Bagnasco sulla laicità: “gli stati devono promuovere la religione”

Intervistato dall’Osservatore Romano sulla prossima sentenza della Corte di Strasburgo sulla presenza dei crocifissi negli edifici scolastici, il presidente dei vescovi italiani, card. Angelo Bagnasco, ha detto di aspettarsi “solo un pizzico di buon senso”: a suo dire, con l’iniziativa legale (avviata da una socia UAAR) “si pretenderebbe di censurare una delle matrici fondamentali della storia del nostro continente”. Secondo il porporato, esisterebbe “una malintesa e pervicace forma di laicità, che sarebbe meglio definire laicismo”, che “ignora il fatto religioso, anzi esplicitamente lo esclude”. Tale comportamento, a suo dire, costituirebbe “una grave amputazione del senso dello Stato, che ovviamente non ha competenze in campo religioso né persegue finalità religiose, ma deve riconoscere, rispettare e anzi promuovere la dimensione religiosa”. La nostra civiltà, prosegue il cardinale, “delle cui conquiste relative alla libertà, all’uguaglianza, ai diritti individuali e sociali tutti godono, germoglia proprio dal crocifisso”. Anche il federalismo, benché non sia “una ricetta magica”, rappresenterebbe “un’intuizione ben presente nella dottrina sociale della Chiesa sin dai tempi di Pio XI”.

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85 commenti

Diocleziano

A questo qui dovrebbero fare la prova dell’etilometro prima di ogni intervista…

Chiericoperduto

La nostra civiltà, prosegue il cardinale, “delle cui conquiste relative alla libertà, all’uguaglianza, ai diritti individuali e sociali tutti godono, germoglia proprio dal crocifisso…
Il cardinale o beve vini molto buoni o non capisce un’acca dalla storia.

UDM

Non è che non capisce la storia. Lui è un falsario della storia, un trappolone, un papocchiaro, un trappolone, un impapocchiatore, un treccartaro, un truffatore, un malfattore.

bardhi

l’ubriacon ha il coraggio di dirlo ai politici del resto di europa questa boiata????

pastafarian

Voglio che lo stato italiano promuova il pastafarianesimo!!!

A-ndrea

Non ce n’è bisogno, il FSM non pretende nulla… Rammentiamo agli atei del FSM il comandamento:

“Io Preferirei Davvero Che Tu Evitassi Di Usare La Mia Esistenza Come Motivo Per Opprimere, Sottomettere, Punire, Sventrare, e/o, Capiamoci, Essere Meschino Con Gli Altri. Io Non Richiedo Sacrifici…”

e l’altro comandamento

“…Alcune Persone Non Credono In Me, Ok, Va Bene. Dico Davvero, Non Sono Così Vanitoso”.

FSMosconi

@A-ndrea

Verissimo, me n’ero dimenticato… ma ricorda che i pastafariani hanno pur sempre lo spessore morale di uno spaghetto (o almeno da quando una delle due tavole di Mosey si ruppe al ritorno dal monte Ragu) 😀

Roberto Grendene

questa posizione discriminatoria e antidemocratica espressa da Bagnasco conferma che le “conquiste relative alla libertà, all’uguaglianza, ai diritti individuali” non sono di casa nell’organizzazio nella quale milita (che non a caso non e’ democratica, discrimina le donne, e’ omofobica, soggiace alle direttive del Vaticano, stato teocratico retto da una monarchia assoluta e da una casta di soli maschi)

#Aldo#

Lui l’ha detto e, dal suo punto di vista, ha fatto pure bene. Ora sta a chi di dovere ignorarlo.

Federico Tonizzo

Sta a chi di dovere non ignorarlo, ma dirgli esplicitamente: “Non permetterti mai più di mettere becco nelle faccende di uno stato che non rappresenti, e tanto meno di dettargli legge!”.

crebs

Non ho voglia di leggere l’intera intervista e commento solo sulla base di quanto sopra riportato.

“La nostra civiltà, prosegue il cardinale, “delle cui conquiste relative alla libertà, all’uguaglianza, ai diritti individuali e sociali tutti godono, germoglia proprio dal crocifisso”.
Questa frase o è furba o è falsa, pertanto è subdola.
Il cardinale non sembra affermare che le conquiste relative alla libertà, all’uguaglianza, ai diritti individuali e sociali siano merito del cristianesimo, ma prova a suggerirlo. Ovviamente sarebbe assolutamente e clamorosamente falso che queste siano merito del cristianesimo.

Secondo il porporato, esisterebbe “una malintesa e pervicace forma di laicità, che sarebbe meglio definire laicismo”

Come qualcuno avrà notato, mi oppongo per quanto posso all’uso improprio delle parole, alterandone il significato.
Il laicismo NON è una degenerazione della laicità e non ha connotati negativi.
Come al solito, cito testualmente il “Vocabolario della lingua italiana” della Treccani, volume secondo pagina 1040 e seguenti che al lemma “laicismo” scrive:
“Atteggiamento ideologico e pratico che, opponendosi all’ingerenza del clero nella vita civile e a ogni forma di clericalismo e di confessionalismo, afferma l’indipendenza del pensiero e dell’attività dei singoli individui, nonchè l’autonomia dello stato e delle sue istituzioni dall’autorità della Chiesa e dal suo magistero in ogni manifestazione della vita politica, sociale e culturale.”

In modo analogo non ha connotati negativi la parola laicista, che secondo lo stesso vocabolario è semplicemente “fautore, sostenitore del laicismo”

Stanno tentando in tutti i modi di cambiare il significato delle parole; il cardinale o è ignorante o è in malafede.
Io propendo per la seconda.
Tertium non datur

Ludwig

@ crebs: tutte e due no? Come può non essere ignorante un dogmatico?
Come non può essere in malafede chi vive e vegeta sui creduloni?

Fritz!

neolingua orwelliana, mi verrebbe da dire.

La “laicità positiva” non é altro che nuovo packaging e strategia di marketing per vendere la vecchia teocrazia….

piu che “laicità positiva” sarebbe meglio chiamarla non-laicità

Barbara

Io sottolineerei la novità, saldata definitivamente l’alleanza vaticano-lega. Bagnasco, battezzato nel Po col fiasco.

darwin

Qndo leggo di queste cose mi vengono in mente i “dulcianei” citati nel nome della rosa… mi sono tnto simpatici e ne vorrei sapere qlcosa di più.. c’è qlcuno che mi aiuta?

hexengut

pregi e, in questo caso, difetti di wikipedia: la voce in questione è carente, spesso erronea, con bibliografia scarsa e inadeguata: c’è il rischio d’ingenerare confusione e una visione storicamente distorta

hexengut

Il testo più esauriente e serio, dove puoi trovare anche i più importanti riferimenti bibliografici, è quello di R. Orioli, Venit perfidus heresiarcha. Il movimento apostolico dolciano dal 1260 al 1307, Roma, Istituto Storico per il Medio Evo , 1988 (Collana Studi Storici, 193-196); di più facile approccio, sempre di R.Orioli, Fra Dolcino. Nascita, vita e morte di un’eresia medievale, Milano Jaca Book, 1983 (nuova ed. 2004); altri cenni puoi trovare in G.G. Merlo, Eretici ed eresie medievali, Bologna, Il Mulino, 1989 e in N. Benazzi; M. D’Amico “Il libro nero dell’Inquisizione”, Casale Monferrato, PIEMME, 1998.

tonii

un ulteriore consiglio bibliografico: Corrado Mornese, Eresia dolciniana e resistenza montanara, Derive/Approdi, 2002

hexengut

e un’avvertenza: Il nome della rosa è un gran bel romanzo (che invidierò sempre a Eco) ma proprio per quanto riguarda la configurazione del dolcinianesimo la caratterizzazione è obsoleta, attinta a fonti posteriori denigratorie; l’importanza del movimento dolciniano non è certo quella della promiscuità sessuale.

hexengut

tonii. non sono d’accordo, pur vecchio comunista, con la non certo nuova identificazione di Dolcino quale vessillifero premarxista dei ceti umili e con l’equiparazione tra guerriglia dolciniana e quella partigiana; sono teorie trite, dure a morire, specialmente in certa storiografia locale; esaltanti, se vogliamo, ma nate da entusiasmi e battaglie ideologici e non supportate dalle fonti (a meno di non stravolgerle) che, anzi, ci rivelano esattamente l’opposto. E se in un Labriola potevano avere una loro contingenza storica, oggi appaiono soltanto preconcette, viziate da un’impostazione scorretta e speso denotanti la non accurata conoscenza delle fonti.

tonii

@hexengut. Permettimi di dissentire. Forse la tua lettura discende dalla (precedente?) affiliazione al marxismo. Da non marxista (e assolutamente anti-hegeliano) lasciami dire che una lettura politica dell’eresia dolciniana è possibile, come nel libro citato, proprio perché totalmente estranea agli schemi marxisti.
Il senso delle lotte popolari – di liberazione e affrancamento – sono vere anche se a volte si sono travestite da lotte di religione e altre da “socialismo scientifico”. Quello che resta vero è la rivolta contro l’ingiustizia.
Leggere la rivolta, al di là dei cappelli ideologici – anche quelli teologici che diedero gli stessi partecipanti – è un atto di onestà.

hexengut

Tonii. Non si può fare appello all’onestà se non si è onesti nel metodo. La cesura, fondamentale, è tra storia e ideologia.La prima non si fa con la seconda né, tantomeno, con le analogie ma con una precisa metodologia, che se viene travalicata o snaturata perde qualsiasi credibilità e onestà scientifica; così come, in una metodologia storica corretta, si possono avanzare ipotesi, usare tutte le cautele e le accortezze possibili, documentarsi e collazionare tutte le fonti ma mai si debbono o si possono applicare alle dette fonti letture precostituite da usarsi per convalidare le proprie tesi. Le lotte popolari sono una cosa; nel caso del movimento dolciniano è completamente antistorico ed erroneo vedere in esso un “travestimento da lotta di religione”: il dolcinianesimo, pur se probabilmente strumentalizzato dalla pars ghibellina, è lotta di religione e nasce da una pulsione religiosa; può, ad un occhio miope, apparire lotta al sistema unicamente se non si considera una incontestabile realtà e cioè che il sistema era la chiesa romana. La grandezza e il fascino perdurante di Dolcino non è nella speranza di un affrancamento di villici e popolani (i suoi fedeli, tra l’altro, erano di provenienza eterogenea) ma nel senso di coinvolgimento attivo di ciascun aderente che si sentiva , spezzati i vincoli imposti ai laici, vero protagonista del divenire storico, vero artefice di un cambiamento epocale e del ritorno alla santità di una chiesa primitiva; e non era nemmeno una “rivolta contro l’ingiustizia”:l’ultima fase è stato un disperato tentativo di sopravvivenza che ha creato la leggenda (che cosa mi significa “leggere la rivolta”? quale rivolta?); ma alla base del pensiero dolciniano c’era, fondamentalmente ed esclusivamente, una critica al degrado della chiesa, critica che, pur se esegeticamente condotta, scaldava gli animi: perché al singolo Dolcino, con la sua equiparazione tra grossi e sitiles e con le sue encicliche ai fedeli, offriva -e riconosceva- il grandissimo dono della libertà decisionale. PS: sono ancora e morirò marxista. Ma il mio mestiere -difficilissimo perché malamente imitato e spesso frainteso- è anche, da tanti, tanti anni, quello dello storico, e specificatamente eresiologo. Ho sempre avuto stima per gli studiosi locali che spesso forniscono informazioni preziose e in particolare per coloro che applicano un corretto metodo storico. Gli altri, se vogliono, che giochino pure a fare gli Skaskin o gli etnoantropologi; ma non mi vengano a dire che stan facendo storia.

Moreno

Magari fosse ubriaco: ci sarebbe la speranza che, una volta sobrio, si terrebbe lontano da certe boiate… Il fatto è che il Generale Bagnasco (perché è Generale…) queste cose le pensa veramente…

Il Filosofo Bottiglione

non sono convinto che pensi veramente simili stupidaggini.

diciamo che gli fanno comodo per due motivi
1) il potere religioso è il suo sedere su di un potente e comodo poltronone
2) il potere è funzionale alla sua idea di ordine sociale. questo sì, forse lo crede veramente. certo non posso pensare che egli creda nelle preghiere e nella resurrezione di gesù.

UDM

Sono convinto non tanto che le pensa, bensì che pensa di IMPORLE subdolamente al popolo gonzo e stronzo con la complicità dei tantissimi politici traditori dello STATO, i quali traditori si sono rivenduti ai preti il RISORGIMENTO e le conquiste liberali, illuministe, LAICHE, LAICISTE.
In uno STATO degno di essere STATO, andrebbero tutti processati e condannati per ALTO TRADIMENTO.
Il guaio è che le istituzioni che hanno il compito di giudicare sono occupati dai traditori. Orwel, sempre Orwel.

Maledetti!!!!!!!!!!!!!!!!!

Federico Tonizzo

Perfettamente d’accordo con UDM del 14 luglio alle 18:50.

Stefano

Se per lui i laici sono come Giuliano Ferrara allora siamo laicisti. E lui clericalista (anche se basterebbe già clericale).

Beatrice

Vale la pena di vedere un po’ cosa fanno gli altri. Negli Stati Uniti di America, c’è un bel First Amendment che dice “Il Congresso non farà leggi che favoriscano qualsiasi religione …” (vedi su Wikipedia all’indirizzo: http://it.wikipedia.org/wiki/I_emendamento_della_Costituzione_degli_Stati_Uniti_d%27America (versione in italiano), ma se potete leggere l’inglese ovviamente l’articolo in inglese è più esteso all’indirizzo: http://en.wikipedia.org/wiki/First_Amendment_to_the_United_States_Constitution ).
In particolare visto che si parta di simboli religiosi in aule scolastiche, è interessante leggere l’articolo su Wikipedia sul caso che fa scuola negli Stati Uniti e che spiega come fanno a dire se c’è discriminazione o meno all’indirizzo: http://en.wikipedia.org/wiki/Lemon_v._Kurtzman e qui mi dispiace ma c’è solo la versione in inglese.

Comunque ne estraggo tre righe:
1. The government’s action must have a secular legislative purpose;
2. The government’s action must not have the primary effect of either advancing or inhibiting religion;
3. The government’s action must not result in an “excessive government entanglement” with religion.

Ve le traduco un po’ come viene viene:
1. Un’azione del governo deve avere uno scopo secolare.
2. Un’azione del governo non deve avere come scopo principale di favorire o sfavorire la religione.
3. Un’azione del governo non deve risultare in un’impiccio eccessivo con la religione.

Lascio al lettore di valutare sia pure con tutta la fantasia possibile, se esporre OBBLIGATORIAMENTE un crocifisso in un edificio finanziato dal bilancio PUBBLICO rispetti o meno questi tre punti.

Barbara

E Casini invece chi lo protegge? L’ha scaricato anche il vaticano? Non credo proprio. Ah già, la cena con Bertone. Bertone vs Bagnasco? Sbaglio o è una lotta che viene da lontano?

Gabriele (dottore)

Gli Stati devono garantire la libertà di coscienza e di culto, non favorire un culto a favore di altri, che sarebbe un comportamento da dittatura.

nemo

E’ interessante notare l’esplicita ammissione per cui lo stato laico non deve mettere becco nelle questioni religiose, ma deve promuoverle. Non solo si riservano un enorme spazio ma esplicitamente chiedono che siano gli altri a promuoverlo!

Diocleziano

Come dire: non ho capito ma mi adeguo… (Ferrini dottore della chiesa?) 🙂

luca06

La costituzione italiana prevede una laicità non indifferente al fatto religioso….. Le parole di Bagnasco avrebbero un senso però, SE lo Stato promuovesse parimenti l’ateismo, cosa che NON ha mai fatto. Semmai il Governo non ha mai rispettato la costituzione affrancando sempre e soltanto il cattolicesimo infischiandosene degli altri e La Chiesa stessa mai si è sognata di spingere i suoi parlamentari al fine di promuovere azioni per il “rispetto del credo altrui” nè di considerare il rispetto come valore di riferimento da diffondere e difendere….. Prova ne sia che sulle pareti di scuola mai è comparso un simbolo ateo accanto al crocifisso.
Ergo, Bagnasco mente… che si confessi pubblicamente che ha peccato…… e non al suo compagno di merende.

Sai

“[…] ma deve riconoscere, rispettare e anzi promuovere la dimensione religiosa”
Eh si, è proprio questa la laicità! Ma allora cos’è la teocrazia?

luca06

Si usa distinguere fra laicità negativa (alla francese) e quella positiva ossia di uno Stato non indifferente; sembrerebbe l’ennesimo distinguo furbesco all’italiana se non fosse che essendo la libertà religiosa e l’uguaglianza principi democratici e della nostra costituzione NON può esserci indifferenza per alcuni ed interesse per altri! Come lo Stato promuove il suo credo deve parimenti appeggiare quello degli altri e l’ateismo!
Ma si è mai visto che lo Stato italiano faccia questo? NO
Semmai è sempre stato filocattolico ed ha sempre penalizzato gli altri, e dunque non è laico neanche nella eccezione positiva

Ciccio

come può prima affermare che uno Stato “non ha competenze in campo religioso né persegue finalità religiose” e subito dopo sostenere che “deve promuovere la dimensione religiosa”???

sono campioni nella contraddizione!!

nightshade90

al contrario: sostiene che lo stato non può mettere becco nelle idee della chiesa o limitare/legiferare le sue attività, mentre invece deve favorirla. come dire: “lo stato non può andare contro di noi ma deve andare a nostro favore”. il che è perfettamente in linea con il loro pensiero teocratico di uno sto sottomesso alla chiesa. chissà quanto gli rode non avere lo stesso potere di talebani nei loro paesi, che invidia, anche se ormai non manca molto perchè lo ottengano….

Andrea

Sputano sulla laicità e sulla divisione tra Stato e Chiesa, inventandosi la parola “laicismo” che non vuol dire un bel niente; stravolgono la Storia dicendo che la democrazia è frutto del Cristianesimo; si dimostrano ancora una volta campioni del salto sul carro del vincitore cantando le lodi del federalismo.

Ma ancora una volta il problema non è Bagnasco, ma chi gli va dietro.

stefano f.

Ma ancora una volta il problema non è Bagnasco, ma chi gli va dietro—cioè TUTTA LA POLITICA ITALIANA, eccetto pannella e qualche ex Rifondaiolo.

Giovanni Bosticco

Se “il crocifisso è un simbolo laico”,
io imporrei il ritratto di Marx, per
non fare politica nelle scuole.

stefano f.

se il crocifisso è un simbolo laico e può essere esposto fuori dalle chiese

io imporrei il ritratto di Nietzche imposto in tutte le chiese, con la “legge contro il cristianesimo” (quella de L’Anticristo) affissa sui portoni delle suddette.

Sai

““legge contro il cristianesimo” (quella de L’Anticristo) affissa sui portoni delle suddette.”

Questa è una bella idea. Potremmo farla, una specie di L’Utero Ateo.

FSMosconi

“Intervistato dall’Osservatore Romano sulla prossima sentenza della Corte di Strasburgo sulla presenza dei crocifissi negli edifici scolastici,”

Ah, l’Osservatore Romano? Quello del vittimismo sconsiderato, delle supercazzole infite e dell'”L’Italia spalanca le porte a Satana!”?… Ma tralasciamo questo punto. Piuttosto, vi linko uno bella pagina du questo “giornale”:

http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/L%27Osservatore_Romano

“il presidente dei vescovi italiani, card. Angelo Bagnasco, ha detto di aspettarsi “solo un pizzico di buon senso”: a suo dire, con l’iniziativa legale (avviata da una socia UAAR)”

Secondo lei, esimio “Bagnato”, è buon senso lasciare un simbolo lì dove non dovrebbe più stare dal fascismo, quando è stato imposto?!…

““si pretenderebbe di censurare una delle matrici fondamentali della storia del nostro continente”.”

Ma sai che bel pezzettone tentiamo di “censurare”, cardinale: guerre contro eretici, cacce alle streghe, crociate in Terrasanta e in spagna, e per ultimo, il fascismo con il quale VOI avete spudoratamente pattegggiato!
Per info:

http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Radici_cristiane

“Secondo il porporato, esisterebbe “una malintesa e pervicace forma di laicità, che sarebbe meglio definire laicismo””

Esiste allora una malintesa forma di cristianità chiamata cristianesimo: così suona questa frase. Costui, ma ormai non è una novità, tenta di cambiare il senso delle parole, ovvero laicità = laicismo, mentre secondo ogni dizionario decente, quindi scordatevi quello di CL, sono la stessa cosa.
E per quanto riguarda il discorso di cristianità e cristianesimo:
cristianità = christianitas
cristianesimo = christianismus
Così come
laicità = laicitas
laicismo = laicismus
Lo dico solo per chi non avesse capito la prima parte…

“che “ignora il fatto religioso, anzi esplicitamente lo esclude”.”

Ma dai: lo stato deve essere equidistante da ogni religione, quindi non può immischiarsi con alcuna di esse. La non-esclusione si chiama ingerenza, e sappiamo bene chi è il primo in questo campo…

” Tale comportamento, a suo dire, costituirebbe “una grave amputazione del senso dello Stato, che ovviamente non ha competenze in campo religioso né persegue finalità religiose, ma deve riconoscere, rispettare e anzi promuovere la dimensione religiosa”.”

Quì vale lo stesso discorso di prima…
Ma secondo voi, è ubriaco o cosa?

“La nostra civiltà, prosegue il cardinale, “delle cui conquiste relative alla libertà, all’uguaglianza, ai diritti individuali e sociali tutti godono, germoglia proprio dal crocifisso”.”

Questa è una bugia bell’e buona: sotto qul simbolo, per carità: di pace, di amore, MA SOLO PER CHI CI CREDE, sono state fatte le peggiori violazioni d libertà: di parola, pensiero, libertà religiosa e così via…
Le libertà che tanto sbandiera si sono ottenute con:
Rivoluzioni (in epoche recenti)
Libero pensiero (nell’antichità)
Il che, mi pare ovvio, non centra ‘na mazza co’ ‘stp croCEInfisso, anzi, per ottenerlo si è arrivati addirittura ad andare contro di esso, il che è tutto dire…

“Anche il federalismo, benché non sia “una ricetta magica”, rappresenterebbe “un’intuizione ben presente nella dottrina sociale della Chiesa sin dai tempi di Pio XI”.”

Mi pare oovvio: Italia federata = Italia più divisa = Vaticano con più potere (il cardinale sta sospirando a tal proposito, ricordandosi dei “bei vecchi tempi andati”). Detto onestamente: non mi stupisce che un papa abbia potuto pensarci, soprattutto se è un papa dei Patti al Laterano…

stefano f.

credo sia perfettamente inutile, in questo sito, ricordare che i deliri di questi men in black non verranno nemmeno ascoltati fuori dei confini del nostro “paese”; al contrario qui una genìa di politici “galantuomini” amici degli amici deve venire a patti con questi corvi per motivi elettorali, tutto qui!!! uno schifo, ennesimo esempio di quanto in basso sia caduta questa meschina e pastorale repubblica delle banane.

faidate

14 luglio (oggi): presa della Bastiglia. Le radici della società civile francese. Proposta stile Bagnasco: la ghigliottina (formato mignon) in tutte le scuole francesi..

stefano f.

“noi non permetteremo che nobili e prelati dividano nuovamente la nostra nazione e i suoi princìpi; faremo pulizia di tutti quelli che non si uniformeranno alla nuova Costituzione, corrotti spie e preti refrattari” J.P.Marat (bei tempi…)

busta

non ho mai capito con quale faccia tosta un’organizzazione che pone tra i propri principali scopi l’evangelizzazione possa accusare qualcuno di “voler censurare una delle matrici fondamentali della storia del nostro continente”.

G.B.

“Anche il federalismo, benché non sia “una ricetta magica”, rappresenterebbe “un’intuizione ben presente nella dottrina sociale della Chiesa sin dai tempi di Pio XI”.”
Questa è l’unica cosa vera che ha detto. Infatti la chiesa mira sempre a indebolire lo stato e quindi il federalismo favorisce i suoi interessi. Peraltro potremmo anche ricordare che il famoso “non expedit” vietava ai cattolici di partecipare alle elezioni politiche, ma non a quelle amministrative.

fab

Gli stati ignarano anche il “fatto paranoico” (che si distingue da quello religioso soltanto per una questione di dosi), ma non per questo qualcuno accenna ad “amputazioni” e altri vaniloqui del genere.

Macklaus

Allora, esaminiamo quanto dice il Bagna: “lo Stato non ha competenze in campo religioso né persegue finalità religiose, ma deve riconoscere, rispettare e anzi promuovere la dimensione religiosa”. Sarebbe come se io dicessi: io non ho competenze per condurre questa azienda, ma la devo promuovere, riconoscere ecc…” non sarebbe meglio che di questo si occupasse chi nell’azienda ci lavora? Ognuno faccia il proprio lavoro, prego!!!

POPPER

Bagnasco non ha presente cosa significa Stato laico, quindi non confessionalista.

O fa a finta di non capire o è proprio con l’acqua alla gola, per disperazione fa l’oltranzista come ultimo desiderio prima del suo declino.

Nessuno tra gli stati laici, davvero laici, è d’accordo con quel che dice Bagnasco, anzi, dovrebbero rispondergli che la libertà di culto la ccar ce l’ha, ne usufruisca pure, ma non faccia fare agli stati quel che deve fare la religione per propria convinzione, e poi se insiste è perchè la ccar ha perso credibilità e consenso, quindi, tenta gli stati ad imporre a tutti una religione, magari la loro.

Daniele

ma veramente la gente crede a certe baggianate che vengono dette?

Tommaso W.

Pare che Marchionne abbia detto che lo stato dovrebbe rendere obbligatorio l’ acquisto di auto FIAT !!!

🙂 🙂 🙂

Beatrice

Dice Bagnasco: “… lo Stato non ha competenze in campo religioso … ma deve … promuovere la dimensione religiosa …”.
Come fa uno stato con un minimo di serietà a promuovere qualcosa di cui non ha competenze?
Esempio: se un autorità contraente pubblica assegna un contratto di sovvenzione o di servizi ad un’organizzazione esterna qualsiasi (fossero anche le Nazioni Unite, la World Bank, o la federazione internazionale della croce rossa e della mezzaluna rossa) poi deve diligentemente vegliare che le condizioni del contratto di sovvenzione o di servizio siano state rispettate.
Come potrebbe farlo se non ha compentenze in materia ? Delle due l’una, o lo stato ha delle competenze e allora può fare qualcosa (senza discriminazioni, con grande trasparenza, e soprattutto rispondendone alla corte dei conti competente), oppure non ha compenenze e allora è meglio che non intervenga, non può mica sostenere qualcosa e poi dire ai suoi contribuenti “scusate ma io non avevo la competenza”.

Diocleziano

Qualcosa del genere lo ha fatto il comune di Milano con i derivati. Incompetenti che possono firmare contratti per decine di milioni.

Ratio

“Gli Stati non si devono immischiare nei nostri affari ma devono promuovere il il nostro Marchio”
I Prepotenti non sono mai soddisfatti.

Magar, bieco illuminista,

Il Cristianesimo ha inventato l’aria! Se respiriamo, lo dobbiamo ai cristiani, ingrati che non siamo altro!

Felipe-bis

Bagnasco, ti dedico una canzone del grande Albertone:

” te c’hanno mai mannato…. a quel paeeese, ecc.”.

Saluti, Bagnasco.

Felipe-bis

Bagnà: tutto ‘sto discorso ridondante pe’ ‘n pezzetto de legno attaccato ar muro? Ma allora c’hanno raggione a ddì che tte piace er vino!! O c’hai quarcosa da nasconne? Quer pezzetto de legno te porta tanti pippi, eh?! Te piaciono li pippi, eh!?

Massimo

Sarà un po’ antiquato, ma, per controbilanciare il continuo, sistematico, pervicace e infido tentativo di opporre la “sana [-/X/Y/Z] laicità” alla “laicità” e, in seconda istanza, la “laicità” al “laicismo” (che poi non è altro che la teoria e la pratica della laicità: il pensiero complessivo su cui essa poggia), proporrei l’uso sitematico di “papisti” e “papismo” per definire cattolici e cattolicesimo politicizzato in Italia. L’uso risale ai luterani del XVI secolo, ma credo si potrebbe rinveridere in chiave… “laica senza aggettivi”. La tecnica del disco rotto mica varrà solo per i cattopitechi!

Ermanno Morgari

L’ha spiegato benissimo Maurizio Ferraris in “Babbo Natale Gesù adulto, in cosa crede chi crede”, che i cattolici d’oggi credono solo nel papa, cioè in tutto quanto egli rappresenta

Gérard

Ma perche questo Bagnasco non vada a fare la Tournee in Francia, Germania o Belgio etc per sparare queste stupidita ? Perche soltanto in Italia e a l’estero mai ????

luca06

Perchè l’obiettivo dichiarato pubblicamente è quello di fare dell’Italia una teocrazia debole. Insomma hanno dichiarato apertamente di condurre un piano eversivo rispetto ai principi costituzionali pattuiti. Sarebbero anche perseguibili penalmente così come lo fu Almirante & C. per apologia di fascismo, ricostituzione del partito fascista, l’allora Msi, attentato alla costituzione e chi più ne ha ne metta.

Maurizio_ds

bagnasco è soltanto un uomo di potere, un affarista privo di scrupoli in toga come il suo degno compare bertone. Sono i primi a non credere a nulla tranne che ai soldi e al potere, e pretendono di insegnare ai laici veri cos’è la laicità. E’ solo un personaggio squallido e come tale va ignorato, anzi, possibilmente spernacchiato!

libero

“Sono i primi a non credere”

Sono pochi nell’UAAR quelli che lo hanno capito.

Fabio Milito Pagliara

Ma la smettano! Il crocifisso non è simbolo della repubblica italiana e dunque esporlo negli edifici pubblici dello stato (ovvero nei luoghi istituzionale) è assolutamente fuori luogo, e forma di prevaricazione verso i cittadini non cattolici.

florasol

se non facesse piangere, farebbe spaccare dal ridere. E’ che a me la voglia di ridere di questi figuri è scappata da un pezzo…

libero

I missionari per convertire offrivano e offrono il riso, ma la CCAR che cosa può offrire agli europei ?

POPPER

Non offre niente, munge alla grande ed è una parassita, fa continuamente pressione sui governi, sulle istituzioni, sulle banche, su tutti insomma e fa quel poco di carità per solo precetto con i soldi estorti ai cittadini con politiche finanziarie ambigue e incostituzionali.

La chiesa ci costa tantissimo e non ci da niente in cambio.

Red Passion

I primi missionari offrivano la frusta, la morte, le botte, violentavano le donne e facevano morire di fame e di stenti i loro schiavi

nullità

Bagnasco sulla castità: “gli stati devono organizzare orgioni da paura! perchè solo questa è la castità positiva.

StefanoM

Lo Stato deve promuovere l’ UGUAGLIANZA e la GIUSTIZIA.

La religione cattolica non promuove nessuna delle due cose.

Bagnasco, beccati questa “sacra verità”: BAM!!!

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