Caso Claps, trovate tracce di Dna. Il fratello: “Sottotetto della chiesa squallida alcova”

Nel sottotetto della Chiesa della Trinità a Potenza dove è stato trovato circa quattro mesi fa il corpo di Elisa Claps, gli inquirenti hanno rinvenuto tracce di due differenti Dna maschili. I Dna sono stati estratti da residui di sperma, rinvenuti su un materasso posto nel sottotetto. Tracce sovrapponibili a quelle di uno dei Dna isolati nel sottotetto sono presenti anche in residui di sperma su uno strofinaccio, trovato nei locali del centro culturale “Newman”, nell’adiacente canonica. I Dna rinvenuti saranno confrontati con quello di Danilo Restivo, al momento l’unico indagato.
Il fratello di Elisa Claps, Gildo, con un comunicato così commenta il ritrovamento del Dna: “Il sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza era diventato poco più di una squallida alcova, mentre Elisa giaceva buttata come uno straccio nell’angolo più oscuro, abbandonata da tutti, tranne da chi le voleva bene e la cercava disperatamente”. Gildo Claps critica anche monsignor Agostino Superbo, arcivescovo di Potenza, don Vagno, il vice parroco brasiliano che aveva probabilmente già scoperto il cadavere prima del ritrovamento ufficiale, e Rocco Galasso, presidente del centro “Newman”.
Secondo il fratello di Elisa, c’è stata “una costante e ipocrita difesa della propria immagine della Chiesa e del centro Newman” e “in quella chiesa evidentemente tutto poteva accadere, senza che nessuno ne facesse parola. Dal barbaro omicidio agli atti sessuali consumati a pochi metri dai poveri resti di Elisa”. Per Gildo Claps il ritrovamento di Elisa è stato una “farsa” e ha invitato coloro che “sono a conoscenza della verità di compiere un atto di carità cristiana” e a “squarciare questo sordido velo che ancora ricopre le circostanze della scoperta del corpo”.
Il fratello di Elisa accusa inoltre don Vagno di aver “mentito sul particolare degli occhiali”, ovvero sul fatto che questi avesse dichiarato di aver preso in mano gli occhiali e di averli riposti vicino ai resti del cadavere: “la perizia lo dimostra inequivocabilmente”, continua Claps. Critiche pesanti anche allo stesso vescovo Superbo, il quale dichiarò a suo tempo di non aver capito le parole di don Vagno: “Riteniamo offensivo per noi e per la memoria di Elisa l’equivoco tra ‘cranio’ ed ‘ucraino’ che è stato causa, a dire del vescovo, dell’incomprensione rispetto ai tempi del ritrovamento”.
Claps lancia un appello alla cittadinanza anche per “spazzare via l’ipocrisia e l’omertà che avvolgono questa vicenda” ed esprime il “bisogno di essere rassicurati su quello che accade nelle parrocchie per non ritrovarci un giorno a scoprire quello che stiamo apprendendo dopo il ritrovamento del corpo di Elisa”.

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54 commenti

Paolo

Hai ragione…è davvero morboso il comportamento di questi indiziati.

Third Eye

Chissà come mai nasce da humus sessuofobo o meglio di sedicenti sessuofobi che fan business sul senso di colpa, eh…

L’articolo necessiterebbe di qualche edit, è riportato due volte che il fratello richiede di squarciare il velo…

MASSIMO

Internet e la libera informazione stanno finalmente svelando il vero volto della Chiesa.

Eppure quanti milioni di italiani, di fronte a queste tutte notizie negative, continuano ad adorare questa istituzione.

E’ ovvio che se hai un libero senso critico va a finire che prendi in odio la Chiesa e diventi ateo. Ma se hai la cosiddetta “Fede” allora il tuo cervello ti autocensura tutti questi pensieri negativi e continui a essere cattolico.

Dunque per il futuro i casi sono due:
1) o gli italiani iniziano a pensare liberamente e diventano atei
2) oppure il potere inizia a lobotomizzare tutte le persone che non si adeguano in modo da farle diventare tutte delle “pecorelle”.

Tommaso W.

Guarda che la “lobotomizzazione” è già in atto da secoli.

Esattamente dall’ istituzione delle scuole cattoliche, che rimbambiscono i ragazzini fin da piccoli, quando sono in grado di capire ma non di discernere!

Per farne appunto pecorelle di quel gregge che, al momento opportuno, viene munto e tosato !!!!!!

MASSIMO

@ Tommas W.

La lobotomizzazione che dici tu è una cosa dalla quale si può guarire facilmente.
Basta che l’intelligenza ed il senso critico funzionino liberamente.

In fondo chi siamo noi atei? Semplicemente degli ex-cattolici che hanno cominciato a ragionare con la ragione. Per questo ci chiamano “razionalisti”.

Chiaramente la Chiesa non vuole che la gente usi l’intelligenza perchè così perde i fedeli ed il suo potere. Da qui il secolare conflitto tra scienza e religione.

Tommaso W.

Ma pare che la polizia sia insicura e tremebonda.

Sempre così quando ci sono di mezzo i preti ?

Ma perchè non mette sotto pressione quel mascalzone che, trovato il corpo, ha aspettato
(ufficialmente) tre mesi per farsi uscire il fiato ??

Cosa aspettano che espatri e torni al paesello ?

Barbara R.

Non si rendono conto che la chiesa non è altro che un potere mafioso e politico non ha più niente spirituale!!

Stefano Grassino

Guarda Barbara che lo sanno perfettamente. Quando ero ragazzo, avvenne un fatto macabro a Prato, in una casa di cura gestita dalle suore. Un mio amico che aveva lo zio generale dei carabinieri e comandante della legione Tosco-Romagnola mi disse che parlando con lo zio, questi gli disse: “sapevamo delle sevizie sugli anziani degenti e se non ci fossero stati di mezzo i preti, da molto tempo avremo potuto procedere agli arresti e salvare da tutte quelle povere vittime.” In questo misero paese, occorerebbe dire: cacciamo il vaticano perche inquina la mafia.

POPPER

Cara Barbara, c’è stato mai forse qualcosa di spirituale in 2000 anni nella ccar?

per me oltre a Restivo, sempre se sarà confermato il suo DNA, c’era anche qualcuno con la veste a cui manca poi un bottone (mistero).

Giovanna

Sempre più raccapricciante e inquietante, alla pari del mistero di Emanuela Orlandi e della vicenda in Belgio.

Stefano Grassino

@ Massimo

Massimo, io sono cresciuto in parrocchia (1953) ed oggi sono iscritto all’uaar. A dire il vero se guardo alla mia gioventù, tanta fede non l’ho mai avuta ma comunque, l’indottrinamento l’ho subito. Non credere sia facile uscirne; per farlo occorrono intelligenza, cultura ma soprattutto carattere e senso della ribellione. Non è facile ne semplice trovare tutte queste qualità in una persona che proviene da una famiglia di credenti e vive la giovinezza in un ambiente bigotto.

andrea pessarelli

l’educazione religiosa dei bambini è una vera e propria violenza non meno grave di quella fisica e sessuale. anche le persone come ad esempio me e te che se ne sono affrancate lo hanno fatto a costo di fatica incomprensione e ostilità, oltre naturalmente alla sofferenza della lotta contro i tabù, i pregiudizi, le illusioni e i sensi di colpa vilmente inflitti da adulti in mala fede (i preti) o a loro volta plagiati (la famiglia). in una famiglia cattolica (musulmana ebraica ecc.) un bambino DEVE soddisfare le aspettative dei genitori e DEVE assimilare le loro credenze, e questo risultato viene perseguito mediante la menzogna l’inganno l’umiliazione la violenza la manipolazione ecc. ecc.
il sistematico stupro morale e intellettuale dei bambini è il fondamento su cui si reggono tutti i regimi e la radice da cui germogliano (quasi) tutti i disturbi mentali

crebs

Penso qualcosa di leggermente diverso.
Ci inculcano nel cervello che le cose della religione che non si capiscono NON devono essere esplicitate, devono rimanere un mistero personale (altrimenti potrebbero contagiare qualcun altro).
Ci inculcano che una qualunque critica alla chiesa e alla religione è un’offesa diretta a dio.
Ci inculcano che non essere credenti equivale, presso a poco, a essere dei delinquenti.

Ho un’amica, persona di cultura ma anche di fede, che alle prime notizie dei casi di pedofilia nella chiesa, mi pregava di non contribuire alla diffusione delle notizie perchè avrebbe potuto portare a danneggiare l’immagine della chiesa.
L’omertà richiesta dalla chiesa in tutte le cose diverse dai suoi dogmi o insegnamenti è stata pallidamente imitata dalla mafia, dalla camorra, dalla sacra corona unita,…

Massimo

Be’, io avevo un prozio co-fondatore delle ACLI, un altro insignito dell’ordine di san Silvestro (l’unica maiuscola che riconosco); mia nonna mi vedeva tre volte all’anno e, ogni volta, afferratomi per il polso, mi trascinava a messa dopo avermi ricordato come si stava male all’inferno (non so perché, ma era l’unica cosa che temeva mi potessi scordare). Per svariati anni, mio padre ha fatto il chierichetto alla Curia Generalizia (dove, fra l’altro, c’era un gesuita spagnolo di cui mi fu detto che rimase rigorosamente franchista un bel pezzo dopo la caduta del regime). Risultato: sono ateo da quando avevo 10 anni e l’anno scorso ho concluso l’opera (per chiarezza e coerenza) con una scresima festeggiata in campagna con gli amici – il contesto è stato opportuno per l’annessa distribuzione dei moduli di sbattezzo/scresima (per venire incontro alle varie necessità ed eventuali preferenze). I preti non ce la fanno con tutti! AMEN! 😉

enrico

Intanto bisognerebbe vedere di chi sono quelle tracce.
A quando risalgono?
Sinceramente se io sapessi di avere un cadavere nel mio sottotetto primo o poi lo sposterei?
No?

andrea pessarelli

anche se il parroco avesse pensato di spostare il cadavere, la pretesca diosincrasia nei confronti del lavoro gli avrebbe impedito di farlo; quindi avrebbe dovuto incaricare qualcuno al posto suo, ma purtroppo avrebbe dovuto pagare il suo silenzio, ma la pretesca cupidigia di denaro gli avrà ugualmente impedito di farlo

libero

Può il parroco non sapere cosa accade nella sua chiesa ?
Può il vecovo non sapere quello che accade nella chiesa della sua diocesi ?
Il tutto con l’aggravante che la ragazza era scomparsa e la stavano cercando.

C’ è un tipo di cattolico che si considera facente parte di una setta da difendere a tutti i costi e non di una chiesa che cerca la verità, questo tipo di cattolico sarebbe meglio che andasse lontano.

nullità

@ enrico
non è detto.

se sai che c’è un cadavere nel tuo sottotetto e sai di chi è, sai che è già stato cercato in lungo e in largo e sai che il caso non procede, e in più sai che quel posto verrà occupato da un tuo collega che probabilmente riferirà al vescovo e il vescovo se ne laverà le mani, non è necessario spostarlo.

ancora peggio se qualcuno all’interno di quella chiesa, ha preso parte a violenza o omicidio o occultamento di cadavere.

crebs

Li difendi anche in questo caso?
Non mi sembra possibile, devo pensare a qualcosa di diverso per il tuo comportamento.

enrico

A me pare un caso strano..non sto difendendo..

“a me pare un buon nascondiglio”..infatti non si è rivelato tale.
A me non pare proprio per niente..io da colpevole o complice me ne sarei sbarazzato.

Mi par strano che un Monsignore si accinga ad effettuare lavori di carpenteria o quant’altro in abito ufficiale bottoni rubino e magari fascia..( la foto in cui manca il bottone è del ’99 l’omicidio mi pare del ’93 boh..)

Già mi è parsa strana la modalità del ritrovamento..una specie di autodenuncia..

Che poi vi siano tracce di sperma. se non sono del prete mi fa pensare che questa zona della chiesa era particolarmente poco “custudita” da chi di dovere e poi se di qualche ragazzo del centro Newmann mi chiedo cosa ci andasse a farlo proprio lì..vicino un cadavere..

Se del prete..beh..a sto punto c’è da sperare di non trovarne altri di cadaveri.
Nel senso che un colpevole-complice penso non si sbarazzi del cadavere solo se lo vede come un “feticcio”…..mi baso su alcuni noti casi di serial killer tipo Jeffrey Dahmer il quale penso tenesse i resti come feticcio\ trofeo.
Restivo infatti non si è fermato…………………………….

P.S. Mi tocca guardarle tutte le puntate di “chi l’ha visto”causa mia fidanzata appassionatissima..
Io preferirei qualcosa di più allegro..anche l’UAAR..

Alessandro S.

enrico risponde:
mercoledì 7 luglio 2010 alle 22:52

“a me pare un buon nascondiglio”..infatti non si è rivelato tale.

Dopo 17 anni? Tu riusciresti a nascondere così bene un cadavere?

LS

se ci fosse un cadavere nel mio sottotetto .. o nel mio garage, o nel mio giardino o deve volete… chiamerei subito il 113

Congo

Credo che un’ottima analogia sia proprio quella relativa all’introduzione di nuove scoperte sconvolgenti in discipline scientifiche.

Infatti, sembrerebbe normale che, una volta appurata una nuova scoperta, questa debba quasi automaticamente essere acquisita da tutti gli scienziati.

Ciò, nella realtà, non succede, o almeno non succede nei modi e nei tempi che ci si aspetterebbe da persone che hanno votato la loro vita a studi scientifici.

Questo perché si tende ad “affezionarsi” alle proprie idea, alle idee imparate in gioventù, che potranno pure essere sviluppate e migliorate, ma più difficilmente stravolte.

Le idee nuove hanno bisogno, per poter essere pienamente condivise da quasi tutta la comunità scientifica, di un intero cambio generazionale.

Questa dinamica risponde a delle leggi che fanno parte dell’essere umano e dobbiamo prendere atto che esistono.

Quindi, non mi stupisce che la trasformazione di una società non possa essere che lenta e che agli occhi di una persona ansiosa tutto sembri essere addirittura immutabile e immutato.

Ora però questa apparente lentezza risulta invece non esistere se prendiamo un arco di, per esempio, due generazioni, per esempio quella mia e quella dei miei nonni. In questo caso non posso fare a meno di constatare che io e loro facciamo parte di due storie culturali estremamente lontane. Già mio padre mi racconta di messe domenicali dove si andava col vestito buono, con maschi da una parte e femmine dall’altra, con le donne tutte con il velo… un altro mondo!

Ho quindi fiducia che nel giro di 25 anni le cose cambieranno ancora e saremo presenti a un cambiamento culturale di tipo epocale.

nullità

tempo fa avevo letto un’opinione che sosteneva che per accettare una valida teoria scientifica che fatica ad affermarsi, si deve aspettare la morte di tutti i detrattori.

la comunità scientifica non è il paradiso, ma comunque i veri scienziati mantengono rigore e serietà. e in un paese che funziona, sono questi scienziati a fare da vertici e da punto di riferimento.

qui in italia, mandiamo avanti i creazionisti al CNR…

enrico

Son serio non aveva un intento polemico..
A me par stupido tenersi un cadavere in casa..
Magari mi sbaglio…

Stefano Grassino

Ed io seriamente questa volta ti rispondo e lo faccio con una domanda: non ti sembra che i casi sospetti che riguardano il clero stiano diventando un po troppi? Una volta un giudice emise una condanna solo su indizi senza prove dicendo che questi erano talmante tanti che messi assime valevano più di tante prove.

0xidizer

Anche a me parrebbe stupido, ma ci sono voluti ben 17 anni per trovarlo. In qualche modo.

Barbara

Quale miglior nascondiglio del sottotetto di una chiesa dove nessuno oserebbe mettere il naso, protetto pure dai vertici per non danneggiare l’immagine come è sempre stato fatto?

enrico

“a me pare un buon nascondiglio”..infatti non si è rivelato tale.
A me non pare proprio per niente..io da colpevole o complice me ne sarei sbarazzato.

Mi par strano che un Monsignore si accinga ad effettuare lavori di carpenteria o quant’altro in abito ufficiale bottoni rubino e magari fascia..( la foto in cui manca il bottone è del ’99 l’omicidio mi pare del ’93 boh..)

Già mi è parsa strana la modalità del ritrovamento..una specie di autodenuncia..

Che poi vi siano tracce di sperma. se non sono del prete mi fa pensare che questa zona della chiesa era particolarmente poco “custudita” da chi di dovere e poi se di qualche ragazzo del centro Newmann mi chiedo cosa ci andasse a farlo proprio lì..vicino un cadavere..

Se del prete..beh..a sto punto c’è da sperare di non trovarne altri di cadaveri.
Nel senso che un colpevole-complice penso non si sbarazzi del cadavere solo se lo vede come un “feticcio”…..mi baso su alcuni noti casi di serial killer tipo Jeffrey Dahmer il quale penso tenesse i resti come feticcio\ trofeo.
Restivo infatti non si è fermato…………………………….

P.S. Mi tocca guardarle tutte le puntate di “chi l’ha visto”causa mia fidanzata appassionatissima..
Io preferirei qualcosa di più allegro..anche l’UAAR..

nightshade90

è un prete, mica un supercriminale, mica puoi pretendere che conosca il modo migliore per sbarazzarsi di un cadavere o calcoli correttamente quale è la linea d’azione che comporta meno rischi di essere scoperto.

comunque i dubbi da te denunciati sull’improbabilità della cosa rimangono inferiori a quelli suscitati dal racconto del prete sul perchè la presenza del cadavere sia stata denunciata così tardi. forse non è il diretto colpevole, ma di sicuro qualcosa non quadra nella sua storia, nasconde qualcosa. e la cosa che è più probabile che nasconda è una sua complicità.

nightshade90

quando la cercavano, non avrà avuto il coraggio di muovere il corpo, quando hanno smesso di cercarla, avrà pensato “tanto se non l’hanno trovata prima ormai non la trovano pèiù, se cerco di sbarazzarmi del cadavere, è facile che venga beccato (non è facile portare in giro pezzi di cadavere, che la puzza attira curiosi, e se li porta fuori città in macchina c’è sempre il pericolo che in futuro qualcuno faccia delle analisi scientifiche sulla macchina e trovi il DNA della ragazza). meglio lasciare le cose come steanno, che più passa il tempo più è difficile che la ritrovino….”

enrico

Nightshade 90..ti venisse l’idea non fare un omicidio..

In un caso del genere..sparisce il corpo…nessun colpevole..

nullità

@ enrico

se non sbaglio, il prete di adesso è diverso dal prete dell’epoca dei fatti.

può darsi che il primo se ne sia lavato le mani, e il secondo, trovatosi la patata bollente tra le mani, ha preferito stare zitto.

ovviamente qui si ragiona tutti per ipotesi.

moreno03

Forse gli piaceva l’odore, se già praticano l’antropofagia non c’è nulla di strano.

Dalila

Per me il discorso è molto più complicato di quel che sembra.
Escludo che il cadavere sia stato sempre là.
Se c’è stato, viste le perquisizioni precedenti, qualcuno lo avrebbe trovato.
Per me il corpo è stato rimesso là e nascosto ad arte per farlo ritrovare dopo anni.
Che il sacerdote non sapesse nulla…beh non la bevo.C’è qualcosa di sporco in questo caso.
Il sottotetto è un porcaio che raccoglie persone squallide che fanno chiaramente i loro comodi (c’erano bottiglie, sigarette, adesso anche altre tracce…)e non escludo che molti lo abbiano visitato apposta perchè a Potenza qualcuno bisbigliava che forse il sottotetto nascondeva dei “segreti” sul caso.
Ed anche che Restivo abbia agito da solo inizio ad escluderlo.

Ma hey, l’importante è che la chiesa non sia stata sconsacrata!

libero

Singolare comunque l’opinione pubblica, in fondo non è che sia scossa più di tanto, quindi o la chiesa non interessa più alla gran parte degli italiani che la considerano già negativa oppure c’è ancora qualche incrostazione di sottomissione inconscia, che però va scemando, giorno dopo giorno.

ATEONONTROPPO

Tutta questa storia riportata in taglio antichiesa per me ha troppi elementi oscuri.
Come nel caso di Garlasco, la stampa riportava solo frammenti e deduzioni delle deduzioni sulle indagini. Poi quando hai modo di vedere tutti gli atti, scopri una realtà ben diversa.
Io ho la mia teoria complottista.
Questo Restivo era figlio di un superbossmafioso. Tutti sapevano e tutti stavano zitti. Ora la famigghia stà perdendo l’egemonia ed ecco che le indagini che dovevano essere fatte 20 anni fa le fanno adesso.

enrico

anche..almeno c’era collusione anche del magistrato..almeno..

Andrea

Una domandina semplice semplice: se era così facile trovare il corpo di una ragazza scomparsa nel sottotetto di una chiesa, perché coloro che oggi gridano allo scandalo all’epoca non hanno suggerito di andare a vedere proprio lì?

Dalila

Restivo è stato già ascoltato e si è fatto la galera per falsa testimonianza.
Sarà stranetto con le sue ossessioni ma mi pare qualcuno che gode di eccellenti protezioni e forse anche di aiuti reali nell’insabbiare tale caso.

moreno03

In realtà pare che all’inizio volessero controllare da cima a fondo anche la chiesa, poi per non si sa quale motivo hanno lasciato perdere: chissà perché?

Congo

La mia idea:

prima dell’uccisione di Elisa il sottotetto è stato più volte utilizzato per fare sesso (probabilmente dai ragazzi che frequentavano il centro Newman).
Restivo, sapendolo, ha cercato di portarci Elisa, che invece si è ribellata ed è stata uccisa.
Il parroco di allora, don Mimì, venuto a sapere della cosa, ha cercato di nascondere la cosa.
Ma a questo punto, se è vero che il sottotetto era frequentato da altri ragazzi per fare sesso, vuol dire che molta gente sapeva.
Negli ultimi mesi, la curia, in maniera un po’ cialtronesca, ha cercato di far venire allo scoperto la cosa senza sporcarsi le mani. Ecco quindi che ha chiamato degli operai in modo da far fare a loro la scoperta. L’idea in sè era astuta: se faccio fare dei lavori nel sottotetto e poi scoprono il cadavere, poi come possono accusarmi di averlo nascosto? Io non lo sapevo di certo e don Mimì, se lo sapeva, si è portato il segreto nella tomba.
Purtroppo per loro, la cosa non è filata molto liscia. Giacché sono comunque emerse troppe contraddizioni.

agnese

sarebbe meglio non fare troppi commenti e lasciare che la giustizia faccia il suo corso nelle indagini: ci si potrebbbe sbagliare di troppo! Io ho un amico innocente e che e’ risultato innocente dopo anni di carcere…
pensavano avesse abusato della filia mentre questa aveva una malattia rara…..
Non penso che Restivo sia innocente, anzi …. lo arresterei anche senza aver ucciso nessuno … anche solo importunando le ragazze. In piu’ se e’ innocente perche’ non vuol farsi prendere la saliva o altro per il DNA?
Ma temo che si stia mettendo troppa carne al fuoco … implicando anche il nome di innocenti…..
Questa e’ la mia opinione.
agnese

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