Claudio Sabelli Fioretti ha intervistato per La Stampa don Luigi Verzé, fondatore del San Raffaele. Domande e risposte a ruota libera, con il sacerdote che ricorda di quando in Vaticano gli consigliarono il suicidio, nel caso avesse fatto fallimento. Don Verzé ha sostenuto anche che “facciamo tutti parte del genoma di Dio”, che sente che non morirà, che la ricerca porterà l’età media dell’essere umano intorno ai 120 anni, e che “la scienza non la ferma nessuno, nemmeno la Chiesa”.
Don Verzé su Vaticano, scienza e immortalità
82 commenti
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Propongo di farlo socio onorario uaar con una dispensa speciale.
Finalmente un prete che ha capito tutto: “la scienza non la ferma nessuno, nemmeno la Chiesa”.
a me, dall’intervista, sembra una persona caratterizzata da una “follia lucida”.
non penso sarebbe contento di essere socio UAAR e non penso che l’UAAR vorrebbe persone che giungono a compromessi così grandi per far convivere la scienza con la fede.
don Verzè è un personaggio controverso.
Era una provocazione…
ok sorry
comunque rilancio la tua provocazione.
benny 4×4, ma soprattutto il gruppetto CEI, soci onorari UAAR per avere incrementato il numero delle persone non più in linea con la chiesa.
credo sia semplicemente arterosclerotico
questo dimostra che ormai al mondo ci sono due tipi di atei: quelli buoni e quelli cattivi.
Gli atei cattivi stanno ormai da tempo in Vaticano: consci dell’inesistenza di dio, continuano a predicare fole per tenere le masse assoggettate e continuare a comandare…
chiamare atei cattivi quelli del vaticano è un insulto alla laicità dei veri atei, che non sono né buoni né cattivi, queste sono categorie morali appartenenti alla religione.
Loro sono opportunisti, ipocriti, seplocri imbiancati, moralisti, avidi di potere e di soldi, pedofili, ma non atei cattivi né atei devoti.
per me l’ateismo è ateismo, non è né buono né cattivo, né devoto.
“Loro sono opportunisti, ipocriti, seplocri imbiancati, moralisti, avidi di potere e di soldi, pedofili”, insomma dai, sono alquanto cattivelli, ammettilo! 😀
Un po’ di ironia, perbacco (bacco, quella sì che era una divinità!)
hai ragione Riccardo, forse ho usato altre parole er dire quelo che dici tu.
mah sai popper, seriamente parlando non sono per niente sicuro che “buono” e “cattivo” siano categorie morali appartenenti alla religione. Anzi… sono categorie che possono tranquillamente svincolarsi da ogni religione, relativizzandosi ma rimanendo valide. quanto a me, io definirei con “cattivo” qualsiasi comportamento “antisociale”, e che quindi arrechi danno agli altri (ci siamo evoluti come animali sociali, quindi chi va contro si pone al di fuori del gruppo)
Ovviamente col tempo cambiano i valori, e cambia anche il concetto di bene e male: chi ruba va contro la collettività e contro la proprietà privata, e questa è una cosa unanimemente cattiva. Ma quando l’uomo primitivo era raccoglitore/cacciatore, la proprietà privata non esisteva, e quindi nemmeno il concetto di furto. potrei andare avanti a lungo… anche se ci sono alcune cose talmente radicate nell’homo sapiens che si possono definire “male” quasi in modo assoluto: esempio, omicidio e incesto.
Sul genoma di dio, caro don Verzè, non sono d’accordo, sulla scienza che la chiesa non può fermare si, ma non credo al discorso del suicidio, sono cose sue personali e non possono trovare riscontro.
Probabilmente la questione della longevità è scientificamente possibile ma deve essere anche vissuta dignitosamente, non deve essere forzata teconologicamente.
Secondo me, a prescindere da tutto, quanto sia opportuno che la vita debbe essere “vissuta dignitosamente” – magari, perché no, “con pari dignità” – si evince da una battuta che rischia di passare inosservata, ma che aiuta a capire cosa in effetti leghi tanto intimamente il prete novantenne e il nostro premier.
A parte l’affarismo, la mancanza di scrupoli, l'”amore per l’amore” e per le barzellette, come fattore di comunanza emerge infatti un altro tratto che credo si possa evincere da una salace storiella che l’opulento religioso racconta nell’intervista:
«Dio decide di creare la donna. Fa l’anestesia all’uomo e gli toglie una costola. Ha in mano la costola di Adamo, passa un cane di corsa e gliela porta via. Il Signore rincorre il cane e lo prende per la coda, ma il cane tira e al Signore resta in mano la coda del cane. “E adesso?”, pensa il Signore, “che cosa faccio io con la coda del cane in mano e la costola di Adamo nella bocca del cane? Beh, farò la donna con la coda del cane!”. Bella, no? La racconti a sua moglie»
Dubbio amletico: che si tratti della stessa misoginia di fondo all’origine di tante “Veline” governative?
Chiedo scusa: mi è sfuggito un “debbe” per “debba” sulla tastiera…
bella si, la barzelletta, scommetto che De Matteis l’ha raccontata nel suo sermone sul creazionismoal CNR.
“la scienza non la ferma nessuno, nemmeno la Chiesa”.
soprattutto quando trova, come don Verzè, un modo di farci soldi a palate….
Con una aspettativa di vita a 120 anni si andrà in pensione a 110?
@ Diocleziano
Prima di rispondere al tuo post, vorrei premettere che Don Verzè è uno di quei personaggi del cattolicesimo contemporaneo, sui quali è praticamente impossibile esprimere un giudizio, per così dire, informato: se da un lato ha il merito di aver creato una delle migliori strutture ospedaliere esistenti oggi nel nostro paese, definita da qualcuno nientemeno che la Mayo Clinic dell’Italia, dall’altro lato non si può dimenticare che è amico stretto del cavaliere di Arcore… insomma, ci siamo capiti.
Caro Diocleziano, forse senza rendertene conto fino in fondo, tu hai tirato in ballo uno dei problemi più spinosi dell’economia e della politica dei paesi occidentali: quello del sistema pensionistico. Nella farmacopea contemporanea, lo sai qual’è la molecola di gran lunga più importante in ordine al suo uso clinico? Pochi ci crederebbero, ma è l’acido acetilsalicilico, ovvero la comunissima aspirina. L’assunzione giornaliera di una dose di ac. acetilsalicilico compresa tra 180 mg e 320 mg, ovviamente se associata ad una vita sana, rappresenta un’ottima prevenzione non solo di quelle malattie cardiovascolari la cui etiopatogenesi è strettamente connessa con l’aterogenesi (cardiopatia ischemica con o senza eventi coronarici acuti, ictus ischemico ecc) ma anche di alcune importanti malattie neoplastiche (particolarmente rilevanti sono i recenti clinical trials sul ruolo dell’aspirina nella prevenzione del carcinoma mammario e di altre neoplasie). Insomma, l’aspirina può allungarti notevolmente la vita. Eppure… nessuno te lo dice. Non solo, ma se tu vai in farmacia e chiedi una confezione di aspirina, il farmacista ti rifila o le compresse da 500 mg (oltre a sfondarti lo stomaco perché sono troppo forti, hanno un’efficacia profilattica ridotta) o le compresse da 100 mg (è la cosiddetta cardioaspirina, che è piuttosto debole). Le compresse da 250 mg (è questa la dose ottimale di ac. acetilsalicilico) non esistono proprio. Ti sei mai chiesto il perché di tutto questo? Veramente, io una rispostina avrei provato a darla, e lascio decidere a te se è ragionevole oppure no: se la vita media nei paesi occidentali aumentasse di 10-20 anni a causa dell’uso, regolare e conforme alle dosi giuste, dell’aspirina da parte della popolazione, il sistema pensionistico subirebbe una debacle generalizzata, con tutte le conseguenze economiche e politiche di un simile evento catastrofico. Io la vedo così.
si spezza in due la compressa da 500 e si risolve il problema.
mi sembra comunque uno scenario tendente al complottista, scusa se te lo dico.
Soprattutto non dare consiglio medici senza avvertenze per chi legge: qualcuno potrebbe realmente prendere in considerazione il tuo sistema.
una piccola precisazione: la compressa da 100 mg (Aspirinetta), che è sufficiente anche per la prevenzione, da molte farmacie, anche se richiesta da cardiopatici, viene data solo su presentazione di ricetta medica con la scusa precauzionale che è anche pediatrica; resta il fatto che per un cardiopatico che deve assumerla giornalmente è una notevole rottura doversi far fare sempre le ricette. Quel che dice Enrico 69 non è errato e sono molti gli anziani che assumono aspirina,fermo restando che anche per l’assunzione a soli fini preventivi è bene che sia un medico a indicarcelo. Quanto alla dietrologia complottistica è un fatto che i giochi delle case farmaceutiche, Bayer non certo esclusa, non sono cosa nuova. PS: provate a tagliare una compressa d’aspirina: non è cosa facile a meno di possedere uno specifico apparecchietto.
Enrico 69
ho ben presenti quali potranno essere i problemi che sorgerebbero se veramente la vita si protraesse fino ai 120 anni. Certo, chi lo auspica immagina arzilli e vigorosi vecchietti della quinta età dediti a ogni tipo di sport; io credo invece a una classe di infermi cronici: ho visto un reparto ospedaliero di lungo-degenti e, per dirla con una battuta ‘ho visto cose che voi umani…’ Se le cose procederanno secondo il cammino avviato in questi tempi credo che gli sviluppi saranno esattamente l’opposto, cioè si cercherà di ‘limitare’ la durata della vita. Dite che anche questa è una ipotesi complottista? : chiedete a quelli del mestiere, guardate le tabelle dei risultati delle cure, per esempio, tra laureati e non laureati… Solo il fatto di voler portare l’età pensionabile a 70 anni porterà ad un accorciamento della vita a causa dell’angoscia e dello scontento provocato in persone che, nella maggior parte, saranno già debilitate nella salute. Non ultima la sensazione di essere stati ‘fregati’ per l’ennesima volta dallo stato.
Presso la farmacia del vaticano si trovano le aspirine americane da 250 mg (confezione da 120 compresse, tripla protezione per lo stomaco, circa 5 €)
ai pienamente ragione,e della vitamina c ,enrico cosa puoi dire o sfatare,o confermare…
@ hexengut
a me sembra che mettere in giro la voce che una terapia a base di aspirina di tipo preventivo faccia un gran favore alle case farmaceutiche.
fermo restando che conosco almeno in parte la rassegna degli articoli in favore dell’aspirina, e che restituiscono in effetti risultati buoni, c’è sempre da ricordare che è un farmaco con gli effetti collaterali che si porta dietro.
In particolare il rischio di emorragia gastrointestinale che in alcuni casi è addirittura superiore ai benefici dati dalla somministrazione del farmaco.
A oggi sono ancora in corso i trial di sperimentazione sulla somministrazione del farmaco a lungo termine per catalogarne altri effetti.
L’unico motivo per cui non viene ancora somministrata massivamente è perchè ancora non si sa quali siano i rischi derivanti da questa terapia.
Si sta cercando di fissare, per mezzo di fasce d’età e stima dei rischi, quali sono le persone a cui questa somministrazione recherà più benefici che danni.
Il suggerimento migliore circa questa terapia, è il più vecchio del mondo: quello di consultarsi con il proprio medico.
E per chi capisce in materia, di andarsi a leggere gli articoli scientifici pubblicati a oggi, valutando soprattutto la metodica di ricierca e i risultati.
@ robby
falso.
è disinformazione creata dai soliti siti che sbandierano complotti dicendo che dosi molto elevate di vitamina c sono una panacea e che dagli anni 70 non c’è più ricerca su questo campo per interessi economici.
basta farsi un giro sui siti di raccolte di articoli scientifici e leggersi gli abstract per capire che la realtà è ben diversa.
la ricerca non si è interrotta, è semplicemente stata ritenuta inutile quando le rassegne hanno evidenziato che le correlazioni non erano significative statisticamente e quindi potevano essere fluttuazioni casuali.
infatti, negli articoli di disinformazione sono pubblicati i dati SOLO a favore della terapia a base di vitamina C, ignorando che esiste anche tutta una letteratura di dati contrari. questo si chiama selection bias ed è una piaga del mondo scientifico, perchè permette a persone di rivestire di scienza, un messaggio che in realtà è più idealistico.
Anzichè comprare l’aspirina in farmacia non conviene comprare le compresse di salice bianco che vendono in erboristeria? L’aspirina è infatti un estratto del salice bianco che però non produce gli effetti collaterali dell’aspirina stessa. Correggetemi se sbaglio.
@ Cristian
ecco qualcosa per cui enrico può essere concretamente utile 😉
@stefano ma tu parli di enrico e basta, che è cattolico. questo è enrico69
comunque anche il primo enrico potrebbe tornare utile, dato che è un chimico.
credo ci sia differenza tra acido acetilsalicilico e acido salicilico.
@ nullità
parlo di enrico il chimico, lo so che enrico69 è un altro.
Dico che per una volta enrico potrebbe dire qualcosa di utile e sensato ;-).
Comunque credo proprio tu abbia già dato la risposta…
A me sembra un grosso spot per le case farmaceutiche…
Anche Adamo ed Eva avevano il genoma di Dio, ma Dio non ha esitato a buttarli fuori quando questi hanno iniziato a mettere i piedi sul tavolo.
La truffa cattolica consiste nel pensare che Dio perdona sempre e non agisce mai e dimenticano tutta la storia “scritta per loro” per ricordare come Dio concede sempre tanta corda quanta basta per impiccarsi, e così è stato anche per “loro” visto che hanno chiuso il bilancio in rosso, di questo passo andranno veramente a chiedere l’elemosina.
appena silvio leva le tende il san raffaele dovrà chiedere soldi in prestito ai mafiosi piduisti.
Perchè, adesso chi li finanzia?Non mi risulta che silvio non lo sia (mafioso e piduista, intendo) e l’opus dei idem…
Beh, uno campa fino a 120 anni e l’altro sconfigge il cancro in 3 anni così da confermarsi l’unto del signore: per la serie le disgrazie non vengono mai da sole
se dio non si può definire allora non ha senso parlarne, se invece si può definire esso non può sfuggire alla critica e all’eventuale confutazione dei suoi attributi, compreso il presunto genoma o qualunque altra magniloquente bislaccheria con la quale i preti cercano di confondere alla vista il nulla di cui sono depositari
dio non può essere relativizzato, fa parte di diverse tradizioni creazioniste, non è esportabile da una religione all’altra, proprio per ragioni di incompatibilità teologiche, cioè, di interpretazioni cosmogoniche e precettistiche, anche se vi sono dei comuni denominatori in tutte le morali appartenenti alle varie religioni, ma alcuni temi forti come l’omofobia, pare trovino d’accordo tutti i monoteismi.
Essendo dio una creazione teologica non può trovarci d’accordo con una sua esportazione fai da te da parte dei misticismi soggettivi, che, delusi dalla religione d’appartenenza, se ne escono ma continuando a credere a quel dio, operando, utopisticamente, dei sincretismi spirituali alla maniera New Age, quindi, non esistono più gli dei m unìunica idea di dio immanente ed inpersonale.
@ andrea pessarelli
Dio è un tipico problema ontologico, che si pone completamente al di là di ogni tentativo di indagine razionale da parte dell’uomo. Però, in quanto problema ontologico, rimane… L’ho già scritto in alcuni post precedenti, e qui mi vedo costretto a scriverlo nuovamente, pur riuscendo benissimo a prevedere le critiche che mi verranno anche questa volta da parte di alcuni di voi: è assurdo pretendere di usare la biologia molecolare (o qualsiasi altra scienza) per dimostrare l’esistenza di Dio, ma è altrettanto assurdo pretendere di fare il contrario; il credere ed il non credere sono fatti privati, che riguardano solo le coscienze dei singoli individui, e sono entrambi degni di rispetto; la vera laicità consiste semplicemente nello stare sempre e soltanto dalla parte dell’Uomo, della sua dignità, dei suoi diritti inalienabili. Tutto qui. Ma temo che, anche questa volta, alcuni di voi fraintenderanno il senso delle mie parole e mi accuseranno di essere un “vegetariano” (tra l’altro, non capisco proprio che cosa voglia dire).
anche come problema ontologico il concetto di dio necessita una riduzione a termini conoscibili, affinchè possa essere preso in considerazione. un tavolo può essere definito archetipicamente anche se esistono miriadi di tavoli diversi, in quanto ne conosciamo e ne possiamo definire le caratteristiche che lo definiscono come concetto.
enrico69 scive
la vera laicità consiste semplicemente nello stare sempre e soltanto dalla parte dell’Uomo, della sua dignità, dei suoi diritti inalienabili.
Sono d’accordo, ma se un uomo non è mai stato aiutato a ragionare con la propria testa, rimanendo nell’ignoranza circa se stesso e ben indottrinato, i credenti arriveranno persino strumentalizzare le tue parole, affermando che l’uso della ragione è a discrezione di chi ha una fede, sia essa in dio o nella scienza, quindi, anche questa fede è un diritto inalienabile.
E’ un terreno sdruciolevole, sia per gli atei sull’inesistenza di dio che per i credenti sulla sua esistenza, e dal punto di vista agnostico si potrebbe anche risolvere la questione, ma l’agnostico non può essere interpretato come sempre dubbioso e incerto sulle questioni scientifiche, la scienza ha dei risultati e prove anche inconfutabili delle sue teorie, osservazioni e scoperte, durante il suo percorso evolutivo-storico, che non posono essere smentiti da teologie creazioniste.
Come si fa a dimostrare che una persona è ignorante su se stessa?
attraverso la ironico-maieutica, il farle domande sulla sua percezione psico-fisica, senza alcuna pretesa di imporle delle opinioni, ma solo esporre i fatti e le prove scientifiche che li confermano.
Ma se il credente interpreta i fatti in modo trascendentale, allora si potrebbe chiedergli se ha almeno preso in esame le prove scientifiche di quei fatti, o se li ha bene interpretati nel loro contesto, insomma, un calcio nel mio sedere da parte di un amico mentre gioco a calcio, non posso interpretarlo come un offesa o un castigo di dio, lo accetto sportivamente senza vederci alcunché di trascendentale, per esempio, e il credente non può obiettarmi che la mia sportività è una fede al pari di quella di chi ci vede la mano di dio nel calcio ricevuto, perchè allora siamo a livello ossessivo e al delirio mistico, dio diventa un ossessione e non può essere considerato normale fede.
Quindi, un diritto inalienabile dell’individuo (dal latino individuus, indivisibile) è anche quello di essere non dualistico, cioè, il non doversi dissociare in io e dio, che invece la dottrina delle religioni monoteiste e politeiste fanno attraverso l’indottrinamento, dissociare le persone in se stesse con la stessa logica del “divide et impera”.
Da quanto leggo questo don Verzé (che una persona insospettabile e atea mi ha elogiato per il suo carisma) ha l’ossessione dell’immortalità, ma di qua, non di là. Per lo meno vorrebbe allungare la vita terrena oltre ogni oggi concepibile limite (certo se si riesce a rigenerare continuamente l’organismo si può restare giovani con una buona erezione o con la ghiandole di Bartolini in buono stato anche a 120 o 130 anni).
Quello che io trovo però assai strano è che un credente voglia ritardare il più possibile la visione di Dio che dovrebbe essere il massimo: solo lui può renderci davvero definitivamente felici. Il papa non mostra che disprezzo per i soldi (seee….) e i piaceri terreni e don Verzé invece vorrebbe prolungare il godimento dei beni terreni. Be’ si mettano un po’ d’accordo…
Le tesi di don Verzé sul sacerdozio femminile, la sessualità ecc. sono chiaramente eretiche. Strano che nessun cattolico gli salti addosso e lo denunci al Santo Ufficio (sì, lo so che oggi si chiama diversamente). Sarà per quella storia di Orwell: che alcuni porci sono più porci degli altri (e godono perciò di alcuni privilegi).
D’accordo su quello che scrivi. Aggiungo che a me questo Don Verzè sembra un gran furbastro, che tiene i piedi su due staffe, anzi su tre, e ha costruito le sue fortune servendosi sia della Scienza che della Chiesa, e molto anche della politica dei potenti del momento. I suoi messaggi sono sempre pieni di contraddizioni, e, credo, volutamente. Come fa, ad esempio, nell’ultima intervista, dove tesse l’elogio alla Scienza e poi tira fuori l’età di 120 anni indicata come giusta per l’uomo dalla Bibbia, dopo aver favoleggiato di Matusalemme e altri patriarchi vissuti per svariate centinaia di anni. Come fonte per avviare nuovi studi sul genoma non mi sembra molto scientifica. Il fatto che sia grande amico di Berlusconi me lo rende molto sospetto.
Quanto poi alla possibilità di vivere fino a 120 o 150 anni, se riferito a Berlusconi, “Dio” o don Verzè, ci scampi da simile disgrazia: Ma anche per noi comuni mortali non è detto sia una gran conquista. Andate a vedere in che condizioni fisiche e mentali vivono, e per decenni, tanti ultraottantenni e ultranovantenni in case di cura e ospizi….
Però non si può escludere che l’uomo trovi finalmente la fonte della giovinezza e che quindi non invecchi più. È chiaro che don Verzé s’immagina un/a 120enne in piena forma, capace di godersi ancora tutto il godibile, comprese le gioie del sesso (ma potranno oddìo ancora procreare? e che ne penserà la sua Chiesa di questi 130enni che scopano? Ma don Verzé pensa che anche la Chiesa cambierà… Non ci saranno più dogmi?).
Poi c’è anche un altro aspetto. Se possiamo prolungare la vita fino a 150 anni e oltre (e divenire addirittura immortali con un nuovo Gerovital) è chiaro che dovremo per forza – volenti o nolenti – limitare finalmente le nascite, altrimenti avremo cento miliardi di uomini-sardine su questo povero pianeta. Limitare le nascite? Scopare senza procreare? Qui ci vuole un bel processo di eresia per don Verzé e una condanna esemplare in Piazza de’ fiori.
Certo alcuni possono dire impuniti ciò che vogliono. Sì, penso anch’io che sia un gran furbastro (però ha messo su una struttura ospedaliera esemplare).
Ho letto recentemente che anche impedire di staccare la spina ai moribondi consenzienti allunga l’aspettativa media di vita, ma l’efficienza lavorativa media non ci guadagna.
L’erba cattiva non muore mai (detto siciliano: in originale “l’erba tinta un mori mai”)
(Il loro) Dio prima li fa e poi li accoppia: questo signore è un pregiudicato (vedi Wikipedia) implicato in faccende puzzolentissime e infatti è un grande amico del Berlusca.
Io avevo sentito anche la variante (che non può che essere vera per ogni credente) secondo la quale «Dio li fa e poi li accoppa». Per i non credenti il detto rimane valido, ma Dio non c’entra niente: sono i genitori.
domanda ai cattolici
se l’uomo ha lo stesso genoma di dio –> il genoma di dio è antecedente a dio?
astenersi…. metafore, interpretazione errata, non voleva dire questo ma… et similia
grz
Come molti hanno già fatto notare, questo prete è pieno di contraddizioni: alcuni parti dell’intervista potrebbero essere sottoscritte dall’UAAR,altre parti sono in netta contrapposizione con quanto dice attualmente la chiesa, altre parti sembrano solo favole di un fissato e/o furbastro, alcune frasi sembrano quelle di un idiota.
Vorrei far notare comunque un passo dell’intervista; ognuno poi lo confronti con le dichiarazioni dei personaggi vari, non ultimo l’amico basso e calvo di don verzè, riguardo il caso di Eluana:
“Lei ha staccato la spina una volta a un suo amico.”
«Non ho staccato la spina. Ho detto ai medici: “Fate quello che pensate sia giusto fare. Arrangiatevi. Non me la prendo io questa responsabilità”».
Effettivamente un comportamento pilatesco: me ne lavo le mani, fate voi. Alla faccia dell’etica cristiana.
Lette le informazioni di Wikipedia su don Verzé: questo non sembra essere solo un furbastro, ma un vero delinquente. Incredibile le somme di denaro che i preti, certi preti e la loro Chiesa, maneggiano. Questa è gente che pensa in grande, non come la massa dei poveri gonzi da 1000 euro al mese che la finanzia pure.
anche lui vuol raggiungere i 120 anni??
già ci basta mr B. che vuol campare fino a quell’età!
http://www.corriere.it/politica/08_novembre_03/berlusconi_scommette_centoventi_anni_bc4e5ec8-a981-11dd-bcaf-00144f02aabc.shtml
Maddò se berlusk campa fino ai 150 mi converto, perchè significherebbe che siam gia all’inferno.
@ POPPER
Condivido in toto la tua risposta. Mi piacerebbe risponderti a mia volta in un modo, per così dire, ampio ed elaborato, ma in questo momento purtroppo non ne ho il tempo: sono infatti in una breve pausa del mio lavoro. In qualche occasione futura mi piacerebbe ritornare con te sull’argomento. Per ora, mi limito a sottolineare quello che tu hai scritto circa il problema dell’educazione di ogni uomo ad usare sempre e solo la propria testa: le tue parole sono espressione di un illuminismo perenne e categoriale difficilmente non condivisibile; ma purtroppo mi chiedo se, in un modo come questo dominato da poteri forti di ogni tipo, codesto illuminismo non sia purtroppo solo un’utopia.
@ fiertel91
Ti faccio osservare che io non ho affatto dato consigli medici senza avvertenze per chi legge, ma mi sono limitato a ricordare nozioni reperibili su qualsiasi manuale o trattato di farmacologia. Data la tua giovane età, dubito che tu sia un medico o che abbia almeno sostenuto qualche esame universitario di farmacologia. Lo vuoi un consiglio? Se non vuoi fare la figura del… (hai capito che cosa) cerca di non mettere bocca in argomenti nei quali non possiedi la benché minima competenza. Se adesso vuoi inondare il blog con insulti rivolti a me, fallo pure – stai pur certo che non mi scomoderò a risponderti. Ho da fare cose più importanti.
Si enrico69, purtroppo è un mio stile di scrittura che, pur vivendola nella mia vita, appare teorica e utopistica agli occhi delgi altri su internet, ma ti posso assicurare che il vero cambiamento radicale l’ho operato dentro di me già da molto tempo, ma non pretendo che sia una regola per tutti; io già all’età di 14 anni pensavo contro corrente e in modo anticonformista, il mio primo libro impegnativo La forza di amare di Martin Luter king.
Ogn giorno entro nella struttura della mia mente con tecniche di osservazione che ho imparato in esperienze eremitiche in passato, poi con The Work di Gurdjieff, con lo studio dell’ironico maieutica di Socrate (da Platone), con alcune tecniche di auto-osservazione del mio corpo in relazione con quello introspettivo, per avere una mappa psico-fisica della mia mente in senso esoterico, cioè, approfondito, andando al centro e alle a cause sia psicologiche che bio-neurologiche.
Non sto dando tregua alla poca ignoranza su me stesso che mi resta per ragioni di incompletezza dlela mia ricerca della conscienza integrale di me stesso, questo è il mio obiettivo e la natura mi ha dato una dote straordinaria, una forte volontà e carattere, per cui, non solo ho chiesto ai miei genitori di lasciarmi libera autodeterminazione e autorelaizzazione, ma assiemo a ciò ho esercitato disciplina su me stesso perchè per poret pensare con la propria testa devo anche essere in grado di prendere decisioni e assumerne le conseguenze.
Sono molto esigente con me stesso, ecco perchè noiosamente continuo a rbadire: la conoscenza di se stessi richiede volontà, carattere, tenacia e pazienza, esercitarsi ad auto-osservarsi nel vcorso dlela giornata, leggere il linguaggio dle proprio corpo, quello del proprio inconscio che emerge volene e nolente quando meno te lo aspetti, ma anche una sana ribellione anticonformista e anticlericale per chi vuole uscire dal gregge e iniziare un percorso di approfondimento della conoscenza di se stesso, soprattutto per scrollarsi di dosso l’indottrinamento subito e sradicarne radicalmente la morale e i precetti.
Dopo aver studiato psicologia, ed essendomi consultato con un esperto in psichiatria, ho individuato il super ego nella mia mente e ho dovuto modificarne il rigore e la disciplina, perchè è il conscio che deve avere in mano razionalmente le redini della propria carrozza, non un fantomatici padrone che nella carrozza determina ancora cosa devo crede e cosa in cui credere, quindi, h aperto la porta della carrozza e ho analizzato cosa la mente ha creduto fino ad ora e a cosa dava importanza, risultato, molte cose e a volte sparpagliate quà e là nei miei interessi di raggazzo e poi di adulto. Dapprima ero molto gnostico, poi agnostico-ateo, oggi agnostico ateo e razionalista, ma se vuoi fare un buon lavoro su te stesso, fallo da te, non delegare ad altri, tu sei quello che vuoi conoscere meglio, tu sei l’obiettivo della tua volontà.
Questo è proprio scemo, capisco perché piace tanto a b.
L’immortalità è il sogno recondito dell’uomo, da che altro nascono le religioni? Se un giorno dovessimo mai riuscire a realizzarlo non ci sarebbero più religioni. In giro per il mondo credo si lavori molto sulla criogenia anche in questa prospettiva, anche se a livello ancora di fantascienza. Certo che detto da un cattolico è una bella contraddizione visto che per loro solo dio è padrone della vita e della morte. Forse per questo si ferma a 120 anni. Ma come ha già detto qualcuno, non dovrebbe solo bramare di andare quanto prima in paradiso? Lasciando anche stare le truffe economiche, le religioni ed i religiosi sono l’icona della contraddizione.
“Don Verzé su Vaticano, scienza e immortalità”
Sbaglio o l’Albero della Conoscienza nella Genesi, olte che consci del bene e del male, rendeva anche immortali? Eh, Verzè, Verzè…
“Claudio Sabelli Fioretti ha intervistato per La Stampa don Luigi Verzé, fondatore del San Raffaele. Domande e risposte a ruota libera, con il sacerdote che ricorda di quando in Vaticano gli consigliarono il suicidio, nel caso avesse fatto fallimento”
Ma i cattotaliban non erano contrari al suicidio?… 😀
“Don Verzé ha sostenuto anche che “facciamo tutti parte del genoma di Dio””
WTF!!! Quindi Dio è antecedente a se stesso e si modifica, cambia e evolve da sè… E persino si estingue! Alla faccia del dio immutabile e eterno…
“, che sente che non morirà,”
Allacciandosi al discorso antecedente:
Dio eterno e immortale=> noi abbiamo il suo genoma=>noi siamo eterni e immortali
Eppure non mi sembra di aver mai visto Cesare commentare la scarsa qualità dei televisori o Socrate discutere con Hegel…
“che la ricerca porterà l’età media dell’essere umano intorno ai 120 anni,”
Ah, come dice la Genesi! 😀
A no, aspetta: poi ha cambiato e ha detto 80, poi 100 e infine 70 (se va bene)… poi però si contraddice con Matusalemme e Noè: quest’ultimo arrivò a vivere in tutto 600 anni, alla faccia!
” e che “la scienza non la ferma nessuno, nemmeno la Chiesa”.”
Finalmente qualcuno che và controcorrente! 😀
Però mi incuriosirebbe sapere che effetto avrebbe avuto nel 1200 una dichiarazione del genere, quando la Chiesa aveva… diciamo… un pizzichino più di potere.
Chiedo venia per l’abuso del 😀 (non pensate male…)
Rettifico prima con l’indicazione dell’età:
120 (Genesi 6,3)
100 – se ti và bene – (Siracide 18,8)
70/80 (Salmo 90,10)
100 – e chi non li raggiunge è maledetto – (Isaia 65,20)
«Bene. Altrimenti attaccavo con Socrate e la stendevo per terra»
E’ pronto per il Bagaglino.
@ hexengut
Approfitto della pausa pranzo per rispondere anche a te. Hai ragione: l’assunzione giornaliera di aspirina, qualunque sia il suo dosaggio, deve sempre avvenire sotto controllo medico, dato che in clinica esistono precise controindicazioni (ad es ulcera peptica). Ti ringrazio di averlo ricordato. Anzi, chiedo scusa per la mia dimenticanza, dovuta alla fretta con cui ho scritto il post durante la notte.
Però non sono molto d’accordo con te riguardo all’efficacia profilattica della dose giornaliera di 100 mg dell’ac. acetilsalicilico. L’aspirina è un inibitore irreversibile della cicloossigenasi, sia di quella costitutiva sia di quella inducibile. Affinché si raggiunga un adeguato effetto antitrombogenetico, è necessario che questa inibizione enzimatica si abbia solo nelle piastrine ma non negli endoteliociti: le dosi ridotte di ac. acetilsalicilico sono allora da preferire, in quanto agiscono prevalentemente sul sangue portale e superano solo in quantità trascurabili la barriera epatica. Stando a quanto è riportato nella letteratura scientifica, la dose giornaliera ottimale di ac. acetilsalicilico in ordine alla prevenzione delle malattie cardiovascolari è compresa tra 180 mg e 320 mg: non ti sembra che con la nostra cardioaspirina siamo un pochino al di sotto? Tuttavia, se tu possiedi dati scientifici più aggiornati dei miei, ti ringrazio in anticipo se me li farai avere. Tra medici bisogna pur aiutarsi, anche attraverso i blog, non trovi?
In alcuni paesi, come gli USA, sono state introdotte nel mercato farmaceutico compresse di aspirina da 250 mg. Ottimo! Ma questa iniziativa puzza un po’ di quella ipocrisia che è tipica dei popoli anglosassoni: i medici americani, infatti, si guardano bene dal consigliare a tutti i loro pazienti (anche a quelli che non presentano affatto specifiche controindicazioni) l’uso giornaliero dell’aspirina. Evidentemente ci sono in gioco interessi troppo forti.
Non sembra che questi preti abbiano fretta di raggiungere il paradiso, a quanto pare.
Morire in genere non attira nessuno, salvo casi – fortunatamente rari – di persone gravissimamente malate, depresse o disperate.
Però in genere ho l’impressione che nel cattolico fervente la dottrina della vita illusoria e fallace in questa terra a fronte di una vita meravigliosa ed eterna dopo la morte terrena si accompagni schizofrenicamente ad un rigetto della morte vista come fenomeno naturale ed inevitabile anche quando essa si presenti in tarda età. Da qui la cultura del miracolo sempre possibile, dell’accanimento terapeutico al di là di ogni “pietas” (forse i romani pagani erano sotto questo aspetto più sereni e maturi dei politeisti cattolici di oggi).
mario
un pò OT
certo però visto che l opinione pubblica è sempre mal informata e manipolata verso certe idee (in questo caso atei disfattisti, contro la cultura italiana bla bla bla (tutte sciocchezze ovvio)) perchè non inventarci un premio da consegnare esclusivamente a un personaggio religioso in quanto razionale e a favore delle idee laiche, in questa maniera passerebbe l idea di un uaar non estremista come vogliono far passare e in piu creerebbe assai disagio ai propri superiori in quanto non starebbe piu in piedi l idea di atei militanti per “ateismo di stato” che ne pensate?
Perchè se lo limitiamo ai religiosi italiani lo vincerebbero solo Vladesi, Luterani ed evangelici.
Ebrei, musslmani, buddisti, induisti, ecc sono troppo impegnati a mettersi a 90° con il vaticancro.
Mi sembra degna di attenzione
Si vanta di aver insufflato amore al nano, dopo l’episodio del souvenir del duomo, (e gli effetti di questo amorreeee sono proprio sotto gli occhi di tutti!). Non pago ha pure insufflato amore a un povero corvo goloso di anatroccoli, trasformandolo in esempio educativo per i colleghi corvi. Caspita, se questi non sono i segni della santità….
Ad ogni modo tutta l’intervista mi sembra un lucidissimo delirio, di un mentecatto che si prende gioco di tutto e di tutti. Degno compare del nano-insufflato-d’amore.
Il S.Raffaele è una delle pochissime strutture sanitarie che non subirà tagli dalla finanziaria; anzi, mi risulta che i fondi saranno aumentati.
L’unica spiegazione è l’amicizia fra “Wanno Marchi” Verzè con le sue mirabolanti promesse, e il berlusca con la sua sconfinata ambizione di vivere effettivamente fino a 150 anni. Ovviamente non solo vivere, ma continuare a fare i suoi affari, a comandare, insomma a “chiagnere e fottere” come direbbero a Napoli.
In quanto all’assoluta contraddizione fra le farneticazioni (anche oltre l’eresia) del don e la dottrina della ccar, molti in precedenza hanno scritto e mi trovano d’accordo.
Ma tranquilli: don Verzè è una collaudatissima macchina da soldi, e non sarà mai posto sotto accusa dalle gerarchie.
Anche perchè se non gli hanno tarpato le ali finora, non lo farebbero certo adesso che ha 90 anni.
don verzé è solo un gran volpone, soldi e religione quando gli viene comodo. Non a caso è amicone di mister b. nonché uno dei suoi faccendieri di fiducia. Spiace vedere che anche gente apparentemente perbene come nichi vendola (volutamente con la minuscola) c’è cascato, dandogli una valanga di soldi pubblici per l’apertura di una succursare del San Raffaele in Puglia.
Insomma, un prete moderno e affidabile da chi detiene il potere. Per il resto uno squilibrato.
@ POPPER
Caro Popper, avevo pensato di scriverti un lungo post sul problema dell’illuminismo e dell’autodeterminazione dell’uomo nella società contemporanea, con tante belle citazioni di Horkheimer e di tutti gli altri francofortesi, ma ci ho dovuto rinunciare: non sono un filosofo, e ti avrei scritto soltanto solennissime banalità. Tuttavia voglio lo stesso discorrere con te di un argomento decisamente off topic, anche se alquanto più coinvolgente di Don Verzè e delle sue interviste: il problema della morte. Se lo ritieni opportuno, toccati pure quegli attributi che rendono maschi noi maschi. Un po’ di scaramanzia in certi casi non guasta mai…
Dai tuoi post mi sembra evidente che tu sia un convinto seguace del materialismo – per questo mi piacerebbe conoscere come ti poni di fronte al problema, appunto, del… cimitero. Intanto voglio farti conoscere le mie opinioni in merito:
1) La morte non esiste, è semplicemente una non-realtà: non riguarda i vivi perché sono vivi e non riguarda i morti perché sono morti. Che senso ha temere una non-realtà?
2) Desiderare di vivere a lungo è da persone sensate, ma desiderare addirittura l’immortalità è semplicemente da cretini. L’uomo non è fatto (nel senso che non è psicologicamente predisposto) per l’eternità: dopo una vita sufficientemente lunga, non può non intervenire un senso di sazietà e di noia nei confronti dell’esserci, e la vita stessa si riduce a pura sopravvivenza. Un po’ come una bottiglia vuota, che galleggia all’infinito sul mare dell’esistenza. La vita è bella (nessuno lo mette in dubbio), ma è bella proprio perché è destinata a finire; se si prolungasse in eterno, sarebbe la più atroce delle condanne.
3) Non ha senso temere la morte, ma una vita non vissuta.
4) Quando ero più giovane ero molto affascinato dal transumanesimo (pensa solo al mind uploading), il quale potrebbe garantire in effetti una certa forma di immortalità e liberare l’uomo dalla schiavitù della vita biologica. Ma ora mi chiedo se tutto questo sia saggio. Tu che dici?
Bene, mi rendo conto di averti scritto una piccola raccolta di pensieri da Baci Perugina, ma questo è quello che io penso riguardo al problema della morte. Un caro saluto.
Ma sai che concordo in pieno! 😀
Per il discorso della vita eterna-pena eterna basta citare due esempi:
Wowbagger l’Eterno Prolungato (Guida Galattica per Autostoppisti)
Van Hoenheim (FMA)
Entrambi alla fine desiderano solo di morire…
E riguardo la morte… ti rifai a Socrate?
“Quando c’è lei tu non ci sei, quando ci siamo lei non c’è”
“Quando c’è lei tu non ci sei, quando ci siamo lei non c’è” è di Epicuro non Socrate 😉
@ FSMosconi
Stica22i, finalmente uno che mi dà ragione! E del transumanesimo che cosa pensi? Ti piacerebbe se la tua mente (con tutti i pensieri, i ricordi, i sentimenti, le sensazioni di cui è composta) fosse convertita in un software e questo a sua volta fosse installato in un computer? Diventeresti immortale (e questa è una bella schifezza) ma almeno non conosceresti più né dolore né malattie. Saresti completamente libero dalla tirannia della vita biologica. Credo che incontrerebbe l’interesse di molti, proprio su questo blog, intavolare prima o poi una bella discussione sul problema del transumanesimo. Ci sarebbe una bella caterva di cose da dire in merito, credimi!
@enrico69
Ma non sentiresti neanche più il calore, non potresti più piangere e sentire le tue lacrime… non avresti più quelle strane sensazioni quando sei triste, felice o arrabbiato, non sentiresti più il sapore del cibo come una volta e nonostante tutto ciò possa essere risolto con la tecnoglogia avresti un nonsochè di nostalgico perchè “non è come prima”, inoltre: vedresti i tuoi cari, amici, mogli e figli morirti davanti e tu saresti lì impotente sopraffatto dall’angoscia e infine desidereresti solo di morire, pur avendo ottenuto conoscienze illimitate…
Non l’augurerei a nessuno.
Tu sei bravo enrico69, ma la modestia a volte è per chi si inginocchia troppo, tu hai carattere e volontà e tenacia, allora osa e sfonda la vecchia porta dei tabù, tanta gente attende che noi ci decidiamo finalmente, e fino ad allora alcune nostre idee resteranno utopistiche.
Quando sei coscientemente impegnato a conoscere te stesso, anche l’inconscio ti svela i tuoi lati oscuri, ma sono solo perchè ignori di te ancora molto, al confronto la morte è meno preoccupante, perchè se non si conosce se stessi, la morte è ancora più triste e c’è la tentazione di cedere ai misteri della fede per molti.
Quando si conosce se stessi la morte è solo un traguardo davanti al quale sei soddisfatto.
@ POPPER
C’è un motivo preciso per cui ho voluto affrontare con te il problema della morte. A differenza di molti di voi, anzi di quasi tutti voi, io conosco molto bene il cattolicesimo. La CCAR ha sempre molto strumentalizzato la paura della morte (pensa solo al “memento mori” di tutta la tradizione ascetica medioevale), e continua a farlo ancora oggi, sebbene in una forma attenuata. Del resto, è un dato di fatto che i più angosciati davanti al problema della morte sono proprio i cattolici, e non certo gli atei; e questo apparente paradosso deve avere una sua spiegazione, non credi? Anche questo (intendo dire il rapporto che il cattolicismo ha nei confronti del problema della morte) è un tema degno di essere affrontato in questo blog prima o poi. Tu non puoi immaginare quanti dubbi aiuterebbe a dissipare.
Per esempio ho letto appena adesso l’articolo su http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/titolo/1344032
Sono i primi passi all’inizio della nostra storia personale, il nostro cervello inizia ad osservare ma è ancora incapace di auto-osservarsi in senso razionale, a quell’età è ancora necessaria un’educazione del linguaggio del corpo, poi in seguito quello della mente e in età adolescenziale inizia il riscatto personale, si vuole decidere con la propria testa ma ci si scontra con i pericoli della realtà che i genitori dovrebbero prepararci ad affrontare con carattere e pazienza.
Ma quando davvero abbiamo concepito di conoscere noi stessi meglio?
Quando la paura ha preso posto nelle nostre menti?
Quando davvero abbiamo deciso di sfatare le paure dell’infanzia e al loro posto è nato il carattere, la tenacia e l’audacia?
Quando abbiamo affrontato la morte come paura egogica irreversibile?
Tutte queste domande lecite fan parte della nostra evoluzione ma è anche importante che l’evoluzione abbia coscienza di sé, conosca mefglio se stessa, sviluppi in futuro altre priorità esplorative dell’uomo, che non siano il semplice lavoro tecnologico.
Il futuro non deve essere solo ad uso e consumo del corpo umano ma deve svilppare superiori priorità mentali, nuove discipline pedagogiche e psicologiche da contagiare tutta l’umanità, da forgiare il carattere dei bambini e degli adolescenti e dei giovani, dar loro spazio esplorativo per la loro creatività e audacia e intelligenza. Formare già da oggi il loro spirito critico, incoraggiarli a pensare con la propria testa anche se sbaglieranno in qualcosa, ed essere li vicino a loro per proporre pedagogicamente percorsi risolutori, legali, etici, scientifici, filosofici anche, e non scorciatoie fataliste e scaramantichen e fideistiche.
I ragazzi un giorno arriveranno a dire ai propri genitori: non accettiamo di essere catalogati ed etichettati da enti religiosi e ideologici, vogliamo conoscere melgio noi stessi, vogliamo una anticonforrmista rivoluzione interiore, vogliamo l’autodetermonazione e l’autorealizzazione delle nostre vite, vogliamo concludere la nsotra vita soddisfatti di aver tentato l’impossibile, conoscere tutto di noi, corpo e mente, razionalmente fin nei loro più profondi scogli, dove si infrange l’onda delle emozioni e delle contrarietà e delle contraddizioni e dei pensieri violenti, molto temuti più che controllati.
La morte dovrà attendere le nuove generaziono al varco e testimoniare di loro:
hanno vissuto la loro vita pienamente, han conosciuto se stessi e non mi temono più.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2010/07/13/visualizza_new.html_1852217290.html
l’evangelizzazione uccide, altro che salvare le anime! per raccontare s…ate il vaticano sacrifica la vita altrui sull’altare dell’amore di dio.
Per la perizia c’è voluto tempo, ma oggi abbiamo maggiori ragguagli sulla gravità dell’elettrosmog causato dal vaticano.
“‘Radio Vaticana apprende con stupore’ i risultati, ha commentato il direttore dell’emittente, padre Lombardi.”
Dovrebbero staccare la spina della propria vergogna.
visto che si parla di salute….
@ FSMosconi
Forse ti ho posto la domanda in termini non corretti. Quando si parla del transumanesimo, bisogna ricordarsi sempre che questo va riferito ad un futuro piuttosto lontano della nostra civiltà – insomma, ci muoviamo nel campo della pura fantascienza. Poi c’è il problema della coscienza: se fosse possibile convertirla veramente in un software, anche le nostre sensazioni più sottili ed impalpabili verrebbero “digitalizzate” all’interno di essa. Ma tutto questo, almeno per ora, è pura fantascienza. Questo lo devo ammettere. Però mi piacerebbe lo stesso trovare qualcuno, in questo blog, con cui scambiare quattro chiacchiere su questo tema. Prima o poi salterà fuori. Io non dispero.
Purtroppo oggi non mi sono accorto di alcuni vostri post. Provvedo a rispondere adesso, anche se in ritardo.
@ nullità
Ti faccio osservare innanzi tutto che qualsiasi farmaco ha effetti collaterali. Persino l’acqua, che è la specie chimica più fisiologica di tutte, se somministrata in eccesso produce la cosiddetta sindrome da iperidratazione. Per quanto riguarda l’ac. acetilsalicilico, gli effetti collaterali senza dubbio ci sono e risultano quasi tutti secondari al blocco della sintesi delle prostaglandine, ma compaiono solo con dosaggi elevati e soprattutto in pazienti con specifiche controindicazioni (ad es ulcera peptica, diatesi emorragica ecc). Affermare che l’assunzione giornaliera di 250 mg di ac. acetilsalicilico, in assenza di controindicazioni, possa causare emorragie gastrointestinali mi sembra un tantino esagerato.
@ robby
Sull’ac. L-ascorbico (la cosiddetta vitamina C) ti posso dire quello che può dirti qualsiasi medico. Si tratta di una molecola che interviene nel metabolismo ossidoriduttivo della cellula come donatore di elettroni, ha cioè un’azione riducente od antiossidante. Evito qui di riportarti tutta la biochimica relativa, perché è incasinata da morire. Secondo l’OMS, la quantità consigliata di questa molecola da assumere ogni giorno è pari a 45 mg. Bisogna fare molta attenzione al sovradosaggio.
La vitamina C è utile nella prevenzione del cancro? Ancora non si sa, dato che i clinical trials finora effettuati danno risultati non univoci. Però rifletti bene: nell’oncogenesi molecolare un ruolo determinante è svolto dai radicali liberi, ed una molecola donatrice di elettroni come l’ac. L-ascorbico aiuta proprio ad eliminarli dalle cellule. Siamo proprio sicuri, allora, che non serva a niente di niente? Del resto, un discorso analogo potrebbe essere fatto per il selenio, di cui ancora oggi si tende a parlare pochissimo, nonché per le vitamine A ed E. Concludo facendoti osservare un certo fatterello: era dagli anni ’20 che in patologia si sapeva che le fibre di amianto causano il mesotelioma pleurico, ma si è dovuto attendere gli anni ’80 per dirlo ad alta voce. Quelli che mi hanno accusato di essere un complottista o di voler favorire gli interessi delle case farmaceutiche produttrici di aspirina forse farebbero meglio a riflettere su questo e mantenere un dignitoso silenzio.
@ nullità
“una terapia a base di aspirina di tipo preventivo”
Mi dovresti togliere una piccola curiosità: come può esistere in clinica una terapia di tipo preventivo? Per uno che si spaccia per medico mi sembra un errore di terminologia alquanto marchiano. Scusa la mia malignità, ma è sempre nei particolari che casca l’asino. Anzi, dato che mi piace tanto essere str…o, e dato che prima hai tirato in ballo le emorragie gastrointestinali, rispondi a questa domandina: nell’anemia ipocromica microcitica, che consegue ad una emorragia gastrointestinale cronica, quali sono i parametri dell’emocromo che risultano alterati, ed in che modo?