Moalim Hashi Mohamed Farah, esponente del gruppo fondamentalista Hezb al Islam e governatore dell’area di Mogadiscio sotto il controllo delle milizie islamiste, durante una conferenza stampa ha ordinato pubblicamente agli uomini di far crescere barba e baffi. “Far crescere la propria barba è un insegnamento morale che ci ha lasciato il profeta Maometto” ha detto Farah “per cui mantenere in vita questa pratica religiose è un dovere e coloro che si raderanno saranno puniti”. “Abbiamo imposto la barba agli uomini perchè in precedenza avevamo imposto alle donne di indossare il velo”, ha continuato Farah.
Somalia, a Mogadiscio fondamentalisti impongono barba obbligatoria
50 commenti
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Prossima ultimissima:
“Farah rovesciato da una rivolta di barbieri di Mogadiscio”.
8)
che carini, un po’ impongono alle donne, un po’impongono agli uomini. cme se la somalia non avesse problemi un tantinello più gravi
Basta che non impongano anche alle donne la barba obbligatoria! 🙂
“Abbiamo imposto la barba agli uomini perchè in precedenza avevamo imposto alle donne di indossare il velo”, ha continuato Farah.
…e vantatene anche, bravo bravo.
Ho vissuto svariati anni in Iraq e per periodi più brevi in altri paesi del medio oriente, compreso l’Iran quando c’era ancora lo Shah.
Ho visto tantissimi baffi, pochissime barbe.
E’ curioso come tante imposizioni religiose non abbiano fondamento logico e spesso non abbiano implicazioni importanti sul modo di vivere: in chiesa, togliersi il cappello per gli uomini, coprirsi la testa per le donne; andare per strada con il velo (non burqha o niqhab) non è molto diverso da uscire con un copricapo, cosa che la moda imponeva ad uomini e donne europee fino a non molti decenni fa.
Il punto è l’importanza assurda che la religione attribuisce a tali precetti: masticare l’ostia è sacrilegio etc.: di qui il condizionamento effettivo in chi le subisce, di gran lunga più gravoso dell’ottemperare allimposizione stessa.
Di fatto caratteristiche analoghe possono essere riscontrate nei regolamenti militari.
mario
L’analogia tra precetti religiosi e regolamenti militari è significativa: entrambi hanno lo scopo di ammorbidire il cervello critico, abituandolo a ripetere gesti meccanici e spesso illogici e a non abituarsi a proporre alternative.
Ovviamente, nel mondo militare ciò è finalizzato a massimizzare l’efficienza dell’esercito, che deve essere comandato e deve eseguire in modo rapido e preciso; per quel che riguarda la religione, è ovvio che è solo al fine di dominare “il popolo” e reprimere qualsiasi opposizione.
Quoto, basti guardare il film “L’Onda – der whelle”.
L’ho visto. film bellissimo e davvero illuminante
Non conosco questo film e non ne ho nemmeno sentito parlare . Più infos in merito ??? ( Sarà un film tedesco ? L’onda … die Welle in tedesco … Sarà questo il titolo del film ?? )
http://it.wikipedia.org/wiki/L%27onda_(film_2008)
Comunque si ho sbagliato: “die welle” non “der whelle”, ho fatto confusione con l’inglese, accidenti a me! 😀
Die Welle è un bel film tedesco del 2008 ed interessante. In Germania ha avuto successo (2,5 milioni di persone sono andate a vederlo) e ha generato discussioni. In Italia
esiste in DVD, ma credo sia poco noto.
“Abbiamo imposto la barba agli uomini perchè in precedenza avevamo imposto alle donne di indossare il velo”, ha continuato Farah.
Logica religiosa…
Si devono far crescere la barba perche’ Maometto aveva la barba.
Non fa una piega.
Meno male che non aveva tic. Altrimenti sai che spasso.
aveva l’epilessia, spero che non li venga a nessuno in mente di approfondire il discorso
Ma no! E’ un “insegnamento morale” far crescere la propria barba! 😀
E possono sposare le bambine a 9 anni, perchè la moglie di Maometto Aicha 9 ne aveva quando il matrimonio venne consumato.
Se uno e’ glabro deve incollarsene una posticcia?
Lo ammazzano subito, oppure ne fanno una femmina da bordello, o lo chiuderanno in casa per la vergogna.
Le “opzioni” della religione sono infinite, quasi quanto le “vie” del loro dio di cartone.
si, mi pare citassero questo fatto nel film “viaggio a Kandahar”. Vero che non bisogna prendere per oro colato quello che dicono i film, però vista la “genialità” di questa gente non mi stupirei affatto.
Se uno e’ glabro puo’ fare carriera pure in uno stato dichiaratamente teocratico.
i.e. Āyatollāh Rafsanjani (Ali Akbar Hashemi Rafsanjani), Presidente della Repubblica per 2 mandati consecutivi (1989-1997) è -quasi- glabro in viso.
Il suo soprannome “kuseh” vuol dire, nel suo caso, appunto ”glabro”.
Kuseh in persiano vuol dire squalo. Ma in Iran si usa anche per indicare gli uomini glabri o con poca barba.
Anche i cristiani ortodossi piu’ tradizionalisti ritengono che solo con la barba non rasata i maschi possano accedere in paradiso. Come avran fatto a santificare l’imperatore Costantino (che non portava la barba, al pari dei suoi figliuoli) e maledire il buon Flavio Claudio Giuliano che ostentava il suo barbone?
Comunque, salvo lavori particolari, dovrebbe essere una scelta personale, ed imporre la rasatura (come Pietro il Grande, Ceauşescu o -in futuro- qualche sindaco fissato col decoro urbano), ovvero fluenti barboni e’ ovviamente intollerabile.
questo mi fa venire in mente la scena di lapidazione nel film dei Monty Python, “Life of Brian” :-)))
i barbieri diventeranno venditori di barbe finte usa e getta
In questo riguarda il baffo che hanno tutti in Pakistan ( o pressochè tutti ) mi fu risposto tanti anni fa che questo era per differenziare loro delle donne… ( ??? )
PER QUANTO RIGUARDA IL FILM DI CUI SOPRA
Regia: Dennis GanselSceneggiatura: Dennis Gansel, Ueli ChristenAttori: Jürgen Vogel, Frederick Lau, Max Riemelt, Jennifer Ulrich, Christiane Paul, Jacob Matschenz
Ruoli ed Interpreti Fotografia: Torsten BreuerMontaggio: Peter ThorwarthProduzione: Rat Pack Filmproduktion GmbH, Constantin Film ProduktionDistribuzione: BimPaese: Germania 2008Uscita Cinema: 27/02/2009Genere: DrammaticoDurata: 101 MinFormato: Colore
Trama del film L’onda:
Germania, oggi. Durante la settimana delle esercitazioni, l’insegnante di liceo Rainer Wenger (Jürgen Vogel) propone un esperimento per mostrare ai suoi studenti come funziona un governo totalitario. Inizia così un gioco di ruolo dalle tragiche conseguenze. Nel giro di poche settimane, quella che era cominciata come un’innocua illustrazione di concetti come disciplina e comunità, si trasforma in un vero e proprio “movimento” – L’Onda. Arrivati al terzo giorno, gli studenti cominciano a ostracizzare e a minacciare gli altri. E quando alla fine il conflitto esplode in tutta la sua violenza durante una partita scolastica di pallanuoto, l’insegnante decide di interrompere l’esperimento. Ma ormai è troppo tardi, l’Onda è sfuggita al suo controllo…
Soggetto: Tratto dal racconto di William Ron Jones
E INTERESSANTE E MERITA DI ESSERE VISTO
salam aleikum
gigi
Che barba le religioni!
Il solito discorso comunque, per me questi fondamentalisti che usano sempre la religione per imporre il loro potere sul piano politico (quindi la religione in mano ai politici è sempre una maschera) non rappresentano comunque la religione musulmana nel suo insieme, sono i soliti stron. che vanno circoscritti senza per questo giudicare un’intera religione.
Beh, così risolvono alla radice il “paradosso del barbiere” di Russell… 🙁
Riguardo alla Somalia, sono ultra-pessimista, per i somali non vedo altra speranza che emigrare da un posto in cui neppure una minima parvenza di stato di diritto sembra affacciarsi all’orizzonte.
E se scoprissero che Maometto amava infilarsi una radice di rafano nell’ano durante la preghiera?
I gay si scoprirebbero improvvisamente particolarmente devoti…
Si stanno involvendo. Mentre il resto del mondo va avanti, più o meno, loro vanno indietro.
Lei è sicuro che il resto del mondo va avanti ???
Rispetto ad un secolo fa gli atei sono aumentati molto………
Non avete capito il vero motivo per cui le religioni impongono spesso regole prive di qualunque senso,pena gravi sanzioni.
La loro utilita sta proprio nella ASSOLUTA MANCANZA DI SENSO!
Si tratta di un efficace metodo di condizionamento per abituare la gente ad obbedire a
QUALUNQUE ordine senza nessuna riflessione.
E’ la stessa motivazione dell’addestramento formale in uso in tutti gli eserciti del mondo.
Immagino che ora salterà fuori qualche sedicente laico con una proposta di vietare le barbe in Italia…
Se le barbe fossero IMPOSTE in base a qualche confessione religiosa e/o convinzione personale priva di prova, di qualche sedicente ciarlatano con l’amico immaginario di turno, si.
Indubiamente, dal momento in cui ti definisci LAICO, devi automaticamente rispettare le posizioni di tutti, e non solo le tue.
…ENTIENDES!?!?
Sembra che in Somalia siano IMPOSTE.
Il contrario d’imporre una cosa, non è imporne un’altra di segno contrario, ma lasciare la libertà di regolarsi come si vuole.
Diffilmente coloro che non vogliono che gli siano imposte le barbe lunghe, si mettera’ poi ad imporre, che ne so’, baffi, occhiali o capelli rasati….
A questo punto sembrerebbe giusto lasciare la liberta’ di regolarsi come si vuole, ma evidentemente questo non puo’ accadere per tutto.
Per cio’ che concerne I SIMBOLI CONFESSIONALI per esempio, e’ impensabile ipotizzare la loro presenza sui muri della aule scolastiche…
Primo perche’ avremo dei muri pieni con ogni “ben di dio”…Compreso il simbolo pastafariano del mostro mangia spaghetti o dell’invisibile unicorno rosa. Capisci da solo che l’affollamento di simboli sul muro sarebbe bizzarro, paradossale e pure un pochino comico.
Secondo perche’ coloro che vanno a scuola, per ricevere un’istruzione obbiettiva e per imparare ad avere uno spirito critico nei confronti, proprio di certe cose, verrebbero automaticamente discriminati. Insomma, non si va’ certo a scuola per vedere i simboli religiosi di vario genere, ma per imparare. Questo e’ cio’ che dovrebbe essere garantito, non certo l’imposizione di un simbolo di una sola religione.
A scuola il diritto che dovrebbe prevalere, e’ quello del ricevere un’istruzione, non quello di vedersi riconoscere il proprio simbolo religioso.
Ovviamente gli spazi pubblici, poichè appartengono a tutti, non devono portare simboli confessionali.
Diverso è il caso dell’abbigliamento, delle barbe, dei simboli personali, su cui ognuno dovrebbe essere libero di regolarsi come crede.
@ Leonardo
mi sembra di capire che tu parli del velo.
non mi risulta che la barba sia imposta dalle donne musulmane perchè gli uomini si sentano inferiori e sottomessi ad esse.
il paragone è infondato, a mio avviso.
@nullità
no, è imposta agli uomini, non alle donne.
E non so per quale stupido motivo, e poco m’importa saperlo.
Quello che noto è che i fondamentalisti impongono e vietano, i laici permettono.
Bisogna che gli esponenti del fondamentalismo islamico si facciano crescere un po’ il cervello, altro che barba e baffi.
“Far crescere la propria barba è un insegnamento morale” (cit)
ma cosa c’è di morale (o immorale) nella peluria facciale? boh… ora mi sorge il dubbio se per radermi le ascelle o i peli pubici debba rivolgermi a un imam, un sacerdote o un rabbino…
Bè, dipende da cosa intendi tu…io mi riferivo agli stati che diventano sempre più laici, chi più velocemente, chi meno, ma comunque in quella direzione, come ha precisato Stefano. Tu invece credi che questo sia un male? P.s. Ti ringrazio per il “lei” ma diamoci pure del tu, i formalismi su internet non servono e non aiutano la comunicazione…
che imbecilli
“Si devono far crescere la barba perche’ Maometto aveva la barba.”
Già. Attenti però che anche il Cristo aveva la barba. Iniziamo a temere anche noi e con i vari Cota e Zaia che abbiamo nel nostro paese non c’è da scherzare.
“Abbiamo imposto la barba agli uomini perchè in precedenza avevamo imposto alle donne di indossare il velo”
Immagino che ora si aspetti di essere nominato primo ministro per le pari oppotunità in un paese islamico per questa frase.
Citazione:
“Abbiamo imposto la barba agli uomini perchè in precedenza avevamo imposto alle donne di indossare il velo”
Immagino che ora si aspetti di essere nominato primo ministro per le pari opportunità in un paese islamico per questa frase.
Non avrei saputo trovare una frase più genialmente goliardica per commentare l’accaduto, complimenti Near per la tua simpatia! 🙂
Grazie Mario.
Anche il primo intervento di Stefano Bottoni non scherza.
Invece di un passo avanti, tre passi indietro. Mi ricorda la vicenda del testamento biologico.
Si, pero Maometo aveva capelli e barba rossi . Dunque pena di morte per quelli che hanno capelli e barba castagni o neri…
( In Europa non tanti anni fa, si doveva essere biondi e alti … all’immagine del capo )
“( In Europa non tanti anni fa, si doveva essere biondi e alti … all’immagine del capo )”
All’immagine di un capo che aveva capelli neri,carnagione piuttosto scura e fisico tutt’altro
che prestante.
La storia e’ piena di paradossi,vero?
Finalmente anche in Somalia le pari opportunità.