Kenya, la Chiesa cattolica accusata di ostacolare la lotta all’infibulazione

A parte qualche eccezione, la Chiesa cattolica tollera le mutilazioni genitali femminili. E’ questa la dura accusa lanciata da Ines Laufer sul sito della Humanisticher Pressedienst, in un articolo che riprende le denunce di alcuni gruppi attivi in Kenya. Nel paese, dove l’infibulazione è vietata dal 2001 per legge, missionari messicani di stanza a Olchekut Supat cooperebbero alla realizzazione e parteciperebbero alla festa che culmina con la mutilizazione delle ragazze. Un sacerdote si sarebbe anche rifiutato di sottoscrivere un documento contro l’infibulazione, perché “la Chiesa non si pone mai contro la cultura di una comunità locale”.

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86 commenti

Diocleziano

Mutilarle sì, farle prete no: pena le fiamme dell’inferno. Tra stregoni si capiscono.

Stefano Grassino

L’importane è convivere con le popolazioni locali. Contrastarle significherebbe rischiare la pelle o quantomeno non poter fare affari con loro. E l’insegnamento del vangelo? Il vangelo???? Cos’è il vangelo??????????

Ulv

“la Chiesa non si pone mai contro la cultura di una comunità locale”.

Da quando? Mi pare che lo stesso concetto di missionariato sia un po’ discordante con questo “rispetto” della cultura locale…

laverdure

La Chiesa ha sempre avuto il massimo rispetto di chi e’ piu’ forte di lei.

fab

Meglio sarebbe dire che la chiesa non si pone mai contro i crimini, di qualunque provenienza. Ormai le prove sono strabordanti.

ste

E’ Dio che mette a prova la loro fede. (Da leggersi in chiave ironica ovviamente)

roberta

“la Chiesa non si pone mai contro la cultura di una comunità locale”.
che cos’è, uno scherzo???
scusate la brutalita’, io la farei subire a questo bravo prete la mutilazione dei genitali, facendogli
anche un favore visto che ha fatto voto di castità….

andrea pessarelli

nel caso dei preti la mutilazione genitale consisterebbe in una decapitazione

Alessandro S.

andrea pessarelli risponde:
sabato 17 luglio 2010 alle 20:39

nel caso dei preti la mutilazione genitale consisterebbe in una decapitazione

/me se la sta facendo sotto dalle risa

Wakko Warner

@roberta
Non credo che rispondere ad una violenza con un’altra violenza sia di una qualche utilità.

Capisco la rabbia che provi, ma bisogna stare attenti a non passare da una caccia alle streghe ad un’altra caccia alle streghe. Questo genere di pratiche le si elimina diffondendo cultura, non diffondendo odio. Le si elimina prendendo le distanze.

Durante tutta la storia dell’umanità le guerre, le violenze e le persecuzioni, le cacce alle streghe sono servite a ben poco anche se i danni causati sono stati vastissimi. Ciò che invece sta effettivamente funzionando è la diffusione della cultura. Non puoi imporre degli ideali e dei principi a qualcuno, non certo con la forza, ma puoi contribuire ad istruirlo e questa è l’arma definitiva verso qualsiasi superstizione, qualsiasi pratica vergognosa come l’infibulazione.

Sono piuttosto sicuro che da qui a qualche centinaio d’anni le religioni organizzate scemenranno fino a quasi scomparire. Secondo me è inevitabile e anche dovesse impiegarci qualche migliaio d’anni anziché centinaio sarebbe comunque l’unico possibile risultato finale. Ma bisogna stare attenti… se ci mettiamo a diffondere odio rallenteremo questo processo anziché aiutarlo. Se ci mettiamo sullo stesso piano di chi fa una violenza simile non ci facciamo una gran bella figura e delegittimiamo i nostri sforzi per una civiltà ragionevole e giusta, anziché contribuire a diffonderla.

L’odio purtroppo è una gran brutta bestia, ti si pianta nel cuore e lì matura, fa le radici, cresce e alla fine ti divora.

roberta

ehi, volevo solo essere sarcastica…non vado mica in giro a evirare preti…..

Barbara

Mai in opposizione alla cultura locale… invece quando si tratta di convertire, c’è un tale rispetto della cultura locale…

dv64

“la Chiesa non si pone mai contro la cultura di una comunità locale”

Ditelo agli Incas che se ne stavano tranquilli sulle Ande ad adorare il loro dio Sole…

Barbara

Ogni tanto qualche sacrificio umano ci scappava anche là, ma tant’è…

Augusto

Poco importa visto che, quando i missionari giunsero laggiù e constatato che facevano sacrifici umani, decisero di eliminarli tutti o quasi.

nullità

spero esista un paese in cui la cultura prevede l’evirazione di ogni ministro di culto in onore di una qualche divinità casuale.

Toptone

Non credo esista, sennò non ci sarebbero preti ma al massimo sacerdotesse infibulate.

I capibastone della follia religiosa sono quasi sempre maschi, quindi figurati se si fanno tagliare i contrappesi solo perchè lo dice il loro dio inventato.

Barbara

Anche senza omaggio alla divinità, obbligo all’ordinazione del sacerdote, tanto è la castità assoluta che proclamano, tanto vale renderla visibile sin dall’inizio, risolverebbero pure il problema della pedofilia.

Maurizio

“la Chiesa non si pone mai contro la cultura di una comunità locale”
…fino a che non costituisce intralcio per gli interessi della chiesa

brendan

A parte isolati EccezioniChe le MGF è tollerato dalla Chiesa cattolica mondiale

Questo sopra è l’inizio dell’articolo ed è una grandissima …zzata.
Per la Chiesa Cattolica il corpo umano deve essere trattato col massimo rispetto, e l’infibulazione non è certo rispettosa.
‘Missionari messicani… coopererebbero…’ ‘Un sacerdote si sarebbe…’: magari qualche notizia un po’ più certa sarebbe utile.

nullità

Der mexikanische Priester weigert sich, die Anstrengungen gegen die Mädchenbeschneidung mitzutragen und erklärt, “die Kirche habe ihre eigenen Verpflichtungen … und werde sich nie gegen die Kultur einer lokalen Gemeinschaft wenden … Als Ausländer respektiere er die Rituale und den Glauben dieses Volkes…“

riassunto in “Un sacerdote si sarebbe anche rifiutato di sottoscrivere un documento contro l’infibulazione, perché “la Chiesa non si pone mai contro la cultura di una comunità locale”.

l’articolo tedesco fa meno uso di condizionali, da questo punto di vista il riassunto UAAR è fin troppo prudente.

brendan

Il tedesco non lo capisco.

Ammesso che esista un sacerdote che la tollera, non basta per dire che la ccar la tollera.
Sarebbe come dire che se un eventuale medico partecipasse, magari per evitare infezioni, allora tutti i medici tollererebbero l’infibulazione.
Per pareggiare il conto con l’ipotetico anonimo prete io posso citare la reale Annalena Tonelli, volontaria laica di Forlì, assassinata in Somalia, che negli anni vissuti in Africa si è battuta contro l’infibulazione.

Alessandro S.

brendan risponde:
sabato 17 luglio 2010 alle 18:24

Il tedesco non lo capisco.

E non solo quello.

Sarebbe come dire che se un eventuale medico partecipasse, magari per evitare infezioni, allora tutti i medici tollererebbero l’infibulazione.

Mentre il prete in questione ha tollerato l’infibulazione per quale nobile scopo, paragonabile all’aver evitato un’infezione?

Per pareggiare il conto con l’ipotetico anonimo prete io posso citare la reale Annalena Tonelli, volontaria laica di Forlì, assassinata in Somalia, che negli anni vissuti in Africa si è battuta contro l’infibulazione.

Questa donna può parlare a nome della chiesa, come avrebbe fatto il prete in questione? Vorrei sapere qual’è la posizione ufficiale, scritta nero su bianco, della chiesa sull’infibulazione. Chissà perché non se ne sente mai parlare, vero? Evidentemente combattere l’avanzata del “froci” è più importante, questa battaglia salverebbe molte più vite dell’infibulazione e quindi occupa tutto il poco tempo e risorse mediatiche che il vaticano ha a disposizione.

Barbara

Rispetta, rispetta, che altrimenti diventi cieco. Non vi dicevano così una volta? Se poi è il corpo di una donna, meglio amputare prima.

florasol

“la Chiesa non si pone mai contro la cultura di una comunità locale”, specie se nuoce alle donne, noti esseri inferiori ed emissari del demonio, in particolare tramite le loro parti intime.

MAMIFACCIANOILPIACERE!!!!

brendan

Comunque è curioso che siano riusciti a riprendere parola per parola una frase e non si sappia chi sia il prete che l’ha detta, di dove sia e se faccia parte di qualche congregazione.

Sandra

Secondo il rapporto dell’unicef del 2005 in Kenya il 33% delle donne cattoliche ha subito l’infibulazione, e il 21% delle donne cattoliche con almeno una figlia che ha subito la stessa sorte.

Spiegami una cosa: se la chiesa la trovasse davvero una cosa orribile quale essa è, ossia una violenza su una persona, perché non applicare una scomunica? paura di perdere market share?

Oppure non è che in fondo l’idea della “purezza verginale” della donna è uno dei pallini che si aggirano da sempre nella mente deviata dei cattotalebani?

andrea pessarelli

“Oppure non è che in fondo l’idea della “purezza verginale” della donna è uno dei pallini che si aggirano da sempre nella mente deviata dei cattotalebani?”

è il famoso dialogo fra le religioni: non ho nel mio pur nutrito armamentario di orrori questa prelibatezza ma ne riconosco il carattere sacro in quanto ispirato da dio, quindi lo rispetto e lo giustifico e ammiro la saggezza e la misericordia dei vostra maestri spirituali che intendono preservare la donna dal peccato e l’uomo dalla tentazione

robby

perche credi che l uaar sia una cafona che scarabocchia la prima news cosi alla carlona,certo che l arte di insultare è molto profonda brendan,(e non dire se?col noioso commento,che tu contestavi una probabile forzatura nel interpretare la news),non è vero perche non vuoi ammettere che i tuoi superiori o confratelli,compiano crimin,come molti esseri umani.

Sandra

Ma che disgusto. Dovunque passano nella storia dell’umanità, osservano con cinismo e indifferenza le peggiori atrocità, autoassolvendosi di non voler intervenire nella “cultura locale” a patto che questa cultura sia in linea con la loro: quella della sopraffazione del piu’ debole.
Perché sappiamo benissimo che dove la cultura locale preme in direzioni sgradite alla chiesa – vedi diritti della donna, matrimoni omo, divorzio, aborto, ecc – là allora la tolleranza alla cultura locale lascia il posto alla peggiore arroganza.

roberta

“festa che culmina con la mutilizazione delle ragazze”
che brutalita’,non solo sottoporre le ragazze a questa mutilazione,ma in pratica
privarle per sempre della possibilita’di poter godere del sesso…

Sandra

Sai che a me viene da piangere, non riesco a leggere le descrizioni di questa cosa, è di una crudeltà che solo le menti piu’ perverse possono concepire. Qualche tempo fa ho letto per caso su un libro di una tortura che gli inquisitori avevano destinato alle streghe, e non ci ho dormito la notte. Quello che mi fa pero’ piu’ rabbia è la passività delle donne che lasciano che si perpetui sulle loro figlie lo scempio che hanno subito, e che provoca 100mila morti all’anno. Non possono mettersi insieme e dare di randello a questi baucchi di capi religiosi? Non so avvelenarli, mettere del lassativo nella minestra, perché le donne non sono abbastanza cattive da organizzarsi contro i prepotenti?

roberta

gli uomini si riservano per loro di poter avere piacere come e quando gli pare,
mentre il piacere della donna viene considerato diabolico….
ancora fino al secolo scorso ,nella civilissima società occidentale, l’orgasmo femminile
veniva considerato patologico, e in alcuni casi “curato” con l’asportazione del clitoride…
Sandra, ti riferisci per caso alla tortura che consisteva nell’introdurre in vagina
un topo vivo ?

Sandra

SI’, purtroppo si’… glomm, ho appena mangiato….

Poi il fatto che dicano rispettare la cultura locale è una scusa cosi’ vigliacca. Senza andare alle evangelizzazioni violente dei secoli scorsi, basta fermarsi a due aspetti della cultura africana, che la chiesa cattolica non ha rispettato in tempi recenti: uno è la poligamia, non credo proprio che la chiesa cattolica abbia evitato di porsi contro questa radicata tradizione culturale, scherziamo, il valore della famiglia innanzitutto, perbacco; secondo, l’attività sessuale da reprimere in favore dell’astinenza (culturalmente estranea) per evitare il contagio, con annessa condanna dei preservativi.

robby

sandra è quando ci fu la campagna contro la polio,in nigeria gli iman impedirono per parecchio tempo,che il vaccino venne dato ai bambini,poiche nei componenti del vaccino cerano agenti estratti da carne suina,poi è succesa la stessa cosa in indonesia e in altri paesi vicini,…brendan tu che ami tanto la religiosita vai in nigeria,a vivere,forse rimpiangerai,di non essere nato in albania o in qualche altro paese del est che biasimava la religione,vai in nigeria e gira nei paesi dei tuoi cugini spirituali monoteisti,e poi rimanici.

Sandra

Era la campagna della fondazione di Bill Gates, giusto? Che tra parentesi è ateo.

Ratio

Penso che ai preti non importi proprio nulla di questa barbarie, innanzi tutto perché, probabilmente non hanno alcun tornaconto economico a combatterla inoltre è una faccenda concernente le donne che, come detto recentemente, hanno diritto al rispetto quando stanno in casa zitte e sottomesse.

andrea pessarelli

solo la fede può spingere l’essere umano a una simile brutalità e a na simile cecità emotiva. e pensare che anche molti sedicenti laici la considerano un dono

stefano f.

la chiesa non riesce a impedire l’infibulazione quindi ha gettato la spugna e se ne frega del problema, però anche molte organizzazioni laiche in quei posti non sono riusciti ad ottenere granchè a causa dell’ignoranza oltranzista della popolazione e del perdurare di certe tradizioni tribali vecchie di millenni dure a morire.

stefano f.

la chiesa non riesce a impedire l’infibulazione quindi ha gettato la spugna chiudendo un occhio su questa orrenda tradizione, però anche molte organizzazioni laiche in quei posti non sono riusciti ad ottenere granchè a causa dell’ignoranza oltranzista della popolazione e del perdurare di certe tradizioni tribali vecchie di millenni dure a morire.

Massimo

“La Chiesa non si pone mai CONTRO LA CULTURA di una comunità locale”

Se mai, per avventura, le fosse mai capitato di farlo… lo avrebbe fatto (al limite, ma proprio in mancanza di meglio) quando, anziché qualche clitoride, ci fosse stato da tagliare qualche testa – ovvero quando gli altri “culturalmente” volevano tenersela, ma i preti gliel’hanno staccata dal collo lo stesso… Nel caso specifico, siamo invece davanti all’applicazione dell’aurea massima: “ti mutilo perché ti rispetto”. Notare come, sullo sfondo, c’è sempre una sentita deferenza (che confina con l’amore) per i propri concorrenti stregoni – sempre pronta a scattare laddove i cristiani non siano in maggioranza. Ma ciò che più colpisce è la consequenzialità: come nel caso della pedofilia, il danno/il vantaggio sarebbe inteso come misurabile “rispetto al costume”. Su un altro piano, anche, qui, il “rispetto del costume” – il primato che gli è concesso – si traduce nella più impudente e beffarda offesa alla dignità delle vittime. Che la storia si sbarazzi di voi al più presto, d.elinquenti l.oschi figuri! AMEN (!)

Paul Manoni

“Nel paese, dove l’infibulazione è vietata dal 2001 per legge.”

Questo dovrebbe bastare ed avanzare a qualsiasi prete, missionario, vescovo, papa e quant’altro, per condannare le MGF.
Oppure cosa?…Nel rispetto di una “cultura locale”, che comunque e’ ben documentato che di fatto, quando arriva il momento, non hanno, infrangono (o non condannano chi infrange) la legge?

…Non sarebbe una novita’. Anche la pedofilia e’ reato, eppure si e’ ben visto come si rigirano la frittata.

laverdure

“La Chiesa non si pone mai CONTRO LA CULTURA di una comunità locale”

Questo spiega perche la Chiesa non si e’ mai opposta alla mafia o alla camorra.
Entrambe sono fatti culturali,alla faccia di chi pretende che le culture,in quanto tali,
godano dell’immunita da qualsiasi critica.

Barbara

Tutte le aberrazioni nascono da quando si smette di considerare la persona.

Barbara

Ho visto un servizio sul tema tempo fa. Credo fossero in Egitto. Giovani universitari che si guardavano bene dal dire di avere rapporti prematrimoniali ma d’accordo sull’infibulazione! In compenso, piccoli artigiani e madri pentiti per avervi sottoposto le figlie maggiori ed iniziavano ad opporsi per le figlie più giovani. Servono campagne e campagne di informazione,altro che rispetto della cultura locale.

Stefano Grassino

Cara Barbara, tu falla un’adeguata campagna d’informazione, fagli capire quanto sono state raggirate da leggende metropolitane e vedrai come verranno infibulati gli attuali infibulatori.

Barbara

E’ come col burka, dicono che non ci sia nessuna norma coranica che la prescriva ma sia solo frutto di tradizioni tribali, chissà perché però le religioni certe tradizioni le rispettino tanto e le fomentino pure!

Gli infibulatori cadono sempre in piedi purtroppo.

robby

si lo visto anche io,cera un vecha egiziana che rosicava perche era proibito,ma lei aveva un suo laboratorio,alla domanda del perche lo ritenesse giusto,rispondeva che era un usanza trasmessa da generazioni e lei voleva continuarla,…qusta gente cosi viene comandata è paradossalmente comanda il mondo…

Barbara

Ora mi ricordo. Quella strega pensava solo alla sua pagnotta o al suo ruolo sociale all’interno della comunità, se si può chiamare così.

Andrea

A beh, la fonte è sicuramente attendibile: organo di stampa del movimento umanista, i più scatenati anticristiani che esistano sulla faccia della Terra.

Se poi il sacerdote si è rifiutato di firmare un documento di tale organizzazione, ha fatto benissimo: con certa gente meglio non avere nessuna relazione.

Infatti, hanno approfittato del diniego per attaccare. Avesse firmato, sarebbero andati in giro a dire che “i preti sono con noi”.

Insomma, meglio nemmeno parlarci.

Near

Aspetteremo di avere le fonti delle organizzazioni ultracattoliche scatenate per avere un quadro attendibile e neutrale della situazione.

Massimo

…Versione toscana: “a’ fihi quadri” (= “quando i fichi saranno quadrati”); versione romana: “E quanno affitti!..” Versione meridionale: “quannu piscia la addina” = versione settentrionale: “quant piscen le galin” (“quando le galline faranno la pipiì”)

robby

forse tammarro la chiesa non prende posizione perche l infubulazione non preclude nessun articolo di fede,è moralmente indifferente al umanesimo distorto dellla caar,non lede famiglia monogamica,in piu sottilinea il controllo della famiglia sulla donna,e rivaluta i rapporti prematrimoniali sacralizzandoli con un rito becero è infame come questo.che dici andrea.a pensar non si perde tempo,per chi è im malevola fede,è perdita di credibilita,farlo.

andrea pessarelli

la fonte, per poco attendibile che possa mai essere, è sicuramente di gran lunga più attendibile di tutte quelle che voi considerate fondamento della vostra fede, e che avete costruito nei secoli selezionando e manipolando copie di copie di copie di racconti di leggende

Andrea

Rispetto ai testi appena scritti da quattro pennaioli internettiani, i testi passati al vaglio di migliaia di anni da intellettuali ed eruditi sono meno affidabili?

Simpatico, come ragionamento.

Molto razionale, anche.

Quasi quasi mi convince….

…no, anzi mi fa sbellicare dalle risate!

Wakko Warner

La cosa non mi stupisce.

La Chiesa dopotutto detesta il piacere fisico, dice che finirai all’inferno, perciò se esistono metodi per eliminarlo (anche magari a rischio della vita della bambina suo malgrado coinvolta) ed evitare così che quella bambina, crescendo, commetta dei peccati che potrebbero condannarla all’inferno perché non provarci? Dopotutto anche la circoncisione, quando non è fatta per motivi medici _seri_, ha bene o male lo stesso _vero_ scopo e tutti l’accettano come un fatto di vita. In alcune zone del mondo (anche gli USA) questa pratica vergognosa viene persino difesa dai medici stessi inventandosi fantasiose giustificazioni che farebbero impallirire qualunque medico italiano che ha avuto la fortuna di nascere in un Paese in cui tale pratica non è largamente diffusa (se non appunto per seri motivi medici).

Oh certo, l’infibulazione è ancora più grave, ancora più nefasta, ma tutte e due le pratiche hanno come fondo l’idea che la persona (il bambino in particolare) è una proprietà (dei genitori o della società) che si può plasmare a piacere e adattare alle proprie ideologie fregandosene dei suoi desideri e del suo DIRITTO a scegliere per sé e per il proprio corpo e anche questo non va contro alcun principio della Chiesa (dopotutto la schiavitù è rimasta in voga fino a pochissimo tempo fa e la Chiesa non si è mai opposta ad essa nonostante i suoi 2000 anni, almeno finché tutti hanno cominciato a deprecare questa pratica e allora pure loro si sono “accodati al vincitore”, come hanno sempre fatto del resto).

Una donna infibulata può comunque fare figli, può comunque pregare il fantasmino, può comunque sposarsi e diventare una devota proprietà del marito, può comunque finire in paradiso… quindi in fin dei conti cosa ha perso? Solo la possibilità di finire all’inferno? Si ok, potrebbe morirci, ma d’altra parte questo le garantirebbe il paradiso. Si ok, è una pratica dolorosissima, ma la sofferenza l’aiuterà a giungere nelle grazie del fantasmino. Si ok, è una pratica imposta, ma loro sanno sicuramente scegliere quello che è meglio per le loro pecorelle.

Perché quindi stupirsi?

Non mi trovo invece molto d’accordo con quanto ha detto il prete: “la Chiesa non si pone mai contro la cultura di una comunità locale”, non mi risulta che sia così, non mi risulta _affatto_ che sia così… ne sanno qualcosa le varie culture che sono state brutalmente sterminate dai loro emissari.

Near

“i testi passati al vaglio di migliaia di anni da intellettuali ed eruditi sono meno affidabili?”

Chi sarebbero questi eruditi ?
Quelli che, di loro arbitrio, hanno scelto come veritiera la versione dei vangeli che più faceva comodo ai loro interessi ?
Chi ha istituito e tenuto in vigore l’indice dei libri proibiti per secoli, chi ha manipolato i testi pagani e della cultura ellenica, tramandandoli in forma distorta, chi faceva i roghi lei libri che riteneva scomodi e tramandava solo il pensiero che più faceva comodo agli interessi politici ed economici della chiesa, mandando al rogo chi si opponeva ?

Il nostro concetto di eruditi, fortunatamente, è molto diverso dal vostro. Se c’è qualcuno che fa sbellicare dalle risate quello sei tu.

Andrea

Tanto per darvi l’occasione di dimostrare che sapete essere anche concreti: ho saputo stamattina dopo messa che i Centri di Aiuto alla Vita di Treviso sono arrivati a seguire circa 500 bambini e che da mesi, ormai si presentano casi di bambini denutriti, anche italiani.

Fra tali bambini, ci sono alcune bambine figlie di donne africane che non intendono, pur avendo perso tutto in Italia a causa della crisi economica, fare ritorno in Africa perché nei loro paesi di pratica l’infibulazione.

Attendiamo fiduciosi offerte di sostegno economico o di accoglienza in qualche struttura laica, atea o umanista, per permettere a queste donne di continuare a nutrire le loro bambine senza dover fare ritorno nei paesi in cui le attenderebbe una sorte così orrenda.

Se c’è questa disponibilità, il mio indirizzo email è quello usato per i post.

Saluti
Andre

andrea pessarelli

“ho saputo stamattina dopo messa che i Centri di Aiuto alla Vita di Treviso sono arrivati a seguire circa 500 bambini”

hai avvisato la polizia?

Andrea

Tanto per essere concreti, e darvi l’occasione di fare del bene:

ho saputo stamattina dopo messa che i Centri di Aiuto alla Vita di Treviso sono arrivati a seguire circa 500 bambini e che da mesi, ormai si presentano casi di bambini denutriti, anche italiani.

Fra tali bambini, ci sono alcune bambine figlie di donne africane che non intendono, pur avendo perso tutto in Italia a causa della crisi economica, fare ritorno in Africa perché nei loro paesi si pratica l’infibulazione.

Attendiamo fiduciosi offerte di sostegno economico o di accoglienza in qualche struttura laica, atea o umanista, per permettere a queste donne di continuare a nutrire le loro bambine senza dover fare ritorno nei paesi in cui le attenderebbe una sorte così orrenda.

Se c’è questa disponibilità, il mio indirizzo email è quello usato per i post.

Saluti
Andre

Near

L’infibulazione è una scelta delle madri nei confronti delle loro figlie, che, ahimè, purtroppo, per motivi culturali-religiosi, vengono comunque compiute.

Non è che se tornano in Africa ci sia qualche struttura statale che le obbliga a mutilare le figlie, è una prassi purtroppo consolidata in quei paesi, alla quale si deve far fronte con azioni di sensibilizzazione culturale, oltre che legislative.

andrea pessarelli

“Attendiamo fiduciosi offerte di sostegno economico o di accoglienza in qualche struttura laica, atea o umanista”

le attendiamo anche noi, purtroppo lo stato italiano preferisce finanziare quelle confessionali

Near

Avevi scritto prima che il sacerdote ha fatto bene a non sottoscrivere il documento di condanna dell’infibulazione perchè con “gente come noi” hai detto che è meglio non aver a che fare…

e ora vieni a chiederci una mano per quelle donne ?

Sandra

– hai prove di questi aiuti? Visto che dubiti dell’articolo, perché noi dovremmo credere a qualcosa che hai sentito a messa?

– Ti senti cosi’ estraneo, in quanto cattolico, alla cultura della sottomissione femminile e la celebrazione ossessiva della purezza verginale da chiedere aiuto a persone che contrastano, tra le altre cose, la profonda e ben radicata misoginia della tua religione? Davvero non vedi che la tua religione condivide la stessa arretratezza culturale che alimenta questa barbarie?

– sei cosi’ certo che le donne siano al sicuro qui in Italia? Si parla di 6mila bambine tra i 4 e i 12 anni a rischio. Ci sono stati parecchi casi, e anche in veneto, di genitori che portavano le neonate da queste disgraziate che le “operano” per qualche centinaia di euro. Culturalmente come pensate di agire, in quanto cattolici, per proporre l’uguaglianza dei diritti delle donne? Escludendole dal sacerdozio, per esempio? Qual è la vostra azione educativa, proclamare beate le donne “vittime” degli abusi maschili che sopportano in silenzio?

Andrea

Per Near:
“L’infibulazione è una scelta delle madri nei confronti delle loro figlie, che, ahimè, purtroppo, per motivi culturali-religiosi, vengono comunque compiute.”

In questo caso abbiamo madri africane che non vogliono tornare nei paesi di origine per evitare alle figlie di essere infibulate. Hanno bisogno di aiuto.

Per Pessarelli:
“le attendiamo anche noi, purtroppo lo stato italiano preferisce finanziare quelle confessionali”

Si tratta di madri africane le cui figlie, se riportate in Africa rischiano l’infibulazione. C’è bisogno di cibo. L’associazione è di volontariato. Si può dare una mano anche essendo atei.

Per Near
“Avevi scritto prima che il sacerdote ha fatto bene a non sottoscrivere il documento di condanna dell’infibulazione perchè con “gente come noi” hai detto che è meglio non aver a che fare… e ora vieni a chiederci una mano per quelle donne ?”

Di fronte al bisogno, la politica dovrebbe passare in secondo piano.

Per Sandra

“- hai prove di questi aiuti? Visto che dubiti dell’articolo, perché noi dovremmo credere a qualcosa che hai sentito a messa?”

Conosco personalmente i volontari.

“- Ti senti cosi’ estraneo, in quanto cattolico, alla cultura della sottomissione femminile e la celebrazione ossessiva della purezza verginale da chiedere aiuto a persone che contrastano, tra le altre cose, la profonda e ben radicata misoginia della tua religione? Davvero non vedi che la tua religione condivide la stessa arretratezza culturale che alimenta questa barbarie?”

No davvero: i cristiani sono stati fra i primi a cancellare il ripudio, e quella che tu chiami “misoginia” è solo rispetto della diversità fra uomo e donna. Rispetto della diversità ==> valorizzazione delle differenze. Omologazione ==> distruzione dell’identità, e frustrazione.

“- sei cosi’ certo che le donne siano al sicuro qui in Italia? Si parla di 6mila bambine tra i 4 e i 12 anni a rischio. Ci sono stati parecchi casi, e anche in veneto, di genitori che portavano le neonate da queste disgraziate che le “operano” per qualche centinaia di euro. Culturalmente come pensate di agire, in quanto cattolici, per proporre l’uguaglianza dei diritti delle donne? Escludendole dal sacerdozio, per esempio? Qual è la vostra azione educativa, proclamare beate le donne “vittime” degli abusi maschili che sopportano in silenzio?”

Che centra il sacerdozio?

Allora: gli eserciti USA e Israeliano, dove le donne soldato sono realtà da moltissimo tempo, hanno tolto le donne dai reparti di combattimento, perché i soldati cambiavano comportamento in relazione alla presenza o meno delle donne.

Perché?

Perché donne e uomini sono diversi, e la diversità va rispettata.

Detto questo: queste bambine sono al sicuro in Italia finché sono con madri che lottano per non tornare in Africa, dove le bambine rischiano di essere infibulate.

Per concludere: avete la mia mail. Se volete dare una mano per dare un futuro senza infibulazione anche a queste bambine, siamo qua.

Near

“In questo caso abbiamo madri africane che non vogliono tornare nei paesi di origine per evitare alle figlie di essere infibulate. Hanno bisogno di aiuto.”

Nessuno le costringe ad infibulare le loro figlie e nell’articolo in oggetto hai un esempio di un paese dove tale pratica è addirittura bandita per legge ma la popolazione locale organizza feste in cui continua ad essere eseguita, con il patrocinio dei missionari messicani.

“Conosco personalmente i volontari.”
Ma sei stato negli istituti da loro gestiti per verificare cosa effettivamente viene fatto ?

“Rispetto della diversità ==> valorizzazione delle differenze. Omologazione ==> distruzione dell’identità, e frustrazione.”
Discorso molto furbesco il tuo. E se una donna non volesse stare all’interno delle ristrettezza dei canoni in cui voi le avete relegate per secoli ? Tutti gli esseri umani sono diversi l’uno dall’altro e porre dei paletti, creare a priori dei recinti entro cui le donne devono muoversi inevitabilmente porta alla discriminazione di coloro che tali limiti li vivono come un’imposizione e, questa sì, una distruzione del loro io, della loro vera identità che porta a frustrazione. La diversità va rispettata ma non va nemmeno imposta come principio, cosa che sia che la religione cattolica che quella islamica fanno da secoli, ponendo la donna in un gradino nettamente inferiore a quello dell’uomo per quanto riguarda sia i diritti che i doveri. Non a caso, il delitto d’onore era ancora in vigore fino agli anni ’80 e il diritto dell’uomo a picchiare la donna con prognosi fino a tre giorni è rimasto in vigore fino agli anni ’50, nonostante secoli e secoli di governo della chiesa.

“Di fronte al bisogno, la politica dovrebbe passare in secondo piano.”
E’ un problema che dovresti porti tu per primo, dato che hai detto che il prete citato nell’articolo ha fatto bene a non sottoscrivere la mozione contro l’infibulazione in quanto di matrice umanista.

robby

è chi decide i termini è limti della diversita,l eccezione,o la regola,di bigotti come te,

Sandra

– non ti offendere, ma che tu conosca personalmente i volontari non conta. Parlavo di documenti che attestino interventi con cifre, investimenti, controlli a distanza di tempo, sai, un’indagine seria… vabbè.

– mi sembra che tu abbia le idee confuse su concetti come rispetto dell’identità, che non equivale per nulla a mettere tutti sullo stesso piano. Bizzarro poi il tuo paragone con l’esercito, è paura che le donne sacerdotesse potrebbero distrarre e, cielo!, sedurre i colleghi maschietti?

Ti propongo un paragone piu’ appropriato tra religioni: sempre secondo il rapporto Unicef del 2005, risulta un’influenza della religione (oltre che della situazione sociale e altri parametri) sulla mutilazione femminile: in Eritrea le donne infibulate erano per l’87% musulmane, il 34% cattoliche, e l’10% protestanti. Discorso simile per le percentuali di donne con almeno una figlia infibulata: 77% musulmane, 41% cattoliche, 11% protestanti.
Allora saprai sicuramente spiegarmi i motivi per i quali i vostri confratelli cristiani riescano ad avere da un terzo a un quarto di donne e bambine torturate in meno rispetto a voi, ad avere un impatto che migliori la condizione delle persone: davvero non pensi che sia l’effetto di una mentalità piu’ aperta verso le donne che si riscontra nella chiesa cristiana protestante, e che attinge in un territorio piu’ avanzato socialmente rispetto a quello arabo-mediorientale? Poca è la distanza con i musulmani considerando non condividono la vostra stessa religione, e grandissima quella di una religione che ha saputo adattarsi al rispetto dell’individuo, e nel rispetto della diversità. Pensaci, perché è peccato che tu ti ostini a non voler vedere una cosa cosi’ evidente a tutto il mondo piu’ civilizzato, e che tu rimanga legato a una visione primitiva della donna.

Non credo ci sia bisogno della tua mail, Ines Laufer è impegnata da anni con una sua associazione, e non ho dubbi su chi abbia maggiori credenziali per difendere i diritti delle donne.

Se capisci bene l’inglese, ti consiglio la visione di una splendida sit-com, trovi qualche puntata su yt, dal titolo “The vicar di Dibley”. Secondo me ti ci vuole un po’ di umorismo inglese, prova, fa davvero miracoli!

andrea pessarelli

“No davvero: i cristiani sono stati fra i primi a cancellare il ripudio”
gesù lo ammette in caso di adulterio quindi se lo avete cancellato siete contro di lui

robby

uhhh il cattotroll che strumentelizza e orgoglisamente come cartomante tira fuori la solidarieta,per far sentire in grave colpa,chi non la fa,lo sai andrea ho visto in televisione 2 sminatori che anno tolto una marea di bombe,molti bimbi e famiglie ringraziavano,è non eravamo io,e te(gli sminatori),vedo un sacco di gente che aiuta .pero non strascisca gloria in spot come l 8×1000,forse li dentro ci sei tu forse….non girare la frittata sei scontato qui

robby

ecco un altrotrolliano di nome andrea, dice si puo dare una mano anche essendo atei….tu conosci nomi ècognomi di tutta italia,puoi confermare che chi non crede o vive non credendo in credenze di natura religiosa,faccia,o non faccia del bene comune socile,che ottusa presunzione che ai…ps chi ti dice che qui non ci siano atei,ma anche credenti,non ubbidienti alla chiesa apostolica romana,magari anche scettici,agnostici ecc….pensaci un po

robby

ecco un altro trolliano di nome andrea, dice si puo dare una mano anche essendo atei….tu conosci nomi ècognomi di tutta italia,puoi confermare che chi non crede o vive non credendo in credenze di natura religiosa,faccia,o non faccia del bene comune socile,che ottusa presunzione che ai…ps chi ti dice che qui non ci siano atei,ma anche credenti,non ubbidienti alla chiesa apostolica romana,magari anche scettici,agnostici ecc….pensaci un po

POPPER

cara robby, stanno anche aumentando questi credenti disobbidienti, anche per loro è venuto il momento di essere coerenti e uscire dal gregge, è un mio consiglio.

Near

Le donne in Israele devono fare la leva obbligatoria, come gli uomini e partecipano anche ad azioni di perquisizione e pattugliamento.

http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=7049

L’esercito israeliano inoltre vuole più donne sotto le armi e sta pensando di aprire nuove possibilità di arruolamento nelle unità della fanteria e dell’artiglieria.

http://cca.analisidifesa.it/it/magazine_8034243544/numero77/article_006447600461312436587000121332_0528176815_0.jsp

brendan

Sandra

Due cose.
1) Dove trovo i dati che citi: con Google non sono riuscito a trovarli. In quello che ho trovato dell’UNICEF, affermano che la questione è complessa, non è affatto una pura questione religiosa.

2) Scrivi:
in Eritrea le donne infibulate erano per l’87% musulmane, il 34% cattoliche, e l’10% protestanti

La somma fa un tantino più di 100. Idem per i tuoi dati sulle figlie

Sandra

1) Nessuno ha detto che è una pura questione religiosa, infatti. Tra i vari fattori si prende in considerazione anche la religione. Il rapporto è sul sito unicef, un documento liberamente scaricabile di 53 pagine, del 2005.

2) Attento che ti spiego, ci sono tre gruppi di donne, musulmane cattoliche e protestanti, ok? Di tutte le donne musulmane, l’87% è stata infibulata (quindi il 13% delle musulmane non lo è), delle eritree cattoliche il 34% è stato mutilato (quini il 66% non lo è stato), e di tutte le donne eritree protestanti solo il 10% è stato mutilato. Have you capit?

Comunque, per ulteriori dati e informazioni, c’è la fondazione di Ines Laufer, “Task force FGM”, attiva da parecchi anni, che si occupa di contrastare la mutilazione femminile.
http://www.taskforcefgm.de/en/

In Germania il problema della FGM è sentito, dato che l’infibulazione si pratica anche in Europa, dove si pratica un’infibulazione su dieci: mete preferite per far infibulare le figlie, almeno nella comunità somala, sono Londra e l’Italia:

“Sociologist Zahra Naleie from FSAN (federation of Somalian alliance in the Netherlands) agrees on the matter. She says that 80% is a realistic number. From her experience the women don’t only go to Great Britain, but also to Italy or their home country. “

brendan

Questo è tratto da un articolo del Manifesto:

Il rapporto dell’Unicef, ben documentato e dettagliato, su questo punto non lascia dubbi. «I dati variano molto di più in base all’etnia di appartenenza che secondo altra variabile sociale o demografica», sottolinea l’Unicef. «In altre parole, l’identità etnica e la pratica della E/Mgf sono strettamente collegate»

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