Il quotidiano L’Adige rende noto che quest’anno, in occasione delle celebrazioni per il patrono di Trento, San Vigilio, non ci arà alcun sacerdote da consacrare. Era già accaduto dieci anni fa. Don Cristiano Bettega, direttore del Centro diocesano vocazioni, è comunque ottimista: “se tutto andrà come dovrà andare il prossimo anno verranno consacrati due nuovi sacerdoti”. All’arcidiocesi di Trento fanno capo 452 parrocchie, che insistono su un territorio con quasi mezzo milione di abitanti.
Trento, nessun sacerdote da ordinare
53 commenti
Commenti chiusi.
richiamando precipitosamente due seminaristi del ghana?
i negher in terra leghista? ma ti pare?
cinesi vanno bene ???
Due preti negher che votano lega sarebbero due negher redenti.
Il Trentino AA non e’ terra leghista.. ed e’ anche ai posti in Italia per % di matrimoni civili
L’ottimismo di maniera non è mai sbagliato un pò illusorio forse…
L’ottimismo ormai, almeno in Europa, è l’unica cosa che alla ccar rimane.
L’ottimismo non è per niente l’unica cosa che le rimane, purtroppo: http://www.la7.tv/richplayer/index.html?assetid=50179690
l’ottimismo voooola!
Se due preti nuovi è ottimismo…
In pratica un sacerdote all’anno di media? Per 452 parrocchie?
O la notizia è incompleta, cioé, durante l’anno ci sono altre ordinazioni, oppure, facendo un po’ i conti…
No, in pratica 18 preti ordinati negli ultimi 7 anni (dando per buone le 2 ordinazioni l’anno prossimo), 2,57 l’anno
2005: 5
2006: 2
2007: 2
2008: 3
2009: 4
2010: /
2011: 2
Sì, ho corretto il tiro più sotto. In ogni caso i numeri sono bassissimi.
sopratutto, 452 parrocchie per mezzo milione di persone?!?!?!? una parrocchia ogni 1000 abitanti!? chissa chi le finanzia….
E’ colpa della travagliata orografia.. molti paesini distanti fra loro.. tanti ormai senza preti
“cameriere? mi porti un sacerdote, per cortesia”
“mi spiace, li abbiamo finiti”
…lo so, non è granchè, ma è colpa del titolo 🙂
hai ragione. Se si può “ordinare” un libro perchè non si può “ordinare” un sacerdote.
Prima calano i fedeli, poi non ci sono più sacerdoti locali, poi si chiudono le chiese, si accorpano le diocesi, …..
A proposito nella città di Senigallia l’auditorium di San Rocco è una chiesa sconsacrata davanti alla cattedrale nella città natale di papa Pio IX°.
All’auditorium San Rocco si è tenuta la conferenza di Beppino Englaro.
Chi l’avrebbe mai detto !
Bravo libero, si direbbe che avviene tutto in proporzione all’offerta-domanda, niente più domande da parte della gente, quindi niente più offerte dal parte della ccar, niente più chiese dove celebrare la quotidiana idolatria e niente più discriminazioni sul premio a scuola da dare agli scolari che fanno la prima comunione rispetto ad latri che non appartengono alla religione cattolica.
Non vi può essere alcuna ordinanza del comune che obblighi i ragazzi e le ragazze ad entrare in seminario o in convento, non vi può essere eqiadistanza laica e neutrale con tutte le confessioni religiose finchè se ne privilegia una sola, quella cattolica, quindi, sul suolo italiano devono sparire prima o poi tutti gli intrallazzi governo-regioni-comuni e vaticano, mentre invece si deve restituire l’Italia agli italiani requisendo tutto ciò che era della ccar qualora essa non possa più permetterselo perchè non vi sarà più la domanda da parte della gente e non vi sarà più un adeguata offerta da parte del vaticano.
parola d’ordine: riappropriarsi del nostro territorio Italiano espropriando il terreno di pascolo della ccar.
@libero
Io l’avrei detto di sicuro! 😉
Scherzi a parte, d’accordo che l’Auditorium S. Rocco e’ una chiesa sconsacrata, ma in quella zona di Senigallia, in meno di 300 metri quadrati, ci sono almeno 6 chiese!…E non sto scherzando. Guarda su googlemaps! 😉
I cambiamenti avvengono assai lentamente come ben ha scritto Piergiorgio Odifreddi in “Perchè… ecc.”. Se questo avviene per i dogmi della fede attraverso le forme del linguaggio che ne muta il contenuto adeguandolo evolutivamente, altrettanto avviene per il prete in rapporto ai fedeli: diminuiscono in proporzione diretta. Ci credete che resteranno solo i politici italiani ad aver bisogno dei sacerdoti del Vaticano? Per affari, s’intende!!!
E’ comunque un fatto notevole, verrà il giorno che quelle chiese diventeranno 5, poi 4, 3 e ci saranno 4 chiese sconsacrate adibite ad altri usi non rituali religiosi, ma sicuramente più vicini al senso di umanità inteso come considerazione e amore per il prossimo, anche se in forma laica.
Il tempo che richiede va da 30 a 40 anni, lo vedrai.
Leggendo l’articolo si calcola immediatamente che dal 2005 ci sono stati meno di 3 sacerdoti ordinati all’anno. Don Bettega parla di “tenuta” delle vocazioni… Mi sembra più appropriato parlare di “agonia”.
Eh si Congo, gran bella faccia tosta quella di don Bettega, preferivo il realismo sportivo del buon bettega iuventino, gran calciatore quello.
Ma cosa possono ipotizzare ancora questi gerarchi? Danno la colpa al secolarismmo, al relativismo, all’atesmo ecc….ecc…. tuttavia dimenticano una domanda importante: perchè dio non chiama più al sacerdozio? Loro rispondono che chiama ancora ma in modo più selettivo perchè non si ripetano gli scandali della pedofilia, quindi ammetono che anche in cielo c’è un taglio alle assunzioni, e chiamano solo se obbedienti agli ordini pontifici e senza dissentire, cioè, senza avere una coscienza propria, solo come robot del programma di nuova evangelizzazione.
Vedi che piano piano anche i miracoli accadono.
Per questo fatto prevedo che a Trento prima o poi ci sarà una madonna che piange………….
a questa buona notizia purtroppo fà da contraltare la sempre più dilagante crisi economica che magari farà ridiventare conveniente diventare prete, d’altronde è sempre un posto fisso ben retribuito.
Se la Curia abolisse l’obbligo del celibato di sicuro la pressione economica sarebbe molto
piu’ efficace nelle “vocazioni”.
Da notare che quest’anno non ci saranno ordinazioni anche nella vicina diocesi di Bolzano, che in tutto conta 8 seminaristi.
La regione Trentino Alto Adige ha 2 sole diocesi, coincidenti con le relative province. Per cui una intera regione quest’anno non avrà nuovi preti.
Messa così, che poi è l’unica analisi che conta, l’ottimismo del prete è mal riposto.
solo 8 seminaristi? questo mi dice sempre di più che non si è mai trattato di chiamate divine al sacerdozio, meno che mai ufologiche.
Nessuno ha mai chiamato nessuno da lassù a entrare in seminario e vi sono altri motivi più intuibili e più ascritti all’appartenenza religiosa o all’ignoranza su se stessi che elude l’uso della ragione per cedere la gestione della propria vita al vescovo e al papa, questo poi si traduce in apologia della menzogna globale.
Anche un’altra regione quest’anno non avrà nuovi sacerdoti, la Valle d’Aosta, che non ha ordinato preti nemmeno nel 2009.
Quest’anno sono già morti 4 preti valdostani, nel 2009 ne morirono 3. Altri 2 giovani preti valdostavani hanno di recente abbandonato il sacerdozio, don Paolo Curtaz (il “parroco di Ratzinger” in vacanza, protagonista di uno spot dell’8 x 1000), per aver avuto una figlia da una parrocchiana e don Sandro Nogara, per misteriosi “comportamenti discutibili” mentre era parroco ad Aosta.
Una volta erano entusiasti di andare in terra di missione o diventare curati di oratorio o parroci, molto spesso ambiziosi per far carriera come vescovi fino a desiderare il cardinalato e in ultima analisi qualcuno puntava a divenire papa.
Oggi i giovani non sono molto motivati a divenire sacerdoti, sono molto disincantati davanti a certe idolatrie e cerimoniali e la chiesa si è sempre occupata e si occupa tutt’ora solo di politica e di soldi e, quelli che avrebbero in desiderio di divenire sacerdoti stanno ripensandoci, anche una volta divenuti sacerdoti poi capita che lascino la veste per vari motivi.
Quindi il sacerdozio è stato nel tempo motivato per ragioni di fede fanatica, di convenienza sociale, economica e politica, ma vi sono stati anche preti che si occuparono dei poveri, ma non credo più nemmeno a questi oggi, sono stati dipinti troppo come dei santi, non sono per nulla incantato di loro.
La maggior parte di questi pochi seminaristi viene da paesini “fuori dal mondo”, cioe’ rurali e non toccati ne da urbanesimo ne dal turismo. Famigle bigotte ed isolamento culturale sono fattori che aiutano.. ma anch’essi sono in via di estinzione.
Queste sono le notizie che mi piaciono e, anche ad essere pesismista sulla situazione poco laica del terreno di pascolo del papa (vaticalia), fra dieci anni nemmeno rimarrà alcun motivo di tenere aperi i seminari.
I sacerdoti dell’idolatria cattolica devono estinguersi e l’Italia evolversi, tempo al tempo!
Quei seminaristi si renderanno conto cosa li aspetterà di qui a pochi anni?
Corse su e giù per le chiese delle valli trentine a dire messa.
La vita di parrocchia, che poi è quella che crea la comunità cristiana, tenderà a diminuire sempre più e la gente si secolarizzerà ancora di più.
Però se i seminaristi sono bei tipi, avranno di che inseminare……….
Che ironia crudele e spudorata 🙂
Il celibato è una virtù che i preti si tramandano di padre in figlio.
…nel recinto sono rimasti solo due dinosauri…
se li sono prenotati tutti i gentiluomini di sua santità?
Ci credo che siano ottimisti!! Con due sacerdoti all’anno potranno coprire le 452 parrocchie in soli 226 anni..
speriamo che continuando di questo passo si estinguano….
Seguo questo genere di calcoli da molto piu’ tempo di voi, e sempre si arriva alla stessa conclusione: dato il numero medio delle ordinazioni, supponendo una permanenza in attivita’ di 40 anni, si deve pervenire, a regime, a una media di un sacerdote ogni 10.000 abitanti. Ma questo non comportera’ la scomparsa della Chiesa: dsilludetevi. Il sacerdote del futuro sara’ praticamente un vescovo (probabilmente con il titolo di “vicario episcopale”) e le comunita’ parrocchiali saranno affidate a diaconi e catechisti/e, che, mancando l’obbligo di celibato, si potranno reperire molto piu’ facilmente. Ricordiamoci che il diacono puo’ clebrare matrimoni. battesimi e funerali e che, in mancanza di sacerdote, la Messa puo’ essere sostituita da altra celebrazione.
Questa trasformazione e’ gia’ resa possibile dalle norme interne della Chiesa, ed in alcuni Paesi e’ in atto con buoni risultati. Da noi avviene gradualmente perche’ abbiamo ancora molto clero tradizionale, sebbene anziano.
Saluti.
Non mi pare che il diaconato abbia risolto i problemi della chiesa in Francia per esempio.
Possono esserci preti o diaconi ma la secolarizzazione avanza inarrestabile, in fin dei conti in Italia il grosso della secolarizzazione non si è avuta a cavallo tra gli anni 50 e 70 quando di preti e fedeli erano tanti?
A me non interessa che la religione cristiana scompaia del tutto.
Per me è importante solo che non abbia alcuna ingerenza negli affari degli Stati, cioé che venga ridimensionata a una scelta puramente privata.
Storicamente, i rapporti tra le popolazioni sono stati sempre drogati da un fattore ideologico.
Se sparissero tutte le idologie, sarebbe molto più difficile chiedere a dei cittadini di prendere le armi e farsi ammazzare.
Inoltre, vivrei più serenamente se sapessi che nessuno vuole costringermi a seguire le sue usanze. Un fanatico cattolico che vuole introdurre l’insegnamento del Progetto Intelligente nella scuola, per me è una minaccia. Un mussulmano che mi denuncia in un paese islamico perché ho baciato la mia ragazza e mi fa andare dritto in carcere, per me è una minaccia.
Libera Chiesa in Libero Stato.
libero stato se chiesa fuori dai co…oni
libero stato se chiesa cattolica estinta
libero stato se classe polica attuale estinta
Stato laico neutrale se pdl senza poteri e pd senza cattolici
Io sono dichiaratamente anticlericale, se la chiesa cattolica non esistesse non ne sentirei la mancanza.
Per Cesare b: purtroppo in mancanza di preti la gente seguirà le messe di papi e vescovi in televisione, e rimarrà abbindolata lo stesso…
Sarebbe buona cosa che l’UAAR potesse permettersi un canale televisivo…
Si troveranno dei laici catechisti o diaconi per sostituire i sacerdoti, dietro compenso credo.
Comunque il problema sono i fedeli, in Francia sono il 4-5% della popolazione, quando tra 10 anni saranno il 2-3% e poi 1-2% e poi ….
E’ sintomatico che negli ultimi anni la ccar ricorra sempre più alle donne per attività pastorali (ccatechesi, lettura in chiesa, consigli pastorali etc.) senza peraltro abdicare dalla considerazione dell’inferiorità della donna e della sua esclusione a compiti più “nobili” (sacerdozio etc.).
Vedi al riguardo gli ultimi deliranti riferimenti di Josef Ratzinger a san Tomaso.
Fa pensare però il fatto che – almeno in Italia – le donne costituiscono lo zoccolo duro della devozione.
mario
Per Mario 47: Penso che le donne, ma mi riferisco soprattutto a quelle anziane, siano lo “zoccolo duro” della devozione a causa di due fatti: (1) le attuali anziane furono purtroppo, da giovani, meno scolarizzate degli uomini, quindi furono meno preparate al “pensiero critico”; (2) le attuali anziane sono spesso vedove (le donne vivono mediamente 5 anni più degli uomini, e per di più almeno in passato tendevano a sposare uomini con qualche anno già più dei loro, quindi vivono da vedove gli ultimi 5-10 anni della loro vita) e di conseguenza trovano “conforto” (illusorio, se vogliamo) nella “mamma chiesa” (visto che la loro “mamma biologica” ormai non c’è più da molto tempo).
E’ un grossissimo guaio, anche perchè spesso costoro (specialmente se senza figli) tendono a lasciare, nei testamenti, i loro averi alla chiesa, motivo per cui ora la chiesa possiede già un quinto del patrimonio immobiliare italiano (v. http://www.la7.tv/richplayer/index.html?assetid=50179690 ).
Per Mario 47: Penso che le donne, ma mi riferisco soprattutto a quelle anziane, siano lo “zoccolo duro” della devozione a causa di due fatti: (1) le attuali anziane furono purtroppo, da giovani, meno scolarizzate degli uomini, quindi furono meno preparate al “pensiero critico”; (2) le attuali anziane sono spesso vedove (le donne vivono mediamente 5 anni più degli uomini, e per di più almeno in passato tendevano a sposare uomini con qualche anno già più dei loro, quindi vivono da vedove gli ultimi 5-10 anni della loro vita) e di conseguenza trovano “conforto” (illusorio, se vogliamo) nella “mamma chiesa” (visto che la loro “mamma biologica” ormai non c’è più da molto tempo).
E’ un grossissimo guaio, anche perchè spesso costoro (specialmente se senza figli) tendono a lasciare, nei testamenti, i loro averi alla chiesa, motivo per cui ora la chiesa possiede già un quinto del patrimonio immobiliare italiano (v. http://www.la7.tv/richplayer/index.html?assetid=50179690 ).
ogni tanto una buona notizia fa bene! 😀