Secondo i dati forniti dal Centro d’ascolto dell’informazione, dal 1 gennaio 2009 al 30 aprile 2010 i telegiornali della Rai avrebbero riservato agli esponenti della Chiesa cattolica il 99% del tempo dedicato alle religioni, mentre i telegiornali Mediaset addirittura il 100%: “per tutti gli altri, il nulla”. Sulla scorta di questi dati domani, a Roma, con partenza alle ore 15.00 da piazza Bocca della verità, avrà luogo una marcia per la libertà religiosa e il pluralismo dell’informazione promossa dall’Alleanza Evangelica Italiana e da Radicali italiani. Mario Staderini, ricordando le parole del protestante Alessandro Vinet (libertà religiosa significa “il diritto di scegliere fra il credere e il non credere, fra adorare e non adorare, non soltanto la facoltà di decidere fra una religione e un’altra, ma anche il diritto di non adottarne nessuna e di rimanere estranei a tutte le forme e a tutte le istituzioni che il sentimento religioso ha potuto creare nella società”) ha invitato alla manifestazione non solo i soci e i simpatizzatanti dell’UAAR, ma tutti i non credenti sensibili al tema. Maggiori informazioni sul sito di Radio Radicale.
Roma, domani marcia per la libertà religiosa e il pluralismo informativo
21 commenti
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L’equità e la “par condicio” vorrebbero che gli spazi TV fossero ripartiti in proporzione alle convinzioni filosofiche o religiose, quindi:
50% agnostici
30% atei
25% religione cattolica (arrotondato per eccesso)
5% altre religioni
Mi sembra equilibrato.
Ma in che mondo vivi?
La percentuale non va calcolata sulla base delle convinzioni filosofiche e religiose, ma solo su capitalizzazioni azionarie, patrimonio immobiliare, rendite catastali, eccetera, eccetera….
Quindi Mediaset forse c’ha visto meglio della RAI perché dubito che tutti i non cattolici arrivino all’1% 😉
“i telegiornali della Rai avrebbero riservato agli esponenti della Chiesa cattolica il 99% del tempo dedicato alle religioni, mentre i telegiornali Mediaset addirittura il 100%: “per tutti gli altri, il nulla”.”
Sono sorpreso? No, per niente.
Belle le parole del protestante! Parole che non potrebbero mai uscire dalla bocca (o penna) di un cattolico.
Quoto in pieno
Davvero non è stato lasciato (più) spazio agli ebrei? Mi sembra poco verosimile.
Però mi sfugge il perché i radicali dovrebbero fare una manifestazione insieme all’alleanza evangelica italiana; se uno rivendica la libertà di non essere credente non va in corteo con i credenti, o no?
I radicali si sono sempre distinti per promuovere la piena libertà individuale. E tra le libertà individuali c’è ovviamente la libertà di culto.
Del resto la manifestazione non è a pro di un culto, ma a pro della libertà di culto, in generale.
é importante che vi sia anche quest’altra faccia della medaglia, cristiani che prendono le distanze dalla discriminazione in nome di dio o del crocifisso.
Io sono ateo come molti di voi, ma vedo di buon occhio che vi siano dei dintinguo anche radicali all’interno del crisitanesimo, desidero capire, se come noi, anche loro vogliono la laicità e la neutralità dello stato, a prescindere da qualsiasi appartenenza religiosa o non religiosa.
Comunque una marcia di questo tipo contribuisce non poco alla nostra causa.
Ci potranno anche essere delle distinzioni, ma le religioni monoteiste per loro natura tendono a fare proseliti e a diventare totalizzanti. Per cui che all’interno delle religioni (tutte) ci sia qualcuno che, singolarmente, preferirebbe avere uno stato laico lo posso capire ma le religioni, di per sé, tendono inevitabilmente a sovrapporsi allo stato e quindi a soffocarlo.
Non è tanto vero, Maurizio. Le chiese protestanti più che sovrapporsi allo Stato vi si sono fuse, in in funzione patriottica.
Uno può questionare se ciò sia giusto o sbagliato, ma è innegabile che la chiesa protestante d’Inghilterra o di Norvegia formino cittadini migliori di quelli che escono dall’indottrinamento cattolico, cioè da un’organizzazione che si propone di conquistare il potere in tutto il mondo.
Liberi voi di ritenere tutti i cristiani ugualmente in errore. Peccato che così un ateo rischi di diventare … manicheo 🙂 e il Manicheismo è una religione.
Se uno rivendica la libertà, per ciascun cittadino, di credere e non credere in quello che gli pare (senza essere trattato come cittadino di serie B), va in corteo con tutti quelli che condividono questa idea, atei, valdesi o pastafariani che siano.
Magar, se ti interessa, c’è una risposta (anche per te) riguardo a Godel.
Ciao
.. quell’1% chi lo ha occupato? Scientology?!
LA gerarchia ostenta sicurezza, ma in realtà :
“In quanto a tutte le mani, continuano a cascare; e in quanto a tutte le ginocchia, continuano a gocciolare acqua…e i brividi li hanno coperti; ” (Ezechiele 7.17)
Vista la situazione dei TG italiani, la cosa non mi stupisce affatto.
abbiamo ancora i TG ?
pensavo fossero stati sostituiti da rubriche sul gossip….
bella iniziativa! spero che gli uarini più vicini alla capitale siano presenti …in massa! 🙂
io sono troppo lontana geograficamente per esserci
Mi piacerebbe esserci! Molto belle le parole di Alessandro Vinet che trovo autenticamente democratiche e intelligenti.
Secondo me il modo migliore per evitare in parte quelle che Emma Bonino ha chiamato “molestie clericali” è non avere la TV.
Io non ce l’ho da parecchi anni e non mi manca. 😉
Da http://it.wikipedia.org/wiki/Francia#Religioni :
“A seguito della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789, la Francia garantisce la libertà di religione come diritto costituzionale. Una legge del 1905 istituisce la separazione tra Chiesa e stato e proibisce al governo di riconoscere, stipendiare o sussidiare qualsiasi religione.”
QUESTA E’ LAICITA’ !
Verrà il giorno che si contenderanno i voti dell’UAAR e comunque i voti laici.
Sperodi essere ancora vivo per godermi lo spettacolo… 😉