Cagliari, fedeli contestano l’arcivescovo

L’arcivescovo di Cagliari, mons. Giuseppe Mani, è stato oggetto di una dura contestazione da parte dei fedeli della parrocchia di Sant’Eulalia. Motivo del contendere il trasferimento del parroco, un sacerdote molto attivo nell’assistenza agli extracomunitari e nel rilancio del quartiere. L’arcivescovo, noto per i finanziamenti che riesce a ottenere dalle amministrazioni regionali (cfr. Ultimissime del 22 luglio 2008 e del 23 maggio 2010) ha pronunciato una frase, “questa chiesa è una baracca”, che ha scatenato le proteste. L’accaduto è stato ripreso e pubblicato su YouTube: si sentono nitidamente alcuni fedeli gridare “buffone, buffone”.

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81 commenti

Giovanni Mandis

Redazione, Monsignor Mani non ha detto “questa chiesa è una baracca”,
ha detto
“non vorrei che voi pensaste che voi amiate la Chiesa e il Vescovo la odia, che voi siate intelligenti e io un cretino che fa le scelte. levatevelo di testa, questo nella Chiesa non vige; questa (sottesa dal ragionamento, se voi la pensate davvero così) non è Chiesa, questa è baracca”.

basta ascoltare bene. evidentemente il significato cambia, la frase come da voi riportata sembra offensiva della parrocchia, ma non corrisponde a quanto realmente detto da Monsignor Mani.

Indegno comportamento dei miei concittadini nel rivolgersi in quel modo maleducato all’Arcivescovo.

Kaworu

vero, i fedeli devono limitarsi a obbedire (e se necessario combattere come ai bei vecchi tempi).

dove s’è mai sentito di pecore che contestano il pastore?

(sarcasmo, chiaramente)

nullità

la trascrizione è esatta.

ma l’atteggiamento è sempre lo stesso, in sintesi: “io sono io e voi non siete un c…”

la gente è esplosa per l’esasperazione della situazione dopo che è stato mandato via il parroco.

ci sono voci che danno questa situazione come l’ennesimo intrallazzo politico, in sostanza, verrebbe tagliato il sostegno agli immigrati per facilitare una riqualificazione dell’area.
sono cose che ho letto in giro. lasciano il tempo che trovano.
ma alimentano sospetti e rabbia.

Giovanni Mandis

la trascrizione non è esatta perchè il Monsignor Mani non dice “questa chiesa è una baracca”. come fai a dire la “la trascrizione è esatta”?

Osvaldo

Giovanni Mandis,
la tua trascrizione e` corretta: “Questa non e` Chiesa, questa e` baracca”
(la maiuscola deriva dall’interpretazione del contesto).

Cio` significa, appunto, che per il vescovo quella non e` vera Chiesa, ma e` baracca. Molto piu` offensivo di “Questa chiesa e` una baracca”, intendendo la chiesa come semplice edificio.

Da notare che il vescovo non dice “Questa sarebbe baracca se…”, ma dice proprio che di fatto lo e`.

I cittadini si sono piu` che giustamente risentiti.

Che il vescovo misuri le parole la prossima volta.

Giovanni Mandis

nullità non si capiva, chiedo scusa.

Osvaldo, il Vescovo ha detto “non vorrei che pensaste che,…” e poi quello che si sente chiaramente in audio. il succo è “SE le cose stanno così (cioè SE voi davvero pensate che io non ami la Chiesa e voi sì, che io sia un cretino che fa le scelte e che voi siete intelligenti…) allora etc. etc.”.
Non vedo dove ci sia offesa. invece molti di questi cristiani hanno gridato al loro Vescovo “buffone, barabba”, alla presenza del Santissimo Sacramento che come cristiani dovrebbero rispettare e non offendere con simili comportamenti verso il capo della Chiesa locale.
Nella Chiesa ognuno ha la sua funzione, chi decide dove come perchè mandare i sacerdoti e/o spostarli è il Vescovo, non i fedeli. Tra l’altro il parroco può fare ricorso e se ha motivazioni valide lo vincerà. Senza bisogno di fare “baracca”.

Dopo 30 anni è plausibile sostituire un parroco se lo si ritiene opportuno, il sacerdote non è un mestiere da esercitare come fosse un “posto fisso” pubblico e comunque il sacerdote ha promesso obbedienza al Vescovo al momento dell’Ordinazione.

Osvaldo

Mandis,

non la voglio fare troppo lunga, ma il succo che dici tu e` una tua personale interpretazione.
Il vescovo, appunto, non dice proprio “sarebbe” ma dice “e`”.

Sei stato preciso quando si trattava di correggere la trascrizione, ora accettane il reale significato. Reale significato che e’stato immediatamente compreso dalla gente presente che ha reagito di conseguenza sentendosi offesa.

Giovanni Mandis

Caro Osvaldo nemmeno io voglio farla lunga, ma non si può scindere la frase finale (quella corretta) “questa non è Chiesa, questa è baracca”, dalla premessa iniziale “non vorrei che voi pensaste che voi amiate la Chiesa e io la odio, che voi siate intelligenti e io un cretino che fa le scelte”.
Se si estrapola la frase finale e la si riporta pure in modo DISTORTO scrivendo “questa chiesa è una baracca”, si fa disinformazione e si mette in cattiva luce il Vescovo “a priori”, facendogli dire una frase offensiva che non ha detto.

Osvaldo

Anche se la gente pensasse davvero che il vescovo odia la chiesa ed e` un cretino, che e`cio` che il vescovo paventa con le sue parole, nessuno gli da` il diritto di dire a quelle persone che la loro comunita` e` baracca, cioe` casino, caos.
In altre parole, l`offesa del vescovo sta nel definire baracca quella comunita` a prescindere dall`opinione della gente (vera o falsa che sia) nei suoi confronti. La gente puo` benissimo pensare che il vescovo sia stupido o non ami davvero la Chiesa, si tratta di un`opinione che va rispettata comunque, cosi` come le opinioni di tutti.
Viceversa, il vescovo non rispetta cio` che la gente pensa o sente nel proprio animo (ammesso e non concesso che la gente pensi davvero quelle cose del vescovo), e sostiene che se la gente ha quella opinione di lui, allora quella comunita`, quella gente, e` baracca.

Nessuna estrapolazione, dunque. Proprio considerando la premessa iniziale, appare evidente che il vescovo non sappia rispettare le opinioni altrui.
Nessuna distorsione dunque. La frase offensiva e` prorio quella corretta che hai riportato : “Questa non e` Chiesa, questa e` baracca”

L`offesa e` palese.
La gente lo ha realizzato immediatamente.

Near

Bene, ancora peggio.

Al di là del linguaggio da osteria del vescovo che ben si è meritato la sollevazione dei fedeli, in termini concreti ha detto, se osate non pensarla come me e difendere il parroco, allora fate della chiesa una baracca.

Near

O ancora e sempre ricollegandosi a quanto prima ho scritto:

se voi pensate di essere intelligenti e di avere voce in capitolo all’interno della chiesa, allora non avete capito niente, in quanto noi siamo i capi e voi dovete obbedire zitti, zitti, altrimenti la chiesa diventerà baracca.

Ciccio

quante risate!!

secondo me a ragione Mandis:
siete delle belle pecorelle (da tosare)? obbetite al vostro “pastore” e rigate dritto senza fare storie e senza porvi troppe domande (meglio se nessuna) sull’operato della Chiesa, dei suoi funzionari e sui suoi precetti!. amen!

Third Eye

Almeno conosciamo l’ortografia (“Ha ragione”) da scuola elementare; sarà il vantaggio di essere abituati a leggere e conoscere da soli, anziché ingurgitare quel che ci rigurgitano già mezzo digerito altri…

marco**

Adesso mandis fate i moralisti,quando la vostra “chiesa” ,ha fatto e ancora fà politica quella da baraccone,altro che baracca…..quando non sapete come giustificare cercate di rigirare le frittate,la vostra “bibbia” è una manipolazione infinita…..quindi cerchi di non…..
tanti auguri.

Ciccio

può scappare a tutti un’acca scrivendo di fretta su una tastiera… non facciamola così tragica 😉

Red Passion

L’arcivescovo ha appena scoperto una cosa: le pecorelle, qualche volta, si accorgono di essere delle persone e allora pretendono di far valere la propria ragione su quella del capo-dittatore. Il rispetto per una persona non passa necessariamente per l’accettazione supina di tutte le sue decisioni e questa sempilice verità comincia a diffondersi fra i cosiddetti “fedeli”.
Quanto a te, Mandis, giustificheresti anche i vescovi che occultano i casi di pedofilia, solo per non creare scandalo. Tu appartieni alla schiera dei fedeli pericolosi, pericolosi perchè convinti che il “capo” ha sempre ragione.
Infine, vorrei aggiungere un’altra semplice verità: i vescovi, i preti e tutti coloro che occupano (indebitamente) posti di potere nella chiesa devono ricordarsi di essere stipendiati dalle tasche di noi tutti (purtroppo). Pertanto le persone avranno anche il diritto di criticarlo a proprio piacimento, o no?. Ma chi caz.z.o è lui per indignarsi di fronte a delle critiche nei confronti del suo operato. Ma chi l’ha detto che non può essere giudicato. Non è vero che non possono essere giudicati. Si può e, aggiungo, si deve! E’ un bell’esercizio e ti consiglio di eseguirlo di tanto in tanto. Provaci, dai, vedrai che ti sentirai meglio anche tu

Murdega

Mandis,immagino che l’indegnità dei fedeli corrisponda alla tua degnità,
naturalmente a tuo insindacabile giudizio.
Mandis un giudice una garanzia.

Giovanni Mandis

Murdega, io non direi mai a nessuno buffone e barabba, figurati al mio Vescovo (o a qualunque altro pastore della Chiesa). Tantomeno in chiesa dove so che Dio è realmente presente nel tabernacolo.

Otzi

In parole molto chiare ha detto: IO SONO LA CHIESA, voi una stalla di pecore. Io vi curo e vi mangio a piacere perchè voi non ne avete la capacità razionale in quanto bacati dal peccato originale e se anche vi confessate, pecore siete e pecore rimanete. IO SONO IL PASTORE CHE DA LA VITA PER IL BENE DEL SUO GREGGE perchè voi pecore non siete neppure in grado di conoscere ciò che è bene per voi. IO SONO LA VOLONTA’ DIO per voi…..
Scappate pecore perchè il lupo è lupo. C’è quello che è rimasto senza denti e c’è quello che li ha più aguzzi, ma sempre lupo è: guardiano delle pecorine! E che guardiano!

nullità

il sostegno ai poveri è un business.

che questi fedeli se ne facciano una ragione, o che reagiscano uscendo da questa società per azioni.

POPPER

beh i fedeli dovrebbero sapere che i loro vescovi non si occupano più di opere caritatevoli e di spiiritualità ma di ottenere solo finanziamenti dallo stato e far affari con la cricca e la mafia.

Invece di dirgli inutilmente buffone si decidano ad uscire dal gregge e interrompere il proprio contibuto alla ccar.

marco**

Questo è il minimo che può fare il popolo contro la MENZOGNA!! forza e coraggio!!!

POPPER

Ci saterebbe bene anche un murales di protesta sui muri della diocesi, un murales che rappresenti l’egoismo del vescovo nell’indifferenza più totale verso i fedeli e gli immigrati, aggiungerei nel murales il vescovo mentre fa affari con Carboni e altri politici gentiluomini.

Paul Manoni

Cari cagliaritani delusi…Sbattezzatevi da questa vostra chiesa ultinazionale! 😉

Augusto

Vedendo il filmato, sono rimasto piacevolmente sorpreso della reazione di sdegno e di aperta contestazione verbale da parte dei presenti in chiesa. Questo è la novità, secondo me: la gente si ribella proprio in chiesa ed interrompe l’omelia; cosa alquanto “rivoluzionaria”, visto che da sempre il prete fa un monologo e non sono previsti dibattiti da parte dei fedeli. Certo è solo il primo passo a cui dovrebbe seguire un atto di sbattezzo o perlomeno sospendere i contributi alla ccar. Ma provate ad immaginare anche solo il fatto di una reazione simile dei fedeli ogniqualvolta un prelato o prete “spara” c..zate dal pulpito in ogni chiesa di Vaticalia!

Paul Manoni

Interrompere o semplicemene disturbare una funzione religiosa, per lo meno nel nostro disgraziatissimo paese, puo’ essere alquanto pericoloso…E’ infatti un reato a tutti gli effetti!

Stefano Grassino

Si, è vero ma se i contestatori sono più dei poliziotti che li vanno ad arrestare allora i primi prendono il posto dei secondi…………..come accadde in Francia nel 1789.

Paul Manoni

Stefano bisogna avere gli attributi grossi, pesanti ed al posto giusto, ed avere anche un minimo di voglia di passare dalla posizione prona a 90° alla posizione eretta.
Dove le trovi oggi, persone come quelle che dici tu?
Non lo si fa’ nei confronti dei politici, figuriamoci se si possa anche solo ipotizzare, nei confronti della Chiesa mammasantissima ingerente e pastora del gregge. 😉
Ricordati di questa:
http://www.uaar.it/news/2009/07/20/cassazione-vietato-manifestare-davanti-una-chiesa/

Stefano Grassino

Hai ragione. La mia era una provocazione ma non del tutto fuori luogo. E’ chiaro che se i contestatori fossero molti, non arriveremo mai ad atti di violenza. Il numero farebbe la forza per cambiare leggi antiquate ed ingiuste. Questo è il motivo per cui me la prendo con le persone ignave che non muovono un solo dito per cambiare le cose. Oggi sono state depositate 1.400.000 firme contro la privatizzazione dell’acqua. Se fossero state 14.000.000 milioni pensa tu che forza dirompente. Altro che rivoluzione armata!!!!!!!!!!!!! Con la volontà delle idee non rischi di essere ucciso e di uccidere un padre di famiglia solo perche indossa una divisa e manderesti a casa ed anche in galera il fior fiore dei saccheggiatori delle casse dello stato.

myself

Non riesco a capire bene i dialoghi del filmato… qualcuno mi può spiegare cosa è successo?
Perchè i fedeli protestavano l’arcivescovo?

Paul Manoni

“Motivo del contendere il trasferimento del parroco”

Ed in piu’ il vescovo si e’ lasciato andare a critiche alla stessa chiesa, dicendo che:

“questa chiesa è una baracca”. 😉

Diocleziano

Leggendo nel sommario delle “Ultimissime” dove il testo si interrompe a “Questa chiesa è una… ” avevo pensato una parola diversa… 🙂

Cesare b

Ma se i fedeli contestano il vescovo a causa del trasferimento del parroco, e’ contestato il vescovo, quel particolare vescovo, non la religione cattolica in se stessa. Cui, anzi, quel popolo si direbbe molto affezionato, se prende tanto sul serio la scelta della persona incaricata di rappresentarla in quel luogo. Ce ne fossero di parrocchie cosi’!
Saluti.

Diocleziano

Cesare b
Però tu non capisci che la gente, mettendosi dalla parte di quel parroco, si è messa contro la chiesa “ufficiale”, quella rappresentata dal vescovo. Infatti qui la religione non c’entra niente, come di solito non c’entra niente con quello che fa la chiesa…

brendan

Cesare b

Sono d’accordo con te. Hai visto come era piena la chiesa?
Il parroco pare fosse lì da una ventina d’anni e quindi un trasferimento ci poteva stare. Pare però che i rapporti tra vescovo e parroco non fossero buoni perchè il secondo aveva fatto prediche antimilitariste dopo l’arrivo di questo vescovo.
Io non ho capito cosa volesse dire esattamente il vescovo. Comunque doveva essere più chiaro, quando ci sono tensioni simili non si possono rischiare equivoci (di equivoco parla Repubblica.it)

Ciccio

“Comunque doveva essere più chiaro”

ma…… è un vescovo!! 😀 non può parlare in maniera chiara, semplice e comprensibile! deve usare un linguaggio criptico, arcaico, chiuso e volutamente incomprensibile per non far capire alla massa dei pecoroni la sbrega di cag*** che sta dicendo… anche se questa volta pare abbiano capito bene…

Giovanni Mandis

ovviamente la redazione dovrebbe correggere quanto scritto sotto al titolo
“ha pronunciato una frase, “questa chiesa è una baracca”, che ha scatenato le proteste.”

PERCHE’ FRASE NON VERITIERA.

Sandra

Filmato su YT dal titolo: Cagliari, Don Cugusi: “Ricorrerò contro il trasferimento”

don Cugusi: “I parrocchiani non si rassegneranno a questi insulti… l’insulto della comunità come baracca”

Non c’è che dire, Woityla i vescovi li sapeva scegliere proprio bene, poraccio, del resto scegliendo tra i preti ci si accontenta di quel che passa il convento…

El Topo

Curiosamente convengo con quanto dice Cesare poco sopra, effettivamente la religiosità popolare non è affatto in crisi, special modo in questi tempi complicati e stressanti in cui le risposte comode ed esaustive che vengono dal credere nelle superstizioni costituiscono un sicuro rifugio e un porto dove trovare solide certezze e “sicure speranze”. Detto questo, a me che ho passato da un pezzo il guado, l’arcivescovo, il Sepe, il decimosesto e la nomenclatura vaticana che sta stomacando la sua base (sembra quasi che abbiano imparato dal PD) e la sta allontanando da sé fa sorridere e faccio il tifo per loro dato che stanno minando la credibilità del carrozzone. Per tirare le somme del ragionamento non potendo pretendere che tutti imparino a vivere pienamente coscienti di sé senza bisogno di spiegazioni metafisiche della propria esistenza, ritengo che una evoluzione della crisi attuale della chiesa cattolica potrebbe essere una migrazione di massa verso forme di cristianesimo di tipo protestante, a mio avviso più evolute, più tolleranti verso concezioni del mondo diverse da quelle canoniche e caratterizzate da una dimensione soggettiva in cui il rapporto con l’amico immaginario è più diretto e meno mediato dalla nomenclatura, in sostanza una chiesa a sviluppo più orizzontale che verticale, sarebbe solo un passo ma nella giusta direzione.

hexengut

fermo restando che si tratta di un episodio religioso, quello dei fedeli cagliaritani mi sembra un atteggiamento che riporta a reminiscenze del Vaticano II: volontà assembleare, diritto d’opinione, scelte e poteri decisionali della comunità ecc. Ma che ci son stati a fare, allora, due papi che han fatto e stan facendo di tutto per estirpare definitivamente la “mala pianta ereticale” germogliata dal Vaticano II?… Altro che l’escamotage antipatarinico: qui non verrà dato alcun gonfalone di san Pietro per tener buoni, gratificare e asservire i fedeli contestatori ma si procederà direttamente con le mazzate.

Stefano

@ El Topo

“la religiosità popolare non è affatto in crisi”

Colgo solo l’occasione offerta dalla tua frase, senza alcuno spirito di polemica, per cercare di chiarire il punto: in merito si dice tutto e il contrario di tutto, anche in questo sito. Credo si dovrebbero prendere in considerazione una serie di parametri (quali?) per esprimere un giudizio più accurato. Altrimenti abbiamo e diffondiamo idee confuse…

omaga77

scusate se posto qui. mi sembra che il sikelian festival che era stato bloccato ora si fa

POPPER

http://www.rockol.it/news-145182/Concerti,-si-far%C3%A0-il-Sikelian-Hell-Festival-di-Alcamo

pare di si caro omaga77, e ne sono felice e la chiesa cattolica vada a farsi fottere.

“Siamo molto contenti che il Sikelian possa svolgersi comecprevisto inizialmente”, ha fatto sapere Manfredi Pellitteri, uno degli organizzatori dell’evento: “Ringraziamo il Comune di Alcamo per aver compreso l’importanza dell’evento. E ringraziamo Pino Apprendi per il prezioso sostegno. Adesso aspettiamo tutti coloro che ci hanno sostenuto sotto il palco del Sikelian”

Massimo

Finalmente, una splendida notizia! Non perché io, “ateo non devoto”, debba/voglia/sappia godere del male – o, anche, solo, dell’imbarazzo – di qualcuno che stimo poco ed è pieno di boria; solo perché questo semplice, singolo (e, spero, non unico) episodio sembra dirci: “Eppur si muove!”. Simili reazioni sono possibili, dall’INTERNO DEL CONSESSO CATTOLICO, anche in Italia – e, per giunta, nella “periferia” italiana… non solo in Germania, non solo a casa di Ratzinger, non solo dove i fedeli sanno come reagire ai giochi e alle disattenzioni delle gerarchie eccelsiastiche – sto parlando dell’interlocuzione diretta di un fedele, a messa, con il prete in un paese dalle parti di Marktl am Inn, dove era stato “coperto” un prete pedofilo.
Eppur si muove! Eppure parlano anche in Italia! Eppure chi più può incidere (i fedeli, giustificatori ufficiali dei soprusi vaticani… non noi “biechi infedeli”, che non facciamo testo) riesce a dire la sua anche in Italia!…

O vi sembra ingenuo?

POPPER

Caro El Topo, tu scrivi..

“Per tirare le somme del ragionamento non potendo pretendere che tutti imparino a vivere pienamente coscienti di sé senza bisogno di spiegazioni metafisiche della propria esistenza, ritengo che una evoluzione della crisi attuale della chiesa cattolica potrebbe essere una migrazione di massa verso forme di cristianesimo di tipo protestante, a mio avviso più evolute,…….”

Io dico: nel frattempo in cui non tutti conoscono se stessi bio-neurologicamente abbastanza bene, tanto da non ricorrere a spiegazioni metafisiche, vi sono nella cristianità esperienze protestanti più tolleranti rispetto ad alcune esperienze cattoliche dettate da canoniche e grararchile logiche di interesse economico e di prestigio politico.

Quand’è che si capirà meglio il valore della disciplina razionale nell’educazione delle giovani generazioni? Serve più disciplina razionale e non i riti di iniziazione alla stupidità religiosa che è cieca e ottusa.

Perchè un ragazzo che inzia fin da adolescente a comprendere la natura e le sue spiegazioni più realistiche, mediante una disciplina pedagogica e scientifica, da grande ha una competenza ed esperienza migliore rispetto a chi è credente e si perde nei meandri del suo creazionismo mistico? Guardate solo l’esempio di Zichichi e di altri come lui, come sono incompetenti nonostante l’età e il loro apparente prestigio!

Conoscere se stessi vuol dire anche scoprire l’inutilità dell’approccio metafisico della religione, conoscere se stessi evita di dissociarsi in io e dio, evita, quindi, di cercare spiegazioni che hanno a che fare con la superstizione più che con l’oggettiva ricrrca della spiegazione realistica.

Caro El Topo, quando certe persone, e ce ne sono molte, fin da giovanissime si erano abituate ad auto osservarsi, ad osservare il proprio corpo, più che consumarlo o esibirlo profumatamente, ad osservare i propri pensieri, ad osservare la natura, il comportamento delle stelle, degli animali, allora hanno iniziato a ragionare con la propria testa, ben disciplinata dallo studio ed esercizi scolastici, poi accademici, da parte insegnamenti e docenti non confessionalisti, e non con le interpretazioni teologiche che la religione da dell’uomo e della natura e dell’universo.

La disciplina razional-scientifica preserva la mente, dall’età adolescente fino all’età adulta, da tutti gli approcci religiosi che han sfruttato, sprecato e consumato la natura della Terra e Umana e Animale, portandoci sull’orlo del precipizio.

Non si cerchi, per favore, di vedere qualcosa di razionale nella religione, altrimenti finireste per cedere all’invito di Ravasi nel suo cortille.

Una nuova generazione ben razionalmente disciplinata, sarà anche il futuro di un progresso fatto di rispetto dell’ambiente, mentre invece l’attuale situazione ecologica nel mondo è ancora governata ad gente che crede in dio e che provoca disastri ecologici irreversibili.

La religione è una piaga sempre più infettante, la si dovrebbe mettere in quarantena internazionale, ma la stupidità della gente che ha delegato tutto alle gerarchie, preferisce pregare e morire piuttosto che venga fermata questa epidemia, ormai radicata nell’ignoranza ottusa di se stessi che contraddistingue l’acriticità dei ragionamenti fideistici e superstiziosi.

sono molto severo con la religione e ne ho ben donde.

El Topo

Spero tu non abbia frainteso quanto sostengo, dico solo che certe forme di religiosità sono un male minore, almeno rispetto al cattolicesimo, in un mondo in cui pare che la superstizione sia un male quasi incurabile, per il resto concordo con quanto dici, per un pieno sviluppo della persona non c’è alternativa ad un approccio razionale.

Massimo

Dato l’immobilismo italiano e l’evidente arretratezza su tutta la linea della situazione specifica da queste parti, qualunque segnale di ribellione e presa di coscienza interna alla chiesa cattolica resta comunque da accogliere positivamente. Altrimenti, se nostro figlio inizia a gattonare a quattro zampe, rischiamo di non goderci la cosa perché, purtoppo e con nostro grande rammarico… dimostra col suo comportamento di non saper affrontare una gara di cento metri con relativo salto degli ostacoli! La nostra prospettiva di atei – secondo il mio modesto parere – non dovrebbe viziare troppo l’interpretazione della realtà che – nostro malgrado – ci circonda in Italia. Non è necessariamente razionale trascurare il peso numerico e (potenzialmente) decisionale di tanti amanti del’irrazionale… in nome della razionalità… Diamo loro qualche chance sul difficile percorso dell’autodeterminazione – in fondo, se vogliono credere in Barbablù, in Belzebù o in Manitu, ma in Italia (chissà quando, ma col loro contributo decisivo – cfr divorzio, aborto ecc.) passano leggi sull’estensione dei diritti civili, sulla fecondazione assistita, sulle unioni omosessuali, sulla ricerca sulle staminali, sul “trattamento di fine vita” ecc. ecc. ecc. (l’elenco è ben noto), non sarebbe comunque meglio? Davvero non c’è differenza, da questo punto di vista, tra paesi europei luterani ed Europa catto-ortodossa? Non è meglio una “luteranizzazione” graduale del cattolicesimo italiano che una scommessa a lunghissimo termine sul superamento definitivo delle pastoie confessionaliste? A mio avviso, in questo senso l’essersi affrancati come individui dalle costrizioni del fideismo è già di per sé “non male”; se i fidesti assumono la buona usanza di assomigliare (anche solo un po’) di più a chi non lo è e imparano a pensare con la propria testa, ciò costituirebbe un progresso da non disprezzare. Detto quanto andava detto, sono e mi dichiaro – e, con questo, spero di essermi spiegato su quali sarebbero le mie aspirazioni in merito al modello di società che preferisco/preferirei (più gente libera dal confessionalismo = più libertà per tutti, dentro e fuori di sé). Ma, nel frattempo…

POPPER

Avete ragione anche voi amici miei, io auspico che presto si sia disposti a fare riforme sull’istruzione pubblica in cui l’orientamento pedagogico e umanistico sia affiancato da un orientamento scientifco ineludibile, per abituare le menti giovani alla falsificabilità delle ipotesi, tesi e teorie, per formare menti critiche e anche scettiche, a tratti anche necessariamente agnostiche.

Come la religione tenta di programmare menti acritiche fin dalla più tenera età, ed estremamente arrendevoli verso le imposizioni dottrinali, perchè allora non impedirle, o quanto meno sabotarle con programmi pedagogico-scientifici e con una disciplina razionale che prepari i giovani ad affrontare le sfide del progresso?

Già questo accade nel mondo e vi sono istituti ed accademie che attuano programmi di carattere pedagogico-razionali e prettamente scientici, ma in Italia come siamo messi?

Chi tra voi conosce qualche istituto o scuola che ha programmi di cui parlo?

Si dice: diamogli il tempo a ste gente di evolvere razionalmente! Va bene, ma il resto dell’Europa va avanti, il resto del Mondo va avanti, anche se sul piano della competenza scientifica e tecnologica l’Italia non è da meno, lo so anche io, ma sempre più ci sono numeri chiusi in materie scientifiche mentre invece per le materie umanistiche la stupidità della Gelmini è sempre in cinta, si sa cosa lei favorisce e cosa discrimina.

Le famiglie cattoliche perchè non favoriscono gli indirizzi scientifici nei loro figli?
Dato il comportamento dell’attuale ministro dell’istruzione non mi meraviglio, praticamente arriverà persino a mettere un tetto alle iscrizioni agli istituti di indirizzo scientifico, e già sta mettedno in difficoltà le università e gli atenei a questo riguardo.

Lo stato laico deve garantire neutralità e servizi e non discriminare sugli indirizzi scolastici e accademici scelti dai suoi cittadini, che si presume siano liberi.

Invece oggi sta accadendo che lo stato condiziona pesantemente questi indirizzi e genera incertezza nelle giovani generazioni; abbiamo di fatto un quadro istituzionale vecchio e decrepito, irrazionale in ogni sua decisione.

Chiedo a me stesso e a voi: cosa possiamo chiedere ai cattolici che gridano buffone al loro vescovo? Ahime….possiamo chiedere a loro al massimo di visitare il sito UAAR, poi da cosa nasce cosa…..

Massimo

AGGIUNTA importante:

…”sono e mi dichiaro ateo”… la parte più essenziale mi era rimasta nella tastiera. Volontà divina? 😉

El Topo

Hai perfettamente centrato ed espresso in modo inequivocabile il mio pensiero.

orasio tubero

E’ già stato detto ma lo ripeto. Il vescovo fa bene a fare quello che fa. La chiesa non è una democrazia. Il fedele che crede ancora di autogestirsi la parrocchia, di tenersi il parroco che gli piace, non ha capito nulla del cattolicesimo. Non è che l’ennesima manifestazione dell’ipocrisia italiana, dove le leggi e le istituzioni vengono sempre adattate alle proprie necessità, dove si va in chiesa e si aboritisce, ci si sposa all’altare salvo poi divorziare e per di più pretendere la comunione. Ma l’avete letto il catechismo? se non vi va quello che fanno i vescovi cambiate religione, fatevene una a vostra misura, o fate come noi atei e agnostici.

POPPER

Se non vi va cosa dicono i vescovi uscite dalla ccar! eh…insomma! ma se vi sono atteggiamenti del genere da parte dei fedeli verso un vescovo di Cagliari, anche le gerarchie dovranno farsene una ragione o no?

Murdega

Giovanni Mandis risponde:
martedì 20 luglio 2010 alle 11:51
Murdega, io non direi mai a nessuno buffone e barabba, figurati al mio Vescovo (o a qualunque altro pastore della Chiesa). Tantomeno in chiesa dove so che Dio è realmente presente nel tabernacolo.
_____
E’ talmente piccola la tua percezione di un dio che ogni altra discussione sarebbe inutile.
Dio è presente in ogni posto che noi pensiamo che sia.
Il fatto che non diresti buffone e barabba non ti fà essere migliore o peggiore di altri,
e non ti accredita alcun consenso sociale, in ultima analisi se ti piace fallo ma fallo in silenzio,
perchè il tuo gridare può dare fastidio al altri e forza paris.

POPPER

barabba non era un uomo era una metafora, volete che io liberi gesù bar-abba, figlio del padre o gesù figlio dell’uomo?

Come al solito il vangelo lo si legge alla lettera.

Murdega

E si Popper,la tua conoscenza e frutto di ricerca e studio,ma purtroppo queste cose
non le insegnano al catechismo.
Molti di quelli che intervengono non hanno poi il coraggio di approffondire le varie
notizie che a vario titolo vengono portate a conoscenza, ma ritengo che questo
sia il modo migliore di procedere,
Ho notato che molti troll neointerventisti ad certo punto abbandonano di fronte
alla obiettività delle ragione portate a suffragio delle ipotesi.
Durante le miei discussioni con i cattopitechi consiglio sempre questo blog,
e dopo qualche consultazione non sanno cosa dire.
Caro Popper continuiamo così.

POPPER

grazie Murdega, ma sai una cosa? odio la teologia, è giusto perchè leggo i libri di Odifreddi che riesco a soportarla con una certa ilarità.

fra pallino

@Murdega

guarda.. più che di fronte all’obbiettività della ragione credo che abbandonino per la sagra di affermazioni allucinate e pseudoscientifike che si leggono.. salvo ritornare.. saltuariamente per farsi qualche risata.. o per vedere nuove notizie che l’ossessione-chiesa vi fa racimolare per la rete..

quanto al “figlio del padre” Barabba..tale (vecchia) pseudospiegazione non ha nessun supporto testuale nè critico, ma è un esempio di lettura fantasiosa del testo. Popper… popper… se hai visto la pagina di Wiki ti sei trovato di fronte (e hai bevuto) una delle tante pagine che rendono Wiki uno strumento di conoscenza poco affidabile (basta vedere quanto sia datata e ridicola la bibliografia citata… il Merk poi come testo critico non lo usa più nessuno da un pezzo).

Detto per inciso: la spiegazione allegorico-metaforica che adduci non farebbe nessun problema in sè.. solo che, ripeto, non è per nulla fondata e oltretutto incoerente, dato che ad es. Mt 2,17 con questa lettura contrapporebbe impropriamente [iesoun ton] Barabban a Iesoun ton..christon (e quindi non un Gesù figlio del padre a uno figlio dell’uomo.. titolo tra l’altr, quest’ultimo, che il Gesù storico usa in riferimento proprio a se stesso nella linea escatologica di Dn 7,13).

POPPER

sei un fedele ingenuo e irrilevante, non conosci le metafore circa Bar Abba, figuriamoci se conosci le metafore delle parabole, non le capivano nemmeno i tuoi padri evangelisti, che limitavano a ripetere o a scrvere come dei pappagalli o video-registratori, fra l’altro anche in contraddizione tra loro.

Sei un personaggio uscito dalle cronache di Narnia.

POPPER

– hai mai capito davvero la parabola del buon samaritano (?)
– quella del figliol prodigo (?)
– quella della perla perla preziosa nascosta in un terreno (?)
– quella dell’uomo che aveva riempito i granai e si era detto: adesso goditi la vita (?)

Sono piene di metafore e non puoi interpretarle alla lettera, devi attingere alle correnti gnostiche se vuoi capirci qualcosa. Perosnalmente ho attito da quelle fonti gnostiche e ne ho capito le metafore intrinseche al valore dell’insegnamento di questo cristo, sebbene sia stato costruito a tavolino come un sincretismo indù.giudaico.crisitiano.

Per esempio l’incarnazione di dio è detto Avatara nelle scritture vediche, l’induismo ha questa concezione di dio, non il giudaismo, quindi nei vangeli tale concetto non è neppure omologato in tutti e quattro i testi canonici, infatti spesso lo stesso gesù si definisce in alcuni “figlio dell’Uomo” in altri “figlio del padre” appunto Bar Abba.

Nell’induismo vi è la concezione dei 10 avatara, e guarda caso il decimo sta sul cavallo bianco, non ti ricorda nulla? l’Apocalisse per esempio.

florasol

Barabba era un uomo in carne e ossa, non una metafora.

e la Befana viene giu dal camino la notte del 6 gennaio. Io l’ho vista, come anche tu hai visto Barabba, suppongo.

POPPER

caro florasol, che stai a di? io da Wiki non prendo nulla, ho i miei studi e altre fonti, ma ribadisco che su gesù non ci sono prove storiche, per quanto mi riguarda il fatto che Plinio ne parla potrebbe essere che l’ha prso dalle ricette di sua nonna per rendere dolce la speranza degli illusi.

Massimo

A prescindere dal Barabba-finto, dal Barabba-vero o da qualsiasi altro modo di (voler) leggere il suo personaggio… di sicuro è molto “vero” il Barabba “finto” di Pär Lagerkvist, grandissimo scrittore svedese che ha comunque da dire qualcosa a tutti (credo), senza badare alle proprie preferenze o alla propria visione filosofica del mondo. Da appassionato di cultura nordica, lo suggersco caldamente a tutti:

http://www.iperborea.com/web/libri/0123.htm

POPPER

Nel Nuovo Testamento, nel vangelo di Marco, Gesù si rivolge a Dio chiamandolo Abbà, la parola appare anche nelle lettere di Paolo di Tarso ai Romani ed ai Galati, quindi bar-Abbà si tradurrebbe con “figlio di Dio”, ma essendo stata la parola Dio impronunciabile per gli antichi ebrei, allora Abba era spesso usata da gesù ed è nello stess Padre Nostro.

Massimo

Non dubitavo affatto che avessi una buona base per dirlo… proponevo solo una variazione sul tema. Come per dire: “a parte tutto, sia come sia quella storia, a volte gli scrittori rendono tutto molto vero… con la loro finzione”. In effetti, nel sito che ho citato si riportano link con recensioni al libro di giornali “piuttosto” conservatori; la cosa, però, non deve spaventare: anche Borges era un grande scrittore, ma politicamente connivente con la triste situazione argentina. Lagerkvist, comunque, è difficilissimo da inquadrare in termini così netti. Definirlo agnostico (un po’ su tutto) penso sia la cosa più giusta.

Nello specifico, quanto a “bar-Abbà”, non so ovviamente niente di lingue semitiche, ma chissà che quel ‘bar’ non abbia un rapporto con il ‘ben’ degli arabi… (mi viene in mente il linguista BENveniste, in cui quel prefisso ha funzione di patronimico – “figlio di”). Curioso. Grazie per l’informazione.

Alberto

Sig. Mandis,
ma crede davvero che il suo dio sia nel tabernacolo?
Posso accettare, (ma non capire) che una persona possa essere credente nel proprio intimo e anche manifestarlo in determinati contesti, come per esempio in chiesa o altro, ma scusi tanto il mio ardire, quando lei fa delle affermazioni del genere mi appare ridicolo.
Mi causa la stessa ilarità di quando da bambino vedevo i vecchi film documentari che mostravano popolazioni africane che danzavano per invocare la pioggia o per ingraziarsi gli dei prima della caccia. Mi scusi ancora ma cosa le concede che io non ho il suo supposto dio?
Saluti e auguri.

Murdega

E si Alberto,concordo in pieno e con queste argomentazioni, semplici e dirette
che li mettiamo in crisi.
Un invito a lasciar cadere le provocazioni teologiche.

faidate

La cronaca televisiva dell’incontro, questa sera tg3, ha chiaramente presentato un alto prelato squalificato.

Murdega

fra pallino risponde:
martedì 20 luglio 2010 alle 17:58

@Murdega
guarda.. più che di fronte all’obbiettività della ragione credo che abbandonino per la sagra di affermazioni allucinate e pseudoscientifike che si leggono.. salvo ritornare.. saltuariamente per farsi qualche risata.. o per vedere nuove notizie che l’ossessione-chiesa vi fa racimolare per la rete..

——
fra pallino il saggio dormiente, conoscitore dei vangeli testi di rigore scientifico e
e portatori dell’unica verità.
Per quanto riguarda l’ossessione- chiesa ti sbagli di grosso l’ossessione è solo
la vostra si chiama EURO.
fra pallino continua a dormire.

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