Le nozze miste di Antonio Cassano

Il calciatore Antonio Cassano e la pallanotista Carolina Marcialis si sono sposati ieri, a Portofino, nella chiesa del Divo Martino. Il rito è stato misto: come scrive Repubblica, infatti, “lui – molto emozionato – da laico dichiarato non ha fatto la Comunione. Si chiama matrimonio misto, la coppia ha avuto un permesso speciale dalla Curia”.

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66 commenti

Roberto Grendene

e’ che spesso vince il condizionamento sociale (che va dal “non far piangere i genitori” al “scordati la casa e l’aiuto aconomico che ti serve” se non ti sposi in chiesa ubbidiente e sottomesso”) o la richiesta del partner credente (“per te cosa cambia, fai finta per me”)

Maurizio_ds

Mi sembra che la motivazione “scordati la casa e l’aiuto aconomico che ti serve” non sia proprio il caso di Cassano…

Roberto Grendene

@ Maurizio_ds

infatti: lui non ha avuto questo problema, non ha subito questo condizionamento

quando i condizionamenti vengono meno, scompaiono ipocrisia e discriminazioni che sotto di essi prosperano

Ferdinando

Misto nel senso che lei sarebbe cattolica praticante e lui ateo o presunto tale che per accontentare la moglie si sarebbe sposato in formalmente chiesa impegnandosi comunque a non ostacolarla nella pratica religiosa e ad educare eventuali figli ala religione cattolica.Mah contenti loro…..

Riccardo

Mah Ferdinando, guarda… ti dirò, io ho fatto lo stesso quando mi sono sposato: io ateo, mia moglie cattolica (e vabbè, nessuno è perfetto… 😉 ), che dovevamo fare? Chi doveva “cedere”? Dal momento che sono io quello ateo, mi reputo anche quello che deve essere il più “tollerante” (rispetto a chiunque professi una qualsiasi religione). Non ho preso la comunione, non ho fatto segni di croce o giuramenti sui santi del calendario… quello che mi importava era dare un segno di coerenza con le mie idee e di apertura verso il coniuge, non penso di aver sbagliato facendo così (tra parentesi, il prete che ci ha sposato è veramente una persona speciale, molto lontano da quelli che sono i miei stereotipi preteschi, il fatto che io sia ateo non significa che io non debba vedere il bello che c’è in una persona solo perchè è un sacerdote). Quanto a impegnarsi a non ostacolare il coniuge nella pratica religiosa, che c’è di male? Ognuno può fare quello che vuole, finchè non intacca le mie convinzioni. Educare i figli alla fede cattolica… beh io non potrei mai! 😀 ma secondo me a un figlio può fare solo del bene, in termini di apertura mentale, vedere che i genitori hanno idee diverse a riguardo della fede: capirà presto che la fede è una questione di scelta, non di “eredità familiare”, e che lui non nasce cattolico ma può scegliere se diventarlo o meno.

nullità

mi piace questa posizione, è meno estremista della mia ma anche questa è ben motivata.

sto cercando di farmi un’idea in merito dato che un giorno potrei trovarmi nella stessa situazione

Riccardo

Nullità, sono passato anche io da quelli che tu chiami “estremismi”: quando sono diventato ateo avevo 16 anni, ed ero davvero un bel po’ incazzato con la chiesa cattolica. Col tempo sono diventato un po’ più tollerante (ma io preferisco la parola “ragionevole”, visto che la mia unica divinità è la Ragione Illuminista! 😀 )
Adesso da parte mia nei confronti della CCAR c’è una beneamata indifferenza e menefreghismo totale ai loro “insegnamenti”: quando entro in chiesa per matrimoni/funerali osservo la messa come se osservassi riti antichi della religione romana (che tanto ha dato alla chiesa cattolica, vedi il culto dei santi/divinità minori); ancora oggi continuo a chiedermi come sia possibile dare credito a certe cose (un po’ come quando mi chiedo come cavolo fosse possibile per la gente credere a Giove che scaglia fulmini sugli empi…)
quanto agli “insegnamenti cattolici” ai figli: spingerò sempre i miei figli a leggere la bibbia: è così che sono diventato ateo! 😀

ethan

Concordo in toto con Riccardo; la stessa identica mia vicenda;matrimonio misto senza eucarestia e senza recitare o spergiurare su croci o simboli.per sposarsi bisogna essere in due e ritengo che anzitutto occorra risipetto e amore verso l’altro nubendo che può essere cattolico o buddista o vegano o musulmano; che poi a celebrare sia un prete ( che in quel momento è comunque ufficiale dello stato civile) anzichè il sindaco ( ci sono sindaci assai più pretigni dei preti) poco importa.

Maurizio_ds

@Riccardo:
“Quanto a impegnarsi a non ostacolare il coniuge nella pratica religiosa, che c’è di male?”

Beh, no, scusa, questa dell’educazione dei figli è un’aspetto importante. Se uno/una è davvero convinto/a di essere ateo non dovrebbe educare i figli (che sono anche suoi, non solo del coniuge cattolico/a) alla fede religiosa. Semmai alla storia delle religioni, rimandando alla loro libera scelta quando saranno maggiorenni.

Riccardo

Maurizio, hai ragione: ma qui non si tratta di ostacolare, di un coniuge che insegna il vangelo e uno che ribatte col corano. Nessun bambino nasce cattolico o ateo, ma trae esempio dai genitori. Mio figlio in me avrà un esempio di che cosa significa essere atei, in mia moglie un esempio di fede (o, come io dico scherzando, di “blando teismo” :D)… starà e lui/lei scegliere. Per lo meno, rispetto a una famiglia cattolica, spero che venga su con un’apertura mentale maggiore 😉

Giona sbattezzato

Sposare un cattolico, brrr… in chiesa poi e solo dietro permesso, doppio brrr…

Rothko61

sposarsi? triplo brrrrr
(se lo legge mia moglie mi fucila…) 😆

libero

Su Facebook una politica locale di orientamento cristiano-cattolico ha chiesto la mia amicizia, io le ho risposto che essendo agnostico non avevamo nulla da dirci, lei mi ha risposto “fai tu”.
Altre volte mi è capitato che i cattolici preferiscano i laici o ateo-agnostici ad altri cattolici, forse tra loro si conoscono bene.

Sergio

Cassano mi sta molto antipatico, però trovo rispettabile che abbia rifiutato la comunione in quanto non cattolico e probabilmente non credente. Ha fatto una concessione (matrimonio religioso), ma non ha ceduto su tutta la linea. Penso che un cattolico dovrebbe congratularsi con lui per il rispetto dimostrato. Poteva anche papparsi l’ostia senza tante storie. Alcuni sgomitano per farsi vedere pappando l’ostia pur non essendo credenti (sì, alludo all’omino). Ricordo anche Karajan farsi la comunione in S. Pietro dopo aver diretto una messa mozartiana. E Gianni Agnelli, noto gran cattolico, scomodò in punto di morte il cardinale di Torino…

Bruno Gualerzi

Adesso capisco perchè l’allenatore della nazionale non ha voluto Cassano in squadra! Altro che motivi tecnici! In più di un servizio televisivo sui campionati mondiali di calcio i corrisposndenti rai si sono sdilinquiti nel riferire in più servizi di un portiere, Buffon, che, per guarire da un infortunio che non gli permette di giocare, ha richiesto pubblicamente (e non pare per scherzo) l’aiuto divino… mentre il suo sostituto – per ringraziare la madonna che lo aveva fatto uscire indenne da un pauroso incidente automobilistico (no so gli altri, se c’erano, che erano con lui) – si è addirittura fatto tatuare su un braccio l’intera avemaria! (^_^_)

Bruno Gualerzi

Oggi – sarà il brutto tempo – toccano a me gli strali della censura, almeno temporanea. Non mi si lascia passare subito nemmeno un intervento scherzoso su Cassano!

crebs

Mah, io l’ho letta diversamente.
Marchetti, per come l’ho capita io, si è fatto tatuare su un braccio una preghiera di una religione (indiana, mi sembra) e questa preghiera può essere considerata l’equivalente dell’ave maria cattolica.
Se la mia interpretazione è giusta Marchetti non è cattolico, ma seguace di un’altra religione, per intenderci come Baggio che era buddista.
Se sbaglio mi scuso per non aver capito niente.

Bruno Gualerzi

Anch’io ho afferrato al volo questa notizia, per altro ripetuta in vari servizi, e mi pareva, appunto, si trattasse dell’avemaria. Quindi non ne sono sicuro, ma ciò che comunque mi aveva colpito era l’enfasi con cui si riferiva questo fatto (assieme a quell’altro riferito a Buffon) tendente a dimostrare quanto fossero religiosi i nostri giocatori! Per questo me ne sono ricordato quando ho letto qui di Cassano – il quale, per quanto ne sapevo, pur essendo un bravo calciatore, non era stato inserito nella nazionale… Non sarà stato magari perchè non era molto religioso? (^_^)

Bruno Gualerzi

@ crebs
credo proprio si tratti dell”avemaria’ tatuata su un braccio, altrimenti non si spiegherebbe un nuovo servizio del tg3 su questo portiere per il cui esordio (se ho capito bene) si è mobilitato l’intero paese natale… con l’immancabile intervista al parroco che ne ha tessuto un vivo elogio.

El Topo

Aggiungo un lacerto di sgomento al tuo: mentre i giocatori della nazionale uscivano dal campo a fine partita ne ho visto uno (non ricordo quale) che si faceva vistosamente il segno
della croce, comunque tra gli sportivi mi sembra che la superstizione spopoli, Cassano non penso sia la regola.

Luigi Tosti

Concordo perfettamente. Premesso che considero il calcio il diversivo per eccellenza che viene utilizzato dai nostri augusti governanti per distogliere il popolo pecorone dai veri problemi, mi sembra proprio che l’esclusione dei pochi calciatori eccellenti che possiano vantare in questo momento sia dovuto al falso perbenismo delle dirigenze. Comunque rivaluto al massimo Cassano per questo suo comportamenro coerente e coraggioso (relativamente all’ipocrisia che impera i Vaticalia.

Ciccio

“mi sembra proprio che l’esclusione dei pochi calciatori eccellenti che possiano vantare in questo momento sia dovuto al falso perbenismo delle dirigenze. ”

mah, non so fino a che punto sia vero… dite che han lasciato a casa Cassano perchè non credente? mi sembra azzardata come ipotesi. Allora che l’han portato a fare Montolivo, che ha dichiarato pubblicamente di essere ateo?

i conti non tornano…

Bruno Gualerzi

@ Ciccio
“i conti non tornano”…

Per quanto mi riguarda la mia voleva essere solo una battuta.
Ripeto: ciò che più mi ha imprewsionato è stata l’insistenta dei servizi televisivi nel sottolineare la carica religiosa (superstiziosa) di certi giocatori. Insistenza che aveva tutta l’aria di proporre quei calciatori come modelli (si sa quanto siano idolatrati) anche di vita.

Lino

“laico dichiarato”

Sono l’unico a rimanere perplesso per l’uso della parola “laico” in Italia ultimamente? Come qualche TG che parla della contrapposizione tra politici “laici e cattolici”.

Cos’è, un eufemismo per “ateo”?

“Ateo” è una parola che non deve essere pronunciata?

Come quando si parla di romeni e polacchi e li si chiama, impropriamente, extracomunitari perché qualcuno ha deciso che ora “straniero” è una parolaccia. Ma, chissà come mai, nessuno chiama mai “extracomunitari” gli americani o gli svizzeri.

Flavio

Preciso: non e’ ipocrita quanto un ateo che si dichiara cattolico 🙂
Quanto meno Cassano, personaggio pubblico, non ha preso la comunione e se ne e’ parlato. Magari qualcuno che lo ammira fara’ 2+2.

bismarck

Anch’io volevo sottolineare l’incongruenza. Mica se uno è laico non può fare la comunione. Deve dire se è cattolico oppure no.

Nathan

Romeni e polacchi non sono più extracomunitari, da qualche anno.

matteo

Quoto lino. Tra l’ altro, sarei curioso di chiedere a cassano il significato della parola “laicità”: ho il vago sospetto che la spiegazione non sarebbe delle più esaurienti.
Personalmente non accetterei mai una condizione simile (matrimonio misto) anche perchè difficilmente potrei avere una relazione con una persona che trova indispensabile sposarsi con rito cattolico, al costo di farlo con rito misto. Mi sembra una soluzione abbastanza artificiosa, un compromesso piuttosto ingombrante. Poi ognuno fa come meglio crede

Alfonso

Cerimoniale “ad personam”. Le regole della chiesa sono molto, molto flessibili, ecco perchè questa religione fasulla piace a tanti

Sal

Chissà quanto avranno pagato per avere la dispensa…..(pardon quanta elemosina è stata fatta per i poveri (preti))

cartman666

Beh onore a Cassano, ha accontentato la moglie, e ha rispettato i suoi principi, meglio di certi nani malefici che si dicono cattolici e se ne sbattono alla grande.

nullità

a me piace quello che ha fatto Cassano.

anche se non mi piace come calciatore e personaggio pubblico, almeno non si è fatto fotografare mentre prende l’ostia.

Sandra (2)

A me sembra tanto una notizia per il Grande Capo Estiqaatsi ( programma 610 – radio 2 -Greg e Lillo) :-))

Giorgio

Io sono stato colpito dalla frase finale della notizia: “la coppia ha avuto un permesso speciale dalla Curia”.
Che la signora, in quanto cattolica e quindi suddita, avesse necessità di un permesso, posso capirlo (solo tecnicamente, beninteso). Ma lo sposo di quale permesso aveva bisogno? Mi viene il dubbio che la procedura preveda una richiesta a nome di entrambi; giusto così, tanto per rimarcare comunque chi comanda e chi sta sotto.
Qualcuno ne sa di più?

Riccardo

No giorgio, non sta così: il permesso è solo per la “suddita” cattolica! 😀
Le si dà in pratica il permesso di sposare un non-cattolico.

Marconettuno

Permesso speciale della curia? Anch’io, ateo praticante, mi sono sposato in chiesa dichiarando al prete le mie posizioni: niente comunione, niente confessione, niente inginocchiamenti o segni della croce, niente corso prematrimoniale. Nessuno però si è sognato di chiedere il permesso della curia, il prete ha detto che basta la fede di uno degli sposi per rendere valido il matrimonio. L’unica soddisfazione che mi sono tolto è stato far suonare dall’organista amico una versione ecclesiastica di “Sex and drugs and rock and roll”, un successone!

Riccardo

anche per me è successa la stessa cosa, Marconettuno. Nessun permesso della curia. Credo che in queste cose i preti facciano un po’ a modo loro: io mi sono trovato davanti un prete davvero “accogliente”, e ci ha detto le stesse cose che hanno detto a te. Per cui: niente confessione, comunione, segni di croce per me. E ho fatto comunque contenta mia moglie che sognava l’altare.

Angela

ehi, fatemi tutti gli auguri! 🙂 io mi sposo venerdì 25 con rito civile in Comune. Per rispetto del mio fidanzato che non è credente, e anche per coerenza… io non mi definisco atea, ma sul cattolicesimo ho fortissimi dubbi! Il corso prematrimoniale? Le promesse di vita vissuta cattolicamente? Non ne sono convinta e quindi ho detto di no. Anche per rispetto dei miei amici che credono sinceramente, e non mi sentirei di fare una farsa.
Ringrazio di tutto cuore i miei genitori cattolici che non solo non hanno mai storto il naso, ma sono stati felici dal primo momento in cui ho annunciato le nostre decisioni.

Angela

maschi o femmine… l’importante è che, se arriveranno, siano figli sereni 🙂 Noi ce la metteremo tutta!

GRAZIE a tutti per li auguri!!!

Ester

Intanto augurissimi e…per curiosità…tu per caso frequenti o hai frequentato l’accademia d’arte Cignaroli di Verona?

paniscus

Mase lui non è cattolico e tu nemmeno, cosa c’è di strano nel non sposarsi in chiesa? 🙂

Evidentemente tu non ti sposi in chiesa in primis perché non sei cattolica tu, non solo “per rispetto del tuo fidanzato”…

Auguri!

Lisa

Davide C.

Sinceramente da genoano speravo di non leggere anche qui delle inutili nozze dell’altrettanto inutile cassano, ma non sapevo di questa curiosità. non penso che cassano sia ateo (anzi penso che non sappia che cosa sia un ateo…), sapevo di questo tipo di matrimonio misto, che dimostra come la chiesa in fondo se ne freghi se credi o meno, basta che riconosci la sua superiorità e autorità.

Paul Manoni

Secondo voi, Cassano conosce il significato della parola “laico dichiarato”?
Mah….!?

paniscus

Comunque, ci sarebbe da mettere in chiaro un punto: per non volersi sposare col rito cattolico, non è mica obbligatorio essere ATEI. Basta, appunto, non essere cattolici.

Per cui, se Cassano ha ritenuto opportuno non raccontare pubblicamente i fatti propri riguardo alle sue convinzioni religiose personali, non c’è mica niente di male: può darsi che sia ateo, può darsi che sia agnostico, può darsi che sia neopagano, può darsi che sia seguace della religione di QUELO, ma semplicemente non è cattolico, e quindi non se l’è sentita di andare a recitare la farsa dichiarando falsamente di credere nel rito cattolico, tutto lì.

Se poi si dichiara “laico”, è un’altra cosa ancora, non è detto che sia per forza un sinonimo politicamente corretto di “ateo”…

Lisa

Lillini Francesco

Nel 1990 mi sono sposato col rito “matrimonia mixta” con mia moglie cattolica nella parrocchia del mio paese in provincia di Napoli. Lì ho incontrato un prete tra i più beceri e arroganti ed ho toccato con mano la protervia della chiesa cattolica.
Sapevo da tempo della norma introdotta dal papa Paolo VI che prevedeva l’unione con una persona di altra religione o atea. Il bello (anzi il brutto) è arrivato quando siamo andati a parlare col prete. Dopo avergli spiegato con gentilezza le nostre intenzioni, questi ha dato letteralmente in escandescenze, ha incominciato ad alzare la voce, mi ha detto che non potevo parlare di certe cose perchè ero un ignorante e non le conoscevo, ma che lui sapeva benissimo come vengono considerati i preti in fabbrica… che se volevo sposarmi mi sarei dovuto inginocchiareb davanti a lui, confessarmi e prendere la comunione! gridava e sbatteva i pugni sul tavolo! Non vi dico il nostro raccapriccio di fronte a quelle parole… Mia moglie (fidanzata) che piangeva disperata.
Per farla breve ci recammo alla curia vescovile per chiedere l’attuazione della norma e il rilascio del certificato. Finalmente dopo alcune settimane ci fu rilasciato e anche lì mi dovetti sorbire un altro prete che mi disse con ironia: tenga, come vede la chiesa è di manica larga…
Lieto fine: ci sposammo in chiesa, proprio con quel prete e la mia soddisfazione fu quella di rimanere ritto davanti a lui fissandolo negli occhi. Per me quello è stato il più bel giorno della mia vita, non solo perchè avevo sposato la donna che amavo ma fu un giorno di grande orgoglio ateo.

giovanni

Nel 2004 io ateo e mia moglie cattolica praticante ci siamo sposati in chiesa con la dispensa del vescovo. a dispetto dei suoi amici tutti di “Rinnovamento nello spirito” siamo assieme ed abbiamo due bimbi. Sin dall’inizio della nostra relazione io dissi che se ci fossimo sposati in chiesa non avrei preso l’ostia, non mi sarei inginocchiato non avrei fatto il segno della croce. Lei era d’accordo ma il problema più grande è stata la dispensa. Ha dovuto tribolare parecchio, ma con l’aiuto del suo prete è riuscita ad averla. A dispetto dei suoi amici culigialli (come li chiamo io) che pontificavano e poi ora son divorziati.
Giovanni

Riccardo

Giovanni, non c’è niente di più bello e che leghi di più di venirsi incontro nelle reciproche differenze di vedute… questo è vero dialogo. sai che palle se la pensassimo tutti allo stesso modo, no?

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