Dopo le dichiarazioni di Guido Bertolaso, che afferma di aver ottenuto un appartamento in via Giulia a Roma grazie all’intervento del cardinale Crescenzio Sepe (Ultimissima di ieri), lo scandalo della concessione e della vendita agevolata a personaggi eminenti di abitazioni di Propaganda Fide si allarga. I magistrati di Perugia hanno reso noto che sentiranno il cardinale Sepe e il suo collaboratore Francesco Silvano, economo della diocesi di Napoli, per fare ulteriore luce sulla vicenda. Il cardinale potrebbe però avvalersi della cittadinanza vaticana e la procura dovrebbe inoltrare una rogatoria internazionale per sentirlo.
Il cardinale, rispondendo alle rivelazioni di Bertolaso, ha fatto sapere di essere “completamente tranquillo”, di non avere “nulla da nascondere e tantomeno da replicare per un caso infondato”. In Vaticano però, visti i coinvolgimenti anche di prelati e uomini di fiducia, si avvertirebbe una certa preoccupazione. Repubblica ipotizza che si possa profilare un confronto interno tra la corrente “rigorista” capeggiata da Benedetto XVI, deciso a salvaguardare l’immagine della Chiesa già colpita dagli scandali pedofilia, e quelle componenti vicine a esponenti della politica e della finanza, che mettono in imbarazzo la Chiesa dopo le recenti indagini.
Case di Propaganda Fide, procura vuole sentire cardinale Sepe
30 commenti
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Immagino che ora il Vaticano ha tirato il respiro di solievo…Dopo i scandali di pedofilia,questo scandalucio sarà una paseggiata.
Facciamo un quiz,la domanda è:
quale crimine/reato non è stato (almeno ancora) commeso da Chiesa durante la sua storia?
scandalo partite di calcio truccate?
Beh il Clericus Cap (il campionato vaticano) 3 volte su 4 l’ha vinto la Redemptoris Mater… XD
Noop…..come scriveva Curzio Maltese sulla repubblica del 2007:
“Il quarto e ultimo episodio di coinvolgimento dello Ior negli scandali italiani è quasi comico rispetto ai precedenti e riguarda Calciopoli. Secondo i magistrati romani Palamara e Palaia, i fondi neri della Gea, la società di mediazione presieduta dal figlio di Moggi, sarebbero custoditi nella banca vaticana. Attraverso i buoni uffici di un altro dei banchieri di fiducia della Santa Sede dalla fedina penale non immacolata, Cesare Geronzi, padre dell’azionista di maggioranza della Gea. Nel caveau dello Ior sarebbe custodito anche il “tesoretto” personale di Luciano Moggi, stimato in 150 milioni di euro. Al solito, rogatorie e verifiche sono impossibili. Ma è certo che Moggi gode di grande considerazione in Vaticano. Difeso dalla stampa cattolica sempre, accolto nei pellegrinaggi a Lourdes dalla corte di Ruini, Moggi è da poco diventato titolare di una rubrica di “etica e sport” su Petrus, il quotidiano on-line vicino a papa Benedetto XVI, da dove l’ex dirigente juventino rinviato a giudizio ha subito cominciato a scagliare le prime pietre contro la corruzione (altrui). “
e te pareva… io ci ho provato.
quali crimini non ha commesso? controlliamo insieme, andiamo in ordine alfabetico: Abigeato: no, quello lo ha commesso più e più volte (dopo tutto per la chiesa i fedeli sono “gregge” e il suo scopo dichiarato e fregare “gregge” alle altre religioni), Abuso (di potere, di minore, ecc.): no, e non credo ci sia neanche il bisogno bisogno di spiegare il perchè, ………………………………..Associazione a delinquere…………………. Corruzzione……………….Omicidio………… Plagio…………………… Rapimento……………… Tortura…………….Truffa……………….., Zuffa: neanche, di sommosse popolari e non sobillate dalla chiesa e dai preti locali è piena la storia.
Direi che si son fatti l’intero codice civile, penale e forse pure quello stradale!
Forse rubare le caramelle ai bambini, ma non ne sarei molto sicuro: gli hanno già rubato la verginità – precocemente s’intende… -.
furto con scasso… non hanno bisogno di scassinare…
Eppure penso che se si andasse a scavare un pò nella clericus cup…
Sei un prete peccatore, ma anche una persona molto ambiziosa?
Vuoi scoprire nuovi modi di peccare?
Vuoi migliorare e massimizzare la tua efficienza facendo PIU’ peccati in MENO azioni?
Diventa cardinale!
🙂 🙂 🙂 !
“Propaganda Fide non vende sogni ma solide realtà… ” 😀
http://www.unita.it/rubriche/fornario/100135
Ah ah fantastico l’articoletto!!! 😀
MicroMega ricorda che comunque si tengono alti standard morali:
http://temi.repubblica.it/UserFiles/micromega-online/Image/4708686087_f73ee2d07bb.jpg
Se fossi un avvocato vaticano la tattica difensiva per questa vicenda sarebbe: le casa le davamo a tutti, ne davamo così tante che non si può parlare di corruzione ma di opere di bene! E poi in origine erano poche ma poi sono diventate sempre di più! Si tratta o no di un miracolo? Dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci ecco quella degli appartamenti!
“la Chiesa già colpita dagli scandali pedofilia, e quelle componenti vicine a esponenti della politica e della finanza, che mettono in imbarazzo la Chiesa…”
Mettere in imbarazzo ?? Ma questi con la faccia che hanno non sanno neanche cos’è l’imbarazzo. Con una storia da far rizzare i capelli anche a un calvo per tutte le manfrine, intrallazzi e illegalità senza numero che hanno compiuto, per cui ogni tanto si devono ricordare di chiedere scusa a qualcuno, questi dovrebbero essere i santi benedetti intermediari con Dio. Altro che imbarazzo, questi non sanno neanche dove si trova la vergogna e vogliono continuare a pontificare.
Assurdo che qualcuno possa ancora dare credito o prestare solo orecchio.
Quello che IMHO traspare è che quello che viene fuori ora dipende anche dall’attuale papa?
Non è strano che gli scandali siano venuti fuori solamente ora che c’è un papa che non sa gestire i media?
Da quello che si legge sembra che le indagini interne e i provvedimenti sanzionatori che voleva prendere Rartzinger, in vari campi tra cui la pedofilia, fossero blaccati da Wojtyla.
Leggendo poi questo articolo http://bit.ly/d3GsBE pare che il passaggio di Sepe da Propaganda Fide alla diocesi di Napoli sia stato una specie di “degrado”.
Altro che Giovanni Paolo II santo subito …
Allora c’è qualcosa di vero quando dico che B16 sta pagando per qualcosa che ha fatto all’interno della CCAR e del Vaticano, forse è davvero un credente e non glielo perdonano, perché vorrebbe applicare il Vangelo alle gerarchie ecclesiastiche, assurdo !
Lo dovessimo rivalutare ?
Diciamo che ha fatto notevoli cambiamenti nelle gerarchie vaticane e i personaggi più ambigui li ha allontanati, tipo il segretario del precedente papa che ha rimandato in Polonia
Voglio l’Ancona calcio in serie D. Per chi non lo sapesse è di proprietà dei preti e vorrei proprio sapere con quali fondi neri ha pagato i calciatori (IOR?) e con quanti prosciutti un certo Paul manoni si è recato dagli arbitri.
ehm….accusa grave contro Paul…^_^
Paul è di Senigallia a circa 24 km. da Ancona, oppure 29 km dai rispettivi centri, quindi non è anconetano, comunque non so se sia tifoso dell’Ancona Calcio.
I tifosi comunque sono un pò ottusi, e quando si tratta di calcio chiudono gli occhi.
prosciuttopoli…
Da Il fatto quotidiano, 18 giugno:
Sepe, pero’, ha le spalle coperte dal Papa anche quando diventa Papa rosso, il numero uno di Propaganda Fide. Sì, anche qui bisogna essere gente concreta, perché il dicastero gestisce all’epoca 120 miliardi di lire l’anno (oggi 80 milioni di euro), un patrimonio immobiliare che vale mezza Roma. E dispone di una parte rilevante delle offerte dei fedeli.
Sepe trasforma il dicastero in un regno personale. Finché non trova sulla sua strada monsignor Malcolm Ranjith. che viene nonfinato suo segretario. Vicino a San Pietro ricordano che Ranjitli avrebbe avuto qualcosa da ridire sulla gestione molto concreta di Sepe. E chissà se è vero che proprio per questo Ranjitli finì a fare il nunzio in Bangladesh.
Con Ratzinger i dubbi di monsignor Malcolm tornano a galla. Il Vaticano era preoccupato per la gestione Sepe, racconta qualcuno. Per altri Crescenzio era diventato troppo potente, voleva fare il segretario di Stato. Il posto che desidera e che otterrà Tarcisio Bertone.
Così Sepe torna nella sua Campania, diventa arcivescovo di Napoli. E qui, dopo gli anni tra i potenti, riemerge il lato popolare: comincia il suo apostolato con una visita a Scampia. Quando i rifiuti rischiano di soffocare la città, il cardinale porta in processione il sangue di San Gennaro. Poi prediche, tante, contro la camorra: “Ai vescori e ai sacerdoti dico che dobbiamo uscire dalle chiese e denunciare i camorristi senza tregua, senza scorciatoie.”
Sepe scende in campo anche contro la corruzione, cinque giorni fa: “Oggi l’economia sembra dominare la vita sociale, guidata dall’individualismo, dal fare soldi a tuttiicosti spesso eludendo le regole.”
Era il protetto di Giovanni Paolo Il. Dalle sue mani passavano 120 miliardi di lire l’anno; secondo il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, l’appartamento in cui ha abitato, in via Giulia a Roma, gli era stato messo a disposizione, dopo che lui stesso aveva sollecitato il cardinale di Napoli, Crescezio Sepe. Il rapporto tra Bertolaso e Sepe era nato, secondo il capo della Protezione civile, ai tempi dell’organizzazione del Giubileo del 2000 e l’amico che avrebbe aiutato il sottosegretario a trovare casa è Francesco Silvano, economo dell’Arcidiocesi di Napoli e stretto collaboratore di Sepe. Bertolaso dice che le bollette erano pagate da lui, mentre l’affitto no, perché l’appartamento era stato messo a sua disposizione. La versione che Bertolaso ha fornito ai pm di Perugia durante l’interrogatorio, non coincide con quella del proprietario dell’appartamento, Raffaele Curi, che afferma: Non so chi sia Francesco Silvano e non ho nessun rapporto con Propaganda Fide. A pagarmi l’affitto era Zampolini.
Giovani comici:
Sepe
Repubblica — 13 giugno 2010 pagina 4 sezione: NAPOLI
«ETICA delle imprese ed etica della giustizia sociale devono interagire tra loro». È il messaggio chiave che il cardinale Crescenzio Sepe ha lanciato ieri partecipando alla «Summer School» organizzata della Fondazione Mezzogiorno Europa. Il tema della terza giornata era proprio «Etica, coesione, sostenibilità: la responsabilità sociale delle imprese come nuovo modello di sviluppo». L’arcivescovo di Napoli in sostanza ha invitato le imprese a non perdere di vista la centralità della persona all’interno delle dinamiche sociali ed economiche. «Bisogna lavorare – ha detto – su un nuovo modello di sviluppo fondato sull’etica. Oggi l’economia sembra dominare la vita sociale, guidata dall’individualismo, dall’egoismo, dalla prevaricazione sugli altri, sul fare soldi a tutti i costi spesso eludendo le regole. Occorre coraggio per invertire la rotta». Non solo denaro dunque. Anzi il cardinale si batte per riscoprire il ruolo dell’uomo, e si chiede: «L’uomo è soggetto del cambiamento o oggetto che viene utilizzato per raggiungere determinati obiettivi?». Evidente l’appello a perseguire la seconda finalità. «Lo sviluppo – aggiunge Sepe – deve avere al centro l’essere umano. L’etica dell’agire economico deve essere finalizzata alla produzione del benessere». Oggi giornata conclusiva della «School» promossa dalla Fondazione ideata da Giorgio Napolitano e diretta da Andrea Geremicca. Il tema è «Puntare sull’etica per uscire dalla crisi. Concorrenza, cooperazione, responsabilità».
mi chiedo quanti anni di allenamento ci vogliono per mettere a tacere la propria
coscienza in maniera cosi’ radicale….non deve essere facile….
Tutta questione della filosofia con cui vendi la cosa, in questo caso si potrebbe dire che la santa sede ha risolto il problema della casa con il Design intelligente.
A me ricorda tanto “Compagno, Compagno: tu lavora, io magno”
?
Da http://it.wikipedia.org/wiki/Francia#Religioni :
“A seguito della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789, la Francia garantisce la libertà di religione come diritto costituzionale. Una legge del 1905 istituisce la separazione tra Chiesa e stato e proibisce al governo di riconoscere, stipendiare o sussidiare qualsiasi religione.”
QUESTA E’ LAICITA’ !