Napolitano, Berlusconi, Bagnasco, Bertone, tutti insieme contro la Corte di Strasburgo

L’approssimarsi dell’udienza alla Grande Chambre sul ricorso presentato dal governo italiano contro la sentenza con cui la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo sha detto ‘no’ ai crocifissi nelle aule scolastiche sta ormai facendo assumere alla contesa i connotati di una sorta di “guerra di religione”. Le autorità politiche ed ecclesiastiche italiane si sono infatti scatenate all’unisono nel sostenere l’indispensabilità della presenza del simbolo cattolico negli edifici pubblici. Lo spunto è stato dato da un convegno svoltosi oggi a Roma, organizzato dalla non particolarmente conosciuta associazione cattolica “Umanesimo cristiano”, ma con il patrocinio della presidenza del consiglio. Già ieri, nel corso della presentazione dell’iniziativa, il sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta ha dichiarato all’agenzia dei vescovi SIR che sul Crocifisso “non si può discutere solo dal punto di vista del diritto, ma guardando ai valori”: per questo motivo il governo ha avviato una “strategia di comunicazione” allo scopo di “sensibilizzare l’opinione pubblica”. Il segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, ha sostenuto che “l’esposizione dell’icona del Cristo crocifisso è un’espressione identitaria, strettamente connessa con il sentimento religioso, la storia e la tradizione dell’Italia, come pure dei popoli europei”. Nel suo messaggio al convegno, il presidente dei vescovi italiani, card. Angelo Bagnasco, ha invece fatto notare come il crocifisso rappresenti “un’importante espressione del diritto di libertà religiosa”, da valorizzare “anche in linea con il principio di sussidiarietà”. Alla tavola rotonda è personalmente intervenuto il carsinale Julian Herranz, esprimendo l’opinione che “voler estromettere questo segno dai luoghi e dalle istituzioni pubbliche in nome di una presunta neutralità religiosa, sarebbe una manifestazione non soltanto di cristofobia più o meno larvata ma soprattutto di inciviltà”: secondo il porporato, la sentenza sarebbe maturata in un “contesto di fondamentalismo laicista”. Sull’argomento ha voluto dire la sua anche la conferenza episcopale inglese, rilasciando una nota ufficiale in cui sostiene che sarebbe “chiaramente inopportuno e inaccettabile” che la Corte, “invece di proteggere la libertà dei cittadini dalla imposizione di una particolare religione di Stato, richiedesse a tutti i Paesi europei di conformarsi a un modello di secolarismo che è contrario ad ogni manifestazione della religione nella sfera pubblica”.
A sostegno delle posizioni vaticane è intervenuto anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha a sua volta inviato una lettera all’organizzatore del convegno. Il capo dello Stato ha espresso “la necessità di salvaguardare e valorizzare il tradizionale patrimonio identitario e di valori espresso, in particolare nei paesi europei e nel nostro paese, dalla millenaria presenza cristiana e cattolica”, affermando che “la laicità dell’Europa non può essere concepita e vissuta in termini tali da ferire sentimenti popolari elementari e profondi”.
Al convegno romano è infine pervenuto anche un messaggio del capo del governo, Silvio Berlusconi. Secondo quanto riporta Apcom, il premier ha ricordato il proprio “sconcerto” per la “inaccettabile” sentenza emanata a novembre dalla Corte di Strasburgo: “sono tutto convinto che, in Europa, non possiamo non dirci cristiani”.
A sostegno del ricorso italiano contro la sentenza che, si ricorda, ha fatto seguito a un ricorso promosso da una socia UAAR e sostenuto dall’associazione, si sono espressi, nelle scorse settimane, anche altri dieci stati europei, la Chiesa ortodossa e il Partito Democratico.

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189 commenti

vecchio laico

Se non fosse così com’è non sarebbe lì. E’ un ex P.C.I. .

Climber

Anche lui dev’esser fatto della stessa pasta del Grande Opportunista (eufemismo) Togliatti, che consentì l’inserimento del Concordato in Costituzione rendendone di fatto impossibile una modifica unilaterale da parte dello Stato.

Fritz!

C’é poco di cui essere stupiti…
I comunisti non son mai stati laici, ma al contrario ossessionati dal desiderio di ricevere una benedizione vaticana.
Ricordiamoci che é grazie a togliatti che é stato mantenuto il concordato.
E son state le forze laiche a far nascere le battaglie sui diritti civili (dal divorzio in poi)

libero

Il PCI avrebbe dovuto chiamarsi meglio PCCI (Partito Cattolico Capitalista Italiano), ma se ne vergognava, pur essendolo in larga parte.

Federico Tonizzo

Ricordo che quando Napolitano fu messo “lì dov’è” un giornalista televisivo (mi dispiace di non ricordare quale) commentò così l’evento: “Napolitano è uno che, nella sua storia politica, ha sempre fatto quello che gli si chiedeva di fare”; traduco la frase alla luce dei fatti degli ultimi anni: “Napolitano è sempre stato un burattino”…

giulia

E’ di Napule (nulla contro il sud in quanto tale, preciso).. è cresciuto col sangue di San Gennaro e queste cose pesano, soprattutto da bimbi!

POPPER

La nuova casta dei crocifissi! Che delusione e amarezza! Sono molto contrariato dal poco onorevole comportamento del Presidente Napolitano, ma immagino che il vaticano avrà esultato nel sentirgli die queste cose.

La CEDU dovrà dare una sonora lezione a tutti questi crocifissori dell’Italia.

Raffaele Carcano

Certo, vedremo. Ma è altrettanto certo che hanno una fifa blu. Mai visto un simile spiegamento di forze, a memoria di quarantaquattrenne.

bismarck

Qualunque sia la sentenza, i soloni di cui sopra non potranno cambiare una cosa che pian piano renderà tutti i discorsi fatti obsoleti e nel tempo ridicoli: la secolarizzazione totale dei costumi della popolazione italiana. Allora vedremo chi si ricorderà delle icone (ammesso che il grande e distratto pubblico di ogni giorno ne sappia/ricordi già oggi il significato).

Bruno Gualerzi

Se si mettono assieme i signoti (?) di cui sopra e i vari Andrea di cui sotto, ne esce un quandro che, almeno nell’immediato, induce piuttosto al pessimismo. Se la sentenza sul crocifisso sarà di conferma, immagino già la campagna mediatica a base di vittimismo e martirizzazione, del tipo ‘Gesù messo nuovamente in croce’ da miscredenti e laicisti)… mentre se la sentenza accetterà le istanze di Napolitano e compagnia, il trpudio e la mobilitazione saranno tali da presentare i promotori dell’iniziativa come un manipolo di fanatici finalmente smascherati
Concordo per altro sul fatto che la vicenda – quale che sia l’esito – non passerà certo sotto silenzio e ciò rappresenterà pur sempre la conferma – come sostiene… magari con una punta eccessiva di ottimismo però più che comprensibile… Raffaele Carcano – di una presenza di UAAR di cui si dovrà sempre più tener conto.

Giulio C.Vallocchia

Anche Napolitano entra nel Coro degli Atei Devoti.
E bravo il Presidente.
Come il suo compagno di partito Togliatti che contribuì ad imporre nella Costituzione il cattolicesimo di Stato, adesso si adopera perchè il crocifisso sia imposto obbligatoriamente a martellate sulla testa di tutti. Ovviamente per non ferire sentimenti popolari e profondi. E chissenefrega se attraverso il simbolo passa l’imposizione del pensiero unico di una sola religione a tutti i cittadini. Nè più nè meno di quanto pretendevano Al Qaeda e i talebani in Afghanistan che noi siamo andati a combattere. Giulio C.Vallocchia http://www.nogod.it

Federico Tonizzo

Comunque vada questa volta, l’importante è continuare a dare forti scossoni al clero con costanza e da più parti: è così che si infrangono anche le cose più dure!

Andrea

La libertà religiosa è la madre di tutte le libertà.
La sentenza scellerata di Strarburgo conculca la libertà religiosa.
In nome della libertà va cancellata.

Roberto Grendene

sì, rispetta invece la libertà l’imposizione di un simbolo ideologico di parte

questo tipo di “libertà” mi ricorda quella che si gode negli stati totalitari, dove sono imposti i simboli ideologici del regime e del partito al potere

PS: la libertà religiosa e’ solo un caso della libertà di coscienza e di espressione del pensiero. Non dovrebbe avere nessun privilegio rispetto alla libertà di non credere, altrimenti non sarebbe libertà, ma appunto privilegio e prevaricazione

Mario

Giusto. Questa è una imposizione cattolica che la fanno apparire come libertà religiosa. Eppure le altre religioni non entrano nel discorso; anche perchè non si possono esporre somboli del genere. Comunque, nessuno dice di togliere i loro somboli dalle chiese. Sono soltanto li che devono rimanere.

Gregorio Casa

Vabbe’, dai, siamo liberi di pensare come dicono loro…
Il massimo della libertà consentita…

POPPER

Caro Andrea, ti ha già risposto Roberto, ma anche io ho qualcosa da dirti:

la tua libertà di culto ha un limite naturale, cioè, la mia libertà di non credere e di non crederti, la mia libertà di dirti di no, che non sono d’accordo con te e tu non puoi eludere questo tuo limite, cioè, questa mia libertà di dissentire dalla tua fede, dalla tua ccar.

Hai capito? non è difficile!
Molti come me, come Roberto, famiglie e ragazzi costretti a subire la tua libertà di culto, caro Andrea, mediante il governo che ci dovrebbe rappresentare tutti in Europa e nel mondo, ma invece fa ricorsi contro una sentenza della Corte di Strasburgo che dava ragione alla famiglia Abelrtin, famiglia italiana, contro la quale la libertà di culto si è scatenata con minacce e insulti.

Caro Andrea, non ti voglio chiudere la bocca, saranno i fatti a chidertela, perchè, se non hai capito, si alza la voce dell’intolleranza quando altre voci non vogliono più subire le liberticide espressoni di culto che si chiamano “difesa del crocifisso” o melgio dire “crocifissione di tutte le realtà individuali, sociali e istituzionali.

Sergio

«La libertà religiosa è la madre di tutte le libertà.»

La frase a effetto sparata dal polacco senza un minimo di vergogna. La Chiesa cattolica ha sempre negato la libertà di religione (naturalmente la religione degli altri). Ha negato persino la libertà di coscienza. Ancora all’inizio del XX secolo proclamava in Italia che lo Stato non poteva favorire il diffondersi dell’«errore», cioè delle credenze religiose non cattoliche.

Adesso invece è in prima fila per difendere la libertà di religione tout court. Perché questo fantastico voltafaccia? Penso perché in questo momento storico la religione tira sempre meno, anzi molti, moltissimi, cominciano ad averne le tasche piene dei venditori di fumo che promettono delizie nell’aldilà. E non basterà il supporto di vecchi rimbambiti ex comunisti e ufficialmente atei. Chi preferisce il papa: un ateo devoto tipo Pera o un vero cristiano con un resto di dignità e non disposto a baciare la pantofola del papa, come Napolitano e d’Alema? Domanda retorica ovviamente.

Barbara

Ah ecco, era una frase del polacco, i CL quando non ripetono in coro gli slogan del capo carismatico passano direttamente a quelli dell’autorità superiore!

AndreA

Siete costituzionalmente incapaci di intendere cos’è la libertà religiosa.

Luciano

Va bene, se siamo incapaci di intendere cosa è la libertà religiosa allora esigiamo che, accanto al crocefisso, vengano esposti anche la stella di David, alcune Sure del Corano, la Dea Khalì, un Buddha, un aquila romana con la scritta SPQR e l’effigie di Diocleziano, la croce di scientology. ecc. ecc. La libertà religiosa sarà così costituzionalmente garantita.

Sergio

Compatiscici e prega per noi. Forse grazie alle tue preghiere il Santo Spirito ci illuminerà.

Il Filosofo Bottiglione

la libertà religiosa non è la libertà di imporre un preciso simbolo religioso sulla testa di tutti.
il crocifisso messo in bella posta nei luoghi pubblici è proprio il contrario della libertà religiosa.

Toptone

Sei costituzionalmente incapace di leggerla, la Costituzione.

E men che meno capisci la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.

Dì alla tua Chiesa di sbrigarsi ad accettarla, lasciando perdere gli affari immobiliari.

Galileo Bruno

Non sembri comprendere le ragioni che vogliono pari dignità per tutte le visioni religiose e non religiose. Tutte le fedi e le filosofie sono equiparabili in uno stato laico, ergo: o tutte avranno il loro posto sul muro, oppure nessuna.

FSMosconi

Detto da uno che favorisce l’ingerenza vaticana è un complimento

Federico Tonizzo

Per “AndreA del 24 giugno 2010 alle 8:25”. Dici: “Siete costituzionalmente incapaci di intendere cos’è la libertà religiosa.” Ti faccio notare che attualmente i politici italiani stanno mettendo in pratica il medievale deprecatissimo criterio “CUIUS REGIO, EIUS RELIGIO”! Questa sarebbe “libertà di IMPORRE una religione”, non “libertà religiosa”! Bleah!!!!!!!!!

nullità

la tua era una risposta all’altro andrea suppongo

mi spiace per la valanga di fraintendimenti 🙂

Toptone

La religione teocratica è schiavismo, non libertà.

E lo vediamo dove impèra, es. Iran e Afghanistan.

Ergo, i suoi simboli vanno tolti dai luoghi pubblici – luoghi di TUTTI – e affissi in quelli di culto, dove i fedeli possono fare ciò che credono e ciò che vogliono.

Se non capisci il concetto, trasferisciti in Iran, Afghanistan o in Vaticano.

Roby GOd

Ho un’idea: perchè non vi prendete tutti per mano e andate a trovare il vostro fantomatico creatore e gli chiedete cosa ne pensa lui del crocifisso nelle aule scolastiche? Poi vedrete che, se avete fede, vi farà risorgere e tornare tra noi miscredenti ad illuminarci sulla sua opinione.

libero

Ma tu pensi che ci credano sul serio ?
L’idea di Dio serve ad unire delle persone per creare una gerarchia ed un potere, è una specie di segreto massonico al contrario.

firestarter

La libertà religiosa è la madre di tutte le libertà.

Si, e la lobotomia è la madre di tutte le religioni.

Ma vai ad accendere ceri che fai meno danni

kuja

ma che cessino di esistere sti vecchi rimbambiti degli anni 40

hexengut

pensa per te, lattonzolo; io non ho alcuna voglia o intenzione di crepare e non sono rimbambito né, tantomeno, ricattabile o ricattato come, purtroppo, i vertici delle istituzioni

Mario

Hexengut, credo che Kuja nel suo intervento ce l’avesse con le personalità mossesi a favore dell’esposizione del crocifesso nei luoghi pubblici, e non con noialtri simpatizzanti UAAR sostenitori della laicità delle istituzioni.

FedeB

Resta un dato di fatto che la classe dirigente italiana è la più vecchia del mondo e la maggioranza di loro non sa neanche cosa sia un computer o internet e sono totalmente rimbabiti, ti sfido a dire il contrario…
Zapatero anni 50
Merkel anni 56
Sarkozy anni 55
Cameron anni 44 (sic!)
Obama anni 49
Berlusconi anni 74
Napolitano anni 85 (sic!!!)
Largo alle nuove generazioni!

hexengut

Mario. L’avevo capito, tant’è che non l’ho preso a pizze…; ma m’indispettisce il sempre più diffuso disprezzo, da parte dei giovani, nei confronti degli anziani; da parte loro è un ricorso generazionale tipico, da parte nostra (a proposito, per Napolitano & co parliamo di anni ’30, non ’40…) abbiamo senz’altro i nostri errori e le nostre colpe ma ne potremo discutere ad armi pari quando i giovani di adesso avranno sostenuto, affrontato e vissuto tutto ciò che abbiamo fatto noi vecchi; magari davanti a un tavolino a tre gambe…
Quanto al “largo alle nuove generazioni” costantemente ripetuto a me sta benissimo, anche perché noi vecchi cominciamo ad essere stanchi; staremo a vedere cosa saranno capaci di fare questi giovani così sicuri di sé stessi e senza la preziosa presenza del dubbio. Certo è che se pensano di sbatterci giù dai dirupi o abbandonarci sul ghiaccio han fatto male i conti e, tanto per cambiare, con troppa avventata sicumera. Compagni vecchietti, in campana…

hexengut

FedeB. circa trent’anni fa avevo già il mio pc, un carcassone gigantesco con scrittura verdognola; e come me tanti altri, oggi settanta/ottantenni. Tu quanti hanni hai se giudichi vecchio un Obama?!

FedeB

Per la cronaca ne ho 25, in ogni caso non giudico assolutamente vecchio Obama anzi il contrario, l’elenco era per ribadire la differenza fra i politici europei e quelli italiani!
Io comunque parlavo della classe dirigente e non di tutta la popolazione, per fortuna conosco molte persone di una certa età che si tengono aggiornati ed hanno esperienza da vendere, su questo ti do ragione.
Però quando tu dici: “ma m’indispettisce il sempre più diffuso disprezzo, da parte dei giovani, nei confronti degli anziani”, beh forse qualche motivo ci sarà, non ultimo il mostruoso debito pubblico che mi permetterà di andare in pensione nel duemilamai se andiamo avanti di questo passo. Oltretutto c’hanno aggiunto una simpatica legge fatta malissimo per cui oggi come oggi rimani precario fino a 40 anni se ti va bene. Chi l’ha creato il debito pubblico? Chi l’ha fatta questa legge? Il parlamento che presenta un’età media di 70 anni, questa è la realtà.

hexengut

e per finire (non perché, da rimbecillito, mi sia venuto in mente solo ora ma perché ho dovuto fare altro): l’insofferenza dei giovani nei confronti degli anziani m’infastidisce soprattutto perché è una vera e propria forma di razzismo generazionale; dire che uno ha fatto o detto una castroneria perché è corrotto, in mala fede, imbecille ecc. è più che legittimo; dire che lo ha fatto o detto perché è vecchio è razzismo; bieco, arrogante e stupido come ogni razzismo.

hexengut

FedeB: come ho detto prima i miei coatenei hanno fatto i loro errori; e mi addolora molto vedere lo stato di assoluta precarietà dei giovani e lo sfacelo del nostro paese. Ma, ripetendo quanto detto prima, deprecate più che legittimamente una classe politica corrotta e incapace; ma perché, appunto, è composta da corrotti e incapaci, non perché l’età media è quella che è (a parte il fatto che in quest’ultimo parlamento l’età media si è fortemente ringiovanita).

FedeB

E’ corrotta, incapace e con un’età media troppo alta, perfino il Giappone ha un primo ministro di 10 anni più giovane del nostro.
I leader mondiali che hanno portato una ventata di rinnovamento positiva erano tutti quarantenni al momento della loro salita al potere (Obama, Cameron, Zapatero, Blair, Clinton, addirittura Kennedy diventò presidente a 43 anni), ci sarà un motivo?
In una società che cambia molto più rapidamente che in passato serve sempre meno il vissuto e contano sempre di più le idee nuove per progettare il futuro, e con tutto il rispetto ma che futuro può avere un ultraottantenne presidente della repubblica?

Stefano Grassino

Scusate, io ho 57 anni. Non sono tanto vecchio ne più giovane. Di una cosa mi arrabbio e cioè quando sento dire la seguente frase: cosa si fà per i giovani? Per me i giovani devono andare a quel paese pensando che molti vecchi di oggi che loro criticano, quando erano giovani, il mazzo se lo sono fatto, sia sul lavoro che in galera, al confino come in guerra e durante la resistenza. Dopodichè si sono presi le manganellate dalla polizia fascista di Scelba ed hanno lasciato per terra i loro compagni morti (Portella della Ginestra e sciopero di Reggio Emilia per dirne solo due) o con le ossa rotte. Caro FedeB, voi tutti, male che vada girate con il motorino, il cellulare ed avete il televisore a colori nella vostra cameretta privata (ai miei tempi quando si stava meglio, ancora non dormivo da solo) mangiate carne ed andate in pizzeria tutti i sabato sera e qui la finisco. Personalmente sappi che sono cresciuto con abbondanti piatti di pastasciutta e la carne una volta a settimana. Molti dei miei vestiti erano quelli dei miei cugini più grandi e le scarpe buone le mettevo solo la domenica. Il cinema una volta al mese. Imparate a lottare se volete qualcosa e smettete di piangervi addosso per favore.

fiertel91

La guerra intergenerazionale appesta anche i commentatori dell’UAAR adesso? Tutte queste generalizzazioni sono grottesche ed imbarazzanti. Così per i giovani, così per i vecchi.

Ad ogni modo, una classe dirigente così anziana si sta dimostrando poco in sincrono con la società che rappresenta. Ma la poca rappresentatività della cittadinanza da parte del Parlamento/Governo riguarda non solo l’età, ma anche il genere sessuale, il credo religioso, l’orientamento sessuale, etc.

FedeB

“Ad ogni modo, una classe dirigente così anziana si sta dimostrando poco in sincrono con la società che rappresenta”
Io questo intendevo, come avevo già ribadito (“io comunque parlavo della classe dirigente e non di tutta la popolazione”).

@Stefano Grassino
Nessuno mette in dubbio le conquiste e i sacrifici delle generazioni passate che hanno portato al benessere attuale.
Io metto in dubbio la capacità di rinnovamento e di governo di una classe dirigente così anziana, sono due cose diverse.
E, fra parentesi, il cellulare, la televisione, i vestiti, ecc ecc me li pago lavorando, così come mi son pagato l’università e l’affitto da quando avevo 19 anni.
Quindi non venire a dire a me di nin piangermi addosso.

Mario

Adesso rispondo ad Hexengut, che a sua volta aveva gentilmente risposto ad un mio messaggio di ieri.

Iniziamo col dire che ho 18 anni e che, in tutta onestà, anch’io trovo odiosa in tutti i casi la discriminazione fatta in base all’età quando essa è fine a sé stessa e, quindi, non presuppone nessun altro argomento che la semplice, e beceramente ignobile, svalutazione generazionale verso chi è più anziano di sé. Soprattutto, appoggio in toto l’intervento di Stefano Grassino, molto incisivo e che tocca gli argomenti giusti, e anzi ne approfitto per ricordare che tra pochi giorni ricorrerà il 50° anniversario della strage di Reggio Emilia che lui ha citato, un avvenimento al quale i ragazzi di oggi dovrebbero pensare, e sul quale dovrebbero riflettere, molto ma molto di più rispetto al nuovo film della saga di Twilight o dell’ultimo concerto dei Tokio Hotel.
Ciò che mi dispiace è che si sia arrivati, stesso qui tra i commenti di quest’articolo, ad una sterile contrapposizione tra giovani e meno giovani dove ci si accusa a vicenda su tematiche non messe a fuoco nella maniera giusta… io ho sempre pensato una cosa, e cioè che non conta proprio nulla se una persona con incarichi dirigenziali o di governo ha 90 anni o ne ha 25, perché ciò che conta è che faccia le cose giuste, quindi il problema è relativo solo e soltanto al fatto che essa faccia cose giuste oppure no! Poi ovviamente, quando c’è malessere sociale diffuso ce la si prende (anche giustamente) con la classe politica che c’è in quel momento al potere, e al quel punto se essa tende verso la senescenza si dice che è colpa del mancato rinnovo generazionale, mentre se la classe politica è giovane e le cose vanno comunque male, si dice che è colpa dell’inesperienza dei giovani. E’ un discorso che si applica pari pari a quello della nazionale italiana di calcio, che ieri ha rimediato una delle peggiori figure della sua storia… questo ci fa capire che questo discorso alla fine è un film già visto, un disco rotto, un luogo comune senza sostanza ma pronto per essere rispolverato qualora fa comodo.
E infatti dice bene Hexengut: se un corrotto incapace ottantenne va criticato, va criticato per il fatto che è un corrotto incapace, e non per il fatto che è un ottantenne. Se poi vogliamo dire che una classe dirigente giovane forse sarebbe più pronta ad affrontare i problemi del presente rispetto alle persone più anziane, questo è vero solo in parte, perché le persone capaci lo sono a tutte le età, ed in base a questo aspetto sanno comunque affrontare le sfide che gli si pone di fronte; se poi il problema è che tali persone non sono capaci, è un altro paio di maniche. Riguardo, poi, il paragone tra napolitano, berlusconi e gli altri capi di stato o di governo che sono stati citati, il problema è che tale paragone non si pone proprio, per il semplice fatto che l’Italia è un caso anomalo ed a sé stante, visto che all’estero persone come berlosco non sarebbero elette nemmeno come consigliere comunale. E c’è da dire anche che napolitano, tra tutti i difetti che ha e che gli vanno (giustamente) riconosciuti, non credo gli si possa affibbiare anche quello dell’essere troppo anziano, considerando che Sandro Pertini, il miglior Presidente della Repubblica che l’Italia abbia avuto, aveva 82 anni al momento della propria elezione, e non credo che qualcuno possa dire che esso fosse un handicap che lo rendeva meno adatto al ruolo che ha ottimamente svolto.
Concludo l’intervento riportando un mio pensiero sulla distanza (della quale ha parlato Fiertel91) che intercorre tra i cittadini comuni come noi ed i nostri governanti: va precisato che essa è una distanza che si misura con un metro diverso da quello dell’età, visto che si gioca tutta sulla differenza dello stile di vita nonchè sulle esperienze che si fanno nel “palazzo” rispetto che fuori, e che alla fine rappresentano il vero motivo della distanza tra mondo istituzionale e mondo “reale” del quale si è parlato e si continua a parlare.

Roberto Grendene

“il tradizionale patrimonio identitario e di valori espresso, in particolare nei paesi europei e nel nostro paese, dalla millenaria presenza cristiana e cattolica”

ancora oggi c’e’ violenza e segregazione tra cristiani e protestanti… e o spargimento di sangue non e’ mai mancato
tra il patrimonio identitario in questa Europa, c’e’ quello di essersi liberati dall’imposizione identitaria alla religione al potere e di essersi dati autonomia con la forma della democrazia, che con tutti i suoi limiti ha garantito ben piu’ diritti umani dei tempi delle teocrazie

“la laicità dell’Europa non può essere concepita e vissuta in termini tali da ferire sentimenti popolari elementari e profondi”

qui il “nostro” presidente sembra considerare minus habens coloro che hanno fatto scelte religiose di un certo tipo: sta dicendo che devono essere accontentati (e solo loro!) nell’esposizione dei loro simboli negli edifici pubblici, altrimenti piangono

POPPER

Napolitano vede sgretolarsi la sua idea di Italia unita, grazie anche alla lega e ai disperati appelli di Fini, che finiscono sempre per cedere ai compromessi politici, quindi, non credibili a mio avviso.

Napolitano non vuole che si feriscano i sentimenti religiosi?

Ma non ha mai visto come vengono trattati quelli che non si avvalgono dell’ora di religione? Come vengono trattati quelli che non possono avvalersi dell’ora alternativa caro Presidente Napolitano? I soldi per l’ora alternativa a chi vanno se non a pagare gli insegnanti di religione e alle scuole paritarie che non dovrebbero costituire oneri per lo stato? A chi vanno i soldi per sistemare le scuole se se non a costruire nuove chiese e nuovi privilegi alla ccar?

Non so, caro Presidente, ma anche io mi sento ferito dalle sue parole di solidarietà con la ccar in un momento in cui sta dando il peggio della propria incoerenza evangelica e avidità da fare schfo. Contavo sulla sua laicità ma sono profondamente deluso e chiedo all’UAAR se è possibile inviargli una lettera aperta.

AndreA

Napolitano ha visto che l’Italia ha fallito e che si sta sgretolando. A livello sociale e politico è una discarica immonda senza futuro.

L’ultima risorsa è quella del riconoscimento dell’unità sociale sotto i “valori” e i simboli cattolici. Più o meno il discorso che faceva d’Alema.

Stanno consegnando l’italia in mano al potere teocratico della chiesa. In Europa non esiste iù l’Italia. Esiste solo il Vaticano.

Felipe-bis

Appoggio l’iniziativa. Ma una lettera aperta -mi pare a Tremonti- è stata già inviata. Risultati? Indovinate…

MetaLocX

Le istituzioni italiane negano se stesse per avvantaggiare una istituzione religiosa. Povera Repubblica italiana!

Lino

Caro Napolitano,

mi rendo conto che arrivare al livello qualitativo di Ciampi è quasi impossibile per chiunque, ma per favore almeno ricordati che il libro che hai giurato di difendere è la Costituzione della Repubblica Italiana, non la Bibbia.

L’articolo 3 inizia con: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”.

E l’articolo 8: “Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.”.

Nessuno dei due articoli prevede eccezioni per i casi che possano “ferire sentimenti popolari” (ma siamo all’asilo?).

Sei ateo, eppure gaffe dopo gaffe appari come il Presidente della Repubblica più clericale degli ultimi decenni. Cos’è un complesso di inferiorità nei confronti dei cattolici?

Oppure hai forse scelto un gruppo di collaboratori non ottimali? Chi di loro ti ha suggerito qualche tempo fa quelle battute “infelici” sul PVV olandese?

Maurizio_ds

Più che del livello qualitativo di Ciampi, parlerei del super livello qualitativo laico di Pertini, al cui confronto Ciampi era uno scolaretto.

POPPER

OT. Amici, le preghiere contro la marea nera han fatto slatare il tappo e lo spumante nero ha fatto la sua ricomparsa e, come si dice? Non c’è santo che tenga!

Ma le preghiere non dovevano sigillare il tappo?

CosmoGioia un Giorno

già e tra l’altro son morti un paio di operai BP. Sarebbe meglio se se le risparmiassero le preghiere

Toptone

Il loro dio di cartone e bugie è già stato incendiato da un naturalissimo fulmine.

Il tappo verrà chiuso da chi l’ha aperto: la (lurida) tecnologia dell’infame BP.

Loro possono solo giaculare vanamente fino all’esaurimento del pozzo.

Arnaldo

OT
Piergiorgio Odifreddi:
“Questo è il mio primo blog. Non ne ho mai avuto uno, ma accetto volentieri l’offerta de Il Fatto, di aprirlo per la sua nuova pagina web. La prendo come una possibilità di poter commentare gli eventi quotidiani, in maniera più estemporanea e immediata di quanto non si faccia in articoli più formali. ”

http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/podifreddi/

POPPER

grazie Arnaldo, lo seguirò molto volentieri, e poi è Odifreddi, testimone attendibile e qualificato del maestro Saramago. Ho letto l’articolo e mi ha colpito moltissimo come ha raccontato la figura di Saramago e attendo altri lumi a riguardo.

MissXD

Come si fa anche solo lontanamente a pensare che un simbolo religioso sia imposto in luoghi come le scuole, dove l’insegnamento DOVREBBE essere laico, in un tribunale insieme e vicino alla scritta “la legge è uguale per tutti” o in una sede di seggio elettorale, in una sorta di perverso rieccheggio della frase di Guareschi “Nel segreto della cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no”, possano essere ammissibili in un Paese non confessionale come TEORICAMENTE? e come si può considerare il crocifisso come “simbolo d’amore e fratellanza” (tutti quelgli eretici e “streghe” bruciati non sarebbero molto d’accordo) o peggio, come rappresentazione della laicità dello Stato?
Se non si fanno intimorire da qualcosa o qualcuno, la sentenza verrà confermata, almeno spero… è troppo evdente la contraddizione… ciò che temo sia una pia illusione è che in Italia la decisione verrà rispettata… speriamo bene 🙂

marcoboh

ma scusate, qui si manifesta apertamente il fatto che la repubblica italiana è lo stato della chiesa: quello vero. la santa sede ha ottenuto molto di più di quello che le era stato tolto nella seconda metà dell’ottocento: e ci tiene a mantenerlo. la repubblica italiana è solo il fantoccio, il prestanome, di uno stato confessionale il cui sovrano è il capo di una religione. e che fa affari miliardari ogni momento, senza peraltro comparire tra i responsabili. sublime perfezione! 🙁

ser joe

“Non si può discutere solo dal punto di vista del diritto, ma guardando ai valori”.
Si, quelli nelle casse dello IOR.
Letta mavacaga.

Gérard

Con tutti i problemi che affligono l’Italia attualmente trovono addiritura tempo per occuparsi di un banale crocefisso …?

crebs

Napolitano ha casa in via dei serpenti.
Era o è ancora una casa di Propaganda fide?

Congo

Il modo in cui Napolitano si è schierato a pro del crocifisso è un colpo al cuore.
Sta rinnegando la sua funzione di Capo dello Stato.

fab

* “non si può discutere solo dal punto di vista del diritto, ma guardando ai valori”. Quindi in termini di diritto si sa già di avere torto. E comunque togliere un’imposizione di stampo politico-religioso è appunto un signor valore.

* “l’esposizione dell’icona del Cristo crocifisso è un’espressione identitaria, strettamente connessa con il sentimento religioso, la storia e la tradizione dell’Italia, come pure dei popoli europei”. Questo è un debito, non un credito.

* “un’importante espressione del diritto di libertà religiosa”. Quindi la libertà religiosa degli stati da bene, quella degli individui no. Siamo sempre al “cuius regio, eius religio”.

* “voler estromettere questo segno dai luoghi e dalle istituzioni pubbliche in nome di una presunta neutralità religiosa, sarebbe una manifestazione non soltanto di cristofobia più o meno larvata ma soprattutto di inciviltà”. Ma quanto sono incivili gli altri stati europei.

* “la laicità dell’Europa non può essere concepita e vissuta in termini tali da ferire sentimenti popolari elementari e profondi”. Il commento più opportuno comporta ovviamente il vilipendio al cosiddetto capo dello stato.
In ogni caso, la laicità, come tutti i valori di qualche rilevanza, viene prima dei sentimenti di qualunque cervellino mignon.
Infine, togliere un’imposizione non ferisce i sentimenti di nessuna persona dabbene.

* Papi nemmeno lo commento.

maxalber

Sono DISGUSTATO.
Un presidente della repubblica che non ha detto una parola, nè alzato un dito verso ministri, deputati, sindaci, giornalisti e cittadini che hanno moralmente e materialmente attaccato me e la mia famiglia al momento della sentenza di novembre.

Chi agisce civilmente seguendo procedure legali viene punito, mentre chi viola la legge viene protetto e giustificato anche da quello che dovrebbe essere il prsidente di tutti…

A questo punto spero che la sentenza sia uno schiaffo ancora più sonoro a simili personaggi.

Sergio

«A questo punto spero che la sentenza sia uno schiaffo ancora più sonoro a simili personaggi.»

Temo purtroppo che questa soddisfazione non l’avrai, non l’avremo: c’è da aspettarsi il peggio. Ma vedi anche l’intervento di B. Gualerzi delle 8.30. Anche nel caso ti/ci dessero ragione la Chiesa e i clericali (tra cui gli infami ex comunisti) ne approfitteranno per scatenare un quarantotto.

puric

max,
vorrei beppino englaro come presidente e te come primo ministro!

icetrap

Peccato che, per ora, siamo stati solo noi a ricevere “lo schiaffo”… non solo dal Vaticano, come sarebbe stato “comprensibile”, ma persino dalle istituzioni.

Mi trovo d’accordo con chi, un po’ più sopra, ha proposto una lettera aperta a Napolitano. Napolitano sì, senza il titolo di “presidente”, perchè io ormai non mi sento affatto rappresentata nè tutelata da lui.

Odino

Te che sei parte in causa potresti dirci a grandi linee quale sarà l’iter giudiziario?
Il 30 si discute il ricorso ma per la sentenza che tempi ci dobbiamo aspettare?
Ogni informazione è gradita visto che sui giornali leggo informazioni divergenti fra loro (alcuni parlano di 28 giugno e non di 30).
Grazie.

Andrea

A riprova del fatto che la vergogna d’Italia, ad oggi, è Napolitano, non Berlusconi.

Berlusconi è un figlio di puttana, lo conosciamo bene: non cambia, né cambierà mai. E’ la sua natura.

Napolitano è un (ex) comunista, partigiano e firmatario della Costituzione che si inchina di fronte a chi sputa sulla resistenza e la sua eredità; che firma qualsivoglia legge incostituzionale solo perché piace al padrone (e lo difende pure!), quando potrebbe molto semplicemente rifiutarsi di farlo e dimettersi. E’ ateo DICHIARATO ed è ugualmente asservito alla Chiesa, alla quale fa favori antidemocratici, fregandosene ancora una volta dei principi costituzionali da lui stesso firmati.
Alla faccia della coerenza. E poi uno dovrebbe rispettare le alte cariche solo perché sono tali? MAI.

Sergio

«E poi uno dovrebbe rispettare le alte cariche solo perché sono tali?»

Solo in Italia si striscia davanti alle cosiddette alte cariche. Per il solo fatto di essere presidenti di camera e senato due nullità come la Pivetti e Pera erano delle «autorità» e le loro eventuali esternazioni venivano riferite con rispetto e ossequio.

P.C.

“l’esposizione dell’icona del Cristo crocifisso è un’espressione identitaria, strettamente connessa con il sentimento religioso, la storia e la tradizione dell’Italia”: stupidaggine colossale, se si considera che il Papa fu uno dei maggiori oppositori all’idea di un’Italia unita, dopo l’Unità d’Italia la SCOMUNICO’, e la accettò solo con il CONCORDATO fatto da MUSSOLINI.

Inoltre, Napolitano fu ministro dell’Interno e, se si pensa a cosa ha fatto e detto allora, viene (almeno a me) il sospetto che potrebbe essere sotto ricatto… Spero, ovviamente, e vivamente, di sbagliarmi sull’ultimo punto.

Sai

A volte dicono che il crocifisso è un simbolo religioso, a volte che non è religioso ma è un simbolo italiano, altre volte invece che è un simbolo della storia europea:
“l’esposizione dell’icona del Cristo crocifisso è un’espressione identitaria, strettamente connessa con il sentimento religioso, la storia e la tradizione dell’Italia, come pure dei popoli europei”
Adesso hanno messo tutto insieme asd
Cmq buhhh a napolitans! Ma che cacchio di comunista ateo è?

sabre03

E’ un ateo vecchia maniera di quelli che NON sanno cosa sia l’ateismo. Come gli schiavi che scambiavano per libertà una ciotola di avanzi concessa loro dal padrone.

hexengut

no; è un (ex) ateo e un (ex) comunista (ma, significativamente, l’unico sempre molto ben accetto negli USA anche in epoca di cortina di ferro) che ha fatto molta, molta carriera; con tutti gli annessi e connessi necessari e inevitabili per fare, oggi, molta carriera

sabre03

“non si può discutere solo dal punto di vista del diritto, ma guardando ai valori”.

E guardiamoli questi valori!

i preservativi, gli anticoncezionali in genere, l’aborto, il divorzio, la parità delle donne (ad es. il velo), l’esistenza stessa degli atei stanno lì a testimoniare come i cattolici dal 1948 (l’anno in cui TUTTI decidemmo per uno Stato laico repubblicano e democratico) abbiano di fatto agito CONTRO la costituzione italiana.
I valori cristiani e cattolici NON sono quelli del popolo italiano già da un pezzo e questa alzata di scudi a protezione di un simbolo che è CONTRO il relativismo etico sancito dalla costituzione NON può avere posto sulle pareti pubbliche, almeno non da solo.

Oldbones

Continuo ad avere il sospetto, già espresso in altra occasione, che il nostro sia sotto forte, anche se ben celato, ricatto.

carlo

Ma se sono tutti lontanissimi dai “valori” che declamano. Vuoi perchè atei, vuoi perchè puttanieri, divorziati, pedofili, ladri ecc. ecc. ecc.
Ma stiamo scherzando?

giuseppe

il sign Napolitano che fa parte pure lui dlla casta non rispetta i piu elementari principi del diritto. sig napolitano e no presidente lei non mi rappresenta in quanto minoranza che non vuole cricifissi nella scuola pubblica e obbligatoria del proprio figlio. spero che questa classe politica venga cancellata… ma deve avvenire dal basso.

giuseppe

dimenticavo: io ho fiducia nella Corte di Strasburgo, bisogna vedere poi se la sentenza sara applicata come e quando

Toptone

Starà ai singoli cittadini farla applicare.

Scordatevi che i teopitechi l’applicheranno spontaneamente, se dovessero perdere. Anzi, saranno ancora più avvelenati e bavosi.

La religione è la forza reazionaria per eccellenza, e quando perde diventa talebana.

MASSIMO

I politici di destra sono al momento la forza che il Vaticano usa per prender il potere in italia. E oramai ce l’ha già fatta.

E il popolo italiano, invece di ribellarsi difende il Vaticano a spada tratta.

Personalmente ho perso ogni speranza.

Ad ogni modo mi farò quattro risate quando la gente si renderà conto a sue spese di cosa vuole dire una dittatura teocratica.

Vaglielo a far capire ai catto-bigotti.

sabre03

Tanti nemici, tanto onore….
Sarà più bella la vittoria (se dovesse venire, cosa di cui dubito)…. mi gusterò quel prosecco come un nettare dolcissimo…..

MASSIMO

I veri nemici sono quelle persone che vorrebbero creare una dittatura teocratica in
italia e riportare l’italia nel medioevo.

Lo stato che i cattolici ed i nostri politici adorano tanto è una monarchia assoluta.
Ovverosia Medioevo allo stato puro.

E io non riesco a capire come quelle persone che parlano di democrazia e diritti umani
abbiano il coraggio di adorare una roba del genere. Ovviamente lo fanno solo per convenienza politica.

Flavio

NAPOLITANO NON MI RAPPRESENTA. E non e’ tanto questo il problema, quanto il fatto che l’istituzione garante della Costituzione afferma che la maggioranza impone sulle minoranze. Aggiungiamo che il presidente partecipa alla stesura delle leggi insieme al governo, altro atto indebito. Ce n’e’ per farne uno dei peggiori presidenti della storia.

Emanuela

Se Napolitano è garante della Costituzione io sono Paperina!! 😀

puric

napolitano rappresente bene gli italiani: pronto a genuflettersi davanti ai preti, opportunista, cambiabandiera, incapace di opporsi ai potenti…

FSMosconi

Se ci fosse di nuovo Mussolini Napolitano gli ridarebbe pieni poteri (più l’assoluzione dai crimini commessi).

FSMosconi

N.B.: ridarebbe non perchè LUI glie li aveva già dati, ma perchè Mussolini li aveva già ottenuti!

Emanuela

Ma se l’Europa gli sta tanto sulle scatiole perchè Napolitano non fa uscire l’Italia e non chiede di farla entrare in Iran o in Afghanistan? Sono sicura che gente come lui e tanti altri si troverebbero più a loro agio lì…

P.C.

Ah dimenticavo: I 10 Comandamenti:
1.Io sono il Signore, tuo Dio… Non avere altri dèi di fronte a me. NON TI FARAI IDOLO NE’ IMMAGINE… Non ti prostrerai davanti a quelle cose…

La croce cos’è già, chè non mi ricordo bene…

Walter

Il desiderio di qualcosa, sia materiale che spirituale, spinge l’uomo ragionevole a cercarlo nel luogo dove per natura si trova. Se ho bisogno di mangiare vado dove vendono cibo, se ho bisogno di leggere vado nei luoghi dove posso trave i libri, se ho bisogno di giustizia andrò in tribunale, se voglio imparare andro a scuola, se voglio pregare andrò in chiesa. Detto questo è naturale che non mi sognerei di chiedere giustizia in biblioteca oppure mangiare in un’aula di tribunale o cercare la cultura in un ristorante o ancora pregare dal parrucchiere; ogni luogo ha una sua predisposizione specifica al soddisfacimento di precisi bisogni. Se voglio pregare vado in chiesa e se sono ateo vado in chiesa a vedermi i capolavori dell’arte, ma non mi sognerei mai di tenere in un luogo di culto una lezione di fisica quantistica, perchè sarebbe un’ingerenza, la stessa ingerenza che, a senso unico, la chiesa pretende con l’affissione del crocefisso nei luoghi pubblici.

murdega

Walter mai esposizione fù più chiara.
Invito i vari troll a proporre in “opponendum” argomentazioni valide.
E’ solo questione di tempo, un crocefisso non può fermare il progresso ed il cambio
del pensiero.
Rassegnatevi cattopitechi, la mente umana và avanti,sono caduti i simboli
di tutte le varie religioni che si sono affacciate su questa terra ed anche il vostro
simbolo sarà relegato come tutti gli altri.
Io propongo un simbolo religioso diverso per ogni singolo individuo ,
ma a casa propria.

Otto Permille

L’epulone Berlusconi afferma di non potersi non definire “cristiano”. Se cosi fosse stiamo aspettando che metta in pratica i principi evangelici donando i suoi averi ai poveri.

Toptone

E di essere cacciato dal tempio, lui e le sue sgualdrine a tassametro pagate da Tarantini.

Cose mai viste, che solo in Italia possono accadere.

Bosone di Higgs

Magari il titolo della notizia fosse: ‘Napolitano, Berlusconi, Bagnasco, Bertone, tutti insieme finalmente in pensione’ (farebbe anche rima)

nullità

e se fosse “Napolitano, Bagnasco, Bertone, Berlusconi”?

Roberto Bellassai

Continuano i comportamenti ambigui da parte di tanti ” soggetti politici ” di sinistra,dopo D’Alema,ora è la volta di Napolitano,del Capo dello Stato,che dovrebbe fare prevalere la Laicità dello Stato,nei riguardi delle religinioni,della spiritualità e dei suoi simboli,per essere realmente garante di tutti, invece si comporta da figura istituzionale per niente chiara,ma ambigua, ” al di sotto quindi delle parti “, non garante della Costituzione su cui ha giurato. Al contrario,in Spagna,il Governo Zapatero,sta approvando una legge che vieta i funerali di Stato,e i simboli religiosi dalle Istituzioni pubbliche. Una buona iniziativa di legge,che fa la differenza ” civile e politica ” in un Paese come la Spagna!

Magar, bieco illuminista,

I “sentimenti popolari” sono orina di vacca, rispetto alla Convenzione Europea dei Diritti Umani.
Confidiamo nella CEDU.

Nathan

Guarda che per la religione induista l’orina di vacca è una specie di acqua santa.

FSMosconi

“Napolitano, Berlusconi, Bagnasco, Bertone”

E’ come dire il gatto, la volte, il lupo cattivo e l’uomo nero…

E poi che argomenti del c***o portano avanti: solite chiacchere trite e ritrite.

sabre03

Travaglio è cattolico va a messa e prende la comunione con trepidazione pecorina

sabre03

E’ comunque incredibile per chi vuol fare le pulci al potere per mestiere non riconoscerlo quando ti si presenta in tutta la sua evidenza. Forse ha una vista tarata per riconoscere i peli sull’uovo ma non l’uovo stesso; un pò il rapporto che c’è fra un uomo ed il suo pianeta

crebs

Che Travaglio sia cattolico, vada a messa e prenda la comunione con trepidazione più o meno pecorina sono solo affari suoi e a me sta bene.
Da Travaglio non mi aspettavo quel modo di ragionare, tutto qui.

sabre03

tutto qui….. c’è una punta di acredine
scusami se ti ho ferito con le mie parole non era mia intenzione ; sono anch’io deluso da Travaglio

Congo

Travaglio, in questo caso, mi sembra che faccia molta confusione.
Il crocifisso è, prima di tutto, il simbolo principale della cristianità nel suo insieme, cioé di tutte le Chiese cristiane, in particolare di quella cattolica.
Nel suo articolo, invece, va a rintracciare uno dei tanti e molteplici significati (un sotto-simbolo) che dal crocifisso si possono un po’ forzatamente estrarre, quella del richiamo all’uguaglianza tra persone.

Forse pensa veramente che il crocifisso è lì per parlare di uguaglianza tout-court?

sabre03

No
il crocifisso è un simbolo esclusivamente cattolico.
I protestanti usano la nuda croce perchè reputano offensivo l’esposizione del corpo del Cristo. Alcune sette cristiane (non ricordo quali) addirittura sono contrarie a qualsiasi simbolo. Nonostante i protestanti avessero già dal 1948 protestato per questo così come gli ebrei che per parte loro lo ritengono una prova di arroganza nei loro confronti i cattolici se ne stra.fre.gano e continuano a decidere LORO cosa debba o meno offendere gli altri

Maurizio_ds

Anch’io stimo Travaglio ma secondo me questa volta ha parlato senza approfondire, il che per lui è un comportamento piuttosto grave. Ha parlato da fedele e non da giornalista. Se ci fate caso sul Fatto non si è quasi mai occupato degli scandali della chiesa, e nella puntata di Annozero sulla pedofilia è stato piuttosto “tranquillo” per il suo standard (come anche Santoro del resto).

Wakko Warner

Travaglio è solo uno dei giustizialisti di Di Pietro il cui grande “uomo nero” è Berlusconi e al di fuori di questo non esiste nulla. Basta aprire gli occhi per capirlo. Per quanto Berlusconi possa starmi sui ciglioni devo dire che i metodi da crociata di Travaglio&Co. ricordano molto da vicino quelli sostenuti dalla Chiesa Cattolica (demonizzare a tutti i costi) e penso che se potessero bruciare al rogo il loro “mostro” prediletto lo farebbero volentieri. Ma ripeto, al di là di questo, sono il vuoto assoluto.

Attenzione a chi votate, non fatevi prendere per il c*lo da gente simile.

peppe

io a questa gente la sbatterei a calci a zappare campi, ma non perchè anno una loro (legittima) opinione a favore del crocifisso, ma perchè sono persone che dall’alto della loro ricchezza stanno mandando l’italia allo sfascio, fottendosi dei problemi veri dell’italia e pensando al ponte, al nucleare, ai processi del presidente, ecc.

ps. caro silvio, non possiamo non dirci cristiani, quindi tu che sei divorziato 2 volte, hai fatto abortire tua moglie, vai a puttane (e non che io abbia niente incontrario a tutto cio), come sono soliti dire i cristiani, brucerai all’inferno, piu di tutti noi miscredenti che però non abbiamo danneggiato nessuno e che la nostra unica colpa è non farci infinocchiare dai mafiosi in gonnella.

Congo

Beh, sinceramente, far abortire una donna, per di più per futili motivi (il momento non gli sembrava opportuno), a me sembra qualcosa di molto vicino a un delitto.

ATEONONTROPPO

“Ho avuto un aborto terapeutico, molti anni fa. Al quinto mese di gravidanza ho saputo che il bambino che aspettavo era malformato e per idue mesi successivi ho cercato di capire, con l’aiuto dei medici, che cosa potevo fare, che cosa fosse più giusto fare. Al settimo mese di gravidanza sono dolorosamente arrivata alla conclusione di dover
abortire. È stato un parto prematuro e una ferita che non si è rimarginata.”
In altre interviste la stessa Bartolini/Lario afferma che quella
decisione fu presa di comune accordo tra lei e Silvio Berlusconi, che aveva concepito quel bimbo con quella che ancora non era la sua onsorte, nei primissimi anni 80.

faidate

Con qualche marchingegno la falce e martello può venire ad assomigliare ad una croce, e baciare la pantofola (o un po’ più su) può fornire dei crediti per l’aldilà. (per l’aldiqua non dovrebbero più servirgli).

Domenico Faro

Troppo ottimismo nei nostri post di mesi fa sulla eventuale decisione della Grande Camera…

Godverdomme

Cioe’ sarebbe a dire: hanno venduto la nostra sovranita’ monetaria alle lobby sataniste e vanno a lamentarsi perche’ vogliono il loro crocifisso del ca220 ovunque?!?!?

La banalita’ della follia.

Eresiarca

Eppure è così semplice la questione!
Immaginiamo la situazione:
Ipotizziamo io sia un bambino ebreo appena trasferitosi in Italia e che, visto il crocefisso nell’aula il primo giorno di scuola, decide tutto entusiasta di far scrivere alla mamma una lettera per richiedere al preside il permesso di affiggere sul muro anche una stella di david. Il giovane studente pensa questo: “evidentemente è un paese che tiene molto alla religione e alla spiritualità, che bello! Sarà confortante vedere il mio simbolo accanto al loro, sarà un modo immediato, visivo, chiaro, palese, di rappresentare il reciproco rispetto e la nostra fratellanza!”.
Giunge la risposta del preside e il povero ragazzino si rende conto che si era fatto un’idea sbagliata: l’Italia non da importanza alle religioni ma AD UNA SOLA RELIGIONE, e non si cura della spiritualità ma di tutto ciò che è antitetico alla spiritualità, mi riferisco in special modo alla chiesa cattolica…
Ebbene non si tratterebbe forse di un caso lampante della più vergognosa e anticostituzionale discriminazione?!?

Ma perché non posso tornare nel IV secolo e provare a cambiare le cose!?!
A proposito…piccolo OT…domenica la ccar festeggia “san” cirillo d’alessandria…qualche suggerimento riguardo a possibili azioni dimostrative? Io pensavo di affiggere volantini sui portoni delle chiese…

Tino

Vabbé ok però un bambino ebreo è più al sicuro in una scuola pubblica italiana con il crocifisso che in una scuola pubblica francese senza crocifisso (infatti il 70% degli alunni francesi ebrei frequenta le scuole private comprese le cattoliche per sfuggire all’antisemitismo islamico) è nell’uno e nell’altro caso non c’entra la presenza del crocifisso, ci sono semplicemente discriminazioni più gravi e preoccupanti. Il crocifisso ha certo un valore simbolico, ma poi quello che conta è chi frequenta la scuola, la capacità degli insegnanti di far convivere persone culturalmente diverse e la presenza o meno di alunnni intolleranti verso gli altri. Quello che mi preoccupa un po’ è che date troppa importanza a questa storia del crocifisso nelle scuole o nei luoghi pubblici quasi fosse solo una ripicca contro la chiesa, togliere un crocifisso non è certo la bacchetta magica che risolve le enormi sfide della scuola pubblica.

Lorenzo

Esporre nei luoghi pubblici il simbolo di *una sola*, particolare religione è incompatibile con il principio di neutralità religiosa da parte dello Stato: questo fatto può capirlo anche un bambino di sei anni.

In altre parole, delle due l’una:
1. o si dice che il cattolicesimo è una religione con più diritti della altre (per esempio, perché maggioritaria) e allora il crocifisso nei luoghi pubblici ci può stare benissimo;
2. oppure si dice che le religioni hanno tutte gli stessi diritti, e allora il crocifisso non ha più ragione di esistere.

Perciò, se la Corte dirà che il crocifisso può stare nei luoghi pubblici italiani, faccia il favore di dire anche che, in Italia, la religione cattolica è una religione con più diritti delle altre.

La troverei un’importante manifestazione di chiarezza.

Tino

La neutralità religiosa vuol dire nessun simbolo religioso, anche perché in caso contrario si dovrebbero esporre solo quelli delle religioni “riconosciute” e da chi?

Roberto Grendene

conseguentemente l’Italia dovrebbe rinnegare la Convenzione Europea per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali, che ha sottoscritto, andando a tener compagnia alla Santa Sede.

Lorenzo

La Chiesa cattolica è una potenza: e si sa, per i potenti le leggi si interpretano, mentre per la gente comune le leggi si applicano.

Si troverà sempre un giudice disposto a spacciare per *diritti* i *privilegi* della Chiesa.

rego

Sono tutti anziani.
Sono gli ultimi disperati movimenti di un sistema al collasso.

maxalber

Leggo la notizia che l’italia è stata sbattuta fuori dal campionato del mondo di calcio avendo perso la partita con la Slovacchia.

Non posso che esprimere a questo punto tutta la mia gioia!

StefanoM

Concordo pienamente.

Domani leggeremo sui giornali:
“abbiamo perso perchè eravamo peccatori!!!!! Cristo non dà la vittoria a chi non segue la sua parola!!!! Lippi rischia la scomunica!!!”

Stefano Grassino

Niente più coca da sniffare dal Sud Africa poveri italioti. Domani i tifosi più intelligenti del mondo andranno tutti in processione a chiedere alla vergine maria la grazia perche ci dia una squadra forte e vincente.

Sal

Anche i comunisti hanno paura dell’inferno e cercano di accaparrarsi la benevolenza del portiere.

POPPER

Spiegami una cosa, Sal, cosa ne pensi del brano del vangelo in cui Gesù diceva a Pietro: pasci le mie pecore! ?

Non è forse su queste parole che la ccar ha basato il suo impero?
Oppure era diverso all’inizio, prima del riconoscimento di Costantino, ma con il tempo è diventato ciò che Gesù non avrebbe amai voluto dire?

Quando si parla di apostasia della ccar, in realtà si parla dello scisma o dell’assunzione del potere temporale da parte della ccar?

Gesù parlava di un altro regno, quale e dove? Quindi non quello conquistato dalla ccar ma quale e dove? Come interpretare certe sua parole senza rimanere perplessi e attoniti? Per esempio, il discorso della montagna, fatto più per persone che delegano tutto a delle autorità religiose e si comportano come agnellini da tosare, che solidarizzano con i loro preti anche se indagati o realmente colpevoli, che solidarizzano con i vescovi che hanno coperto i preti pedofili ecc….eccc.

Insomma, oggi, Gesù cosa direbbe di questa ccar? Facci un pensierino sal, non ti chiedo di mettere in bocca a Gesù cose che non ha mai detto, ma secondo la tua interpretazione della Bibbia come interpreteresti Gesù oggi?

Perchè ormai è chiaro che la ccar è ben lungi dalla Geruslamme celeste, anzi c’è un abisso universale tra.

andrea

sapete qual è l unico “dispiacere” che provo nell essere ateo e nel sapere che sono tutte favolette quelle del vangelo? è che mi sarei davvero goduto il giorno del giudizio quando cristo sarebbe tornato e gli avrebbe presi tutti a calci nel viso questi tizi! (tipo jesus christ vampire hunter)

Paul Manoni

Comunque, a prescindere dal resto del contenuto della lettera, la risposta a “Umanesimo cristiano” (quasi un ossimoro!), di Napolitano, inizia così:

“Devo innanzitutto osservare che non intendo in alcun modo interferire nelle competenze proprie di organi giudiziari, in questo caso sovranazionali, sulla cui saggezza è bene confidare e le cui decisioni definitive devono essere comunque accettate.”

NON INTENDE INTERFERIRE E SOPRATTUTTO LA DECISIONE DEFINITIVA DELLA GRANDE CAMERA DEVE ESSERE ACCETTATA! 😉

stefano f.

povera itaglia senza laicità senza democrazia indietro di 100 anni rispetto alle altre nazioni civili d’Europa…e ora anche fuori dai mondiali battuta 3-2 dalla (laicissima) Slovacchia!!!! 😀 hahahahahahahaha.

Felipe-bis

Leggo adesso che la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo, la stessa che deve decidere sul cricefisso, ha stabilito che negare il matrimonio ai gay NON è violazione dei diritti umani.
Ho un brutto presentimento: certo, sono due questioni diverse, ma se questo è l’andazzo…

libero

Penso che la sentenza sarà del tipo che non si devono in linea di principio imporre simboli religiosi, ma che gli stati possono derogare in presenza di circostanze … etc …

Quello che conta è che crescono i matrimoni civili, le coppie di fatto, i figli nati al di fuori del matrimonio e che parimenti anno dopo anno crollano rapidamente le frequenze alle funzioni religiose, specialmente nel centro-nord, la vera vittoria è questa, la laicità progressiva dei comportamenti degli italiani.

Il crocifisso è un simbolo imposto del quale, tra l’altro, quasi più nessuno si accorge e che un giorno ci si dimenticherà di appendere magari dopo una imbiancatura delle aule.

EXTRA OMNES

Mi dispiace per i giocatori e per il mister, ma il popolo italiota merita solo questo!!

G R A Z I E S L O V A C C H I A!!!
(ma anche paraguay e New Zealand)

sabre03

Spiegatemi come mai il mondo protestante e quello ebraico NON FANNO UN C:AZZO.
Eppure dopo tante parole contro quel crocifisso sarebbe il momento di tirare fuori la testa dal sacco e non lasciarci soli a sbatterci anche per loro
Posso legittimamente trattarli da vigliacchi o mi è sfuggito qualcosa?

firestarter

per loro e meglio uno stato confessionale cattolico che non uno stato laico: infatti non è un caso che l’ossessione attuale dei fini teologi sia la miscredenza, il che spiega anche il non volere mollare sui crocifissi

stefano f.

esatto.
del resto “la dottrina della provvidenza e quella dell’ateismo sono entrambe fallaci, ma la prima è utile all’uomo perchè dona speranza mentre la seconda rende l’uomo traditore nei giuramenti e inaffidabile”, non è un padre della chiesa ma Voltaire 😉 quindi…

sabre03

no questo non lo credo… specie se i valdesi intascano il nostro 8* 1000. Deve esserci dell’altro….

Roberto Grendene

Le Comunità Cristiane di Base hanno salutato la sentenza della Corte di Strasburgo come “una buona notizia” che segna “un traguardo di civiltà, laicità, tolleranza, libertà e pacificazione religiosa”.

“Il crocefisso è un simbolo religioso su cui meditare nel raccoglimento della propria preghiera personale e comunitaria”, ha dichiarato Vittorio Bellavite, portavoce di Noi Siamo Chiesa

Roberto Grendene

Sopra ho riportato prese di posizione di metodisti, valdesi e altri protestatanti.

La voce delle comunità ebraiche si e’ sentita poco, diciamo che e’ rimasta neutrale

Diciamo che i mezzi di informazione danno poco spazio ai protestanti

sabre03

Ti ringrazio.
Forse qualcosa in più, di più clamoroso potevano anche farla….. se non adesso …..quando?

Ciccio

devo dire che, pur non condividendone le idee di fondo, trovo i Valdesi & Co. di gran lunga più tolleranti, aperti al dialogo è più sinceri nelle loro credenze dei vari cattoitalioti.

stefano f.

la normativa verrà recepita e nominalmente accettata dopo di che il crocefisso rimarrà lì dov’è ovunque negli uffici, a scuola ecc. con eccezioni in quelle regioni dove l’anticlericalismo è più radicato. tutto qui.

Stefano Grassino

Praticamente si ma sul piano politico sarebbe una bella mazzata. Altrimenti perche si ostinerebbero così tanto a difendere il crocifisso?

libero

I politici Tutti per il crocifisso ?
Perché allora il crocifisso non è esposto in Parlamento ?

Near

“invece di proteggere la libertà dei cittadini dalla imposizione di una particolare religione di Stato, richiedesse a tutti i Paesi europei di conformarsi a un modello di secolarismo che è contrario ad ogni manifestazione della religione nella sfera pubblica”.

Classico esempio di sillogismo aristotelico in salsa cattolica.
Si parte con un discorso e subito dopo si verte in una direzione diametralmente opposta, in quanto è chiaro che se non si vuole imporre una religione di stato proprio non ha alcun senso imporre il crocefisso negli edifici pubblici, che per definizione rappresentano lo stato.

Se poi ritengono che la rimozione del crocefisso dagli edifici pubblici sia contraria ad ogni manifestazione della religione nella sfera pubblica, loro stessi ammettono una loro fondamentale debolezza, in quanto la loro influenza riescono ad esercitarla non con idee, argomenti e progetti concreti e convincenti ma con l’imposizione dall’alto dei loro simboli e della loro idolatria.

Per Berlsusconi e Bagnasco, mi sfugge il senso di parlare di libertà religiosa per poi dire che non ci possiamo non definire cristiani. O si è liberi di definirsi come meglio si crede o non si è liberi affatto, mi pare, o sbaglio.

Giorgio77

Il discorso è politicamente trasversale, della destra conservatrice non mi stupisco ma in Italia anche la sinistra non è mai stata fortemente e coerentemente laica, è una questione che divide in due tutti i partiti, in più c’è la propaganda berlusconiana che rema contro da circa 20 anni.

nicolar007

ragazzi ho 60 anni.deve pur cambiare qualcosa!non sono riuscito a costruirmi un mio futuro,non sono riuscito a vedere una societa piu’ giusta.forse 60 anni sono pochi.ma sulla luna ci siamo andati in 1 giorno.non dimenticatelo.NO AL CROCEFISSO DI STATO.NO ALLA MAFIA DI STATO.

Wakko Warner

Sarebbe possibile in qualche modo inviare una propria, personale, lettera di supporto alla Corte che dovrà decidere?

MANUEL

il CEDU ci darà ragione tranquilli, bisogna essere fiduciosi

Giovanni Bosticco

Allora, il problema di crocifisso nelle
scuole e uffici pubblici non è un pro-
blema con i cristiani (certi capiscono
le nostre ragioni), ma con i cattolici.
Questi non sopportano l”Era Moderna”,
quella che ha sostituito i feudi e l’asser-
vimento dei contadini alla terra.
Avevo sentito per caso “Radio Maria”,
dove si è affermato che per loro il
Medioevo era il mondo ideale, che
siamo succubi di 200 anni di secolariz-
zazione (Poveri preti, che non possono
più bruciare vivi i dissidenti), che la
Francia, dove c’è la più ampia libertà
per religiosi e non, “é un paese di bie-
co laicismo”.
Del resto, voglio chiedervi, come mai
Roma Antica, che tollerava nella sua
capitale tutti i culti più strani ed ogni
idea filosofica, ha, di quando in quando,
perseguitato i cristiani?
Aveva capito che con questi non ci può
essere libera convivenza.
Tutti i fatti, dal 391 al 1648, hanno
confermato la congettura pagana.
Quanto al fatto che alcuni credono di
reustaurare un integralismo cattolico
per fermare quello islamico, voglio
fare l’avvocato del diavolo.
Sono un persiano, e pretendo che mia
figlia venga a scuola col burqa.
Se in classe c’è il crocefisso, posso
pur sempre ribettere che, se c’è posto
per la vostra religione, ci deve essere
anche per la mia. Se mi ribattono che
sono un extracomunitario, posso pur
sempre ribattere con lo sfruttamento
nei confronti del Terzo Mondo.
Non abbiamo più i bambini nelle fab-
riche, in Italia. Li abbiamo in Pakistan,
e ci guadagnamo sopra.

Roberto Bellassai

In merito all’articolo di Marco Travaglio,dal titolo: ” Ma io difendo la croce”, mi trovo d’accordo con quanto scrive crebs. Anche da sbattezzato,sono amico di Preti,(vivo in una Città, tradizionalmente piena di preti) a cui dico civilmente come penso in merito a religioni,preti e spiritualità,ma non ho alcuna fiducia nella gerarchia cattolica. Se Gesù Cristo è realmente vissuto e esistito,pur con le testimonianze dei suoi discepoli,non penso che rappresenti o sia la massima espressione della spiritualità,perchè per esempio,c’è Buddha,Maometto,Confucio,Lao Tze,Milarepa,Osho Rajneesc,Krisnamurti,e chissà quanti altri che hanno alimentato e alimentano altre forme di spiritualità,che ognuno liberamente in un Paese che si dice democratico,può scegliere senza imporre fedi o simboli religiosi a nessuno. Non capisco perchè il simbolo cristiano,e cioè il Crocifisso debba stare appeso sulle pareti delle Istituzioni pubbliche di uno Stato che si dice Laico! Lo Stato Pontificio non esiste più e nessuno ha il monopolio della verità! Caro Marco,con tutta la stima e il rispetto che ho per te,e le tue ” idee adeguate “,sotto questo aspetto al di là dello slalom necessario che fai su Feltri,Bersani,Berlusconi,Gelmini,Pera,Ferrara,Socci,non condivido questa tua posizione. Mi viene da pensare che in te,sia scattato un meccanismo con cui una parte di un tuo centro si è identificato fino a cementarsi,a discapito del tuo essere ” oggettivo “, dinamico,e non statico,come in questo caso! Si tratta di una tua sottopersonalità? E’ un atto ” politicamente civile “, da parte di ogni ” soggetto politico “, credente o non credente, ” affermare” la Laicità dello Stato,i valori laici,nelle strutture pubbliche del Bel Paese,anche se gli esponenti dei vertici della politica,ad esempio, D’alema,Napolitano,Bersani,Fassino,Veltroni … deludono da tempo per avere scoperto di avere dei conti aperti con Dio e soprattutto con il Clero Vaticano!

POPPER

Molti cattolici che conosco dicono: credo in gesù ma non nella ccar, e sono tanti, una specie di anarchia praticamente, ed allora ho detto ad alcuni di loro:

credi in gesù ma non nella chiesa cattolica? Sii coerente, sbattezzati, prendi le distanze dal papa e dai vescovi in modo più incisivo ed ineludbile, scarica il modulo di sbattezzo dal sito http://www.uaar.it leggi bene le modalità e i consigli UAAR e invialo al parroco della tua parrocchia di origine, attendi qualche mese al massimo, e ti arriverà la risposta con l’annotazione della cancellazione dal registo dei battesimi, da allora non sarai più considerato “suddito”. Poi se vorrai potrai inviare il certificato di sbattezzo al sito http://sbattezzati.it/ per renderlo visibile anche se verranno oscurati i tuoi dati sensibili per la legge della Privacy.

Anche chi crede in gesù può sbattezzarsi e dare prova del suo sostegno per uno stato più laico e neutrale. Perchè appartenere ad una chiesa che ti considera suddito? Chi crede in gesù non è forse più legato moralmente alla sua coerenza con il vangelo? Perchè obbedire alla chiesa cattolica, visto che non è neppure lei coerente con gesù e il suo messaggio. Uscite dal gregge, dico io, è un consiglio, e poi anche dal punto di vista politico non potranno più strumentalzzarvi per indirizzarvci a questa o quell’altra coalizione.

libero

Ma agli italiani quanto gliene importa del crocifisso, e ai giovani ?
I più interessati secondo me sono CCAR e UAAR, che in qualche modo fanno pure rima.

Lorenzo

Coraggio ragazzi!

Anche se magari questa volta perderemo, consoliamoci col pensiero che molti di noi, se solo fossero vissuti pochi decenni fa, sarebbero stati bruciati vivi.

Il progresso avanza, inesorabile (anche se talvolta fin troppo lentamente).

🙂

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