Regno Unito, centinaia di chiese a rischio

Centinaia di chiese, cappelle e sinagoghe saranno aggiuntie questa settimana nell’inventario degli edifici storici inglesi a rischio. L’11% di tutti i luoghi di culto è in cattive o pessime condizioni, e i costi per sistemarli sono molto alti. Una soluzione, scrive Maev Kennedy sul Guardian, può essere quella individuata a Sheffield dove la chiesa è ora utilizzata da quattro diverse confessioni religiose. Ma ci sono utilizzi ancora più razionali di questi edifici: a Yarpole una chiesa del XIV secolo ospita oggi anche un negozio e l’ufficio postale, a Shipbourne il mercato settimanale; a Belper, una chiesa del 1260 chiusa nel 1986 è utilizzata per il consiglio comunale e il centro culturale.

Leeds, Mike Carpet's

Una chiesa riutilizzata a Leeds.


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42 commenti

FSMosconi

Sto godendo come un porcello – che poi come animali mi stanno anche simpatici: sono teneri! – 😀

Mirko

pur essendo ateo, trovo triste che edifici spesso di buona qualita’ architettonica vengano sviliti per essere adattati come esercizi commerciali.

Giovanna

A me pare che le chiese (sopratutto quelle cattoliche) siano da sempre esercizi commerciali! Anzichè vendere rosari e immaginette, vorrà dire che le chiese riadattate venderanno cose più utilili!

Mario 47

Ci sono chiese architettonicamente pregevoli e ce ne sono di architettonicamente immonde:

La chiesa del tipico paesotto veneto – anche piccolo – probabilmente costruita dopo il concordato del 1929, è una goffa imitazione in mattoni delle chiese romaniche, con dimensioni normalmente esagerate e comunque senza neanche adombrare la maestosità romanica o lo slancio gotico (ottenute fra l’altro con capacità di calcolo e sistemi costruttivi molto più rudimentali).

In un’epoca in cui stiamo cementificando tutto, anche farle tornare a prato sarebbe una buona soluzione.

mario

Flavio

Io invece sono contento che edifici abbandonati vengano rimessi in sesto per scopi davvero utili ai cittadini…

Apparatchik

Vedere una ex-chiesa dove si vendono tappeti fa un certo effetto!
Quella davanti casa mia, per il sublime stile architettonico post-industriale, sarebbe adattissima come fabbrica di brugole… 🙂

POPPER

E Alemanno vuol costruirne 52 di chiese a Roma? Ma vada a cagare, tra un po’ saranno tutte da convertire in musei o centri culturali o ricoveri per preti anziani magari.

Ste chiese costavano allo stato sia prima che dopo essere state dismesse dalle religioni ufficiali, ed è un vero problema, bisogna trarne almeno qualche guadagno, prima si sacrificavano i polli e gli agnellini sull’altare di dio (le persone che credevano), oggi si vendono i polli di tutt’altra natura.

Ma ve lo immaginate il vaticano svendere il patrimonio di culto per mancaza di fedeli e per pagare i risarcimenti alle vittime della pedofilia? Penso che ai politici faranno sconti significativi pur di avere ancora qualche finanziamento dallo stato, ed allora gli errori delle valutazioni delle fluttuazioni di mercato saranno considerate una realistica economia da disperati.

Mario 47

“ricovero per preti anziani”

Fra non molto, uno per chiesa!

mario

POPPER

Eremiti a vita ma non riciclabili, al massimo facciamogli fare i custodi.

Ozymandias

Fa un po tristezza….ma solo poca.
Ricordiamoci di come la chiesa in primis non ha esitato a mandare in malora o fare suoi tesori ed architetture di confessioni / religioni precedenti.
Il tempo passa e se la gente non ha più bisogno della religione (o per lo meno di questo tipo)…il mondo va avanti.
LUNGHI GIORNI

Flavio

Perche’ tristezza? E’ bello vedere le chiese ridestinate ad altro uso: conservano un’architettura bizzarra.

Giovanna

In Scozia, un paio d’anni fa, ho visto diverse chiese trasformate in musei, teatri e centri culturali, ma anche in pub, ristoranti e discoteche. Manco a dirlo erano tutte pienissime di visitatori e avventori.

nullità

molte chiese (soprattutto quelle più vecchie o antiche) sono davvero belle.
possono tranquillamente essere rivalutate destinandole ad altri usi.

bismarck

Cavoli, più che una chiesa sconsacrata mi sembra una cattedrale sconsacrata, ho visto l’esterno tramite google maps.

Sai

“a Sheffield dove la chiesa è ora utilizzata da quattro diverse confessioni religiose”
Beh questa è bella XD

Giovanna

Probabilmente gli “avventori” di ciascuna confessione sono talmente pochi che per ovvi motivi economici hanno preferito la formula della “multiproprietà”. Forse in Italia questo non potrebbe succedere nemmeno nell’ambito della stessa confessione cattolica, considerato il campanilismo che vige e soprattutto l’attaccamento dei fedeli ai propri santi e madonne. Piuttosto si accorpano più parrocchie con un unico prete che salta da una chiesa all’altra, ma guai proporre di chiudere una chiesa o abolire una parrocchia.

Stefano Grassino

Facciamo così: chiudiamo in una chiesa tutte le varie confessioni esistenti alla stessa ora, serriamo le porte e li facciamo uscire dopo che si sono accordati su santi e preghiere. Sai che risate………

danielen

Bene… speriamo solo che fra le altre opzioni ci sia anche la demolizione con impianto di giardini pubblici…. vista la grandezza di certe chiese sdraiandole tutte città come Roma ritornerebbero verdi e respirabili!

Forza e coraggio!

laverdure

Non vedo niente di strano:a Ferrara,anni fa,in zona centro vidi una chiesa traformata in
un piccolo cinema porno.

lacrime e sangue

L’ateismo non autorizza a sputare sul valore storico del passato.

L’ateismo non autorizza a trasformare ogni oggetto, edificio, persona in una contabilizzazione monetaria.

Una chiesa del Trecento? Una chiesa gotica autentica?
Ma stiamo scherzando? Va musealizzata non trasformata in un negozio!

Vi ricordo che hanno venduto anche chiese con tombe di famiglia, trasformandole in serie di mono e bi locali, distruggendo le opere d’arte, tagliandole a metà, buttando gli ossi dei morti nei materiali inerti da discarica.

E’ questo il valore umano che vogliamo sostituire alla religione, alla fede?

Ugo Foscolo era ateo e nei “Sepolcri” descrisse magnificamente il valore di esemplum dei morti, dei cimiteri e delle opere d’arte del passato.

Vogliamo davvero una società dove tutto viene monetizzato, il bello come il brutto, l’utile come l’inutile?

Non c’è niente di più inutile di un tramonto, eppure da sempre è stato percepito come “bello”.

Queste chiese – soprattutto le antiche – sono prima di tutto opere d’arte. E spesso, le più piccole, coi recinti di legno e le siepi di bosso, le pietre muschiose e le finestre ogivali, sono perfino “belle”.
L’arte come il tramonto è inutile e bella.

Allora distruggiamo l’arte e mercifichiamola, magari vendendo anche l’aria e l’acqua.

Vendiamo tutto, mercifichiamo tutto: un giorno saremo vecchi e inutili anche noi. Ci butterano o ricicleranno come queste chiese?

FSMosconi

Condivido il pensiero, difatti secondo me San Pietro, quando, semmai verrà, la sua fine, gli farei subire la stessa sorte di Haghia Sòphya ad Istambul…

Sandra

Vero, pero’ il tramonto è gratis! Mantenere un museo, e di questi tempi in cui gli inglesi stanno tirando la cinghia (adesso si sta parlando di portare l’età pensionabile a 70 anni), è un onere per fasce di popolazione già spremute che rasenta il superlusso.
Sono assolutamente d’accordo nel mantenere una struttura di valore storico e con un certo decoro estetico, per evitare di arrivare all’effetto centro commerciale come nella foto, ma convertire una chiesa in ufficio postale mi sembra un’operazione non priva di common sense: se le chiese non sono piu’ utilizzate per pregare, e la comunità non puo’ permettersi lussi, mi sembra giusto che le si utilizzi a favore la comunità.
Come per il negozio del villaggio, che la comunità di Yarpole ha piazzato nella chiesa, la cui navata nel medioevo era usata come mercato e luogo di incontro. E a me sembra piu’ bello per la gente normale trovarsi a comprare il pane in un luogo bello e vero e umano, piuttosto che mettersi in auto per andare in qualche catena commerciale anonima. Se la chiesa è bella, a maggior ragione va usata!
http://www.rural-shops-alliance.co.uk/yarpole.htm

lacrime e sangue

Le tasse le spremono ai poveri e al ceto medio in fase di impoverimento.

I ricchi e i ricchissimi e gli ultra-mega-fanta-ricchi stanno facendo palate di soldi alla faccia nostra.

Che i politici spremano il 70-80% dei miliardi dei riccastri e i soldi per musealizzare le chiesette gotiche e rinascimentali basterebbe e avanzerebbero per una decina di missioni nello spazio fino a Marte.

Leggi Naomi Klein, Shock economy.

E, aggiungo, la povertà non è una scusa per impoverire il nostro paesaggio artistico e culturale.
Solo proteggendo la bellezza anche nella povertà si dimostra di avere dei valori non monetabilizzabili.
Insomma, non tutto è ion vendita.

Sandra

Purtroppo si’, lacrime e sangue, tutto è in vendita. Il fatto che i ricchi e i ricchissimi stiano diventando sempre piu’ tali non cambierà, e certo basterebbe spremere un po’ piu’ i riccastri, ma non lo faranno mai: londra è off-shore, e basta andrare nella londra piu’ esclusiva e guardare una qualsiasi agenzia immobiliare. Questo è cosi’ da anni, ed è sotto gli occhi tutti quanti: del resto il fatto che londra sia un angolo finanziario per privilegiati fa andare anche altri settori a traino. Allo stesso modo basta spostarsi di poco verso la periferia, per trovare una situazione sociale molto bassa. Ma la società inglese è cosi’. Io ci ho abitato, e conosco poco il sistema sanitario perché ci ho partorito: le visite prenatali sono dal medico di famiglia, a parte un’ecografia a metà e un incontro con l’ostretrica in ospedale, tutto si svolge dal tuo GP, che controlla la crescita con il metro da sarta appoggiato alla pancia. Non ricordo piu’ quale esame non mi è stato fatto, forse quello per controllare gli anticorpi della rosolia, perchè il costo sociale di bambini nati ciechi è inferiore al costo che avrebbe il test per tutte. Usano tantissimo il forcipe, come è successo nel mio caso, per problemi di costo. Il giorno dopo il parto sei a casa. Abbiamo lasciato Londra prima di entrare nel sistema scolastico, ma da quello che sentivo il sistema dipendeva dalla zona, e con una forte selezione sociale, già dalla preschool.
Certo che la povertà non è una scusa, ma secondo te, spremuto per spremuto, cosa pensi sia la priorità per il ceto medio inglese e ancora piu’ il ceto medio?

Flavio

Tramonti, aria, acqua NON sono manufatti umani come gli edifici. Se una chiesa in disuso diventa una biblioteca o una sala comunale, non c’e’ nessuna commercializzazione. E poi la maggior parte delle chiese ha un valore artistico pressoche’ nullo: e’ un discorso che fa chi non e’ stato costretto a frequentare chiesacce di provincia. Non e’ che ogni cosa acquista valore solo perche’ e’ antica.

Flavio

E infine la ridestinazione serve proprio a conservarle integre, altrimenti verrebbero demolite per vendere i terreni!

lacrime e sangue

Biblioteca o sala comunale non significa negozio o centro commerciale o condominio.

E le chiese di provincia sono talvolta, ma non sempre, brutte in Italia. In Inghilterra la maggior parte è bellissima: vennero infatti costruite con “amore”, soprattutto tra Duecento e Cinquecento.

Ma un libro di storia, mai?

Prendi un bel volume di chiese rurali inglesi e cambierai idea.

Flavio

Infatti ripeto che non le stanno demolendo! Non vedo proprio il problema: all’estero sono pragmatici e trasformano un problema in un vantaggio.

The best emmia

Non le stanno demolendo, ma se ci fanno un condominio certo le stravolgono. E comunque se c’è bisogno di un cosa sono i posti da dedicare alla cultura, mentre di case ce ne sono alcuni milioni di troppo, senza che chi non ce l’ha possa vivere sotto un tetto, tra l’altro.

Il pragmatismo è anche questo, e comunque non impone di danneggiare beni artistici

Ma propongo una cosa: che l’uaar stenda e chieda di firmare una legge d’iniziativa popolare che chieda la riclassificazione e riconversione o demolizione e riuso dei terreni o di:

-templi greci e romani, perché comunque erano luoghi di culto [propongo un magnifico uartiere residenziale nella Valle dei Templi, roba per ricchi che porti un sacco di soldi. Magari lasciando i palazzoni già fatti, almeno per il momento];

-castelli e fortezze, perché luoghi in cui si sono decise e/o compiute indicibili efferatezze e sottomissioni di popoli, e dunque simbolo di una bestialità umana di cui non abbiamo certo bisogno. Per le stesse ragioni, demolire anche

-il Colosseo, da demolire in diretta tv, e

-le ville in campagna e i palazzi in città costruiti da potenti famiglie, a cominciare dalle ville del Palladio.

Vi sfido a farlo.

A parte le provocazioni. Il monumento, in quanto commissionato da famiglie o persone ricche e potenti, raramente è isolato da una gestione autoritaria e sanguinaria del potere. Ma essendo poi, all’atto pratico, opera del genio e del sudore (e spesso sangue) umano appartiene a triplo filo alla comunità, appunto, per il genio espressovi, per il sudore versatovi, e anche in quanto testimonianza storica. E quindi merita di essere rispettato e valorizzato dal punto di vista STORICO-CULTURALE.

Tornando, e concludo, all’ipotesi di ricavarne appartamenti, ci sono molti palazzi di proprietà ecclesiastica e/o di ex enti previdenziali. Si usassero quelli, come a Parigi, in cui in comune ha un diritto di prelazione che esercita su interi palazzi che trasforma in case popolari, evitando la dispersione di abitanti e l’intasamento delle strade, e magari si iniziasse a non rilasciare più licenze per nuovi edifici.

Sandra

Per un’altra delle chiese nominate nelle ultimissime, quella di Shipbourne dove si tiene il mercato settimanale, si tratta in fondo di un ritorno alle origini. Sul sito c’è infatti scritto che fu Edoardo I a concedere che vi si tenesse il mercato settimanale nel 1285, cosa che la chiesa si è rimessa ad offrire nel 2003. Forse ai tempi era anche l’unico spazio coperto e riparato dal freddo, ma comunque l’indicazione che storicamente la chiesa era un luogo pubblico e che serviva a tutti, non solo per pregare.

http://www.kentfarmersmarkets.org.uk/markets.asp?KFMAMarketsRS_Action=Filter(%22MarketID='1'%22)&KFMAMarketsRS_Position=PAR

Gli inglesi sono piu’ pragmatici, forse anche meno “fini” di noi. Noi non avremmo mai una serie comica che ruota intorno a un prete, come loro l’hanno avuta su un pastore femmina e sovrappeso, che tra le altre cose riempie la chiesa di animali per la benedizione (compreso il cane di nome Satana…)
http://www.youtube.com/watch?v=n10Pi_TyHaU

The best emmia

Non so. Usi commerciali in luoghi d’arte mi fanno sempre un po’ di tristezza.
Quando vedo alberghi nei castelli e nelle abbazie mi si blocca la digestione.
Quanto agli uffici postali va bene se sono in chiesette più anonime. Non se dentro c’è qualche opera d’arte che necessita di un certo silenzio o comunque un po’ di calma per essere osservata e studiata.

E’ vero, economicamente non è redditizio, ma la cultura acquisita è un guadagno netto.

Dariok

nella maggior parte delle chiese moderne ci potrebbero veramente come detto piu’ su, costruire brugole, in quelle antiche e belle sarebbe piu’ bello farci luoghi di aggregazione culturale (non so se tutta la gente che va a comperare il pane potrebbe apprezzare l’arte), musei, sale da concerto, da conferenza etc.
Luoghi costruiti col sangue della gente non vanno disprezati ma vanno restituiti alla comunita’

The best emmia

Un bello spettacolo itinerante fra le cappelle di San Pietro non ci starebbe male.

Ma anche delle sale di lettura non sarebbero male, magari con l’opportuna illuminazione ai tavoli.

Quanto ai “luoghi costruiti col sangue” credo che quella fu la ragione per cui l’EUR e/o il Foro Italico non fu/rono demolito/i, cioè perché gli stessi partigiani si opposero e vollero per il popolo ciò che il popolo aveva costruito. Ora non lo saprei dire con esattezza, perché lo vidi in un documentario anni fa, ma ricordo che mi colpì molto la cosa.

corradoventu

Se non vengono riutilizzate vanno in rovina; forse i credenti preferiscono la seconda opzione, ma per molte chiese non bruttissime io ateo preferisco la prima, e poi in Italia ci sarebbe tanto bisogno di biblioteche, magari poi la gente comincia a leggere …

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