“Sorella banca” vicepresidente della Compagnia di San Paolo

Suor Giuliana Galli, ormai più nota come “sorella banca” (cfr. Ultimissime del 14 luglio 2008 e dell’11 maggio 2010) , è stata eletta ieri vicepresidente della Compagnia di San Paolo. La nomina di suor Giuliana è stata sostenuta dagli oppositori dell’attuale presidente, Angelo Benessia. La fondazione è il primo azionista di Intesa Sanpaolo, detenendo il 9,8% del capitale azionario.

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46 commenti

Sal

Aggiungi quasi un milione al Cardinale, i soldi di mMarcincus, il saldo attivo annuale che lo IOR mette a disoisizione del papa, (miliardi) e cercano l’8 x 1000 dai poveri. Ma che poveri…..figli

Paul Manoni

Certo, in un momento in cui la gente e’ indignata per la corruzione tra imprenditori e preti, e scifata della vicinanza della chiesa del “principio di povertà”, ai malloppi, ai riciclaggi, alle tangenti, ai conti cifrati, nominare una suora, vicepresidente della Compagnia di San Paolo (Azionista Intesa S.Paolo), non penso che sia una grande idea…
Magari Sepe, sapra a chi rivolgersi la prossima volta… 😉

Tommaso W.

Vediamo se la “sorella” favorirà l’ obiezione di coscienza tra i suoi promotori finanziari!!!

Si!

Vederemo se qualcuno di essi si rifiuterà di rifilare fregature a vecchietti e ignari risparmiatori in genere !!!!

Vabbè che questo sarebbe un miracolo, ma una suora dovrebbe godere di entrature
in “alto loco” !!

🙂 🙂 🙂

Beppe63

A Roberta: scriviamo anche noi credenti perché sennò sai che noia con tutti voi che
vi date ragione. Almeno c’é un confronto fino a quando poi, come spesso accade, purtroppo, ci si insulta. O sbaglio?

Stefano

Se questa è la ragione degli interventi il problema è che danno ulteriore forza al motivo per cui li fate 😉

murdega

Beppe63,puoi scrivere finchè ti pare,noi non ci diamo ragione tra di noi,
questo sito serve per mettere a confronto le varie posizioni senza avere
la presunzione di detenere la verità,al contrario dei vari troll.
Per quanto riguarda gli insulti qualche volta è successo ma non è la regola.

roberta

IO non insulto,intanto…se poi quello che dici è vero,perchè i non credenti non possono accedere ai siti cattolici ?
e non dirmi che non è vero….si viene bannati subito

El Topo

O Dio o Mammona dice la bibbia; tra Sepe, proprietà immobiliari, sorelle banchiere, ori nascosti e via dicendo si capisce bene per cosa hanno scelto.

MASSIMO

Il Vaticano sta inserendo tutti i suoi uomini nei centri di potere dell’Italia. E direi che oramai il processo di presa del potere da parte del Vaticano è un fatto compiuto.

Di questo dobbiamo ringraziare tutta la massa di politici corrotti e la bigottaggine del popolo italiano.

Ma io vorrei mandare un messaggio ai bigotti di tutta italia.

Cari catto-bigotti, adesso il Vaticano ha preso il potere.
Siete contenti che a voi hanno bloccato lo stipendio e la pensione che quei soldi, invece di darli a voi li danno al Vaticano?
Siete contenti che invece di usare i soldi per la sanità li usano per costruire nuove Chiese?
Siete contenti che i vostri figli vivranno in un mondo in cui non c’è più libertà di opinione e che deci pensarla per forza come dice la Chiesa?
Siete contenti che le donne perderanno tutti i diritti che avevano conquistato con il femminismo?

Bene, se siete contenti di tutto questo, buon per voi. Ma non azzardate a lamentarvi delle cose che che ho detto sopra, perchè l’avete voluto voi. Questa situazione l’avete voluta e cercata con tutte le vostre forze.

Noi atei abbiamo cercato in tutti modi di farvi ragionare e di capire la situazione. Ma voi cattolici siete delle “pecorelle”, coem del resto vi chiamano i vostri “pastori”. Ma ricordatevi che la pecora è un animale che non brilla certo per intelligenza ed il suo destino è solo quello di essere tosata e di finire arrosto su di una tavola.

MASSIMO

Chissa perchè ho sempre pensato che il fatto che preti chiamassero “pecore” i credenti avesse un significato implicito di presa di giro da parte dei preti.

Beh, a me non va di essere una pecora. Ad impersonare questo animale lascio voi cattolici.

Io preferisco qualche animale più divertente….che so….. il mandrillo…

FSMosconi

Mio cugino mi chiama sempre mandrillo quando gioco a calcio…. 😀

MASSIMO

Ci sono tanti anaimali più simpatici e divertenti della pecora.

Ad esempio ci sta Sgarbi che a noi atei ci chiama capre.

Ma la capra (l’ateo) è sempre meglio che della pecora (il cattolico). Almeno ragiona con il cervello suo e non va dietro al branco.

MASSIMO

“Certo, é più facile darci delle pecore”

Mica ve l’ho dato io questo aggettivo. Sono i vostri preti che vi chaimano “pecorelle”.

Beppe63

A Stefano: premesso che Fede intende fiducia, fiducia in qualcosa che
nessuno potrà mai dimostrare perché senno’ sarebbe certezza e non più Fede.
Chi può dimostrare l’esistenza di Dio? Nessuno. E’ chiaro| Io credo in qualcosa
che non posso dimostrare direttamente. Ma anche tu neghi un qualcosa che non puoi dimostrare. Ma la Fede nasce anche dall’esperienza umana. C’è stato
un progresso che ha aumentato le ns conoscenze anche in materia di Fede.
Una volta si potevamo essere come pecoroni, accettare tutto a prescindere.
Oggi, per fortuna non é così. Chi è un vero credente su tutto si interroga, su
tutto si pone il dubbio. Altro che pecoroni. CONSAPEVOLI della propria Fede.
E poi permettimi: il pensare che tutto sia nato per un fatto biologico e quindi
così per caso,a me da fastidio. Sono un illuso? Forse. Ma il mio agire, il mio
essere Persona ha un fondamento, la Fede, pur non potendola dimostrare
totalmente.

FedeB

Ci sono 2 piani di discussione sulla fede, uno che riguarda la fede in quanto tale e uno che riguarda la fede nella sua incarnazione religiosa. Molto spesso i cattolici e anche molti atei tendono a confondere i due piani.
Per quanto riguarda la fede in quanto tale si può discutere finchè si vuole ma difficilmente si troverà un punto d’accordo su una questione indimostrabile per definizione. L’unica cosa che si può fare è cercare di comprendere che ci sono alcuni che la fede ce l’hanno ed alcuni no, poi io posso pensare che avere fede non sia intelligente, ma rimane un giudizio personale. La fede in questo senso è un fatto puramente personale.

@Beppe63
“Chi è un vero credente su tutto si interroga, su tutto si pone il dubbio”
Hai usato giustamente la parola credente e non cattolico, perchè si sa che per essere cattolici bisogna invece accettare la rivelazione e dei dogmi che sono eterni e immutabili e se si pongono in dubbio si commette peccato.

Il grosso problema delle religioni (praticamente tutte) che nasce dalla loro stessa natura, è il voler proiettare la fede individuale verso la società nel suo complesso.
Il voler impore un’etica ed una morale a tutti, comportandosi da padre-padrone.
E’ il vedere come sbagliata qualsiasi azione di qualunque individuo che non si conformi a questa morale.

Beppe63 perchè non pensi che il fondamento di una società civile non sia semplicemente la libertà individuale che ha come limite solo la libertà altrui?
Da questo dovrebbero discendere tutte le leggi: un’azione limita la libertà altrui? una legge la vieta. Altrimenti uno è libero di fare ciò che vuole.
Per te questo va bene o no?

Mario 47

Normalmente sta a chi asserisce qualcosa dimostrarne la fondatezza:
Se tu dici:

Credo che ci sia un dio
nessuna persona ragionevole metterà in dubbio che tu non ci creda.

Se tu aggiungi:
Il dio in cui io credo ha queste caratteristiche, ha fatto queste cose, prescrive queste altre etc.
prendo atto ma ti faccio notare che innumerevoli altre persone credono in dei con caratteristiche, azioni e pretese differenti dal tuo dio.

Nel momento che tu affermi:
il mio dio è l’unico dio vero, è universale e deve valere per tutti
per avere un grado di credibilità superiore quello di chi crede in Babbo Natale, Capuccetto Rosso o Harry Potter, devi dare prove inequivocabili sulla sua esistenza, unicità, universalità ed il tuo credere in lui è assolutamente ininfluente come prova.

Quando io dico che non sento il bisogno di essere al servizio di un dio (o di avere lo stesso dio al mio servizio – il confine è molto labile) non devo dimostrare assolutamente niente.

mario

Stefano

@ Beppe63

“tu neghi un qualcosa che non puoi dimostrare”

Ti ringrazio del complimento, significa solo essere razionale.
Oltre a NON essere assolutamente un problema.
Al massimo, si trattasse di qualcosa di ragionevole, potrei astenermi dal giudizio, con un onesto non lo so.
Poiché, al contrario, ciò che si afferma è assolutamente irragionevole e contrario ad ogni logica o conoscenza accertata, è perfettamente razionale negare che ciò che si afferma sia vero. Chi lo vuol fare dovrebbe portare prove eccezionali in grado di invalidare quel che si sa. Che fede e fede! Affermazioni eccezionali richiedono prove eccezionali.

L’esperienza umana in fatto di fede è assolutamente ininfluente, né la tua a favore della tua religione, né quella degli altri a favore delle loro, né la mia contro tutte.
Proprio perché le esperienze porterebbero, se accettate come fonte di conoscenza, a giustificare posizioni incompatibili tra loro.

Quanto al fatto che a te qualcosa dia fastidio o piaccia, è assolutamente ininfluente circa la sua verità.

“Chi è un vero credente su tutto si interroga, su
tutto si pone il dubbio”

il tuo dubbio deve fermarsi dove, andando oltre, invaliderebbe la fede. Quindi è a sovranità limitata, ovvero inutile. In questi termini anziché essere salutare è addirittura controproducente, in quanto, non potendo che portare ad un esito scontato, serve solamente a cercare razionalizzazioni che riportino tutto entro i confini dovuti. Con l’alibi di giustificare una parvenza di ricerca.
Il vero dubbio è quello che può sovvertire una posizione. Finché temete di perdere la vita eterna NON esiste vero dubbio.

Ripeto, riflettici:

NON puoi usare la fede (e ora aggiungo i tuoi gusti personali) per vagliare LA VERITA’ delle tue credenze religiose perché NON LO FAI PER RIFIUTARE LE ALTRE.

MASSIMO

La volete sapere la differenza che c’è fra noi atei e voi cattolici?

Noi atei guardiamo solo alla realtà dei fatti ed il nostro cervello non lo lasciamo plagiare da nessuno.

Invece voi cattolici accettate quello che vi viene inculcato per puro conformismo e perbenismo. E quando noi atei cerchiamo di farvi aprire gli occhi su tutto il marciume che c’è nella Chiesa, il vostro cervello va automaticamente in fase di autocensura.

Nel vostro cervello esiste una sorta di programma che tutte le volte che viene messa in dubbio la vostra fede blocca tutto.
A questo punto io mi devo inchinare a chi ha inventato questo “programma”. E’ un vero genio, anche se del male.

FSMosconi

” Io credo in qualcosa
che non posso dimostrare direttamente. Ma anche tu neghi un qualcosa che non puoi dimostrare.”

Vada per il discorso della “fides” latina, ma quì ti dai l’ascia sulle ginocchia usando l’argomentum ad ingnorantiam:

Tu dici: “Dimostrami che X esiste, puoi dimostrarlo?”

Io: “No”

Tu: “Allora esiste”

ma ti dimentichi che posso controbattere chiedendoti di dimostrarmi l’esistenza, non potendo l’argomento cade. Pultroppo in materia religiosa non ci si può dissociare con un sincero e palese “non lo so”, è più plausibile negarlo o rimanere nel dubbio, giacchè affermando l’esistenza di “divinità X” dovresti provare che TUTTE LE ALTRE DIVINITA’ sono false.

“Ma la Fede nasce anche dall’esperienza umana”

Allora se io dico: il credere in Babbo Natale mi rende felice, Babbo Natale esiste?

“C’è stato
un progresso che ha aumentato le ns conoscenze anche in materia di Fede.
Una volta si potevamo essere come pecoroni, accettare tutto a prescindere.
Oggi, per fortuna non é così.”

Tralasciando assurdi dogmi quali la Verginità Mariana, l’Infallibilità Papale e un paio d’altre cosucce…

“Chi è un vero credente su tutto si interroga, su
tutto si pone il dubbio. Altro che pecoroni. CONSAPEVOLI della propria Fede.”

Da ex-credente ti posso dire che le uniche ricerche che facevo si fermavano quando la mia fede cominciava a vacillare, e poi c’era sempre il parroco a messa a dire che non bisognava avere dubbi e così via. Risustato: mi autocensuravo il cervello….

“E poi permettimi: il pensare che tutto sia nato per un fatto biologico e quindi
così per caso,a me da fastidio.”

In scienza il caso non esiste: esiste la probabilità, e poi sappi che se la cosa ti fa apparire come una cosa normale, tutto sommato noiosa, o priva di importanza, sappi che non è così: in natura non esistono ripetizioni perfette, esistono continue ripetizioni è vero, ma ognuna dovuta a diversi fattori e con minime differenze. Ciò ti rende unico e irripetibile proprio perchè sei frutto di uno strano e quantomeno felice “caso”. Non hai bisogno di un dio creatore: basta l’universo affascinante e infinito.

Questa è la mia idea, poi magari ognuno rimarrà del suo avviso.

nightshade90

ragionamento da scienziato:”questi sono i fatti, che conclusioni possiamo trarne?”
ragionamento da credente: “queste sono le conclusioni, che fatti possiamo trovare a loro sostegno?”

Mario 47

Oltre all’appellativo di “pecora – pecorella – gregge” storicamente usato dalla chiesa per indicare i fedeli (o sudditi, come ciascuno preferisce) esiste un altro accostamento che ho sempre trovato patetico-comico: la figura di Giuseppe, sposo di Maria, come simbolo di paternità.

Cioè:
– si prende un vecchio per volere suo, o divino, o di qualcun altro, sposa una ragazza giovane e incinta. Cose che capitano, con varie motivazioni che possono essere anche lodevoli.
– si giustifica la cosa con argomenti speciosi (immacolata concezione, opera divina etc.).
Sfido anche il più fervente cattolico a sostenere che sarebbe contento se un tale evento capitasse – adesso – a lui come marito o padre di una figlia.
– il vecchio in questione viene scelto come simbolo di paternità nella famiglia cristiana. Siamo ai limiti della comicità e dell’umorismo.

Quando il 19 marzo qualcuno mi esprime gli auguri per la festa del papà, ringrazio per il pensiero ma sottolineo che non gradisco l’accostamento all’ambigua figura di Giuseppe.

mario

Gigetto il miscredente

Interessante discussione. Posizioni assolutamente inconciliabili. Che rimarranno per sempre inconciliabili. Ciò che dice Bebbe 63 è inconfutabilmente vero. Lui non può dimostrare l’esistenza di una divinità (scientificamente), come noi non possiamo provarne l’assenza (scientificamente). Chi potrtebbe dircelo non è mai, dico mai, tornato indietro a raccontarci del “grande viaggio”. Neanche il Giudaico di Nazareth che ha milioni di proseliti nel mondo.
A volte penso che anche se i credenti hanno il cervello autocensurato siano dei fortunati. Nei momenti di difficoltà e di crisi personale, pregano, sanno che qualcuno li ascolta (contenti loro….). La fede, la hai o non la hai, non c’è niente da fare, non è articolo commerciale! A noi non è toccata questa fortuna/sfortuna !!

Ciò che non accetto è lo spegnimento dei cervelli che tutti i credenti/fedeli hanno attuato nella loro vita. Non importa di che religione. Di tutte le religioni! Credere alle fandonie della religione e di chi la amministra, nel nostro caso la Chiesa, non è da credenti. E’ da persone che non pensano. Ciò che sopra scrive Mario 47 è da sottoscrivere. E quanti esempi si potrebbero fare! Credenti, continuate con la fede se non ne potete fare a meno ( e si può, ve lo garantisco, un pò di crisi d’astinenza all’inizio come per la cocaina, ma se volete riuscite, chiedete consiglio a noi…..stiamo benissimo!!!!). Ma per favore cominciate a ragionare e a pensare. Sopprimete le religioni e come conseguenza le loro organizzazioni.

Cesare b

@Mario 47 “Quando la ccar – oltre a capire tutto ed a parlare di fede – si mette a parlare di scienza poche persone si possono sbellicare di risate: vedi Welby, Englaro, Galileo, Copernico, Bruno etc.”
La Chiesa Cattolica, oggi, si guarda bene dal parlare di scienza. Quegli ecclesiastici che in passato lo fecero sbagliarono, e non c’e’ cattolico che non lo riconosca.
Mi giunge nuovo che Copernico, nipote d’un vescovo, a sua volta ecclesiatico, Canonico e amministratore di beni della Chiesa, abbia subito qualche persecuzione.
Sarei, poi, curioso di sapere che cosa c’entra la scienza nei casi Welbi ed Englaro. Nessuno ha mai messo in discussione la condizione oggettiva di quelle due persone. Provocare il loro exitus non era certamente cosa che richiedesse cognizioni scientifiche superiori a quelle gia’ note nell’eta’ palelolitica. Casomai ci voleva molta applicazione della scienza moderna per tenerle ancora in vita. Il problema era esclusivamente giuridico e morale.
Saluti.

Mario 47

La chiesa cattolica tuttora combatte:
– la ricerca scientifica in molte sue applicazioni
– il darwinismo
e si intromette nella scienza su basi ridicole o su presupposti etici che lei definisce universali ma che nel corso dei secoli ha modificato continuamente per la sua sopravvivenza.

Copernico non ha subito persecuzioni solo perchè ha aspettato la fine della sua vita prima di esporre chiaramente la sua teoria.

Non ha mai consentito a enti non di parte di controllare fenomeni miracolistici o millantati tali quali lo scioglimento del sangue di Gennaro, stimate di padre Pio e miracoli vari (guarigioni, inutili sanguinamenti di statue etc, pur traendone tutto il profitto economico ed emotivo – come d’altra parte fa il mago Otelma, Vanna Marchi etc.).

mario

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