Aumentano ancora le separazioni e i divorzi in Italia. Nel 2008, scrive l’ISTAT, le separazioni sono aumentate del 3,4% rispetto al 2007, i divorzi del 7,3%. Il fenomeno presenta aspetti diversi in base al territorio: “si va
dal valore minimo di 186,3 separazioni per 1.000 matrimoni che caratterizza il Sud al massimo osservato nel Nord-ovest (363,3 separazioni per 1.000 matrimoni)”. L’iter continua a richiedere molto tempo: “un procedimento consensuale di separazione si esaurisce mediamente in poco più di 150 giorni e uno di divorzio in 250, mentre se si chiude con il rito contenzioso occorrono in media rispettivamente 937 e 508 giorni”.
L’Istat: in aumento separazioni e divorzi
95 commenti
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non ci sono più i valori di una volta
Ora abbiamo l’euro!
Mio padre diceva:
una volta una donna,se non si sposava,aveva due alternative:
faceva la suora oppure la puttana(licenza poetica).
La solidita dei matrimoni di allora derivava in buona parte da motivi come questi.
Senza contare che se uno ammazzava la moglie in galera ci andava e ci restava parecchio
(allora),mentre il fatto di picchiarla era considerato normale,anche dai magistrati.
Ah,i valori di una volta!
Ci restava parecchio? Sei sicuro? Io dico di no.
@Grassino
Stiamo parlando degli “anni ruggenti”,quando se il ritardo di un treno superava i 5
minuti, senza motivazioni valide, qualcuno rischiava il posto.
Mio nonno allora era capotecnico,per cui so cosa dico.
Tutto un’altro mondo,vero?
Naturalmente per gerarchi e figli di papa era un tantino diverso,ma in questo non credo proprio che l’Italia antifascista nata dalla resistenza (ho scordato qualcosa?)sia
molto migliorata.
Sbaglio?
La serietà è andata diminuendo da allora, questo è certo. Con essa l’amor proprio, il senso dello stato ed il rispetto delle istituzioni. La dignità dell’individuo e dello stato….che parliamo a fare. Certo qualcosa è migliorato ma se mettiamo tutto sulla bilancia tra quello che abbiamo guadagnato e quello che abbiamo perso, non mi sento di essere molto ottimista per l’oggi. Spero di essere contraddetto con validi motivi anche perche ne avrei bisogno.
Cari nostalgici spero sappiate che la puntualita’ dei treni nel ventennio e’ un mito accettato senza prove.
A Flà ti senti bene? Io ho sempre votato per il PCI ed oggi mi vergogno di veltroni e di bertinotti. Se la lega va avanti, ringraziamo loro ed il fascista di Gallipoli.
@Flavio
Infatti la nostra societa attuale non prenderebbe mai nem-me-no in con-si-de-ra-zi-o-ne
affermazioni senza prove,vero?
Vedi il caso dei proiettili di uranio,vedi il caso Ustica,vedi le torri gemelle ecc.
Non vorremo tener conto della testimonianza di quei pochi milioni che allora ci
viaggiarono,su quei treni,vero?
Cosa vuoi che possano ricordare mai.
Altra cosa e’ ricordare gli eroismo della resistenza,tanto che col passare degli anni ne ricordarono sempre di piu’.
la notizia di per se non avrebbe molto da aggiungere. la questione divorzio ha sepolto la chiesa da decenni.
Possiamo solo di riflesso sollevare che l’istituzione matrimonio come stuttura eterna e solida non sta in piedi e quindi pone il problema di coppie che nn intendono proprio avvalersene, oppure di quelle che, usciti con le ossa rotte, non riescono a ricomporre una relazione con altri istituti alternativi, perchè inesistenti.
Purtroppo capita che un matrimonio finisca. Il mio è finito più di un anno fa (e la causa è ancora in corso) e probabilmente ne uscirò col conto corrente a pezzi, ma sempre meglio così che la vita d’inferno che passavo prima che lei decidesse di andarsene. Ho passato un anno da single alla grande, ora mi sto rifacendo una vita con una nuova compagna.
Il divorzio è il male minore in questi casi.
Ma immagino che ci sia chi preferirebbe il ritorno al buon vecchio “divorzio all’italiana”, mi sa…
Basta vedere tutti i casi recenti di donne uccise dagli ex-compagni.
Cosa c’entra questo? Beh, a un divorziato si nega la comunione (se non è ricco&famoso), a un vedovo no…
@ Stefano Bottoni
“… ma sempre meglio così che la vita d’inferno che passavo prima che lei decidesse di andarsene.”
Visto che ci fai sapere i fatti tuoi – “Ultimissime UAAR un po’ speciali – perché non abbondare in particolari, sempre così interessanti? Facevi dunque una vita d’inferno (to’, è quello che ho scritto io a Susanna due mesi fa – ma che fai, copi?) “prima che lei decidesse di andarsene”. Si direbbe che ha deciso lei, non che l’hai decisa tu. Ma potevi anche decidere di andartene tu, no? (tanto per porre fine alla vita d’inferno), senza aspettare che decidesse lei. O forse avresti preferito ancora un po’ di vita d’inferno in attesa di qualche miracolo?
Però non ho apprezzato molto quella frase: “Ho passato un anno da single alla grande.” Chissà cosa c’è dietro quell’ «alla grande». Magari dovresti ringraziare tua moglie, pardon la tua ex moglie, perché se non si decideva lei altro che anno alla grande.
Dopo lo scherzo un’osservazione seria: ma l’istituto matrimoniale è davvero così ridotto? Chiedo, non lo so. Leggevo giorni fa un commento di Cameron Diaz: il matrimonio sarebbe una cosa obsoleta. Veronesi diceva che in futuro ci ameremo tutti promiscuamente e più volte (inno alla bisessualità).
Non è un problema per me dirlo: mi faceva in continuazione scenate tremende possibilmente davanti ad altre persone e qualunque cosa facessi non andava mai bene. Come sospettavo e poi ne ho avuto la conferma, aveva un amante, il suo ex capo gruppo che l’ha pure convinta a mollare un ottimo lavoro per seguirlo in un’avventura rivelatasi presto fallimentare.
Si comportava così evidentemente perchè sperava che: 1) perdessi la testa e le mettessi le mani addosso; 2) me ne andassi per la disperazione. Ho resistito ad entrambe le cose e così se ne è andata lei.
Ovviamente adesso spera di ridurmi a un mero bancomat per mantenere lei, il suo amante e i suoi genitori.
P.s: mi sono sposato solo in comune, e nè io nè la mia compagna (divorziata pure lei) pensiamo minimamente a sposarci. Una volta è bastata ed avanzata per entrambi.
Non sò se Veronesi abbia ragione o torto per quanto riguarderà il futuro. Per il passato ed il presente credo che le corna siano un’istituzione, alla faccia delle chiacchere ipocrite del clero e dei cattolici.
A un vedovo no, a un assassino sì.
Comunque qua si parla di matrimonio e basta, non matrimonio religioso.
In generale per la società questo aumento di instabilità nelle coppie non è una buona cosa.
Forse per qualcuno è positivo perchè pensa che il matrimonio sia un affare religioso.
come minimo è positivo per i diretti interessati, che non sono costretti a sopportarsi vicenda per tutta la vita, quindi di riflesso è positivo per l’intera società in quanto persone un po’ meno infelici rendono la società un po’ meno infelice
Scrivevo:
Forse per qualcuno è positivo perchè pensa che il matrimonio sia un affare religioso.
Stefano Grassino ha scritto:
Per il passato ed il presente credo che le corna siano un’istituzione, alla faccia delle chiacchere ipocrite del clero e dei cattolici.
Visto? C. v. d.
Fine della famiglia fondata sul matrimonio.
L’eterno riposo dona a lei o signore…
A mio parere, separazione e divorzio sono solo una sicura e solida pensione per la donna. O lascia lei, o é lasciata, sempre soldi prende. Sono fuori tema, lo so…. Un saluto all’UAAR.
fine della famiglia.
Amen.
Sigla di coda. Riposi in pace. And now: contratti di unione calibrati in base alle esigenze dei sottoscrittori e divorzio breve – ci vorrà un po’, ma sarebbe una presa d’atto del reale (una volta tanto)
Ti auguro di fartela e di farla durare fino alla tomba.
Anche la comare di mia mamma la pensava così, poi il marito le fece passare 10 anni d’inferno portandola sull’orlo del suicidio.
Marito sedicente “cattolicissimo”, come testè dichiarato davanti al giudice divorzile che, con sorriso mefistofelico, gli chiese come mai era stato proprio lui a chiedere il divorzio.
Condannato a mantenere ex-moglie e figli, e con addebito in quanto fedifrago accertato. Tiè!
10 anni d’incubo perchè in Italia di breve c’è solo la prescrizione e l’imputabilità del fantoccio vaticano a Palazzo Chigi.
Fine della famiglia cattolica .
Fine della famiglia fondata sul matrimonio? Fine della famiglia? E cosa ci aspetta? La promiscuità di Veronesi? Tutti copulano con tutti, tutti però sono ragionevoli e i figli non ne risentono? Nemmeno più famiglie allargate, addirittura interi branchi di copulanti felici e figli di tutti, del branco? Finiti la gelosia, le scenate, i drammi, le tragedie?
Nove decimi dei classici della letteratura parlano di amori illeciti: chi capirà e leggerà più ste idiozie quando tutto è permesso, persino l’incesto, il massimo dei tabù?
Sarò passatista e parruccone, ma a me sta copula universale nun me piasce. Penso anzi che la psiche dell’homo sapiens attuale non possa tollerare sto casino paradisiaco di tutti con tutti tutta la vita. Però indubbiamente una mutazione genetica indotta potrebbe trasformare il sapiens sapiens in un bonobo (la scimmia che passa il tempo e la vita a fottere – scaricando aggressività e vivendo in pace). Avremo il sapiens sapiens OGM.
“e i figli non ne risentono?”
e fino a oggi non ne hanno pesantemente risentito della famiglia tradizionale? tutti i disturbi mentali affondano le radici nelle relazioni famigliari vissute nell’infanzia, e situazioni di tensione di violenza di disprezzo reciproco di umiliazione di menzogna non sno certo un buon viatico per la serenità. non ho idea di come potrebbe crescere un bambino figlio della promiscuità ma rmpendo gli schemi tradizionali di aggregazione umana non è detto non si possano magari determinare condizioni di maggior rispetto e amore. quello che pensano i figli non interessa mai tranne quando serve a giustificare un interesse o un’opinione dei genitori
concordo con pessarelli: sono sempre stato convinto (e se avevo qualche dubbio me l’ha fatto passare mia figlia) che la famiglia, anche quella apparentemente più serena e più liberale, per la sua implicita natura di clan ristretto, autoreferenziale e autodifensivo contro l’esterno, sia comunque e sempre una tremenda fucina di condizionamenti che marchiano i giovani per tutta la vita; e che anche i genitori più in buona fede commettano sempre e comunque enormi errori nei confronti dei figli, condizionandoli sempre e comunque. Ma sono altresì convinto, per mia esperienza (matrimonio quarantennale), che l’uomo non sia per natura un animale solitario e se ha la fortuna di formare una buona coppia, il camminare assieme per tutta una vita, affrontandone assieme, mano nella mano, orrori e bellezze, sia forse l’aspetto esistenziale più sereno e gratificante.
@ Stefano Bottoni della 19.05
Grazie degli ulteriori dettagli che però mi mandano in tilt. Pensavo di sapere tutto sull’amore (be’, insomma, si fa per dire) e invece ecco qui un caso da … manuale psichiatrico che mi spiazza.
Se tua moglie era davvero come la descrivi io le mani addosso gliele avrei messe (diciamo una botta in testa con la padella di ghisa). Però lo stesso strano che si augurasse sta cosa (che le mettessi le mani addosso) o che tu ne andassi (fuori dalle balle rispettivamente di casa). Io me ne sarei andato comunque (certo la questione alloggio può essere seria: perché devo andarmene io e non lei?).
Direi una donna cattiva: ringrazia il cielo di essertene liberato.
Ma quanti anni hai? Sicuramente non sei giovanissimo, direi almeno trenta. Però io mi sposerei la tua nuova compagna se è la persona giusta come sembra. Non finiamo nello squallido concubinato, perché tanto il pezzo di carta è superato. No, il pezzo di carta conta sempre. Anche come legittima difesa: i colleghi sporcaccioni insidiano meno le compagne degli altri se sanno che c’è la carta bollata di mezzo. Oddìo, il pezzo di carta è una linea Maginot, ma è pur sempre un piccolo baluardo che fa comodo.
Grazie a questa filosofia del foglio di carta le donne spennano i polli…più polli, se possono.
macchè fine della famiglia, fine dell’ipocrisia di quelle famiglie che fino a 20 anni fa rimanevano unite solo per salvare l’apparenza nei confronti dei benpensanti del paesello! “ma mi faccia il piacere mi faccia” 😉 come diceva Totò.
Appunto fine della famiglia 😉
hehehehehe 😉 cattivaccio!
Ho trovato illuminante la citazione di uno studio, citato nel suo “Il viaggio dell’antenato” da Dawkins, che metteva in relazione la dimensione dei testicoli nei primati e le loro abitudini sessuali, in sostanza si osservava che le dimensioni maggiori si riscontravano nei primati in cui gli accoppiamenti avvengono secondo costumi “liberi” ossia ove vige la promiscuità sessuale (Es.bonobo). Diversamente quando le femmine sono sotto stretto controllo da parte del maschio dominante (Es.gorilla) o il primate tende a costituire una coppia stabile (Es.gibbone) le dimensioni dei testicoli risultano modeste. La differenza dipende dalla diversa competizione incontrata dallo sperma della specie considerata e dalla necessità dunque di produrlo in maggiore o minore quantità. Veniamo al dunque, se tracciamo un diagramma e assieme ai dati rilevati sugli altri primati prendiamo in esame anche la specie umana osserviamo che ci troviamo esattamente in una situazione intermedia, la nostra evoluzione non mostra una tendenza ad un comportamento sessuale ben definito e i dati statistici sull’andamento dei matrimoni sembrano confermarlo.
Mi chiedo perchè la società di oggi non riesce a garantire una stabilità di coppia e non credo proprio che il problema sia di tipo religioso.
Per concludere, il punto dell’articolo è sul fatto che i tempi di divorzio sono troppo lunghi.
la società si è evoluta, anche qui in vaticalia, e quando le cose non vanno bene la famiglia si divide.
niente di strano, nulla è indissolubile eterno ecc.ecc. bisognerebbe anzi accellerare i tempi del divorzio che qui in italia sono lunghissimi, a volte 5 anni per ottenere la separazione.
aggiungo che abbiamo ottenuto il divorzio solo nel 1974 mentre nazioni più evolute ce l’hanno da 60 anni, altre da quasi 80…vabbè siamo in vaticalia.
Invece di migliorare il sistema del divorzio, si sviluppino accordi interpersonali più adatti.
Come per l’aborto, i continui disastri che provoca il divorzio porteranno prima o poi ad una maggioranza favorevole al ritorno del divieto di divorziare.
Veramente la legalizzazione dell’aborto ha ridotto enormemente gli aborti clandestini e le conseguenti fanciulle morte al macello. L’educazione sessuale poi, ha ridotto l’aborto tout-court. Dopo i fatti, possiamo passare alle previsioni: un eventuale ritorno del divieto di divorziare (che non potrà riguardare la maggioranza, dato che quelli che si trovano a doverne usufruire sono sempre di più), al massimo potrà far crollare ulteriormente il numero dei matrimoni, e alzare a dismisura l’uso di scritture notarili private. Ops, ecco chi potrebbe volere il divieto di divorzio, ma dubito che siano così tanti i notai, in Italia.
La legalizzazione dell’aborto ha aumentato enormemente il numero di aborti.
Il ragionamento va fatto in relazione al numero di nati.
L’educazione sessuale non c’è stata: ha imperato la pornografia e la banalizzazione del sesso.
Per quanto riguarda il divorzio, poi, sappiamo bene che interessa solo a chi vuole distruggere la famiglia, e che il divorzio è contagioso (lo sappiamo per esperienza, ma ce lo ha confermato perfino un recente articolo di Repubblica).
Essendo il divorzio un danno (c’è il famoso detto diffuso fra gli avvocati: un divorzio crea solo due poveri), e contagioso, va vietato.
Giusto, vietiamo il divorzio. Cosi la gente smettera’ definitivamente di sposarsi.
@Andrea
Solo gli ayatollah la pensano come te…
Ma hai mai sentito parlare di stato liberale?
“La legalizzazione dell’aborto ha aumentato enormemente il numero di aborti.”
fonti? e cmq il numero di aborti NON è l’unico parametro di valutazione della legge
“Il ragionamento va fatto in relazione al numero di nati”
il quale numero sarebbe bene che diminuisse di un bel po’
“Per quanto riguarda il divorzio, poi, sappiamo bene che interessa solo a chi vuole distruggere la famiglia”
o forse interessa a chi prende atto che la propria famiglia non esiste più se non come condizionje anagrafica
“Essendo il divorzio un danno, e contagioso, va vietato”
che sia un danno è un’affermazione tutta da dimostrare. che vietando una cosa dannosa si estingua il danno (e non se ne produca invece uno superiore) anche. in ogni caso se ciò che è dannoso e contagioso va vietato, la prima e più urgente cosa da vietare sarebbe la religione
@ Andrea
Chi divorzia sta scegliendo il male minore; se così è un dramma, figuriamoci senza il divorzio.
Se proprio dev’essere vietato qualcosa, prima o poi verrà vietato il matrimonio; molto più sensato che agire sul divorzio.
gli aborti clandestini non sono diminuiti..
e in più ci sono quelli legalizzati che prima non c’erano (ovviamente se una cosa e “legale” e gratuita, è molto più appetibile e usata rispetto a quando era vietata e costosa).
quindi gli aborti complessivi sono aumentati, e di molto.
nelle relazioni della Ministro Livia Turco gli aborti clandestini erano stimati stabili dai tempi precedenti la legge 194 in 15-20 mila, nelle relazioni più recenti si dice che il modello matematico per stimarli non è più utilizzabile.
No, gli aborti clandestini sono diminuiti. Erano stimati a 20mila, e la stima è stata ritoccata a 15mila nel 2005. Gli aborti legali invece sono diminuti dai 200mila e piu’ del 1980 ai 120mila del 2006. Quindi gli aborti complessivi sono comunque diminuiti. Ma il tuo appunto sugli aborti clandestini, che non avrebbero piu’ ragione di esistere, fa pensare. Per esempio in Francia non ci sono praticamente piu’. E sai il perché? Leggi:
“Quasi il 70% dei ginecologi sono obiettori di coscienza, in alcune regioni lo sono più del 80% – cosicché l’accesso all’interruzione di gravidanza può essere molto difficile e il tempo di attesa molto lungo. Perciò persiste un certo numero di aborti clandestini stimato a 15’000 all’anno, prevalentemente al Sud del paese. Capita che certi medici “obiettori” in ospedale procedano a tali interventi nel loro studio privato – facendo pagarsi a contanti…”
“Si evince un notevole aumento generale dell’obiezione di coscienza negli ultimi anni per tutte le professionalità. A livello nazionale. per i ginecologi si passa dal 58.7% del 2005 al 69.2% del 2006 e al 70.5% del 2007; per gli anestesisti. negli stessi tre anni. dal 45.7% al 52.3%; per il personale non medico. dal 38.6% al 40.9%. Per alcune Regioni l’aumento è molto rilevante. soprattutto nel Sud. Percentuali superiori all’80% tra i ginecologi si osservano nel Lazio (85.6%). in Basilicata (84.1%). in Campania (83.9%). in Sicilia (83.5%) e in Molise (82.8%). Anche per gli anestesisti i valori più elevati si osservano al sud (con un massimo di più di 77% in Molise e Campania) e i più bassi in Toscana (29.0%) e a Trento (31.6%). Per il personale non medico i valori sono più bassi. con un massimo di 82.5% in Sicilia e 82.0% in Molise.”
“- Si conferma la tendenza storica alla diminuzione dell’IVG in Italia, che diventa ancor più evidente se si scorporano i dati relativi alle donne italiane rispetto a quelli delle straniere;
– Va sottolineato come il tasso di abortività in Italia sia fra i più bassi tra i paesi occidentali; particolarmente basso è quello relativo alle minorenni, ed agli aborti ripetuti”
fonte: Relazione 2008 del Ministro della salute al Parlamento sull’interruzione di gravidanza
Medici “obiettori”???
2006: Termoli, Primario arrestata con altre 33 persone. Il marito è il sindaco, deputato dell’Udc, indagato. Insieme gestivano appalti e truffe ai danni della Asl. Lei trafficava figli di migranti irregolari… Patrizia De Palma si dichiarava obiettrice di coscienza ma poi praticava aborti clandestini anche su donne incinte oltre il terzo mese.
2008: Negli ultimi 4 anni, in Campania, è raddoppiato il numero dei medici che si dichiarano obiettori di coscienza. Sono l’83 per cento. Non desta, dunque, grande sorpresa la scoperta di un fiorente mercato legato agli aborti clandestini. Una rete di ambulatori privati pratica aborti a pagamento risolvendo il problema delle infinite liste di attesa.
2010: ROMA – Di giorno medico obiettore al San Camillo di Roma, di sera invece pratica aborti in uno studio privato. … Alla domanda se questa cosa si potesse fare al San Camillo, il dottore risponde categorico “Ma al San Camillo passano due mesi, nasce il ragazzino, lo deve fare privatamente”.
L’obiezione di coscienza è una vergogna!!!
Sandra, sono tutti frutti di una legge sbagliata come la 194 che incentiva l’aborto e dell’ipocrisia dei falsi obbiettori di coscienza. Miscela mortale.
mandis, con la 194 gli aborti sono calati..
mettitela via
Te lo scordi. Sarebbe come tornare alla monarchia assoluta e al Papa re che tutto fa e disfa e gli altri obbediscono.
La libertà, una volta assaporata, è un elisir troppo delizioso per tornare all’acqua di secchio.
A Giovanni Mandis sull’aborto: l’ipocrisia dei falsi obiettori di coscienza l’avete voluta voi cattolici. Perchè i più FALSI obiettori sono proprio i cattolici.
Sulle “miscele mortali”, le MAMMANE che tanto adorate sono delle vere esperte.
laverdure, dimentichi a questo proposito il Codice Penale Rocco degli anni “ruggenti” in cui il maschio che uccideva “la moglie, la figlia, la sorella per salvaguardare il di lui onore e della sua famiglia” aveva tutte le attenuanti possibili, e in galera non ci stava granchè. Il delitto d’onore è rimasto in vigore fino al 1981, ben oltre gli anni ruggenti e l’italia antifascista, libera, nata dalla resistenza e grazie agli Alleati (dimentico nulla?)….
Al massimo in galera per parecchio ci andava se ammazzava la moglie di qualcun altro.
Ah, ps: al giorno d’oggi l’infedeltà coniugale è motivo di addebito della responsabilità della separazione, fino al 1975 l’infedeltà coniugale maschile era “sconsigliata” ma certo non perseguibile, quella femminile punita con carcere fino a 2 anni. E poi ci si domanda perchè i matrimoni, allora, duravano? 😀
Probabilmente una volta i matrimoni duravano di più perchè:
– Il marito non era tenuto – legalmente e socialmente – alla fedeltà
– La moglie non aveva – se separata – alcuna prospettiva materiale e sociale.
Credo che il lavoro femminile e di conseguenza l’autosufficienza anche al di fuori del matrimonio abbiano modificato il sistema.
Inoltre – soprattutto nelle separazioni precoci – spesso non ci sono figli: in questo caso mantenere un’unione sgradita ad entrambi in nome di leggi soprannaturali è un’assurdità.
Detto da persona monogama da più di 40 anni.
mario
“Credo che il lavoro femminile e di conseguenza l’autosufficienza anche al di fuori del matrimonio abbiano modificato il sistema.”
Ecco. Non c’è molto altro da dire. :))
@Andrea ore 1.49
“La legalizzazione dell’aborto ha aumentato enormemente il numero di aborti.”
Ha reso visibili e contabili gli aborti legali.
Prima di fare affermazioni come la tua vediamo di acquisire dati sul numero di aborti illegali prima della legalizzazione e di ragionare su cifre realistiche, altrimenti si cade su svarioni tipo quello di Giovanni Mandis di ieri, che stimava gli omosessuali in Italia fra 60 e 5400.
Ricordiamoci inoltre del numero notevole di infanticidi negli ultimi anni (parlo di bambini appena nati gettati nei cassonetti e simili): si tratta di persone che non hanno avuto – per svariati motivi – accesso nè all’aborto illegale (mammane per i poveri – clinica svizzera per i ricchi) ne a quello legalizzato. Consideriamo anche questo un aspetto importante del problema o ci fermiamo ai diktat in nome della legge “naturale” imposta da:
– persone esclusivamente di sesso maschile
– che hanno scelto o accettato un comportamento assolutamente deviato in fatto di comportamento sessuale (castità – celibato a vita)
– che nel caso il problema riguardi loro sono protetti dalla loro casta.
mario
Mario, se il mio è uno svarione il suo cos’è? visto che ha detto 10-15%.. non so su quali basi..
Su informazioni ricevute.
Supponiamo siano il 5%: è un errore per un fattore fra 2 e 3, non fra 100 e 1000.
Essendo ingegnere, e non teologo, credo al più giusto e al meno giusto, non al giusto o sbagliato in senso assoluto.
Comunque il verificare se la propria valutazione sia entro la metà ed il doppio di un valore probabile fa parte della deformazione professionale.
mario
L’essere umano scopre di non essere programmato per la monogamia, scopre di non essere eterno nè infallibile.
Non mi sembra poi una grande scoperta.
@ Andrea
Il matrimonio religioso, che nessuno ti vieta di contrarre, non prevede il divorzio (tralasciamo per ora ogni questione su Sacra Rota ed annullamento, peraltro non alla portata di tutti).
Il matrimonio civile in Italia (ed in altre nazioni civili) prevede il divorzio ma non lo impone a nessuno.
Chi si separa e o divorzia (civilmente o – se abbastanza ricco ed influente – anche dal rito religioso) indubitabilmente sancisce la fine – magari già avvenuta – della sua famiglia, ma in nessun modo influisce sulla famiglia di chiunque altro (i problemi in una famiglia nascono normalmente all’interno della stessa, non dalle separazioni o divorzi altrui).
Preoccupati della tua vita familiare come è giusto e sta sicuro che quelli che divorziano hanno già abbastanza problemi loro per non venire ad interferire con i tuoi.
Se proprio senti l’esigenza irrefrenabile di vietare il divorzio, comincia da quello ammesso dalla ccar, annullamento per gli amici.
mario
guarda che anche molti giuristi laici al momento di redigere la Costituzione consideravano il matrimonio civile indissolubile, infatti all’inizio non prevedevano il divorzio. come vedi non è un’esclusiva del matrimonio religioso.
con la legalizzazione del divorzio, il vizio di pochi (e ricchi) è diventata la sciagura dei poveri. di certo un male per la società civile.
Vorrebbe dirmi perchè la possibilità di interrompere una relazione sarebbe una sciagura?
Perchè una persona che ha scelto male dovrebbe vedere la propria vita rovinata per sempre?
Non tiri fuori i bambini, la prego. Sono persone come gli altri. Qualunque trauma subiscano, dubito sia più grave che convivere per decenni con persone che si odiano.
Ripeto, la separazione ed/o divorzio resta una possibile scelta, non un obbligo.
A ragionare come te, potremmo dire che anche l’inurbamento è un male per la società civile: reintroduciamo la servitù della gleba?
Di fatto sono venuti a cadere dei presupposti per cui la donna – per convenzione sociale e per mancanza di autonomia economica – potesse unicamente restare legata ad un marito che poteva fare quello che voleva garantendo servitù domestica, allevalento dei figli, decoro sociale.
In pratica i 3 C italiani (Casa Chiesa Cucina) o le 3 K austriache (Kinder, Kuche, Kirche). O – per dirla alla veneta: che la piasa, che la tasa, che la staga in casa.
Di fatto la separazione – o il divorzio – sono una conseguenza, non la causa, dei diversi rapporti familiari che si sono instaurati nelle ultime generazioni.
mario
“anche molti giuristi laici al momento di redigere la Costituzione consideravano il matrimonio civile indissolubile”
evidentemente non erano laici
molte volte è imposizione di una parte sull’altra, non libera scelta.
se ci sono figli è imposizione anche verso di loro, che fanno parte della famiglia, non sono accessori.
disintegra il tessuto sociale. la famiglia è la forma più semplice di società umana: un uomo una donna ed eventuale prole.
una cosa è la separazione (ammessa dalla Chiesa), altra molto diversa il divorzio.
mario i “diversi rapporti” sono il frutto di una indefessa opera di de-moralizzazione con l’instaurazione di “nuove morali” e i risultati sono visibili nella società in cui viviamo, che peggiora..
ma tanto è facile dare la colpa agli altri (chiesa, politici…).
“il vizio di pochi”
il divorzio non è un vizio. vizi sono gesti come mettersi le dita nel naso, farsi il segno della croce ecc.
Pessarelli di professione attribuisce patenti laiche?
erano soprattutto persone serie.
di professione ne svolgo una seria e utile (il medico) a differenza di teologi e preti
dunque pensi a svolgere quella e non attribuisca patenti di laicità.
i teologi e i preti sono più utili di lei.
non credo di dover prendere ordini nè consigli da te. al massimo posso compatirti per la tua creduloneria e infastidirmi per la stolta pedanteria
“i teologi e i preti sono più utili di lei.”
allora la prossima volta che ti ammali evita di andare dal medico e vai dal prete. Tu e tutti i tuoi correligionari. La sanita’ funzionerebbe sicuramente molto meglio se si liberasse di certe piattole.
“ma tanto è facile dare la colpa agli altri (chiesa, politici…).”
certo che e’ facile: e’ talmente lampante di chi e’ la colpa in questo e in molti altri casi.
“a famiglia è la forma più semplice di società umana: un uomo una donna ed eventuale prole.”
peccato che fino a 50 anni fa (in Italia, in molte parti del mondo e’ ancora cosi) famiglie di questo genere erano piuttosto rare. Le famiglie erano composte da madre e padre, nonno e nonna, zii, zie, cugini, nipoti…
mi spieghi mandis come mai un paese,cattolico,come l italia a fatto un referendun sul divorzio,e a vinto il fronte del non vietarlo,ahhh è pure l aborto,se ricordo…è a quei tempi associazioni come l uaar ec…non esistevano,eppure tutti sti italiani sono cattolici secondo lei,a mi scusi cristiani.
@ andrea passerelli:
dovresti iniziare a chiedere ai tuoi pazienti se sei più utile dei preti. Nel caso siano caproni come Mandis faresti bene a mandarli (dal prete), agevolando inoltre la loro dipartita verso il signore dei cieli (e quindi facendo un favore al decerebrato simil-mandis di turno)
Hai ragione Mandis ,meglio non sposarsi e si risolve il problema.
Mi sembra si dica more uxorio.
Io amo vivere nel peccato e non perdo occasione per compierne il
più possibile sempre rispettoso della Costituzione Italiana, Codice Civile e
Codice Penale.
Rosica rosica e rosica.
Tuo affezionato lettore Murdega.
@ Giovanni Mandis
“teologi e preti sono più utili di lei”
Fatico a trovare una categoria sociale meno utile di teologi e preti. In realtà, si può proprio parlare di dannosità, più che di inutilità.
robby semplice. chi ha approvato quelle leggi non era cattolico anche se diceva di esserlo.
Santa Bernardette al tempo della guerra coi prussiani a chi gli chiedeva se temesse i prussiani (che erano non solo nemici, ma protestanti) rispondeva
“Io non temo che i cattivi cattolici”.
Una causa alla sacra rota cosa poche centinaia di euro. E veloce e snella.
Così è costata a quelli che conosco.
Poichè il 90% dei matrimoni celebrati in Chiesa (stima fatta dai miei amici sacerdoti che confessano prima del matrimonio) sono ipso facto nulli dal punto di vista sacramentale, e questo alla Sacra Rota lo sanno, non hanno tanti problemi a sciogliere il matrimonio.
Secondo me, una coppia, prima di essere ammessa al matrimonio religioso secondo la Fede cattolica, dovrebbe essere adeguatamente esaminata per vedere se sono veramente intenzionati a mantenere gli impegni che tale sacramento implica, cosa fondamentale per la validità del sacramento.
Così facendo almeno si risolverebbe il problema dei divorzi tra sposati cattolici.
Una volta anche un giovane che voleva farsi sacerdote veniva sottoposto ad una selezione, che da 50 anni non c’è più, almeno per il clero secolare.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Se sono ipso facto nulli, perchè li celebrano lo stesso?
Mandis, quante malattie curano, i preti? O, forse bisognerebbe dire: quante ne causano?
mandis stesso è l’espressione di una malattia: il suo bogottismo disgustoso è l’espressione del cancro italiota educato da secoli a piegarsi al padrone vaticano (e non solo) esegetizzando a dovere e rinunciando volutamente ad una vita dignitosa per se, ma sopratutto tentando di imporre la stessa miseria bigotta agli altri.
Basterebbe abolire l’efficacia automatica agli effetti civili delle sentenze rotali.
Poi, se i gonnelloni continuano imperterriti con questo falso ideologico concedendo divorzi papali sotto il nome di “annullamenti”, saranno affaracci loro e dei loro fedeli.
Finquando i legami spurii tra Chiesa e Stato non vengono segati, questi qua faranno affari sulla vita e i diritti degli altri.
Sono ipso facto nulli, ma li celebrano lo stesso per far vedere che la gente si sposa in Chiesa.
La motivazione ufficiosa è che altrimenti gli sposi sarebbero concubini, ma essendo il sacramento nullo lo sono ipso facto e ipso jure.
Quando la Chiesa non avrà più nulla da perdere le cose cambieranno.
Bè Federico che la tua chiesa fosse ipocrita fino al midollo già lo sapevo, ma anche tu non sembri da meno, accettando questo stato di cose.
Beh. Viviamo in uno Stato in cui la corruzione c’è ed è pure conclamata, ma questo non significa che bisogna diventare anarchici o inneggiare alla dittatura.
Papa Gregorio Magno ha lasciato scritti in cui denunciava una situazione pessima nelle istituzioni ecclesiastiche.
Ma la storia della Chiesa è sempre stata fatta da persone che agivano in modo retto, ed è per queste persone che la Chiesa esiste anche oggi come istituzione.
Io non sono una di quelle persone.
I fatti sono quelli che ho scritto, e i fatti non possono essere ignorati.
certo che è incredibile la vostra estraneazione dalla realtà: tutti i cattolici che conosco sono favorevoli al divorzio e alcuni hanno anche divorziato. Solo voi pochi cattotroll, i preti e qualche vecchierella siete contrari al dovorzio: siente anacronistici come pochi e immensamente arroganti, pretendendo di imporre la vostra visione delle cose a tutti, ignorando le libertà di scelta individuali. Siete penosi.
Oh, quindi un’operazione di marketing, mi pare del settore “pubblicità ingannevole”…. per “far vedere che la gente si sposa in chiesa” in vista di un guadagno (o di una diminuzione delle perdite). Grazie per aver ammesso cotanta santità
Il problema non è il divorzio in se.
Io non capisco tutto il vostro arrabbiarvi per qualcuno che si dichiara contrario al divorzio. Ci sarà sempre una minoranza che la pensa in modo diverso dalla maggioranza.
Io so molto bene che il divorzio non può essere abolito, e che in una società come quella attuale è il matrimonio inteso in modo tradizionale a non avere senso.
E il matrimonio è quello inteso in modo tradizionale. Tutto ciò che è non conforme alle caratteristiche di quest’ultimo, andrebbe chiamato con un altro nome.
Il matrimonio inteso in maniera tradizionale infatti non ha senso in una società dove ognuno può fare come gli pare a prescindere. Ma una società dove ognuno può fare come gli pare a prescindere non può durare per sempre.
@Giovanni Mandis
I diversi rapporti sono il frutto di:
– transizione di una civiltà da rurale ad industriale
– aumento della durata della vita e dell’aspettativa media della stessa
– passaggio in circa 100 anni da analfabetismo quasi totale a diciamo pure eccesso di informazione
– la crescita della popolazione che da garanzia di sicurezza e prosperità si è trasformata in garanzia di disastro a breve termine.
Non dico che non ci possano essere aspetti angoscianti in un mondo cambiato così in fretta;
però non si risolvono reinstaurando la “vecchia morale” ed i discorsi ovvi ed/o farneticanti di Joseph Ratzinger e seguaci non sono di maggior aiuto di quelli dei testimoni di Geova o dei talebani e simili.
mario
evidentemente non erano laici
al massimo posso compatirti per la tua creduloneria e infastidirmi per la stolta pedanteria
Certo, prima si scrivono delle c…te belle e buone. Ci sta, possono scappare a tutti, non ci sta che invece di correggersi si insulti chi lo fa notare.
orgoglioso di aver contribuito all’aumento delle separazioni. quando l’aberrante istituzione detta matrimonio scomparirà, vivremo in un mondo migliore.
magari se ci spieghi perchè…
cambia nick brendan…e respira meno incenso,cambia confessore,forse ti rilassi…,
Condivido pienamente quanto scritto da Mario 47 . Rimango totalmente stupito dagli argomenti cosi infantili sviluppati da Mandis e Andrea . Quante donne anziane ho sentito lamentarsi perchè nei loro tempi non c’era ne divorzio ne aborto . E aggiungo donne credenti !!
Prima ( almeno in Francia ) l’alcolismo rovinava le persone che dovevano vivere per forza assieme . Quanti casi di donne, madre di famiglia che si buttavano sul vino onde sopportare la vita a due che loro non volevano più !! Praticare la separazione ?? Ma con quali mezzi vivere . All’epoca non esisteva l’aiuto statale alla madre sola . Certo che oggi c’e una crisi morale in atto ma la soluzione non sta con la bigotteria e valori religiosi obsoleti che si risolve . Piuttosto dando ad ognuno speranza nel futuro . Il Papa invece di predicare dovrebbe combattere l’iper liberismo capitalistico che distrugge la gente !!
Un Mandis al giorno toglie il medico di torno.
Per il teologo non trovo la rima.
Che ne dici di “Un teologo al giorno, toglie il senno di torno?”
Non male ,niente male, ma mi aspettavo qualcosa dal Mandis.
Certo che l’abbiamo azzerato,ma vedrete che si riprenderà,senza
di lui questo blog non è vivace.
Non è comunque una buona notizia. Un legame che si rompe comporta sempre sofferenza.
Oppure romperlo è smettere di portarla.