Scelta filo-nuclearista per la Chiesa italiana. Un opuscolo dal titolo Energia per il futuro, scrive Paola Medde su l’Unità, dall’inizio dell’anno è distribuito in allegato ai periodici diocesani. La campagna è organizzata dalla MAB.q, l’agenzia che cura la comunicazione dell’ENEL.
Campagna pro-nucleare nelle diocesi italiane
68 commenti
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Hanno azzeccato la via giusta: i fedeli sono gia’ abituati ad acconsentire senza critica.
Scherzi a parte non sono anti-nucleare per principio, e’ che in Italia tutto a un certo punto va a rotoli, ci troveremmo con centrali a fissione benedette dal vescovo e infiltrate dalla mafia…
anche se il nucleare non fosse una fegatura pazzesca di suo, sarebbe da essere contro proprio a causa delle infiltrazioni mafiose…
Concordo pienamente con Flavio, anche io non ho nulla contro il nucleare, è il modo di fare del nostro paese che crea problemi.
Se non avete nulla in contrario le scorie possiamo portarle a casa vostra allora? 😉
Nei paesi civili le scorie vengono smaltite senza problemi, il punto è che l’Italia non è un paese civile. Si stanno studiando tecnologie di smaltimento sempre più efficienti e reattori a fusione (che non producono scorie), ma questo accade solo ove la ricerca è tenuta in qualche considerazione.
E aggiungo che se qualcuno volesse stipare scorie radioattive nel luogo dove vivo, non avrei nulla in contrario, purchè vengano impiegate tutte le misure di sicurezza necessarie.
@Brachigobio
Attento che la fusione nucleare controllata e’ ancora in fase sperimentale, ben lontana dall’applicazione industriale.
Cmq anche per me vale: depositi di scorie, inceneritori, non mi spaventano e sarei tranquillo se avessi la minima fiducia nell’onesta’ di chi li gestisce.
io non credo che esistano misure di sicurezza realmente sicure:
http://mondoelettrico.blogspot.com/2009/10/uranio-lo-scandalo-della-francia.html
e forse pochi sanno che le scorie nucleari non sono esattamente un rifiuto inerte, ma che hanno bisogno di impianti di raffreddamento (sto parlando di quelle ad alta attivita’) pena il rischio di “banali” corrosioni dei contenitori, esplosioni chimiche (sporche, pero’, cioe’ in grado di lanciare a gran distanza polveri di radionuclidi). E’ quanto e’ successo a mayak – muslumovo: quando si stava gia’ combattendo con il disastro provocato dalla faciloneria della preistoria nucleare russa (per 7 anni hanno sversato direttamente nei fiumi), arriva questa bella “bomba sporca”. Ma davvero si puo’ credere che un impianto del genere possa essere condotto in sicurezza per le centinaia di anni (sto parlando di scorie ad alta attivita’, inversamente proporzionale al periodo di dimezzamento) necessarie alla totale perdita di pericolosita’?
http://www.greenpeace.it/mayak/foto.html
http://www.physics.harvard.edu/~wilson/publications/pp747/techa_cor.htm
http://rt.com/prime-time/2007-07-29/Russia_Close-Up_Overcoming_Soviet_industrial_legacy.html
e qui la propaganda in stile sovietico, che somiglia tanto alla nostra:
http://www.minatom.ru/enhttp://www.minatom.ru/en/press-releases/17189_22.09.2009/press-releases/17189_22.09.2009
capito questi qua? tra pochi mesi, secondo loro, ci possiamo piantare i pomodori.
Io un’idea ce l’avrei: diamole ai monasteri, quelli stan li’ da millenni, sapranno farci la guardia.
@TalebAteo
Il tuo e’ un no di principio: nessuna misura di sicurezza sara’ mai abbastanza convincente.
Hey, va bene, mi sa che la maggior parte degli italiani la pensera’ cosi’. Pero’ puntiamo presto su eolico e solare, perche’ le scorie di gas e carbone ce le stiamo gia’ respirando 🙂
“Nei paesi civili le scorie vengono smaltite senza problemi”
si, certo, le sotterrano in grotte che ormai sono quasi piene o le trasferiscono piu o meno legalmente nei paesi del terzo mondo… assolutamente senza problemi!
“Il tuo e’ un no di principio: nessuna misura di sicurezza sara’ mai abbastanza convincente.”
sarà anche un no di principio, ma io mi associo. con le scorie nucleari non c’è proprio essuna misura di sicurezza che può essere sufficiente (detto per inciso, dobbiamo ancora smaltire le scorie accumulate dalle centrali che abbiamo dismesso quaranta anni fa!). Per non parlare comunque del problema di ottenere il combustibile, relativamente raro e non rinnovabile (se oggi facciamo guerre per il petrolio domani faremo guerre per l’uranio). Per non parlare poi della sicurezza delle centrali stesse, che in un paese a rischio sismico come l’Italia non è proprio facilissima da ottenere. Per non parlare, infine, del problema di proteggere gli impianti da attacchi terroristici (non abbiamo già abbastanza zone off limit in Italia? non abbiamo già abbastanza militari e poliziotti?)
Per l’appunto, la “preistoria nucleare russa” è preistoria. Sovietica.
“Nessuna misura di sicurezza sufficiente”? Allora aboliamo il traffico aereo, potrebbe sempre ripetersi un 11 settembre!
In Francia, Regno Unito, Spagna, Giappone, Stati Uniti, etc. etc. la gestione delle scorie non ha mai dato problemi. (Solo i tedeschi, negli anni ’60, scelsero male il deposito di Asse). Gli attacchi terroristici ci sono stati, ma “guarda caso” non sono stati diretti contro le centrali nucleari.
Soprattutto vorrei sapere come si fa a sapere che “le misure di sicurezza non sono sufficienti”, comprese quelle antisismiche (perché mai erano state scelte Montalto di Castro e Caorso? In Giappone che fanno?), se non si è esperti, o se non si è sentito il parere degli esperti. Allora si può dire pure che per la pillola RU 486 “i test non saranno mai sufficienti”…
P.S. Non esistono solo i depositi geologici, ci sono pure quelli esterni
Mi pare che nel timore verso le scorie nucleari ci sia a volte una componente irrazionale, dovuta ai vari incidenti e forse al nesso con le bombe atomiche. Le radiazioni non sono questo mostro incontrollabile, quelle di tipo alfa si possono schermare con un paio di fogli di carta, per fare un esempio stupido. Il problema è che i tempi di stoccaggio sono di decine o centinaia di migliaia d’anni, e che una minima dispersione nell’ambiente può avere effetti nefasti. Siti completamente inerti geologicamente per così tanto tempo non so se esistano, ma se si trovasse un modo sicuro di ‘gettarle nello spazio’ il problema sarebbe risolto! Il problema dell’accumulo continuo non è così insormontabile, tanto fra mille anni o saremo estinti o avremo inventato la fusione nucleare…
Ciò detto, sono contrario a costruire centrali nucleari IN ITALIA, per i motivi che molti hanno detto e che quindi non ripeto.
Proprio quando la ccar rischia un implosione catastrofica, invece di pensare alla spiritualità e all’incontro con le sue vittime, si danno al nucleare, forse nella speranza che la particella di dio sbuchi per incanto da un reatore?
visto che rischiano un’implosione catastrofica, forse sperano di fare una fine col botto. quale uscita migliore di un’implosione combinata con un’esplosione?
battute a parte, ma a loro che gli frega? e perchè la chiesa dovrebbe tenere per una parte o per l’altra sulla questione? è come se il circolo bocciofilo consigliasse ai soci a comprare biologico: che c’azzecca?
Come, non ricordi chi c’era dietro il piano nucleare? Un tal Scajola ex ministro… E chi c’era dietro di lui? I soliti Balducci, Anemone e compagnia… E chi c’è dietro questa gente? I vari bagnasco, bertone eccetera… Insomma, bisogna proprio dirti tutto? 😉
è che sono troppo ingenuo e innocente ….;)
questo è ciò di cui il papa si dovrebbe vergognare e anche alcune autorità inglesi:
http://www.blitzquotidiano.it/economia/papa-viaggio-gb-governo-costera-almeno-14-mln-euro-457710/
La sua visita per gli Inglesi sarebbe peggio di un nocciolo scoperto di un reattore nucleare.
somma, non esageriamo: almeno dove passa il papa l’erba poi ricresce. a meno che quei milioni non li spenda in sale e diserbanti…..
chissà forse queste proteste non faranno un buco nell’acqua…speriamo bene. Te guarda come se i soldi gli mancassero al pope.
Io una spiegazione a questa nuova genialata ce la vedo:
Berlusconi ha detto: “Userò le TV per convincere gli italiani sul nucleare”,
http://www.youtube.com/watch?v=kYuLlnYpcJI
non a caso questa domenica su RAI3 è andato in onda uno speciale sul ritorno del nucleare in Italia(detto per inciso: sono state dette un sacco di sciocchezze e meno di mezze verità sia sull’economicità che sulla sicurezza…).
Questa trovata è semplicemente un supporto all’attuale Governo(e forse a Impregilo che ha l’appalto per le centrali?), un favore che verrà certo ricambiato………
Ho visto l’opuscolo, è arrivato a mio padre attraverso il settimanale a cui è abbonato.
Una vera porcata. E’ un opuscolo disonesto perchè attraverso frasi estrapolate da discorsi di qualche prelato vuol fare apparire come ufficiale una scelta che la Chiesa non ha fatto.
Gravi le responsabilità di chi ha dato il permesso di questa diffusione di pubblicità ENEL senza evidentemente verificarne i contenuti.
L’unica remora che ho sul nucleare è il fatto che venga fatto in un paese come l’Italia, non ho fiducia nel modo in cui potrebbero venir condotte le centrali, specie se site nel Mezzogiorno
Ci sono carburanti per fissione per solo altri 10 anni agli attuali tassi di consumo… una centrale nucleare si ripaga dopo 20 anni di attività.
Non mi sembra una scommessa vincente.
Punterei maggiormente sulle rinnovabili… anche perchè, conoscendo l’itaglia, è difficile scatenare un disastro ecologico con le centrali eoliche & co.
In realtà con le centrali di ultima generazione è possibile arricchire le scorie ed infilarle di nuovo nel reattore… peccato che a noi i francesi questa tecnologia non la danno e già riesco ad immaginare la fine che faranno le scorie delle nostre centrali
10 anni? Bum!
http://www.iaea.org/NewsCenter/News/2006/uranium_resources.html
(ma il Red Book del 2007 è più ottimista, parla di almeno 100 anni solo per le riserve “convenzionali”. Senza contare le possibilità offerte dal riprocessamento delle scorie, oltre che da altre fonti, “non convenzionali”, di uranio.)
Il premio Nobel ITALIANO Carlo Rubbia ha ideato una tecnologia simile a quella citata da Dark_Elf, e dove ha potuto trovare le risorse per svilupparla? In SPAGNA. Vabbè che nemo profeta in patria, ma preferire le centrali di terza generazione invece di sfruttare la ricerca nostrana è proprio da Tafazzi.
Che c’entra il solare termodinamico di Rubbia con le centrali che riprocessano le scorie?
Quanto suolo occorre al solare termodinamico per produrre tanta eneregia quanto una centrale nucleare?
E perché quelle due tecnologie devono essere mutuamente esclusive, in ogni caso?
La costruiamo in territorio vaticano la centrale? E immagaziniamo le scorie a san pietro?
Se si, sono d’accordo anche io!
di scorie in vaticano ce ne sono a iosa…
non nucleari magari… ma sempre scorie
LOL! Hai ragione, se la mettono in Vaticano va benissimo XD
E se poi glie scoppia?Potrebbero farla passare come rivelazione di dio agli uomini………Un fungo con un occhio dentro……e magari farla passare come punizione divina.Questi non conoscono limiti di indecenza!
non ci vedo nulla di male, stranamente.
e mi sembra più un’iniziativa ENEL.
Piacerebbe sapere a che titolo religiosi sostanzialmente analfabeti in scienze naturali ed economia osino anche soltanto suggerire quali siano le politiche da adottare sul nucleare.
Se non erro in Vaticano sul tetto dell’aula Nervi hanno realizzato un impianto fotoelettrico.
Che dire se le piscine papali sono riscaldate con collettori solari?
Il “no al nucleare” è il nuovo dogma di fede laica?
Le “ultimissime” a volte mi sembrano proprio orientate ideologicamente.
Saluti
Posso avere i miei dubbi in merito?
Non riusciamo a smaltire decentemente l’immondizia normale, pensa che bello avere il paese invaso da scorie nucleari.
Chissenefrega di quello che dice il papocchio… mi preoccupa la totale inettitudine dei nostri apparati di gestione e la loro endemica corruzione. Ho i miei seri dubbi che la gestione del nucleare possa essere sicura in itaglia.
Di fronte a tanta saggezza non posso che ripetere una pioccola osservazione,peraltro
gia fatta in passato:gli altri paesi europei,Francia,Inghilterra,Germania,ricavano buona
parte della loro energia dal nucleare.
Ora,partendo dal presupposto che le leggi della fisica siano le stesse ovunque,i casi
sono due:o noi Italiani siamo gli unici furbi in un mondo di fessi,oppure e’ il contario.
Non c’e’ una terza possibilita.
Il problema è che in Italia non siamo in grado di gestire il nucleare.
Per costruire una centrale dovrà mangiarci un bel po’ di gente, quindi dovranno (dovremo) sborsare un bel po’ di soldi in più, poi una volta costruita e resa operativa ci sarebbero da gestire le scorie e già la camorra si sta sfregando le mani.
Non è il nucleare ad essere pericoloso, sono gli italiani a renderlo tale.
Non c’è pericolo. Basterà attaccargli un grande cricifisso. ACernobyl non c’era e avete visto come è andata?
Pardon per l’errore. leggere crocifisso. Altrimenti sembra un giochino per criceti.
oh beh scommetto che se cerchi bene, da qualche parte il cricifisso(crocifisso per criceti) lo trovi in vendita!
Una piccola nota di colore:ricordo un articolo di “Quattroruote”di oltre 30 anni fa.
Un meccanico del soccorso stradale raccontava come il “panne” di un’auto sull’autostrada
fosse dovuto ad acqua nella benzina.
Come lo scopri’?
Il proprietario stesso ammise di avercela messa lui,perche era a corto di benzina ed era
convinto che “allungandola un po'”sarebbe durata di piu!
Pensava insomma di far fesso il motore.
E invece anche i motori di oltre 30 anni fa erano incredibilmente “intelligenti”,vero?
Se ne e’ accorto subito e si e’ rifiutato di “bersela”!
Questo piccolo episodio sintetizza in maniera perfetta l’atteggiamento di buona parte degli
italiani( a cominciare dagli onorevoli,beninteso)verso i problemi energetici.
E verso tutti gli altri,beninteso.
Ciò dimostra chi ama la scienza overo la chiesa.
spiacente, ma qui non condivido la maggior parte delle posizioni anti-nucleare.
al giorno d’oggi, la soluzione migliore per sopperire al fabbisogno energetico, è il mosaico di fonti.
significa investire in rinnovabili e nucleare parallelamente, senza mutua esclusione.
ci sono sì rischi concreti di infiltrazioni mafiose e simili, negli appalti e nella gestione, ma se partiamo con questi presupposti, in italia non si potrà fare mai nessuna grande opera. sarebbe opportuno invece cercare di cambiare questa situazione immobilista, per esempio, pretendendo dal futuro governo eletto, delle garanzie restrittive.
a chi sta pensando a un panorama di sole rinnovabili, allo stato attuale delle tecnologie esse non sono sufficienti in termini di resa energetica.
e per chi ha detto che è più difficile in italia fare disastri con l’eolico, si sbaglia ancora.
la mafia ha messo la sua longa manus pure su questo business, fa designare aree adatte all’eolico in luoghi dove non esistono venti costanti e magari in pieni parchi nazionali (con un notevole impatto ambientale e paesaggistico), ottiene l’appalto, si becca i soldi e l’italia si porta a casa un parco eolico inutile e la cui produzione neanche copre le spese di manutenzione.
come per tutte le cose, è necessario criterio.
concordo in pieno, invece, con fab delle 18:57.
voleva essere un commento singolo e invece è andato in risposta ad Enrico.
@ Enrico
certo, la chiesa ama i quattrini che derivano dalla scienza.
Mi risulta che non molto tempo fa, per valutare se fosse conveniente investire sulla costruzione di impianti nucleari, il finanziere Warren Buffett commissionò uno studio a diversi enti indipendenti e università, spendendo una cifra simile a 15 milioni di dollari: l’esito fu decisamente negativo e gli investimenti archiviati.
L’energia nucleare SICURA esiste da sempre: è il SOLE.
Sono d’accordo che l’energia solare con le tecnologie attuali non possa coprire tutto il fabbisogno, quindi è necessario un concorso di diverse fonti, ma tra queste non considero assolutamente come percorribile quella nucleare. Piuttosto sono convinto che si vedrebbero dei grossi risultati dirottando anche solo una parte dei cospicui finanziamenti destinati al nucleare verso la ricerca sulle alternative.
Se poi vogliamo parlare semplicemente di come abbandonare la dipendenza dal petrolio, basta una sola parola: CANAPA!
@ nullita’.prego togliere parola infiltrazione.
@ Maurizio
sono d’accordo sul fatto che andrebbe investito più capitale in rinnovabile e in ricerca (in germania, persino i laboratori universitari di cristallografia ricercano combinazioni di pannelli di silicio ad alta resa)
ma il nucleare allo stato attuale delle tecnologie, resta comunque necessario.
non basta lo spazio per riportare tutte le motivazioni a favore, tuttavia ritengo che sarebbero tutte ben riassunte in una rassegna di articoli di questo blog sull’argomento.
essenzialmente la motivazione di fondo comunque resta la stessa: con le rinnovabili oggi non si va lontano.
per quanto riguarda la canapa, purtroppo devo deluderti. Sebbene sia una pianta interessante dal punto di vista produttivo, e molto versatile, come biocarburante ha una resa nettamente inferiore alla colza, per fare un esempio.
la soluzione a più alta resa produttiva per la produzione di biocarburante sembrano essere alghe verdi e batteri bioingegnerizzati. c’è molta ricerca in questo campo, e ci sono già alcuni risultati che aprirebbero qualche spiraglio.
@nicolar007
confesso di non aver capito 😮
@ nullità
spiacente, non riesco a vedere nessuna giustificazione a sostegno del nucleare, a parte gli interessi economici delle società coinvolte in realizzazione e gestione degli impianti, ma solo se finanziati con denaro pubblico.
Al contrario vedo una lista infinita di solidi motivi per abbandonare questa tecnologia.
Tra le tante: negli Stati Uniti si stanno rendendo conto adesso di quanto costa dismettere un impianto nucleare, l’estrazione del poco uranio rimasto provoca devastazioni e inquinamento immani e la sola gestione delle scorie in Italia equivale a stragi assicurate.
Ok, la canapa non sarà il massimo come carburante, ma sostituisce egregiamente la plastica. Dalla canapa si ricavano dai materiali per l’edilizia alla carta, dai tessuti per l’abbigliamento agli integratori alimentari… si accontenta di pochissima acqua e non necessita di fertilizzanti ne’ di antiparassitari, inoltre arricchisce il suolo di azoto …ma è una pianta fuorilegge 🙁
…scusate l’OT
forse per spiegare queste “strane” collaborazioni, sarebbe sufficiente dare un’occhiata alle operazioni finanziarie in capo al vaticano…
Si al nucleare, purchè la prima centrale si costruisca a Castelgandolfo!
Il fabbisogno energetico è in continua ascesa anche per la bomba demografica: siamo passati dai 3 miliardi circa del 1970 ai quasi 7 di oggi: più che raddoppio in soli 40 anni! E la Chiesa sostiene che non sono troppi, anzi che il padreterno vuole ancora più figli. Parlano d’inverno demografico, di fine della civiltà europea se gli europei non faranno più figli.
Logica quindi la sua scelta nuclearista che garantirebbe l’approvvigionamento energetico (nel breve periodo, del lungo periodo chi se ne frega).
Certo che la Chiesa s’impiccia ormai di tutto, ma proprio di tutto. I suoi dogmi non interessano più nemmeno i teologi (basta ascoltare certe battute ciniche che si scambiano fra di loro – per es. sulla verginità di Maria). Ormai interviene in ogni ambito, è l’unico modo per garantirsi visibilità e ascolto e fare anche i propri interessi. Esplosione demografica = guai di tutti i generi per l’umanità = lavoro per la Chiesa.
per risolvere il problema energetico,con solo 1 milione di euro di preservativi comprati all’ingrosso,il problema sara’risolto.logico no?(e anche razionale).
E se la costruissero nelle vicinanze di S.Pietro e poi ci fosse un incidente?
Mi pare che gran parte delle persone non abbia colto il punto centrale della News.
Qualcuno, non so chi ma in alto sicuramente, ha accettato una pubblicità che fa apparire la Chiesa pro-nucleare quando tale presa di posizione non c’è stata.
Per quale motivo lo ha fatto? Solo perchè personalmente crede nel nucleare? O piuttosto in cambio di soldi e/o favori dall’ENEL?
Sul nucleare il governo è chiaramente a favore: più grosse sono le opere, più soldi girano, più ne rimangono attaccati alle mani dei politici. Anche il PD in campagna elettorale era pro nucleare.
Una parte della soluzione dei nostri problemi energetici potrebbe venire dalla microproduzione: pannelli su tutti i tetti, micropale (da 3 Kw) ovunque sia possibile installarle (coste, Alpi, Appennino). Ma questa soluzione non piace perchè la produzione centralizzata di energia dà potere a chi la controlla, la produzione diffusa lo toglie. Lo Stato (che siamo noi) dovrebbe investire su questo ramo della ricerca, ma il poco che dà preferisce destinarlo alle varie ricerche sul nucleare.
Agli spiritosi che vorrebbero costruire una centrale in Vaticano ricordo che è un po’ troppo vicino a Roma: se succede un incidente non muore solo il Papa. Anzi, magari lui si salva perché è in viaggio.
E poi il Vaticano ha pannelli fotovoltaici, tedeschi 🙂 , che coprono tutto il suo fabbisogno.
E se quando tornasse non trovasse più nulla? Chissà se si metterebbe a predicare per strada senza dimora come quello che dice di rappresentare.
Sergio
La bomba demografica c’entra poco: USA ed Europa non sono così densamente popolati di persone come India o Cina, però sono più densamente popolati di automobili, elettrodomestici, computer … e consumano molta più energia di quei Paesi.
la bomba demografica c’entra eccome, aspetta che importino totalmente i nostri stili di vita e poi vedi quante risorse rimangono… comunque siamo in un mondo globalizzato dove i paesi ancora predominanti si stanno assicurando le risorse sulla pelle degli altri e degli ecosistemi.
Barbara
la bomba demografica c’entra eccome, aspetta che importino totalmente i nostri stili di vita e poi vedi quante risorse rimangono
vedi che sono gli stili di vita il problema e non il numero delle persone?
Poi con questo non voglio dire che si possa crescere di numero all’infinito. Anche un arresto troppo repentino arresto della crescita demografica sarebbe pericoloso perchè ad un certo punto ci troveremmo con tanti anziani da mantenere. Ma siamo un po’ OT.
In teoria se fornissimo la tecnologia x il nucleare a tutti i Paesi non ci sarebbe abbastanza uranio, quindi hai ragione quando dici che ci assicuriamo le risorse sulla pelle degli altri
Io sono a favore del nucleare. Lo ritengo una fonte di energia pulita, economica e sicura (come ampiamente dimostrato dall’assenza di incidenti gravi in tutto il mondo, atto salvo Černobyl’).
Non capisco però che interessi abbia la chiesa nel nucleare. Mi sa molto di scambio di favore politico.
e allora pre questo dico: schifo schifo schifo schifo!
Secondo me abbiamo già troppi fondali pieni di scorie in giro per il mondo e non escludo per niente pure nel Mediterraneo, anzi non mi stupirei neanche troppo di trovare pure quelle sotto l’asfalto di certe regioni. Comunque tempo fa vidi un servizio su di un sito di deposito scorie in Svizzera, dico in Svizzera! C’erano delle falle anche lì. No, credo che il nucleare sia troppo pericoloso per rischiare. E comunque di incidenti ne son capitati, mica solo a Cernobyl! Credo che se ci fosse la volontà le alternative non mancherebbero, anche più economiche della costruzione di centrali nucleari!
Costruire centrali nucleari o custruire nuove chiese???
Scegliere il minore dei mali è sempre ardua cosa ^^
Cmq mi hanno detto che fanno poca politica….
Ottimo: quindi il Vaticano non avrà problemi se costruiamo una centrale nel suo territorio, giusto? Insomma, è addirittuara regalata.
Ai sostenitori del nuclere link un articolo che ho appena finito di scrivere:
http://roccodm.wordpress.com/2010/07/07/la-lobby-del-nucleare/
A tutti gli altri link una immagine che mi è particolarmente riuscita:
http://roccodm.files.wordpress.com/2010/07/vaticano-plant.jpg
Sul fatto che gli altri tipi di energia alternativa purtroppo non bastano a soddisfare il fabbisogno energetico credo siamo ormai tutti d’accordo…anche noti studiosi e scienziati non certo “di destra” si sono pronunciati a favore del nucleare in un appello a Bersani nel maggio scorso..peraltro oggi sul “Corriere della sera” leggo che probabilmente sarà Umberto Veronesi il presidente dell’Agenzia per il Nucleare..Inoltre ci sono paesi come la Francia che devono al nucleare l’80% dell’energia consumata; per non parlare di Finlandia e Svezia, nazioni “progressiste” che hanno anche loro intrapreso con decisione la via dell’atomo..basta col lamentarsi sempre del nostro paese, quando invece noi avevamo i migliori ingegneri nucleari al mondo.
Il nucleare per essere pulito è pulito, sicuro è sicuro (almeno adesso), ma ci sono due problemi: il primo è quello delle scorie, e lì comunque si potrebbe copiare quel che fanno i francesi e imparare a gestirle; il secondo è un problema economico. Costruire da zero nuovi impianti e aspettare che entrino a regime costa parecchio, anche in termini di anni, e intanto si investe in una fonte che non è rinnovabile: di uranio non ce n’è mica tanto. Per quel che riguarda i reattori di IV generazione siamo ancora in fase di progetto. Insomma l’investimento rischia di non ripagarsi. Non è una questione ideologica. Insomma si faccia ricerca sul nucleare, questo sì, ma al momento partire da zero con nuove centrali non conviene in termini economici (se non a chi s’ingrassa sugli appalti, ovviamente)
Quanto alla Chiesa… ma non era per la separazione dei magisteri? fa ingerenza anche su questioni energetiche adesso? 🙁
elena
Dimentichi la questione acqua: ce ne vuole una quantità enorme per il raffreddamento. In Francia pare abbiano avuto difficoltà grosse quando è stato molto caldo. Mica che si guasti la centrale, semplicemente quando ci sarebbe più bisogno di energia (condizionatori al massimo) se ne produce meno.
Sulla Chiesa, mi spiace che ti fidi di un titolo ad effetto: una pubblicità ENEL non equivale ad un’enciclica del Papa.