Con una votazione di misura (cinque voti a quattro) la Corte Suprema USA ha respinto ieri il ricorso presentato dal gruppo studentesco della Christian Legal Society contro la University of California-Hastings law school, la quale si era rifiuta di riconoscere e sovvenzionare il gruppo studentesco perché ritenuto discriminatorio. Il gruppo cristiano aveva presentato ricorso rivendicando il diritto costituzionale a ricevere fondi pubblici nonostante una politica discrmininatoria basata sulla religione di appartenenza e l’orientamento sessuale. La sentenza è stata salutata con entusiasmo dalla American Humanist Association.
Corte Suprema USA: no fondi a gruppi universitari che discriminano
35 commenti
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Vi dirò, sono ottimista in questi giorni e felice, queste notizie dal Belgio e dagli USA fan ben sperare in un risorgimento laico contro ogni discriminazione operata dalla religione predominante, e anche a Torino il sindaco Chiamparino ha fatto votare un’ordinanza a favore delle coppie di fatto con annessi diritti e assistenza.
Congratulazioni, American Humanist Association, tenete duro, è il momento del riscatto laico (nel suo vero senso), mai come oggi si vedono i frutti di tanta lotta legale e pazienza.
Sono felice per voi, molto felice.
Beh, il bilancio tra notizie positive e negative non è poi così glorioso. Trovo che siano apprezzabili piccoli cambiamenti, ma è necessario un rovesciamento radicale della situazione. Non una rivoluzione politica, ma certamente una rivoluzione culturale. (E magari non ristretta al solo Occidente – e l’Italia consideriamola esterna.)
Quello che dici è vero, considera però che i rovesciamenti radicali sono stati fatti solo dalle grandi rivoluzioni (importantissime e giuste) e che anche i piccoli passi sono auspicabili. Quello che si deve pagare per i grandi cambiamenti, non sempre all’umanità ne può essere chiesto il conto. Per me, per come siamo messi, vedere che la grande statua dell’oscurantismo culturale viene colpita da piccole crepe ogni giorno che passa, è il segno di un cammino felice e di una speranza per la quale val la pena di vivere e lottare.
5-4?
Stiamo scherzando a cantare vittoria? Ormai manca un solo voto alla dominazione della destra cristiana, i nazisti cristiani al potere.
Non cantiamo vittoria ma spaventiamoci, è gente che spinge per la guerra, per Israele ricostruita (a spese di chi non importa) e del tempio di Salomone nuovamente in piedi (non affinché gli ebrei siano felici ma affinché torni un Gesù vendicatore con la spada nel compimento dell’Apocalisse – tanto loro si salveranno quindi è solo un bene, no?).
Israele sta per scatenare la guerra contro l’Iran e questi, così influenti alla Casa Bianca, ne son ben felici.
va bene, ho capito McOrion, ma la sentenza è stata emessa e, se anche per poco (non mi sarei illuso comunque), l’entusiasmo dalla American Humanist Association è più che giustificato.
Berlusconi è un irresponsabile in campo diplomatico sulle questioni Medioorientali e su altre qustioni; pavenatare uno scontro tra Israele e l’Iran da parte del nostro premiere è gettare la benzina sul fuoco.
Sappiamo che Israele non è un esempio pacifico dei patti di Camp David o dei più attuali trattati di pace con la Palestina, ma un attacco ideologico ad Israele equivale a scatenare una questione antisemita, anche con tutti i semantici distinguo, e non giova alla lotta contro il terrorismo talebano appoggiato dall’Iran, dallo Iemen e da altri paesi islamici.
Io non voglio vivere alla maniera degli islamici, se questi vogliono impormi la loro religione con la forza e il terrore, allora è la guerra tra me e loro, non scendo a patti con il pacifismo antiisraeliano rinunciando alla mia dignità e libertà.
Israele, che ci piaccia o no, è un nemico del terrorismo islamico, quindi dell’attuale governo iraniano, io sono per la difesa di quell’Israele sufficientemente occidentale tanto da arginare anche la minaccia Hamas. Israele è strategico in quell’area, ci serve indiretamente per tener lontano lo spettro dell’atomica, per una questione di equilibrio, anche perchè gli Emirati Arabi si son fatti sentire nei confronti dell’Iran e gli hanno intimato di non scatenare una guerra in mediooriente.
Praticamente vi è un equilibrio virtuale tra detenzione di armi atomiche da parte di israele e Iran, nessune delle due farà il primo passo, lo stallo servità alla diplomazia internazionale per ammorbidire gli opposti estremi.
Tranne qualche virgola, concordo sul tuo punto di vista.
Premesso che non nutro alcuna simpatia per il regime iraniano ne per i talebani non condivido affatto questa analisi.
La tesi “Israele baluardo dell’occidente nella terra del terrorismo” è assolutamente fallace.
Anzi, paradossalmente (e neanche tanto se ci si pensa un po’) è proprio la presenza di Israele (e dell’imperialismo occidentale) la principale causa del dilagare dell’integralismo islamico. Come negli anni ’30 il nazismo ha potuto prendere il sopravvento in Germania grazie alla rabbia e all’umiliazione del popolo tedesco vessato dalle ingiuste riparazioni di guerra imposte dalla Francia, così gli arabi umiliati si appigliano alla loro identità religiosa. In definitiva la retorica di Ahmadinejad o di Bin Laden avrebbe ben poco seguito senza il risentimento dovuto alla palese ingiustizia della situazione palestinese.
Islamici umiliati?
Sai, vero, che il marchio giallo per gli ebrei lo inventarono gli islamici già prima del Mile?
Sai, vero, che le SS islamiche le volle Hitler per ammazzare gli ebrei che legittimamente e da oltre 2000 anni vivevano in Palestina PRIMA dellistituzione dello stato di israele?
Sai, vero, che il progetto arabo di islamizzazione dell’Europa è precedente la prima guerra mondiale?
Sai, vero, che gli islamici rivogliono la Spagna dal 1492 perchè è stata araba e che in alcune città spagnole battono moneta autonoma in aperta violanzione dell’Euro?
Sai, vero, che il progetto di califfato universale dei “Fratelli musulmani” è precdedente la Seconda guerra mondiale?
Gli Israeliani non c’entrano un piffero con i progetti pan-islamici dei fanatici del verde sol dell’avvenire.
Non ti sognare di pigliare in mano un libro di storia: continua ad ascoltare i centri sociali,.
Vedrai che quando gli islamici avranno finito con gli ebrei, i prossimi sarete tu e i tuoi compagni.
(IRAN DOCET)
Si, lo so.
Tu invece prova a capirla la storia anzichè imparare a memoria la sfilza di fatti irrilevanti che giustificano le tue opinioni razziste.
@ lacrime e sangue:
“Sai, vero, che il marchio giallo per gli ebrei lo inventarono gli islamici già prima del Mile?”
Beh veramente è stato inventato dai cristiani! Avevano un simbolo da far portare agli ebrei e uno da far portare ai mussulmani.
Gli israeliani sono furbi, molto furbi.
ma questa ‘lacrime e sangue’ da dov’è uscita? da comedy channel?
Popper, io apprezzo praticamente sempre i tuoi interventi, ma stavolta hai toppato alla grandissima, dicendo un mare di abbiette assurdità, dimostrando di essere (perlomeno relativamente all’importantissimo tema della questione israelo-palestinese) quello che in gergo si definisce un “utile idiota”. Nel tuo discorso, ad esempio, dici:
“un attacco ideologico ad Israele equivale a scatenare una questione antisemita”
FALSISSIMO!!! Ed è proprio su questo punto che israele ha costruito la propria impunità nel corso degli ultimi decenni (oltre anche al fatto di essere la base U.S.A. più grande al Mondo), ovvero il dire “noi possiamo fare tutto quello che vogliamo perché abbiamo subìto l’Olocausto, e chiunque abbia da ridire contro di noi per un qualsiasi motivo, è un antisemita”! E’ un ragionamento idiotamente falso, nonchè strumentalizzato fino all’impossibile… non se ne può più di sentire questa litania stonata! Una cosa è attaccare israele perché si odiano gli ebrei come etnia (ed in questo caso si tratta di antisemitismo), ma un’altra cosa, BEN DIVERSA, è odiare israele in quanto esso è uno Stato imperialista e terrorista oltre ogni limite nei confronti dei palestinesi (ed in questo caso si tratta di antisionismo); la prima cosa, l’antisemitismo, è un tipo di razzismo, ed è odioso come tutti i razzismi, e in quanto tale va combattuto, mentre la seconda cosa, l’antisionismo, è un sentimento nobile, che si oppone al sionismo propugnato dagli assassini israeliani che da 62 anni vanno avanti nel loro progetto di pulizia etnica nei confronti del popolo palestinese, spalleggiati per tutto questo tempo dal silenzio e dalla connivenza del mondo che conta.
La differenza che corre tra antisemitismo ed antisionismo è la stessa che c’è tra anti-italianismo ed antifascismo: il fascismo è italiano (così come il sionismo è israeliano), ma non per questo chi è antifascista è automaticamente anti-italiano! La differenza enorme che c’è tra questi due concetti è dovuta al fatto che riguardano due ambiti diversi, siccome l’antisemitismo è una questione di discriminazione razziale, mentre l’antisionismo è una questione di dissenso politico.
E devo dire che è snervante stare sempre a rimarcare questa differenza, ma so anche molto bene che se devo farlo ogni volta è perché l’ignoranza che c’è in giro su questi temi è spaventosa e ripugnante, e questo è opera di due fattori principali: la disinformazione imperante della tv, ed il “tradimento degli intellettuali” di cui parlava Edward Said già anni addietro, il quale utilizzava questo concetto per denunciare il silenzio delle menti progressiste (ovvero, detto in parole povere, delle persone di sinistra) le quali, poste di fronte alla questione palestinese, tacevano vergognosamente.
Il tradimento di cui parlava Said era lampante (e lo è ancòra oggi) agli occhi di chi, come me, conosce la questione palestinese; e gli effetti di codesto, vile tradimento, sono riscontrabili ancòra oggi, come testimonia l’orrendo messaggio del buon Popper.
p.s.= complimenti a Capitan Spaulding, l’unico che finora ha detto qualcosa di vero sulla questione israelo-palestinese nelle righe di questi commenti. E, anche se non c’entra col tema appena affrontato, complimenti anche per il tuo nick, che ho capito da dove proviene.
@ lacrime e sangue:
riguardo il tuo sgangherato intervento, meglio sorvolare direttamente per quel che riguarda i contenuti… a parte il fatto che Spaulding ha parlato di “arabi umiliati” e non di “ISLAMICI umiliati”, come tu invece hai erratamente riportato, ma evidentemente la tua DALTONICA malafede ti fa scambiare il rosso col verde (ma non quando si tratta di difendere il covo di barbari della leganord, vero? 😉 ). Ne ho già letti abbastanza di tuoi interventi a dir poco indegni, e sono sempre stato corretto e garbato nelle mie risposte, ma ora basta, tutti devono capire che spari boiate assurde (false come l’asino del presepe) vestite da verità assolute. E, per finire, ti invito a non denigrare i centri sociali ed i loro membri, che probabilmente si occupano di cose ben più importanti di quelle delle quali ti occupi tu (uso il condizionale perché alla fin dei conti non ti conosco e quindi non ho la spocchia, che invece tu possiedi a bizzeffe, nel voler dare giudizi assoluti su cose al di fuori della propria conoscenza).
Ah, e mi raccomando, continua a seguire la tua beniamina Souad Sbai, che magari se va bene ti dà un posto come portaborse, o forse anche una poltrona da parlamentare vicino a silviolo, casomai gli arrestassero qualcuno ed avessero un posto da riempire (circostanza tutt’altro che inverosimile, conoscendo le fedine penali dei membri del suo partito 😀 ).
Negli USA ed in Germania Ovest, chi era iscritto al PCI, per legge non trovava lavoro. In Iran, veniva fucilato. Francamente tra l’essere disoccupato o cadavere, io da uomo di sinistra………
Il fatto che quello iraniano sia un regime assassino e brutale non è in discussione.
Il punto è che Ahmadinejad si sta giocando la carta “palestina” (come ai tempi fece Saddam Hussein) per acquistare popolarità nel mondo islamico. Credo che non voglia veramente una guerra in quanto ne uscirebbe molto male. Penso sia un rischio calcolato che sta correndo per questioni propagandistiche e che della palestina in realtà non gli importi granchè.
Il rischio di una guerra da parte di Israele e/o USA mi sembra invece reale… spero di sbagliarmi.
Con questo spero di aver chiarito un po’ la mia posizione in merito alla questione che oltretutto c’entra ben poco con i finanziamenti ai gruppi universitari americani. Purtroppo quando si parla di medioriente c’è sempre qualche idiota che grida “o con noi o contro di noi!” (non mi riverisco ovviamente a te, stefano)
Il problema della Palestina è una spina nel fianco della nostra civiltà. Una vergogna senza fine dove io, riconoscendo i miei limiti di pensiero politico, non riesco a distinguere molto bene i torti e le ragioni. Alla fin fine credo che gli Ebrei ed i Palestinesi siano i meno colpevoli se non proprio delle vittime di un giuoco politico che li costringe a massacrarsi tra di loro. Sarò semplicistico? Ingenuo forse? Non lo so. Ad altri più competenti di me l’ardua risposta. Ciao.
@ Stefano Grassino
Quando parli di “Iran”, ti riferisci all’Iran monarchico dello Scià di Persia, Reza Pahlavi, o all’Iran teocratico di Khomeini?
Comunque sia, per rispondere alla tua domanda, sì, riguardo la questione israelo-palestinese effettivamente sei un po’ troppo semplicistico, ed ingenuo anche, ma più che ingenuo, direi disinformato. Ed i motivi di tale disinformazione li ho spiegati nel mio messaggio di risposta a Popper, anche lui vittima della disinformazione imperante.
Se in Vaticalia non si finaziasse chi discrimina…….. saremmo in Italia.
In effetti più che sollevato rimango dubbioso considerando quanto di misura prevale il buon senso.
Basta un colpo di coda legislativo per ripiombare in fondo al pozzo.
Per la notizia in merito sorridiamo 🙂
Bisogna anche considerare che dei 9 giudici della corte ben 6 sono stati nominati da presidenti repubblicani (2 da Bush figlio fra cui il presidente della corte, 1 da Bush padre, 2 da Reagan, 1 da Ford).
Quindi un risultato di misura su questioni del genere c’è da aspettarselo…
Ma siamo sicuri che sia laico e liberale impedire a priori il riconoscimento ad un gruppo “studenti Wicca” piuttosto che “studenti cattolici” o studenti New Age” che richieda per partecipare appunto l`appartenenza ad una di queste religioni???!!!
Perche` a me pare di capire che sia questo che e` stato decretato…
“Hastings, which is in San Francisco, said no recognized campus groups may exclude people due to religious belief or sexual orientation.”
http://mddailyrecord.com/2010/06/28/christian-legal-society-loses-hastings-case/
In effetti con queste regole anche un gruppo di studenti atei non potrebbe essere riconosciuto.
L’importante è che le stesse regole valgano per tutti.
Poi si può discutere su quali siano i caratteri che non possono essere usati come discriminatori. In fondo, qualsiasi gruppo esclude o fa autoescludere gente sulla base di certe caratteristiche (Vuoi partecipare al gruppo “studenti fan di Star Trek” e non conosci vita morte e miracoli di James T. Kirk? Vade retro!). Stabilire il limite tra le discriminazioni lecite e quelle illecite non è facile.
Mah, penso che la decisione sia stata giustificata dal fatto che il divideo di discriminazione basata l’orientamento religioso e sessuale sia un valore tutelato da qualunque carta costituzionale civile. L’essere fan di Star Trek non può essere un valore assimilato.
“Vuoi partecipare al gruppo “studenti fan di Star Trek” e non conosci vita morte e miracoli di James T. Kirk? Vade retro!”
Credo che la differenza in questo caso sia:
1) noi siamo un gruppo di fan di Star Trek, passiamo le nostre giornate a discutere dei miracoli di JT Kirk e le notti a guardarci gli episodi della serie.
In questo caso chiunque si puo’ iscrivere al gruppo, ovviamente se poi uno si annoia a guardare gli episodi di Star Trek o non puo’ partecipare alle discussioni perche’ non sa niente di JTK non si iscrive al gruppo o molla subito. Questa non e’ discriminazione;
2) noi siamo un gruppo di fan di Star Trek, e non accettiamo nel nostro gruppo chi non conosce il numero di peli che ha sul petto JTK e non sa a memoria il nome di tutti 1115 membri dell’equipaggio dell’Enterprise di TNG.
Questa e’ discriminazione perche’ a priori impedisce l’iscrizione di una certa categoria di persone, quelli che non conoscono ST. Se la discriminazione rimane interna al gruppo questo puo’ continuare ad esistere, ma non puo’ pretendere un finanziamento di cui dovrebbero poter beneficiare tutti. Se la discriminazione esce dal gruppo (“pestiamo a sangue tutti quelli che non indossano l’uniforme della Federazione Unita dei Pianeti”) allora il gruppo va chiuso.
forse i wicca e i new age avrebbero avuto più chance di vedersi riconosciute.
intanto stiamo parlando di associazioni sovvenzionate da fondi universitari. se si finanziano associazioni con “selezione all’ingresso” quei fondi non saranno fruibili da tutti gli studenti.
inoltre questa associazione cristiana operava sia selezione per religione sia per orientamento sessuale (caratteristica intrinseca alla religione).
non credo sia stato impedito il diritto di riunione o simili, semplicemente si evita di dare soldi in maniera selettiva.
A quanto pare per l`esclusione basterebbe una sola delle due discriminazioni; i Wicca e i New Age, cosi` come gli induisti, avrebbero ugualmente possiblita` 0, a meno di ammettere a priori la possibilita` di ingresso di un`intera classe di ebrei ortodossi nel loro gruppo. E i fondi possono finanziare certi eventi, non e` detto che debbano farlo; ragionevolmente sono le iniziative a far decidere in merito.
B’Rat io trovo sacrosanto che l’università non finanzi gruppi dichiaratamente fascisti e xenobi. Bada bene il gruppo NON è stato vietato, semplicemente dovranno mantenersi da soli.
A parer mio anche un gruppo ateo che vieti l’ingresso ai credenti non andrebbe finanziato.
Se vuoi discriminare arrangiati da solo.
Fri,
e’ piuttosto differente. Il principio passato e’: siamo un gruppo di fan di Star Trek, ma anche se a te ST non piace e non hai intenzione di guardarlo dobbiamo accettarti. Oppure: siamo il club di fotografi, ma se a te non interessano le foto dobbiamo comunque accettarti. Oppure: siamo gli studenti Atei, ma dobbiamo accettare un qualsiasi numero di musulmani che inneggiano alla Guerra Santa. Oppure: siamo il gruppo studentesse Lesbiche Nudiste, ma dobbiamo accettare qualsiasi numero di eterosessuali guardoni.
Vari,
la questione e’ di riconoscimento, non di finanziamento: il finanziamento viene dopo, il riconoscimento e’ solo un prerequisito.
No, il principio passato è:
se vuoi dei fondi pubblici (sia come soldi che possiblità di uso di locali e altre infrastrutture) non puoi violare il regolamento universitario che vieta discriminazioni in base a religione ed orientamento sessuale.
se vuoi mantenere la tua politica discriminatoria allora devi rinunciare ai soldi pubblici.
PS: per riconoscimento qui si intende solo la possibilità di essere finanziati. Nel senso che l’università riconosce al gruppo la possiblità di essere parte dell’università e come tale di godere dei finanziamenti assegnati a tutti i gruppi studenteschi. Questo CLS in particolare esiste già e continuerà ad esistere indipendentemente dal fatto che venga o meno finanziato coi soldi pubblici.
Il riconoscimento del gruppo non comprende solo la possibilità di essere finanziati nelle proprie iniziative (cosa che quindi dipende dalle iniziative), ma anche tutta una serie di altre cose che per l’università sono praticamente a costo 0. Vedi per esempio
http://www.sua.umn.edu/groups/benefits.php
O comunque beh, dubito che LORO ricevano chissà che sovvenzioni…
http://www.sua.umn.edu/groups/directory/show.php?id=2409
Comunque sia, insisto che secondo me è un’assurdità non permettere ad un gruppo “Studenti Animisti” richiedere che i membri siano appunto animisti; allora anche il gruppo Donne in Fisica e Astronomia, che mi pare sensato, non dovrebbe osare scrivere nella sua presentazione che è composto di donne… discrimina sessualmente.
http://www.sua.umn.edu/groups/directory/show.php?id=1253
“Il riconoscimento del gruppo non comprende solo la possibilità di essere finanziati nelle proprie iniziative (cosa che quindi dipende dalle iniziative), ma anche tutta una serie di altre cose”
e io che avevo scritto? “se vuoi dei fondi pubblici (sia come soldi che possiblità di uso di locali e altre infrastrutture)…” (PS: che poi quelle attivita’ siano a costo zero e’ tutto da dimostrare)
Oltretutto “Nor, in the court’s view, did Hastings impermissibly impair CLS’s right to ex-pressive association: Hastings did not order CLS to admit any student, nor did the school proscribe any speech; Hastings merely placedconditions on the use of school facilities and funds.” (http://www.supremecourt.gov/opinions/09pdf/08-1371.pdf)
Il punto e’ che l’universita’ non vuole legare il suo nome (fra i vari benefit c’e’ anche il permesso di utilizzare il logo dell’universita’) ad una associazione che ha una chiara politica discriminatoria. Scommetto (spero!) che non avresti fatto tutto questo chiasso se avessero rifiutato il riconoscimento al KuKluxKlan.
Non conosco il regolamento del gruppo Donne in Fisica e Astronomia, ma dubito che ci sia scritto “vietata l’iscrizione agli uomini”.
PS: non ho capito perche’ hai messo dei link all’universita’ del minnesota quando il tutto e’ avvenuto in california…
Uhm…. la presenza di uno Stato delle dimensioni della Puglia, umilia un miliardo e mezzo di musulmani…. uhm…. negandola stai ammettendo in pieno la questione islamista. Il fatto che qualche km quadrato in mezzo a loro non sia “roba loro” li offende abbastanza da organizzare uno sgozzamento mondiale…
(Giusto per lasciar perdere qualche secolo di dominazioni e tirannidi “irrelevanti”, d’altra parte che rilievo vuoi che abbiano quando d’altra parte c’è l’onta di uno Stato democratico ed ebreo in mezzo a soltanto una ventina di dittature islamiche? E’ uno scempio, no?)
Vi confesso che non ci capisco più nulla. Se fossi megalomane, potrei pensare che quelli della Corte Suprema hanno letto i miei post ed ora si divertono a sputtanarmi… E’ proprio vero che noi gay siamo sempre colpiti dai poteri forti!
Fri,
dì quale di quei benefici smuove fondi non trascurabili; dal mio punto di vista la cosa più importante per il gruppo riconosciuto, a parte il possibile accesso ai fondi PER LE ATTIVITA’ (e che quindi l’università può benissimo negare in toto se appunto riconosce che non tutti ne potrebbero usufruire, anche se in verità qua sarebbe da fare un discorso più sensato), è nel comparire ufficialmente come gruppo della scuola, comparire sulle pagine web e poter legittimamente pubblicizzare le proprie attività, anche nel calendario della scuola.
Il punto è che esiste la “discriminazione” che definisce il gruppo! Insisto, che senso ha dire: fate pure il gruppo Studenti Buddisti, però dovete ammettere fra di voi un qualsiasi numero di pastafariani?! Il gruppo delle donne potenzialmente non ha scritto sul regolamento “devi essere una donna”, ma è ipocrisia: di fatto, come dicono sul loro sito, è così! E mi sembra anche giusto che sia così! Che problemi dà?
Il KKK è diverso: semplicemente là è l’ideologia del gruppo a fare a pugni con la costituzione americana (anche se dicessero “chiunque può entrare in questo gruppo, compresi quanti negracci vogliono”).
Ho semplicemente preso la prima pagina a caso giusto per mostrare che è falso quel che dicevi cioè “per riconoscimento qui si intende solo la possibilità di essere finanziati”.