di tutti, senza sconti per motivi religiosi. (Posto che la legge sia – come pare in questo caso – ragionevole.)
I termini del problema non cambierebbero se la strada fosse sistematicamente occupata da un gruppo di praticanti di aerobica (svalvolati): suppongo che in quel caso non avrebbe molto senso organizzare una “magnata de trippa” per protestare contro il salutismo ginnico che mette in pericolo le nostre tradizioni mangerecce…
Io personalmente penso che questa iniziativa non sia per la laicità, ma vada sulla falsa riga leghista dello scontro fra nativi e immigrati.
L’iniziativa poteva essere vista come momento culinario per sfatare alcuni luoghi comuni considerati sacri, come il vino e le salsicce cosa del tutto ridicola se ci si sofferma a riflettere.
Si poteva fare una festa dove unire maiale e kebap, vino e the e creare un momento dove ritrovarsi a gioire dei piaceri della gola, alla faccia delle religioni.
Riporto alcuni esempi: domenica ero al parco con amici a fare una grigliata. E’ passato un venditore ambulante di tappeti marocchino e gli abbiamo offerto un bicchiere di birra che lui ha gradito e ha ringraziato. Senza nessun problema.
Un altro esempio? Un giorno in germania ho mangiato con un professore algerino ed un suo assistente. Il professore gustava il buon vino e se ne intendeva pure; mangiava carne di maiale, mentre il suo assistente no. Senza drammi o sguardi strani, semplicemente così come a ciascuno pareva.
Forse il modo per superare le religioni non è quella dello scontro NOI (intesa come europei e quindi cristiani nella versione fascio-leghista) e loro (inteso come islamici, visto che non è sempre così), ma fra laici e fondamentalisti. E magari scopriremmo che molti immigrati dei paesi medioorientali bevono vino, mangiano maiale e non ingabbiano le loro donne nei burqa.
“Forse il modo per superare le religioni non è quella dello scontro NOI (intesa come europei e quindi cristiani nella versione fascio-leghista) e loro (inteso come islamici, visto che non è sempre così), ma fra laici e fondamentalisti. E magari scopriremmo che molti immigrati dei paesi medioorientali bevono vino, mangiano maiale e non ingabbiano le loro donne nei burqa”.
Questo è certamente vero e dipende molto dal livello delle persone.
Ma cio’ non sempre accade.
Ci sono degli interi quartieri europei (non certo a Marrakesh) un cui, da donna, sei guardata malissimo se non porti il velo, ad esempio.
Questo puo’, a lungo andare, dar fastidio alle persone del luogo abituate ad altri usi, a gustar vino e mangiare salumi stagionati (ad esempio).
Il mio punto è che l’ospite deve aver rispetto e tale rispetto, molto spesso manca.
Potrei chiederti uno di questi quartieri europei di cui parli?
Qui a Bruxelles certamente Molenbeek, Schaerbeek e Anderlecht dove esiste un vero e proprio coprifuoco.
A Parigi mi viene in mente Porte de Clignancourt e poi di certo in Banlieu (soprattutto periferia ovest di Parigi).
Questi sono i primi che mi vengono in mente.
Ah e per la cronaca questo fine settimana in uno di questi quartieri -periodo di elezioni- ho letto anche un manifesto provocatorio -che ha suscitato un interessante dibattito fra amici- scritto in arabo e francese:”Ne votez pas, restez Musulmans”.
Si incita a non votare in un paese in cui il voto è obbligatorio…
Non si sentono più a casa, non possono bersi tranquillamente un bicchiere divino… proveranno lo stesso disagio quando vedono questi “fastidiosi musulmani” fare la fila per pagare le tasse al loro stesso Paese?
Abito a Parigi e questa iniziativa è una mossa di gruppuscoli locali di estrema destra per soffiare sul fuoco. A Parigi la quantità di “stranieri” è immensa e l’integrazione si fa da decenni. E’ come la legge si Sarkozy sul burqa: qui è pieno di “islamici” che predicano la loro religione in tutta tranquillità e girano vestiti alla occidentale (donne comprese). Con la susa della laicità (che qui è un pretesto) si vuole fomentare i pochi estremisti che ci sono per poi scatenare diatribe ridicole
come quella sull’identità nazionale (un dibattito che negli ultimi mesi ha letteralmente disgustato
il francese medio che pure, è altamente legato alla sua “patria”).
Il dibattito stupido sull’identita nazionale è stato messo da parte . Ma dove siamo con la legge contro il Nikhab ??? Non lego più nulla su internet in merito …
Le religioni soprattutto nel caso degli estremismi sono una maschera usata da certi poteri per portare avanti anche politiche di discriminazione razziale, comunque sia non si dovrebbe mai fare l’errore di etichettare una sola determinata religione come portatrice di violenza e inciviltà, questo è un errore che almeno i laici non dovrebbero fare (lasciamolo fare ai fanatici delle rispettive religioni). Non dimentichiamo che proprio i nazisti cominciarono ad etichettare una determinata religione con tutte le atrocità che ne conseguirono, quindi si alla libertà religiosa senza etichette, nello stesso tempo gli islamici più estremisti dovranno adeguarsi alla civiltà laica europea (più che italiana) ma non ad una determinata religione.
Qualcuno l’ha chiamata iniziativa losca, altri provocazione altri ancora addirittura razzismo…
bere vino e mangiare salsicce nel proprio quartiere ( se ho capito bene l’iniziativa è partita dagli abitanti francesi del quartiere dove ci sono molti islamici) è una provocazione?? è razzismo??
No gli abitanti del quartiere hanno protestato perchè ritengono che si tratti di una iniziativa che non risolve minimamente i veri problemi del quartiere che sono ben altri almeno a sentire loro (droga e delinquenza). Questa iniziativa è portata avanti anche da un partito di estrema destra come Bloc Identitaire che basa la propria politica sul rifiuto categorico del multiculturalismo e sulla difesa del localismo. Insomma una lega alla francese. L’iniziativa è nata per protestare contro il fatto che il venerdì i musulmani si mettono per strada a pregare. Non vedo il nesso con il maiale e con l’alcool. E’ come se per protestare contro le processioni si organizzasse la giornata della bestemmia!!! sarebbe una stupida provocazione e non una intelligente iniziativa contro la superstizione religiosa!!!
non ho capito che cosa c’entra la droga e la delinquenza? e non ho ancora capito perchè bere vino e mangiare salsicce sia una provocazione stupida
E una forma di libertà . C’è chi prega per le strade e c’è chi mangia salsicce ? A chi fa male la salsiccia ???
Forse si dà troppa importanza ad un’iniziativa che a mio avviso rimane a suo modo goliardica…
Insegno italiano agli immigrati, e spesso mi trovo a discutere con giovani uomini africani. Musulmani. Ho notato che molti di loro usano la religione per collocare mentalmente le persone: quando nella mia classe si sono inseriti dei ragazzi russi, uno dei senegalesi ha subito chiesto loro di che religione fossero, perché non conoscendo nulla della Russia sentiva la necessità di farsene un’idea. Ovviamente, in un contesto del genere, la laicità coincide con il rispetto personale e l’agnosticismo è praticamente incomprensibile.
Il percorso per capirsi secondo me è lungo ma non impossibile da percorrere. Senza mezzucci. Un discorso è mangiare serenamente una salsiccia con gli amici, magari per strada, un altro discorso è organizzare una manifestazione per ribadire la propria “francesità” a colpi di salsiccia e vinello. Non è una difesa della laicità, è razzismo bello e buono. Un laico, per definizione -scusate il francesismo- non frantuma l’esistenza a chi ha fatto una scelta di coscienza differente dalla sua, almeno finché questi non lede la sua libertà. E da che mondo e mondo gli sguardi di traverso -dalle mie parti si chiamano taliatina – non ledono la libertà di nessuno, sono normale confronto sociale, anche se non gradevole.
Penso che quella francese sia una provocazione stupida. Sono convinta che se ci si sforza di condividere una ratatuille e un piatto di cous cous cercando di conoscersi, poi diventa possibile pasteggiare a braciole di maiale e nero d’Avola o indossare il velo senza disturbarsi a vicenda.
Ciao,
sono d’accordo con te ma solo in parte. Ovviamente non conosco la reale situazione di quel quartiere, ma se quello che hanno detto è vero, ovvero che i musulmani di quel quartiere guardano male le donne francesi che non indossano il velo ed i francesi in generale che bevono vino, non vedo quali presupposti ci possano essere per un dialogo costruttivo.
Mi spiego, rifacendomi al tuo esempio: io (lasciando perdere il fatto che sia ateo) mangio il cous cous (ed anche il kebab, che mi piace un sacco :P) e non mi faccio alcun problema a vedere le donne col velo, per quanto non condivida l’usanza la rispetto. Vedere invece che qualcuno venuto a vivere nel mio Paese mi guarda male per le mie usanze, mi darebbe alquanto fastidio, allora ben venga questo aperitivo, per far capire loro che il rispetto deve essere una cosa reciproca, non a senso unico.
E’ normale poi che a manifestazioni del genere siano presenti anche mentecatti sulla falsariga dei leghisti, che interpretano la cosa come “qui sei a casa mia e si fa quello che dico io”
Molti francesi mangiano il couscous senza problemi . Se mangi la salsiccia gli islamici ti stanno al largo
Non credo che si possa dire che mangiare salsicce sia razzismo, ovviamente la minifestazione ( anche se mi pare esagerato chiamare manifestazione un aperitivo) ha lo scopo di affermare “la francesità” ma ogni gesto deve essere preso per quel che è, e in questo caso si mangiano salsicce e si beve vino… non si porta a passeggio un maiale sul luogo dove si vorrebbe costruire una moschea, tanto per fare un esempio…è vero che da un lato l’integrazie è resa difficile dalle politiche dei partiti di destra ma dall’altro lato è resa difficile anche da chi sostiene che non si possa più fare nel proprio paese una cosa tanto innoqua e abituale come questa, bere vino e mangiare salsicce.
Noi siamo qui a parlare di integrazione, di rispetto reciproco, di libertà.
Quando ci sono di mezzo le religioni, stiamo perdendo tempo. Il loro linguaggio è fatto di divieti, di peccati, di punizioni, di intolleranza, di sensi di colpa.
Vino e salame di venerdì… ma ci rendiamo conto della pochezza di certe teste non pensanti? Se ho il colesterolo basso ed il fegato a posto non vedo problemi.
E ovvio che una manifestazione del genere richiamera anche tutti quanti stanno all’estrema destra ma questo sarebbe secondo voi un motivo per non affrontare il problema, sempre più grande, dell’ islamisazione delle popolazione emigrate e la loro intolleranza verso gli occidentali ???
Tutti gruppi e formazioni di destra hanno cercato di portare verso di se gente come Chadortt Djavann o Djemila Benhabib per esempio, le quale sono di sinistra, ma che cosa ha fatto la sinistra francese ( o italiana se vogliamo parlare delle derive di gente “di sinistra ” per citare d’ Ulema per l’ Italia ) per arginare queste derive religiose in un paese laicissimo come era il mio ????? NULLA NULLA NULLA !!!
( Tanto, molti gruppi di sinistra sono stati infiltrati dagli islamici … )
concordo con Gérard
se gli organizzatori hanno mantenuto toni civili, non vedo perchè questa manifestazione dovrebbe essere sbagliata.
Donne discriminate perchè camminano senza velo? scherziamo vero?…no,purtroppo.
La Fallaci aveva ragione.
In certi rioni o cittadine di provincia addiritura, ci sono le madri che consigliano alle loro figlie, per più sicurezza, di mettersi un velo islamico quando escono di casa !
E queste persone non sono musulmane !!!
La Fallaci è stata derisa per il cancro dalle italiche “satirichesse” della sinistra radicalchicche e terzomondista.
Io ricordo BENISSIMO la pseudo-comica sul palco con l’elmetto in testa che sbavava e si faceva lanciare la battuta sul cancro, come ricordo il “pubblico” che rideva e gridava che il cancro l’avrebbe seppellita e che ci si sarebbe liberati della “fascista”.
Fu uno dei motivi per i quali lasciai per sempre questa sinistra.
Ridere di un moribondo? Che finesse e che superiorità culturale…
L’unica cosa di sbagliato è che in questo sito navigano troppi buonisti pannellian veltroniani. Sù ragazzi, dite la verità: voi siete come quegli ingenui che nel 1936 applaudirono ai “Patti di Monaco” in nome della pace a tutti i costi, mentre Hitler se la godeva pensando al giochetto che stava preparando all’europa imbelle. Per colpa vostra che gioite nell’appecoronarvi giungendo all’orgasmo io rispondo: l’ospite va rispettato ma ugual rispetto pretendo e se l’islamico guarda male mia moglie perche cammina senza velo ritenedo il quartiere dove ella passa, non territorio Italiano ma casa sua, sovvertendo la sovranità nazionale, lo prendo a pedate nel sedere e lo rispedisco a casa sua, assieme a tutti voi che lo difendete. Sappiate senza mezzi termini che il rispetto è delle persone che hanno il senso della dignità, dignità che vedo mancare in troppi di voi. Speriamo solo che i buonisti ed i pacifisti “senza se e senza ma” non prevalgano portandoci verso quell’oscurantismo che dicono di voler combattere a parole ma che nei fatti stanno alimentando a piene mani. Che il libero pensiero, la cultura e la razionalità ci salvino dal baratro dove ci state spingendo.
Sostanzialmente concordo…Anche se sono pannelliano! 😉
Qui pero’ il problema e’ diverso…Loro sono gia’ a casa loro, e non si puo’ rispedirli da nessuna parte. 😉
Le provocazioni vanno arginate da entrambe le fazioni…Sia da parte di chi organizza festicciole a vino&salsicce. Sia da parte di coloro che impongono le proprie mentalita’ religiose a tutti, discriminando di fatto coloro che voglioni, vino, salsicce ed il viso della propria compagna, non coperto da veli di sorta.
Caro paul, allora se uno non rispetta lo stato di diritto e vuole imporre la sharia io lo prendo a bastonate, compreso pannella. Di questo passo, io che mi ritrovo una moschea sotto casa, stai a vedere che non potrò mangiare un panino al prosciutto mentre torno a casa……..ma vogliamo scherzare?????????
No, non e’ quello che ho detto.
Sostanzialmente concordo con te, ma con l’unica eccezione derivata dal fatto che questi islamici sono in tutto e per tutto Francesi, e quindi non possono essere mandati nei loro paesi di origine. 😉
Laicita’ e’ concedere loro il diritto di costruire Moschee (speriamo poche!), e potersi magiare un panino col prosciutto davanti alla porta della stessa moschea, senza che nessun mussulmano si azzardi a rompere le scatole o a guardar male chi se lo gusta. 😉
Insomma io rispetto te e tu rispetti me, senza scivolare nella bassezza delle provocazioni dettate delle nostre convinzioni personali.
Vedi Paul, esistono due modi di affrontare il problema: uno detto alla calderoli ed uno intelligente. Quello alla calderoli consisterebbe nel mettersi a vendere, su di un bachetto, panini alla porchetta davanti ad una moschea dove magari, non passando nessuno manco fai il guadagno. Questa si chiamerebbe provocazione gratuita bella e buona e potremo considerarla una cosa per nulla intelligente. Quella che invece sostengo io è dire al mussulmano: caro amico mio, questo è territorio italiano, con usi e costumi che tu devi rispettare. Se non ti piace che una mia concittadina, senza velo ed in minigonna transiti sul marciapiede dove risiede l’ingresso della moschea mangiando un panino al prosciutto, fai una cosa: chiudi la porta e riaprila quando è passata. Se poi lei ti chiede di entrare, quello sì è tuo diritto negargli l’ingresso, visto che si tratta di proprietà privata. Dal momento che a me non stà bene il prete che mette gli altoparlanti a tutto volume per far sentire la messa a chi non la vuol ascoltare, domando ai “democratici italioti”: come farete quando il muezzin pretenderà di intonare le sue preghiere a tutto volume ad ogni ora della notte? Vi metterete a pecorina?
Paul, si potrebbe (finalmente) cominciare a giocare d’anticipo e rivedere le politiche relative almeno ai nuovi ingressi. E, una buona volta, liberarsi concretamente dell’esercito dei clandestini che occupano indebitamente il nostro territorio.
P.S. Se una decisione di questo tipo fosse stata presa con il dovuto anticipo, una decina d’anni fa e non di più, ora non staremmo qui a discutere di un problema che non sarebbe stato generato. Ma le nostre classi dirigenti, di destra, di sinistra, di centro, del mondo dell’economia, di quello della religione, hanno altre intenzioni. Intenzioni che passano ben alte sopra la testa del “popolo sovrano”.
Beh, ma sostanzialmente stiamo dicendo la stessa cosa… 😉
Inutile organizzare e strumentalizzare “vino&salsicce”, per provocare i mussulmani, col rischio, visto le destre estremiste partecipanti, che sfoci tutto in una rissa dove ci scappa il morto (Calderoli version)
Molto piu’ intelligente sarebbe smettere di ghettizzare gli islamici, evitando che si creino quartieri di soli mussulmani.
Ciao Stefano
P.S: Il rispetto per chi non crede, prevede niente campane, niente altoparlanti, niente muezzin che sbraitano di prima mattina.
…E’ laicita’ anche questa. 😉
Stefano,
ho un commento per te in moderazione, con un titolo da leggere.
Caspita, Stefano, senza peli sulla lingua.
Prevedo che qualcuno ti toglierà il saluto e qualcun altro farà il sofista, cercando di neutralizzare il significato delle tue parole e sbertucciando chi cerca di difendere il proprio diritto di non essere islamicamente corretto.
L’islam è una macro-ideologia, nel senso che ingloba tutto: ci sono regole precise per ogni cosa, dal vestire al mangiare, al camminare.
E soprattutto prevede regole per i non islamici: dhimmitudine.
L’Islamico (quello credente, chè gli altri sono semplicemente marocchini, algerini, etc., ma non islamici) rinuncia a etnia, patria, nazione, popolo per far parte della UMMA, entità sovranazionale e astorica e aculturale con un unico scopo: il califfato universale e la sottomissione di ogni angolo del globo al Corano.
Vedi Stefano, i buonisti credono di poter dialogare con chi tiene in mano il pugnale. Il problema è che loro fanno concessioni sulla nostra pelle, per amore di una ideologia: il pacifismo.
Come tutti gli -ismi anche il pacifismo è una religione: per una irreale utopia della mente si lasceranno divorare dalla realtà, che è SEMPRE sporca e brutale. E vincono i forti, non i pacifici.
Hobbes sapeva che lo Stato DEVE essere forte per piegare gli egoismi dei singoli e questo vale anche per le “persone estese” ovvero le comunità (religiose o mercantili).
Io mi spreco a invitare i radicalchicche da salotto a vedere il problema islamico a tutto tondo e non per singole individualità, ma non vedo progressi: comunque, se vogliono sforzarsi di ragionar sul problema magari potrebbero toccare – se non hanno paura di sporcarsi le arcobalenate manine – “l’immondo” libro di Lee Harris, Il suicidio della ragione, Rubbettino editore.
Il grosso problema è che le religioni vogliono il gregge e lo vogliono disciplinato, ubbidiente e pronto al martirio. Sul piano ideologico tra i tre monoteismi non vedo grandi differenze. Sul piano pratico, l’Ebraismo ed il Cristianesimo sono stati addomesticati dalla secolarizzazione in atto da trecento anni mentre l’Islam è rimasto isolato da questo processo per cui è più pericoloso. Esiste anche un’altro problema nel mondo occidentale: con il crescere dei mussulmani in Europa, se la risposta come temo sarà quella dei falchi di casa nostra, ci dovremo attendere una guerra di religione, con tutte le conseguenze del caso. Ecco perchè trovo pericoloso il calabraghismo dei “buonisti”; sono loro il carburante della lega e dell’opus dei. Gli indecisi, coloro che potrebbero comprendere la nostra battaglia per la laicità, si getteranno tra le braccia di calderoli e compagnia alle prime avvisaglie di guerriglia islamica.
La gauche che grida al razzismo per questa manifestazione è senz’altro in malafede; sono loro i primi ad aver volutamente trascurare il problema della mancanza di secolarismo da parte dei fedeli musulmani.
Lo conoscevano il problema perchè avevano avuto a che fare con il fis algerino.
Solo che dove li trovavano un miliardo e passa di persone che seguono la “finanza etica islamica”,cioè quel pugno nell’occhio per il tanto odiato capitalismo? per non parlare dell’astio antiamericano antioccidentale che in alcune punti accomuna una parte della sx e l’islamismo militante (cit. di daniel pipes che proprio su questi collegamenti ha scritto un articolo in merito).
Che adesso il problema sia scoppiato in tutta la sua gravità e che le destre cavalchino l’odio antiislamico che divampa nel mondo occidentale,è solo una conseguenza di quel flirt malriuscito con le armate verdi di allah.
La droite che usa il vessillo della laicità è sicuramente in malafede, infatti strumentalizza questa parola (come ha sempre fatto) per fare discriminazione verso una determinata religione e cultura, quindi la droite in termini di laicità si contraddice. La droite non cavalca l’odio, lo promuove.
In ogni caso la manifestazione è stata vietata.
Magari la fanno lo stesso spacciandola come grigliata di quartiere 🙂
Ma doveva essere una grigliata di quartiere in una zona dove dei prepotenti nuovi arrivati non vogliono piu’ la vita sociale che vi facevano gli indigeni (senza velo) prime della loro espansione cola’, non solo in numero, ma soprattutto in vilrulenza ed in intolleranza.
A chiamarlo aperitivo anti islamico mi pare che siano stati piu’ i media che non gli organizzatori.
Io ho letto di APERITIVO VINO E SALUMI
Ma se perfino nel partito di Le Pen ci sono mussulmani anti islamsti!
Qui si e’ passati dal
non discriminare per razza >>> doveroso
al non assimilare >>>> rispettoso
al non integrare >>>>> FOLLE
al non reagire a chi discrimina te, indigeno, che e’ cosa FOLLE E SUICIDA.
Ma doveva essere una grigliata di quartiere in una zona dove dei prepotenti nuovi arrivati non vogliono piu’ la vita sociale che vi facevano gli indigeni (senza velo) prime della loro espansione cola’, non solo in numero, ma soprattutto in vilrulenza ed in intolleranza.
A chiamarlo aperitivo anti islamico mi pare che siano stati piu’ i media che non gli organizzatori.
Io ho letto di APERITIVO VINO E SALUMI
Ma se perfino nel partito di Le Pen ci sono mussulmani anti islamsti!
Qui si e’ passati dal
non discriminare per razza >>> doveroso
al non assimilare >>>> rispettoso
al non integrare >>>>> FOLLE
al non reagire a chi discrimina te, indigeno, che e’ cosa FOLLE E SUICIDA.
Esistono tre tipi di sistemi fondamentali: le teocrazie, l’ateismo di stato (che è una dittatura) e in alternativa una società laica. In quest’ultima usare termini come: aperitivo antiebraico, anticattolico, antislamico, antibuddista, non è un linguaggio civile anche perchè parole e simboli hanno comunque il loro valore. Personalmente non ho la risposta pratica e veloce a certi problemi sociali che sono complessi, ma comunque almeno sul piano teorico bisognerebbe chiarire certi principi.
Ma non è stato chiamato aperitivo anti islamico ma soltanto Aperitivo vino e salumi . Se gli islamici pregano senza problemi per le strade del rione, perchè dovrebbe essere offensivo mangiare salumi e bere vino per le strade del tuo paese ? Il rispetto deve essere allora di ambedue le parti . Perche non è offensivo pregare per le strade ( non soltanto i marciapiedi ma anche le strade !! ) e bere vino si ??? Forse che siamo ormai in un paese dove vige la legge coranica ?? Se dovesse accadere qualcosa, la responsabilita è delle autorita che non hanno fatto rispettare la legge laica !!!
Mi scusi se non è antislamico è contre «l’Islamisation», il contenuto è comunque provocatorio verso una religione, secondo me in questo modo non si risolvono le questioni.
Giorgio 77
Ma chi é provocatorio ? Quelli che invadono le strade con il pretesto di pregare ( guarda chi fa il servizio d’ordine in queste strade di venerdi non è la polizia parigina ma i “barbuti” ! ) o chi, al modo loro, fanno un altra invasione delle strade a modo suo, cioe con vino e salami ….!
Il raduno con vino e salami non è il problema, se lo si fa contro una determinata religione diventa un problema di linguaggio e di simboli, come ho anche scritto sopra per me la destra così come in Italia è in malafede, anche questa vuole creare lo scontro tra religioni o tra civiltà, dobbiamo tornare alle crociate? Per me laicità significa evitare proprio questo se no che senso avrebbe. Gli islamici dal loro canto dovranno rispettare le regole e le leggi laiche naturalmente.
Lo scontro lo eviti tenendo accuratamente separati coloro che non condividono la stessa cultura. In termini più semplici: ognuno a casa propria. Invece, da una decina d’anni a questa parte, le nostre “preziose” dirigenze hanno deciso altrimenti e ci hanno imposto la loro “cura” globalista multi-tutto. Se l’han fatto, ovviamente, è perché ne hanno un tornaconto (sulla nostra pelle), non certo perché sono tanto buoni.
La parola anti è sbagliata come principio. Io non amo tutta la politica degli USA ma non accetto l’antiamericanismo perchè quel paese ha molti aspetti positivi. Di sicuro le religioni sono antidemocratiche, antiliberopensiero, antiamore, antitolleranza etc. etc.
@ Dalila
Credo siano i salafisti ad incitare i musulmani a non andare a votare per gli infedeli. Il problema è che su questo blog ci si confronta con atteggiamenti di tipo provinciale, non c’è nessuno sforzo da parte della maggior parte, di capire che i paesi stranieri sono confrontati ad un’islamizzazione crescente che pone un certo numero di problemi e di angoscie. La gente vuole continuare a credere che l’Italia è l’unico paese dove ci sono problemi e che in tutta Europa invece si fa la festa. Tra l’altro con le recenti elezioni in Belgio l’idea di Europa è sempre meno popolare all’estero, si assiste ad un ripiego identitario, l’Europa non è vista come una protezione dalla mondializzazione ma come la principale colpevole.
Grazie per la risposta, Tino 🙂
Ho creduto, per un attimo, di parlare al vento…o di sembrare una razzistona, cosa che, in tutta onestà, non sono.
Si’ credo che in Italia (ci vado davvero poco) non si abbia ancora idea di quale scenario si stia profilando nella vita di tutti i giorni in ambito più ampio (europeo).
@ Paul Manoni
Siamo noi che li ghettiziamo o sono loro che si autoghettizzano? Personalmente credo alla seconda. Le religioni fanno gregge e non si integrano con la società moderna. Il pontefice voleva andare alla Sapienza non per dialogare ma per “illuminare” quei poveracci che credevano solo nella scienza e nella cultura e non avevano dio nel cuore. continuiamo pure nell’errore di pensare che la fede abbia il seme della democrazia, continuiamo fino al giorno in cui sarà troppo tardi…………non vorrei che qualcuno che scrive su questo sito mi dovesse dar ragione mentre assieme a me lo conducono al rogo.
+1 per Stefano.
(Sorry Paul)
Tutti gli emigrati tendono a far gruppo fuori dai confini nazionali mettendo in evidenza gli aspetti più grotteschi e caricaturali di una determinata società (e qui non parlo solo di comunità islamiche: mi vengono in mente anche gli Americani nelle basi militari in territorio italiano, che mai escono dalla loro “comfort zone” , guai a contaminarsi coi locali o anche molti italiani all’estero che hanno il tricolore in ogni stanza, tabernacoli con santi e santini e pensano che Cutugno sia la nostra più grande star).
China Town, Little Italy, il quartiere Ebraico, Harlem patria degli Afro Americani……..siamo una sola razza ma in quanto ad etnie e tradizioni, non facciamoci illusioni….mogli e buoi dei paesi tuoi.
Sarcastico?
Stavolta non concordo (tiè) 🙂 perchè cosi’ si rimane mostruosamente provinciali fino al ridicolo e non esiste apertura nè scambio culturale.
E l’integrazione va a farsi friggere beatamente.
Che ne dici?
“Siamo noi che li ghettiziamo o sono loro che si autoghettizzano?”
Sebbene non mi risulta che gli italiani ghettizzino volutamente, gli islamici, come del resto qualsiasi altra minoranza, ti faccio notare che sono gli italiani che affittano i negozi ai stranieri. Sono gli italiani che affittano o vendono case agli stranieri in un unico quartiere. Sono le scuole italiane che inseriscono i figli degli immigrati nelle stesse classi. Sono quindi gli italiani che alimentano il processo di ghettizzazione.
Se gli stranieri all’estero, hanno la tendenza a far gruppo, e’ proprio lì che bisognerebbe lavorare!
Dimenticavo…
E’ ovvio che il problema andrebbe risolto nell’infinitamente piccolo, ossia nei comuni. Se non si comicia dall’infinitamente piccolo ad arginare la ghettizazione, e’ ovvio che a lungo andare, nell’infinitamente grande, ci si trova davanti ad enormi problemi.
E invece ti sorprenderò Paul, gli emigrati in genere hanno la tendenza a far comunella, far giocare i figli insieme, creare insieme un’immagine nostalgica e romantica della patria lontana, immagine che diventa sempre più grottesca e lontana dalla realtà, ferma nel tempo come una fotografia.
In una parola, fidati, molti preferiscono il “ghetto” perchè non vogliono aver troppo a che fare con gli indigeni.
Ho sempre trovato sconcertante e triste il modo in cui un’enorme fetta di quelli che combattono strenuamente (e a ragione) contro la prevaricazione religiosa operata dalla chiesa e dai cristiani, tenda poi tanto volentieri a dimenticarsi dell’islam, che è un mostro tale e quale al cristianesimo, con la differenza che l’islam non ha ancora sostituito la violenza con la diplomazia viscida.
Parimenti è sconfortante come per combattere contro l’islamizzazione sia necessario mettersi a fianco di neofascisti che puzzano di sacrestia.
Si Varg, è estremamente sconfortante lottare contro l’islamizzazione assieme a gente di destra come la Lega . Comunque con loro non communico e non vado mai su loro siti perchè sono pieni di odio razzista . Da quando criticare e in certi casi lottare contro una religione è Razzismo ??? Ho moltissimi amici arabi, i quali sono tutti islamofobi !! Eh si, ci sono molti arabi che odiano l’Islam perchè sanno meglio di noi cosa è la vera natura di questa religione . Il mio carissimo amico Mohammed va per tutte le furie quando vede una donna con un velo in testa . La sua moglie idem . Ancora più intollerante verso l’Islam di me insomma … Possiamo chiamarli razzista oppure gente che sa meglio di noi cosa è davvero questa religione ?
questi video sono abbastanza eloquenti
http://www.youtube.com/watch?v=vleF-NSM6fM
http://www.youtube.com/watch?v=SiHcSPE9Hnw&feature=player_embedded#!