Qualche settimana fa il deputato Ivano Miglioli (PD) ha presentato una proposta di legge concernente Disposizioni in materia di donazione del corpo post mortem a fini di studio e di ricerca scientifica. Nella relazione introduttiva Miglioli evidenzia che “l’unico modo per fare pratica di dissezione per gli studenti di medicina italiani – almeno per quanti possono permetterselo – è recarsi in Francia, in Spagna, in Belgio e in altri Paesi europei, dove è possibile frequentare corsi pratici su preparati anatomici: attualmente, in particolare, il 50 per cento dei partecipanti ai corsi francesi è italiano”. Scopo della legge, scrive il deputato, “è l’estensione di quel diritto a fare «dono di sé» che è già stato sancito dalla legge n. 91 del 1999 sulla donazione degli organi e dei tessuti a fini di trapianto”. Al momento la materia è normata dal DPR 285/1990, che contiene un passaggio disciplinante il Rilascio di cadaveri a scopo di studio.
Donare il proprio corpo alla scienza?
45 commenti
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La laicità è progresso, è per questo che la Chiesa la teme tanto.
Forse non c’e solo la chiesa.
Idiozia e ipocrisia sono valori universali.
Tempo fa qualche giornalista,non avendo di meglio su cui piantar grane,attacco la pratica
delle industrie automobilistiche di usare cadaveri per le prove di “crash” dei prototipi.
Tocco il vertice della piu’stratosferica ipocrisia con questa frase”..usano perfino cadaveri
di bambini!”
Perche ovviamente i cadaveri dei bambini soffrono di piu’,vero?
Ma la cosa piu’ paradossale e’ che ricordo che diversi anni prima un noto settimanale
aveva pubblicato un servizio sullo stesso tema senza alcun tono polemico,con tanto
di servizio fotografico piuttosto macabro.
Dal canto mio approvo completamente un saggio proverbio cinese:
“Meglio lasciare che il tuo chirurgo faccia pratica tagliuzzando un cane (o un cadavere)
che farti tagliuzzare tu come un cane dal tuo medico!”( o magari diventare un cadavere).
Io preferirei lasciare stare i cani, comunque… bè certo poi, poveri i cani che capitano tra le mani dei cinesi!
@Maclaus
“poveri i cani che capitano tra le mani dei cinesi!”
Infatti i maiali,i vitelli,i polli,i tacchini,gli agnelli,icavalli,che trovi nelle NOSTRE macellerie,
nonche’ i branzini,le orate,i polipi,i gamberetti,le aragoste,gli astici ospiti delle
NOSTRE pescherie sono certamente morti contenti !
Incredibile, riuscite a tirare in ballo la Chiesa anche quando non serve e la notizia non la riguarda.
In realtà (come, purtroppo, accade sempre, in Italia), la chiesa cattolica (specifichiamo pure quale, in tempi di globalizzazione e di “mercato aperto” nell’immaginario favolistico) c’entra sempre. Prali così perché, forse (e dico “forse”) non sapevi che il giorno del giudizio dovremo presentarci tutti davanti all’Altissimo in giacca e cravatta e con tutte le nostre frattaglie al loro posto. I preti tengono molto più al fatto che, per rispetto al Signore (a cui, immagino, bisogna dare del lei come all’ammistratore condominiale) i polmoni siano dove devono stare, la cintura sia allacciata come deve essere, la camicia sia abbottonata come si conviene PRIMA e DOPO [!] il trapasso piuttosto che non al fatto che, grazie ai nostri ex-organi (dai quali non traiamo più alcun vantaggio in quanto morti), il così detto “NOSTRO PROSSIMO” moribondo possa restare in vita GRAZIE A NOI. Detto questo, come nei giochi di enigmistica, spiegami per cortesia le sette principali differenze che separano un cattolico-tipo da un testimone-di-geova-tipo con i suoi tabù da trasfusione… Che gli déi (o, magari, quel che resta dei vostri reverendi neuroni) vi assitano!
Non so di quale religione tu stia parlando, ma di sicuro non di quella cattolica.
Caro Pinco Pallino,
sbagli quando dici che la chiesa non c’entra. La chiesa si oppone fortemente, da sempre, a qualsiasi utilizzo dei cadaveri, incluso lo scopo di studio.
Non sono molti anni che ai cattolici è permesso farsi cremare, visto che la “risurrezione del corpo” veniva interpretata come dovere di mantenere la salma il più integra possibile. Come se un dio onnipotente non potesse, se vuole, ricreare un corpo umano pescando nell’universo i singoli atomi che lo composero….
In Italia più che altrove le leggi sono influenzate dal Vaticano, e dove ci sono “buchi legislativi” è l’opinione del vaticano che prevale. (esempio: la legge non vieta affatto la sterilizzazione femminile tramite interruzione delle tube, ma nemmeno la consente esplicitamente. In pratica, se non hai almeno 40 anni o due figli -cioè quando i buoi sono scappati ed è ormai inutile chiudere la stalla- non troverai mai un medico che accetti di praticartela, proprio perchè la chiesa ha fatto in modo che la legge non “permettesse esplicitamente” un tale intervento, visto che vede le donne circa come uteri con le gambe…)
Altrove fortunatamente non è così e di quello che vuole o non vuole una cricca di ricchi visionari frega poco a tutti.
“Anche se la cremazione non era esplicitamente un tabù fra i cristiani, era guardata con sospetto dalle autorità religiose e, a volte, apertamente osteggiata a causa della sua origine pagana greco-romana e per la preoccupazione che potesse interferire con la resurrezione del corpo e la sua riunione con l’anima”
“Coi ‘Codex Iuris Canonici’ del 1917, la cremazione viene vietata in quanto espressione antireligiosa, atto di negazione dell’immortalità dell’anima e della resurrezione di corpi. ”
“Nel 1963 anche la Chiesa cattolica romana, a seguito del Concilio Vaticano II con papa Paolo VI ha abolito il divieto per i propri fedeli di farsi cremare. Nell’aprile 2002 il cardinale Jorge Medina Estévez, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ha annunciato la preparazione di una apposita liturgia. Tuttavia, il Codice di Diritto Canonico sostiene ancora nel canone 1176, che «la Chiesa raccomanda vivamente che si conservi la pia consuetudine di seppellire i corpi dei defunti; tuttavia non proibisce la cremazione, a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla dottrina cristiana»”
Quindi molto favorevole non è…
La Chiesa permettava la dissezione dei cadaveri (previa autorizzazione) ed ha favorito gli studi anatomici.
La cremazione è un altro discorso, il divieto riguarda
1) la fede nella resurrezione dei corpi, il seppellimento del corpo rende l’idea dell’attesa rispetto allo spargimento della cenere (che anzi suggerisce la fine di tutto, cosa non vera)
2) il fatto che i massoni hanno largamente propugnato la cremazione in odio alla fede cattolica proprio per inculcare/favorire una mentalità atea minando la fede dei semplici
Balle, la chiesa si è opposta finchè ha potuto. Mai sentito parlare di Andrea Vesalio?
Quel commento sulla massoneria, del resto, ti palesa come appartenente alla categoria dei teorici del complotto (fate attenzione alla terribile cospirazione dagli ateacci cattivi e comunisti! Tutta la storia che conoscete è una menzogna inventata da loro per conquistare il mondo!)
In fine, voi dite sempre che c’è qualcosa dopo la morte, che ci deve essere qualcosa, ma non avete uno straccio di prova.
Caro Brachigobio, immagino tu abbia una vecchia versione del Manuale del Piccolo Ateo, ti consiglio di procurartene una versione aggiornata. Ormai la bufala che la Chiesa si sarebbe opposta agli studi anatomici non regge più.
http://it.wikipedia.org/wiki/Chirurgia,_anatomia_e_Chiesa_Cattolica_nel_medioevo
http://it.wikipedia.org/wiki/Gaspare_Tagliacozzi
http://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Vesalio
http://it.wikipedia.org/wiki/Adamo#False_credenze_legate_al_racconto_biblico
e se lo dice wikipedia non possiamo non crederci, vero?
Si tratta di voci ben documentate, forse dovresti leggerle attentamente.
DAL MANUALE DEL PERFETTO CATTOLICO:
“Wikipedia è una fonte inafiddabile quando dice qualcosa scomodo alla chiesa, wikipedia ha voci ben documentate quando dice qualcosa di comodo alla chiesa”
edizioni: santa maria sofferente piangente che cammina su chiodi incandescenti assunta in cielo dal buon redentore / autore: livio fanzaga
Livio fanzaga: Nato a Medicatica, a Rimini, presto completa gli studi in Teologia Scientifica e Ghiaccio bollente nell’ordine dei Padri Scolopi di Maria Ausiliatrice di Sant’Italico Ingerenzio. Si è occupato poi del plagio del catechismo dei giovani a Milano 2.
Battutine inutili. Come ho già detto le voci sono ben documentate. Se proprio non avete il coraggio di ammettere di aver sbagliato, almeno restate in silenzio.
Il punto non è l’opposizione della chiesa, ma piuttosto la vostra volontà di presentarla come promotrice della scienza, come se da voi derivasse qualsiasi cosa di buono nel mondo e tutti i vostri oppositori fossero “i cattivi”. Se anche la storia dei guai di Vesalio con l’inquisizione non fosse vera, non per questo la vostra istituzione sarebbe meno colpevole. Nessuno pretende di criticarvi per quello che i vostri simili hanno fatto in passato, ma almeno abbiate l’onestà di prenderne le distanze.
Anche con tutte queste revisioni, il massimo che si può dire è che la chiesa non ha ostacolato la scienza (in questo caso: spesso neanche questo è vero), da quì ad affermare che l’ha favorita c’è una grossa differenza (è come attribuirle il merito della scoperta delle leggi dell’ereditarietà in quanto Mendel era monaco).
@florasol 5 luglio 09:51
In realtà la chiesa cattolica non si è mai opposta alla cremazione dei corpi… PURCHE’ FOSSERO VIVI! (ci sono delle sottogliezze nel modo di “ragionare” cattolico che, se non fossero da criminali psicopatici, sarebbero degne di ammirazione), tipo:
“poiché io sono a favore della vita, brucio vivo qualcuno che ha un’idea diversa da me [sulla vita o qualsiasi altra cosa]; tuttavia, chi viene bruciato vivo, può forse ricongiungersi al signore e vivere di vita eterna [col suo corpo NON bruciato?], tanto è vero che al condannato viene presentato sotto il viso il crocifisso finché non è ridotto in cenere. Se invece è appena morto qualcuno che io non ho condannato a morte sul rogo, non voglio che il suo cadavere venga bruciato, perché, quando risorgerà dai morti, non avrebbe più il suo corpo. Da ciò consegue quanto a tutti è evidente, ovvero: se proprio si deve bruciare qualcuno, sempre meglio bruciarlo da vivo, perché se lo bruci già morto… è peccato”.
Non fa una grinza, no? 🙁
se il mio corpo può servire alla scienza per formare le menti future sarei daccordissimo, quando sono morto che minchia me ne faccio del corpo o mi cremano o mi faccio mangiare dai vermi utilità zero
In una prospettiva materialista (e se, come me, non ammetti l’esistenza dell’anima sei materialista) noi non siamo altro che il nostro “corpo”. In effetti, la nostra cultura è talmente “drogata” dalla dicotomia anima-corpo da non disporre delle risorse linguistiche necessarie ad esprimere in modo sintetico il concetto, per cui anche dire «non siamo altro che il nostro “corpo”» non permette un’esatta comunicazione dell’idea!
io sarei ben disposta a donare il mio corpo alla scienza…il piu’ tardi possibile mi auguro…
Cavolo, non sapevo che per fare pratica di dissezione gli studenti italiani dovessero andare all’estero…. O___O
Io mi ero già iscritto all’Aido e alla cremazione ma trovo che sia giusto poter lasciare il proprio corpo alla ricerca scientifica e penso che lo farò.
Quindi se ho capito bene in Italia la professione dei “body snatchers” sarebbe ancora lucrosa?
Per chi non lo sapesse nell’800 fornivano cadaveri illegalmente ai medici,rubandoli dai
cimiteri o talvolta usando metodi piu’ sbrigativi.
Ispirarono un famoso film con Bela Lugosi.
Scherzi a parte qualcuno conosce la normativa italiana in materia?
Ai miei tempi la situazione nelle università statali non era diversa ma -e presumo anche oggi- c’erano corpi in abbondanza nelle università e negli ospedali cattolici, per la maggior parte di poveri indios delle missioni sudamericane
Io sto da tempo accarezzando l’idea di donare il mio corpo all’arte:
http://www.bodyworlds.com/en.html
Fa un po’ effetto a vedersi però…
Si dovrebbe poter donare il corpo anche per il partner, qualora lo desiderasse.
ognuno deve decidere di disporre della sua carcassa come gli pare. Io preferirei farmi cremare.
Penso da tempo di donare il mio corpo alla scienza che è cosa utile e se in più la chiesa si arrabbia lo farò ancor più volentieri unendo l’utile al dilettevole
Sì, ma in pratica che cosa questa disposizione rispetto alla precedente?
dipende: danno qualcosa ai parenti? e se per caso il corpo fosse donato alla ricerca e da quella ricerca si tirasse fuori qualche farmaco con un sacco di ricavi per le multinazionali del farmaco? voglio che il mio dato statistico mi venga remunerato adeguatamente così come la maggioranza dei manager viene pagata per fingere di saper fare qualcosa.
La tua obiezione è legittima, vorresti una specie di diritto d’autore, con tanto di testamento dal notaio con relative deleghe ai parenti, ma fino a quale generazione e che tipo di percentuale vorresti? sono curioso.
E’ una materia questa molto delicata, ma se siamo a rischio di non poter decidere per i nostri ultimi giorni di vita a causa della legge sul testamento biologico, come possiamo decidere di offrire i nostri corpi sull’altare della scienza?
In Italia, se fose per l’attuale governo e per la ccar, non saremmo mai padroni di decidere di vivere e di morire, figuriamoci di offrirci post mortem per degli studi scientifici.
Una proposta di legge interessante ed io ci starei anche a donare il mio corpo per esami approfonditi da parte degli istituti universitari di medicina legale. Invece della cremazione posso contribure meglio a questi scopi dando agli studenti italiani la possibilità di fare dei tirocini in Italia.
Replico qui, perché vedo che molti altri hanno finito per esser vittime del bias della nostra lingua.
In una prospettiva materialista (e se, come me, non ammetti l’esistenza dell’anima sei materialista) noi non siamo altro che il nostro “corpo”. In effetti, la nostra cultura è talmente “drogata” dalla dicotomia anima-corpo da non disporre delle risorse linguistiche necessarie ad esprimere in modo sintetico il concetto, per cui anche dire «non siamo altro che il nostro “corpo”» non permette un’esatta comunicazione dell’idea!
Perché, non è permesso donare il proprio corpo alla scienza? Oibò, lo scopro solo adesso. E dire che era proprio mia intenzione donare gli organi o lasciare tutto alla scienza.
Però quando si tratta di lasciare il corpo alla Chiesa non c’è problema, soprattutto se sei un criminale, anzi lì ti tengono pure una cripta tutta per te. [ogni riferimento a De Pedis è chiaramente voluto]
una volta espiantati gli organi ancora utili (che sono più di quelli che siamo abituati a considerare! pelle per gli ustionati, ossa per i fratturati…), ho lasciato scritto che il mio corpo può essere donato per studi scientifici oppure/indi cremato.
Se mi succedesse qualcosa, aver espresso qui pubblicamente questa mia volontà poterbbe essere utile al fine di farla rispettare…
FloraSol Accursio
Per quanto riguarda il sottoscritto, una bella brace con tutte le mie frattaglie.
Non ne sono sicuro, ma penso che camperò un po’ di più.
Vi posto una pagina di un sito, che fa riflettere.
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Espianto degli organi
Tratto da http://www.medicinaqualita.it
QUELLO CHE NON HANNO DETTO
Non ti hanno detto che l’espianto di organi quali cuore, fegato, polmoni, reni, ecc., si effettua solo e sempre da persona in coma, con respirazione aiutata, e non da cadavere freddo e rigido come tutti intendiamo.
La persona viene incisa dal bisturi mentre il suo cuore batte, il sangue circola, il corpo è roseo e tiepido, urina, può muovere gambe, braccia, tronco, ecc…
Le donne gravide portano avanti la gravidanza.
Non è vero che prima si interrompa la ventilazione e che poi, a cuore e respiro fermi, si inizi il prelievo, ma è proprio l’opposto. Gli organi vengono tolti da persona che ha perso la coscienza le cui reazioni alla sofferenza prodotta dall’espianto sono impedite da farmaci paralizzanti o da anestetici.
Si parla di “morte clinica” quando cuore e polmoni si arrestano per qualche minuto, ma è ancora possibile riattivare il sistema cardiocircolatorio prima che i tessuti degenerino (le cellule nervose muoiono già dopo due minuti).
Si parla di “morte biologica” quando in una prima fase cessano di funzionare cuore, polmoni e sistema nervoso, mentre dopo 24-48 ore muore ogni singola cellula (morte assoluta).
Ora mi rivolgo a coloro che volessero donare gli organi: è tra queste due fasi che si può procedere all’espianto.
Or. David W. Evans, FeIIow Commoner of Queens’ College Cambridge, cardiologo dimessosi dal Papworth Hospital per opposizione alla morte cerebrale, afferma: “Non c’è modo di accertare una vera morte cerebrale prima della cessazione della circolazione sanguigna.
C’è una grande differenza tra essere veramente morto ed essere dichiarato clinicamente in morte cerebrale”.
(Audizione Parlamento Italiano ‘92)
Ricercatori dell’Harvard University affermano già dal 1992, che non è possibile accertare la cessazione irreversibile di tutte le funzioni del cervello con i mezzi clinico-strumentali attuali. [Critical Care Medicine-voI. 20, n0 12, 1992, Harvard Medical School, Boston, Rethinking Brain Death (Ripensamento sulla morte cerebrale).
Il Presidente dell’Associazione internazionale di Bioetica, Peter Singer, al congresso di Cuba (1996), in merito alla riluttanza a donare organi, ha affermato: “La gente ha abbastanza buon senso da capire che i “morti cerebrali” non sono veramente morti…la morte cerebrale non è altro che una comoda finzione. Fu proposta e accettata perché rendeva possibile il procacciamento di organi”.
QUELLO CHE SI DEVE SAPERE
È in vigore la Legge n. 91 del 1/4/99.
Essa va a sommarsi alla legge 578/93 e al DPR 582/94 che impongono la dichiarazione della falsa morte cerebrale.
Confonde l’espianto di organi che è sempre e solo a cuore battente, con il prelievo di tessuti che avviene dopo arresto respiratorio e cardio-circolatorio di 20 minuti.
Questa legge schederà presso le ASL/USL tutti i cittadini in donatori e non-donatori: coloro che non manifesteranno la loro volontà verranno considerati donatori d’obbligo. La famiglia perderà il proprio autonomo diritto di opposizione.
Il Ministro dovrà decretare 10 direttive di attuazione e come le ASL dovranno inviare notifica documentata al cittadino. ATTENZIONE! Alcune ASL/USL locali hanno attivato illegali e abusive registrazioni di ‘dichiarazione di volontà” senza attendere il Decreto del Ministro previsto dalla L. 9 1/99 art. 5. Ciò è pericolosissimo per gli oppositori e ingannevole per i donatori.
IN ATTESA DEI DECRETI VIGONO DISPOSIZIONI TRANSITORIE
Si mantengono i due distinti diritti di opposizione:
– quello della persona che in vita cosciente abbia documentato l’opposizione, per es. con CARTA VITA/DICHIARAZIONE AUTOGRAFA.
– quello dei parenti che presentino opposizione scritta entro i tempi del falso accertamento di morte cerebrale, tranne i casi in cui sia documentato che il malato è un donatore e non abbia cambiato idea con successiva dichiarazione autografa.
Le disposizioni transitorie potrebbero durare anni.
È illegale coinvolgere i parenti in “donazioni” di un congiunto.
È illegale donare un altro. E’ illegale e criminale che certi medici procedano a false autopsie a cuore battente per espiantare organi vivi da un non-donatore: vanno denunciati.
DIFFIDA DELLE ISTITUZIONI CHE FANNO PROPAGANDA PER INCREMENTARE I TRAPIANTI
Tratto da http://www.medicinaqualita.it/centrale/legaorgani2.htm
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Per altre informazioni sull’argomento espianto organi: http://www.antipredazione.org
http://www.disinformazione.it
disinformazione.it??? Sito patria del più becero complottismo che sostiene pluriomicidi come Tullio Simoncini (l’exmedico che, senza mai aver fatto un solo esame istologico, sostiene che tutti i tipi di cancro sono causati dalla candida e si curano col bicarbonato)??
Invece di appoggiarti ai deliri di poveracci senza la minima competenza scientifica che usano il web per spandere idiozie antiscientifiche.
Bellissimo poi citare come fonte un sito che NON ESISTE PIU’ ed il cui dominio è in vendita.
Ma leggersi qualche bel trattato e qualche ricerchina in campo medico, invece di ascoltare il più cieco fideismo ideologizzato.
@ Painkiller
Non entro nel merito della questione sollevata da Eleuterio, perchè non ho competenze in materia, pur essendo l’oggetto di discussione assolutamente interessante, degno di nota e di essere approfondito.
Volevo soltanto ribattere riguardo la tua idea del sito “disinformazione.it”; ecco, su tale sito è possibile trovare 4 tipologie di articoli:
1) articoli assolutamente affidabili e veritieri;
2) articoli che lasciano sostanzialmente dubbiosi, e danno l’impressione di poter essere veri in parte, o perlomeno in alcune loro sfaccettature;
3) articoli verso i quali si è portati fortemente a pensare che siano inaffidabili;
4) articoli verso i quali non si riesce ad esprimere un giudizio definitivo, più che altro perchè si è ignoranti riguardo quell’argomento siccome non fa parte del proprio bagaglio culturale, e perciò non si riesce a venire a capo della situazione con una posizione certa.
Credo di poter dire che al primo gruppo appartiene circa il 50% degli articoli totali, mentre l’altro 50% è rappresentato dagli altri 3 raggruppamenti. Ciò significa che, in media, su quel sito un articolo su due è effettivamente corretto, e dice cose giuste; più che altro è una questione di esperienza, dopo aver frequentato il sito per un po’ si riesce a sviluppare autonomamente la capacità di saper “smistare” gli articoli nei 4 raggruppamenti da me elencati.
E’ sicuramente vero che certi articoli di quel sito sono proprio inaffidabili (o perlomeno non verificabili secondo metodo scientifico, e quindi da stigmatizzare; o quantomeno si deve sospendere il giudizio su di loro in attesa di poter verificare le teorie in esso enunciate), ma non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, bensì informare la gente e farle sviluppare una sensibilità che la aiuti autonomamente a trovare la strada giusta.
Per cui, personalmente consiglio il sito “disinformazione.it” a chiunque ritenga non soddisfacente l’informazione ufficiale che ci ritroviamo in Italia, tenendo presente nella presa visione di tale sito i consigli che ho riportato in questo commento.
@ Paikiller.
In ogni associazione vi è del buono e del cattivo.
Non ho postato “QUELLO CHE NON TI HANNO DETTO” con la sicurezza di essere dalla parte della ragione, ma con lo scopo di vederci chiaro fino in fondo.
Possibile che siano TUTTE fandonie?
Chiunque vende qualcosa lo fa essenzialmente per il proprio interesse, società farmaceutiche per prime, vedi l’aviaria e vaccini vari.
Comunicato stampa
Lega nazionale contro la predazione di organi e la morte a cuore battente
lega.nazionale@antipredazione.org
http://www.antipredazione.org
Il cuore nuovo che uccide
14 interrogativi senza risposte?!?
Il 20 dicembre 2009 il quotidiano “Il Fatto” pubblica un articolo dal titolo “Il cuore nuovo che uccide” in cui si racconta la storia di Silvia Trabalzini, 34 anni, giornalista, morta durante il trapianto il 04/07/2008. Solo ora i fatti sono resi pubblici. Sorgono spontanei alcuni interrogativi:
Silvia scrive un sms agli amici “E’ arrivato un cuore nuovo per me”. Come può ridursi una persona ad usare termini così banalmente utilitaristici, che mercificano la vita degli altri?
La telefonata della disponibilità di un cuore è arrivata a Silvia mentre stava lavorando in qualità di responsabile dell’Ufficio Stampa al Comune di Grosseto, quindi in piena attività. Da cosa era determinata allora l’urgenza? Non è forse vero che i trapianti si effettuano quando il malato sta relativamente “bene” e non quando il paziente è troppo grave?
Chiamata al telefono il 3 luglio, operata il 4 dalle ore 2 alle 16.30 e un’ora dopo i medici comunicano che non c’è più niente da fare. Non si fanno indagini mirate prima di tale intervento?
Era in lista d’attesa da 3 mesi. Come mai tanto “privilegio”, ma non si lamentano sempre che mancano gli organi? Non è forse vero che in tutti gli ospedali abilitati al trapianto si deve superare la soglia del 50% dell’attività minima prevista dagli standard per non vedersi revocare l’idoneità all’attività trapiantistica? (L. 91/99 art. 16)
Aveva un problema cardiaco di aritmia dalla nascita, che però le ha permesso di condurre per 34 anni una vita normale, come dichiara sua madre. Perché allora rischiare la vita con un trapianto?
Il consenso è stato ottenuto con una informazione corretta sui rischi? E’ stata informata della terapia dell’ablazione con radiofrequenze delle aree colpite da fibrillazione che risolve la malattia nell’80% dei casi? Praticata su scala mondiale, in Italia 16.300 pazienti trattati (Corriere 20/12/2009).
Nanni Costa (Direttore del Centro Nazionale Trapianti) ha dichiarato in un’intervista che “lo stato di salute di Silvia era gravissimo, una persona da sottoporre urgentemente a trapianto”. Sono tutte “gravi” come Silvia le persone che vengono sottoposte a trapianto?
“Quel cuore avrebbe però potuto permettere (a Silvia) di proseguire a vivere ancor più normalmente rispetto a sempre”. Tutti potremmo essere “più perfetti” allora ci sarà un momento in cui ci metteranno tutti in lista per un trapianto? La competizione tra ospedali può portare a questo?
La mamma dichiara “Non cerchiamo colpevoli, ma pretendiamo che si faccia chiarezza su questa nostra tragedia”. Perché questa “immunità” per la classe medica? Perché il perdono prima ancora della verità?
“Un dono per la vita – trapianto è vita” dice la propaganda. Chissà se Silvia, come molti altri suoi colleghi giornalisti, sarebbe ancora d’accordo con questo motto pro-trapianti!
Matteo Ciarimboli
Comitato Giovani
Presidente
Nerina Negrello
http://www.disinformazione.it
Poi ognuno è libaro di pensarla come meglio crede.
Sarà falso anche questo, comunque ci darei un’occhiata.
@Painkiller.
A proposito di leggersi “qualche ricerchina in campo medico”, mi spieghi cos’è il comparaggio?
(specifico che NON intendo TUTTI i Medici, ci mancherebbe, ma solo i furbetti del quartierino).
In Svizzera è da tanti anni che si può donare il corpo alle università.
in particolare per i Ticinesi all’Università di Zurigo.
Tutta la mia famiglia da sempre fa questo gesto.
Poi non dimentichiamoci che non si spende un centesimo per il funerale perchè subito dopo la morte arrivano specialisti che preparano il corpo ed effettuano il trasporto a loro spese. Dopo qualche anno si riceve l’urna con le ceneri che, per chi vuole può collocarle in cimitero.
Personalmente mi farò cremare e faro DISPERDERE le ceneri in un posto incantevole, che ho già scelto.
Io di stare in quell’orrendissimo cimitero cattolico bruttissimo, sporchissimo, cafonal-kitsch e infestato da ladri di fiori, di vasi e di lapidi NON NE VOGLIO SAPERE.
Avvenire dice che i cimiteri sono di tutti, cioè laici? Beh, lo vada a dire al nostro vescovo che è contrarissimo alla “privatizzazione delle ceneri” e pretende che TUTTI facciano come dice lui, quasi fosse il signore e padrone della città.
Una bella pernacchiona!
Ah non era già così?
Si impara sempre qualcosa di nuovo
Toptone,
anche a me piace l’idea di disperdere le ceneri sin qualche luogo, ma una targhetta in cimitero come ricordo per i parenti si può fare. Io l’ho fatto per i miei genitori e anche alcuni miei parenti l’hanno fatto utilizzando pochissimo spazio su una parete senza addobbi o fiori. Funziona benissimo!