Uno studio sulla superstizione degli atleti

Un articolo di Sara Ficocelli è stato pubblicato nei giorni scorsi sul sito di Repubblica con il titolo Chi incrocia le dita vince di più. La superstizione aiuta gli atleti. Il pezzo riprende e commenta uno studio tedesco pubblicato su Psychological Science, ma è la stessa autrice dello studio, Lysann Damisch dell’università di Colonia, a far presente l’illusorietà del meccanismo: “la superstizione li illude di riuscire a controllare qualcosa che di fatto è incontrollabile”. Una sorta di effetto-placebo, dunque, peraltro corroborato da esperimenti di dubbia validità. Secondo quanto si legge all’interno dello stesso articolo, a “un tot di professionisti dello sport è stato chiesto di portare con sè un portafortuna e consegnarlo: pupazzi, anelli di fidanzamento, pietre colorate, nel laboratorio tedesco è finito di tutto. Ad alcuni gli amuleti sono poi stati restituiti e ad altri, con una scusa, no. Questi ultimi sono stati costretti a tornare a giocare i rispettivi sport senza l’amuleto di fiducia e il team di ricerca ha osservato che le loro prestazioni erano di gran lunga inferiori a quelle degli sportivi a cui i portafortuna erano stati restituiti”. In poche parole: lo studio ha dimostrato che se un atleta crede che portare con sé un oggetto porta fortuna, non averlo con sé lo deprime.

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35 commenti

Flavio

A me sembra che questo studio (di cui non conosciamo dettagli e protocolli) dimostri che gli atleti superstiziosi giocano male se vengono privati del loro feticcio. Ovvero la superstizione e’ uno svantaggio.

myself

Sono d’accordo con Flavio, lo studio dimostra proprio che essere superstiziosi è svantaggioso, altro che effetto blacebo…

Rasputin

“Giocano male”??? Ma di che atleti stiamo parlando? Esistono anche studi sulla relazione tra il tipo di sport praticato ed il corrispondente livello di istruzione medio degli sportivi…

Zeno

Ma se i riti scaramantici o preghiere o segni della croce dovessero funzionare, non sarebbe da considerarsi doping religioso?
è antisportivo dovrebbero vietarlo

Paul Manoni

Okkio Malocchio Prezzemolo e finocchio!! 😆

Dawkins nel suo “L’illusione di Dio”, sottolinea come le religioni abbiano lo stesso effetto placebo nelle persone, che la dottoressa Lysann Damisch ritrova nella superstizione e negli scongiuri vari. 😉
….Meccanismo illusorio appunto.

Diocleziano

Hanno applicato la prima legge della termoidraulica (leggi:acqua calda)
E’ la solita autosuggestione.

dv64

Maradona si gingillava tra le dita un rosario… 4 pere sul groppone e Argentina a casa.
Chissà se in futuro cambierà amuleto…

Gérard

E che dire dell’ allenatore di calcio che andava a tutte le partite della sua squadra con una bottiglia d’acqua benedetta …?!

EXTRA OMNES

E del giocatore del Messico che prima dell’inizio del match con l’Argentina non sapeva più quanti segni della croce farsi, poi sappiamo com’è finita, gol della selezione di Maradona segnato in un chilometrico fuorigioco.

Paul Manoni

Non so’ se ti riferisci a Trapattoni o ad Oronzo Cana’ 😆

Valentino

Ricordate il Brasile alla Confederation Cup 2009? Dopo la vittoria in finale si riunirono (giocatori e staff) in mezzo al campo, in circolo con le braccia al cielo, pregando… ora, io rispetto la fede di chiunque, ma non sopporto questo populismo religioso in mondovisione! Pensate a quanti giovani aspiranti calciatori possano essere stati influenzati da questo teatrino…!!!! Ragazzi che grazie a questo squallido spettacolo di fede e devozione, potrebbero abbracciare una religione unicamente perchè lo fanno i loro idoli!!! Siete pagati per giocare a calcio? Fatelo e basta!!!
Hanno milioni di persone che muoiono di fame nelle favelas ma non li ho mai sentiti parlare di solidarietà verso il proprio popolo… Kakà è uno dei più bigotti: “…solo Dio sa dove sarò l’anno prossimo…” (ovvero solo Dio sà quanti milioni di euro guadagnerò nella prossima stagione, mai una parola sui suoi fratelli brasiliani in difficoltà).
Questo modo di tirare sempre e comunque in ballo una fede “interessata” è opprimente e deleterio per lo sport… e non solo!!!

Bruno Gualerzi

“In poche parole: lo studio ha dimostrato che se un atleta crede che portare con sé un oggetto porta fortuna, non averlo con sé lo deprime.”

Il superstizioso deprivato dell’oggetto della sua superstizione, ovviamente si sente a disagio. Con altrattanto ovvie conseguenze sulla prestazione.
Se mai sarebbe intressante verificare – cosa per altro problematica – se nelle stesse circostanze rende di più il superstizioso o il razionale.

Congo

Esatto, lo studio è incompleto.
Bisognerebbe dividere gli atleti tra superstiziosi e non superstiziosi e vedere quale dei due gruppi consegue mediamenti risultati migliori.

Però andrebbe anche fatta una distinzione importante tra vera e propria superstizione e “rito”.
Cioé, tra chi crede in reali entità sovrumane in grado di modificare a favore dell’atleta le leggi della fisica e chi più semplicemente ha un atteggiamento più border-line, cioé che segue una particolare sequenza di riti / movimenti per avere la sensazione di avere tutto sotto controllo e di aver fatto tutto quello che era nelle sue possibilità per avere il miglior risultato.

Sembrano due cose simili, ma in realtà sono molto diverse.
Per esempio, un saltatore con l’asta, dovendo riprodurre una serie di gesti perfetti, è portato a fare prima della performance dei gesti perfetti (anche se inutili) per ricercare il giusto stato mentale (concentrazione). Questa cosa, apparentemente irrazionale, è certamente molto umana ed è vagamente simile all’uso di tecniche di yoga o di tai-chi.

FSMosconi

Faccio karate (wado ryu) e posso confermarti quanto detto: agli allenamenti ci fanno sempre fare almeno una dozzina di colpi a vuoto prima e dei katà, combattimenti senza nemico, dopo….

pastafarian

non sono assolutamente gesti inutili, semplicemente sta riproducendo, soprattutto mentalmente, la sequenza ideale del movimento che deve eseguire.
quando facevo karate (shotokan), prima dei kata quei gesti li facevo anch’io.

Stefano Grassino

Bruno, per 1000 euro ti vendo una zampa di coniglio. Ogni volta che una bella signora di anni 30/40 ti passa accanto, tu la stringi e lei ti getta le braccia al collo. Se non la porti, questo non accade e tu ti deprimi. Io che non mi ritrovo i 1000 euro in tasca, ancora di più. Non credo ci sia molta differenza tra la vita eterna e la zampa di coniglio e tra i miei euro e le offerte a santa madre chiesa.

Paul Manoni

Azzardo addirittura un accostamento tra l’amuleto e “l’oggetto della superstizione” citato dal Prof. Gualerzi, e il crocefisso presente nei luoghi pubblici…soprattutto negli ospedali, dove dal punto di vista dell’irrazionale cattobigotto, di fortuna ne serve parecchia, visto che si deve guarire o affrontare un’operazione…

Che sia ANCHE per questo motivo, che i fedeli cattolici italiani, sono restii a staccarlo dalle pareti?

Bruno Gualerzi

“Che sia ANCHE per questo motivo, che i fedeli cattolici italiani, sono restii a staccarlo dalle pareti?”

Per un buon 90% è SOLO per questo… e non solo per i ‘fedeli cattolici’.

Unbeliever

Questo era anche il problema di Dumbo nel cartone omonimo ma almeno lui è uscito dal tunnel del feticcio! 🙂
Ai mondiali di calcio la superstizione non ha funzionato, visto che in finale ci sono finile le compagini di due Stati a forte connotazione laicista. 😉

Mario

Allora sarà per questo che l’Argentina, dopo la bruciante sconfitta, ha ben pensato di “mettersi in regola” 😀

libero

C’era un allenatore della Nazionale di Calcio che usava l’acqua santa in campo, ma la squadra poi perdeva.

Mario

Sì Libero, per la precisione tale allenatore è Giovanni Trapattoni, il quale ha ricevuto colossali fregature ogni singola volta che ha portato con sè l’acqua santa: ai Mondiali del 2002 in Corea del Sud – Italia con l’arbitraggio non proprio perfetto di Byron Moreno che mandò gli azzurri a casa, agli Europei del 2004 con il biscotto (che, per chi non conosce il gergo calcistico, sta ad indicare una partita combinata da due squadre affinchè essa finisca in un risultato che avvantaggia entrambi) tra Svezia e Danimarca, e per ultimo il determinante fallo di mano di Thierry Henry in Irlanda – Francia (con Trapattoni allenatore dell’Irlanda) nella partita di spareggio per le qualificazioni ai Mondiali del 2010 che ha qualificato i francesi e mandato a casa gli irlandesi.

Che io sappia, l’unico al quale le faccende religiose, nel calcio, abbiano portato fortuna è stato Diego Armando Maradona nel 1986, quando tirò in ballo la “mano de dios” dopo il gol segnato all’Inghilterra… peccato che, 24 anni dopo, il rosario da lui impugnato in Argentina – Germania 0-4 non gli abbia portato altrettanto bene.

Paul Manoni

@Mario
C’e’ un’altro allenatore che ha beneficiato della superstizione:
Oronzo Cana’, “l’allenatore nel pallone”, della Longobarda, nel film di Lino Banfi. 😆 ….Il famoso sale, buttato a terra in panchina a manciate, permise la salvezza della squadra da lui allenata. 😉

Luigi N.

nel 2002 l’arbitraggio di Moreno fu penoso, ma non fu lui a mandare a casa Trapattoni e la sua acqua santa, bensì l’errore di Paolo Maldini che marcò malissimo un coreano alto un metro e mezzo il quale segnò di testa!

bettino

questa ricerca ci fa capire quanto lo sport, a certi livelli o mal interpretato, possa veramente rincitrullire

Sergio

Scusate, ma non è semplicemente grottesco che un giocatore si rivolga alla sua divinità di riferimento e la preghi di farlo vincere, cioè di mazziare ben bene l’avversario? Ma che dio del cavolo è mai questo che si occupa di queste idiozie? Senza contare che si vince poi non per merito proprio ma per l’aiutino del dio.
E poi perché questo dio del cavolo deve aiutare questo e non quell’altro che magari si è rivolto pure lui al dio con lo stesso desiderio (Gesù, fammi vincere)? Uno è felice di mazziare, l’altro è infelice per essere stato mazziato! Ma è grottesco, ridicolo, trogloditico.
Sport + religione: che accoppiata di demenza.
P.S. Sono un ex tifoso.

Stefano Grassino

Sergio, se nello sport è grottesco, nella vita assume caratteri altamente drammatici: i preti che benediscono i propri soldati (cattolici) che vanno a combattere i nemici (cattolici) a loro volta benedetti dai preti della stessa religione. Taciamo poi sulla benedizione dei cannoni…………….arriverà il giorno in cui morirò e non sarò riuscito a capire come fà l’umanità ad essere così assurda.

Flavio

Il dio dei cristiani e’ onnipotente e onnipresente, quindi si puo’ occupare di ogni fesseria… piu’ che altro mi chiedo sempre perche’ riesce a spingere un pallone in porta, ma non a fermare uno tsunami.

POPPER

il dio dei cristiani li sta prendendo in giro, è molto impegnato a simularsi ai loro occhi, deve preparare dei giochetti di prestigio, miracoli, segni dal cielo, apparizioni, deve far sembrare la violenza dei suoi seguaci più fanatici come delle giuste conversioni, deve far apparire le guerre sante come una purificazione della terra, deve occupare contemporaneamente tutti i luoghi per prepararvi delle croci da piantare.

un tale a Roma va in bicicletta e vede un prete alla sua sinistra, per scaramanzia si mette la mano sulle palle lasciando il manubrio, il prete se ne accorge e gli dice: buon uomo, guardi alla sua destra c’è un’altro sacerdote, il tale lascia completamente il manubrio e mette anche l’altra mano sulle palle, ma cade èer terra; il prete ride fragorosamente e gli dice, un altra volta tenga le palle sul manubrio, già toccano ferro così.

orsopio

…ma guardate che è vero. io da quando sono pastafariano corro molto di più. (ramen)

dog no god

Chi diceva “essere superstiziosi … porta sfiga”? 🙂

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