Un bambino di quasi nove anni non battezzato, i genitori separati, un regime di affido condiviso. La madre decide di propria iniziativa, con il consenso di un sacerdote, di iscrivere il figlio al catechismo; il padre dice ‘no’, perché la legge sull’affido condiviso prevede che le scelte educative debbano essere condivise. Il bambino continua tuttavia a frequentare il catechismo, e il padre, socio dell’associazione FigliPerSempre Onlus, decide di avviare un’iniziativa legale. Il caso è stato discusso presso il Tribunale di Milano nei giorni scorsi.
Lingue disponibili
Articoli recenti
- Esce il n. 1/2023 della rivista Nessun Dogma: tra ambientalismo umanista e impegno laico
- Roma Tre, l’anno accademico lo inaugura il presidente della Cei
- La clericalata della settimana, 6: Monza stanzia 220 mila euro per gli edifici di culto
- La scienza (e la pseudoscienza) dell’invecchiamento
- EREnews intervista il segretario Uaar Roberto Grendene
- Buone novelle laiche