In considerazione della loro importanza, a partire dalla 14.30 il sito internet della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo trasmetterà le udienze sul caso Lautsi vs. Italy. Si ricorda che il ricorso alla Grande Camera è stato presentato dal governo italiano contro la sentenza del novembre scorso con cui la Corte ha stabilito che la presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche costituisce una violazione della Convenzione Europea sui Diritti dell’Uomo, dando così ragione all’istanza presentata da una socia UAAR.
Grande Camera: le udienze su internet
44 commenti
Commenti chiusi.
Speriamo che vada come deva andare e che giudichino anticostituzionale il crocifisso in classe….
almeno una garanzia di trasparenza con la trasmissione on line
Altro che i mondiali: la gran finale tra laicità e confessionalismo!
😆 hai ragione
le vuvuzela?
@ sabre03
almeno chi cel’ha la usa per qualcosa adesso 😀
Nel pomeriggio di oggi sarà molto seguito il sito della CEDU e di certo questo sito UAAR e gli amministratori del sito UAAR si preparino ad accolgiere migliaia di commenti, ne avranno ben donde.
La notte prima delgi esami? Sereni ma visibilmente un poco tesi.
La materia degli esami sarà: i crocifissi nelle aule sono davvero educativi?
Per gli amici uarrini è lasciato libero accesso alle tracce in Internet dal sito
http://www.echr.coe.int/echr/Homepage_EN
é raccomandabile non copiare dai soci vicini di banco, l’uso dei cellullari è consentito per video conferenze.
Consegnare i temi entro e non oltre il 1 luglio.
Scherzo.
Aggiungo: Se si è studiato la storia della sentenza, prima del grande evento, dopo la colazione con capuccino e croissant, ripassare brevemente i testi del ricorso del governo italiano, posizionare il simbolo UAAR sul proprio indumento e sedersi ai propri banchi. Vi sarà chiesto dagli esaminatrori se avete qualche parente tra i gudici della Grande Chambre, in tal caso non potrete usare il cellulare, ma solo Iternet e controllo parenti. Bella questa!
Un antico detto recita “sperare nel meglio ma prepararsi al peggio”.
Visto che di mezzo c’è la piovra della ccar, è meglio se seguiamo l’antica saggezza.
Saluti
La Grande Chambre, per una questione di corretta estetica in casi come questi, non favorisce facili ottimismi da parte di nessuno, è giustissimo, ma se noi siamo sereni meno lo sono i tradizionali crocifissori dell’Italia; essi hanno moltissimo da parderci da una eventuale sentenza negativa per loro e di certo li troveremo incazzati in tal caso e torneremo a sentire la Russa sbraitare in TV accompagnato dalla compagnia delirante di don Pieracci o di Sgarbi, della Santanaché e di altri bestiarii della tv clerico-fascista.
mi date il link che mi portera direttamente alla diretta domani alle 14 e 30?
Auspico, se non un colpo di grazia alla CCAR in profonda crisi, almeno una bella botta simbolica e di principio.
W lo stato LAICO.
Auguroni a Massimo e Soile… 😉
Ragazzi una domanda, ma oggi ci sarà la sentenza o solo l’udienza? E nell’ultimo caso quando è prevista la sentenza?
Oggi si terrà l’udienza in cui gli avvocati discuteranno; si verrà a sapere chi sono i 17 giudici che emetteranno la sentenza.
La sentenza dovrebbe seguire in circa sei mesi; no
Oggi si terrà l’udienza in cui gli avvocati diranno le loro ragioni e così si verrà a sapere chi sono i 17 giudici che emetteranno la sentenza.
La sentenza dovrebbe seguire in circa sei mesi; non può imporre allo stato italiano una legge contro l’esposizione dei crocifissi nelle aule delle scuole pubbliche, ma impone ai giudici italiani di ordinare che siano tolti quei crocifissi ogni volta che qualcuno ne fa richiesta.
Ci attrezzeremo per farlo alla grande.
Chi registra l’udienza, nelle varie lingue?
Comunque già da oggi si potrà intuire come fra sei mesi la sentenza verrà emessa, in un certo senso, certo senza forzare le conclusioni, è ovvio.
Ma il 30 giugno è comunque una data importantissima per noi tutti, poi se si faranno le richieste in Italia a cura dell’UAAR e di altre associazioni laiche, i giudici non potranno esimersi dal far torgliere ste maledetti crocifissi.
rileggendo la sentenza del 3 novembe, si evince una linearità di ragionamento esemplare da parte dei giudici: lo Stato deve essere neutrale e in questo la democratica e il pluralismo che stanno alla base della Convenzione stessa.
Sono curioso di sapere cosa ci si può inventare per ribaltare una simile sentenza.
far leva su tradizione, identità, su passate sentenze nazionali che hanno dato ragione a coloro che ritengono che la presenza del crocifisso nelle scuole non violi il principio di laicità e neutralità dello Stato nei confronti di qualsiasi religione… etc etc .
Ritengo che sia già una parziale vittoria avere sollevato il caso ed avere avuto una prima sentenza favorevole. Forse si potrebbe rilanciare denunciando l’iniqua distribuzione dell’otto per mille e i favori fiscali di cui gode il vaticano in Italia, sempre che sia possibile intentare una causa su queste questioni a livello europeo.
Scusate, ma ho appena letto che l’udienza si è già tenuta questa mattina alle 9.15 e che a partire dalle 14,30 ci sarà la ritrasmissione. La sentenza verrà pronunciata piu’ tardi. Sempre che abbia capito bene.
http://cmiskp.echr.coe.int/tkp197/view.asp?item=1&portal=hbkm&action=html&highlight=30814/06&sessionid=56139154&skin=hudoc-pr-en
Io so che per la sentenza si devono aspettare dei mesi.
Nel link che ho messo sopra c’è la lista della commissione:
Jean-Paul Costa (France), président,
Christos Rozakis (Grèce),
Nicolas Bratza (Royaume-Uni),
Peer Lorenzen (Danemark),
Josep Casadevall (Andorre),
Giovanni Bonello (Malte),
Boštjan M. Zupančič (Slovénie),
Nina Vajić (Croatie),
Rait Maruste (Estonie),
Anatoly Kovler (Russie),
Sverre Erik Jebens (Norvège),
Päivi Hirvelä (Finlande),
Giorgio Malinverni (Suisse),
George Nicolaou (Chypre),
Ann Power (Irlande),
Zdravka Kalaydjieva (Bulgarie),
Guido Raimondi (Italie), juges,
Mihai Poalelungi (Moldova),
David Thór Björgvinsson (Islande),
Kristina Pardalos (Saint-Marin), juges suppléants,
Erik Fribergh, cancelliere.
A rainews24 ho appena sentito Borghezio dire che togliere il crocifisso sarebbe grottesco perchè la croce è un simbolo di PACE e FRATELLAZA…detto da chi pulisce i treni dove avevano viaggiato alcune nigeriane e che vuole scendere con il fucile…
Tipico della pace e della fratellanza imporsi con la forza…
Ho visto un servizio sulla questione del crocefisso nel Tg2-ore13. Piuttosto vergognoso e unilaterale : l’unico parere ascoltato è stato quello di Borghezio, presente sul posto …..
La giornalista ha sottolineato che 12 stati hanno appoggiato il riscorso italiano, ma non ha specificato di quali stati si trattasse né che i paesi facenti parte del consiglio d’europa sono una cinquantina…
E dire che la giornalista è la Sattanino, non certo una alle prime armi ma una con anni e anni di esperienza. Purtroppo il clima all’interno della Rai deve essere tale che anche una come lei si deve adattare al peggio se vuole fare carriera o almeno sopravvivere…
Ho appena letto che “…diversi parlamentari europei, per la prima volta in assoluto, interverranno come terze parti a sostegno, in questo caso, della tesi del governo italiano”. Per la cronaca: i parlamentari appartengono a diversi partiti, PD incluso.
Ps Guerra, il giudice che ha rinunciato, è un giudice “progressista, già vicepresidente del Tribunale Costituzionale e Segretario di Stato nel primo governo Zapatero”. Si mette male…
E’ entrata la Corte!
La webcam però mi funziona solo con Explorer 🙁
Non riesco a vedere nulla…..per favore, appena proclamano il giudizio fateci sapere l’esito!!!!
Grazie
AUDIENCE DE GRANDE CHAMBRE
LAUTSI c. ITALIE
La Cour européenne des droits de l’homme tient ce mercredi 30 juin 2010 à 9 h 15 une audience de Grande Chambre dans l’affaire Lautsi c. Italie (requête no 30814/06). Une retransmission de l’audience sera disponible à partir de 14 h 30 sur le site Internet de la Cour (http://www.echr.coe.int).
La requérante, Mme Soile Lautsi, est une ressortissante italienne, résidant à Abano Terme (Italie). Ses enfants, âgés respectivement de onze et treize ans, fréquentèrent en 2001-2002 l’école publique « Istituto comprensivo statale Vittorino da Feltre », à Abano Terme. Toutes les salles de classe avaient un crucifix au mur, et notamment celles où les enfants de Mme Lautsi suivaient leurs cours, ce qu’elle estimait contraire au principe de laïcité selon lequel elle souhaitait éduquer ses enfants. Au cours d’une réunion du conseil d’école, le mari de la requérante souleva la question de l’exposition de symboles religieux dans les salles de classes ainsi que celle de leur retrait. En mai 2002, le conseil d’école décida de laisser les crucifix dans les salles de classe. Une directive recommandant de procéder ainsi fut ultérieurement adressée à tous les directeurs d’écoles par le Ministère de l’Instruction publique.
Le 23 juillet 2002, la requérante se plaignit de la décision du conseil d’école devant le tribunal administratif de la région de Vénétie, au motif notamment qu’elle portait atteinte aux principes constitutionnels de laïcité et d’impartialité de l’administration publique. En 2005, le tribunal administratif rejeta le recours de la requérante, jugeant notamment que le crucifix était à la fois le symbole de l’histoire et de la culture italiennes, et par conséquent de l’identité italienne, et le symbole des principes d’égalité, de liberté et de tolérance ainsi que de la laïcité de l’État. Par un arrêt du 13 février 2006, le Conseil d’État rejeta le pourvoi de la requérante.
Le 3 novembre 2009 la Cour européenne des droits de l’homme a conclu à la violation de l’article 2 du protocole no 1 (droit à l’instruction) examiné conjointement avec l’article 9 (liberté de pensée, de conscience et de religion). Le collège de cinq juges de la Grande Chambre, qui s’est réuni les 1er et 2 mars 2010, a accepté la demande de renvoi présentée par le Gouvernement italien, le 28 janvier 2010.
Conformément à l’article 36 de la Convention, le Président de la Cour a autorisé les tiers intervenants suivants à présenter des observations écrites:
· Les gouvernements de l’Arménie, de la Bulgarie, de Chypre, de la Grèce, de la Lituanie, de Malte, de Monaco, de la Roumanie, de la Fédération de Russie et de Saint-Marin ;
· Collectivement, 33 membres du Parlement Européen
· Greek Helsinki Monitor
· Associazone nazionale del libero Pensiero
· European Centre for Law and Justice
· Eurojuris
· Collectivement : International Commission of Jurists, Interights et Human Rights Watch
· Collectivement : Zentralkomitee des deutschen Katholiken, Semaines sociales de France et Associazioni cristiane lavoratori italiani
L’affaire sera examinée par la Grande Chambre, qui siégera dans la composition suivante :
Jean-Paul Costa (France), président,
Christos Rozakis (Grèce),
Nicolas Bratza (Royaume-Uni),
Peer Lorenzen (Danemark),
Josep Casadevall (Andorre),
Giovanni Bonello (Malte),
Boštjan M. Zupančič (Slovénie),
Nina Vajić (Croatie),
Rait Maruste (Estonie),
Anatoly Kovler (Russie),
Sverre Erik Jebens (Norvège),
Päivi Hirvelä (Finlande),
Giorgio Malinverni (Suisse),
George Nicolaou (Chypre),
Ann Power (Irlande),
Zdravka Kalaydjieva (Bulgarie),
Guido Raimondi (Italie), juges,
Mihai Poalelungi (Moldova),
David Thór Björgvinsson (Islande),
Kristina Pardalos (Saint-Marin), juges suppléants,
ainsi que Erik Fribergh, greffier.
Représentants des parties
Gouvernement : Nicola Lettieri, co-agent; Giuseppe Albenzio et Umberto De Augustinis, conseillers;
Requérante : Nicolò Paoletti, conseil, Natalia Paoletti et Claudia Sartori, conseillères.
Tiers intervenants
Parmi les tiers intervenants, huit des dix gouvernements ont été autorisés à intervenir durant l’audience. Ils seront représentés par :
Joseph Weiler, conseil, Stepan Kartashyan, Andrey Tehov, Euripides Evriviades, Vasileia Pelekou, Darius Simaitis Joseph Licari, Georgy Matyushkin et Guido Bellatti Ceccoli, conseillers.
À l’issue de l’audience, la Cour se retirera pour délibérer mais elle ne se prononcera qu’à un stade ultérieur.
L’udienza e’ stata registrata stamattina, si puo’ rivedere tranquillamente (pero’ da Windows Explorer).
Sto ascoltanto l’intervento dell’avv. Paoletti per Lautsi e mi sembra semplicemente chiaro e logico.
Iniziano i discorsi dei contro: non parlano del merito del contendere, ma dicono che e’ una causa politica e che la famiglia di Abano non ha subito danni! Sono proprio senza vergogna.
Mi fermo qua.
…vai, Jack, rimuovi il commento…cinque minuti di rabbia…!
Il webcast non è in diretta… E il giudizio arriverà probabilmente fra molti mesi…
Udienza visibile senza IE tramite VLC:
Media -> Apri flusso di rete…
http://clients.dbee.com/coe/20100630-1/en/wm/vod.asx
Idem come sopra ma in lingua originale:
http://clients.dbee.com/coe/20100630-1/lang/wm/vod.asx
Grazie mille 😉
Ma l’avete sentito Lettieri che parla in inglese? Mammamiamammamiammamia
Vuoi dire francese… si’ e’ terribile. Ci sono gli interpreti apposta…
vedo che non sono l’unico ad essersi scpisciato sotto. Era meglio per tutti se parlava in italiano.
La pronuncia di Lettieri sia in francese sia in inglese è semplicemente vergognosa. Possibile che l’Italia non potesse scegliere un rappresentante più dignitoso ? So che non c’entra con il merito del ricorso, ma la pochezza del nostro governo si vede anche da questo.
Speriamo che la Corte ne tenga conto.
magari la strategia è di puntare sulla tenerezza
Per quanto lettieri faccia ridere i polli, trovo l’altro ancora più incomprensibile.
Infatti tempo fa segnalavo come il ricorso in francese fosse scritto in modo vergognoso…..una maccheronica traduzione dall’italiano. Inconcepibile se si tiene conto del nutrito gruppo madrelingua che c’è a Roma.
Perchè mai si è fatto questo? fa parte di una strategia o i nostri rappresentanti pur di fare la cresta sulla spesa venderebbero anche la loro madre?
Non ho visto croci in sala……. chissà poi perchè!? Insomma c’è già una incongruenza rispetto a ciò di cui si discute ossia se è lecito o meno che il crocifisso debba essere rimosso a richiesta…. può una Corte che non ritiene essenziale “quel segno” decidere che venga imposto ad un cittadino firmatario di quegli accordi che essa difende?