Un altro paradiso illusorio

Raffaele Carcano*

Raffaele Carcano

Nonostante siano ampiamente pubblicizzate da ogni agenzia di viaggio, non è questo il periodo ideale per visitare le Maldive. E non solo per ragioni climatiche. Piove sulla libertà di coscienza, nel mondo patinato che ammicca agli occidentali desiderosi di relax. Anche quello dell’arcipelago si è ormai rivelato un paradiso illusorio: l’acquario di Allah si è tinto di sangue.
Ismail Mohamed Didi, un giovane di venticinque anni, si è suicidato. L’ha fatto perché ateo, perché per gli atei non c’è posto in nessun paradiso. Nelle Maldive, il loro destino è una vita di inferno: gli amici li abbandonano, il datore di lavoro li denuncia, la polizia aspetta solo di interrogarli. La legge islamica e quella civile, che coincidono, prevedono per loro la morte. Le Maldive sono un paese che va orgoglioso della propria omogeneità religiosa: o sei un musulmano sunnita, o semplicemente non sei. Non puoi essere. Non devi essere.
La vicenda di Ismail Mohamed ci ricorda quanto la libertà di cui disponiamo sia fragile, e di come sia addirittura inesistente in tante parti del mondo. Quelle in cui decine di migliaia di uomini vivono in solitudine la propria incredulità, o al massimo la affidano a internet. Ci si può sentire meno soli, con internet, ma la felicità che può forse darti è comunque anch’essa fugace: fuori dalla porta ti aspetta l’implacabile promessa di un paradiso.
Eppure, è proprio attraverso internet che riceviamo sempre più numerosi messaggi nella bottiglia, che prima non venivano nemmeno affidati alle onde. C’è un’umanità che ci chiede aiuto, in quelle isole deserte di diritti. E se pensiamo di essere almeno pallidi eredi della Rivoluzione illuminista, non possiamo non far nostra l’aspirazione alla fratellanza, e porgere loro la nostra mano. È certo difficile farlo attraverso il web, ed è quasi impossibile trovare altre vie. Ma di una cosa si può star certi: gli italiani sono i turisti più numerosi nell’arcipelago. Diamoci da fare per perdere quanto prima questo primato. Nessuno di noi crede più nel paradiso.

* Studioso della religione e dell’incredulità, curatore di Le voci della laicità, coautore di Uscire dal gregge, segretario UAAR

NB: le opinioni espresse in questa sezione non riflettono necessariamente le posizioni dell’associazione.
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40 commenti

bismarck

Credo che con l’inalzamento dei mari hanno ben poco da ridere, anche il loro piccolo mondo antico finirà. Chissà forse troveranno rifugio in arabia saudita…

Kaworu

mmm io ricordo che agli arabi quelli troppo scuretti non piacciono granchè.

hexengut

impresa difficile, caro Raffaele, il risveglio dell’italiano dal miraggio vacanziero e dallo stato ipnotico in genere; guarda anche i turisti di Santo Domingo che ignorano il contiguo dramma di Haiti, anzi ignorano pure d’essere sulla stessa isola; quanto al miraggio delle Maldive sono anni che, personalmente, litigo con chi ci è stato e con chi vuole andarci: ma è impresa pressoché donchisciottesca in cui ha fallito anche quel maniinpasta di Costanzo che ci provò anni fa. Tuttavia, poiché la solitudine di coloro cui vengono lesi i propri diritti umani si sta sempre più trasformando in un grido di sofferenza, trovo giustissimo il tuo appello. Personalmente continuerò a romper le scatole a conoscenti e amici ma sarebbe bello se si riuscisse ad organizzare qualcosa di più incisivo.

Stefano Bottoni

Concordo con il nostro segretario. All’italiano medio la parola “Maldive” fa venire in mente spiagge candide e mari cristallini, ma nulla sa riguardo alla situazione politica.
Internet è uno strumento formidabile per diffondere il più possibile fatti e notizie altrimenti bellamente ignorati dalla maggior parte dei media.
Diamoci tutti da fare perchè, come suggerito da Carcano, gli italiani (e possibilmente non solo loro) smettano di andare in vacanza alle Maldive, foraggiando un regime liberticida.
Naturalmente, oltre che con i nostri contatti in rete, parliamone direttamente anche coi parenti ed amici.

Lorenzo Galoppini

Mai andato in vacanza alle Maldive, e dopo aver saputo questo (che francamente ignoravo, non sapevo che le Maldive fossero una teocrazia islamica tipo medioriente) nemmeno ho intenzione di andarci.

darwin

farò la mia parte, per qnto piccola e insignificante… Per qnto mi riguarda non metterò mai piede alle maldive ..e farò il possibile perchè almeno le persone che mi sono vicine sappiano di Mohamed Ismail…..

Bruno Gualerzi

Ecco perchè non trovo valide alternative al termine ‘ateo’. Se non fosse per altro, per questa sua storia spalmata sull’intero pianeta di persecuzioni, di isolamento, di disprezzo, di odio verso chi indica la ‘nudità del re’ e le tragiche conseguenze del credito che viene dato a vestiti tanto più immaginari quanto più sgargianti, a paradisi fittizi. L’odio verso chi dimostra che togliere le illusioni non impoverisce gli uomini, ma permette loro di vivere l’unica libertà possibile e di esercitare una carità non pelosa verso il prossimo.
Niente come il temine ‘ateo’ sa rappresentare tutto questo.

libero

Fondamentalismo religioso = fondamentalismo ateo ?

Forse l’agnostico è il più equilibrato.

Giulio Cesare Vallocchia

Ho apprezzato moltissimo questa denuncia di un meccanismo criminale della religione islamica che spinge al suicidio o pocede direttamente all’assassinio di chi non vuol credere ad alcuna imaginaria entità soprannaturale. Mi chiedo però se non sia il caso di portare alle estreme conseguenze questa denuncia. Fino al punto cioè di denunciare pubblicamente e chiedere di impedire la diffusione di un testo, il Corano, in cui è giustificato e legittimato formalmente l’assassinio di atei e apostati. C’è o non c’è in Italia il reato di “apologia di reato” ? E questo assassinio legale previsto dalla religione islamica rientra a tutti gli effetti nella fattispecie. Non posso fare a meno di ricordare che le religioni non sono tutte uguali perchè alcune sono peggiori delle altre. E l’islam è la peggiore fra tutte quelle che compongono la Menzogna Globale.
Giulio C.Vallocchia http://www.nogod.it

rolling stone

straquoto Giulio (e complimenti per il tuo NoGod).
Diciamo pane al pane: nel Corano si fa apologia di reato,
secondo le leggi dei paesi civili ed secondo la carta ONU riguardo ai diritti fondamentali dell’uomo.
Ma questa denuncia significherebbe scontro com la cosiddetta “cultura islamica”, e la parola scontro fa tremare i conigli calabraghe dell’Eurabia.
Preferiscono lasciare che, oltre ai topi (CCAR), anche le pantegane invadano la loro casa e si apprestano a diventare tutti Dimmhi.

Andrea

Anche nella bibbia (per esempio punizioni nel Levitico) si dice chiaramente che taluni soggetti vadano messi a morte (omosessuali, incestuosi, ecc.), metterei prima quella al bando, che a noi è molto più vicina.
Aggiungo inoltre che invece le religioni monoteistiche sono proprio tutte uguali, la reale differenza tra il cristianesimo e l’islam è che quest’ultimo ha ancora una forza militare e può venire esercitato in modo “più persuasivo”, tanto per capirsi come il cristianesimo fino a non molto tempo fa; quest’ultimo semplicemente non può più fare quel che vorrebbe in quanto smilitarizzato e la secolarizzazione lo sta cannibalizzando.
Pensare che ci siano religioni buone o comunque meno cattive è un errore che non possiamo permetterci di fare, è sufficiente guardare quello che la chiesa cattolica fa ancora qui da noi per farsi un’idea dei personaggi di cui è composta.

Ciao a tutti

rolling stone

Andrea
vai a raccontare questa tua interessante teoria,
ad esempio, a Theo van Gogh.

statolaico

rolling stone la tua risposta rende manifesto il fatto che non hai compreso il senso dell’intervento di Andrea che personalmente quoto in toto. Non si tratta di punti di vista diversi ma proprio del fatto di non aver capito il senso del suo intervento. Prova a rileggerlo senza fretta, vedrai che ha una logica che non contrasta con quello che dici tu. Saluti.

bisbetica76

Ho da sempre profonda antipatia pe ril governo maldiviano, e da anni spacco le sctaole a tutti i miei conoscenti affinchè scelgano altre mete…non esiste nemmeno il reato di stupro alle Maldive, ma vi rendete conto?
Continuassero a pregare Allah, tanto il mare li sommergerà lo stesso…e saràò molto meglio

orasio tubero

Il turismo in certi posti forse è una delle peggiori forme di sopraffazione e violenza che esistano. Con la scusa che paghiamo ci riteniamo autorizzati ad affittare le vite degli altri. Il turista dice: datemi un pezzo della vostra spiaggia e non rompetemi le balle, dopotutto vi pago per questo, senza di me che cosa fareste? Non si pensa nemmeno che i soldi che abbiamo vengono quasi tutti dalla povertà degli altri.

Francesco Casu

Propongo di inviare mail al governo delle Maldive per protesta con la minaccia di boicottare le vacanze nel loro paese. Sono sicuro che sortirà qualche effetto dato che loro vivono principalmente di turismo.

Moreno

Quando arrivi ti danno le istruzioni: niente donne in topless, niente ‘effusioni’, etc. Vien voglia di ripartire subito… Piuttosto, sarebbe da fare, invece del boicottaggio, disobbedienza civile, tipo nudismo estremo, e propaganda antireligiosa…

nullità

bisogna però essere almeno due volte numerosi rispetto la popolazione locale, per un’azione del genere.

e pronti allo scontro.

direi che è poco applicabile.

Soqquadro

Ti metterebbero in prigione, o al massimo se si è in troppi per non creare un incidente diplomatico enorme, tanti bei fogli di via.

Stefano Grassino

E poi ce lo vedi il turista italiano (che l’italiano è già menefreghista di suo) lottare per un’altro sciupandosi le vacanze? Ma dai su, in che mondo vivi?

El Topo

Personalmente ho sempre evitato paesi islamici nei miei viaggi eccetto una regione della Tailandia a minoranza musulmana, forse un giorno cederò e visiterò il Marocco o L’Egitto, ma ora come ora per me le Maldive sono già sotto il livello del mare.

Arthur Frayn

Come suggerisce Carcano, dovremmo ricordarci di assere almeno i pallidi eredi dell’illuminismo e boicottare chi reprime le libertà individuali. Senza con ciò trasformarci in “esportatori di democrazia”, mettendoci in tal modo alla stregua dei soliti noti nostrani e d’oltreoceano… Ma anche senza nessun cedimento in casa nostra, opponendo e erigendo barriere contro il malinteso “multiculturalismo” (multireligiosità integralista, per meglio dire) che tentano di imporci.

Painkiller

Sarò molto, molto brutale: ma aldifuori di questo blog a quanta gente frega qualcosa dei diritti civili di paesi come maldive, thailandia, indonesia, ecc…
Al cattolico medio fichè può avere belle spiagge status symbol, paccottiglia da souvenir e prostitute a basso costo non frega nulla.
In Kenya ho visto scene a dir poco agghiaccianti di pedo prostituzione con i bravi cristianucci a difendere i pedofili e attaccare me che me la prendevo con quei bastardi.

brendan

Il Paese che più subisce inviti al boicottaggio è la Birmania per il suo regime dittatoriale militare, tuttavia tanti ci vanno ugualmente (e tu non lo sapevi).
Sorvolo su quanto scritto sul cattolico medio.

Sarò molto, molto brutale: ma aldifuori di questo blog a quanta gente frega qualcosa dei diritti civili di paesi come maldive, thailandia, indonesia

Sarò altrettanto brutale: anche qua in genere non frega un c…o finchè non ci va di mezzo un ateo. Vedi commenti su tante uccisioni.

Roberto Grendene

@brendan

fa poca differenza se chi viene ucciso sia ateo, cristiano, musulmano, omosessuale

la differenza la fa chi li elimina: e spesso e’ animato da fideismo religioso, o sorretto da una religione al potere, che lo sostiene nella sua opera di uccisione dei diversi, con la convizione di avere la Verità Assoluta

POPPER

la libertà è fragile non solo in regimi come quelli islamici, ma lo è anche qui da noi, attaccata da decreti bavaglio, da un governo che publicizza l’illegalità come porta per entrare in politica ed essere immuni da intercettazioni, indagini, sentenze e giuste sanzioni, dato che tutti siamo uguali davanti alla legge.

La libertà di dirsi ateo è possibile qui da noi e in altre parti del mondo occidentale, ma accade anche che per eccessiva tolleranza verso l’islam ci viene chiesto di essere discreti nel dirci atei, vedi caso Leader Autraliana a cui viene chiesto dai cristiani e giudei di omettere di dirsi atea.

La nostra libertà è ugualmente in pericolo quando si teme di essere intolleranti come lo sono i fanatici religiosi, solo per il fatto che ci si sente atei e ciò viene considerato una bestemmia, un offesa alla fede altrui, allora si scende a compromessi per il quieto vivere, fin quando il quieto vivere diventa una gabbia, un vizio concesso ingenuamente alla permalosità della fede islamica o cristiana.

Flaviana

Possiamo fare tutto l’ostruzionismo che vogliamo ( e possiamo), ma quelli abbasseranno ulteriormente le tariffe, ed avranno comunque sciami di turisti beceri che contribuiranno a rimpinguare le casse statali.
Purtroppo funziona cosi’.

nullità

arriverebbero comunque meno soldi.

a quanto pare, il portafogli è il segnale più lampante di un dissenso.

Magar, bieco illuminista,

Ottimo e condivisibile intervento di Raffaele Carcano.

Aggiungo che sarebbe utile che l’opinione pubblica generale fosse maggiormente informata su questi casi, altrimenti le classiche “pressioni internazionali” non partono nemmeno. Né la meta turistica perde appeal.

POPPER

Un boicotaggio più ampio possibile come pressione sul regime mssulmano.
Invece di andare alle Maldive e in paesi mussulmani impegnati a violare i diritti umani, si scelgono altri luoghi ugualmente belli e stimolanti.

brendan

L’idea è buona, ma il problema del turismo è complesso. Il turismo è quasi tutto in mano all?occidente attraverso aerei, hotel, villaggi turistici. Del Paese ospitante si prende (e a volte si rovina) il paesaggio e della gente ce ne freghiamo altamente, democratici o meno che siano.

Stefano Grassino

Parere mio, esiste solo una cosa da fare: far conoscere in italia questa cose e dire quà di stare attenti a quelli la ed alle loro fobie.

stefano f.

giusto stigmatizzare quello che succede agli atei maldiviani, ma non scordiamoci mai come siamo messi in vaticalia, è nel cuore della civilissima Europa che sopravvive un feudo vaticano che sprofonda sempre di più verso l’oblio demo-confessionale…

Paul Manoni

BOICOTTO, BOICOTTO, BOICOTTO, BOICOTTO, BOICOTTO, BOICOTTO!!

P.S:
Grazie Raffaele! 😉

Sandra

Chi si ricorda di quella vecchia copertina di Der Spiegel, con una pistola nel piatto di spaghetti e la scritta “Italia terra di vacanze”? Forse ci vorrebbe un’immagine del genere, semplice ed efficace.

SilviaBO

Non so quanto gli atei maldiviani sarebbero contenti se non arrivassero più turisti. Almeno il turismo è una porta aperta verso il resto del mondo, una possibilità che, seppur lentamente, confrontandosi con gli altri popoli le idee comincino a cambiare.

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