La visita di Benedetto XVI a Sulmona, prevista domenica 4 luglio, continua a far discutere. Dopo che la somma di quasi un milione di euro destinati alla ricostruzione è stata dirottati sulla visita del papa (cfr. Ultimissima del 14 giugno), giunge ora la notizia che la Regione ha stanziato per l’avvenimento ulteriori 200.000 euro, pur dichiarando di non averli prelevati dai fondi per la ricostruzione. Il sindaco di Sulmona, Fabio Federico (PDL), si difende dalle accuse sostenendo che tali opere avranno carattere permanente, e che l’evento “risulterà essere occasione di solidarietà giacchè a margine verrà realizzato un ospedale in Africa con i fondi messi a disposizione dal Vaticano e donati da Sulmona ed i Comuni limitrofi”.
Il circolo UAAR di Pescara ha chiesto di affiggere manifesti contenenti critiche nei confronti della visita. Dopo aver avuto difficoltà nel farseli accettare (sono stati anche preventivamente visionati anche da un responsabile della questura) è giunto il via libera, ma solo dall’8 luglio: “fino alla visita del papa, a Sulmona, non si possono affiggere manifesti di nessun genere”. Il sindaco di Sulmona ha definito l’iniziativa UAAR una “vergogna”, e ha manifestato “stupore rispetto al tentativo in atto di strumentalizzare politicamente la visita del Papa che, oltre ad essere un Capo di Stato, è anche guida spirituale”.
Infine, giunge notizia che per il 4 luglio è prevista una speciale emissione di un francobollo da 65 centesimi che riproduce il papa, una statua di Celestino V e il portale della cattedrale di san Panfilo a Sulmona.
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AGGIORNAMENTO DEL 3 LUGLIO
A cominciare dal giorno 8 luglio 2010 per 10 giorni saranno affissi a Sulmona (AQ) manifesti di protesta per il milione di euro circa speso per la visita di Benedetto XVI; milione di euro che doveva servire per riparare i danni del terremoto 2009. Sulmona vive ancora oggi disagi per quel tragico evento, famiglie intere ancora senza la propria casa, i locali del Comune puntellati e con infiltrazioni d’acqua…e l’Amministrazione si permette il lusso di affrontare una spesa milionaria per l’accoglienza di un capo religioso. Dobbiamo, però, per amore di correttezza rettificare una nostra posizione critica su un fatto malinterpretato. Al presentare i manifesti all’ufficio affissioni del Comune di Sulmona ci siamo sentiti dire che non era possibile affiggere manifesti nel periodo immediatamente precedente e successivo all’arrivo del Papa, senza ulteriori spiegazioni; noi abbiamo interpretato questa affermazione come un voler impedire da parte dell’Amministrazione l’affissione di manifesti critici sull’evento; invece è poi risultato che era solo una questione di spazi disponibili. La nostra polemica, dunque, al riguardo non ha più ragione d’essere. Poichè a Sulmona sono apparsi alcuni manifestini abusivi in zona Stazione invitando la popolazione ad una contestazione rumorosa e provocatoria durante la visita papale, approfittiamo di questo comunicato, per dissociarci completamente e totalmente da questa sciocca iniziativa.
Il circolo UAAR di Pescara (pescara@uaar.it)
Sulmona (AQ): per la visita del papa manifesti no, ma francobolli sì
41 commenti
Commenti chiusi.
alla faccia della libertà di espressione…adesso manifestare civilmente le proprie idee è
diventato una vergogna, invece sprecare tanti soldi destinati ai terremotati no…
ma appenderli illegalmente la notte senza il logo no?
ma appenderli illegalmente la notte senza il logo no?
Un insulto al diritto costituzionale alla libera espressione. Spero che l’UAAR reagisca a questo abuso. E’ una cosa indecente, antidemocratica, ma – cosa che è più importante – anticostituzionale, quindi illecita.
A loro non auguro la vergogna, ma un paio di manette.
Ieri sera ho visto il film Draquila di Saina Guzzanti: molto bello e significativo della situazione in cui si trova l’Italia.
Anche in questo caso saranno fondi a disposizione della Protezione Civile per i Grandi eventi a pagare il conto della visita del pastore tedesco. Come dice nel film, se ho ben capito, dei 10 000 000 000 di Euro, circa il 55% sono stati messi a disposizione degli eventi religiosi in generale! Alla faccia del popolino che paga le tasse e …. pure l’8 per mille. In galera questa gente! A proposito andate a vedere il film e fate propaganda!!!!
Scusate, ho scritto Saina in luogo di Sabina!
lo so che non c’entra niente… ma spero nella sentenza di mercoledi. a proposito ma mercoledi avverrà il pronunciamento o si tratta dell’inizio del dibattimento????
Mercoledi’ 30 giugno ci sara’ l’udienza pubblica con le arringhe degli avvocati.
Dopo alcuni mesi, da 4 a 8, verra’ emessa la sentenza.
grazie, io credevo ci fosse la sentenza. allora sarà lunga
Amici, ormai siamo in piena dittatura teocratica. L’art 21 della Costituzione è stato abbondantemente stracciato. Accettare di affigere i manifesti dopo la visita dell’IMPOSTORE Ratzinger, sarebbe un umiliante ed inaccettabile segno di resa nei confronti di questi INQUISITORI. Cosa si può fare per ragire a questo sopruso? Avete qualche idea? Io in corpo ho solo tanta rabbia e mi verrebbe….
Più che altro è un segno di debolezza del sistema, non certo dell’UAAR.
L’associazione fa, dopotutto, quello che può.
E, in ogni caso, meglio tardi che mai, quindi, per me, meglio mettere i manifesti dopo che non metterli proprio.
Condivido. Anche se solo cento persone li leggeranno, dieci si indigneranno ed uno si iscriverà, per noi sarà un risultato positivo anche se credo che le cose andranno meglio perche le persone si stanno stufando……..
affiggerli dopo permette alla gente di vedere, passare magari sul sito e scoprire perchè quei manifesti non sono comparsi prima.
beh allora che ricostruiscano con lo spirito anzichè coi soldi, dato che gli piace buttarli.
Si può vedere questo manifesto?
Se ne può mettere un altro di protesta per la mancata affissione nei tempi giusti?
“fino alla visita del papa, a Sulmona, non si possono affiggere manifesti di nessun genere”
Chi ha detto questo?
Con quale autorità?
In base a quale legge?
E’ legale?
Si può denunciare?
“Dopo che la somma di quasi un milione di euro destinati alla ricostruzione è stata dirottati sulla visita del papa ”
Eh? Far venire Il papa costa un milione????
Ma non era meglio la visita di Belen Rodriguez che si accontenta anche di 10000 euro???
I francobolli sono molto adatti, dato che devono essere leccati dietro.
E invece e’ questo il loro difetto:se sputi sull’effige davanti non si attaccano!
Maledetti!!! Non si possono affiggere a Sulmona? Mettiamoli nel resto d’Italia.
guida spirituale un par di palle
buona domenca
Non vi fanno appendere i manifesti? Fate volantinaggio per le strade! Ve lo bloccano? Fatelo lo stesso! Vi fermano, prendete un megafono e urlate! Vi tolgono il megafono? Fate uno striscione? Vi tolgono lo striscione, gridate in coro la vergogna!
Mai arrendersi. Di fronte a questi animali, che non capiscono la democrazia e la ragione, a volte bisogna usare le maniere “forti”.
armiamoci e partite….
No ma dico, c’è il sindaco de L’aquila che chiede una tassa aggiuntiva perché i soldi stanziati non arrivano e questi spendono 1 milione per il papa? E cosa ci sta dietro l’ospedale in Africa? Se non ho i soldi per ricostruire il mio paese aspetto a darli ad altri… Se al Papa piace farsi vedere in giro che si paghi il viaggio, lui che già mangia a sbaffo!
Si vergogni il sindaco di Sulmona…
concordo.
da quando ci si dovrebbe vergognare per manifestare dissenso e indignazione rispetto certe iniziative superflue e succhiasoldi?
dove ci sono € c’è Chiesa.
Più corretto sarebbe: si impicchi il sindaco di Sulmona. Nessuna remora per gente così.
Bisognerà cominciare ad adoperare un linguaggio diverso nei confronti dei Sulmoniti. A) Ringraziare dio perché col terremoto ha distrutto la casa del mio vicino, ma ha risparmiato la mia è un simpatico aggiornamento dei principi cristiani. B) Se i terremotati preferiscono usare i soldi dello Stato (anche i miei) per le onoranze al papa invece che per riparare la propria casa, smettano la lagna, e vadano a stare in chiesa. C) Se le autorità che vietano il manifesto Uaar sostengono che dal papa viene una guida spirituale, mettano per scritto che manderanno i loro bambini a catechismo dal vescovo di Bruxelles (o qualunque altro a scelta) perché li indirizzi sulla retta via. Troppo comodo farsi curare in ospedale, magari dicendo peste e corna dei medici, e poi andare a Lourdes a ringraziare dio
Mi fai venire in mente un’epigrafe: è tornata alla casa del Padre, al funerale non chiede fiori ma donazioni alla ricerca sul cancro. Benissimo, ma se è così bello tornare alla casa del padre che motivo c’è di ritardarne la dipartita con la ricerca?
non mi sembra un’epigrafe così brutta, a dispetto della citazione sulla casa del padre che è davvero stucchevole.
la ricerca migliora la vita delle persone comunque, e chiunque esse siano. la religione no.
la cosa che mi disgusta più di tutte, in questa vicenda, è che se una persona soffre per queste malattie, fino al momento della sua dipartita, ha il “conforto” di veri e propri avvoltoi.
@Nullità, era proprio la citazione sulla casa del padre che non quadrava. Comunque questa persona era cattolicissima praticante, volevo solo farne notare l’assurdità, come diceva faidate, si fanno curare negli ospedali e poi vanno a Lourdes!
@ Barbara
io comunque ci vedo del positivo, dato che molti stra-cattolici in punto di morte, complici preti e suore che svolazzano attorno all’ultimo letto, fanno elargizioni di immobili o in denaro a chiese ed enti religiosi.
poteva scrivere di donare i soldi alla chiesa e invece ha chiesto fossero inviati alla ricerca.
un barlume di raziocinio?
No, non era questa la situazione. Non era una vecchiaccia con al cappezzale preti e suore. Si trattava solo delle offerte dei partecipanti al funerale al posto delle corone dei fiori. Comunque il discorso non è inerente alla notizia, quindi mi fermo qui.
Questo è il colmo, il sindaco è completamente fuori da ogni logica costituzionale, accusare l’UAAR di fare una campagna vergognosa contro il papa equivale a laicità zero.
Insomma. solo per il fatto che ci si esprime contro il papa è una vergogna?
Il Sindaco deve vergognarsi!
Per capire la situazione basta osservare la dislocazione delle Sedi UAAR sul territorio nazionale si nota la stessa divisione che c’è con il PIL, e pensare che in Abruzzo non c’era lo Stato Pontificio.
ok vuol dire che bisogna ingaggiare i repper sche scrivono sui muri xd un bel “papa vergognati” oppure il pappane dei pedofili arrava pagato con i tuoi soldi” appena esce dall’areoporto
“Infine, giunge notizia che per il 4 luglio è prevista una speciale emissione di un francobollo da 65 centesimi che riproduce il papa, una statua di Celestino V e il portale della cattedrale di san Panfilo a Sulmona”.
Che bel quadretto! D’altra parte, Celestino V è quello che “fece per viltà il gran rifiuto”. Chissà che sia di buon auspicio per tante altre (opportune) abdicazioni e dimissioni, in un clima di concordia generale e generale riabilitazione del nobile, prisco istituto del “Levamentum de Colionibus”… Altro che perdonanza mancata dell’anno scorso! (carina anche la storia della donazione DA PARTE DEI terremotati annziché dei fondi PER I terremotati – la salsa cattolica è sempre più compiaciutamente mielosa ed improbabile…)
Ricordo negli anni ’90 (penso il 1994) quei manifesti “Fascismo e libertà” affissi a Chieti proprio sotto il muro del seminario, davanti la villa. Nessuno si lamentò in quella circostanza, nessuno parlò di vergogna.
Noi i manifesti li affiggiamo comunque dall’otto in poi per 10 giorni. Non è producente, secondo me, la prova di forza….immagino che la delibera del sindaco sul divieto d’affissione non sia del tutto legale, ma non penso sia utile una lunga e costosa battaglia legale sul tema.
Forse faremo aggiungere una postilla ai manifesti per spiegare il perchè dell’affissione post evento.
Concordo! Propongo la seguente postilla: “IL SINDACO HA VIETATO L’AFFISSIONE DI QUESTI MANIFESTI PRIMA DELL’ARRIVO DEL PAPA, PERCHE’ IL SINDACO SI SAREBBE VERGOGNATO DI FAR SAPERE AL PAPA DEL PESSIMO USO DEL MILIONE DI EURO”.
Comunque niente vieterebbe all’UAAR di spedire, PRIMA dell’arrivo del papa, il manifesto stesso, via lettera e/o via E-MAIL: al papa stesso, a tutti i vescovi d’Italia e a tutti i preti almeno dell’Abruzzo, nonchè a tutta la stampa locale e nazionale. Mica occorre il permesso del sindaco per mandare una lettera o un’e-mail!
E affiggere il manifesto, PRIMA dell’arrivo del papa, in varie località dell’Abruzzo diverse da Sulmona (rispettivi sindaci permettendo…)??? Anche per dissuadere l’arrivo di un po’ di papa-turisti… 😉