Quella Lega abituata a dividere

Raffaele Carcano*

Raffaele Carcano

Una decina di giorni fa la Padania ha accusato l’UAAR di essere «nemica» della croce e, così facendo, di minare l’identità europea e un «patrimonio collettivo»: chiedere che nelle aule scolastiche non siano presenti simboli religiosi favorirebbe infatti l’islam, di cui l’Unione sarebbe «una alleata più o meno inconsapevole».
Sarebbe agevole rispondere all’organo ufficiale della Lega Nord che l’UAAR si batte per la laicità dello Stato, e che uno stato laico non favorisce alcuna concezione del mondo né impone alcuna identità, confessionale o meno che sia. Il problema è che un discorso del genere non sarebbe compreso dai dirigenti della Lega: ma non, come magari pensa qualcuno, perché siano degli ignoranti. Al contrario, essi manifestano spesso una sagacia di stampo bertoldesco, e sono sicuramente molto ma molto più capaci di captare gli umori profondi della cittadinanza di gran parte dei dirigenti della sinistra (un tempo) popolare.
Un umore nero e profondissimo della specie umana, e non solo di questa è, ricordiamolo, la competizione intraspecifica: con buona pace di chi continua a parlare di homo religiosus, la comparsa delle armi sul pianeta antecede quella della religione di diverse centinaia di milioni di anni. La conflittualità tra gruppi è ormai documentata anche nei nostri parenti più prossimi, gli scimpanzé, e nulla lascia pensare che la preistoria e la storia dell’homo sapiens siano mai state caratterizzate da periodi in cui gli individui non siano appartenuti a un gruppo fieramente contrapposto ad altri.
L’automatica appartenenza a un gruppo è un dato di fatto di cui solo recentemente si è cominciato a teorizzare il superamento (più o meno a partire dall’elaborazione del concetto di etnocentrismo): può ancora rappresentare una sorta di necessità biologica, ma solo raramente comporta che sia la prossimità biologica a unire i suoi membri. Anzi. La storia, specialmente quella contemporanea, è piena di «comunità immaginate» (per citare la fortunata definizione di Benedict Anderson) e di tradizioni inventate di sana pianta, come già molti anni fa hanno documentato Eric Hobsbawm e Terence Ranger. Operazioni culturali condotte scomponendo e ricomponendo i materiali disponibili nella riserva di rappresentazioni della propria società, presentando così come «antiche» e «tradizionali» pratiche di recentissima fattura, da opporre non solo alle pratiche «barbare» di chi staziona al di fuori del proprio territorio di riferimento, ma anche a quelle di coloro che, all’interno, non intendono conformarsi al vecchio-nuovo ordine. Gli identitaristi dividono il mondo in due, con il «Noi» dei giusti contrapposto agli abietti «Altri», da marginalizzare e respingere il più lontano possibile: quanto più è forte la contrapposizione agli «Altri», tanto più forte è l’identità del «Noi».
Lo schema è talmente semplice da risultare ormai scontato, e c’è quasi da sorprendersi che possa funzionare ancora. Eppure funziona ancora. La Lega se ne è accorta, tanto che risulta addirittura recidiva in proposito, avendoci già provato con l’invenzione del «dio Po». Era l’epoca dei furori secessionisti, e di una politica a cui occorreva una tradizione molto antica, più antica della stessa civiltà romana: il cattolicesimo non andava bene, essendo più recente, e più recente era la stessa epopea longobarda che pure, ideologicamente, era senz’altro più adatta allo scopo dell’inesistente eredità celtica. Se solo fossero stati i longobardi a far crollare l’impero romano, allora sì ne avremmo viste delle belle…
Mutata strategia, è mutata anche la religione utilizzata a sostegno della propria battaglia: ora è quella cattolica, e il vessillo identitario sotto cui combattere è il crocifisso. Sarebbe tuttavia molto sbagliato trarne la conclusione che la Lega è un partito clericale: la durezza delle controversie con le gerarchie ecclesiastiche sulle politiche migratorie basta e avanza a smentire questa tesi. No, la Lega è un partito tradizionalista: fa cioè della difesa della tradizione (o meglio, della difesa di ciò che viene percepito o che si vuole far percepire come «tradizione») la base della propria proposta politica. In tal modo, la religione finisce per perdere qualsiasi valore suo proprio, salvo quello della longevità: il cattolicesimo propugnato è sempre arcaico, preconciliare, e finisce quindi per trovarsi affiancato alle «tradizioni» più improbabili, dai giochi celtici al retrivo folklore «promozionato» dalle Pro loco pedemontane.
Le vittorie elettorali di Cota e Zaia sono state prontamente salutate con soddisfazione dalle gerarchie ecclesiastiche: mons. Fisichella è arrivato a sostenere che la Lega Nord «manifesta una piena condivisione con il pensiero della Chiesa», anche sui temi etici. E proprio a Fisichella il papa ha affidato giorni fa il difficilissimo incarico di guidare la Chiesa in una «nuova evangelizzazione» dell’Europa. Ma non vi è nulla di nuovo in un’alleanza, più o meno consapevole, con la Lega: c’è soltanto il tentativo di mantenere ed estendere le proprie posizioni di privilegio accativandosi strumentalmente il potere politico di turno. Come ai tempi di Costantino, Clodoveo, Mussolini o Craxi, la speranza della Chiesa è che il potere politico scompaia lasciandola padrona del campo. Finora le è sempre andata bene: un’autentica e documentata «radice cristiana». La Lega se ne ricordi, quando pensa di poter utilizzare il cattolicesimo per raggiungere i propri fini.

* Studioso della religione e dell’incredulità, curatore di Le voci della laicità, coautore di Uscire dal gregge, segretario UAAR

NB: le opinioni espresse in questa sezione non riflettono necessariamente le posizioni dell’associazione.

80 commenti

hexengut

ineccepibile, caro Raffaele. Mi son sempre chiesto perché invece che intignarsi sul celtismo i leghisti non abbian fatto riferimento all’origine longobarda, per secoli, in Lombardia, rivendicata a sostegno di patenti doc e nobiliari. Forse perché è più facile dire e fare castronerie su dati certi che non sulle cialtronerie new age della neokeltiké. Solo, a parziale, ulteriore spiegazione del successo leghista, non sottovaluterei il fatto che la sua variabile, fluttuante e astorica “nova religio” ha trovato facile germinazione su di un uditorio fondamentalmente incolto e socialmente demotivato (lo stesso cui, poco tempo fa, ho cercato invano di distogliere dall’ormai digerita convinzione che non è vero che la prima versione dei Promessi sposi sia stata scritta in dialetto : “no, no, l’è inscì, l’ha dit un professur de la lega in d’una conferensa” ); da qui la cialtroneria e la facilità con cui si son difffusi, prima, le ridicole celebrazioni eridanie, i presunti giochi celtici attuale orgoglio di comuni e comunetti, i matrimoni in kilt dei vari calderoli ecc., ed ora il sacro furore dei vessilliferi crociati; e la lega ha altresì ridestato le peggiori furbizie, i peggiori campanilismi e i peggiori razzismi così come la sua omonima secoli addietro; se la mia nonna, per semplicità culturale e per romantico campanilismo, scoppiava a piangere ogni volta che ne Il Parlamento s’arrivava a “ahi, passione di Cristo e di Milano!”, una boiata quale il recente film sulla battaglia di Legnano testimonia, qualora ce ne fosse bisogno, l’assoluta astoricità delle presunte e sbandierate basi culturali sottese all’ideologia leghista; ma se all’epoca del Barbarossa l’odiosa, ricca, egemone, ambrosiana, prevaricatrice Milano era cordialmente odiata da quasi tutte le città lombarde, oggi sì che son “tutti concordi a una lega”: per tutte le motivazioni che tu hai giustamente detto, per quell'”umore nero e profondissimo” che è la vera dannazione della specie. Scusa l’eccessivo blabla e grazie per tutto quello che fai.

hexengut

tolgo il “non è vero” e correggo:..ormai digerita convinzione che la prima versione…

Bruno Gualerzi

“Un umore nero e profondissimo della specie umana, e non solo di questa è, ricordiamolo, la competizione intraspecifica: con buona pace di chi continua a parlare di homo reli”giosus, la comparsa delle armi sul pianeta antecede quella della religione di diverse centinaia di milioni di anni.”

In base a cosa affermi che “la comparsa delle armi sul pianeta antecede quella della religione di diverse centinaia di milioni di anni.”? Detto in altre parole, perchè la ‘competizione intraspecifica’ escluderebbe l’homo religiosus’?
Presumo dipenda da ciò che si intende per ‘homo religiosus’. Se si intende una particolare aggregazione di individui che si uniscono sulla base di una comune pratica religiosa nella quale prima di tutto si identificano, credo sia corretta la tua affermazione.
Altro discorso – almeno credo – se per ‘homo religiosus’ si intende una concezione magico-religiosa del mondo e della vita che… a lume di naso, non sono uno studioso… credo specifica della condizione (non natura) umana.

In questo quadro allora la Lega… almeno per quel che riguarda la base elettorale… è espressione della permanenza non ancora intaccata della cultura magico-religiosa.

“NB: le opinioni espresse in questa sezione non riflettono necessariamente le posizioni dell’associazione.”
Ma cone? Andiamo bene se l’opinione del segretario “non riflette necessariamente ecc.” (^_^_)

Massimo

Non sono iscritto, ma MOLTO simpatizzante dell’UAAR (se così si può dire). Da quel poco che posso capirne, credo che tutta la differenza fra un’associazione di atei e agnostici e qualsiasi chiesa strutturata e gerarchica stia proprio tutta lì… Dico bene? 😉

Bruno Gualerzi

Se ho capito a mia volta, credo tu dica bene (anche se si tratta di ‘una’ delle differenze).
Inoltre, c’è però, per quanto mi riguarda, un punto fondamentale: l”homo religiosus’ non fa tanto parte della cosiddetta natura umana (che non esiste), quanto di una condizione umana che l’uomo a sua volta può condizionare. Per cui – e sempre per quanto mi riguarda – molto di ciò da cui dipende il futuro di tutti noi è legato al superamento del pensiero magico-religioso… che, espresso in vari modi, non solo dalle religioni istituzionalizzate (per esempio anche dalla ‘cultura’ leghista), sta portando l’umanità verso l’autodistruzione.

Flavio

> Andiamo bene se l’opinione del segretario “non riflette necessariamente ecc.”

Spero sia una battuta 🙂 Nessuno qua si esprime ex cathedra!

Massimo

Non è né una battuta né altro: è una semplice constatazione e un complimento sincero, motivato dalla constatazione che esistono DAVVERO schemi alternativi a quelli dominanti in una società di palloni gonfiati come quella italiana. Spero di non dare adito a qui pro quo di sorta.

Massimo

Scusa: ho visdto dopo che ti riferivi all’intervento precedente. Ma, forse, implicitamente, vale anche per quello…

libero

E’ evidente che la laicità è il migliore antidoto contro i fondamentalismi religiosi, ma la Lega è pratica e sfacciata, oggi dice una cosa che le fa comodo, domani ne dice un’altra e della figura che fa non le importa niente.

libero

Anche la Lega dovrebbe fare attenzione, non sarà la Lega ad usare la Chiesa, ma il contrario, eppure i precedenti sono chiari, Mussolini, Togliatti, Craxi sono stati tutti usati e poi buttati.
Solo l’Italia post risorgimentale ha saputo trattare con la chiesa, togliendole moltissimi privilegi e mettendola in un angolo.
Meditate leghisti, meditate, anche se personalmente penso che molti leghisti pensino ad ottenere qualcosa oggi e poi non gli importa poi tanto di quello che sarà il futuro, quando loro ormai si saranno sistemati dopo la parentesi politica.

Andrea

Concordo. Insomma, ci sarà un motivo se imperi e imperatori sono sorti e crollati, mentre la Chiesa è ancora lì.

Gérard

Caro Andrea : non soltanto la Chiesa è ancora li ma anche le altre religioni che pretendono tutte quante possedere la Verita in assoluto !
E sempre pericoloso usare le religioni . E come giocare con il fuoco .
Gamal Abd El Nasser aveva fatto rinchiudere tutti Fratelli Musulmani in galera e fatto tacere Al Azar . Anwar El Sadat le ha fatto liberare tutti, ridato un posto all’ Islam in Egitto e alla fine lo hanno ucciso e perpetrato tanti attentati nel paese !

Stefano Grassino

@ Gérard

Sempre meglio un dittatore intelligente di una “democrazia buonista”. Personalmente sono convinto che quando si ha a che fare con gli integralisti religiosi, di qualsiasi religione (anche quella politica) si debba tenere a portata di mano la mazza ferrata.

Magar, bieco illuminista,

Brrr, quando la sinistra si fa prendere dalla tentazione del “dittatore buono e saggio”, e dalle violazioni di diritti umani “a fin di bene”, mi viene da temerla perfino più della destra.
Nel caso, ricordatevi di mandare pure me nel gulag.

Stefano Grassino

@ Magar, bieco illuminista,

Mi mandi il tuo indirizzo?
Comunque neanche io sono per il dittatore buono e saggio. Dico solo che se non stiamo attenti creiamo una dittatura peggiore della dittatura stessa: la cancrena della democrazia, “la demagogia”.
Mi spieghi per favore come fai a non essere dittatore con coloro che trovarono giusto mandare al rogo Goirdano Bruno e fecero abiurare Galileo? Non capisci che se i cattolici potessero, ancora oggi si comporterebbero come i talebani e che questi ultimi se ti prendessero ti farebbero a pezzi? Dal mio punto di vista e te lo dico apertamente ma senza acredine sia ben chiaro, ho più paura delle persone garantiste all’eccesso come te dei talebani stessi. Meglio un nemico dichiarato di fronte che un debole amico accanto, quando sei in battaglia. La democrazia, il dialogo il confronto, sono aspetti bellissimi ma con chi è all’altezza di comprenderli. Hai visto la foto su “Repubblica” di quei leghisti che saliti sull’autobus, per aggrapparsi alle maniglie di sostegno si sono messi i guanti di plastica perche quella linea viene spesso usata dagli extracomunitari? E tu pensi di poter essere democratico con simili individui? Ragazzi, svegliaaaaaa!!!!!!!!!!!!!

Mario

Sono d’accordo con Stefano Grassino: una dittatura fatta bene è meglio di una “democrazia” fatta male. Che poi, “dittatura” non significa automaticamente violazione dei diritti umani, violenza sistematica contro chi la pensa diversamente, ecc.: dittatura significa “esclusività del potere”, il quale potere può essere gestito sia per fare le cose migliori che le cose peggiori. Quella da rifuggire, invece, è la tirannia, che a differenza della semplice dittatura prevede anche lo sfruttamento e la vessazione dei cittadini da parte di chi detiene l’esclusività del potere.
Quindi il problema, nella dittatura (come, alla fine, nella “democrazia”) è chi sta al potere.
Vi è da specificare che sono contro la dittatura militare (che al 99,99% dei casi è, in realtà, una tirannia) e contro la dittatura personale con poteri illimitati (o smisurati) assegnati ad una singola persona; più specificatamente, sono per la dittatura collegiale dei saggi illuminati, in stile sofocratico.

Andrea

Il motivo per cui la Chiesa è ancora lì, dopo 2.000 anni, è semplicissimo: la Chiesa è vera, il resto è mondano.

FSMosconi

“Il motivo per cui la Chiesa è ancora lì, dopo 2.000 anni, è semplicissimo: la Chiesa è vera, il resto è mondano.”

E se invece fosse perchè si annetteva e si annette ancoera potenti, fa favoritismi (vd. CL) e tenta in ogni modo di mantenere il suo potere? No, eh?

N.B.: spiegami cosa intendi per “vera”, sai: ora che mi ci fai pensare mi sai tanto di fake (: “non vero”). Non per insinuare niente, per carità….

Lorenzo Galoppini

@ Stefano Grassino

Non posso non quotarti, anche se con certa gente non si tratta di essere “dittatori”, ma semmai “molto severi” (e quindi non garantisti all’eccesso) o qualcosa del genere.

Bruno Gualerzi

Ma possibile che ci sia qualcuno (ciao Stefano) – qui, in un sito UAAR – che, sia pure con tutte le riserve del caso, tira in ballo la dittatura? Ma cosa c’è di più simile ad una teocrazia di una dittatura? Anzi, le dittature hanno il loro vero modello – che ne siano consapevoli o meno – nell’istituzione religiosa integralista.
Scusate amici, ma una ‘democrazia malata’, con la dittatura, di qualsiasi natura, diventa una ‘democrazia morta’. Una società morta.
Se UAAR significa anche (per me soprattutto) libero pensiero, mi dite cosa c’entra – anche solo per paradosso – la dittaura? Una dittaura comporta un dittatore, che, in quanto tale, si prende, o riceve, la delega a rappresentare la Verità.
Non vi ricorda niente?

giorgio

questa risposta alla lega dovrebbe essere pubblicata su un quotidiano di tiratura nazionale.
mai ho letto tanta vertà .

Stefano Grassino

Proprio per questo non sarà mai pubblicata da un quotidiano di tiratura nazionale. Le escort non sono la D’Addario e & ma il 99% dei giornalisti nostrani. Ieri erano tutti a Piazza Navona e molti l’hanno insultata, quando si è presentata ma la maggior parte di loro, un bell’esame di coscienza se lo dovrebbero fare. Almeno fino ad oggi (sia chiaro, non voglio piangere) ben pochi hanno preso seriamente quello che stiamo facendo. Ben pochi anche tra coloro che dicono di combattere la lega, si rendono conto o non lo fanno per comodo tornaconto, che solo la laicità può tenere a freno, se non proprio fermare, i falchi dei mussulmani e dei cattolici.

Barbara

Visto che la chiesa reclama la sua indipendenza dallo stato allora che non cerchi neanche mai le alleanze politiche con il potere di turno, che viva la sua religione spiritualmente senza preoccuparsi di Cesare, invece in realtà ha sempre mirato al dominio dello stato facendo finta di dire di non fare politica.

agnese l'apostata

ma la lega è estremamente semplicistica e semplificatoria, o sei con loro o sei contro di loro! e poi il sangue che dovvrebbe irrigare il loro mononeurone gira in permanenza in zona belino.comunque concordo con l’artciolo, sarebbe bellissimo che almeno qualche giornale seriotipo unità o manifesto lo pubblicassero

tonii

La Lega attacca la UAAR sostenendo che “mina l’identità nazionale”.
Interessante.
Ma di che nazione si sta parlando, esattamente?

Mario

@ Tonii

Effettivamente questa è una di quelle cose che non sai se riderci sopra oppure piangerci: all’inizio ci si fa una risata, perchè l’impressione è che certe cose siano troppo assurde per essere vere, ma poi ti viene quasi da piangere, a vedere che i leghisti, nella loro profondissima e gretta insipienza, prendono per buona qualsiasi sparata arrivi dai loro piani alti, senza il minimo spirito critico e nella più totale cialtroneria e disonestà intellettuale.
Tra l’altro, c’è da dire che i loro piani alti sono ben coscienti di fare queste esternazioni in base ad una propria precisa strategia, e non perchè siano realmente convinti di ciò che dicono (come ha mirabilmente enunciato il sign. Càrcano); il problema è che la loro base elettorale ghermisce con morbosa avidità i diktat di partito su questi temi, e li assimila in automatico, giusto per sentito dire, senza curarsi della loro reale validità.

E secondo me è questo l’aspetto più desolante (aspetto comune -guarda caso!- anche al berlusconismo).

ATEONONTROPPO

Fra 30 anni il nord sarà più una zanzibar che un territorio celtico. La nazione si chiamarà Padanistan ed allora ci sarà la vera secessione dalla terronia 🙂

Stefano Grassino

Attenzione al volgo: chi non ha cervello ha mani; chi non ha cultura usa il bastone. Caro Ludwig, molti letterati ebrei presero sottogamba il nazismo al suo nascere dicendo che erano troppo gretti ed insulsi ma poi sappiamo come andò a finire.

libero

Il nazismo era anche foraggiato da chi temeva l’espansione bolscevica.

faidate

Oltre alla Croce, un altro simbolo unisce la Lega Nord e la Chiesa. Si tratta del pesce, rappresentato nell’arte paleocristiana e dalla trota Bossi jr.

vittorio

al momento la lega è fatta dal riciclaggio dei soldi lasciati ai fascisti, tra pochissimo lo sarà dei soldi dello spaccio di droga.

jeeezuz

Articolo stupendo. Tra l’altro, da “celtofilo” e rievocatore storico, trovo ridicolo il fatto che la Lega si appoggi ai Celti per cercare delle radici padane.
Guardiamo bene cosa professa la Lega:
-odio contro gli immigrati
-omofobia
-la cristianita’ come stendardo

I Celti invece…
-erano immigrati e hanno scalzato via le popolazioni locali (es: Etruschi)
-erano bisex e praticavano diffusamente il sesso tra maschi tanto da scandalizzare persino i Romani
-erano pagani e non avevano nemmeno un’unica religione ben definita e comune a tutti

io

Tu valuti i fatti conoscendoli e probabilmente non rappresenti il livello medio di cultura di un leghista.
L’articolo di Carcano espone in maniera molto chiara e sintetica l’idea che la lega non cerca radici antiche per ragioni storiche, ma semplicemente per trovare una qualunque identità a cui cotrapporre i nemici di turno.
Non avendo una identità fatta di idee in cui riconoscersi, viene molto facile usare il sentimento di paura indotto da un nemico sconosciuto (l’uomo nero, il terrone, lo straniero, i comunisti, gli atei) come collante.
Qualche anno fa attaccavano “roma ladrona” e allora hanno cercato radici non cristiane, ora attaccano i “negher del menga” e allora possono bastare le radici cristiane e italiane.
E’ una questione di opportunità dettata dal momento politico, non da ragioni storiche.
D’altra parte ora soni gli alleati di ferro di Berlusconi, mentre 15 anni fa lo definivano mafioso.
La coerenza non è il loro forte.

libero

Si spostano a seconda della convenienza, ma il gioco non può durare sempre.

Otto Permille

Il problema è che la gente “comune” da tempo ha smesso di fare politica ed è per questo che la politica, come un campo abbandonato, ha incominciato a riempirsi di erbacce. Il leghismo è una delle tante erbacce, ma non è la sola.

Chiaro di Luna

Che fiçata!
L’UAAR mina l’identità nazionale, invece loro che si puliscono il deretano, o bruciano la bandiera dell’Italia… 😀 😀 😛

N.B. tra l’altro non me ne frega un accidente, perchè sono cittadino del mondo e non di questo schifosissimo paese con livello di civiltà infimo, che sono in procinto di salutare per sempre.

POPPER

a me sa che invece sia la visione virtuale e identitaria dell’inesistente padania a minare la concezione normale della geografia dell’Italia, ulteriori speculazioni sulla cultura della padania ci riporta indietro ai tempi di Alberto da Giussano.

Lorenzo Galoppini

“… Sarebbe tuttavia molto sbagliato trarne la conclusione che la Lega è un partito clericale: la durezza delle controversie con le gerarchie ecclesiastiche sulle politiche migratorie basta e avanza a smentire questa tesi. No, la Lega è un partito tradizionalista: fa cioè della difesa della tradizione (o meglio, della difesa di ciò che viene percepito o che si vuole far percepire come «tradizione») la base della propria proposta politica…”

E’ questo pezzo che non condivido: essere tradizionalisti ed essere clericali é praticamente un tutt’uno. Le due cose si implicano a vicenda. Cosa c’é di più tradizionalista della religione e del cattolicesimo? Sono clericali più o meno come i gruppi di estrema destra, molto simili alla Lega nel difendere il cattolicesimo tradizionalista, il crocifisso eccetera. Che poi non si trovino con le gerarchie ecclesiastiche sulle questioni migratorie mi pare che conti poco. La Lega rimane un partito fondamentalmente cattolico. Distinzioni e sfumature sul modo in cui lo sono credo abbiano un’importanza relativa.

POPPER

Caro Raffaele, cosa può voler dire la niova norma del “Delicta gravioria” per gli sbattezzi che verranno richiesti e quelli già effettuati?

Io non sono comunque preoccupato, anche perchè questi delitti il Garante della privacy non li riconosce come delitti commessi da chi chiede con una raccomandata di essere cancellato dai registri di battesimo.

Tuttavia alcune norme del Delicta graviora portano a pensare che lo tesso sbattezzo è in questione e viene considerato come un delitto. Posso immaginare come verrà interpretato dal governo catto-talebano, anche se non verrà mai considerato come reato in uno stato laico, infatti è il vaticano che dovrebbe recepire la legislazione Italiana e non il contrario, ma dal 2009 il vaticano si è riservato di non recepire più alcune leggi italiane che la morale cattolica considera proprio alla luce del Delicta graviora dei veri delitti, cioè, per esempio L 194 per dirne una, le altre le puoi immaginare anche tu.

Grazie mille per un eventuale risposta

POPPER

qggiungo: credo che come a me, nemmeno ad altri sbattezzati interessa il delicta graviora, ma a quelli che vorrebbero sbattezzarsi potrebbe essere interessante sapere come la pensano su questa ossessione inquisitoria del vaticano.

Stefano Grassino

@ Mario

Grazie Mario per aver fatto compendere le mie idee meglio di quanto potessi fare io. Finalmente qualcuno che mi capisce. Ma come si fa ad essere democratici con uno come “er trota”?

POPPER

Caro Raffaele, la Lega è l’ignoranza dei lanzichenecchi fatta Padania, putroppo senza alcun confine geografico, almeno l’avremmo circoscritta, invece ci sorprende come riesce a raccolgliere altra ignoranza populista, coniata anche dal PDL, in cui l’idea della democrazia è insofferente verso la Costituzione, infatti, sia per Bossi che per Berlusconi la Costituzione deve lasciar lavorare il governo anche quando il suo primo ministro ha dei seri conflitti di interesse e dei processi ancora da affrontare.

Ora mi spiego come mai la Gelmini ha cancellato l’ora di geografia da certi istituti, si sta riscrivendo la Geografia dell’Italia in modo virtuale e, sia l’istituto Geografico Italiano sia Fini hanno bocciato la Lega in Geografia, la padania non esiste ne cultralmente ne religiosamente, è solo una serie di sbandierate folkloristiche, con esaltazioni dialettali e identitarie in cui non si capiece chi è davvero ancora Italiano.

spapicchio

La Lega Nord vuole minare e usurpare le identita` storiche ed autentiche dei popoli nativi della pianura padano veneta e lombarda, delle regioni piemontesi, friulane e giulie, volendo imporre la religione e la morale romana cattolica utilizzandole in modo strumentale, come fece Costantino, per ricrearsi e sostenere un impero che sta franando: i leghisti occorre siano fermati dal loro intento imperialista e romano, del voler risoggiogare a morte i popoli del Nord a Roma, per mungerli e sfruttarli ancora di piu`.

POPPER

ieri era il Po’ oggi è il crocidisso, domani chissà cosa sarà l’identità della padania.

Bisogna che il Capo dello stato e ministero dell’Istruzione siano chiari in materia geografica e culturale, la padania non esiste né come federalismo né come stato nello stato o identità celtico-cattolica che costituisce un’altrenativa all’unità diì’Italia.

La lega sta stravolgendo tutto dell’Italia, storia, cultura, geografia, politica e istituzioni

libero

E’ anche vero che chi dovrebbe contrastare la Lega finisce spesso per fare il suo gioco, in quanto non vengono risolti problemi annosi come il divario Nord-Sud che ogni anno assorbe molto del reddito prodotto al Nord-Centro, con l’assurdo ad esempio dei fondi FAS destinati al Sud e non spesi per mancanza di progettazione.

POPPER

io non ignoro il fenomeno “padania”, penso solo che deve essere contrastato a livello costituzionale e parlamentare, perchè per come si presenta dal punto di vista identitario con pretese di cattolicità territoriale, costituisce un problema per la laicità dello stato. Un altro paio di maniche è la gestione dei fondi FAS ed Europei, e sappiamo come la Lega tratta il centro-sud già pregiudizialmente, è una sua bandiera di vecchia data.

Vi dico solo quello che penso: il PDL e la Lega sono un costante pericolo per la Costituzione e per la democrazia, ne hanno stravolto persino il significato andando oltre i limiti della Costituzione, entro i quali dovrebbero governare, ma si sa, ripeto, a loro la Costituzione sta stretta e il Nord viene dipinto come il traino imprescindibile a cui vanno fatte delle ecezioni in senso federalista, quindi, altra discriminazione e altre false identà fiscali e demaniali, ma il rapporto di Napoli sulla gestione dei soldi da parte della Lega è giusto, anch’essa ha clientelismi e nepotismi, ma pare che si sia messa in rotta di colisione contro la sua concorrente più spietata, comunione e liberazione, l’ombra della quale si vede che ha turbato anche il comitato EXPO 2015, per cui Formigoni sta cercando di concederle più spazio e meno problemi burocratici.

libero

Se si va sul sito nazionale della Lega Nord – Sedi e Sezioni si vedrà che si sono colorate in verde altre due regioni. l’Abruzzo e la Sardegna con tanto di referenti leghisti nelle province.
Questo allungamento della Padania non so dove arriverà, è evidente che la Lega punta alla creazione di un partito quasi nazionale per ottenere il massimo dei voti, ed è capace anche di rivalutare il tricolore se questo giovasse, così come fa con il crocifisso.
La Lega Nord è un partito ad assetto variabile, usa tutti i mezzi, ma credo che in fondo le importi solo di un obiettivo.

libero

Il fine è il potere, non importa come, quando, anzi se lo raggiungeranno, allora saranno pronti anche a rimangiarsi quello che dicevano.
“La Padania ai Padani” ricorda un pò “la terra a chi la lavora”, poi però ….

libero

A proposito di divisioni, in questo momento la Lega Nord tenta di dividere la Romagna dall’Emilia, con il pretesto che la Romagna sarebbe schiava di Bologna !
In realtà la Romagna è poco leghista, perché i consiglieri della Lega sono concentrati in Emilia (Parma, Piacenza, Modena Bologna), così la Lega tenta di isolare la Romagna per far aumentare il peso dei voti leghisti e del centro-destra in Emilia, perché è della Padania che le interessa.
http://www.facebook.com/group.php?gid=103205826387638&v=app_2373072738&ref=ts#!/topic.php?uid=103205826387638&topic=13

moreno03

I consiglieri della Lega sono concentrati soprattutto in Emilia perché è in questo territorio che si sentono maggiormente gli effetti negativi di una immigrazione incontrollata. E’ la stessa politica dei politici locali di Sinistra, che ne sta minando il consenso.

libero

Forse, ma incitare la Romagna a staccarsi dall’Emilia dicendo che “la Romagna è schiava di Bologna”, mi sembra una fesseria due volte, la prima perché non è vero e basta guardare il benessere della Romagna, la seconda perché semmai la Romagna è schiava dell’Emilia, dove guarda caso sono concentrati i voti leghisti.

POPPER

La Lega punta certamente sulla secessione da parecchio tempo, praticamente, dividerebbe ogni Regione d’Italia in tanti feudi leghisti, in cui si chiuderebbe la porta ad ogni progresso europeista, facendo pressione in senso populista perchè la Costituzione sia modificata e si possa abusare della democrazia schiacciando l’individuo, mettendone in discussione i diritti inalienabili e riconducendoli al riconoscimento dell’unica e confessionalista identità italiana.

Poi passeranno al referendum per uscire dall’Europa.

Stefano Grassino

Libero, resta il fatto che la lega è una mina vagante in un mare pieno di navi cariche di esplosivo e petroliere, con in arrivo una tempesta dove non sarà facile avvistare e scansare tale mina. Sarò troppo pessimista? Lo spero vivamente.

Stefano Grassino

@ POPPER

Vorrebbero tornare come nel cinquecento. Tanti stati compreso il regno pontificio. Forse è per questo che contano sul simbolo del crocifisso così come lo fà la chiesa stessa. Ragion per cui quelli come noi danno fastidio.

libero

La Lega uscire dall’Europa, mi sembra improbabile, ma se fosse allora sarebbe sponsorizzata sottobanco da chi vorrebbe il fallimento dell’Europa Unita.

POPPER

Ho un tantino esagerato, magari non proprio fuori dall’Europa, ma opponendosi alle sentenze della CEDU e del Consiglio d’Europa e chiedendo insistentemente che la Costituzione europea comprendesse le radici cristiane, ma allora mi domando, perchè non quelle celtiche, visto che la Lega ama il dio Po’?

libero

Comunque se la Lega è una seminatrice di discordie, è anche vero che il centro-sinistra le agevola il lavoro.

Stefano Grassino

Il C.S.S. (centro sinistra suicida) ha agevolato tutto ciò che di peggio esiste oggi in questo “povero paese”. Grazie d’alema, grazie veltroni, gvazie bevtinotti e & (le minuscole sono volute) che avete fatto di tutto per far cadere l’unico governo (il meno peggio) che poteva esistere in italia. Ma non solo: la politica del tutti dentro ad ogni costo per quanto riguarda l’immigrazione e quella del tutti fuori per quanto riguarda le galere, hanno portato tanta di quell’acqua alla lega da far prosciugare i pozzi che alimentavano le macine del mulino della democrazia italiana. Adesso dove lo maciniamo quel poco fvumento che ci vesta? Nella fattovia dell’omino con il povta-occhiali appeso al collo?

libero

E’ vero la sinistra radicale con il suo atteggiamento pro clandestini ha aiutato molto la Lega e il centro-destra a vincere le elezioni e poi oggi di fatto ci sono clandestini lo stesso, arrivano con altri mezzi.
Ricordo le parole dei comunisti italiani “la sicurezza è un argomento di destra”, la destra ci ha vinto le elezioni e poi oggi taglia sulla sicurezza, la destra è furba la sinistra, specialmente radicale, è …..

http://www.affaritaliani.it/sociale/stranieri_clandestini280610.html

Magar, bieco illuminista,

Uhm, la sicurezza non è un argomento di destra, però la demagogia sulla sicurezza è un argumento populista. E la popolazione italiana ha una percezione parecchio distorta di criminalità, immigrazione, severità delle pene, il che favorisce i demagoghi, ai quali ben poco cale di diritti umani e civili. Quell’acqua è fluita verso la Lega perlopiù da sola.

Stefano Grassino

@ Magar, bieco illuminista

Contento tu………….d’altronde se uno le analisi non le vuol fare e le critiche non le vuol sentire, convinto come è di essere nel giusto, buon per lui. Spero solo (purtroppo in politica non è così) che gli errori tuoi non ricadano su di me. Forse il giorno che subirai un grosso atto di violenza (cosa che non auguro ti accada mai) cambierai idea. Un’ultimo consiglio se lo vuoi: quando l’avversario vince, non guardiamo come ha giocato lui ma come non abbiamo saputo giocare noi. d’alema, veltroni, bertinotti docet.

Maurizio_ds

Ottimo articolo di Carcano. La Lega è solo l’ennesimo partito nato per conquistare il potere, e tutte le balle che racconta (dalla Padania in poi) sono strumentali a questo. La chiesa vuole solo il potere e si allea con chi glielo garantisce.

libero

La Lega Nord però potrebbe essere un’arma a doppio taglio.

stefano f.

se andiamo a ritroso nel tempo di una ventina di anni il senatùr infarciva i suoi “discorsi” con predicozzi molto anti clericali, mi ricordo che entrò in polemica con An perchè accusò il papa GP di visitare Milano solo durante le elezioni per acchiappare voti da girare alla Dc e agli ex msi 😀 per cui parlare della lega e dei suoi leaders equivale solo a perdere del tempo.

Manlio Padovan

Mentre leggevo il testo di Raffaele immaginavo, senza volontà da parte mia, che dietro la Lega ci sia chissà che organizzazione di suggeritori per suggerire loro le linee portanti di un pensiero per quanto variabile a seconda delle opportunità “politiche”ed alimentare la loro ideologia che, posta come l’ha posta Raffaele, ha indubbiamente una base teorica. Poi, pensando ai leghisti che incontro, ai discorsi che sento di Bossi, di Calderoli, all’ignoranza del Trota, ecc., mi rendo conto che l’ignoranza che li alimenta è generale, della spudoratezza di certe loro decisioni, della cronaca delle loro ipocrisie; che è semplicemente stupido ogni loro intervento. Stesso discorso posso fare per gli adepti che conosco e con i quali non è possibile un solo scambio di opinioni e che, se appartengono alla classe dei padroncini, sono solo evasori fiscali, se dipendenti sono solo degli esagitati di una ignoranza che supera quella delle talpe (come si dice in certi luoghi).
La conclusione che ne debbo trarre, e mi dispiace di doverla trarre, è che il popolo è proprio bue?
Che non c’è speranza?

Diocleziano

Mi domando perché il federalismo, voluto da tutti a parole, sia stato lasciato nelle mani della Lega. Sono le persone sbagliate al posto giusto?

Stefano Grassino

C’è una speranza: lottare con fatica per immettere nella società più cultura possibile. Tentare di far funzionare i cervelli delle persone e secondo me in italia le varie forme di associazionismo sono una bella realtà. Mancano i generali per guidare un’esercito di soldati con gran voglia di combattere ma quelli non si inventano dall’oggi al domani. Dai tempi del KKK ad oggi i neri in USA ne hanno fatta di strada, così come in Sud Africa. Gli omosessuali pure. Il fatto che l’italia sia un paese arretrato (forse il peggiore dell’Europa) non deve farci disperare. I matrimoni civili in molte zone hanno superato quelli religiosi, il numero di coloro che firmano per avere il testamento biologico, solo trenta anni addietro, te lo saresti sognato. Una parte del popolo è bue ma non tutta. Sono coloro che comandano che tentano di soffocare ogni iniziativa intelligente che nasce dal basso. Non dimenticare il loro grosso potere economico e politico contro il quale dobbiamo lottare ma allo stesso tempo io non dispero perche la storia mi ha insegnato che nessuno è immune dalla sconfitta.

Commenti chiusi.