Il quotidiano dei vescovi italiani Avvenire ha ospitato ieri un articolo (Anima, le ali della psiche) dello psichiatra Enrico Smeraldo, docente presso l’università Vita-Salute del San Raffaele. Dopo aver visto “più di un punto di contatto tra teologia e psichiatria”, Smeraldi ha sottolineato come la spiritualità si elevi sopra al “semplicemente psichico”, “come in una sorta di scala di attività mentali superiori: pensiero concettuale, volere deliberato, creatività artistica, riflessione filosofica e, in ultimo, esperienza religiosa”. Secondo lo psichiatra, “sia l’adesione di fede sia il rifiuto ateo può essere studiato e capito in psicologia come funzione della persona, dei suoi dinamismi intrapsichici e delle loro risoluzioni. In termini psicologici puri, anche una scelta di ateismo è una forma di religiosità”, che è da lui intesa come “una continua propensione verso la sfera divina e soprannaturale”. Smeraldi ha concluso l’articolo lamentando che, “quando uno psichiatra ha una sua fede religiosa, molti colleghi lo considerano strano e gli chiedono come fa a conciliarla con la psichiatria, mentire i pazienti che ne sono consapevoli lo trovano del tutto naturale”.
Lo psichiatra cattolico Smeraldi: “l’ateismo è una forma di religiosità”
117 commenti
Commenti chiusi.
certo, e la schizofrenia è una forma di sanità mentale.
la ricchezza è una forma di povertà.
il digiuno è una forma di nutrimento.
la nascita è una forma di morte (beh forse questa è vera).
l’ignoranza è una forma di intelligenza.
dai andiamo avanti col giochino?
Il bianco è nero.
la guerra è pace…
🙂
Bellissimo!
Il TG1 è una forma di giornalismo.
Il caldo è una forma di freddo.
La luce è una forma di buio.
La rassegnazione è una forma di speranza.
Chiuderei con quello che disse Odifreddi (mi sembra fosse lui, almeno) in merito all’assurdità del titolo del libro “Cosa crede chi non crede?” di Martini Carlo M., Eco Umberto: “avrebbe senso chiedersi che cosa mangia chi non mangia?” 😉
il celibato è una forma di attività sessuale…ops ! questo per certi è vero !
Roberta! Non insinuare!
uno psichiatra che parla di religione mi fa ridere. e anche un po’ piangere.
il fatto che insegni, pure.
il fatto che insegni in un’università privata che si trova nel feudo di Berlusconi spiega invece tante cose.
non so, quando comincerai a fare la persona seria, potremo riparlarne.
finchè fai il troll, ti si risponderà a tono.
I troll dovrebbero essere ignorati, come le religioni si nutrono delle sofferenze umane, i trolls si nutrono degli insulti che gli vengono fatti. Se ignorati ci rimangono male.
anche la psichiatria è una forma di religione! 😀
peccato che si presenti al mondo sottoforma di pseudoscienza… i più ci cascano!
Allo stesso modo in cui la salute e’ una forma di malattia !
(Per medici,farmacisti,guaritori ecc e’ in ogni caso una sindrome dannosa !)
che palle
io capisco che abbiano i complessi di inferiorità per le credenze cretine che non riescono ad abbandonare, però basta con i ribaltamenti semantici.
palle stratosferiche; basta con i troll; non nutriamoli; anche l’insulto più che legittimo a fronte della loro idiota protervia e falsità è fatica sprecata e tempo perso
No non bannate i troll! Ateo triste non mi sembra male! Mi sta facendo sorridere!
questa l’ho sparata in un altro post, ma va a pennello anche per questo:
medice cura te ipsum!
i pazienti lo trovano normale eh? ma che io sappia da uno psichiatra non si presentano persone sane giusto?
LOL, vero XD
(tra parentesi è regola aurea non parlare di sé ai pazienti… ma evidentemente per alcuni sono opinioni)
la miller però suggerisce di fare domande dirette e imbarazzanti al terapeuta fin dal primo colloquio per scoprirne l’indipendenza da pregiudizi e tabu
dov’era ‘sta cosa? forse mi son persa il libro, mi dici il titolo? (sono una grande fan della miller)
mi sembra ke sia in riprendersi la vita. alla fine c’è una sezione di lettere pubblicate sul suo sito web. molte chiedono come riconoscere un terapeuta adatto, viti i numerosi esempi di pazienti trascinati nel baratro dai tabu del terapeuta.
p.s. “sono una grande fan della miller”
io uso come ex libris e come nick l’anagramma clelia merli 🙂
beh, uno psichiatra che cura i pazienti traendo consigli di vita dalle stesse voci, direi che non può non andarci d’accordo.
Abbiamo trovato lo Zichichi degli psichiatri.
Un altro che ha preso la laurea per corrispondenza.
1. Un credente che capisca qualcosa di psichiatria è un ossimoro.
2. Ma sti pincopallini devono fare spam sempre qui? Ma perchè non ve ne andate all’inferno?
3. Vogliamo proprio considerare l’ateismo una fede?
“L’ateismo è una religione; perché l’essenza di questa sta nel preoccuparsi della realtà ultima, nel pensiero diretta a questa, in una affermazione intorno a questa nella quale sentiamo di racchiudere il nostro maggiore interesse mentale, e, quasi a dire, di porre in giuoco o decidere il nostro destino.”
Giuseppe Rensi.
4. Bandite i catto-troll-spammatori Please!
usa la mail moderazioneblog@uaar.it per segnalarli
Da un punto di vista politico il cattolicesimo è una forma deviante di atesimo: se il clero e i clericali credessero veramente in un dio che li punisca dopo la morte per i loro peccati si cagherebbero in mano dalla paura.
Il fatto che continuino a comandare, rubare, violentare i bambini, intrallazzare con i piduisti, i mafiosi, i fascisti, che continuino a insultare gli altri e promuovere leggi liberticide e medioevali dimostra senza tema di smentita che siano una associazione malefica volta al profitto e priva di una qualsiasi sfera religiosa.
Purtroppo sono privi pure di morale, e questo li rende inferiori agli atei, agli agnostici, ai razionalisti e ai confuciani.
Mamma mai siamo invasi dai troll.. Carrel sei ancora al livello della “dimostrazione che qualcosa non esiste” ??
Oltre che troll pure ignorante !!! :()
e allora se religione significa collegare? tutti gli atei sono collegati tra loro senza neanche una dottrina questo fa dell’ateismo un pensiero senza limiti di terra nazione cultura etnia mentalità costumi……………..
se religione la si intende come istituzione con dagmi e regole morali dettate da una gerarchia che si fa vicaria di un’entità fantastica governatrice suprema dell’universo che abbia una teologia basata su un mondo che non esiste allora l’ateismo non è una religione………..
ma lo psichiatra cattolico ha capito cosa significa religione o non lo sa e mischia il concetto dell’immaginario collettivo con l’etimologia della parola
Facciamo finta di prendere sul serio questo psichiatra (di cui Kaworu e altri hanno gia detto quanto occorreva dire) e prendiamo in considerazione il termine ‘religiosità’. E’ ormai poco più di un luogo comune distinguere tra religione e religiosità. Religiosità può semplicemente voler dire fermarsi – per un attimo o per tutta la vita, e in ogni da parte di chiunque – a riflettere sul mondo, sul destino umano, sui problemi esistenziali, senza per questo pensare nemmeno lontanamente che ci possa essere una risposta definitiva… mentre le religioni, ‘la religione’, questa risposta ritiene di darla.
Poi c’è chi ritiene, più che legittimamente, che riflessioni su queste famose, o famigerate, domande (chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo, e così via) siano solo perdita di tempo… ma se per religiosità si intende quanto detto, l’ateismo può benssimo accettarla come sua possibile componente perchè non ha proprio niente a che fare con la fede religiosa.
Ma ci sarà mai qualche credente che, così, per sfizio intellettuale, prova almeno a non pensare l’ateismo sempre come un’altra forma di religione?
Forse è pretendere troppo…
Hai ragione, Bruno.
Io pero’ non ci vedo nulla di particolarmente offensivo in cio’ che questo psichiatra dice.
Se si intende per religiosità l’attrazione per l’inspiegabile (in qualsiasi direzione essa si diriga poco importa) il voler disquisire, riflettere, come dici giustamente tu, sulle cose non spiegate, l’ateismo, lungi dall’essere una religione con le risposte in tasca -un po’ a mo’ di prontuario o bugiardino dell’esistenza umana- puo’ essere visto e vissuto in tanti personalissimi modi.
Lo psichiatra poi pero’ prende un colossale abbaglio nel riferire cio’ che pensano della sua fede colleghi e pazienti.
In termini strettamente professionali, io questa, al suo posto, me la sarei risparmiata perchè si presta a battute fin troppo facili.
A me infastidisce piuttosto questa sorta di riabilitazione paracula (ops) dell’idea di ateo ed ateismo.
Ancora una volta si cerca di applicare un’ etichetta capace di catalogare gli individui ed il libero pensiero.
La mia religione è l’ateismo.
E il mio hobby è non collezionare francobolli.
O chi non gioca a calcio fa sport e così via…
Si lamentano se dai loro degli idioti….
“l’ateismo è una forma di religiosità”
Ok! Dove passiamo a ritirare l’assegno dell’8×1000 per l’Uaar?
Una religione è un complesso di credenze, comportamenti, atti rituali e culturali, mediante cui un gruppo umano esprime un rapporto con il sacro.
Tutto stà nel codificare il senso del sacro.
Nel mondo siamo circa sei miliardi di persone,se questo volesse dire sei miliardi religioni,
ognuno avrebbe il suo sacro ed allora sarei d’accordo che ogni scelta è una forma
di religione.
“Una religione è un complesso di credenze, comportamenti, atti rituali e culturali, mediante cui un gruppo umano esprime un rapporto con il sacro.”
Esattamente ciò che caratterizza il tipo di ateismo espresso da questo sito:
– “complesso di credenze”? Sì;
– “comportamenti”? Sì;
– “atti rituali e culturali”? Sì;
– “mediante i quali un gruppo umano esprime un rapporto con il sacro”? Sì.
E’ proprio vero: questo tipo di ateismo militante è un fenomeno religioso.
‘Azz, mi sono perso i rituali!
E il “rapporto con il sacro” quale sarebbe, quello di non avere alcun rapporto con esso? Allora la castità è un atto sessuale!
“Rituali”: i commenti sistematici sul blog UAAR sono un esempio di rituale;
“Rapporto con il sacro”: agire per negare ad altri la possibilità di esprimere la propria religiosità nei luoghi pubblici è un “rapporto con il sacro”.
Vede?
Dunque, premesso che:
– per me sedermi sul cesso è un momento sacro e che
– effettuandolo ogni giorno anche numerose volte lo rende un rituale
possiamo concludere che le mie dolci e soddisfacenti ca.ate sono una forma di religione.
@ Andrea
Hai altro oltre al gioco delle tre carte con le parole?
Lurko da un paio di anni i commenti del sito e non ho mai scritto un post… ma stavolta non riesco a non spendere queste due paroline:
@Andrea:
secondo te chi non crede è molto stupido, vero? non avere paura… ammettilo…
Non puo’ essere altrimenti… se non lo pensassi davvero, dove lo troveresti il coraggio di premere INVIO dopo aver scritto delle puttanate simili?!
1) Basta la “sistematicità” per dar luogo ad un rituale? Quindi fra “passatempo abituale” e “rituale” non c’è alcuna differenza? E io che pensavo che i “riti” dovessero essere comportamenti cultuali (Zingarelli)! Vabbé, adesso sappiamo che guardare la casella della posta e caricare la sveglia sono atti rituali…
2) a) Chi ti nega di esprimere la tua personale religiosità in pubblico? Quello che noi non vogliamo è che attribuiate religiosità allo Stato, che appartiene anche a noi.
b) In ogni caso, questo non è un “rapporto con il sacro”: semmai è un rapporto con i cultori del sacro.
3) Cosa si vince, a questo gioco delle tre carte? Il premio “Arrampicata sugli specchi 2010”?
@ tonil
D’accordissimo con te,anche per me la religione è una forma di ateismo,specie nell’incoerenza dei “fedeli” che la praticano….
@Sandro
“Il mio hobby è non collezionare francobolli” , troppo bella ,hahahahaha!
i colleghi lo ritengono strano e non capiscono come concili le sue idee, i pazienti invece gli danno ragione. considerato che i pazienti di uno psichiatra hanno logicamente bisogno di uno psichiatra, io non mi vanterei tanto avere delle idee sulla psichiatria sostenute da loro e considerate sceme da tutti gli altri psichiatri..
Con le necessarie conseguenze da trarre e per lo psichiatra e per ateotriste 🙂
nightshade90, concordo pienamente.
Solo il fatto di “aver visto più di un punto di contatto tra teologia e psichiatria” dovrebbe mettere in allarme i suoi datori di lavoro: non è che magari curi i suoi pazienti con gli esorcismi? In effetti un punto di contatto tra teologia e psichiatria c’è: lo aveva già individuato Freud quando ha definito la religione una forma di nevrosi. Mi viene da ridere a pensare che questo scienziato si faccia consolare dai suoi pazienti circa la sua sanità mentale… E poi: “in termini psicologici puri anche una scelta di ateismo è una forma di religiosità… una continua propensione verso la sfera divina e soprannaturale…” in termini realistici questo Smeraldo non ha capito proprio una cippa: agli atei le sfere divine gli girano di brutto, e continueranno a girare finchè la chiesa si comporterà da associazione criminale, per il resto, e parlo per me, del divino, della teologia e di tutto il ciarpame che mettono in scena non me ne importa nulla.
I commenti sistematici sul blog UAAR sarebbero un esempio di rituale ???
Andrea vacci piano con il vino che sei messo male ! 🙂
“Esprimere la propria religiosità nei luoghi pubblici” ??
Povero il mio credulo.. non ti basta casa tua e la chiesa ??
Vuoi pure il cadaverino di legno appeso nelle scuole, nei tribunali e negli ospedali ??
Se non lo vedi tutti i giorni la tua fede vacilla ?
Caro Enricuccio (ma chi è??), cominci a studiare ciò che dice Sigmund Freud (http://en.wikipedia.org/wiki/Sigmund_Freud), psichiatra di fama mondiale, evidentemente ben più importante di lei. Ha inventato la psicanalisi (mentre lei e il suo cattolicesimo cosa avete combinato??) e ha dichiarato che “dio non è altro che la proiezione di questi desideri infantili (di avere un padre potente e protettivo, di giustizia ed eguaglianza e della vita eterna; n.d.t.), temuto e adorato dagli esseri umani oppressi da un imperituro senso di insicurezza.” (cit.)
Tutto quello che viene detto sugli atei da questo illustre sconosciuto (paragonato a Sigmund Freud), può per gli stessi identici argomenti addotti, essere totalmente rovesciato… il cattolicesimo stesso è un prodotto – ottimamente riuscito – della malattia mentale… (cit.)
Se lo dice questo sconosciuto allora bisogna crederli. (cit.)
Che onestà intellettuale questo Smeraldi. E che professionalità! Se non fosse uno psichiatra da due soldi, noterebbe la quantomeno curiosa vicinanza che c’è tra fede e psicosi (collettiva e non) e conoscerebbe quella patologia che in lingua anglosassone viene definita col termine “delusion”.
Questo, più che uno psichiatra, sembra un suo paziente. La tecnica è sempre quella: mettere in fila qualche parolone per infinocchiare i sempliciotti, con discorsi senza capo né coda. In questo è maestro colui che si autodefinisce rappresentante di Dio in terra.
la guerra è pace
l’ignoranza è forza
….’spetta, dov’è che l’ho sentita già, questa??
e la calvizie è un tipo di pettinaura…
😀
anche la fede in un dio, comunque affermata o manifestata, è un indizio di una potenziale disposizione, una specie di apertura, alla non credenza.
Se il fatto che un Creatore abbia creato “tutto” fosse così palese, inequivocabile, incontrovertibile ed intrinseco ai nostri pensieri nessuno si porrebbe minimamente il problema di credere… semplicemente crederebbe senza parole, senza pensieri, senza coscienza.
Nessuno spreca parole o pensieri per affermare di credere che la propria madre l’abbia creato, semplicemente la chiama “mamma”.
Se io credente avessi queste certezze intrinseche, non avrei fobia del dubbio come creazione del maligno, non chiamerei disumani gli atei o gli agnostici…semplicemente li considerei degli innocui e miseri minus habens con gravi problemi cognitivi.
E invece il fatto che il credente più fervido sente il fastidio o terrore del dubbio come tentazione di satana e percepisce l’ateo ed agnostico come ostile e nemico suggersice che, forse, una piccola luce di scetticismo non si è del tutto spenta nel profondo del suo sentire, come un fuoco che cova sotto la cenere.
grande considerazione di matteo…..
la religione come forma di ateismo (è di stefano ma è da incorniciare)
ma ogni credente è ateo! è ateo nei confronti di tutte le divinità eccetto la sua. noi siamo solo atei nei confronti di una divinità in più….
questa è buona 😀 e la religione è una forma di ateismo hahahahahahaha.
tanto per parlare di psicanalisi il sommo Freud riguardo la ripetizione ossessiva dello stesso concetto o argomento (il cristianesimo è buono, l’ateismo è cattivo, la verità è nostra, noi siamo la verità ecc.ecc.) così diffusa tra i religiosi di ogni specie Anancansmo, o coazione a ripetere, e la classifiçava tra le nevrosi ossessive gravi 😀 hehehe.
così diffusa tra i religiosi di ogni specie AVAEVA CONIATO IL TERMINE Anancansmo* ecco ora è corretto 😉 scusate l’omissis involontario.
Le religioni (e la cattolica in particolare) sono una forma di ateismo. Credono in Cappuccetto Rosso e Batman, in bimbe dodicenni vergini ma incinte, in persone risorte, in vecchi padri putativi che mai hanno …”penetrato”….E’ evidente che queste cose non esistono, quindi i …”credenti”…in realtà non credono !
La conferma dell’ateismo delle religioni (mi riferisco in questo caso alla cattolica), viene dai facenti parte l’organizzazione, preti, vescovi, papi ecc. ecc. Sfruttano le persone e lo Stato, sono affaristi, ricchi in cose materiali, intrallazzati nella politica, erotomani, molti di loro pedofili. Non ditemi che persone simili credono in un dio.
Non si illudano, però. Non saranno mai accettati tra le fila di noi atei/agnostici. Per le caratteristiche di cui sopra, sono immorali, senza ritegno. Quindi niente iscrizioni ad associazioni tipo uaar !! 😉 O_O
Ottimo saggio!
Io invece dico che il cattolico medio è un ottimo soggetto da psichiatra.
Vi faccio alcuni esempio. Se dico ad un cattolico:
– Un elettricista ha stuprato un bimbo.
Risposta: Bastardo! Ci vorrebbe la castrazione!
– Un prete ha stuprato un bimbo.
Risposta: Ha peccato e sarà giudicato Dio e non dagli uomini.
Oppure:
– Il nazismo ha fatto milioni di vittime.
Risposta: Bastardi! Schifosi! Feccia dell’umanità
– L’inquisizione ha fatto milioni di vittime.
Risposta: Papa Giovanni Paolo II ha già chiesto scusa per le vittime dell’inquisizione. E poi sono fatti passati.
E ancora:
– Dio non esiste
Risposta: Dimostrami che non esiste!
– Allora tu dimostrami che esiste
Risposta: Devi credere e basta. questa è la Fede.
E potrei fare altri mille esempi ….. che sono ben noti in questo forum. Tuttavia è chiaro che il cattolico medio, a parità di crimine commesso, ha due morali: una per la gente comune ed una per il clero. E quest’ultima è molto più bonaria e permissiva.
La seconda morale entra in gioco quando si pone davanti al cattolico l’evidenza di un crimine commesso da un appartenente al clero. In questo caso il suo cervello va automaticamente in “autocensura” e cerca di scusare il clericale per il crimine commesso.
E ancora, se io faccio ad un cattolico delle domande imbarazzanti che possono incrinare la sua fede, questo si irrigidisce e chiude il discorso. E normalmente, dopo simili domande questa persona non vuole più relazionare con me.
Dunque, il credente ha una vera forma di controllo psicologico sulla sua mente che è l’imprinting ricevuto durante l’infanzia.
Al momento in cui uno si libera da questo “imprinting” diventa un cosidetto “ateo”. In questo caso la Chiesa non può più esercitare il suo potere psicologico su di lui e allora cerca di fargli la guerra. L’ateo infatti è una persona scomoda in quanto mette in dubbio il potere del clero e della classe politica dirigente connessa al clero (nel nostro caso il governo Berlusconi). E allora bisogna fargli la guerra in mille modi. Un esempio che abbiamo visto tutti è stato quando la segretaria dell’UAAR è stata coperta di insulti da Sgarbi.
Detto questo io li capisco sia i preti che i politici di destra a loro connessi. Fanno semplicemente i loro interessi. Ma non capisco quei milioni di cattolici adulti che accettano nella loro mente un simile controllo psicologico che serve solo a dare ancora più potere a chi ci comanda. Ma svegliatevi! Il senso critico ed il libero pensiero forse può far male all’inizio, ma è sicuramente una benefica medicina per l’umanità.
altro esempio eclatante: il cattolico: “come diavolo si fà ad essere così ingenui da farsi fregare da wanna marchi che minaccia di farti il malocchio? o da credere in sciocchezze come l’astrologia? o da far parte di una religione assurda come scientology, che pretende che un dittatore alieno abbia massacrato gli alieni buoni a suon di bombe atomiche, abbia risucchiato le anime degli alinei buoni con un aspirapolvere galattico e le abbia infilate nei corpi degli ominidi per imprigionarle, creando così la razza umana? ora scusate che devo andare a fare comunione in chiesa.”
nota: la transustanziazione consiste nel trasformare la SOSTANZA del pane (o del vino) in VERA carne (o sangue). non trasformazione metaforica (lo spirito di dio entra nel pane), ma sostanziale: pretendono che le molecole di carboidrati del pane diventino proteine della carne, ma che la cosa non sia visibile con nessuno strumento. controllare per credere. questa è MAGIA……
L’ateismo non é stata una scelta mia . E stato la terribile scoperta già da adolescente che non esiste nessun dio che mi ha creato e mi aspetta dopo la mia morte . E dunque una semplice ma terrificante constatazione . Non penso mentire a me stesso dunque non posso credere .
Ma sopratutto l’ateismo ha due grande pregi.
1) Che non esiste nessuna organizzazione che ci guadagna sopra.
2) L’ateismo è figlio della tua stessa intelligenza e non è il prodotto del plagio di nessuno.
Scusate , volevo scrivere : Non posso mentire a me stesso…
Avanti con l’ennesima ripetizione:
* anche i grilli sanno che vale il seguente schema di ragionamento: se A, allora B; ma, dato che non è vero B, allora non è vero nemmeno A;
* mettiamo che A sia “esiste una volontà onnipotente e buona” e B sia “non esiste dolore”;
* la conclusione, chiara e pulita, è che i monoteismi sono falsi.
Naturalmente bisogna saper sostituire alle variabili le frasi; in effetti, conosco persone totalmente incapaci di compiere quest’operazione. Costoro sono gli unici legittimati a credersi monoteisti.
Dove sta l’aspetto psicologico?
E dove sta l’aspetto fideistico?
Forse lo psicologo non ha tutti i torti, l’ateismo è comunque una ideologia e chi crede ciecamente ad essa in qualche modo si contrappone al credente, in sostanza atei e credenti si contrastano ma si puntellano, come un tempo facevano la DC e il PCI.
Per fortuna sono agnostico e mi considero più equilibrato.
non sono d’accordo.
l’ateismo diventa parte di un’ideologia solo quando fa parte del patrimonio culturale del soggetto che l’ha concepita, vedi Marx,Stirner, Kropotkyn ecc. è vero che lo si trova spesso associato all’anarchia e in modo molto discutibile al comunismo (vedi Stalin ed il suo culto della personalità).
rimane però in sostanza un atteggiamento razionale verso la realtà scevro dalla tentazione di dare spiegazioni immaginarie ai fenomeni naturali precludendo anche la credenza in sciocche leggende millenarie tipo semidei morti e resuscitati o bambine che partoriscono a 12 anni vergini prima e dopo il parto ecc.ecc.
Forse sarebbe più opportuno parlare di razionalismo, l’ateismo è una posizione ben precisa.
Chi è razionale ovviamente non può credere che a quello che comprende e vede, lateo va oltre, come il credente.
mi è difficile separare il mio agnosticismo dal mio ateismo.
Al momento penso che l’intera questione dell’esistenza o meno di una entità soprannaturale creatrice del “tutto” possa essere del tutto priva di senso.
Quindi penso che, prima di della parola “dio” e del concetto correlato, possa essere priva di vero significato proprio l’intera domanda a monte.
Ritengo che il nostro problema di uomini è tendere a pensare che l’universo abbia la forma della finestra attraverso la quale osserviamo l’immensità e la nostra esistenza.
A me pare che da un pò di tempo i commenti scelgano autonomamente il posto dove sistemarsi… 🙂
Ne esce fuori una gran confusione.
Sto sbaglaindo?
L’ateismo è una condizione normale e naturale dell’uomo, la religione ponendo l’uomo al di sopra dei viventi che lo accompagnano nel meraviglioso viaggio cosmico a bordo del nostro fantastico pianeta snatura il nostro essere profondamente e mina irrimediabilmente quel mirabile strumento evolutivo che è il nostro sistema nervoso rendendolo inutile se non dannoso. Credere in un Dio (peggio se fatto a nostra immagine e somiglianza) è un atto di arroganza e presunzione, per secoli si è creduto che la terra fosse al centro dell’universo, ora Darwin ci ha mostrato come l’uomo sia un primate tra gli altri e legato a tutti i viventi condividendone lo stesso codice genetico, non c’è alcun motivo per continuare con questa manfrina metafisica di anime, Dei e vite ultraterrene. Ma quando uno ha la fede lo sguardo è ristretto e così i ragionamenti non vanno oltre a categorizzazioni e a sparate ad effetto piuttosto superficiali e di scarso contenuto. Sono sempre più convinto che fedi e superstizioni siano una patologia che può assumere forme più o meno gravi e per quanto non necessariamente dannosa comunque in grado di minare irrimediabilmente il corretto ed armonioso sviluppo delle persone.