La pastora Anna Maffei, presidente dell’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia (UCEBI) e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi hanno siglato ieri a Palazzo Chigi l’integrazione dell’Intesa con i battisti, che risaliva al 1995.
Quando l’accordo appena sottoscritto verrà approvato dal Parlamento, anche i battisti entreranno nela ripartizione dell’otto per mille, sia per le scelte espresse che per quelle non espresse.
La pastora Maffei ha parlato discussione “accesa” e “sofferta” durata anni all’interno della comunità. Ha prevalso nell’assemblea generale dell’UCEBI del 2008 l’idea che la partecipazione all’otto per mille non andasse contro i “principi fondamentali” della comunità battista, tra cui la “laicità dello stato” poichè “vincola l’utilizzo delle somme ad interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali in Italia e all’estero, escludendo così il finanziamento alle chiese” che “continueranno ad autosostenersi”. Maffei chiarisce che i fondi dell’otto per mille saranno utilizzati per “rafforzare il nostro impegno, particolarmente nel campo della diaconia internazionale in Africa”.
Otto per mille: accordo con i battisti per ripartizione
29 commenti
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… ma abolirlo totalmente?!
Umpf….
evvai! altra gente pronta a banchettare con i nostri soldi!!!!!
i soldi restano gli stessi con o senza di loro, almeno togliamo qualcosa alla fauci fameliche della chiesa cattolica così
Resta il fatto che l’otto per mille è un meccanismo assurdo
Concordo, in questo momento + sono e meglio è, perchè arrivano meno soldi alla ccar e in questo momento questo è prioritario, anche per dare l’idea che il paese non è un monolita cattolico. In fin dei conti l’8×1000 almeno è un indicatore certo.
Un’altra sorprendente posizione di sostegno della laicità dello Stato…
Almeno non arrivano soldi alla ccar! Magra consolazione certo, ma almeno è qualcosa.
Concordo con bismarck,anche piccolo fastidio è sempre un piccolo danno
in attesa dell’abolizione dell’ 8 x mille .
Per Bismarck: tanto purtroppo i politici corrotti trovano sempre mille modi di dare ancora soldi alla ccar: nel 2007 la costruzione di una chiesa faraonica a Bolzano (amministrazioni locali) che ha fatto incavolare per lo spreco perfino molti preti locali, mesi fa un aumento di 220 euro agli stipendi degli insegnanti di religione ma non degli altri (Tremonti), poi la decisione di costruire alcune decine di chiese nella periferia di Roma (Alemanno) e l’altro giorno quella di scontare del 50% il prezzo dei viaggi in taxi per il Vaticano [compensando i taxisti con quali soldi?] (Alemanno)… Ho citato solo le prime nefandezze, comparse per pochissimo tempo in cronaca, che mi sono venute in mente…
Oltre a, doverosamente, abolire l’otto per mille (è che, purtroppo, temo non siano ammessi referendum sulle leggi tributarie), bisognerebbe soprattutto non votare mai più alcun politico filovaticanista.
@Federico:
Si, hai ragione. Ma quante probabilità ci sono, oggi come oggi, che l’8 per mille venga abolito? Molto poche secondo me. Prendiamo quindi la notizia per il suo lato positivo, ovvero una diminuzione di introiti automatici per la CCAR.
Inoltre, la Chiesa Battista userà questi soldi a solo scopo di beneficenza. Sia chiaro… sarebbe molto meglio se di questa beneficenza se ne occupassero degli organismi dello Stato LAICI così da garantire che non ci siano tentativi di “evangelizzazione” per l’appunto dei poveri disgraziati che si trovano in situazioni di necessità e che per forza di cose non hanno alternative… ma per lo meno si tratta di beneficenza, anziché di mantenimento di preti, pagamento di pubblicità a superstizioni, ecc. cosa che invece accadrebbe (in buona fetta per lo meno) se quei soldi andassero alla CCAR.
c’e’ un altra intesa già stipulata che ancora non e’ arrivata alla concessione dell’8×1000: quella con i Testimoni di Geova. Sono decisamente piu’ dei battisti, la chiesa cattolica avrebbe un danno economico se fosse raggiunta.
(i Testimoni di Geova sono molto ben organizzati, ad esempio riescono a sputare fondi pubblici sugli oneri di urbanizzazione secondaria per edilizia di culto)
“spuntare” non sputare… 🙂
Anche se sono contrarissimo all’8×1000 almeno più sono a mangiare alla greppia meno c’è nè per la ccar. Magra consolazione ma almeno è qualcosa. Guarda tu come siamo ridotti, dobbiamo ragionare in modo contorto per raggiungere l’obiettivo (lineare) di non far aver soldi alla ccar.
Scegliere sempre il male minore, questa è la regola.
Comunque non ti preoccupare che come la chiesa si metterà a dire piangendo: “mi mancano i soldi povera me”, tra il PDL ed il PD (più gli altri) si scatenerà la lotta all’inginocchiamento a suon di donazioni con i nostri soldi. Prima di abolire l’8×1000 dobbiamo abolire la nostra classe politica.
Per bismarck: vedi il mio commento poco sopra…
Ma perché l’ UAAR non chiede anche lei di usufruire dell’ 8×1000?
Potrebbe?
Un’Associazione, non e’ una Religione. Impossibile che cio’ avvenga.
L’UAAR rientra semmai tra i beneficiari del 5×1000 come tutte le altre Associazioni, comprese quelle cattoliche. (!!!)
@ Paul Manoni
ma la chiesa cattolica non è un’ associazione a fine di lucro?
certo. per questo ha suoi rappresentanti ANCHE nel 5×1000, oltre che ricevere in modo diretto anche nel 8×1000
No. La Chiesa Cattolica Apostolica Romana, e’ un’istituzione religiosa e quindi una religione a tutti gli effetti…o almeno riconosciuta dallo stato italiano purtroppo, come tale.
Non vedo la CCAR come un’associazione. Semmai la vedo come un potere centrale che le associazioni le alimenta, le sviluppa e le promuove.
Ovvio che abbia fini di lucro…Conosci un’altra religione che non ne abbia?! 😉
dunque, dell’8×1000 possono usufruirne;
lo stato
il vaticano (che poi è la stessa cosa…)
i valdesi
ora anche i battisti???
e la ricerca? la cultura? l’istruzione? se lo prendono…
stefano f., dalla tua osservazione ne deduco che tu non leggi mai il tuo modulo delle dichiarazioni per le tasse.
l’8×1000 può andare solo allo stato O ad una religione. non ci sono alternative. se non metti preferenze, i tuoi soldi vengono comunque spartiti tra questi in modo proporzionale alle preferenze degli altri. quindi non possono essere dati alla ricerca o altro, e i tuopi soldi sono comunque persi (anche perchè lo stato i soldi ricevuti dall’8×1000 li rigira quasi sempre al vaticano), il meglio che puoi fare è darli a una religione che li dà tutti in beneficenza (al contrario della chiesa che ne dà in beneficenza meno del 20%), tipo quella valdese. l’avvento di una nuova religione che lo fà nel gruppo non può che essere una buona notizia: i soldi persi sono sempre gli stessi, ma meno di essi vanno alla chiesa e più finiscono in beneficenza.
Tutta questa gente che mangia a scrocco nella pappatoia, rimane comunque uno scandalo.
In materia di finanziamento delle Religioni, lo stato DEVE comportarsi come accade in Germania.
Prelievo diretto di una quota fissa sullo stipendio del fedele che dichiara la sua confessione religiosa anticipatamente. FINE!
Come sei cattivo. Tu vuoi lo sbattezzo di massa………
Sarebbe stupendo!!!!
Perché prelievo obbligatorio? Ti pare giusto?
Non è lo Stato che deve stare a raccogliere i soldi per le superstizioni mi pare.
Se il fedele vuole contribuire alla sua chiesa lo faccia, per libera scelta però, e non con un inganno o con un’imposizione.
Infatti non e’ un prelievo obbligatorio o un’imposizione.
Io stato, io Germania, ti chiedo se VUOI dichiarare e conseguentemente contribuire al finanziamento di una religione.
In caso affermativo, ti “tasso” di una quota fissa.
In caso negativo, arrivederci e grazie.
Non c’e’ nessun obbligo, se non quello etico da parte dei fedeli stessi, a contribuire a proprie spese, al finanziamento della loro religione.
Tu credi, tu paghi. Io non credo, e quindi non caccio una Lira…cioe’ un Marco…cioe’ un euro.
Penso che sia una soluzione, piu’ che accettabile ed oltretutto contribuirebbe parecchio all’apostasia ed a far emergere TUTTI i non credenti dormienti di un qualsiasi paese. 😉
P.S: Ovvio che sarebbe molto meglio se i fedeli facessero tutto questo in modo libero e spontaneo, senza uno stato di mezzo che faccia i conti. Ma pensi davvero che lo farebbero o che qualcuno di questi infilerebbe le mani nelle proprie tasche in tal senso?….In Italia poi?!?!?!
A me sembra una buona idea. Purtroppo la porcata dell’8 per mille è un furto che difficilmente sarà eliminato dal nostro ordinamento (vista la collusione sino ai livelli più profondi con la Chiesa Cattolica e visti i vantaggi enormi che questo “regalo involontario” porta loro), a questo punto quindi mi sembra auspicabile che altre chiese che impiegheranno questi soldi AL SOLO SCOPO di aiutare il prossimo ne vengano in possesso togliendo alla famelica Chiesa Cattolica questi soldi che andrebbero in gran parte a mantenere preti, corrompere politici, finanziare propaganda alla superstizione, ecc.
Diciamo che fra i due mali ad un certo punto bisogna anche scegliere il male minore e di certo più pretendenti ci sono sul tavolo della spartizione del bottino e meno soldi andranno alla Chiesa Cattolica e ai loro comodi.
…Fermo restando che i Battisti utilizzino DAVVERO le somme ed i soldi dell’8×1000 per interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali e non si mettano ad cercare qualche “escamotage”, per intascarseli e mangiare a sbaffo come fanno tutti gli altri. 😉
Premesso che l’8 x 1000 andrebbe abolito del tutto, questa è una notizia positiva.
Milioni di contribuenti di confessioni non cattoliche in Italia non hanno un ente a cui devolvere i proventi della tassa (che, ricordiamolo, è obbligatoria). Penso in particolare a islamici, ortodossi e testimoni di Geova. Le loro tasse vanno inevitabilemnte a ingrassare la chiesa cattolica.
Insomma, i battisti, anche se in minima parte, eroderann le erogazioni per la CCAR, che si avvantaggia di una serie di trucchetti e dell’ostilità politica alla ripartizione per altre confessioni religiose.
Altra cosa la battaglia per l’abolizione o il miglioramento dell’8 x 1000, con l’abolizione della ripartizione delle spese non espresse, con il computo proporzionale per gettito del contribuente (e non paritario per ogni contribuente come ora), col divieto di assegnazione delle somme destinate allo stato agli enti ecclesiastici ecc.