La foto di una bimba nuda è stata trovata nel pc sequestrato al card. Godfried Danneels lo scorso 24 giugno. La conferma giunge dalla procura di Bruxelles, che per il momento non ha intenzione di aprire una specifica inchiesta sul fatto. Un portavoce della diocesi ha ammesso che la foto potrebbe essere sospetta, ma ha avanzato l’ipotesi che potrebbe anche “essere involontariamente stata ricevuta attraverso internet”. Il portavoce, riporta Le Soir, sostiene che le accuse contro il porporato si fanno “di giorno in giorno più grottesche”.
La foto di una bambina nuda nel pc del card. Danneels
93 commenti
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Mi auguro che i tecnici sappiano il fatto loro e scavino a fondo negli harddisk.
molto hard – disk direi…
Ma dai, era sul computer del prete solo ed unicamente come “documentazione” sul fenomeno pedofilia.
eh, eh, eh….;-)
Ma certo! Chi non riceve almeno una foto di bambina nuda al giorno sulla propria mail?
Vi segnalo, dall’ “Unita'”:
“Il dossier sul pedofilo Marc Dutroux, con le foto delle piccole Julie e Melisse, sono state inviate al cardinale Godfried Danneels nel 2004 dagli autori di una rivista satirica inglese. Il mensile «The Sprout» pensava di ottenere così una reazione da parte del cardinale, spiega il quotidiano in lingua fiamminga De Morgen, ricordando che, all’inizio del processo contro Dutroux, nel 2004, tre Dvd contenenti tutto il dossier giudiziario sul pedofilo erano arrivati nelle mani dei giornalisti: anche gli editori del magazine inglese ne avevano ricevuto una copia.
Gli autori della rivista, riferisce ancora il De Morgen, avevano inviato anche diverse foto al Vaticano che, a sua volta, aveva passato quei documenti all’arcivescovado di Mechelen dove poi, verosimilmente, sono scomparsi negli archivi fino alla scoperta da parte degli investigatori nel corso delle perquisizioni del 24 giugno scorso.”
La foto potrebbe avere la stessa origine provocatoria. Senza contare che “tecnici che sappiano il fatto loro” … con un computer … fanno miracoli, anche se non sono particolarmente devoti … anzi …
Saluti.
E se sono devoti non fanno miracoli?
Che le abbiano ricevute “contro la loro volontà” ci si può credere.
Ma che le abbiano conservate contro la loro volontà mi pare difficile !
🙂
bravo ai azzeccato,qui il cesare b,non puo far piu il garantista.
Dubito che dei tecnici incaricati di fare una perizia osino anche solo pensare di modificare il contenuto di una memoria che devono analizzare.
Per fare delle indagini su un hard disk, di regola si accede al disco in sola lettura (smontandolo dal pc, se è un disco interno, e collegandolo su un’altra macchina che verrà usata per l’analisi) e si procede subito ad una copia completa in modalità grezza (cioè, anziché sfruttare il filesystem e leggere i file normalmente, il disco viene letto in un’unica passata come una “sequenza di 0 e 1”; per rendere vagamente l’idea si potrebbe pensare alla differenza tra copiare uno scritto a mano – leggendo ogni singola parola – e farne una fotocopia) su un altro disco o su un file immagine (che emula in tutto e per tutto un hard disk); tutte le analisi vengono poi condotte sulla copia per non alterare l’originale (se venisse alterato perderebbe il valore di prova).
Se un tecnico accedesse al filesystem del disco col supporto in scrittura, con l’accesso lascerebbe delle tracce (per fare un esempio, anche la semplice data di ultimo accesso ai file) e renderebbe la prova del tutto inservibile.
Se durante l’analisi viene trovato qualcosa di “interessante”, poi si possono fare un po’ di considerazioni:
– quando è stato creato il file incriminato
– quando è stato aperto per l’ultima volta
– in che cartella si trova (un file che si trovi tra i documenti ha un significato molto meno equivocabile rispetto ad uno che si trovi nei temporanei del browser e che magari potrebbe essere finito lì “per sbaglio” per colpa di qualche sito in cui si è andati involontariamente).
– se il pc da analizzare ha usa il filesystem ntfs (cioè usa windows 2000, xp o successivi), si potrebbero guardare gli alternate data stream del file sapere se è stato scaricato da internet, da che sito oppure se era allegato ad un’email (forse si può sapere addirittura quando è stato scaricato, che è un’informazione diversa dalla data di creazione dato che se un file viene copiato su un altro disco ntfs anche gli a.d.s. vengono copiati… comunque è un po’ che non uso windows e non ricordo se effettivamente viene memorizzata anche questa informazione)… su altri sistemi operativi (linux, mac) non so, ma quasi sicuramente ci sono delle funzionalità analoghe.
Poi si possono guardare altre informazioni del pc, come la data di ultima accensione, la lista delle periferiche che sono state collegate al pc da quando il sistema operativo è stato installato (almeno per quel che riguarda windows)…
Vabbé, sto divagando su aspetti che probabilmente sono di scarso interesse…
Comunque stasera il tg3 (quello dei “comunisti”) ha dato la notizia riportando anche l’immagine sarebbe stata trovata tra i temporanei del browser. Se per assurdo i tecnici incaricati delle perizie avessero voluto “fare i miracoli” creando delle prove false (operazione che, ad ogni modo, mi sembra tutt’altro che banale dal punto di vista tecnico e ad alto rischio di gattabuia), quella foto l’avrebbero trovata tra i documenti, non tra i temporanei del browser.
Io mi fido di chi sta indagando sul caso e dei tecnici incaricati delle perizie.
Ah, tanto per essere chiaro, quanto ho scritto riguardo le perizie non l’ho appreso per esperienza diretta o attraverso chissà che fonti, ho semplicemente letto un articolo sull’argomento all’interno di una rivista dedicata a linux. 🙂
Purtroppo a Garlasco non è andata così. O era il delitto di perugia? O entrambi?
Purtroppo molti periti lasciano il tempo che trovano…
Però in belgio…
@Sin night
Parlo in generale e non certo per difendere la curia belga.
Quello che dici e’ vero a condizione che durante la lettura dell’originale per creare
la copia di lavoro siano presenti tecnici assolutamente fidati.
Altrimenti non credo proprio che avendo il tempo necessario un esperto di alto
livello non sia in grado di eseguire tutte le manipolazioni che vuole senza lasciare
tracce.
Le date dei files ad esempio sono bytes come gli altri e si possono modificare .
Quello che hai scritto è corretto ma incompleto, le ananlisi non possono essere limitate ai dati copiati perchè in questo modo si avrebbe a disposizione solo una ‘fotografia’ del contenuto ATTUALE del disco, mancherebbero quindi i dati relativi a ciò che era e non è più. I dati vengono scritti e cancellati da un hard disk variando l’intensità di un campo magnetico, se sovrascrivo un’area del disco con nuovi dati resta traccia di quello che c’era scritto prima nelle piccole differenze di intensità di questo campo magnetico. Per fare un esempio immagina di scrivere su un foglio con una matita, poi cancelli e scrivi qualcosa di diverso sul foglio, in alcuni casi sarà ancora possibile ‘leggere’ il precedente testo dai solchi e dalle abrasioni sulla carta. Spero di essere stato abbastanza chiaro.
Sono un tecnico informatico. Non si trovano foto di quel tipo nella cache dei pc che riparo.
Se utilizzi il pc per una normale navigazione, al massimo puoi trovare qualche banner, non certo foto di minorenni nude. Che ipocrisia…
Anche io sono un tecnico informatico, non mi piace la chiesa cattolica e non mi piacciono in particolar modo i pedofili, ma la mia opinione è diversa. Infilare un web bug ridimensionato a 1pixel x 1pixel di una immagine compromettente in una pagina web o una mail di spam è totalmente fattibile, e con l’abbondanza di uso di javascript di terze parti nelle pagine web di oggi, un abuso del proprio browser diventa sempre meno controllabile dall’utente. Una sola immagine annegata in una cache vuol dire, come prova di reato, molto molto poco.
Ale se sei veramente un tecnico informatico sai benissimo che il materiale pedo-pornografico non è facilmente accessibile e anche che non è affatto frequente (direi inesistente) l’inserimento di pedopornografia nei normali siti web.
L’amico si è salvato sull’HDD foto di bambine nude… non si è trovato un dialer oppure uno salvaschermo di moana per caso.
In effetti l’articolo francese parla di “jeune fille”, che come indicazione di eta’ e’ generica. Esistono milioni di siti internet (legali) che parlano di “teen”. Squallido quanto volete, ma non esattamento reato.
Se poi uno volesse foto di bambine, non le salverebbe da qualche parte piuttosto che nella cache?
Lungi da me fare l’avvocato del cardinale, ma servono altre prove.
quanto meno indica che il tipo di navigazione non era normale.
Non è assolutamente vero. Trascurando il fattore accessibilità, che non è problema di chi naviga, quanto di chi mette un web bug, chiamiamolo mister X, che deve avere l’immagine a priori, ed è un pedofilo. Sulle motivazioni del perché metta un web bug, potrebbe essere un tentativo di discredito di quel prete, oppure una strategia di diluizione di responsabilità per certe immagini che, se presenti su un enorme numero di cache, perdono di significatività come prova. Esempio: se tutti i cittadini risultano avere immagini pedoporno sul proprio disco a causa di web bugs, trovarla su un disco di un imputato per quella sola immagine diventa una prova non più rilevante.
Sul tipo di siti visitati, è pure irrilevante. Se un certo wiki o forum (per esempio, di videogiochi) consente l’introduzione di codice html arbitrario da parte di chiunque, è più che sufficiente per mettere un web bug. Chiunque visiti quel forum avrà il suo browser scaricare automaticamente una immagine (per esempio da un server russo) che finirà nella browser cache a risoluzione piena.
http://en.wikipedia.org/wiki/Web_bug
Negli articoli che ho letto si parla soltanto di file temporanei, non di temporanei del browser. Questo significa che la foto potrebbe essere stata l’allegato di una mail o essere parte di un file compresso (zippato). In entrambe le situazioni per vedere l’immagine la si apre e il PC ne salva una copia nella cartella temporanea. Anche se la mail o il file compresso venissero poi cancellati resterebbe traccia del file aperto appunto tra i temporanei.
Sulla reperibilità di questo tipo di immagini confermo che non crescono sugli alberi, trovare questo tipo di immagini richiede tempo e risorse oppure contatti.
Molto banalmente riporto un esperienza personale.
Tempo fa ho installato Mozilla Thunderbird e ho importato la posta elettronica da outlook express. Nell’importazione Thunderbird ha recuperato email cancellate (anche dalla posta eliminata!) 3 anni prima. Questo perché i prodotti Microsoft sono fatti bene 🙂
Se il prelato aveva ricevuto il dossier su Dutroux nel 2004 e lo aveva cancellato (o magari solo spostato nella posta eliminata!) in realtà poteva ancora essere presente nell’hard disk.
Certe immagini rimangono nella cronologia solo se si ha avuto accesso alla pagina web pedo-pornografica, non appaiono per caso e certo non per opera dello spirito santo.
Quindi, l’immagine della bambina nuda è una prova indiziaria molto attendibile.
direi proprio di sì inoltre reperire una foto di una BAMBINA nuda non è affatto facilese se non si conoscono siti specializzati nella pedo-pornografia è improbabile di ritrovarsi sul desktop o sulla cronologia un’immagine del genere.
POPPER, che va cianciando?
a) una immagine di una “jeune fille” nuda la trovi dappertutto;
b) se poi il prelato avesso voluto fare un giro nei siti frequentati dai giovanissimi per rendersi conto di cosa gira, tanto meglio;
c) che poi una “jeune fille” in Italia diventi una bambina, è solo prova della sciatteria del giornalismo italiano;
d) che una cosa simile per una persona diventa una “prova attendibile” è prova di scarsa attenzione alla logica e alla verità;
e) la prudenza non era di un portavoce della diocesi, ma di un portavoce della procura che indaga, che diceva “una immagine che si può trovare nel pc di chiunque”;
f) il giudice del sequestro dei vescovi e della profanazione della tomba è sotto inchiesta perfino in Belgio.
Buon proseguo.
Ma no dai, è ovvio che è opera del diavolo… è lui che mette foto compromettenti in giro, è lui che rende bambine e bambini così provocanti da far cadere nel peccato ingenui e devoti preti. Non è colpa loro, poveri preti. Sono i preti a essere le vittime qui.
E giacché sono delle vittime bisogna aiutarli poverini. Bisogna dargli affetto, protezione e soprattutto privilegi e soldi… avanti bambini, date il vostro affetto ai poveri preti! Avanti genitori, continuate ad affidare i vostri bambini ai preti… non costa poi tanto…
Secondo me questo stillicidio di notizie va preso con molta cautela, non voglio fare il difensore d’ufficio dei preti, però neanche voglio ritrovarmi tra i colpevolisti a tutti i costi.
Come ho già scritto alcuni giorni fa spero che la Magistratura Belga riesca a fare piena luce su queste vicende raccapriccianti.
Concordo in pieno. Le indagini richiedono tempo e confido che la magistratura belga sia assistita da tecnici competenti e, una volta acquisite prove solide, proceda di conseguenza.
Dal punto di vista tecnico in una indagine oltre ai file “visibili” ed alla cache del browser vanno analizzati i log di sistema e le tracce dei file cancellati, quindi se c’è stato un uso “anomalo” del PC/portatile oltre alla famigerata immagine incriminata troveranno altre tracce.
sono perfettamente d’accordo con te.
Anche io concordo al 100% Sappiamo essere davvero razionalisti e garantisti anche perche potrebbe essere un boomerang. Chi ci dice che qualcuno non abbia costruito un depistaggio per chi combatte la pedofilia per poi dire: avete visto? Era solo chiacchericcio. I cosiddetti “pentiti” di mafia insegnano.
Mah, secondo me è stato un miracolo della madonna. Ha voluto rivelare al vescovo le sue fattezze da bambina. In modo che fosse noto al vescovo come si trasforma un disk-Hard in disk-Soft.
mi pare che qui si dia solo morbosamente rilievo a notizie uniderezionali… non che me ne freghi tanto.. ma notizie come queste pro-chiesa come mai qui non compaiono mai? non sa molto di obbiettivo nè razionale…
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/07/08/news/trenitalia-sepe-5474585/?ref=HREC1-9
beh qui si è data una notizia “unidirezionale”, secondo te, eppure gran parte dei commenti sono molto prudenti.
la differenza tra un sito di notizie e qui, sta nel fatto che almeno qualcuno prende le notizie criticamente.
quella che hai postato tu a me non sembra molto pro chiesa.
tra le righe ci leggo “almeno in questo non c’entra Sepe” 😆
Scusate l’OT ma secondo Dagospia, pare che il pm belga De Troy che sta conducendo l’indagine sia a rischio di rimozione, per essere trasferito ad altro incarico. Se la notizia fosse confermata, sarebbe inquietante…
No, non sarebbe inquietante.
Sarebbe la cosa più giusto per uno che ha fatto una cosa del genere dando credito ad un tizio come Devillé.
Sopratutto, sarebbe la cosa giusta per uno che sequestra dati di persone che VOLONTARIAMENTE non si sono rivolte alla magistratura.
Lungi da me difendere un qualsiasi prete, ma una sola foto non prova niente. Se ne troveranno altre cercando tra il materiale cancellato sarà un’altra storia, ma una sola foto può capitare.
Per fare un esempio mio zio provò a scaricare da emule il film “Giu per il tubo” per suo figlio, e non sapete che film ha trovato XD
OT, uno delle 12 raccomandazioni dell’ONU inviate all’Italia era contro l’aggravante di clandestinità, oggi la Consulta ha bocciato questa agravante, quindi, il governo è costretto a rivedere sia il pacchetto sicurezza 2008 sia 2009 e la sentenza della Casssazione sui figli delgi immigrati dovrà decadere a questo punto, anzi, per la Consulta, è contraria alla Costituzione che all’articolo 3 che sancisce il principio di uguaglianza: la Carta “non tollera irragionevoli diversità di trattamento”.
Insomma i cittadini sono tutti uguali: se il reato c’è non può esistere un’aggravante solo perché chi lo compie è clandestino. La Corte Costituzionale ha anche ritenuto l’aggravante in contrasto con l’articolo 25 della Carta ”che prescrive in modo rigoroso che un soggetto debba essere sanzionato per le condotte tenute e non per le sue qualità personali”.
E adesso cosa succederà al pachetto sicurezza? Si inasprirà con la legge bavaglio o questa sentenza la costringerà a ritornare in sede di commissione giustizia? Ci sono norme nella legge bavaglio che toccano il web, proteggono interssi di Fininvest e dei preti anche in odore di reato di pedofilia e altre norme che sono incostituzionali, come l’susiliario delle cause civili, il che allungehrebbero i tempi dei processi e coerentemente alle norme pro fininfest e scudo immunitario, metterebbe al sicuro premier e ministri sia prima che dopo essere stati eletti dai pecoroni cattolici e leghisti, anch’essi non immuni dal desiderio di essere preimmunizzati.
scusate, sono molto arrabbiato, è emergenza laica!
correggo: le raccomandazioni erano 96 e una delle 12 respinte del governo era contro l’aggravante di clandestinità……
Si però è anche vero che proteggendo i clandestini si incentiva farli venire in Italia e si fa il gioco della Lega.
“I cittadini sono tutti uguali: se il reato c’è non può esistere un’aggravante solo perché chi lo compie è clandestino.”
Sacrosanto. E se chi lo compie (o lo ha compiuto, ma l’ ha fatta franca per prescrizione, o fa una porcheria che non costituisce reato) e’ un prete?
Saluti.
viene giudicato come qualsiasi altro cittadino. dal punto di vista legale. dal punto di vista morale c’è l’aggravante della fiducia tradita. legge e morale sono cose molto diverse. in uno stato laico almeno.
e comunque l’accusa principale mossa alla chiesa riguarda la copertura del fenomeno pedofilia al suo interno, tutti i preti pedofili spostati da una diocesi all’altra e l’invito alle vittime a tenere la cosa segreta per non “creare scandalo”
se in internet si naviga verso siti “hot” è inevitabile che la cache si riempia di immagini “xxx”, se invece navighi in acque tranquille al massimo, ti ritrovi qualche banner o qualche popup, ormai lo sanno anche le sedie.
certo che se poi qualcun’altro usa il tuo pc ed a tua insaputa … è un altro discorso.
ma chi lo diceva che a pensar male si fa peccato… ma spesso ci si prende… boh??
Non se nel computer gira qualche malware, e il computer di un cardinale ottantenne non è teoricamente così blindato come un pc di uno smanettone d’informatica.
Stavolta il dubbio è ben motivato, e le circostanze depongono a favore del cardinale.
per quanto profondo e nero sia il bubbone pedofilo della chiesa belga non ne sapremo mai abbastanza.
alla fine tutto sarà insabbiato, il magistrato trasferito ecc.ecc. ad ogni modo questo Dutrox doveva essere il tramite di clienti pedofili talmente potenti da poter influire sulla politica di uno stato e non parlo solo di prelati…
Credo che Dutroux sosse una pedina di un gioco più grande, in quello scandalo c’era implicata gente importante che si aiuta e quando tante persone importanti si aiutano è difficile arrivare alla verità.
comunque una foto di una bambina nuda non prova nulla no no 😀 se la trovassero nel mio pc mi arresterebbero in 2 minuti hehehe nel pc di un cardinale bè occorre andarci cauti, potrebbe averla scaricata per caso (da quale sito? una donna nuda si può trovare facilmente ma una bambina no!) e ddaie vaaaaa…
Beh, so di un caso di una foto di una ragazzina nuda scaricata erroneamente da e-mule (il nome del file diceva ben altro rispetto al contenuto)
La foto in questione sarebbe stata contenuta nel sito di VRT, una tv belga, come notizia. Siti belgi dicono che e’ stato lo stesso procuratore a dirlo, adirato per queste indiscrezioni che arrivano alla stampa.
ok ma perchè si trovava nel pc del cardinale??? proprio la foto di una bambina nuda? la tv è piena di donne nude invece proprio una bambina??? io dico che è strano.
La foto e’ sul sito canvas.be e vari siti d’arte! “La douche II” di Laura Baudoux.
Aggravante ancora più strana, stefano:
la tv belga non ha donne nude (tette e culi) ma solo vecchie giornaliste vestite, peraltro, malissimo.
Quindi per ottenere quella foto è chiaro che bisogna andare a cercarla…
” … indiscrezioni che arrivano alla stampa”.
Si vede bene che siamo nelle vicinanze di Waterloo: Napoleone e’ caduto … resiste Cambronne.
Saluti.
Ciao.
I cardinali non sono sciocchi, con quello che succede sarebbero più prudenti, occorre vedere quando è stata scaricata la foto e se ce ne sono altre anche cancellate, magari in supporti mobili, allora si che sarebbe grave.
Se è stata ricevuta “involontariamente” può voler dire che qualcuno ha navigato in alcuni siti che contenevano quella foto.
Spiacente, ma stavolta non sono affatto daccordo con chi grida allo scandalo. Bisogna approfondire.
La foto nella cache sembra scaricata durante la navigazione da un sito “lecito”, inoltre non si può escludere che il browser (specie IE) non fosse stato reindirizzato o preso in ostaggio da qualche malware, una cosa molto comune sui pc usati da persone non addentro in questioni di sicurezza informatica. E non mi sembra che un cardinale ottantenne lo sia.
Attenzione a partire in quarta col crucifige: prima di tutto non è giusto, eppoi è quello che fanno e vogliono i cattolici, per poi screditare QUALSIASI indagine partendo da un caso di falsa accusa o di condanna preventiva.
Credo proprio che stavolta il cardinale sia innocente, salvo fatti nuovi.
Sono d’accordo.
La prima indiscrezione si è già rivelata scorretta ,quella riguardante Marc Dutroux.
Ma non sono d’accordo che questo tolga gravità ad altre colpe in altre indagini.
“eppoi è quello che fanno e vogliono i cattolici, per poi screditare QUALSIASI indagine partendo da un caso di falsa accusa o di condanna preventiva.”
Quindi anche voi avete questa mania dei complotti,controcomplotti..etc,etc.
No caro, il problema è che siete voi che arrivate a ridicolizzare addirittura un intero Stato – il Belgio – attaccandovi alla sua crisi politica (il conflitto Vallonia-Fiandre) per squalificare un’indagine giudiziaria che stavolta NON si è messa i guanti bianchi nelle indagini sulla pedofilia clericale.
In ultimo, noi atei siamo sempre uomini, FALLIBILI per giunta (a differenza di un “semidio” sedicente tale), ergo anche tra noi alligna la tentazione di condannare a priori senza guardare i fatti a discolpa.
Finora, mi sembra, è stata proprio la stampa cattolica a gridare al complotto (spesso negando l’evidenza).
Sai cos’è che mi turba davvero?
Che l’ex cardinale in questione mi stava pure simpatico in quanto aperto al dialogo, all’umorismo ed non dogmatico…
Il garantismo dovrebbe essere la stella polare, ad oltranza, quando indagati sono i poveracci, i disadattati sociali, gli spacciatori, i senza fissa dimora, le persone comuni, i lavoratori a cottimo, precari o semplici salariati.
Ma quando gli indagati sono i potenti, i politici, gli ufficiali di polizia o le gerarchie ecclesiastiche, dovrebbe valere sempre il principio di colpevolezza.
Questo sarebbe il senso di “democrazia”: evitare che qualcuno si arroghi potere indebito. In quel caso meglio – molto meglio – sbagliare per eccesso. Quando il potere non è in gioco, invece, meglio sbagliare per difetto e lasciare un colpevole senza pena.
(in italia succede esattamente il contrario)
A questa logica Robespierre e il suo Terrore gli farebbero un baffo, come si dice.
sarà sua figlia…..
lascimogli la possibilità che sia un padre con una compagna ed una figlia. Certo è lì a raccontare frottole……
Cari miei se questo e’ il solo indizio per stabilire che il cardinale e’ pedofilo, stiamo freschi. Allora la fotografa che ho citato sopra e’ pedofila, i siti d’arte che ospitano le sue foto sono pedofili, il sito della tv belga e’ pedofilo, Google che indicizza quella foto e’ un covo di pedofili…
Qua si sta generando una psicosi. Lasciamo cercare prove vere ai magistrati belgi.
Adesso la cosa e’ ben chiarita: “E’ deredactie.be, sito della tv pubblica fiamminga VRT, a mostrare la foto: una bambina nuda di meno di dieci anni, accovacciata mentre gioca con una doccia senza mostrare parti intime.
Deredactie.be dà anche ulteriori dettagli: la foto faceva parte di una collezione di pagine internet dedicate ad un concorso di fotografie artistiche, è intitolata ‘La Douche II’ (La doccia II) ed è stata realizzata dalla fotografa dilettante Laura Baudoux” .
Deradactie.be e la Signora Baudoux avranno delle seccature giudiziarie?
Saluti.
Aggiungo: e se il dossier sull’ affare Dutroux aveva implicazioni rilevanti per chi lo aveva ricevuto (senza sollecitarlo) e conservato, come mai non ne ha per chi lo ha confezionato e mandato in giro, cioe’ il giornale “The sprout”?
Saluti.
“Ma quando gli indagati sono i potenti, i politici, gli ufficiali di polizia o le gerarchie ecclesiastiche, dovrebbe valere sempre il principio di colpevolezza.”
Non penso servano commenti..
La prima notizia riguardante correlazioni con il caso Dutroux è già stata smentita o meglio specificata.
Vi agitate per qualunque campagna pseudo-democratica ma vedo che il “segreto istruttorio” è un concetto estraneo alla vostra mente.
Lungi da me pensare che siate dei giustizialisti e lungi da me pensare che anche questa volta la news potrebbe sgonfiarsi in una banalità…
Se questa notizia verra’ smentita (e penso che lo sia gia’ stata) cio’ non toglie che le indagini stiano continuando (quindi ci devono essere prove fattuali) ne’ toglie che i molti casi di violenze su minori nel mondo siano solidi.
Questo è come il ministro Scajola:
«Un prete non può sospettare di avere un pc con foto fornite da altri»
Godfried (dio fritto)
BRUXELLES – “Ora è certo che la fotografia è stata caricata automaticamente nella cartella dei file temporanei del pc del cardinale Danneels in occasione di una visita del sito internet della tv belga Vrt”. La Procura di Bruxelles ha spiegato con queste parole la provenienza dell’immagine di una bimba nuda trovata nel computer dell’ex primate.
Peccato che un giornale abbia pubblicato la foto e quindi ora si trovi anche su internet. Non riesco a capire come abbiano fatto ad averla!
Pare che il cardinale voglia chiedere i danni, forse si decideranno a fare l’inchiesta in maniera un po’ più seria e non ad uso e consumo dei media.
La foto si e’ sempre trovata su internet, basta cercare il titolo. Francamente per prenderla come pornografica bisogna farlo apposta.
Temo che quello che era un indizio da verificare sia stato rivelato alla stampa anzitempo, facendo apparire l’intera indagine come fatta a spanne. In altre parole un boomerang, forse architettato a sfavore degli investigatori, vista la reazione del procuratore.
Bravo enrico.
Ai titolisti che sulla storia di questa foto hanno fatto titoli scandalistici li butterei fuori dall’ordine, e ai giornali che pubblicano queste porcherie senza riscontro gli fare fondere le rotative per farci altrettante palle da galeotto…
Anche se la foto fosse stata scaricata in automatico da internet (molto improbabile, in quanto anche il semplice sistema di sicurezza di windows xp blocca il download in automatico dei file e anche se parte c’è bisogno della conferma dell’utente), in qualsiasi caso perchè ciò fosse stato possibile il prete in questione avrebbe dovuto collegarsi a siti hard.
“Secondo il sito della tv pubblica fiamminga Vrt, http://www.deredactie.be, la foto in questione è intitolata `La doccia II´, è stata scattata dalla fotografa Laura Baudoux ed è stata pubblicata nel sito cobra.be dedicato al canale culturale della stessa tv Vrt nel febbraio scorso per aver partecipato ad un concorso per artisti dilettanti.
Deredactie.be specifica che entrando nel sito cobra.be venivano automaticamente scaricate tutte le immagini del concorso. «Chiunque navighi in internet può ritrovarsi con questo tipo di foto nella sua cartella dei file temporanei – aveva spiegato già stamani il portavoce della procura, Jean Marc Meilleur”
Sarebbe interessante capire se hanno trovato anche le altre foto del concorso o solo quella della bambina. Finchè la questione non verrà meglio chiarita, la storia continuerà a puzzare.
Solo per chi non sente altro odore se non quello.
Quello che puzza è la fuga di notizie.
Voglio dire, se qualche magistrato o investigatore vuole aiutare il cardinale, lo dice a lui cosa ha trovato.
Qua invece per ben due volte il cardinale è stato dato in pasto al pubblico con presunte scandalose scoperte che poi si sono rivelate essere nulla.
credo che ci sia molta agitazione sul caso, troppa.
quando un caso diventa mediatico, si può abbandonare la speranza che sia una ricerca di verità, perchè diventa solo una vetrina per avvocati, pubblici ministeri, periti, alti funzionari e media.
temo che questa inchiesta stia veramente eccedendo in una specie di caccia alle streghe al contrario e non solo questo è lesivo delle persone coinvolte, ma può consolidare l’immagine che simili inchieste nei confronti di enti potenti come può esserlo la chiesa, “non s’ha da fare”.
questa atmosfera colpevolista pesante è pericolosa due volte.
L’agitazione si spiega: pare che il magistrato stia per (giustamente) perdere il posto.
Ritengo che i cittadini devano essere informati su tutto quello che riguarda i potenti, soprattutto quando sono arroganti e pretendono di pontificare sulla vita degli altri.
Se poi si compie un errore, (non è ancora detto che sia questo il caso) basta chiedere scusa. Ma quando la priorità è contenere lo scandalo per mantenere saldo il buon nome della chiesa, ecco che dalla fuga di notizie si passa all’insabbiamento (quello che è avvenuto per decenni coi casi di pedofilia interni alla chiesa e che ancora oggi avviene).
basta chiedere scusa.
Come in animal house che gli prende la chitarra, gliela spacca, gliela restituisce dicendo.’Scusa!’
‘sti due che basta chiedere scusa.
Se ti collegano prima ad un assassino poi lasciano capire che sei come minimo un guardone, lo dicono a tutto il mondo, a te basta che ti chiedano scusa?
Dal cardinale sono andati per vedere cosa sapeva (ed eventualmente cosa aveva occultato) dei casi dei preti pedofili. Dovevano esaminare il computer con calma, vedere cosa c’era, specie nella posta, e poi agire di conseguenza. Invece hanno pensato di fare il colpo grosso, di beccare un cardinale pedofilo, e l’hanno fatto spu… dalla stampa.
Non andava bene nemmeno se fosse stato colpevole (lui, un ateo, pinco pallino) ma qua è chiaro che chi ha sbagliato deve pagare.
Quindi, per non correre alcun rischio, si tace e si occulta tutto, come si è fatto per 40 anni almeno, dalla promulgazione del Crimen Sollecitationis. Complimenti, ottimo servizio che fareste al diritto di cronaca e all’informazione dei cittadini.
Mi pare poi che la stampa si sia limitata ad asserire che è stata trovata la foto di una bambina nuda nel pc e questa è la pura e semplice verità, per quanto a voi sia scomoda. La stessa stampa ha poi affermato che la foto è stata scaricata in automatico dal sito della tv belga (circostanza invero improbabile), quindi non c’è stata alcuna colpevolizzazione e nessuno ha detto che il cardinale è pedofilo solo per via di quella foto trovata.
Siete voi che avete come unica priorità quella di evitare gli scandali per salvare il buon nome della chiesa e per fare questo siete disposti anche ad occultare i fatti, come si è già fatto per decenni nei casi di pedofilia nella chiesa.
Se il caso avesse riguardato non un esponente della chiesa ma un esponente dell’UAAR avrei ben voluto vedere le vostre calorose difese del diritto alla privacy, magari postate in tono polemico nel sito pontifex, a nostra difesa e contro gli integralisti cattolici che ci avrebbero attaccato.
Per chi definisce questa foto artistica e magari anche di buon gusto:
https://incaelo.wordpress.com/2010/07/08/pornography-or-art/
beh, forse il ricovero in un buon sanatorio è la cosa più indicata.
Chissà se fosse stata trovata nel pc di un comune cittadino se i vari Brendan, Cesare b, sarebbero qui a prodigarsi nelle loro focose difese.
perchè c’è qualcuno che la definisce davvero artistica? allora siamo alla follia pura.
Allora siano incriminati anche i dirigenti di quella televisione e l’autrice della foto! E si proceda disciplinarmente contro poliziotti e magistrati che hanno tollerato tale comportamento illegale finche’ la cosa non e’ venuta fuori in margine alle vicende della Chiesa.
Saluti.
Allora siano incriminati anche i dirigenti di quella televisione e l’autrice della foto! E si proceda disciplinarmente contro poliziotti e magistrati che hanno tollerato tale comportamento illegale finche’ la cosa non e’ venuta fuori in margine alle vicende della Chiesa.
Saluti.
Quando proporrete di mettere Lolita all’indice? Per sapere.
NB. Io non l’ho nemmeno letto, non mi interessa. Ma non voglio annientare quello che non mi piace.
quello che non capisco è il perchè la foto di una bambina debba trovarsi nel pc di un prete! guarda caso proprio quella di una bambina! capirei fosse una parente o roba simile ma non è così quindi la cosa è assai strana.
Leggi sopra, troverai la risposta.
@ Cesare b
Non sarebbe una cattiva idea, anzi, ti dirò che sono perfettamente d’accordo.
Resta da vedere fino a che punto gli oltranzisti difensori della chiesa siano disposti a portarla avanti, augurandomi che non ci si fermi in atteggiamento prono sulle pantofole del cardinale.
Io vorrei una risposta solo su questo punto:
Perchè quando io firmo un contratto di lavoro (come chimico ma penso sia così in generale) mi impegno alla segretezza pena il licenziamento……………..e invece qualunque cosa accada in un palazzo di giustizia e quasi contemporaneamente sui giornali.
Ne risente l’indagine sia in un senso che nell’altro.
Pare che la “reputazione” di Danneels sia da far risalire a un controverso catechismo. Un deputato del parlamento belga aveva chiesto, inutilmente, all’allora vescovo Dannells di proibirme l’uso:
http://www.brusselsjournal.com/node/4471/print
@Flavio. Evidentemente non sono riuscito a farmi capire. Quello che volevo dire io e’ che, in un moderno Stato laico, ogni singola cosa e’ legale o illegale PER TUTTI. Percio’ se erano in regola coloro che avevano fatto e diffuso il dossier e la foto compromettenti, lo era anche chi (Cardinale o metalmeccanico) aveva tali cose nei propri archivi, cosicche’ non era lecito provarsi a svergognare questa persona spargendo la falsa voce che fosse un raccoglitore di turpitudini. Se, invece, fosse stato fondato additare al pubblico ludibrio il Cardinale come collezionista di immagini non consentite, allora i fornitori di queste avrebbero dovuto subire, ben piu’ gravemente di lui, i rigori della legge.
Ma io credo che ci si attacchi a queste umbratili insinuazioni perche’ non si trova nula di piu’ solido con cui giustificare il fatto che, intanto, l’azione della Magistratura belga ha bloccato ogni possibilita’ di intervento autonomo della Chiesa, non solo per risarcire le vittime, non solo per punire almeno canoncamente i delitti di pedofilia ormai coperti da prescrizione, ma anche per intervenire efficacemente, intanto con misure cautelative, negli eventuali casi recenti, in cui i sospettati siano ancora potenzialmente pericolosi.
Saluti.
Spiegati ma non sperare che capiscano.
Al di là del fatto o meno che sia reato in Belgio detenere quel materiale nei propri PC o pubblicarlo nei siti, non si può tuttavia negare che sia quantomai insolito trovare foto aberranti di quel genere nel pc di un porporato, cioè una di quelle persone che passa la sua vita ponendosi su di un piedistallo giudicando e sputando sentenze sui costumi degli altri e direi che questo proprio non è un dettaglio insignificante, calcolando poi che la foto in questione è stata pubblicata su quel sito ancora in febbraio.
Se lo scandalo avesse coinvolto un metalmeccanico, magari iscritto alla CGIL, il vostro atteggiamento, molto verosimilmente, sarebbe consistito o nel totale disinteresse, o nel postare commenti di attacco nei suoi confronti.
Ricordo che anche il più banale firewall blocca il download in automatico di file dalla rete e l’utente deve dare il proprio assenso per scaricare questi files. Gli unici files che vengono scaricati nella cartella temporanea di internet sono cookies, liste di siti visitati o files accessori ai programmi che si connettono ad internet, come ad esempio adobe acrobat reader.
Sulla presunta moralità del prelato, lasciando anche stare la questione della foto (che è solo la punta dell’iceberg), vi invito a leggere il post di Sandra, che è solita documentare i suoi interventi con dovizia di particolari.
La questione è un’altra, in quanto per voi questi signori sono innocenti a prescindere dai fatti e la vostra difesa a spade tratte inizia già nelle fasi preliminari del processo, in cui si stanno ancora raccogliendo le prove. La vostra non è certo una difesa disinteressata della persona e della privacy, ma una difesa squisitamente politica della chiesa.
Quanto al blocco dell’intervento della chiesa, si è visto in tutti questi anni quanto sia stato utile e quanti preti pedofili sono stati assicurati alla giustizia, grazie alla chiesa.